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DIDATTICA DEGLI SPORT DI SQUADRA prof. PERNA

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Título del Test:
DIDATTICA DEGLI SPORT DI SQUADRA prof. PERNA

Descripción:
laboratorio di didattica 300

Fecha de Creación: 2024/12/09

Categoría: Universidad

Número Preguntas: 483

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01. La contrazione muscolare: non prevede eventi in successione. avviene senza unametodologia particolare. l'inizio non avviene tramite un impulso nervoso ma meccanico. è una serie meccanica di eventi.

02. La forza: non è definito dal vincere una resistenza. non è determinata da uno stimolo. è la tensione che ilmuscolo può generare successivamente ad uno stimolo. non è definita come capacità di opporsi ad una resistenza.

03. La capacità di esprimere forza: è determinata solamente dal numero di fibre presenti. è determinata dalla sezione trasversa, dalla lunghezza e dal numero di fibre muscolari. è determinata solamente dalla superficie della szione trasversa. non è determinata dalla lunghezza del muscolo.

04. Le fibre lente: non sono caratterizzate da un'importante attività enzimatica. sono miste fra quelle rapide e fra quelle ossidativo-glicolitche. sono caratterizzate da una grande rete di capillari ed un basso contenuto di mioglobina. sono caratterizzate da una grande rete di capillari ed un alto contenuto di mioglobina.

05. Le fibre veloci: determinano una grande espressione di forza per un tempo ridotto. non esprimono forza. determinano una grande espressione di forza per molto tempo. determinano una bassa espressione di forza per poco tempo.

06. I filamenti di actina e miosina: sono elementi in serie. sono elementi contrattili. non compongono l'apparato muscolo-scheletrico. sono elementi in parallelo.

07. I nervi motori: forniscono informazioni sul dolore. forniscono informazioni sull'orientamento spaziale. permettono che l'impulso raggiunga l'estremità della fibramuscolare. non sono importanti per la contrazione.

08. I nervi sensitivi: sono detti anche motoneuroni. non sono importanti per la contrazione. forniscono informazioni sul dolore e sull'orientamento spaziale. permettono che l'impulso raggiunga l'estremità della fibramuscolare.

09. Le fibre lente: l'espressione di forza sarà di grande entità. l'espressione di forza non viene considerata. possono sostenere una contrazione per un lungo periodo di tempo. non possono sostenere una contrazione per un lungo periodo.

10. Le fibre veloci: non vi è attività enzimatica. non sono presenti livelli di glicogeno. sono caratterizzate da pochi capillari. sono caratterizzate da molti capillari.

01. Il power training: focalizza l'attenzione sulla forza veloce ed esplosiva. focalizza l'attenzione sulla forza esplosiva. focalizza l'attenzione solamente sulla forza veloce. viene utilizzato solo con gli atleti di alto livello.

02. L'allenamento della forza a carico naturale: permette di migliorare le capacità coordinative, la rapidità e la velocità esecutiva. non permette di sviluppare la rapidità. non permette disviluppare la velocità esecutiva. non permette di sviluppare le capacità coordinative.

03. Un decremento della prestazione: è determinato solamente da carichi troppo bassi. è determinato solamente da carichi troppo alti. è dato da un carico di lavoro standard, da carichi troppo alti o da carichi troppo bassi. è determinato solamente da carichi standard.

04. I metodi reattivi: prevedono esercitazioni con saltelli, balzi e salti verso il basso. prevedono esclusivamente l'esecuzione di saltelli. prevedono gli effetti soprattutto nella muscolatura degli arti superiori. prevedono esecuzioni con salti verso l'alto.

05. Il carico di lavoro: determina solo degli adattamenti strutturali. non determina nessun tipo di adattamento. determina degli adattamenti sia strutturali che funzionali. determina solo degli adattamenti funzionali.

06. Le contrazioni sub-massimali ripetute: permettono lo sviluppo della coordinazione intermuscolare. non permette la coordinazione intermuscolare. non permette l'incremento della massa muscolare. non sviluppa l'ipertrofia.

07. Il metodo con contrazioni isometriche: non è un lavoro diverso da quello della performance sportiva. permettono una coordinazione intermuscolare. viene utilizzato per un lungo periodo. non permettono un lavoro di coordinazione intermuscolare.

08. Il metodo con contrazioni isocinetiche: è un lavoro identico alla perforance muscolare sportiva. prevedono l'uso di macchinari. non determinano l'aumento della massa muscolare. non prevedono l'uso di macchinari.

01. Negli sport di squadra: la potenza muscolare è l'abilità di esprimere la forza il più a lungo possibile. la potenza muscolare non è riferita alla disciplina sportiva. la potenza muscolare è dissimile per caratteristiche biomeccaniche allo sport di riferimento. la potenza muscolare non viene sviluppata.

02. Per sviluppare la forza di lancio: è possibile utilizzare solamente palle da basket. è possibile utilizzare solamente palle da tennis. è possibile utilizzare solamente palle di diversa grandezza. è possibile usare palle di diverso peso.

03. La fase migliore per sviluppare la forza dinamica: è fra i 9 ed i 10 anni. è fra i 6 ed gli 8 anni. è fra i 5 ed i 6 anni. è fra i 4 ed i 5 anni.

04. Nei giovani atleti: sono da evitare gli esercizi di forza dinamica. sono da evitare gli esercizi di forza dinamica. sono da evitare le esercitazioni di forza pura. sono da evitare gli esercizi sotto forma di competizione.

06. Lo sviluppo della forza dinamica: prevede solamente l'uso delle andature. prevede esercitazioni con lanci, salti e andature. prevede esclusivamente l'uso dei salti. prevede solamente l'esecuzione dei lanci.

01. Nella seduta di allenamento: vi è solo un unico obiettivo. non vengono considerate diverse esperienze motorie. vengono inserite diverse esperienze motorie. non si considerano le informazioni in relazione alla variabilità delle situazioni.

02. Il processo di allenamento: non è considerato uguale per tutti gli atleti della squadra. porta gli atleti della squadra ad avaere solamente un'ottimale condizione fisica. porta gli atleti di una squadra a raggiungere un'ottimale condizione fisica e tecnico-tattica. porta gli atleti ad avere solamente un'ottimale condizione tecnico-tattica.

03. L'allenamento negli sport di squadra: prevede solamente la componente della tattica in previsione della difesa. prevede anche la componente tattica in riferimento all'attacco e alla difesa. prevede solamente la componente tattica in riferimento all'attacco. non prevede la componente tattica.

04. La tecnica di gioco: non prevede una razionalizzazione dell'allenamento. si considera solamente l'espressione delle qualità motorie. si considera solamente nell'esecuzione dei gesti tecnici. determina l'esecuzione delle azioni individuali.

05. Gli esercizi per la tecnica di gioco: non si considera il mantenimento. non si considera l'apprendimento. prevedono una preparazione tecnico-tattica. non si considera il perfezionamento.

06. La variabilità delle situazioni: non si considera l'imprevedibilità dell'azione. non permette di sviluppare la fantasiamotoria. permette all'atleta di apprendere l'anticipazione motoria e sviluppando la fantasia motoria considerando l'imprevedibilità dell'azione. non permette di apprendere l'anticipazione motoria.

01. La fase in cui l'attività è un 50% di preparazione fisica generale ed un 50% tecnica specialistica: è fra i 6 e gli 8 anni. è fra i 12 ed i 14 anni. è fra i 4 ed i 6 anni. è fra i 7 ed i 9 anni.

02. La fase in cui l'allenamento è un 50% di preparazione e formazione fisica generale e specifica e 50% allenamento sportivo specialistico: è successivo ai 12 anni. è successivo ai 10 anni. è successivo ai 11 anni. è successivo ai 14 anni.

03. Le tappe dell'allenamento giovanile: sono definite dal periodo di consolidamento. non considerano i livelli di acquiszione delle capacità motorie. sono coincidenti con le fasi sensibili dello sviluppo delle capacità motorie. sono definite dal periodo di stagnazione.

04. In un programma giovanile: occorre considerare le capacità motivazionali e le capacità cognitive. occorre considerare solo le capacità emozionali e le capacità cognitive. occorre considerare le capacità emozionali e motivazionali. occorre considerare le capacità emozionali, le capacità motivazionali e le capacità cognitive.

05. L'attività motoria è di tipo prettamente ludico: fino ai 7 anni. fino ai 5 anni. fino agli 8 anni. fino ai 6 anni.

06. La fase in cui l'attività è un 80% ludico ed un 20% formazione di base: è fra i 4 ed i 6 anni. è fra i 9 e gli 11 anni. è fra i 6 e gli 8 anni. è fra i 7 ed i 9 anni.

01. Un coach: deve avere una buona introspezione. non deve coinvolgere tutti i componenti della squadra. non deve instaurare un clima positivo. non è essenziale per trasmettere la visione di tendere sempre al miglioramento.

02. I mezzi dell'allenatore: non si considerano gli spazi. vede la gestione dell'allenamento gestita inmaniera divertente e stimolante. non si considerano i ritmi dell'allenamento. non si considerano le attenzioni al singolo atleta.

03. Il discorso del coach durante la gara: non ha mai il ruolo di motivatore. non considera i bisogni né del singolo che della squadra. rafforza gli atteggiamenti positivi solamente del singolo. fornisce indicazioni tecniche e rafforza gli atteggiamenti positivi della squadra.

04. La coesione negli sport di squadra: un alto livello evita la formazione del gruppo. è un processo statico che determina la tendenza a stare insieme di un gruppo. è un processo dinamico che determina la tendenza a stare insieme di un gruppo. non s'identifica come lo stare insieme di un gruppo.

05. Nel considerare lo staff di una squadra: si considera lo staff tecnico, lo staff medico ed i preparatori fisici. i preparatori fisici non vengono considerati. il secondo allenatore non viene considerato. lo staff medico con viene considerato.

06. L'unione del gruppo: non è influente sulla sopportazione dei carichi di lavoro. permette di sopportare meglio i carichi di lavoro. ha effetti negativi sulla squadra. è controproducente per la squadra.

07. Fra le qualità dell'allenatore: vi è la comunicazione. vi è il non saper ascoltare. la comunicazione non assume determinati orientamenti. non si considerano informazioni diverse a seconda del periodo della stagione.

01. Negli sport di squadra: occorre considerare solo i mezzi generali di allenamento. occorre considerare i mezzi specifici di allenamento. non si considerano i decrementi della forma sportiva. gli esercizi devono essere di una sola tipologia.

02. La pianificazione dei microcicli: non è influente per mantenere la condizione fisica. non è necessario considerare il carico di lavoro. è necessaria per mantenere una condizione fisica adeguata e gestire il carico di lavoro ed il recupero. non è necessario considerare il recupero.

03. Negli sport di squadra: occorre considerare le diverse situazioni di gioco. le situazioni di gioco sono sempre le stesse. non si considera lo sviluppo delle fasi della partita. non si considera il contesto in cui si svolge la partita.

04. Negli sport di squadra: si considera la frequenza degli incontri. non occorre considerare la durata della partita. non occorre considerare l'espressione della performance. non occorre considerare la formazione della squadre.

05. Nell'allenamento degli Sport di Squadra: occorre considerare il periodo preparatorio. occorre considerare il rapporto fra il periodo preparatorio e transitorio ed il periodo competitivo. occorre considerare il periodo transitorio. occorre considerare solamente il periodo competitivo.

06. La programmazione degli Sport di Squadra: non viene considerato il microciclo nel periodo di preparazione speciale. si considera l'alternanza di microcicli a carico crescente e decrescente. non viene considerato il microciclo nel periodo di preparazione generale. prevede l'alternanza di microcicli a carico crescente e microcicli a carico stabile.

01. I fattori di tipo tecnico: non hanno ripercussioni sul risparmio energetico. riguardano la corretta funzionalità dell'organismo. riguardano la corretta esecuzione del gesto tecnico. non permettono di eseguire un movimento molto rapidamente.

02. La resistenza: l'utilizzo dell'ossigeno non influisce su questa capacità. la trofia della muscolatura cardiaca non influisce su questa capacità. la vascolarizzazione muscolare influisce su questa capacità. la quantità di fibre muscolari rosse non influisce su questa capacità.

03. I fattori di tipo organico: non ne fanno parte i meccanismi energetici. è la capacità di sopportare la fatica. riguardano la funzionalità dell'organismo. riguardano la corretta esecuzione del gesto tecnico.

04. La resistenza: non ha ripercussioni sulla capacità di prestazione. favorisce la rapidità di reazione ed azione. favorisce esclusivamente la capacità d'azione. favorisce esclusivamente la capacità di reazione.

05. La resistenza: permette di ridurre il tasso di traumi. non è efficace nella riduzione dei traumi. non ha ripercussioni sulla prevenzione. non ha un ruolo nella diminuzione degli errori tecnici.

06. La resistenza: è influenzata da fattori di tipo organico, di tipo tecnico e di tipo psichico. è influenzata solamente da fattori psichici. è influenzata solamente da fattori di tipo organico. è influenzata solamente da fattori tecnici.

07. Il primo tipo di resistenza di lunga durata: prevede carichi fino a 30 minuti. prevede di utilizzare prettamente i grassi. prevede carichi che oscillano fra i 30 ed i 90 minuti. prevede carichi superiori a 90 minuti.

