2.DIDATTICA GENERALE - SCPE - 6.CFU
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Título del Test:
![]() 2.DIDATTICA GENERALE - SCPE - 6.CFU Descripción: Prof.Giuliani Arianna L/Z |



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50. In tema di formazione docenti, riguarda la capacità di allestire ambienti di apprendimento stimolanti, di utilizzare in modo efficace spazi e tempi, di ricorrere a mediatori didattici multicanale, comprese le TIC: area di competenza "didattica". area di competenza "relazionale". area di competenza "epistemologica". area di competenza "organizzativa". 51. Le prove di verifica strutturate hanno: stimolo chiuso e risposta aperta. stimolo e riposta aperta. stimolo aperto e risposta chiusa. stimolo e risposta chiusa. 52. Rientrano tra i fattori che le tecnologie possono contribuire a qualificare nella didattica: multimedialità, interattività, relazione. editabilità, reticolarità, socialità. editabilità, interattività, reticolarità. collaboratività, relazione, multimedialità. 53. L'utilizzo delle risorse digitali è utile soprattutto perché può facilitare: lo sviluppo di relazioni positive tra pari. la diversificazione dei percorsi di apprendimento. una risposta omogenea a più bisogni educativi. l'accesso ai documenti fuori dalla scuola. 54. La valutazione in ambito scolastico può essere utile per: classificare gli studenti all'interno di una classe. costruirsi un'idea di studente che aiuta a valutarlo in futuro. premiare gli studenti meritevoli e punire gli inadempienti. effettuare scelte consapevoli e basate su evidenze. 55. Perché nella valutazione è importante prederminare dei criteri?. Per velocizzare il lavoro del docente. Per contenere il rischio di valutazione soggettiva. Per velocizzare la restituzione dei voti. Per contenere il rischio di valutazione oggettiva. 56. Quali tra quelli che segue NON è un elemento che può compromettere l'oggettività della valutazione?. Effetto alone. Predeterminazione di criteri. Effetto di contrasto. Stato d'animo del valutatore. 58. Può servire al docente anche per avere informazioni di ritorno sull’efficacia complessiva del percorso proposto: la valutazione sommativo-finale. la valutazione per l'apprendimento. la valutazione diagnostico-iniziale. la valutazione formativo-processuale. 59. Quando c'è scarsa alterabilità della opinione che ogni docente si fa dell’alunno si parla di: effetto alone. effetto di contrasto. effetto di stereotipia. effetto severità. 60. Le prove di verifica tradizionali hanno: stimolo aperto e risposta chiusa. stimolo e riposta aperta. stimolo e risposta chiusa. stimolo chiuso e risposta aperta. 61. Lasciano ampia soggettività nella valutazione le prove di verifica: tradizionali. oggettive. semistrutturate. strutturate. 62. Nel modello STEP (Fedeli, 2013), si parla di "sentire le emozioni" quando: si mantiene una buona regolazione anche in presenza di emozioni intense e si tollerano situazioni frustranti. c'è capacità di verbalizzare a analizzare un’emozione provata e di collegare le emozioni ad eventi scatenanti. c'è un comportamento sempre più regolato di fronte a un’emozione e non ci si lascia travolgere da essa. si comprende un'emozione considerando le modifiche percepite su se stessi e le si sa dare un nome. 63. Le prove di verifica oggettive chiedono di predeterminare in modo univoco il punteggio da assegnare ad ogni risposta corretta?. Sì, sempre. Sì, attraverso fasce a intervalli di correttezza. Sì, molto spesso. Sì, ma possono cambiare al momento della valutazione. 64. Tra i vantaggi delle prove oggettive c'è il poter: verificare capacità rielaborative degli studenti. verificare capacità creative degli studenti. gestire rapidamente la fase di correzione. gestire con flessibilità la fase di correzione. 65. NON sono un esempio di prova semistrutturata: il saggio breve. le domande con risposta a scelta multipla. il colloquio strutturato. le domande strutturate. 66. Tra i vantaggi delle prove semistrutturate c'è il poter: verificare capacità riconoscitive degli studenti. gestire rapidamente la fase di correzione. gestire in modo univoco l'attribuzione dei punteggi. verificare capacità rielaborative degli studenti. 