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TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESE: Basi di Dati

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Título del Test:
Basi di Dati

Descripción:
Esame - Ecampus

Autor:
AVATAR
Alessio
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Fecha de Creación: 19/06/2024

Categoría: Informática

Número Preguntas: 130
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Che differenza c’è tra una relazione matematica sugli insiemi A1 e A2 e il prodotto cartesiano dei due insiemi A1 × A2? A. Il prodotto cartesiano di due insiemiA1×A2 è l'insieme di tutte le coppie ordinate (a,b) con a in A1 e b in A2.Una relazione matematica sugli insiemiA1 eA2 è un sottoinsieme del prodotto cartesiano A1×A2. B.Il prodotto cartesiano si basa sulla moltiplicazione, mentre la relazione si basa su operazioni insiemistiche. C. Sono la stessa cosa. D. Il prodotto cartesiano di due insiemiA1×A2 è l'insieme dei prodotti algebrici di ogni elemento di A1 per ogni elemento di A2. Una relazione matematica sugli insiemi A1 e A2 è un superinsieme del prodotto cartesiano A1×A2.
Quale di queste affermazioni definisce correttamente il concetto di relazione nel modello relazionale? A. Una relazione su un insieme di attributi X è un insieme di tuple suX. B. Una relazione è un insieme di valori ordinati sul valore di una chiave. C. Una relazione è il sottoinsieme di una tabella. D. Una relazione è un insieme di valori appartenenti a un dominio su cui sono definite una chiave primaria e un criterio di ordinamento completo.
In merito al concetto di relazione, una sola tra le affermazioni che seguono è corretta. Quale? A. Una relazione può essere costituita da un solo attributo se e solo se questo appartiene ad un dominio su cui è definito un criterio di ordinamento completo. B. Una relazione può essere costituita da un solo attributo. C. Una relazione deve essere costituita sempre da almeno due attributi. D. Una relazione può essere costituita da un solo attributo se e solo se questo è chiave primaria di un’altra relazione dello stesso schema.
Che differenza c'è tra una relazione matematica e una tabella? A. Una relazione non ammette tuple duplicate, mentre in una tabella ci possono essere due o più righe uguali. Inoltre le tuple di una relazione sono ordinate, mentre le righe di una tabella possono essere rappresentate in qualunque ordine. B. Sono la stessa cosa. C. Le tabelle sono incolonnate, mentre le relazioni sono scritte per esteso. D. Una relazione non ammette tuple duplicate, mentre in una tabella ci possono essere due o più righe uguali. Inoltre le tuple di una relazione non sono ordinate: una stessa relazione può essere rappresentata da più tabelle diverse, con le stesse righe in ordine permutato.
Quale tra le affermazioni che seguono definisce correttamente il concetto di tupla nel modello relazionale? A. Una tupla è una colonna di tabella. B. Una tupla su un insieme di attributi X è una funzione t che associa a ciascun attributo A appartenente a X un valore del dominio d(A). C. Una tupla è un insieme di valori ordinati. D. Una tupla è un insieme di valori appartenenti a un dominio su cui è definita una relazione d’ordine completa.
Che cos'è la cardinalità di una relazione? A. È il livello gerarchico della relazione nel modello logico. B. È il livello gerarchico della relazione nel modello concettuale. C. È il numero di tuple che costituiscono la relazione. D. È il numero di attributi che costituiscono la relazione.
Che cos’è un attributo di una relazione? A. È il valore di una delle tuple che costituiscono la relazione. B. È la tupla iniziale della relazione. C. È il numero d'ordine di una colonna della tabella. D. È il nome di uno dei valori che costituiscono una tupla.
In quali casi un attributo di una relazione non può assumere valore NULL? A. Quando i valori di quell’attributo appartengono al dominio delle stringhe di caratteri. B. Quando quell’attributo è una chiave primaria (primary key). C. Quando quell’attributo è una chiave esterna (foreign key). D. Quando i valori di quell’attributo appartengono ad un dominio numerico.
Che cos’è un vincolo di integrità inter-relazionale? A. È una funzione che ritorna i valori ammessi per una chiave primaria. B. È un predicato booleano che si applica ai valori di più attributi di due o più relazioni appartenenti ad uno stesso schema. C. È un predicato booleano che, se applicato ai valori di uno o più attributi di una relazione,deve essere verificato. D. È un predicato booleano che si applica ai valori una tupla.
In merito al concetto di chiave nel modello relazionale, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. X è chiave di r se è una super-chiave minimale di r,cioè non esiste un'altra super-chiave X' di r che sia contenuta in X come sottoinsieme proprio. B. Un insieme X di attributi è super-chiave di una relazione r se r non contiene due tuple distinte t1 e t2 con t1[X] = t2[X]. C. Ogni schema di relazione ha sempre almeno una chiave. D. Una relazione non può avere più di una chiave.
Che cos’è un vincolo di integrità referenziale? A. È un vincolo di tupla applicato ai valori di tipo stringa. B. È un vincolo inter-relazionale che coinvolge le chiavi primarie. C. È un vincolo intra-relazionale che coinvolge le chiavi secondarie. D. È un vincolo di tupla applicato ai valori di tipo numerico.
In merito ai concetti di associatività e commutatività del join naturale, una sola delle seguenti affermazioni è corretta. Quale? A. Il join naturale è commutativo solo se si applica a due relazioni che condividono lo stesso schema di attributi. B. Il join naturale è sempre commutativo e associativo. C. Il join naturale è commutativo ma non associativo. D. Il join naturale è associativo solo se si applica a due relazioni che condividono lo stesso schema di attributi.
Sotto quali condizioni un'operazione di proiezione è distributiva rispetto all'operazione di differenza tra due insiemi? A. La proiezione è distributiva rispetto alla differenza solo in assenza di valori nulli nella chiave primaria. B. La proiezione è distributiva rispetto alla differenza solo in presenza di valori nulli nella chiave primaria. C. La proiezione è sempre distributiva rispetto alla differenza. D. La proiezione non è mai distributiva rispetto alla differenza.
Quale, tra le affermazioni che seguono, meglio descrive (anche se in modo informale) il theta-join? A. Dall'unione di due relazioni si estraggono i soli attributi in comune. B. Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che rispettano uno specifico criterio di selezione. C. Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno valori uguali in un attributo della prima relazione e in un attributo della seconda relazione. D. Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno gli stessi valori negli attributi con lo stesso nome.