08. Il secondo tipo di resistenza di lunga durata: prevede l'utilizzo del metabolismo glucidico. prevede carichi che oscillano fra i 30 ed i 90 minuti. prevede carichi che superano i 90 minuti. prevede carichi fino a 30 minuti.

09. Il terzo tipo di resistenza di lunga durata: prevede carichi superiori ai 90 minuti. prevede carichi fino a 30 minuti. prevede carichi che oscillano fra i 30 ed i 90 minuti. prevede di utilizzare prettamente il metabolismo glucidico.

10. La resistenza alla forza: è la capacità di opporsi ad una resistenza statica il meno possibile. è la capacità di opporsi esclusivamente ad una resistenza dinamica. è la capacità di opporsi esclusivamente ad una resistenza statica. è la capacità di opporsi ad una resistenza statica o dinamica il più a lungo possibile.

11. La resistenza: il sonno non influisce su questa capacità. l'alimentazione, i livelli di attività fisica e lo stress non hanno ripercussioni su questa capacità. è influenzata anche dalla capacità di autorilassamento e dallo stile di vita. la capacità di assorbimento dell'ossigeno non influisce su questa capacità.

12. La resistenza alla velocità: è la capacità di sostenere una velocità massimale o sottomassimale per tempi brevissimi. è la capacità di sostenere una velocità massimale o sottomassimale per tempi prolungati. è la capacità di sostenere esclusivamente una velocità sottomassimale. è la capacità di sostenere esclusivamente una velocità massimale.

01. Il metodo della gara: non è basato sul gioco. prevede di far giocare solamente le partite. non ha ripercussioni sulla capacità di resistenza. viene utilizzato per la preparazione dei momenti salienti delle gare.

02. Il metodo della gara: prevede solamente incrementi degli stimoli allenanti. potrebbe portare ad un'assuefazione. il carico di lavoro è molto basso. non è un metodo che presenta delle limitazioni.

03. Il metodo della gara: non permette di sviluppare l'ipertrofia. permette di sviluppare l'ipertrofia. non permette di allenare la forza rapida. non permette di allenare la forza massima.

04. Il metodo della gara: non ha ripercussioni sulla capacità di accelerazione. non ha ripercussioni sulla resistenza alla rapidità. permette d'incrementare la capacità di accelerazione e resistenza alla rapidità. non ha ripercussioni dal punto di vista psicologico.

05. Il metodo della ripetizione: non prevede incrementi della frequenza cardiaca. non viene considerata la frequenza cardiaca in questo metodo. prevede incrementi di bassa entità della frequenza cardiaca. prevede degli alti incrementi della frequenza cardiaca.

06. Il metodo della gara: si caratterizza per non considerare la componente psichica della gara. non vengono considerate le gare previste nel programma della stagione. si caratterizza per la sollecitazione solamente delle capacità fisiche. si caratterizza per la completa sollecitazione di tutte le riserve psicofisiche.

07. Il metodo della ripetizione: non ha effetti sulla capacità di prestazione. ha effetti sulla forza di volontà. non ha effetti dal punto di vista psicologico. non viene considerato nell'ottica della situazione di gara.

08. Il metodo della ripetizione: prevede un'intensità fra il 50 ed il 60 %. prevede un'intensità molto bassa fra il 45 ed il 55%. prevede un'intensità fra il 60 e 80%. prevede un intensità molto elevata fra il 90 ed il 100%.

09. Il metodo della ripetizione: non ha effetti sulle fibre muscolari. è utile per allenare la capacità anaerobica alattacida. è utile per incrementare la capacità anaerobica lattacida. è utile per incrementare la capacità aerobica.

10. Il metodo della ripetizione: ha degli effetti sulla forza massima e sulla forza rapida. permette un decremento della capacità di accelerazione. ha effetti solamente sulla forza massima. non ha effetti sulla resistenza alla rapidità.

11. Il metodo a carico prolungato di tipo intensivo: è sempre utilizzabile. è più adatto al periodo competitivo. è più adatto al periodo di preparazione. non è adatto al periodo di competizione.

12. Il metodo ad intervalli: prevede decrementi della frequenza cardiaca. ha ripercussioni sulla frequenza cardiaca. non prevede modificazioni sulla frequenza cardiaca. non ha ripercussione sulla frequenza cardiaca.

01. I percorsi: la velocità di spostamento è sempre costante. non sono determinate da varietà di velocità di spostamento. sono caratterizzati da situazioni molto previdibili. sono caratterizzati da situazioni impreviste.

02. Negli sport di squadra: l'utilizzo della palla non permette d'incrementare la resistenza aerobica. la palla non viene utilizzata in allenamento. per incrementare la destrezza vengono eseguite esercitazioni con la palla. la destrezza non viene considerata.

03. Nel calcio: non si inseriscono le altre tipologie di attrezzature. vengono inserite sempre le stesse tipologie di stazioni. vengono utilizzate stazioni con caratteristiche diverse e con movimenti più vari. non vengono inserite stazioni con la palla.

04. Nei percorsi: utilizzare altri movimenti permettono di animare il gioco. questa tipologia di esercitazioni non permette di incrementare la velocità. non vengono inseriti movimenti appartenenti ad altre discipline. non vengono utilizzati per sviluppare la resistenza.

05. Per sviluppare la resistenza di lunga durata: la capacità di corsa non viene considerata. le stazioni vengono poste a distanza ravvicinata fra loro. le stazioni vengono poste a distanza rilevante. il periodo di corsa è piuttosto irrilevante.

06. Per sviluppare la resistenza di media durata: le stazioni vengono poste a media distanza. il numero di stazioni sarà superiore a quello previsto nell'allenamento di lunga durata. il numero delle ripetizioni sarà uguale a quello di lunga durata. non viene considerato il numero di stazioni presenti.

01. Le proposte operative per la resistenza: non sono contemplati giochi competitivi. prevedono l'azione motoria sviluppata per un tempo molto lungo. prevedono l'azione motoria realizzata per un periodo limitato. prevedono tempi molto lunghi.

02. La forza veloce: ha un rapido sviluppo fra i 14 ed i 15 anni. ha un rapido sviluppo fra i 6 e gli 8 anni. ha un rapido sviluppo fra gli 11 ed i 12 anni. ha un rapido sviluppo fra gli 8 ed i 10 anni.

03. Vi è una maggiore coordinazione: fra gli 8 ed i 10 anni. fra gli 11 ed i 12 anni. fra i 14 ed i 15 anni. fra i 6 e gli 8 anni.

04. La velocità di azione: ha un incremento fra i 15 ed i 16 anni. ha un incremento costante. non ha incrementi particolari. ha un incremento fra gli 11 ed i 12 anni.

05. La rapidità di reazione: non è considerata in ambito giovanile. non può essere allenata in ambito giovanile. è una caratteristica propria di ogni bambino. non è una caratteristica dei bambini.

06. La velocità: in età giovanile, non è necessario allenarla. in età giovanile, non viene mai allenata. in età giovanile è una delle capacità dominanti. in età giovanile, non è preponderante.

07. Nelle esercitazioni per la resistenza: vi è un impegno muscolare predominante degli arti inferiori. vi è un impegno muscolare predominante degli arti superiori. vi è un impegno massimale da parte di tutti i distretti muscolari. vi è un impegno della muscolatura del core.

08. Per rendere rapide le azioni: vi sono pause fra le esercitazioni che sono molto lunghe. non vi sono pause. vi saranno molto pause fra le esercitazioni. è necessario far insorgere il concetto di fatica.

01. L'analizzatore cinestetico: è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio dinamico. fornisce informazioni riguardo le sensazioni ottenute attraverso movimenti e contrazioni volontarie. è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta.

02. Nel filtraggio delle informazioni: sono fondamentali gli analizzatori. vi sono solo gli analizzatori di tipo vestibolare. sono presenti solo analizzatori di tipo cinestetico. non vi sono analizzatori particolari.

03. Il miglioramento della prestazione: dipende dall'acquisizione delle informazioni sensoriali conseguenti le azioni e reazioni. non si può analizzare durante la condizione di gara. prevede un filtraggio lento degli stimoli. gli stimoli sensoriali si esplicano solamente in azioni.

04. La rapidità: non è influenzata dai rapporti di leva fra gli arti inferiori ed il tronco. è influenzata dai rapporti di leva fra gli arti superiori ed inferiori. è influenzata dalla lunghezza della muscolatura. non è influenzata dalla viscosità.

05. L'analizzatore vestibolare: è fondamentale esclusivamente per le informazioni sull'equilibrio dinamico. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico e statico. fornisce informazioni riguardo le sensazioni ottenute attraverso movimenti e contrazioni volontarie. è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta.

06. L'analizzatore ottico: è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta. fornisce informazioni riguardo le sensazioni ottenute attraverso movimenti e contrazioni volontarie. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico e statico.

07. L'analizzatore di tipo acustico: fornisce informazioni riguardo le sensazioni ottenute attraverso movimenti e contrazioni volontarie. è fondamentale per informazioni attraverso segnali e stimoli verbali, musicali e convenzionali. è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico e statico.

08. La rapidità: non si deve considerare la rapidità di frequenza. non si deve considerare la rapidità resistente. può essere definita come rapidità di reazione, la rapidità di azione e la rapidità di frequenza. non si deve considerare la rapdità locomotoria.

09. La rapidità: è influenzata solamente dallo sviluppo. è influenzata solamente da fattori psichici. è influenzata da fattori psichici e cognitivi, da fattori nervosi, da fattori tendineo-muscolare e dallo sviluppo. è influenzata solamente da fattori nervosi e tendineo-muscolari.

10. Per quanto riguarda lo sviluppo: l'età influisce sulla rapidità. la socializzazione non influenza la rapidità. il sesso non influisce sulla rapidità. la tecnica non influisce sulla rapidità.

11. La rapidità: non è influenzata dalla conduzione nervosa. è influenzata solamente dalla coordinazione intramuscolare. è influenzata dalla coordinazione intramuscolare e intermuscolare. è influenzata solamente dalla coordinazione intermuscolare.

12. L'analizzatore di tipo tattile: è fondamentale per le informazioni sui movimenti eseguiti dal mondo che circonda l'atleta. è fondamentale per informazioni attraverso segnali e stimoli verbali, musicali e convenzionali. è fondamentale per le informazioni sull'equilibrio statico e statico. ottiene informazioni riguardo la percezione ottenuta tramite le terminazioni nervose che si trovano sulla pelle.

13. La rapidità: non è influenzata dall'elasticità muscolare. non è influenzata dai tipi di fibre muscolari. è influenzata dai tipi di fibre muscolari. non è influenzata dalla velocità di contrazione muscolare.

01. Nel basket: occorre considerare prettamente la velocità di spostamento. occorre considerare la capacità di accelerare e decelerare rapidamente. occorre considerare la capacità di accelerare con gli arti superiori. occorre considerare la capacità di decelerare con gli arti superiori.

02. Il basket: si caratterizza per azioni di scarsa rapidità. si caratterizza per azioni di breve durata ma grande rapidità. si caratterizza per l'assenza di pause. si caratterizza per azioni di lunga durata.

03. La formazione generalizzata: si caratterizza dall'assenza di pause. si caratterizza per un basso dinamismo. viene proposta principalmente in età giovanile. si caratterizza per lunga durata.

04. Lo sviluppo analitico: non vengono considerati i gesti tecnici. non si allinea con l'acquisizione della tecnica esecutiva. fa riferimento ad un modello di prestazione tipico di una determinata specialità sportiva. si caratterizza da proposte in età giovanile.

05. Lo sviluppo analitico: si caratterizza per lo sviluppo ed incremento della forza, elasticità, capacità di reazione. si caratterizza per lo sviluppo ed incremento della forza, elasticità e resistenza alla velocità. si caratterizza per lo sviluppo ed incremento della forza ed elasticità. si caratterizza per lo sviluppo ed incremento della forza, elasticità, capacità di reazione e resistenza alla velocità.

06. Negli sport di squadra: la rapidità di reazione è determinata dall'analisi di un grande numero di diverse informazioni che devono essere rapidamente acquisite. nella rapidità di reazione non si determina l'azione più opportuna da eseguire. la rapidità di reazione è definita come la capacità di reagire rapidamente agli sviluppi delle diverse situazioni di gioco. la rapidità di reazione è definita come la capacità di reagire lentamente agli sviluppi delle diverse situazioni di gioco.

07. La sintesi specifica: si riferisce ad un modello di prestazione di una determinata disciplina sportiva. non viene utilizzato per allenare la velocità. si riferisce ad un modello di prestazione studiato attraverso mezzi generali. si riferisce ad un modello di prestazione studiato attraverso mezzi analitici.

08. La velocità: vi è solo lo sviluppo analitico. la sintesi specifica non è contemplata. vi è solo la formazione generalizzata. può essere sviluppata attraverso la formazione generalizzata, uno sviluppo analitico ed una sintesi specifica.

09. Nella pallavolo: nel momento della schiacciata considera prettamente la traiettoria della palla. nel momento della schiacciata, l'attaccante dovrà considerare solamente la posizione di giocatori attaccanti. nel momento della schiacciata, l'attaccante considerare la traiettoria della palla e la disposizione dei giocatori. nel momento della schiacciata considera esclusivamente la posizione in campo dei giocatori.