67. Il concetto di infrastruttura educativa può essere utile per: descrivere i processi interni a una istituzione scolastica. identificare i princìpi chiave dei processi educativi e formativi. descrivere i processi esterni a una istituzione scolastica. visualizzare il funzionamento dei processi educativi e formativi. 68. In una infrastruttura educativa, vengono considerati nelle pratiche d'aula: strategie, processi di leadership. relazioni, opportunità di agency. processi di leadership, dotazioni strumentali. dispositivi didattici, strategie valutativa. 69. Nell'ambito di un ecosistema educativo, riguarda "la persona e il modo in cui gestisce se stesso e interagisce con l’ambiente circostante": macro-sistema. micro-sistema. meso-sistema. exo-sistema. 70. Nell'ambito di un ecosistema educativo, riguarda "la dimensione delle culture, delle politiche e delle credenze entro cui un soggetto vive, come ad esempio i valori sociali, le credenze, le usanze e i credo religiosi, le linee di governo generali": exo-sistema. meso-sistema. micro-sistema. macro-sistema. 71. Per favorire l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) l'UNESCO chiede di agire: a governi e cittadini. tutte le opzioni sono corrette. a giovani e adulti. a educatori e studenti. 72. Le Tecnologie Educative: dovrebbero integrare gli elementi della progettazione didattica previsti dal docente. chiedono al docente di trasformare le le proprie convinzioni e pratiche professionali. sono una dimensione diversa dalla progettazione didattica prevista dal docente. dovrebbero sostituire gli elementi della progettazione didattica previsti dal docente. 73. L'acronimo del modello STEP elaborato da Fedeli (2013) significa: Sentire, Tollerare, Elaborare, Pianificare le emozioni. Segnalare, Trasmettere, Esprimere, Permettere le emozioni. Segnalare, Trasmettere, Elaborare, Pianificare le emozioni. Sentire, Tollerare, Esprimere, Permettere le emozioni. 74. L'autoistruzione è definita come: la capacità del soggetto di comprendere le istruzioni del docente per portare a termine un compito in modo efficace. la capacità del soggetto di fornire a se stesso le istruzioni verbali necessarie all’esecuzione di un compito. la capacità del soggetto di confrontare le proprie performance alle istruzioni fornite all’inizio del percorso di apprendimento. la capacità del soggetto di acquisire conoscenze e abilità in modo autonomo, utilizzando specifiche strategie per raggiungere obiettivi di miglioramento. 76. Nel promuovere una didattica metacognitiva può essere utile: lavorare sul rinforzo della memoria. iniziare chiedendo di fare esperienze di peer tutoring. prevedere una fase iniziale di familiarizzazione con il tema. coinvolgere da subito gli studenti in attività di autoistruzione. 77. NON rientrano nelle strategie didattiche che possono essere utili a favorire un apprendimento autoregolato: quelle che chiedono di memorizzare e ripetere una classificazione. quelle che chiedono di rileggere ciò che si è scritto prima di consegnare un compito. quelle che chiedono di riflettere sull'efficacia espositiva dopo un'interrogazione. quelle che chiedono di rielaborare i contenuti di apprendimento. 75. Nella tecnica collaborativa del TGT (Teams-Games-Tournaments): il contributo dei singoli non influenza i risultati del gruppo. i risultati ottenuti non concorrono alla valutazione individuale. il punteggio del gruppo è il frutto della valutazione complessiva del docente. il punteggio del gruppo è il frutto della somma dei punteggi individuali. 78. Quella del Peer tutoring è una strategia: cooperativa. metacognitiva. trasversale. cognitiva. 79. A chi viene dato modo di crescere dall'esperienza di tutorato tra pari?. Più al tutee che al tutor. Al tutee. A entrambi. Al tutor. 80. Nelle attività di Peer tutoring che funzione ha il docente?. Spiega le attività, definisce le coppie, osserva senza intervenire. Lascia scegliere le coppie, supervisiona il lavoro, osserva senza intervenire. Definisce le coppie, supervisiona il lavoro, fornisce feedback se necessario. Lascia scegliere le coppie, spiega le attività, fornisce feedback se necessario. 81. Nel Cooperative learning, esiste un numero massimo di studenti consigliato per gruppo?. No. Sì, solitamente non più di 6. Sì, solitamente non più di 4. Sì, solitamente non più di 8. 