Quale, tra le affermazioni che seguono, meglio descrive (anche se in modo informale) l'equi-join? A. Dall'unione di due relazioni si estraggono i soli attributi in comune. B. Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che rispettano uno specifico criterio di selezione. C. Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno valori uguali in un attributo della prima relazione e in un attributo della seconda relazione. D. Dal prodotto cartesiano di due relazioni si estraggono le tuple che hanno valori uguali negli attributi con lo stesso nome.
In merito al concetto di join esterno, una sola delle seguenti affermazioni è corretta. Quale? A. Un join esterno completo (full outer join) inserisce valori nulli in tutte le tuple del suo primo operando. B. Un join esterno sinistro(left outerjoin) estende con valori nulli le tuple del suo secondo operando. C. Un join esterno sinistro (left outerjoin) estende con valori nulli le tuple del suo primo operando. D. Un join esterno destro (right outerjoin) estende con valori nulli le tuple del suo primo operando.
A che cosa serve l’operatore di proiezione π ? A. A estrarre da una relazione gli attributi i cui nomi rispettano determinati vincoli. B. A estrarre da una relazione gli attributi i cui valori rispettano determinati vincoli. C. A estrarre da una relazione le tuplei cui nomi rispettano determinati vincoli. D. A estrarre da una relazione le tuple che rispettano determinati vincoli imposti sui valori di uno o più attributi.
A che cosa serve l’operatore di selezione σ ? A. A estrarre da una relazione gli attributi i cui valori rispettano determinati vincoli. B. A estrarre da una relazione gli attributi i cui nomi rispettano determinati vincoli. C. A estrarre da una relazione le tuple i cui nomi rispettano determinati vincoli. D. A estrarre da una relazione le tuple che rispettano determinati vincoli imposti sui valori di uno o più attributi.
A che cosa serve l’operatore di ridenominazione ρ ? A. A selezionare gli attributi che hanno nomi diversi in due relazioni diverse. B. A selezionare gli attributi che hanno lo stesso nome in due relazioni diverse. C. A cambiare il nome di uno o più attributi di una relazione. D. A cambiare il nome di una o più relazioni in uno schema.
Una delle equivalenze che seguono non è riconducibile alle leggi di de Morgan. Quale? A. ∃x(f)=¬(∀x(¬f)) B. ¬(f1∧f2 )=(¬f1 )∨(¬f2 ) C. (f1∨f2 )=(¬f1 )∧(¬f2 ) D. ∀x(f)=¬(∃x(¬f)).
Considera il seguente esempio di espressione del calcolo relazionale su domini: {id_studente : m | esami(id_studente : m, voto : v, id_corso: c, data : d) ∧ (v > 27) } Tra le affermazioni che seguono, una soltanto è corretta. Quale? A. L'espressione ritorna una relazione R(id_studente) costituita dai valori dell'attributo id_studente appartenenti a tuple della relazione esami il cui attributo voto ha valore > 27 B. L'espressione è sintatticamente errata. C. L'espressione ritorna una relazione esami costituita dalle tuple il cui attributo voto ha valore ≤ 27 D. L'espressione ritorna una relazione esami costituita dalle tuple il cui attributo voto ha valore > 27.
Considera la forma assunta dalle espressioni del calcolo relazionale su domini. {A1:x1, …,An:xn | f} Una delle espressioni che seguono non rispetta tale forma, e quindi non è un'espressione del calcolo relazionale su domini. Quale? A. {id_studente:m| esami(id_studente:m, voto:v)∧(v>27)} B. {id_studente:m| esami(id_studente:m, voto:v)>(v>27)} C. {id_studente:m| esami(id_studente:m, voto:v)∧(v<27)} D. {id_studente:m| esami(id_studente:m, voto:v)∧(¬(v>27))}.
Considera la forma assunta da un'espressione del calcolo relazionale su domini: {A1:x1, …,An:xn | f} Quale tra le quattro affermazioni che seguono rappresenta correttamente il significato dell'espressione? A. L'espressione è una query, e le variabili Ai rappresentano i valori che gli attributi xi devono assumere per poter essere selezionati dalla query. B. L'espressione è una query,ela funzione f ritorna il risultato di tale query.Gli elementi A1:x1,…,An:xn sono gli argomenti che devono essere passati a f. C. L'espressione è un'istruzione del Data Definition Language il cui risultato è la creazione di una nuova relazione di nome f, i cui attributi sono specificati dalla lista A1:x1,…,An:xn. D. L'espressione è una query ,e la target list A1:x1,…,An:xn rappresenta la struttura del risultato: una relazione definita sulla lista di attributi A1,…,An che conterrà le tuple i cui valori sostituiscono x1,…,xn e rendono vera la funzione f.
Nell'ambito del calcolo relazionale sui domini, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. I simboli di predicato corrispondono alle relazioni presenti nel database. B. In ogni formula del calcolo relazionale sui domini deve apparire almeno un simbolo di funzione. C. Il risultato della query è costituito dalle tuple i cui valori, sostituiti alle variabili libere, rendono vera la formula. D. Le query sono rappresentate da formule aperte il cui valore di verità dipende dai valori assegnati alle variabili libere.
Nella logica dei predicati del primo ordine, quale tra le seguenti entità non può essere considerata un termine? A. Una costante. B. Un quantificatore logico. C. Una variabile. D. L'istanza di una funzione.
Nella logica dei predicati del primo ordine, quale tra le seguenti entità definisce compiutamente il concetto di formula ben formata? A. Una sequenza di simboli che rispetta le regole semantiche del linguaggio. B. Una formula atomica. C. Un predicato n-ario. D. Una sequenza di simboli che rispetta le regole sintattiche del linguaggio.
Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo ⇔ ? A. Quantificatore universale (per ogni) B. Implicazione C. Quantificatore esistenziale (esiste) D. Se e solo se.
Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo → ? A. Se e solo se B. Quantificatore esistenziale (esiste) C. Implicazione D. Quantificatore universale (per ogni).
Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo ∃ ? A. Quantificatore universale (per ogni) B. Se e solo se C. Quantificatore esistenziale (esiste) D. Implicazione.
Negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine, qual è il significato del simbolo ∀ ? A. Quantificatore universale (per ogni) B. Quantificatore esistenziale (esiste) C. Se e solo se D. Implicazione.