10. Le pause: nel basket, permettono ai giocatori di recuperare. non vengono considerate al fine dell'allenamento. non vengono considerate nella situazioni di competizione. nel basket, non sono presenti.

01. La flessibilità passiva: si basa sull'allungamento dei muscoli agonisti. è maggiore rispetto a quella attiva. è pari alla flessibilità attiva. è inferiore rispetto a quella attiva.

02. La flessibilità attiva: è la massima escursione di un movimento da una contrazione dei muscoli agonisti con rilassamento dei muscoli antagonisti. è raggiunta grazie alle forze esterne. è la massima escursione di un movimento da una contrazione dei muscoli antagonisti con rilassamento dei muscoli agonisti. è la minima escursione di un movimento da una contrazione dei muscoli agonisti con rilassamento dei muscoli antagonisti.

03. La flessibilità statica: si riferisce al mantenimento di una posizione di allungamento. si riferisce all'esecuzione dinamica di un movimento. si riferisce al mantenimento di una posizione di accorciamento. è definita come la capacità di escursione.

04. Nell'allenamento: non facilità la flessibilità. non è trattata negli sport di squadra. una ridotta attività di estensibilità muscolare causa irrigidimento muscolare. non aiuta il processo d'invecchiamento.

05. Fra i fattori esogeni: vi è l'azione dei fusi neuromuscolari. vi è la coordinazione intermuscolare. possiamo individuare l'ambiente, le forze esterne e l'allenamento. vi sono i ricettori del Golgi.

06. Fra i fattori endogeni di tipo anatomico: vi è la temperatura. vi sono i ritmi circadiani. vi sono l'età, il genere ed il grado di libertà delle articolazioni. vi è la fatica.

07. I fattori endogeni che influenzano la flessibilità: solamente i fattori di tipo metabolico. solamente i fattori di tipo anatomico. solamente i fattori esogeni. possono essere di tipo metabolico e anatomico.

08. La flessibilità speciale: è definita come la capacità di mantenere una posizione di allungamento. fa riferimento alla capacità di escursione di una determinata articolazione. fa riferimento alla capacità di escursione del movimento. fa riferimento ai principali sistemi articolari.

09. Fra i fattori endogeni di tipo metabolico: possiamo includere il grado di libertà delle articolazioni. possiamo includere il genere. possiamo includere l'età. vi sono la fatica, la temperatura ed i ritmi circadiani.

01. L'allenamento della flessibilità negli sport di squadra: non viene utilizzato per la prevenzione degli infortuni. permette di ottimizzare l'escursione articolare, la contrattilità e la plasticità muscolare. nel post infortunio non viene mai considerato. permette di acquisire posture scorrette.

02. Cosa determina una limitata escursione articolare nella pratica degli sport di squadra?. non è un parametro considerato nella valutazione della prestazione motoria dei giocatori. una prestazione motoria scarsa. una prestazione motoria eccellente. non ha ripercussioni sulla prestazione motoria.

03. Cosa prevede l'allenamento della flessibilità?. esclusivamente l'allungamento attivo. l'allungamento attivo, l'allungamento passivo, l'allungamento statico e l'allungamento PNF. esclusivamente l'allungamento statico. esclusivamente l'allungamento passivo.

04. Quali fra queste frasi meglio caratterizza l'allungamento statico?. non vi è una componente elastica. La posizione finale si assume molto rapidamente. Prevede il minimo allungo. E' detto metodo dello stretching.

05. Il periodo sensibile per lavorare la mobilità articolare: è fra i 9 ed i 10 anni. è fra i 15 ed i 16 anni. è fra i 6 e gli 8 anni. è fra i 3 ed i 4 anni.

06. Negli sport di squadra, la mobilità articolare: non viene mai inclusa nell'allenamento perchè non è importante. è fondamentale, come negli sport tecnico combinatori. non viene mai considerata nella programmazione. non è preponderante come in altre discipline ma porta dei benefici.

07. La mobilità articolare: può essere attiva o passiva. può essere di sostegno o portante. può essere specifica o generale. può essere cedente.

08. L'allungamento statico: si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato da uno stimolo molto debole di allungamento. si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato da uno stimolo molto debole di accorciamento. si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato con una contrazione molto debole. si riduce il riflesso di stiramento che può essere provocato con una contrazione molto intensa.

09. L'allungamento PNF: non prevede il rilassamento. permette l'integrazione fra muscoli agonisti e muscoli antagonisti. vi è sempre il raggiungimento e l'assunzione di una posizione estrema. prevede una trazione passiva.

10. L'allungamento PNF: vi è solo una modalità di esecuzione ovvero il contrai e rilassa. vi è solo una modalità di esecuzione ovvero il mantieni e rilassa. permettono il riflesso di inibizione autogena dovuto alle minime contrazioni. permettono il riflesso di inibizione autogena dovuto alle massime contrazioni.

11. Gli esercizi di allungamento: non hanno un ruolo nella consapevolezza del proprio corpo. non facilitano la fase di recupero. permettono un miglioramento della circolazione sanguigna. non facilitano la fase di riscaldamento.

12. Gli esercizi statici passivi: prevede la posizione di massimo allungamento non mantenuta. prevedono un aumento della tolleranza del dolore e dell'inibizione delle attività muscolari riflesse. prevedono un aumento della tolleranza del dolore, dell'inibizione delle attività muscolari riflesse ed i cambiamenti posturali. è il metodo dello stretching.

13. L'allungamento passivo: prevedono delle esercitazioni con l'azione di forze esterne. prevedono l'azione di forze interne. si caratterizza per gli esercizi dinamici attivi. si caratterizza per gli esercizi statici attivi.

14. L'allungamento attivo: non prevede esercizi statici. prevede esercizi caratterizzati da molleggi e oscillazioni. vi è l'azione dei muscoli antagonisti che si contraggono. prevede solamente esercizi statici.

15. Gli esercizi di allungamento: vedono fra gli effetti la prevenzione e la limitazione dei traumi dell'apparato locomotore. vedono fra gli effetti la prevenzione e la limitazione dei traumi del sistema cardiocircolatorio. non ha un ruolo in seguito alle contratture muscolari. permette l'esecuzione meno ampia dei movimenti.

16. L'allungamento statico: prevede il raggiungimento di una posizione in circa 8 secondi. prevede il raggiungimento di una posizione in circa 3 secondi. prevede il raggiungimento di una posizione in circa 5 secondi. prevede il raggiungimento di una posizione in circa 7 secondi.

01. Le abilità motorie: rientrano in queste abilità l'allenare uno sport. rientra in queste abilità, il giocare a scacchi. sono movimenti che realizzano un'azione motoria al fine di eseguire la tecnica di una disciplina sportiva. sono movimenti che realizzano un'azione motoria al fine di eseguire senza considerare la tecnica.

02. Le capacità senso-percettive: sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'interno del corpo tramite i cinque sensi. sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'interno o dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. non si riferiscono alle sensazioni relative al proprio corpo.

03. Le capacità coordinative: sono definite da processi che regolano il movimento e lo controllano. non sono determinanti nella risoluzione di compiti motori. sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'interno o dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. vengono anche definite capacità senso percettive.

04. Le capacità motorie: possono essere definite come predisposizioni fisiche e psichiche per conseguire un determinato compito motorio. possono essere definite come predisposizioni fisiche per conseguire un determinato compito motorio. possono essere definite come predisposizioni psichiche per conseguire un determinato compito motorio. possono essere definite come predisposizioni psichiche per conseguire un compito psichico.

05. Le capacità motorie: si definiscono come esercizi complessi della prestazione. si definiscono come necessità della prestazione. si definiscono come esempi della prestazione. si definiscono come presupposti della prestazione.

06. Le capacità motorie: si differenziano in capacità senso percettive, capacità coordinative e le capacità condizionali. si differenziano in capacità senso percettive e le capacità condizionali. si differenziano in capacità senso percettive e le capacità coordinative. si differenziano in capacità coordinative e le capacità condizionali.

07. Le capacità condizionali: hanno caratteristiche biochimiche e funzionali per sostenere l'attività motoria in maniera adeguata. hanno caratteristiche morfologiche e funzionali per sostenere l'attività motoria in maniera adeguata. hanno caratteristiche biochimiche, morfologiche e funzionali per sostenere l'attività motoria in maniera adeguata. hanno caratteristiche biochimiche e morfologiche per sostenere l'attività motoria in maniera adeguata.

08. L'abilità motoria sportiva: è l'azione motoria in cui la presa di decisione è minima ed il controllo motorio è molto alto. è l'azione motoria in cui la presa di decisione è alta ed il controllo motorio è minimo. è l'azione motoria in cui la presa di decisione ed il controllo motorio si equivalgono. è l'azione motoria in cui la presa di decisione non è considerata.

09. Le abilità motorie: si costruiscono sulle capacità motorie. non vi è rapporto fra queste e le capacità motorie. vedono le capacità motorie che si costruiscono su di queste. non hanno un ruolo nell'incremento delle capacità motorie.

10. L'abilità cognitiva: prevede un basso livello di presa di decisione ed un alto controllo motorio. prevede che la presa di decisione ed il controllo motorio si equivalgono. prevede un alto livello di presa di decisione ed un minimo controllo motorio. rientra in queste abilità, il salto in alto.

11. Le capacità condizionali: sono le capacità che permettono all'individuo di comprendere diversi segnali provenienti dall'interno o dall'esterno del corpo tramite i cinque sensi. sono definite dai processi energetici. vengono anche definite capacità senso percettive. sono definite da processi che regolano il movimento e lo controllano.

01. Le abilità motorie non stereotipate: l'esecuzione della tecnica perfetta è un fattore primario. non si riferiscono ai movimenti caratteristici della specialità sportiva. si riferiscono ai movimenti caratteristici della specialità sportiva. l'esecuzione della tecnica perfetta contribuisce al risultato sportivo.

02. La tecnica sportiva secondo Reider: è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive. è un sistema di movimenti che con l'uso di forze interne ed esterne che influiscono sull'atleta determinano il risultato sportivo. è definita come la modalità con cui viene eseguito un compito motorio, determinato dalla tattica, secondo le capacità motorie e mentali dell'atleta. è assimilabile all'esecuzione sportiva che comporta il risultato finale.

03. La tecnica sportiva: non è un modello prestativo. non ha ripercussioni nell'allenamento. non è importante per l'allenamento di un movimento tecnico. è definita come il modello ideale di prestazione del movimento sportivo.

04. Le abilità motorie non stereotipate: definiscono il controllo dell'imprevedibilità delle strategie solamente collettive. definiscono il controllo dell'imprevedibilità delle strategie solamente individuale. non si riferiscono ai movimenti di una disciplina. definiscono il controllo dell'imprevedibilità delle strategie sia individuali che collettive.

05. La tecnica sportiva secondo Starosta: è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive. è definita come la modalità con cui viene eseguito un compito motorio, determinato dalla tattica, secondo le capacità motorie e mentali dell'atleta. è un sistema di movimenti che con l'uso di forze interne ed esterne che influiscono sull'atleta determinano il risultato sportivo. è assimilabile all'esecuzione sportiva che comporta il risultato finale.

06. Le abilità motorie stereotipate: sono rappresentate esclusivamente dall'esecuzione di movimenti complessi eseguiti in maniera convenzionale. sono rappresentate dall'esecuzione di movimenti semplici o complessi eseguiti in maniera non convenzionale. sono rappresentate esclusivamente dall'esecuzione di movimenti semplici eseguiti in maniera convenzionale. sono rappresentate dall'esecuzione di movimenti semplici o complessi eseguiti in maniera convenzionale.

07. Le abilità motorie stereotipate: non si riferiscono ad un modello di prestazione tecnica teorica. l'esecuzione non è comparabile a nessun modello. si riferiscono ad un modello di prestazione tecnica teorica. se eseguiti in maniera ottimale non contribuiscono al risultato sportivo.

08. La tecnica sportiva secondo D'jackov: è definita come la modalità con cui viene eseguito un compito motorio, determinato dalla tattica, secondo le capacità motorie e mentali dell'atleta. è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive. è un sistema di movimenti che con l'uso di forze interne ed esterne che influiscono sull'atleta determinano il risultato sportivo. è assimilabile all'esecuzione sportiva che comporta il risultato finale.

09. La tecnica sportiva secondo Ulatowski: è assimilabile all'esecuzione sportiva che comporta il risultato finale. è definita come la modalità con cui viene eseguito un compito motorio, determinato dalla tattica, secondo le capacità motorie e mentali dell'atleta. è un sistema di movimenti che con l'uso di forze interne ed esterne che influiscono sull'atleta determinano il risultato sportivo. è un'azione motoria definita dalla capacità di risolvere compiti motori richiesti in alcune discipline sportive.

10. La tecnica sportiva: è accostata ad un movimento il più preciso possibile. è accostata ad un movimento il meno preciso possibile. non rappresenta la disciplina sportiva praticata. non è fondamentale per la risoluzione dei compiti motori.