82. Secondo il modello della Complex Instruction: occorre fornire istruzioni dettagliate sul lavoro da svolgere. l'istruzione è un processo complesso. la differenza di status dei membri incide sulla partecipazione al lavoro. la differenza di status dei membri non incide sulla partecipazione al lavoro. 83. Il modello della Complex Instruction opera in modo da: confermare i pregiudizi di alunni e studenti. nessuna delle opzioni proposte. far emergere sempre di più gli studenti già bravi. smentire i pregiudizi sugli studenti meno competenti. 84. Nei modelli di Student Team Learning l'apprendimento è generato: dallo studio individuale della porzione di lavoro di gruppo di propria competenza. dall'attivazione di pratiche di peer tutoring. dalla competizione tra gruppi omogenei per abilità. dall'interdipendenza positiva. 85. La presenza di "gruppi base" e "gruppi tecnici" è prevista: nello STAD (Student Team Achievement Divisions). nel Group Investigation. nel Jigsaw. nel TGT (Teams-Games-Tournaments). 86. Su quali dimensioni lavora il programma PATHS (Promoting Alternative Thinking Strategies)?. Conoscenza delle emozioni; Riflessione sull'emozione provata; Autocontrollo; Risoluzione di problemi interpersonali. Comprensione delle emozioni; Autocontrollo; Risoluzione di problemi interpersonali; Relazioni fra coetanei. Comprensione delle emozioni; Riflessione sull'emozione provata; Autoregolazione; Relazioni fra coetanei. Conoscenza delle emozioni; Autocontrollo; Problem solving; Risoluzione di casi simulati. 87. Nella tecnica collaborativa del Jigsaw, i "gruppi tecnici": presentano il lavoro finale alla classe. raccolgono gli studenti che fanno parte di uno stesso gruppo. raccolgono gli "esperti" che ogni gruppo ha individuato per un tema. supervisionano le attività dei gruppi. 88. Nello Structural Approach (Kagan & Kagan) viene data grande importanza: alle abilità metacognitive. alle abilità cognitive. alle abilità riflessive. alle abilità sociali. 89. Quale delle seguenti NON è una tecnica collaborativa dell'approccio strutturale?. Pair check. Jigsaw. Numbered heads. Think, pair, share. 90. Un docente orientato a promuovere un clima di classe positivo: dovrebbe essere esperto di comunicazione. dovrebbe incentivare lo spirito competitivo degli studenti. dovrebbe proporre attività didattiche molto strutturate. dovrebbe essere direttivo e autorevole. 91. «Risposta fisiologica, cognitiva e comportamentale che contribuisce ad attivare la persona per raggiungere determinati obiettivi» è la definizione di: locus of control. motivazione. engagement. emozione. 92. Le abilità cognitive fanno parte delle dimensioni chiamate in gioco dalla prosocialità in quanto: occorre saper perseguire i propri obiettivi con modalità socialmente adeguate e rispettose dell’interlocutore. per arrivare condotte prosociali è indispensabile saper individuare la priorità nella scelta tra più azioni. per attivare azioni in favore di altri è indispensabile saper leggere e interpretare il bisogno altrui. occorre saper riconoscere, comprendere e assumere il punto di vista dell’altro sul piano cognitivo ed emozionale. 93. L'autocontrollo fa parte delle dimensioni chiamate in gioco dalla prosocialità in quanto: è la capacità di affermare e perseguire i propri obiettivi con modalità socialmente adeguate e rispettose dell’interlocutore. per arrivare condotte prosociali è indispensabile saper individuare la priorità nella scelta tra più azioni. è la capacità di riconoscere, comprendere e assumere il punto di vista dell’altro sul piano cognitivo ed emozionale. per attivare azioni in favore di altri è indispensabile saper leggere e interpretare il bisogno altrui. 94. Rientrano nelle emozioni primarie: paura, felicità, imbarazzo. rabbia, paura, disgusto. felicità, vergogna, rabbia. disgusto, vergogna, felicità. 95. Rientrano nelle emozioni secondarie: disgusto, vergogna, tristezza. senso di colpa, disgusto, paura. imbarazzo, paura, vergogna. vergogna, imbarazzo, senso di colpa. 96. Sono influenzate dai condizionamenti sociali le emozioni: primarie. secondarie. cognitive. di terzo livello. 97. NON rientra nei "domini" che Perrenoud individua nel parla di profilo del docente inclusivo: organizzare e animare le situazioni di apprendimento. partecipare alla gestione della scuola. scrivere progetti educativi individualizzati. servirsi delle nuove tecnologie. |