Quale tra i seguenti non è un connettivo proposizionale usato negli enunciati della logica dei predicati del primo ordine? A. esplicazione, simbolo: ← B. implicazione, simbolo: → C. congiunzione (and), simbolo: ∧ D. disgiunzione (or), simbolo: ∨.
Su che cosa si basa il calcolo relazionale? A. Sull'uso delle funzioni logiche del linguaggio SQL. B. Sulla logica dei predicati del secondo ordine. C. Sulla logica dei predicati del primo ordine. D. Sull'applicazione di operazioni algebriche agli attributi numerici delle relazioni.
Che cosa significa affermare che il calcolo relazionale è un linguaggio dichiarativo? A. Il linguaggio specifica le caratteristiche della soluzione senza indicare esplicitamente la sequenza di operazioni necessaria ad ottenerlo. B. Le interrogazioni al database vengono specificate in termini di operazioni da eseguire, in una sequenza predefinita. C. La struttura delle tabelle può essere modificata solo mediante procedure dichiarative memorizzate nel database. D. La struttura delle relazioni può essere specificata solo mediante procedure dichiarative memorizzate nel database.
Che cosa significa affermare che l'algebra relazionale è un linguaggio procedurale? A. Il linguaggio specifica le caratteristiche della soluzione senza indicare esplicitamente la sequenza di operazioni necessaria ad ottenerlo. B. La struttura delle tabelle può essere modificata solo mediante procedure utente memorizzate nel database. C. La struttura delle relazioni può essere specificata solo mediante procedure utente memorizzate nel database. D. Le interrogazioni al database vengono specificate in termini di operazioni da eseguire, in una sequenza predefinita.
Considera la relazione rubrica(cognome, nome, prefisso, numero, indirizzo) dove la concatenazione degli attributi prefisso e numero costituisce la chiave primaria della relazione. Solo una delle seguenti relazioni ha la stessa cardinalità di rubrica. Quale? A. πnome, prefisso (rubrica) B. πnumero (rubrica) C. πcognome, prefisso (rubrica) D. πcognome, nome, prefisso, numero (rubrica).
Una delle seguenti entità non specifica una rappresentazione numerica esatta del linguaggio SQL. Quale? A. DECIMAL B. SMALLINT C. DOUBLE PRECISION D. NUMERIC.
Una delle componenti elencate nel seguito non fa parte dell'articolazione di SQL. Quale? A. Data Definition Language (DDL). B. Device Media Control Language (DMCL). C. User Profile Language (UPL). D. Data Control Language (DCL).
Una delle entità che seguono non identifica un dominio disponibile in SQL. Quale? A. Istanti temporali B. CLOB C. DLOB D. Intervalli temporali.
Considera il seguente tentativo, in SQL, di specficare un dominio di intervalli temporali: INTERVAL DAY(3) TO SECOND(6) Una sola delle seguenti descrizioni è corretta. Quale? A. La specifica indica un intervallo di tempo misurato in giorni (con tre cifre decimali di precisione) e secondi (con sei cifre decimali di precisione). B. La specifica indica un intervallo di tempo misurato in giorni (max 3) e secondi (max 6). C. La sintassi SQL non ammette una specifica di questo tipo. D. La specifica indica un intervallo di tempo misurato in giorni (max 999), ore (max 23), minuti (max 59) e secondi (max 59,999999 con una precisione al milionesimo di secondo).
In merito alle caratteristiche del linguaggio SQL, una delle affermazioni seguenti non è corretta. Quale? A. È possibile richiamare funzioni SQL da programmi scritti in Java. B. Il nucleo originario di SQL è procedurale, cui sono state aggiunte componenti object oriented. C. Il nucleo originario di SQL è dichiarativo,cui sono state aggiunte componenti procedurali. D. È possibile in SQL scrivere programmi stand alone.
Che cosa significa la seguente specifica di data type in SQL? VARCHAR(45) CHARACTER SETLatin1 A. La specifica rappresenta una stringa di caratteri di lunghezza variabile, con un massimo di 45 caratteri; la lunghezza della stringa è espressa in numeri romani. B. La specifica rappresenta una stringa di caratteri di lunghezza variabile, con un massimo di 45 caratteri, destinata a contenere testo in Latino. C. La specifica rappresenta una stringa di esattamente 45 caratteri, di cui un sottoinsieme variabile appartiene all'alfabeto latin1. D. La specifica rappresenta una stringa di caratteri di lunghezza variabile, con un massimo di 45 caratteri, tutti appartenenti all'alfabeto latin1.
Per che cosa serve l'istruzione SQL CREATE SCHEMA ? A. Serve per creare una view. B. Serve per creare un vincolo di integrità. C. Serve per creare un database. D. Serve per creare una relazione.
Nel codice SQL che segue c’è un’incongruenza. Qual è? CREATE TABLE studenti ( matricola INTEGER DEFAULT NULL, nome VARCHAR(45) DEFAULT NULL, cognome VARCHAR(45) DEFAULT NULL, data_nascita DATE DEFAULT NULL, anno_iscrizione YEAR(4) DEFAULT NULL, PRIMARY KEY (matricola)) A. L’attributo matricola, chiave primaria, non può assumere valore nullo per default. B. Un attributo di tipo DATE non può assumere valore nullo per default. C. L’attributo cognome non può assumere valore nullo per default. D. L’attributo nome non può assumere valore nullo per default.
la seguente sequenza di istruzioni MySQL: CREATE TABLE `t1` ( `col1` int(11), `col2` int(11) DEFAULT '3' ); INSERT INTO `t1` (`col1`,`col2`) VALUES (DEFAULT, DEFAULT); Qual è lo stato della tabella `t1` dopo 'esecuzione del codice riportato qui sopra? A. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore NULL nella prima colonna, e il valore NULL nella seconda colonna. B. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 'DEFAULT'nella prima colonna, e il valore 'DEFAULT'nella seconda colonna. C. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore NULL nella prima colonna, e il valore 3 nella seconda colonna. D. L'istruzione INSERT genera un errore, e la tabella `t1` rimane vuota.