11. Nel 1989 Merni: non vengono considerati i fattori relativi alla prestazione motoria nella definizione che viene fornita. non vengono considerati i compiti motori nella definizione che viene fornita. definisce la tecnica sportiva come l'insieme di movimenti che non vengono realizzati senza considerare nessun fattore. definisce la tecnica sportiva come l'insieme di movimenti che permette di adattare l'esecuzione motoria in base a diversi fattori per una prestazione ideale.

12. Le abilità motorie: si suddividono in skill e open skills. si suddividono in abilità motorie sportive stereotipate e closed skills. si suddividono in abilità motorie sportive non stereotipate e open skills. si suddividono in abilità motorie sportive stereotipate e non stereotipate.

01. Il problem solving: fa parte dei metodi deduttivi. fa parte dei metodi deduttivi con l'assegnazione dei compiti. prevede la spiegazione del problema motorio lasciando all'atleta di trovare la soluzione in maniera autonoma. fa parte dei metodi deduttivi misti.

02. La rullata del piede: si definisce fra i 3 ed i 5 anni. si definisce fra i 6 e gli 8 anni. si definisce fra i 5 ed i 7 anni. si definisce fra i 10 e gli 11 anni.

03. La libera esplorazione: fa parte dei metodi deduttivi. prevede la spiegazione del problema motorio lasciando all'atleta di trovare la soluzione in maniera autonoma. prevede l'esecuzione libera per la formazione in autonomia di diverse esperienze motorie. prevede una guida per comprendere le diverse attività che si possono eseguire nelle diverse situazioni.

04. La scoperta guidata: prevede una guida per comprendere le diverse attività che si possono eseguire nelle diverse situazioni. fa parte dei metodi deduttivi misti. prevede la spiegazione del problema motorio lasciando all'atleta di trovare la soluzione in maniera autonoma. fa parte dei metodi deduttivi con l'assegnazione dei compiti.

05. Le esercitazioni in quadrupedia: si eseguono esclusivamente sulle gambe. possono essere eseguite adattandole ai diversi sport. non vengono utilizzate per incrementare la flessibilità. non si possono utilizzare strumenti per eseguirle.

06. La rullata del piede: ostacola la deambulazione. avviene prima dell'acquisizione della stazione eretta. non è un dettaglio della camminata. permette di rendere più fluida la deambulazione.

01. Per le esercitazioni incentrate sulla resistenza: la forma più accurata di proposta sono i giochi. la forma più accurata di proposta sono le esercitazioni a circuito. la forma più accurata di proposta è attraverso i metodi della ripetizione. la forma più accurata di proposta sono le staffette.

02. La rapidità: può essere intesa come massima frequenza di movimento. può essere intesa come minima frequenza di movimento. non ha un ruolo nell'esecuzione del movimento. non è definibile come frequenza di movimento.

03. La forza rapida fra i 6 ed i 13 anni: vede l'espressione nell'incrementata capacità di camminare. vede l'espressione nell'incrementata capacità di eseguire la quadrupedia. vede l'espressione nell'incrementata capacità di deambulazione. vede l'espressione nell'incrementata capacità di salto e di lancio.

04. Per lo sviluppo delle capacità condizionali: non vengono inseriti aspetti tecnici. si possono inserire anche aspetti tecnici e tattici. non sono mai di tipo specifico. non vengono inseriti aspetti tattici.

05. Per le esercitazioni incentrate sulla rapidità: la forma più accurata di proposta è esclusivamente attraverso i metodi della ripetizione. la forma più accurata di proposta sono esclusivamente le staffette. la forma più accurata di proposta sono le esercitazioni sotto forma di gioco, i metodi della ripetizione e della serie. la forma più accurata di proposta sono le esercitazioni a circuito.

01. Per lo sviluppo delle capacità coordinative: è fondamentale lo stimolo dei recettori tattili. non vi è l'interessamento del sistema propriocettivo. è fondamentale lo stimolo dei recettori senso - percettivi. non vi è lo stimolo di nessun recettore.

02. Nel sistema propriocettivo: non hanno un ruolo importante gli analizzatori. non vi sono inclusi gli analizzatori. hanno un ruolo importante gli analizzatori. non permettono di elaborare i meccanismi neuromuscolari.

03. Un analizzatore: non sono composte da recettori. è composto da recettori speciali. è composto da recettori specifici. è composto da recettori analizzanti.

04. L'anticipazione: è la capacità d'iniziare ad eseguire lentamente delle azioni motorie correttamente e con più tempo possibile. è la capacità d'iniziare ad eseguire rapidamente delle azioni motorie correttamente e nel tempo più rapido possibile. è la capacità d'iniziare ad eseguire rapidamente delle azioni motorie a prescindere dalla correttezza del gesto. è la capacità d'iniziare ad eseguire rapidamente delle azioni motorie correttamente e nel tempo più rapido possibile solamente in competizione.

05. La combinazione: è la capacità di adattare l'esecuzione di diverse azioni. è la capacità di anticipare i movimenti. è la capacità di coordinare fra loro i movimenti dei diversi segmenti corporei. è la capacità di coordinare fra loro i movimenti dei diversi segmenti corporei, senza riferimenti particolari.

06. La capacità di equilibrio: è la capacità di mantenere un corpo in equilibrio o riprendere la stabilità dopo un turbamento. è la capacità di anticipare i movimenti. è la capacità di coordinare fra loro i movimenti dei diversi segmenti corporei. è la capacità di adattare l'esecuzione di diverse azioni.

07. La capacità spazio temporale: permette di variare le azioni considerando solamente lo spazio ed il tempo. permette di variare le azioni considerando solamente lo spazio ed il tempo senza considerare gli avversari. permette di variare le azioni considerando solamente lo spazio ed il tempo senza considerare i segmenti corporei. permette di variare le azioni considerando solamente lo spazio ed il tempo senza considerare gli attrezzi o le superfici.

08. Nelle capacità coordinative: non vi è la la programmazione dell'azione motoria. non vi è l'attivazione della muscolatura interessata per il movimento. è fondamentale l'attivazione, tramite le fibre efferenti, della muscolatura interessata per il movimento. non vi è l'anticipazione dell'azione motoria.

09. Durante l'esecuzione del gesto motorio: vi è il feedback solo se l'azione è corretta. non vi è il continuo feedback sullo svolgimento dell'azione motoria. vi è il continuo feedback sullo svolgimento dell'azione motoria. vi è il feedback solo se l'azione è sbagliata.

10. Le capacità coordinative: si distinguono per gli impulsi di direzione per dirigere il movimento verso la muscolatura. si distinguono per gli impulsi di attivazione per dirigere il movimento verso la muscolatura. si distinguono per gli impulsi di correzione per dirigere il movimento verso la muscolatura. si distinguono per gli impulsi di cambiamento per dirigere il movimento verso la muscolatura.

01. Le capacità coordinative: non considera il perseguimento di obiettivi permettono. permettono di economizzare la richiesta energetica attraverso il controllo. non viene considerato l'utilizzo delle capacità condizionali. non permettono un grande rendimento del gesto tecnico.

02. Negli sport di squadra: le capacità coordinative non stimolano i recettori muscolari. le capacità coordinative non stimolano i recettori tendinei. le capacità coordinative sono importanti sia per la prevenzione che il recupero dagli infortuni. le capacità coordinative non hanno un ruolo nella diminuzione delle collisioni.

03. L'allenamento della capacità coordinative: si basa sul principio della specificità, della difficoltà crescente e della corretta effettuazione. si basa sul principio della gradualità. si basa su principio della specificità e dell'esecuzione. si basa sul principio della specialità.

04. Il principio della specificità: prevede che i mezzi di allenamento sia organizzati per permettere agli stimoli di diventare più compl. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile senza considerare la struttura del gesto tecnico. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile. prevede che i mezzi di allenamento siano strettamente legati ad esercizi proposti.

05. Il principio della difficoltà crescente: prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile. prevede che i mezzi di allenamento siano strettamente legati ad esercizi proposti. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile senza considerare la struttura del gesto tecnico. prevede che i mezzi di allenamento sia organizzati per permettere agli stimoli di diventare più complessi.

06. Il principio della corretta effettuazione. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile senza considerare la struttura del gesto tecnico. prevede che i mezzi di allenamento sia organizzati per permettere agli stimoli di diventare più complessi. prevede che i mezzi di allenamento siano strettamente legati ad esercizi proposti. prevede che le esercitazioni siano svolte nella maniera più corretta e precisa possibile.

01. Le esercitazioni per la coordinazione oculo-podalica: non vi è compreso il fermare la palla. comprendono calci di rinvio e rilanci come anche il fermare la palla. comprendono solamente i rilanci. non sono compresi i calci di rinvio.

02. Una delle azioni fondamentali della coordinazione oculo-podalica: vi è la conduzione non in velocità. è il controllo della palla. non è mai considerata la palla. non vi è la conduzione.

03. Le abilità manuali dei bambini: non viene utilizzato il palleggio. vengono incrementate con proposte per la presa di coscienza dei movimenti della mano e delle dita. non vengono utilizzate diversi tipi di palle. non vengono utilizzate palle di diversa densità.

04. Nelle esercitazioni per la capacità oculo-manuale: non vengono considerate gli esercizi di lancio. non si considerano i diversi spostamenti di chi riceve. si possono considerare diverse traiettorie. non si unisce il controllo dell'equilibrio.

05. Gli esercizi di destrezza: non viene considerata nei passaggi l'elasticità della dita. non viene considerata nei passaggi il controllo della dita. si possono considerare, durante i passaggi, la posizioni della dita e l'elasticità di queste. non viene mai considerato il movimento dei polsi.

06. Le esercitazioni per la coordinazione oculo-podalica: possono comprendere anche il compiere un gesto tecnico o azione motoria. non vengono inseriti comandi o segnali particolari. non possono essere inseriti altri elementi. non viene consideratomai il controllo della palla.

01. Le competizioni come processo: per l'atleta sono formative sia dal punto di vista psicologico e motivazionale ma anche dal punto di vista tecnica. non viene considerato l'aspetto motivazionale. l'atleta viene messo in condizione di agire considerando solo il risultato finale. viene considerato solo l'aspetto tecnico.

02. La disponibilità alla prestazione: non si considera l'ambiente sociale. non hanno un ruolo fra i componenti della squadra. è definita come la motivazione che determina la volontà dell'individuo a praticare un'attività sportiva. la volontà dell'individuo non viene considerata.

03. Durante la formazione dei giovani giocatori, la competizione: durante l'allenamento non viene inserita ma considerata solo come condizione particolare. non viene mai inserita. viene inserita spesso. non viene inserita per le sue caratteristiche.

04. La competizione: ha il fine solo di stimolare la crescita tecnica. ha il fine di stimolare la crescita tecnico-tattica e psicologica. ha il fine di incrementare la crescita tattica. non viene considerato lo sviluppo psicologico.

05. La pratica sportiva: all'iinizio ha le stesse forme della pratica successiva. non vengono inserite le forme di gioco. all'inizio ha forme di gioco ed esercitazioni diverse e più semplice rispetto a quelle successive. successivamente, le esercitazioni saranno più semplici rispetto all'inizio.

06. Le tipologie di competizione: sono definite come procedimento e pratica. sono definite come obiettivo e raggiungimento. sono definite come processo e come prodotto. sono definite come obiettivo e scopo.

07. Le competizioni come prodotto: per l'atleta sono formative sia dal punto di vista psicologico e motivazionale ma anche dal punto di vista tecnica. viene considerato solo l'aspetto motivazionale. l'atleta viene messo in condizione di agire considerando solo il risultato finale. non viene considerato il risultato finale.

08. Negli sport di squadra: consideriamo le variabilità longitudinale e trasversale. consideriamo solo la variabilità sagittale. consideriamo solo la variabilità longitudinale. consideriamo solo la variabilità trasversale.

09. La capacità di gioco: è definita come capacità complessa di utilizzare le capacità condizionali, coordinative, le capacità psichiche e le abilità tecnico-tattiche. si caratterizza esclusivamente per la capacità tecnico-tattica. non è necessario, per definirla, considerare le situazioni di gioco. non è fondamentale per la risoluzione di situazione all'interno della partita.

10. Quali fattori caratterizzano la prestazione di un giocatore degli sport di squadra?. l'integrazione dei diversi aspetti del gioco. la prestazione del singolo prevale su quella della squadra. lo sviluppo secondo un modello a spirale. la dimensione singola, quindi tecnica o tattica, per ogni giocatore.

11. Quali fattori definiscono il rendimento sportivo?. gli stessi che definiscono il risultato sportivo. gli stessi fattori definiscono anche i presupposti della prestazione. l'azione di diversi fattori. i fattori interni della squadra.

12. I fattori esogeni: hanno un ruolo dominante le capacità coordinative. hanno un ruolo i requisiti morfo-funzionali. non hanno un ruolo nel raggiungimento della prestazione sportiva. sono riassumibili nella condizione sociale e nelle condizioni dei materiali.

13. Negli sport di squadra, le qualità psico-sociale: influenza la cooperazione ed i rapporti interpersonali. non sono classificabili come stati psichici. influenzano i rapporti interpersonali. non influenzano la prestazione.

Che rapporto vi è fra le condizioni tecnico-tattica e le funzioni cognitive negli sport di squadra?. vi è una dipendenza fra le condizioni di gioco e le funzioni cognitive. non vi è relazione fra la condizione tecnico-tattica e le funzioni cognitive. per il rendimento, occorre considerare solo la condizione tecnica. le funzioni cognitive sono a sé stanti e non hanno un ruolo nel rendimento.

15. Che ruolo hanno i fattori esterni alla prestazione?. non sono da considerare per il rendimento sportivo. non agiscono direttamente sul gioco ma lo influenzano. agiscono direttamente sul gioco. non lo influenzano.

01. Le abilità seriali: esprimono delle abilità discrete che sono azioni più complesse. esprimono delle abilità discrete che vengono collegate in azioni più complesse. esprimono delle abilità modeste che vengono collegate in azioni più complesse. espresse dalle abilità combinate che vengono collegate in azioni più complesse.

02. Le abilità continue: sono caratterizzate da un compito motorio definito da azioni combinate fra loro. sono caratterizzata da una sequenza ritmica e ripetitiva di un compito motorio, in cui non si possono distinguere inizio e fine. sono caratterizzate da una sequenza ritmica e ripetitiva di un compito motorio, in cui si possono distinguere inizio e fine. esprimono delle abilità modeste che vengono collegate in azioni più complesse.

03. Le abilità: possono essere distinte a seconda della prevedibilità dell'ambiente. distinguiamo le abilità aperte, a carattere ciclico. non possono essere distinte a seconda della prevedibilità dell'ambiente. distinguiamo le abilità chiuse, a carattere aciclico.

04. Le abilità: sono considerabili solo come azioni intere. sono considerabili solo come parti di azioni motorie. possono essere automatizzate attraverso la ripetizioni. non vengono automatizzate.

05. Le abilità: non si considerano secondo le azioni motorie. non possono essere automatizzate. tramite l'automatizzazione del gesto permette di focalizzarsi sullo scopo dell'azione motoria. non sono considerabili come parti di azioni motorie.

06. L'abilità: è la capacità di ottenere un risultato con la massima sicurezza e minimo dispendio di energia. non viene mai considerato il risultato finale. avviene con laminima sicurezza. vi è un alto dispendio di energia.

07. Le abilità: si suddividono in abilità discrete e abilità modeste. si suddividono in abilità determinanti e abilità seriali. si possono classificare secondo le abilità discrete, le abilità seriali e le abilità continue. si suddividono in abilità uniche e abilità continue.

08. Le abilità discrete: esprimono compiti di lunga durata, caratterizzati da un inizio e fine ben definito. esprimono compiti di breve durata, caratterizzati da un inizio e fine ben definito. esprimono compiti di lunga durata, caratterizzati da un inizio ben definito. esprimono compiti di lunga durata, caratterizzati da una fine ben definita.

01. Se lo sforzo è intenso: il reintegro delle proteine avviene in oltre 72 ore. il reintegro delle proteine avviene in 48 o 72 ore. il reintegro delle proteine avviene in 12 o 24 ore. il reintegro delle proteine avviene in 36 ore.

02. Se lo sforzo è moderato: il reintegro delle proteine avviene in 12 o 24 ore. il reintegro delle proteine avviene in oltre 72 ore. il reintegro delle proteine avviene in 36 ore. il reintegro delle proteine avviene in 48 o 72 ore.

03. Fra i processi di risintesi biologica: vi è la ricostituzione delle riserve solamente di CP. non vi è la ricostituzione delle riserve di ATP e CP. vi è la ricostituzione delle riserve solamente di ATP. vi è la ricostituzione delle riserve di ATP e CP.

04. Fra i processi di risintesi biologica: non vi è la ricostituzione delle quantità di glicogeno. non vi è il reintegro degli enzimi. non vi è il reintegro dei fosfolipidi. vi è la ricostituzione delle quantità di glicogeno.

05. La supercompensazione: è caratterizzata dalla reazione che eccede l'azione successiva. è indipendente dalle altre azioni. è caratterizzata dalla reazione inferiore rispetto all'azione che l'ha determinata. è caratterizzata dalla reazione che eccede l'azione che l'ha determinata.

06. La supercompensazione: è definita dai processi di risintesi biologica. è definita dai processi di risintesi glicogena. è definita dai processsi di risintesi solo proteica. è definita dai processi di compensazione.

01. I metodi: sono le procedure pianificate per sviluppare e perseguire gli obiettivi dell'allenamento. sono le misure che permettono il processo di allenamento. non sono in relazione all'allenamento. sono le procedure pianificate per sviluppare l'allenamento.

02. I mezzi: sono le misure che permettono il processo di allenamento. sono le procedure pianificate per sviluppare l'allenamento. sono le procedure pianificate per permettere il raggiungimento degli obiettivi dell'allenamento. non sono in relazione all'allenamento.

03. Le esercitazioni generali: hanno come obiettivo l'incremento delle capacità organico-muscolari e capacità coordinative. hanno come obiettivo l'incremento della sola flessibilità. hanno come obiettivo l'incremento della capacità organico-muscolari, capacità coordinative, la flessibilità e la rigenerazione. hanno come obiettivo l'incremento delle sole capacità coordinative.

04. Le esercitazioni speciali: non sono condizionate dalla relativa disciplina di gara. sono condizionate dalla relativa disciplina di gara. non sono correlate con le attività di gara. non sono in relazione alla prestazione sportiva.

05. Le esercitazioni speciali: hanno come obiettivo l'impostazione della tecnica di base e lo sviluppo di abilità tecnico-tattiche. non vi è l'incremento della forza. hanno come obiettivo il perfezionamento tecnico e lo sviluppo di abilità tecnico-tattiche. hanno come obiettivo l'impostazione della tecnica di base, il perfezionamento tecnico e lo sviluppo di abilità tecnico-tattiche.

06. Le esercitazioni simili alla gara: hanno come obiettivo di abituare l'atleta alla situazione agonistica. l'atleta non viene posto in condizione di gara. hanno come obiettivo di abituare l'atleta alla situazione agonistica e sono considerati come test di verifica. non sono considerati come verifica dell'allenamento.

01. Il meccanismo anaerobico alattacido: ha un intervento nei primi 10 minuti di un esercizio. ha un intervento nei primi 10 secondi di un esercizio. ha un intervento nei primi 20 minuti di un esercizio. ha un intervento nei primi 25 minuti di un esercizio.

02. Dalla scissione di ATP: si ottiene solo fosfato libero. si ottiene solo adenosindifosfato. si ottiene adenosindifosfato e fosfato libero. si ottiene CP.

03. Il meccanismo aerobico: è utilizzato dai 20 secondi in poi. è utilizzato dai 20 minuti in poi. è utilizzato dai 5 minuti in poi. è utilizzato dai 10 minuti in poi.

04. Il meccanismo anaerobico alattacido: ha una durata di 6-8 minuti alla minima potenza possibile. ha una durata di 6-8 minuti alla massima potenza possibile. ha una durata di 6-8 secondi alla massima potenza possibile. ha una durata di 6-8 secondi alla minima potenza possibile.

05. Il glucosio ed il glicogeno: caratterizzano il meccanismo anaerobico alattacido sono presenti in quantità maggiori e vi è una modesta possibilità di consumarla in quantità discrete. caratterizzano il meccanismo aerobico sono presenti in quantità maggiori e vi è una modesta possibilità di consumarla in quantità discrete. caratterizzano il meccanismo anaerobico lattacido sono presenti in quantità maggiori e con una modesta possibilità di consumarla in quantità discrete. vengono utilizzate in maniera calibrata nel meccanismo anaerobico lattacido.

06. L'ATP: nella cellula muscolare non è presente. nella cellula muscolare è limitata. nella cellula muscolare è presente in grande quantità. nella cellula muscolare è presente in grande quantità per questo viene ricostituito.

01. Il ripristino definitivo dei fosfati energetici nel meccanismo alattacido: è a carico del sistema anaerobico lattacido. non è prevista. è a carico del sistema aerobico. è a carico del meccanismo anaerobico alattacido.

02. Successivamente allo sforzo: vi è la fase di recupero. vi è la fase di non ossigenazione. vi è la fase di consolidamento. vi è la fase di rilassamento.

03. Nel meccanismo anaerobico alattacido: l'alta velocità di risintesi dell'ATP determina un decremento della potenza muscolare. la ridotta velocità di risintesi dell'ATP determina un incremento della potenza muscolare. l'alta velocità di risintesi dell'ATP determina un incremento della potenza muscolare. la ridotta velocità di risintesi dell'ATP determina un decremento della potenza muscolare.

04. Nel meccanismo anaerobico alattacido: è possibile notare un incremento della muscolatura. è possibile notare un decremento della potenza muscolare. è possibile notare un decremento della muscolatura. è possibile notare un incremento della potenza muscolare.

05. Nel meccanismo anaerobico alattacido: il processo di ricostruzione dell'ATP non è contemplato. il processo di ricostruzione dell'ATP è molto lento. il processo di ricostruzione dell'ATP è presente ma non è importante. il processo di ricostruzione dell'ATP è molto rapido.

06. Nel meccanismo anaerobico alattacido: la quantità di fosfocreatina a livello muscolare è ampia. la quantità di fosfocreatina a livello muscolare non è considerata. la quantità di fosfocreatina a livello muscolare non è presente. la quantità di fosfocreatina a livello muscolare è limitata.

01. Il meccanismo anaerobico lattacido: ha una durata di circa 45 secondi alla massima potenza fino a 4 minuti in un esercizio sub-massimale. ha una durata di 40 minuti in un esercizio sub massimale. ha una durata di 45 secondi in un esercizio submassimale. ha una durata di 45 minuti alla minima potenza.

02. Il meccanismo anaerobico lattacido: come esempio delle attività fisiche vi è la corsa ad ostacoli. come esempio delle attività fisiche vi è la corsa nei 400 e 800 metri. come esempio delle attività fisiche vi è la corsa nei 1200 metri. come esempio delle attività fisiche vi è il tennis.

03. Il reintegro dell'ossigeno nel meccanismo anaerobico lattacido: non è fondamentale per l'atleta. non avviene. non diminuisce la presenza di acido lattico. permette di ripristinare le condizioni precedenti allo sforzo fisico.

04. Il tempo di risintesi dei substrati nel meccanismo anaerobico lattacido: prevede un tempo di 36 ore. prevede un tempo che va dalle 10 alle 48 ore in base al tipo di esercizio e all'assunzione dei carboidrati. prevede un tempo che va dalle 48 alle 60 ore in base al tipo di esercizio e all'assunzione dei carboidrati. prevede un tempo che va dalle 10 alle 48 ore non considerando il tipo di esercizio.

05. I substrati energetici del meccanismo anaerobico lattacido: è l'ATP. sono il glicogeno ed il glucosio. è il fosfato libero. sono i grassi.

06. Le fibre muscolari nel meccanismo anaerobico lattacido: sono le fibre lente IIb, anche dette ossidative - glicolitiche. sono le fibre veloci di tipo IIa. sono le fibre lente IIa. sono le fibre veloci IIb, anche dette ossidative - glicolitiche.

01. Il meccanismo aerobico: caratterizza le attività di breve durata. ha una durata in teoria illimitata. caratterizza le attività di brevissima durata. ha una durata di 6 - 8 secondi.

02. Il tempo di risintesi dei substrati nel meccanismo anaerobico lattacido: per i grassi e le proteine, questi non sono presenti nel meccanismo aerobico. per i grassi e le proteine, non dipende dai metabolismi. per i grassi e le proteine, non sono considerati. per i grassi e le proteine, dipende dai metabolismi.

03. Il tempo di risintesi dei substrati nel meccanismo anaerobico lattacido: per i carboidrati, dalle 52 ore in poi. per i carboidrati, dalle 10 e alle 48 ore. per i carboidrati, dalle 60 ore in poi. per i carboidrati, dalle 48 ore in poi.

04. I substrati energetici nel meccanismo aerobico: sono solo i grassi. è il glicogeno. è il glucosio. sono i carboidrati, i grassi e le proteine.

05. Il meccanismo aerobico: si caratterizza per il coinvolgimento delle fibre veloci di tipo IIa. si caratterizza per il coinvolgimento delle fibre veloci. si caratterizza per il coinvolgimento delle fibre veloci di tipo I. si caratterizza per il coinvolgimento delle fibre lente.

06. Il meccanismo aerobico: caratterizza le attività fisiche di brevissima durata e alta intensità. caratterizza le attività fisiche di breve durata e alta intensità. caratterizza le attività fisiche di breve durata e bassa intensità. caratterizza le attività fisiche di lunga durata e bassa intensità.

01. La pallanuoto: è classificabile come sport a carattere anaerobico alattacido. è classificabile come sport a carattere aerobico. è classificabile come sport a carattere anaerobico lattacido. è classificabile come sport a carattere aerobico-anaerobico alternato.

02. Qual è la durata delle attività ad impegno aerobico anaerobico massivo?. hanno una durata inferiore ai 40 secondi. hanno una durata fra i 40 secondi ed i 4-5 minuti. hanno una durata superiore ai 5 minuti. hanno una durata superiore ai 20 minuti.

03. Qual è la durata delle attività ad impegno prevalentemente anaerobico?. hanno una durata superiore ai 45 secondi. hanno una durata superiore ai 45 minuti. hanno una durata fra i 20 ed i 30 minuti. hanno una durata fra i 20 ed i 40-45 secondi.