Considera la seguente sequenza di istruzioni MySQL: CREATE TABLE `t1` ( `col1` int(11), `col2` int(11) DEFAULT '3' ); INSERT INTO `t1` (`col1`) VALUES (30); Qual è lo stato della tabella `t1` dopo 'esecuzione del codice riportato qui sopra? A. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 30 nella prima colonna, e il valore NULL nella seconda colonna. B. La tabella`t1` contiene una sola riga, con il valore 30 nella prima colonna,e il valore 'DEFAULT' nella seconda colonna. C. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 30 nella prima colonna, e il valore 3 nella seconda colonna. D. L'istruzione INSERT genera un errore, e la tabella `t1` rimane vuota.
Considera la seguente sequenza di istruzioni MySQL: CREATE TABLE `t1` ( `col1` int(11), `col2` int(11) DEFAULT '3' ); INSERT INTO `t1` (`col2`) VALUES (40); Qual è lo stato della tabella `t1` dopo 'esecuzione del codice riportato qui sopra? A. L'istruzione INSERT genera un errore, e la tabella `t1` rimane vuota. B. La tabella`t1` contiene una sola riga,con il valore NULL nella prima colonna,e il valore 40 nella seconda colonna. C. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 40 nella prima colonna,e il valore 40 nella seconda colonna. D. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 'DEFAULT' nella prima colonna, e il valore 40 nella seconda colonna.
In SQL, una delle seguenti proprietà non identifica un vincolo intra-relazionale. Quale? A. DEFAULT VALUE B. UNIQUE C. PRIMARY KEY D. NOT NULL.
Considera la seguente sequenza di istruzioni MySQL: CREATE TABLE `t1` ( `col1` int(11), `col2` int(11) DEFAULT '3' ); INSERT INTO `t1` (`col1`,`col2`) VALUES (10, 20); Qual è lo stato della tabella `t1` dopo 'esecuzione del codice riportato qui sopra? A. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 11 nella prima colonna, e il valore 11 nella seconda colonna. B. L'istruzione INSERT genera un errore, e la tabella `t1` rimane vuota. C. La tabella `t1` contiene una sola riga, con il valore 10 nella prima colonna, e il valore 20 nella seconda colonna. D. La tabella `t1` contiene 11 righe;la prima riga contiene il valore 10 nella prima colonna,e il valore 20 nella seconda colonna;le restanti 10 righe contengono tutte il valore NULL nella prima colonna, e il valore 3 nella seconda colonna.
A che cosa serve il comando DROP del linguaggio SQL? A. A eliminare una tabella, uno schema, una vista, un dominio o un’asserzione. B. Ad abbandonare l’esecuzione di codice SQL troppo lento. C. A cancellare completamente i contenuti di una tabella. D. A modificare l’ordine delle tabelle in una vista.
A che cosa serve il comando ALTER del linguaggio SQL? A. A modificare un database cancellando una tabella. B. A modificare i contenuti di una tabella. C. A modificare l’ordine delle tabelle in un database. D. A modificare la struttura di una tabella.
Considera la tipica struttura di una query SQL: SELECT <lista attributi> FROM <lista tabelle> WHERE <condizione> Quale delle seguenti affermazioni, relative alla clausola where, non è corretta? A. La clausola where ci permette di specificare un filtro che viene applicato nell'interrogazione per scegliere quali tuple del prodotto cartesiano faranno parte del risultato. B. La clausola where può fare riferimento solo ad attributi che siano specificati nella clausola select. C. Nella clausola where specifichiamo un'espressione booleana che deve essere verificata dagli attributi del prodotto cartesiano delle relazioni elencate nella clausola from. D. La clausola where può fare riferimento anche ad attributi che non appartengono al risultato, purché appartengano ad una delle relazioni specificate nella clausola from.
Considera la seguente query MySQL: SELECT * FROM `studenti` WHERE `anno_iscrizione`='2011'; Quali attributi faranno parte del risultato? A. Tutti gli attributi della relazione `studenti`. B. Soltanto l'attributo `studenti`.`anno_iscrizione` C. Se la relazione `studenti` ha un attributo etichettato con '*', il risultato sarà costituito dai valori di tale attributo; altrimenti la query segnalerà un errore. D. Se la relazione `studenti` ha un attributo etichettato con '*',il risultato sarà costituito dai valori di tale attributo; altrimenti il risultato sarà NULL.
Considera la query MySQL che segue: SELECT * FROM `docenti`, `corsi`; Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. L'unione delle due relazioni `docenti` e `corsi`. B. Il prodotto cartesiano delle due relazioni `docenti` e `corsi`. C. L'intersezione delle due relazioni `docenti` e `corsi`. D. La query segnala un errore sintattico, perché manca la clausola where.
Considera la query MySQL che segue: SELECT * FROM `docenti`, `corsi` WHERE `corsi`.`id_docente` = `docenti`.`id`; Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. L'unione delle due relazioni `docenti` e `corsi` B. L'intersezione delle due relazioni `docenti` e `corsi` C. Il join delle due relazioni `docenti` e `corsi` D. La differenza delle due relazioni `docenti` e `corsi`.
Qual è il risultato dell'esecuzione del comando MySQL che segue? SELECT UPPER(SUBSTR('Il Linguaggio SQL' FROM 4 FOR 6)); A. Il comando segnala un errore sintattico, perché manca la clausola che identifica la relazione su cui la SELECT si applica. B. Il comando ritorna la stringa di caratteri 'LINGUA' C. Il comando ritorna la stringa di caratteri'INGUAG' D. Il comando ritorna la stringa di caratteri 'Lingua'.
In merito all'uso di variabili definite dall'utente in MySQL, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. I nomi delle variabili sono case sensitive: ad esempio, i nomi @pippo, @Pippo e @PIPPO identificano variabili diverse. B. In MySQL è possibile definire variabili utente e assegnare loro valori appartenenti a un insieme limitato di domini base: numeri, valori binari, stringhe C. Le variabili utente non sono persistenti: i loro valori vengono mantenuti solo fino alla fine della sessione. D. I nomi delle variabili utente iniziano sempre col carattere '@' (at), seguito da una sequenza di caratteri che possono essere alfanumerici, '_' (underscore), '.' (punto), '$' (dollaro).
In alcuni casi è necessario,nelle queries con raggruppamento, selezionare solo i sottoinsiemi che rispondano a determinati requisiti. Quale clausola MySQL ci consente di fare ciò? A. La clausola GROUP BY. B. La clausola SELECT. C. La clausola WHERE. D. La clausola HAVING.