04. Come possono essere definiti gli sport di tipo anaerobico alattacido?. sono definiti sport di precisione. sono definiti anche sport di forza. sono definiti anche sport di destrezza. sono definiti anche sport di potenza.

05. Nella classificazione del 1978: Lubich ha classificato le attività sportive con ulteriori attività sportive, più di 200. ha ampliato la classificazione secondo le capacità. Bellotti ha classificato le attività sportive secondo il contenuto della tecnica. Bellotti ed i colleghi hanno classificato le attività sportive secondo i meccanismi erogatori di energia.

06. La classificazione di Merni: non considera gli sport di resistenza. suddivide gli sport in discipline. suddivide le discipline in classi di sport. non considera gli sport di precisione.

07. Cosa caratterizza gli sport a carattere aerobico-anaerobico alternato?. i meccanismi aerobico e anaerobico alattacido. la concomitanza dei tre meccanismi che agiscono in maniera differente. i meccanismi anaerobico alattacido e lattacido. la concomitanza dei meccanismi aerobico e anaerobico lattacido.

08. Merni: non sono considerati gli sport a rapido adattamento ambientale. non considera gli sport a valutazione qualitativa. non considera gli sport di situazione. considera gli sport tecnico compositori.

09. Gli sport a carattere aerobico anaerobico alternato: vedono la concomitanza dei tre meccanismi energetici. non vedono la concomitanza dei tre meccanismi energetici che agiscono in combinazione. sono anche detti sport a rapido adattamento ambientale. vedono la concomitanza dei tre meccanismi energetici che agiscono in egual misura.

10. Negli sport di squadra: la prestazione è quantificabile per distanza. la prestazione è data da una percentuale importanti dalle componenti tecnico tattiche. la prestazione è quantificabile per tempo. la prestazione è quantificabile per qualità del gesto tecnico.

11. Il calcio: è classificabile come sport a carattere anaerobico lattacido. è classificabile come sport a carattere anaerobico alattacido. è classificabile come sport a carattere aerobico. è classificabile come sport a carattere aerobico-anaerobico alternato.

12. Nella classificazione del 1969: Dal Monte classificò le discipline sportive secondo i meccanismi energetici. sono presenti sette gruppi di classificazione secondo i meccanismi energetici. le attività sportive di potenza non sono incluse. le attività di destrezza non sono incluse.

13. Come si definiscono gli sport di squadra?. sport a carattere aerobico-anaerobico alternato. sport di destrezza. sport di potenza. sport di precisione.

14. Lubich, nel 1990, cosa ha modificato rispetto alla precedente classificazione delle attività sportive?. ha diminuito questa classificazione. ha diminuito questa classificazione togliendo le attività sportive aerobiche. ha ampliato questa classificazione inserendo le attività di potenza. ha ampliato questa classificazione inserendo le attività ad impegno combinato.

01. Le lesioni da sovraccarico: si caratterizzano per la combinazioni di diversi carichi di lavoro e di ripetizioni. si caratterizza per un unico carico di lavoro stressante. si caratterizzano esclusivamente per la combinazioni di diversi carichi di lavoro. si caratterizzano esclusivamente per la combinazioni di ripetizioni.

02. Il DOMS: ha cause biologiche. ha come evento scatenante il danno strutturale alle fibre che avviene per cause meccaniche. ha cause esclusivamente strutturali. ha cause fisiologiche.

03. Le lesioni da sovraccarico: si caratterizzano in carichi normali eseguiti ad alta frequenza o carichi di lavoro elevati ma eseguiti a frequenza normale ed carichi di lavoro molto elevati eseguiti ad alta frequenza. si caratterizzano esclusivamente per carichi normali eseguiti ad alta frequenza. si caratterizzano esclusivamente da carichi di lavoro elevati ma eseguiti a frequenza normale. si caratterizzano per un carico di lavoro molto elevato eseguito ad alta frequenza.

04. Il processo d'infortunio: è stato definito nel 1987. è stato definito da Armstrong nel 1984. è stato definito da Lubich. è stato definito da Merni nel 1980.

05. Il DOMS: ha una durata definita di 2 giorni. ha una durata variabile che può arrivare fino a parecchi giorni. ha la durata di un giorno. ha una durata definita.

06. Il dolore ritardato: è anche detto dolore duraturo. è anche detto dolore transitorio. è anche detto DAMS. è anche detto DOMS.

07. Il DOMS: ha come causa la presenza di acido lattico sulle terminazioni nervose libere nel muscolo. ha come causa la non presenza di acido lattico sulle terminazioni nervose libere nel muscolo. ha come causa la presenza di acido lattico sulle terminazioni nervose non presenti nel muscolo. l'acido lattico non è fondamentale.

08. L'infortunio: non vi è la degradazione delle proteine contrattili. le terminazioni nervose non sono mai coinvolte. non vi è mai un processo infiammatorio. dato dallo sviluppo di un processo infiammatorio con stimolazione delle terminazioni nervose.

09. Il DOMS: compare fra le 48 e le 60 ore. compare oltre le 60 ore. compare fra le 24 e le 48 ore. compare oltre le 48 ore.

01. Il sovrappeso: non è fra i fattori determinanti gli infortuni connessi con le abitudini di vita. non è incidente per lo sviluppo delle malattie cardiocircolatorie. è fra i fattori determinanti gli infortuni connessi con le abitudini di vita. non è importante come fattore di rischio.

02. La capacità di concentrazione: non viene disturbata dal fuso orario. è disturbata per 4-6 giorni per il fuso orario. è solamente ridotta per un giorno per via del fuso orario. non è ridotta per via del fuso orario anzi è incrementata.

03. I ritmi circadiani: non sono fondamentali per la gara. non sono fattori da considerare nell'attività motoria. sono da mantenere. non è necessario considerarli.

04. L'orario della competizione: non è necessario considerare i diversi ritmi da assumere nella competizione. è da considerare nella programmazione. non è necessario adattare con anticipo l'allenamento. non è da considerare nella programmazione.

05. Se la gara è in notturna: la programmazione non è influente su questo tipo di gara. non è necessario una programmazione per le gare in notturna. è necessaria un'accurata programmazione. non è necessario considerare la programmazione.

06. Cosa è consigliabile fare in vista di una trasferta?. Se la gara ha luogo in un paese diverso è necessario partire il giorno prima. Se la gara ha luogo in un paese diverso non è necessario partire con anticipo. Nessuna esatta. Se la gara ha luogo in un paese diverso è meglio partire con anticipo.

01. Il reintegro post partita: ha fra gli obiettivi di diminuire il livello di glicogeno muscolare. ha l'obiettivo di diminuire il glucosio. ha fra gli obiettivi un'alimentazione per aumentare il livello di glicogeno muscolare. ha l'obiettivo d'incrementare il glucosio.

02. L'intervento nel pre-partita: ha l'obiettivo di diminuire il glicogeno. ha l'obiettivo d'incrementare le proteine. ha l'obiettivo di diminuire il glucosio. ha l'obiettivo d'incrementare il glicogeno muscolare.

03. Nell'allenamento: è necessario considerare le strategie per il bilancio alimentare. è necessario evitare le mancanze importanti. è necessario considerare solamente il bilancio dei fluidi. è necessario non individuare strategie per il reintegro.

04. Si considera l'intervento nel pre-partita: l'alimentazione delle ultime 48-72 ore. l'alimentazione delle ultime 10 ore. l'alimentazione delle ultime 24 ore. l'alimentazione delle ultime 2 ore.

01. La conduzione: avviene solo nei solidi. è la perdita di energia irradiando il calore ai corpi più caldi. è il diretto trasferimento di calore nei confronti di un liquido, un solido o un gas, tramite il passaggio da una molecola all'altra. è la perdita di energia irradiando il calore ai corpi più freddi.

02. La perdita di calore: l'ipotalamo agisce solo nelle piccole variazioni di temperatura. è gestita dall'ipotalamo. il valore di norma è di 40 gradi. l'ipotalamo non ha un ruolo in questo.

03. L'evaporazione: la superficie cutanea non viene considerata. è data solo dall'aria ambiente. l'aria ambiente non ha un ruolo nell'evaporazione. è data dalla superficie cutanea, dalla temperatura e dall'umidità dell'ambiente e le correnti aereee convettive.

04. Per un giusto equilibrio termico: gli indumenti non sono da considerare. la struttura degli indumenti non è da consdierare. il materiale degli indumenti non è da considerare. consideriamo gli indumenti indossati durante l'attività fisica.

05. L'evaporazione: è la vaporizzazione dell'acqua attraverso le vie respiratorie e la superficie della cute trasferendo calore all'ambiente. è il diretto trasferimento di calore nei confronti di un liquido, un solido o un gas, tramite il passaggio da una molecola all'altra. è la vaporizzazione dell'acqua attraverso le vie respiratorie e la superficie della cute non trasferendo calore all'ambiente. è la perdita di calore dipendente dalla velocità con cui l'aria viene scaldata e scambiata con l'aria più calda.

06. La convezione: è la perdita di calore dipendente dalla velocità con cui l'aria viene scaldata e scambiata con l'aria più fresca. è la perdita di energia irradiando il calore ai corpi più freddi. è il diretto trasferimento di calore nei confronti di un liquido, un solido o un gas, tramite il passaggio da una molecola all'altra. è la perdita di calore dipendente dalla velocità con cui l'aria viene scaldata e scambiata con l'aria più calda.

07. L'irraggiamento: è il diretto trasferimento di calore nei confronti di un liquido, un solido o un gas, tramite il passaggio da una molecola all'altra. è la perdita di energia irradiando il calore ai corpi più caldi. è la perdita di energia irradiando il calore ai corpi più freddi. non si considera l'atmosfera.

01. Lo stretching: non è presente viscosità. è l'azione di accorciare la muscolatura in allungamento. è presente viscosità solo nei tendini. è l'azione di allungare la muscolatura in accorciamento.

02. La fase di cool-down: è uguale per tutti gli sport di squadra. non considera il lavoro generale della disciplina sportiva. equivale al 50% del recupero per il lavoro svolto. non si caratterizza per il lavoro tecnico eseguito.

03. La flessibilità degli arti: non ha un ruolo nella prevenzione degli infortuni. permette di prevenire gli infortuni. non ha un ruolo nella prevenzione delle distorsioni. è da considerare solamente nella prevenzione degli infortuni degli arti superiori.

04. La mobilità articolare: non ha un ruolo nel dispendio energetico. ha un ruolo nell'economia della corsa. non ha un ruolo nella corsa. non permette un minor consumo di energia.

05. Il cool-down: è la fase che permette il passaggio dall'allenamento da una determinata intensità ad uno stato biologico normale. non è una fase di transizione. non riporta il corpo allo stato biologico normale. non considera l'intensità del lavoro.

06. Il recupero post-partita: è necessaria per un rilassamento solamente psicologico. è necessaria per un rilassamento muscolare e psicologico. è necessaria per un rilassamento solamente muscolare. non avviene tramite massaggi.

01. Gli indumenti sportivi: dovrebbero favorire la sudorazione. non sono importanti per la sudorazioni. dovrebbero ostacolare la sudorazione. non sono da considerare in riferimento alla disciplina sportiva.

02. Il fondo del campo da gioco: potrebbe incidere sulla prevenzione degli infortuni. la caratteristica dell'essere morbido può incidere sulla prevenzione degli infortuni. non bisogna considerare i diversi terreni di gioco. non è causa d'infortuni.

03. Soprattutto nei giovani: è importante fornire diverse esperienze motorie considerando i diversi fondi del campo da gioco. i diversi fondi dei campi di gioco non sono utili per le esperienze motorie. non è importante per insegnare la tattica. non è importante al fine di considerare la tecnica.

04. Le calzature per gli atleti: non rientra fra i compiti dell'allenatore consigliare in questo ambito. non è necessario abituare l'atleta alla scelta delle scarpe. non sono considerabili negli sport di squadra. sono importanti soprattutto negli sport di squadra.

05. Le calzature per gli atleti: bisogna considerare esclusivamente che siano scarpe tecniche. solamente la tecnicità di una scarpa garantisce la qualità. non devono essere comode. devono adattarsi alla conformazione del piede.

06. Dal punto di vista strutturale: non occorre considerare il gel che può essere presente nelle calzature. occorre considerare la disposizione di eventuale aria o gel. non occorre considerare l'aria che può essere presente. solitamente non vi è gel o aria presente.

01. Nel basket: non è frequente la lesione gleno-omerale. sono frequenti i traumi alla caviglia e le lesioni capasulo-legamentose a livello del ginocchio. non sono frequenti le lussazioni interfalangee. non sono frequenti le distorsioni.

02. Nella pallavolo è frequente: la distorsione del polso. la distorsione della caviglia e del ginocchio. la distorsione della spalla. la distorsione della caviglia e del gomito.

03. Nel calcio, i difensori: s'infortunano per un 25 %. s'infortunano per un 33 %. s'infortunano per un 50%. s'infortunano per un 17 %.

05. Gli infortuni: possono essere considerati solamente in relazione al ruolo praticato. possono essere considerati solamente in relazione allo sport praticato. non possono essere in relazione allo sport praticato e al ruolo ricoperto. possono essere in relazione allo sport praticato e al ruolo ricoperto.