Considera il codice SQL che segue. Identifica tra le affermazioni successive l’unica vera. CREATE TABLE `t` ( `a1` varchar(10) UNIQUE DEFAULT NULL, `a2` varchar(10) UNIQUE DEFAULT NULL ); INSERT INTO `t` VALUES ('xxx',NULL); INSERT INTO `t` VALUES (NULL,'yyy'); INSERT INTO `t` VALUES (NULL,NULL); INSERT INTO `t` VALUES (NULL,NULL); A. Il codice viene eseguito senza che siano segnalati errori, e al termine la tabella t contiene 4 righe. B. L’esecuzione dell’istruzione CREATE genera un errore, perché non è ammesso che tutti gli attributi di una tabella assumano valori nulli. C. L’esecuzione della quarta (ultima)istruzione INSERT causa un errore,perché una riga con due valori nulli esiste già nella tabella. D. L’esecuzione della terza (penultima) istruzione INSERT causa un errore, perché non è ammesso che tutti gli attributi di una tabella assumano valori nulli.
Considera il comando MySQL DELETE FROM. Una sola delle affermazioni che seguono è corretta. Quale? A. Se la clausola WHERE non è specificata,vengono cancellate tutte le righe della tabella. B. Non è possibile specificare la clausola WHERE nel comando DELETE FROM. C. Se la clausola WHERE non è specificata, nessuna riga della tabella viene cancellata. D. Se la clausola WHERE non è specificata, viene cancellata la riga della tabella che è stata inserita più recentemente.
Considera il codice SQL che segue: CREATE TABLE `t1` ( `a1` INT, `a2` INT, UNIQUE KEY `a` (`a1`,`a2`) ); CREATE TABLE `t2` ( `a1` INT UNIQUE, `a2` INT UNIQUE ); INSERT INTO `t1` VALUES (3,5),(5,3),(3,3),(5,5); INSERT INTO `t2` VALUES (3,5),(5,3),(3,3),(5,5); Una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. La tabella t1 alla fine contiene 4 tuple. B. La tabella t2 alla fine contiene 2 tuple. C. La seconda istruzione INSERT (nella tabella t2) genera un errore causato dalla duplicazione del valore 3 nell’attributo a1. D. La prima istruzione INSERT (nella tabella t1) viene eseguita senza errori.
In merito alle views (viste) di MySQL, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Una view è aggiornabile solo quando una sola riga di ciascuna tabella di base corrisponde a una riga della view. B. Solo su certe views è possibile effettuare operazioni di modifica, ma tale modifica non si propaga alle tabelle su cui queste views si basano. C. In generale, una view non può essere aggiornata. D. Solo su certe views è possibile effettuare operazioni di modifica, e tale modifica si propaga alle tabelle su cui queste views si basano.
Considera la struttura di una query nidificata: SELECT ... FROM ... WHERE (<attributo> <operatore di confronto> (SELECT ...)) Abbiamo il problema di confrontare il valore di <attributo>, che è uno scalare, con il risultato di una subquery, che è un insieme dituple. Come gestiamo questa disomogeneità? A. La semantica degli operatori di confronto tradizionali (=, !=, <, >, ecc.) viene estesa per consentire il confronto tra uno scalare e un insieme. B. Non è possibule effettuare il confronto, e l'esecuzione della query produce la segnalazione di un errore. C. <attributo> viene confrontato soltanto con il primo elemento ritornato dalla subquery. D. L'insieme degli operatori di confronto viene esteso includendo le parole chiave ALL e ANY.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT INSERT('abcdefghi', 3, 4, 'RSTUVWXYZ'); Qual è ilrisultato dell'esecuzione della query? A. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. B. abRSTUVWXYZghi C. RSabcdTUVWXYZ D. abcRST.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT SUBSTRING('abcdefgh' FROM 3); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. cdefgh B. cde C. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. D. defgh.
Che valore ritorna l'esecuzione della query seguente? SELECT FORMAT(12332.123456,4); A. 12,332.1235 B. 12332.1234 C. 12.332,1235 D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT ELT(4, 'aaa', 'bbb', 'ccc'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. aaa B. ccc C. NULL D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT FIELD('bbb', 'aaa', 'bbb', 'ccc'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. 'bbb' B. 0 C. 2 D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT FIELD('ddd', 'aaa', 'bbb', 'ccc'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. 4 B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. 0 D. 'ddd'.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT FIELD(NULL, 'aaa', 'bbb', 'ccc'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. 0 B. 'aaa' C. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. D. NULL.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT INSERT('abcdefghi', 4, 6, 'RST'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. abcRSTUVW B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. abcdefRST D. abcRST.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT INSERT('abcdefghi', 4, 30, 'RSTUVWXYZ'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. abcRSTUVWXYZdefghi B. abcRSTUVWXYZ C. abcRSTUVWXYZ D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT REPLACE('In primavera, in inverno e in estate','in','a'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. a primavera, a inverno e a estate B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. In primavera, a inverno e in estate D. In primavera, a inverno e a estate.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT ELT(2, 'bbbb', 'aaaa', 'cccc'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. aaaa B. cccc C. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. D. NULL.
Che valore ritorna l'esecuzione della query seguente? SELECT FORMAT(12332.2, 2, 'it_IT'); A. 12.332,20 € B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. 12332,20 D. 12.332,20.
Che valore ritorna la query seguente? SELECT CAST('015' AS DECIMAL(6,2)); A. 15.000000 B. 0015.00 C. 15.00 D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT REPLACE('In primavera, in inverno e in estate','In','A'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. A primavera,a inverno e a estate B. A primavera,a inverno e a estate C. A primavera, in inverno e in estate D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Che valore ritorna la query seguente? SELECT NULLIF(1,2); A. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. B. 2 C. 1 D. NULL.
Che valore ritorna la query seguente? SELECTIFNULL(1/0,'divisioneimpossibile'); A. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. B. NULL C. 'divisione impossibile' D. 0.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT STRCMP('ccc','ccc'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. TRUE B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. 0 D. =.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT CONCAT('abc',NULL,'DEF'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. B. NULL C. ABCNULLDEF D. abcNULLDEF.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT STRCMP('bbb','aaa'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. > B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. FALSE D. 1.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT STRCMP('aaa','bbb'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. < B. FALSE C. -1 D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT SUBSTRING('abcdefgh' FROM -3 FOR2); Qual è ilrisultatodell'esecuzione della query? A. fghfgh B. fg C. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. D. ef.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT SUBSTRING('abcdefgh' FROM 3 FOR 4); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. cdef B. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore. C. cdefghcdefghcdefghcdefgh D. defg.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT CONCAT('abc',000,'DEF'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. abc0DEF B. ABC0DEF C. abc000DEF D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Considera la query specificata qui sotto: SELECT CONCAT('abc',123,'DEF'); Qual è il risultato dell'esecuzione della query? A. abcDEF B. abc123DEF C. ABCDEF D. L'esecuzione della query produce una segnalazione d'errore.
Una soltanto delle seguenti stringhe di caratteri identifica un account utente MySQL con il seguente significato: "l'account di nome studente su un qualunque host appartenente al dominio orientacampus.it" A. studente@*.orientacampus.it B. studente@orientacampus.it C. 'studente'@'%.orientacampus.it' D. 'studente'@'*.orientacampus.it'.
Che cosa fa il seguente comando MySQL? CREATE USER 'orientacampus'@'localhost' IDENTIFIED BY 'qwerty'; A. Definisce le credenziali di un nuovo account utente di nome localhost. Le credenziali hanno validità nel dominio orientacampus. B. Definisce le credenziali di un nuovo account utente identificato dal nome qwerty. Le credenziali hanno validità nel dominio locale orientacampus. C. Il comando è sintatticamente errato, e la sua esecuzione genera una segnalazione d'errore. D. Definisce le credenziali di un nuovo account utente di nome orientacampus e password qwerty. Le credenziali hanno validità sul solo host che esegue il comando.
Quale comando MySQL consente di cancellare le credenziali di un utente? A. DROP USER<account>@<host>; B. REMOVE <account>@<host>; C. ERASE ACCOUNT <account>@<host>; D. DELETE <account>@<host>;.
In MySQL, chi è l'owner (padrone) di una risorsa? A. L'ultimo utente che ha modificato la risorsa B. L'amministratore di sistema C. Chi l'ha creata D. Il database administrator.
In MySQL che cosa è associato all'identificatore root? A. La radice dell'albero delle dipendenze tra tabelle. B. La partizione primaria del file system. C. L'account di un utente che ha per default tutti i diritti su tutte le risorse. D. La tabella che elenca i nomi di tutti i database ospitati nel DBMS.
Uno dei seguenti elementi non identifica una contromisura di prevenzione delle violazioni dovute a SQL injection. Quale? A. Usare stored procedures B. Usare password di almeno 64 caratteri (pass-phrases) C. Filtrare (escaping) dall'input i caratteri speciali D. Usare prepared statements (queries parametriche).
Uno dei seguenti elementi non fa parte della struttura di un privilegio MySQL. Quale? A. La risorsa cui il privilegio si riferisce . B. L'operazione su quella risorsa che il privilegio condiziona. C. Il client host che ospita il privilegio. D. L'utente che concede il privilegio.
Nel definire un parametro di una stored procedure è possibile specificare che sitratta di un valore passato dal chiamante alla procedura, o che è un valore di ritorno dalla procedura al chiamante, o che il parametro ricopre entrambi i ruoli.Quale delle seguenti specifiche non può essere usata nella definizione del parametro? A. OUTIN B. OUT C. INOUT D. IN.
Quale delle seguenti situazioni esemplifica l'uso di Embedded SQL? A. Un'applicazione realizzata prevalentemente in un linguaggio ospite (es. C++) con l'uso di un precompilatore che consente di specificare istruzioni SQL scritte in line nel codice sorgente. B. Un'applicazione realizzata prevalentemente in SQL, in cui il codice SQL richiama metodi Java o C++ per costruire l'interfaccia utente. C. Un'applicazione realizzata interamente in SQL. D. Un'applicazione realizzata in un linguaggio ospite (es. Java) con chiamate a librerie/packages che mediano l'interazione col DBMS.
Che cos'è una stored procedure in SQL? A. E' un blocco di codice SQL memorizzato nel database. B. E' un metodo usato per memorizzare blocchi di dati in una tabella. C. E' un procedimento per il trasferimento di dati dalla memoria centrale a quella periferica (storage memory). D. E' un blocco di codice Java che può essere direttamente compilato in SQL.
Con riferimento alle stored procedures, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Le stored procedures realizzano l'astrazione funzionale in SQL. B. Le stored procedures sono dotate di un meccanismo di passaggio dei parametri che consente la sostituzione di valori variabili nel corpo della procedura. C. Una volta definita, una stored procedure può essere richiamata usando il comando EXEC. D. Le stored procedures permettono di incapsulare comportamenti complessi esponendo un'interfaccia funzionale.
Nella definizione di una stored procedure SQL, quale coppia di elementi delimita un blocco di istruzioni? A. BEGIN ...END B. IN ... OUT C. { ... } D. START ... STOP.
Uno degli aspetti elencati nel seguito non rappresenta un vantaggio derivante dall'uso dei prepared statements SQL. Quale? A. La riduzione del pericolo di SQL injection. B. La diminuzione della banda richiesta nelle connessioni remote. C. La diminuzione dei tempi di esecuzione della query. D. La riduzione dei tempi di codifica.
Relativamente all'uso del comando SQL PREPARE una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Al termine della sessione tutti i prepared statements vengono cancellati. B. Il testo del comando da preparare può contenere una o più istruzioni, delimitate da BEGIN ... END. C. Il carattere ? viene usato per indicare dove inserire,in fase di esecuzione,i valori dei parametri. D. Il comando PREPARE assegna un nome al prepared statement.
Relativamente alle architetture a due strati (two-tier), una delle affermazioni che segue non è corretta. Quale? A. Il database deve essere collocato nella stessa macchina del cliente. B. La configurazione two-tier prende anche il nome di client/server. C. Il driver JDBC è specifico del particolare DBMS che ospita il database. D. Nel modello two-tier l'applicazione comunica direttamente con il database.
In merito all'esecuzione di istruzioni SQL mediante JDBC, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Il driver JDBC provvede a gestire autonomamente tutte le eccezioni, senza notificarle ai moduli Java del programma. B. Il codice Java può stabilire una connessione col database usando un metodo della classe Driver Manager. C. I risultati delle query impostate mediante JDBC vengono ritornati al codice Java come result set. D. Mediante opportune chiamate a JDBC è possibile, da Java, creare, modificare e popolare le tabelle del database.