06. La lesione dei muscoli della cuffia rotatori: è frequente nel basket. è frequente nel calcio. è frequente nella pallavolo. è frequente nel rugby.

07. Nel calcio, gli attaccanti: s'infortunano per un 50%. s'infortunano per un 25 %. s'infortunano per un 17 %. s'infortunano per un 33 %.

08. Nel calcio, le contusioni: interessano maggiormente il dorso. interessano maggiormente gli arti superiori. interessano maggiormente la testa. interessano maggiormente gli arti inferiori.

09. Durante l'attività fisica vigorosa: gli arti superiori sono interessati allo stesso modo in rapporto agli arti inferiori. gli arti superiori sono maggiormente interessati rispetto agli arti inferiori. il capo è maggiormente interessato nelle lesioni. gli arti inferiori sono maggiormente interessati rispetto agli arti superiori.

10. Nel rugby: non sono frequenti le lussazioni del ginocchio. non sono frequenti i traumi del capo. non sono frequenti le distorsioni del ginocchio. sono frequenti le ferite lacero-contuse.

01. Fra i fattori connessi con l'equipaggiamento: non è necessario considerare gli indumenti. gli indumenti che non permettono la termoregolazione. occorre considerare gli indumenti che favoriscono la termoregolazione. gli indumenti non sono fra questi fattori.

02. I principi posturali: danno nuova funzionalità al muscolo tramite la tensione che dobbiamo intendere come trazione. non vi è l'obiettivo di armonizzare il corpo. non vi è una perdita di equilibrio da compensare. danno nuova funzionalità al muscolo tramite la tensione.

03. Negli sport di squadra: non è necessario considerare il reintegro dei liquidi. il reintegro dei liquidi è futile. è opportuno educare tutta la squadra al reintegro dei liquidi. non è necessario educare nessun componente della squadra al reintegro dei liquidi.

04. A quale intensità d'esercizio viene eseguito il warm-up?. non è importante considerare l'intensità. Alta intensità. Bassa intensità. Intensità moderata.

05. Nel warm-up?. si devono considerare esclusivamente esercitazioni anaerobiche alattacide. non si devono considerare delle esercitazioni anaerobiche alattacide. è importante considerare anche delle esercitazioni anaerobiche alattacide. non si devono inserire esercitazioni con durata di 6-7 secondi.

06. Quale metodo viene utilizzato negli sport di squadra per allenare la forza?. il metodo eccentrico si deve utilizzare in maniera continuativa durante tutto l'anno. è possibile utilizzare il metodo eccentrico per allenare la forza. la forza non è necessaria in questi sport. non si deve utilizzare il metodo eccentrico per allenare la forza.

07. L'allungamento: deve essere assunta lentamente ed in maniera costante. deve essere assunta rapidamente. deve essere assunta in maniera veloce ma costante. deve essere assunta di scatto.

08. La reattività: è importante solamente per l'aspetto tattico. è importante solamente per l'aspetto tecnico. è importante per prevenire le lesioni. è importante per l'aspetto psicologico.

09. Negli sport di squadra: la prevenzione delle lesioni è determinato dall'insegnamento della tecnica, metodi di allenamento e la preparazione fisica. la prevenzione delle lesioni è determinato esclusivamente dalla preparazione fisica. la prevenzione delle lesioni è determinato esclusivamente dai metodi di allenamento. la prevenzione delle lesioni è determinato solo dall'insegnamento della tecnica.

10. In quale sport di squadra è necessario considerare i reintegro dei liquidi in maniera dettagliata?. nel rugby. nel basket. nel calcio. nella pallavolo.

11. Le curve fisiologiche del rachide: non vengono indagate nell'ambito dell'allenamento. non sono da considerare nell'ottica dell'allenamento. devono essere sempre riallineate. non è necessario riallinearle.

12. Gli esercizi posturali e gli esercizi di rilassamento: vengono proposti sempre in partita. non vengono mai proposti in concomitanza. vengono proposti prettamente nella fase di recupero post partita. non vengono mai proposti in concomitanza.

13. Negli sport di squadra: nella prevenzioni, non è necessario considerare i paramorfismi. occorre considerare solamente le reazioni del singolo giocatore. in previsione delle competizioni occorre considerare le reazioni di tutti i componenti della squadra. nella prevenzioni degli infortuni, non occorre considerare le competizioni.

14. Fra gli obiettivi nutrizionali: non occorre considerare il bilancio idrico. è necessario sbilanciare il bilancio idrico. è da considerare il reintegro dei liquidi. è necessario promuovere la disidratazione.

01. Il carico interno: i fattori sociali non influiscono. il livello di forma non influisce. i rapporti interpersonali non influiscono. è definito dallo stato psicofisico dell'atleta e dai fattori sociali.

02. Gli stimoli motori: caratterizzano il carico esterno. caratterizzano gli stimoli allenanti. caratterizzano il carico interno. determinano la durata dell'allenamento.

03. La reazione adattativa del singolo individuo: è definita come carico interno. è definito come carico esterno. è l'insieme di processi di risintesi biologici. sono carichi di lavoro fisico che determinano trasformazioni.

04. Gli stimoli allenanti: non determinano trasformazioni. sono carichi di lavoro fisico che determinano trasformazioni. non hanno influenze sulla prestazione. non sono carichi di lavoro.

05. Lo stimolo allenante: non determina modificazioni. non ha effetti sull'organismo. turba l'equilibrio omeostatico dell'organismo. non turba l'equilibrio omeostatico.

06. La supercompensazione: è un singolo processo fisiologico. è l'insieme di processi di risintesi biologici. è l'insieme di processi di risintesi proteici. non avviene successivamente ad un allenamento.

01. La valutazione: non mostra le incertezze all'atleta. può favorire l'incremento della sicurezza di sé. non è prova delle incertezze dell'atleta. non è un mezzo per motivare l'atleta.

02. La valutazione: all'inizio della stagione, permette di instaurare il rapporto con l'atleta e permette al coach di conoscerlo. non ha il compito di motivare l'atleta. non permette di instaurare un rapporto con l'atleta. non è importante per comprendere le potenzialità esistenti dell'atleta.

03. La valutazione funzionale: è definito esclusivamente dalle qualità organico-funzionali dell'atleta. considera esclusivamente le risposte fisiologiche all'esercizio fisico. considera le risposte fisiologiche all'esercizio fisico e le qualità organico-funzionali dell'atleta. non ha ripercussioni sull'allenamento.

04. Durante la stagione: la valutazione non è un mezzo per mostrare le incertezze di un atleta. la valutazione viene effettuata per controllare gli effetti dell'allenamento. la valutazione non è un mezzo per mostrare all'atleta le proprie potenzialità. la valutazione non ha influenze sulla motivazione.

05. Il modello funzionale dell'allenamento: è definito dalle risposte fisiologiche. determina il cosa viene eseguito nell'allenamento. non ha effetti sulla prestazione. è definito dalle qualità organico-funzionali dell'atleta.

06. Il modello funzionale dello sport: dalle qualità genetiche. non ha effetti sulla prestazione. determina il come viene eseguito l'allenamento. è definito dalle risposte fisiologiche.

01. Nella scelta del test: non è necessario conoscere il luogo dove si eseguono i test. è necessario conoscere le strumentazioni, le ssituazioni, il luogo ed il tempo. non è necessario considerare il tempo di esecuzione del test. non si considera la situazione quindi se avviene in allenamento o in competizione.

02. I test: solamente diretti. solamente indiretti. solamente da campo. si definiscono diretti ed indiretti.

03. Nell'esecuzione del test: nel protocollo, il riscaldamento può essere lo stesso con durata differente. nel protocollo, non viene mai eseguito il riscaldamento. nel protocollo, non viene adottato sempre lo stesso riscaldamento e con la stessa durata. nel protocollo, viene adottato sempre lo stesso riscaldamento e con la stessa durata.

04. Il carico tecnico-tattico: per definirlo occorre conoscere il numero delle palle perse e recuperate ed il numero delle diverse situazioni di gioco. non occorre conoscere fattori come la parità o il contropiede. per definirlo occorre conoscere solamente il numero delle palle perse e recuperate. per definirlo occorre conoscere solamente il numero delle diverse situazioni di gioco.

05. La corsa: non occorre conoscere la direzione e la durata. non è rilevante negli sport di squadra. non è necessario conoscere se viene eseguita o meno con la palla. è necessario conoscerne l'esecuzione negli sport di squadra.

06. Il carico tecnico-tattico: non si considera il numero di passaggi. non si considerano i cambi di direzione e la durata dell'azione. non si considerano i goal, le parate ed i pali. è definito anche dal numero di passaggi, numero di giocatori nelle diverse azioni e tiri in porta e fuori porta.

01. In età giovanile: essendo in continua evoluzione, i diversi atteggiamenti del rachide non vengono indagati. viene data importanza al rachide indagando l'atteggiamento scoliotico, la cifosi cervico-dorsale e l'iperlordosi. viene indagato solamente l'atteggiamento scoliotico. viene indagato solamente la cifo cervico-dorsale.

02. In età giovanile: non vengono considerati i deficit di resistenza e coordinativi. non viene indagata l'atonia muscolare in quanto è in continua evoluzione. non viene indagata la flessibilità che potrebbe comportare rischi alla salute. viene indagata l'atonia muscolare ed il deficit di flessibilità.

03. Nell'esecuzione del test: non viene considerato l'orario in cui vengono eseguiti i test. deve essere considerato l'orario in cui le prove vengono effettuate. l'orario non ha influenze su fattori di tipo fisiologico. l'orario non è importante da considerare.

04. Il BMI: ha grande variabilità solo nell'adolescenza. ha grande variabilità solo nell'infanzia. ha grande variabilità durante l'infanzia e l'adolescenza. non ha grande variabilità né nell'infanzia né nell'adolescenza.

05. Il BMI: comparato con i valori di riferimento, è di previsione per la prossima popolazione adulta. non si compara mai con valori di riferimento. non è di previsione per la popolazione adulta. non è variabile confrontato con quello degli adulti.

06. In età giovanile: i test indagano solo il varismo delle ginocchia. i test indagano il varismo e valgismo delle ginocchia ed il valgismo dei piedi. i test indagano solamente il valgismo dei piedi. i test indagano solamente il valgismo delle ginocchia.

01. Successivamente al test: non vi è recupero. vi è un recupero attivo. il recupero non viene mai considerato. vi è un recupero passivo.

02. I test con carico di lavoro costante: permettono la misurazione della massima potenza aerobica e la valutazione dell'adattamento dei parametri fisiologici e della capacità di resistenza. non permettono la valutazione della capacità di resistenza. non permettono di avere informazioni riguardanti i parametri fisiologici. non permettono la misurazione della massima potenza aerobica.

03. Il plateau dei livelli di ossigeno concomitante con un aumento d'intensità di esercizio: definisce il minimo consumo di ossigeno. non viene mai considerato per definire le qualità dell'atleta. non è un parametro della valutazione funzionale. definisce il massimo consumo di ossigeno.

04. I metabolimetri: non sono utilizzati nella valutazione del massimo consumo di ossigeno. vengono calibrati con gas noti. non sono utili per la valutazione funzionale. non vengono calibrati.

05. Il massimo consumo di ossigeno: dal punto di vista metabolico, è il punto d'intensità di un carico oltre il quale, con un decremento di carico, vi sarà un incremento del consumo di ossigeno. dal punto di vista metabolico, è il punto d'intensità di un carico oltre il quale, con un aumento di carico, vi sarà un incremento del consumo di ossigeno. dal punto di vista metabolico, è il punto d'intensità di un carico oltre il quale, con un aumento di carico, non vi sarà un incremento del consumo di ossigeno. dal punto di vista strutturale, è il punto d'intensità di un carico oltre il quale, con un aumento di carico, vi sarà un incremento del consumo di ossigeno.

06. I test con carichi di lavoro crescenti: ci danno informazioni sulla potenza aerobica, sulla tolleranza allo sforzo massimale, i fattori limitanti e la determinazione della soglia anaerobica. ci danno informazioni solamente sulla determinazione della soglia anaerobica. non ci forniscono informazioni riguardo la tolleranza allo sforzo massimale. ci danno informazioni solamente riguarda la potenza aerobica.

01. Il test di Conconi: permette la determinazione della trofia muscolare. permette la determinazione della soglia anaerobica. permette la determinazione della soglia aerobica. permette la determinazione della flessibilità.

02. Il ritmo lento: vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa considerando lo 0,9 e l'0,85 che si moltiplica per la frequenza alla soglia. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per lo 0,8. vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa considerando lo 0,97 e l'1,03 che si moltiplica per la frequenza alla soglia. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per 0,5.

03. Il ritmo veloce: vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa considerando lo 0,9 e l'0,85 che si moltiplica per la frequenza alla soglia. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per 0,5. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per lo 0,8. vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa considerando lo 0,97 e l'1,03 che si moltiplica per la frequenza alla soglia.

04. Il ritmo medio: vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa considerando lo 0,9 e l'0,85 che si moltiplica per la frequenza alla soglia. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per lo 0,8. vede la frequenza cardiaca di allenamento come la frequenza cardiaca alla soglia moltiplicata per 0,5. vede la frequenza cardiaca di allenamento compresa considerando lo 0,97 e l'1,03 che si moltiplica per la frequenza alla soglia.