Relativamente alle architetture a tre strati (three-tier), una delle affermazioni che segue non è corretta. Quale? A. Nel modello three-tier i comandi sono mandati ad uno strato intermedio di servizi, che media tra client e database server. B. Nelle architetture three-tier non è possibile usare un driver JDBC. C. L'architettura three-tier semplifica l'applicazione client, e spesso migliora le prestazioni globali. D. Lo strato intermedio consente di mantenere il controllo sull'accesso e sul tipo di modifiche che possono essere effettuate sui dati.
Relativamente a JDBC, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. JDBC offre un'API che consente di eseguire operazioni SQL indipendentemente dalla specifica istanza del database usato. B. Mediante JDBC è possibile codificare programmi che creano una connessione ad un database, effettuano queries e aggiornamenti sul database, e ricevono i dati risultanti da tali operazioni C. JDBC consente di accedere a un database relazionale da Java. D. Una stessa versione della libreria JDBC consente di interfacciare molti DBMS diversi (Oracle,MySQL,PostgreSQL...).
Una delle caratteristiche che seguono non fa parte delle proprietà che una metodologia di progettazione deve garantire. Quale? A. Coerenza: la metodologia non deve essere in conflitto con i principi base della programmazione orientata agli oggetti. B. Generalità: la metodologia non deve dipendere dalle caratteristiche specifiche del contesto applicativo. C. Facilità: sia le strategie che i modelli di riferimento devono essere facili da applicare nelle varie attività. D. Qualità: la metodologia deve perseguire la correttezza e la completezza del prodotto, l'efficienza e l'efficacia del processo di produzione .
In merito al progetto logico di un database, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Lo schema logico non dipende dai dettagli fisici con cui i dati verranno codificati. B. Lo schema logico non è ottimizzato rispetto all'organizzazione (ad es. relazionale) dei dati. C. La progettazione logica si basa su tecniche formali. D. Durante il progetto logico lo schema concettuale viene trasformato nel modello dei dati (ad es. relazionale).
Relativamente alle attività con cui si progetta un sistema software, e in particolare all'analisi dei requisiti,una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Durante la fase di analisi dei requisiti vengono individuate le proprietà che il sistema dovrà esibire. B. L'analisi dei requisiti tiene conto del contesto e degli utenti. C. Durante la fase di analisi dei requisiti si fornisce una risposta alla domanda "perché progettiamo un nuovo sistema"? D. L'analisi dei requisiti produce una descrizione formale delle strutture dati che il sistema gestirà.
In merito al progetto concettuale di un database, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Nelprogetto concettuale la rappresentazione è formale e completa, ma indipendente dai linguaggi di programmazione che verranno usati a livello implementativo. B. Il progetto concettuale ha come obiettivo la rappresentazione delle porzioni di realtà che intervengono nel database. C. Il risultato del progetto concettuale è uno schema normalizzato che fa riferimento a un modello relazionale dei dati. D. Il progetto concettuale rappresenta il contenuto delle informazioni in gioco ("che cosa"), senza preoccuparsi delle modalità con cui i dati saranno codificati ("come").
Relativamente alla progettazione di un sistema software secondo un modello iterativo,una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. L'utente è coinvolto solo nella prima iterazione (prototipo alfa) e nell'ultima (prototipo beta). B. Ad ogni ciclo le attività vengono progressivamente raffinate e corrette, e viene prodotto un prototipo dell'applicazione. C. Problemi, errori, equivoci emergono presto, e possono essere corretti a costi contenuti. D. Di ogni attività viene svolta, ad ogni ciclo, solo una parte.
Relativamente alla progettazione di un sistema software secondo il modello a cascata, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. L'utente viene coinvolto in tutte le fasi della cascata. B. Eventuali errori commessi in fase di analisi dei requisiti vengono scoperti molto tardi. C. Passa molto tempo dall'inizio del progetto alla consegna del prodotto validato e collaudato. D. Ogni attività parte solo alla conclusione della precedente,e condiziona la successiva.
Relativamente alle attività con cui si progetta un sistema software, e in particolare alla definizione delle specifiche,una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Durante la definizione delle specifiche vengono progettate le operazioni possibili sui dati. B. Durante la definizione delle specifiche vengono progettate la struttura e l'organizzazione dei dati. C. La fase di definizione delle specifiche risponde alla domanda "che cosa farà il sistema?" D. Le specifiche di un sistema software sono in genere espresse in modo informale.
In merito ai diagrammi UML delle classi, e in particolare alle associazioni, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Un'associazione navigabile in una sola direzione viene rappresentata con una freccia all'estremo di destinazione. B. Le associazioni sono le proprietà estrinseche della classe. C. La molteplicità di un'associazione è specificata al centro dell'arco che rappresenta l'associazione. D. Non è possibile assegnare attributi alle associazioni; a tal scopo si usano le classi di associazione.
Nel corso abbiamo visto che la notazione UML può essere usata,anche nel progetto di un database,a vari livelli. Con particolare riferimento al livello di sketch (schizzo), una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Gli obiettivi di uno sketch includono la completezza e la precisione dei dettagli. B. Gli obiettivi di uno sketch includono l'espressività, la chiarezza, la comprensione immediata. C. Uno sketch descrive, in notazione UML, gli elementi essenziali del sistema. D. Lo sketch è un approccio astratto.
In merito ai diagrammi UML delle classi, e in particolare alle aggregazioni, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Un'aggregazione definisce una relazione tra un concetto composto e uno o più concetti componenti. B. La relazione che viene definita da un'aggregazione è di tipo is-a. C. Un'aggregazione viene rappresentata da una arco con un rombo vuoto all'estremo aggregatore. D. Le aggregazioni sono un tipo particolare di associazioni.
In merito ai diagrammi UML delle classi, e in particolare alle classi astratte, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. In UML è possibile definire classi astratte. B. Una classe astratta deve essere istanziata esattamente una volta. C. Le classi astratte consentono il polimorfismo. D. Il nome di una classe astratta è in corsivo.
In merito ai diagrammi UML delle classi, e in particolare alle generalizzazioni, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Il concetto UML di generalizzazione consente la rappresentazione di relazioni di ereditarietà. B. Una generalizzazione viene rappresentata da una arco con un triangolo vuoto all'estremo della classe più generale. C. In UML è possibile rappresentare, mediante la generalizzazione, relazioni di ereditarietà sia singola che multipla. D. Rappresentare la molteplicità delle generalizzazioni è obbligatorio solo dal lato del concetto più generale.
In merito ai diagrammi UML delle classi, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Un diagramma delle classi può rappresentare le caratteristiche dinamiche di una classe. B. Per rappresentare la cardinalità delle associazioni i diagrammi delle classi UML adottano le stesse convenzioni usate negli schemi E-R. C. Le relazioni che intercorrono tra le classi in UML si chiamano associazioni. D. Un diagramma delle classi può rappresentare le caratteristiche statiche di una classe.
In merito ai diagrammi UML delle classi, e in particolare agli attributi delle classi, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. E' obbligatorio definire almeno un attributo per ogni classe. B. La visibilità di un attributo può assumere il valore package. C. Per ogni attributo è possibile specificare un valore di default. D. Ad un attributo di una classe può essere assegnato più di un valore.
In merito ai diagrammi UML dei casi d'uso, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Più casi d'uso composti insieme possono costituire uno scenario. B. I casi d'uso rappresentano gli attori e gli scopi che questi avranno nell'uso del sistema. C. I diagrammi di casi d'uso offrono una prospettiva dinamica del funzionamento del sistema. D. Tra i casi d'uso possono sussistere relazioni di estensione e di inclusione.
Con riferimento alla strategia top-down di sviluppo di uno schema concettuale, quale tra le seguenti non è un'operazione di raffinamento corrispondente ad una primitiva di trasformazione top-down? A. Una relazione o un attributo presenti in uno schema possono essere reificati in uno schema di dettaglio successivo. B. Una gerarchia di generalizzazione può essere trasformata in un'entità. C. Una relazione può essere decomposta in due relazioni distinte. D. Un'entità o una relazione possono inizialmente essere rappresentate prive di attributi, che vengono inseriti in un passo successivo di raffinamento.
Con riferimento alla strategia bottom-up di sviluppo di uno schema concettuale, quale tra le seguenti non è una primitiva di trasformazione bottom-up? A. Decomposizione di una relazione ternaria in due relazioni binarie. B. Introduzione di una generalizzazione tra due diverse entità. C. Aggregazione di alcuni attributi in un'entità o in una relazione a se' stanti. D. Introduzione di una nuova entità o di una nuova relazione.
Quale, tra i seguenti, non è un uno degli indicatori principali di qualità di uno schema concettuale? A. Minimalità B. Generalità C. Completezza D. Correttezza.
Con riferimento alle fasi in cui è articolata la programmazione logica nel contesto del modello relazionale,una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. La seconda fase di traduzione è largamente indipendente dal modello logico relazionale. B. La prima fase della progettazione logica è la riorganizzazione dello schema concettuale. C. La seconda fase della progettazione logica è la traduzione dello schema concettuale in uno schema logico. D. La prima fase di riorganizzazione è largamente indipendente dal modello logico relazionale.
In merito all'analisi delle ridondanze di schemi E-R durante la progettazione logica, quale tra le seguenti non è un esempio diridondanza? A. Un attributo derivabile da attributi di altre entità o associazioni mediante funzioni di aggregazione. B. Un attributo derivabile dal conteggio delle istanze di un'entità o di un'associazione. C. Un attributo derivabile da altri attributi della stessa entità attraverso operazioni algebriche. D. Un attributo derivabile dalla composizione di due associazioni in presenza di generalizzazioni.
In merito all'analisi delle prestazioni di schemi E-R durante la progettazione logica, a che cosa corrisponde il costo di una operazione? A. Il costo di una operazione corrisponde al numero di istruzioni SQL di cui è costituita una query. B. Il costo di una operazione corrisponde al numero di entità che devono essere navigate per eseguire una query. C. Il costo di una operazione corrisponde al numero di associazioni che devono essere navigate per eseguire una query. D. Il costo di una operazione corrisponde al numero di entità e associazioni che devono essere navigate per eseguire una query.
La riorganizzazione dello schema concettuale che costituisce la prima fase della progettazione logica produce una versione semplificata dello schema concettuale; una delle caratteristiche riportate nel seguito non appartiene a tale versione dello schema. Quale? A. Tutte le entità hanno esattamente un identificatore B. Non ci sono attributi multi-valore C. Non ci sono associazioni molti-a-molti D. Non ci sono generalizzazioni.
Una sola delle affermazioni che seguono definisce correttamente la forma normale di Boyce-Codd. Quale? A. Una relazione r è in forma normale di Boyce-Codd se esiste in almenuna(super)chiave K tale che K è una dipendenza funzionale non banale K→rA. B. Una relazione r è in forma normale di Boyce-Codd se, per ogni(super)chiaveK dir, esiste una dipendenza funzionale non banaleX →rA. C. Una relazione r è in forma normale di Boyce-Codd se, per ogni dipendenza funzionale non banale X →r A, X contiene una chiave K di r, cioè X è superchiave di r. D. Una relazione r è informanormale di Boyce-Codd se in r esiste almeno una dipendenza funzionale non banale X→rA tale che X contiene una chiave K di r, cioè X è superchiave di r.
In merito alle differenze tra forma normale di Boyce-Codd e terza forma normale, una delle affermazioni che seguono non è corretta. Quale? A. Se una relazione ha almeno due chiavi allora la terza forma normale e la forma normale di Boyce- Codd coincidono. B. La terza forma normale è sempre raggiungibile, mentre la forma normale di Boyce-Codd in taluni casi non può essere ottenuta. C. L'efficacia rappresentativa e l'efficienza nello spazio e nel tempo della terza forma normale sono minori di quelle della forma normale di Boyce-Codd. D. La terza forma normale tollera alcune ridondanze che vengono invece eliminate nella forma normale di Boyce-Codd.
Con riferimento al progetto fisico,uno dei parametri elencato nel seguito non viene ingenere identificato nella fase di traduzione del modello logico nel modello fisico.Quale? A. Organizzazione degli indici B. Organizzazione dello spazio disco C. Organizzazione dei file D. Organizzazione delle chiavi.
Considera un indice secondario organizzato ad albero. L'albero viene mantenuto bilanciato rispetto a operazioni di inserimento e cancellazione.Qual è la complessità nel tempo delle operazioni di ricerca di una chiave nell'albero? A. O(N log N) B. O(N) C. O(1) D. O(log N).
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