05. Il test di Conconi: ci dà informazioni per la programmazione delle sedute di allenamento senza consisderare la frequenza cardiaca. ci dà informazioni per la programmazione delle sedute di allenamento considerando la frequenza cardiaca. non ci dà informazioni riguardo l'atleta. non ci dà informazioni utili per l'allenamento.

06. Il test di Conconi: viene eseguito con il cardiofrequenzimetro. non utilizza il cardiofrequenzimetro perché non considera la frequenza cardiaca. non è un test utilizzato per comprendere le capacità dell'atleta. non viene utilizzato il cardiofrequenzimetro.

01. Il test di Bosco: non viene utilizzato un determinato compito motorio. viene applicata una funzione per determinare la percentuale di componente elastica muscolare che l'atleta possiede a prescindere dal compito motorio. viene applicata una funzione per determinare la percentuale di componente elastica muscolare utilizzata in un compito motorio. viene utilizzato esclusivamente il CMJ.

02. Un sistema di sistemi ottici: viene considerato per l'analisi della flessibilità. permette l'analisi della forza esplosiva nel CMJ. viene considerato per l'analisi della forza resistente. permette l'analisi della soglia anerobica.

03. Il CMJ: è un test diretto per analizzare la forza rapida. è utilizzato per analizzare la forza resistente. è utilizzato per analizzare la velocità. è un test indiretto per analizzare la forza veloce.

04. Il test di Bosco: viene utilizzato per testare l'elasticità. viene utilizzato per determinare la soglia aerobica. viene utilizzato per determinare la soglia anerobica. viene utilizzato per testa la flessibilità.

05. Il metodo delle ripetizioni: solitamente vengono eseguiti dei movimenti di flessibilità. non vengono mai inseriti dei pesi. spesso prevede la scelta di un peso per poter effettuare delle ripetizioni. solitamente vengono eseguiti movimenti al fine di considerare la mobilità articolare.

06. La massima ripetizione del soggetto: sono 2RM. è anche detta CMJ. è detta anche SM. è un 1RM.

01. Fra i seguenti fattori è stata individuata una relazione, qual è?. scala di Borg e frequenza cardiaca. scala di Borg e resistenza veloce. scala di Borg e potenza del braccio. scala di Borg ed altezza dei salti.

02. In allenamento: non si danno feedback agli atleti. non si considera il miglioramento tattico. si forniscono feedback affinchè gli atleti sopportino meglio lo sforzo. non si considera il miglioramento tecnico.

03. Nella misurazione del carico motorio e carico tecnico-tattico: non vi è, fra i fattori, la conoscenza delle diverse velocità d'azione. non vi è,fra i fattori, la conoscenza dei tempi di gioco. vi è, fra i fattori, il confronto fra le diverse competizioni o le diverse misurazioni. non si considerano fra i fattori le distanze percorse dai giocatori.

04. Come si definisce la scala di Borg?. è una scala per misurare l'altezza dei salti. è una scala per determinare l'intensità della forza. è un mezzo per determinare la fatica. è una scala per misurare la potenza del braccio.

05. L'umore: non è considerato in ambito sportivo. non è definito attraverso items. non è considerato nella prestazione. non è considerato nella prestazione.

06. Utilizzare dei questionari sull'ansia e l'umore: non è necessario. non è rilevante. è determinante per studiare il ruolo dei fattori psicologici. non viene utilizzato in ambito sportivo.

07. Cosa definisce il carico motorio?. il confronto fra diverse misurazione definisce questo carico. il confronto fra le diverse competizioni definisce questo carico. si considerano i tempi di gioco, le velocità d'azione e le distanze percorse dai singoli giocatori. la correlazione fra le diverse velocità d'azione definisce questo carico.

08. La scala di Borg: serve per misurare la percezione di tutti i soggetti in un gruppo. serve per valutare la percezione di ogni singolo soggetto in riferimento allo sforzo fisico. è composta da 20 numeri. non viene considerata insieme ad altri parametri fisiologici.

09. L'analisi della forza: può portare alla modifica del modello prestativo. non permette l'indidualizzazione del carico di allenamento. non si considera l'incremento dell'espressione di forza. non si considera l'incremento della forza specifica rispetto alla massima.

10. Le diverse tipologie di analisi: non permette di considerare il recupero fra gli scatti. non permette di considerare l'espressione di forza. permettono di definire le differenze significative dei ruoli. non permette la modifica della definizione del modello prestativo.

11. Nel volley: occorre considerare la propria prestazione, della squadra, degli avversari alla luce delle situazioni di gioco. occorre considerare solo la propria prestazione e della propria squadra. non occorre considerare la prestazione degli avversari. non occorre considerare le diverse situazioni di gioco.

12. Nel basket: la misurazione del carico tattico e tecnico, è definito dal rapporto fra minuti giocati e minuti in panchina. la misurazione del carico tattico e tecnico, non è definito dal ruolo del singolo giocatore sul punteggio ottenuto. la misurazione del carico tattico e tecnico, è definito solamente dal numero di salti del singolo giocatore. la misurazione del carico tattico e tecnico, è definito solamente dal numero di momenti di corsa del singolo giocatore.

13. Qual è il valore più basso della scala di Borg?. 20. 6. 7. 15.

14. Per determinare lo stato di ansia: vi sono dei questionari. non si misura. non viene valutata nell'ambito sportivo. l'ansia non è determinante sulla prestazione fisica quindi non si determina.

01. Il fine ricreativo: prevede la competizione. non prevede una componente volontaristica. prevede lo sport come lavoro. prevede attraverso il movimento un arricchimento spirituale.

02. Il fine educativo: prevede lo sport come un lavoro. prevede attraverso il movimento un arricchimento spirituale. prevede la competizione. prevede una componente volontaristica.

03. Il fine agonistico: prevede lo sport come lavoro. prevede la competizione. prevede una componente volontaristica. prevede attraverso il movimento un arricchimento spirituale.

04. Il termine sport: ha origini dal latino. ha origini russe. ha origine arabe. ha origine nei paesi scandinavi.

05. L'attuale termine sport: ha trovato la sua abbreviazione dal termine francese di sport. ha trovato la sua abbreviazione dal termine latino deportare. ha trovato la sua abbreviazione dal termine provenzale deportar. ha trovato la sua abbreviazione dal termine spagnolo deportar.

06. Lo sport: identifica 3 tipi di fini: i fini educativi, i fini ricreativi ed i fini agonistici. vi è un solo fine, quello educativo. identifica due tipi di fini: i fini ricreativi ed i fini agonistici. vi è un solo fine, quello agonistico.

01. Il gioco: non è definito dalla naturalezza esecutiva. non ha il fine ludico. è caratterizzato da naturalezza esecutiva. è standardizzato.

02. Il gioco sportivo: si caratterizza per movimenti non ben definiti. si caratterizza dall'espressione di gesti aciclici. non vengono considerati l'esecuzione di nessun tipo di gesto. si caratterizza dall'espressione di gesti ciclici.

03. Il gioco: è definito anche come lavoro. ha le stesse caratteristiche del lavoro. ha obiettivi tipici del lavoro. è l'opposto del lavoro.

04. Il gioco sportivo: l'espressione tecnica con l'attrezzo non viene mai considerata. l'attrezzo non viene mai utilizzato nei giochi sportivi. è definito anche dall'attrezzo che si deve colpire. non comprende l'esecuzione di un gesto tecnico con un attrezzo.

05. Il gioco sportivo: lo scopo non caratterizza il gioco. si caratterizza dallo scopo del gioco, dai gesti fondamentali e dalle tecniche di squadra ed i ruoli che si assumono. i ruoli di una squadra non caratterizzano il gioco sportivo. le regole ed il campo di gioco non definiscono il gioco sportivo.

06. Il gioco sportivo: si caratterizza per il controllo dei diversi gesti tecnici in relazione alle situazioni. sono diversi dai giochi di squadra. non è definito dal controllo dei gesti tecnici. i gesti tecnici non sono correlati alle situazioni di gioco.

07. Il gioco: è una capacità utilizzata solo in attacco. non viene utilizzato in situazioni di gioco. è una capacità utilizzata in situazioni d'attacco e difesa. è una capacità utilizzata solamente in fase di difesa.

01. Il controllo simmetrico: 01. Il controllo simmetrico:. permette un apprendimento più lento, soprattutto dei nuovi movimenti. non vengono considerati nell'apprendimento di elementi specialistici. è importante per l'apprendimento di nuovi elementi.

02. Il processo di simmetrizzazione: permette un miglioramento dell'arto dominante. non viene considerato negli sport di squadra. non viene considerato nell'esecuzione del gesto tecnico. non determina un progresso nell'arto dominante.

03. Gli sport di squadra: l'espressione motoria non è condizionata dall'azione tattica degli avversari. la presenza di molti vincoli li caratterizza. non prevede il coinvolgimento contemporaneo di tutti i partecipanti al gioco. è caratterizzata anche dall'azione tattica degli avversari.

04. Gli sport di squadra: si possono classificare secondo la componente ludica espressa. la predominanza di gesti ciclici li caratterizza. non si definiscono in base allo svolgimento di situazioni non prefissate. le regole non lo definiscono.

05. L'interazione: considerando gli aspetti psicologici, tattici, tecnici e fisici sono diversi se sono rivolti al singolo o alla squadra. considerando gli aspetti psicologici, tattici, tecnici e fisici sono uguali se sono rivolti al singolo o alla squadra e l'allenatore non avrà un ruolo fondamentale nella gestione di. considerando gli aspetti psicologici, tattici, tecnici e fisici sono uguali se sono rivolti al singolo o alla squadra e l'allenatore avrà un ruolo fondamentale. considerando gli aspetti psicologici, tattici, tecnici e fisici sono uguali se sono rivolti al singolo o alla squadra.

06. La sollecitazione eccessiva degli arti impegnati in maniera asimmetrica: vedono una soluzione nella simmetrizzazione degli esercizi. non ha effetti. non ha esercizi che permettono la prevenzione di questa. non viene utilizzata la trasformazione dei movimenti asimmetrici in simmetrici.

01. Dal 2000: la produzione di risultati finali ha caratterizzato la pratica sportiva. la prestazione sportiva non ha subito cambiamenti. ha subito un'evoluzione passando dalla produzione di risultati finali al puro gioco. non vi è nessuna evoluzione.

02. Lo sport attuale: prevede solo il modello dello sport spettacolo. prevede solamente il modello competitivo. ha diverse tipologie il modello competitivo, il modello espressivo, il modello strumentale ed il modello dello sport spettacolo. prevede solamente il modello della libera interpretazione personale.

03. Il modello competitivo: l'attenzione è rivolta al corpo. è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. si basa sulla libera interpretazione personale. vi è principalmente la promozione di eventi.

04. Il modello espressivo: è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. vi è principalmente la promozione di eventi. si basa sulla libera interpretazione personale. l'attenzione è rivolta al corpo.

05. Il modello strumentale: vi è principalmente la promozione di eventi. è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. l'attenzione è rivolta al corpo e all'aspetto esteriore. si basa sulla libera interpretazione personale.

06. Il modello dello sport-spettacolo: è definito da regole che permettono una competizione corretta in cui si possano considerare dei validi risultati. si basa sulla libera interpretazione personale. vi è principalmente la promozione di eventi. l'attenzione è rivolta al corpo e all'aspetto esteriore.

01. Nella trasmissione di significati e valori: gli sport di squadra sono forme di attività sportiva che lo permettono attraverso esclusivamente lo sport. gli sport di squadra sono forme di attività sportiva che lo permettono attraverso il gioco e lo sport. gli sport di squadra non hanno un ruolo in questo. gli sport di squadra sono forme di attività sportiva che lo permettono attraverso esclusivamente il gioco.

02. Gli sport di squadra: considerano solamente la dimensione individuale degli atleti che non permette l'integrazione con l'educazione fisica. considerano solamente la dimensione sociale degli atleti che non permette l'integrazione con l'educazione fisica. non hanno un ruolo nell'ambito dell'educazione fisica. prevedono la considerazione dell'intera personalità, in tutta la sua complessità, integrandosi nell'ambito dell'educazione fisica.

03. Gli sport di squadra: possono essere contemplati nell'ambito dell'educazione fisica considerando la sfera fisica di chi pratica l'attività sportiva. non possono essere contemplati nell'ambito dell'educazione fisica. non vengono praticati e sono avulsi dalla considerazione nell'ambito dell'educazione fisica. possono essere contemplati nell'ambito dell'educazione fisica considerando la personalità di chi pratica l'attività sportiva.

04. In una lezione di educazione fisica: l'impegno è una costante. la competizione è una costante. la scelta libera è una costante. il gioco è una costante.

05. L'educazione fisica: si caratterizza principalmente per gli aspetti di tipo sportivo. si caratterizza principalmente per gli aspetti di tipo umanitario. si caratterizza principalmente per gli aspetti di tipo pedagogico. si caratterizza principalmente per gli aspetti di tipo competitivo.

06. Gli sport di squadra: hanno gli stessi fini dell'educazione fisica. possono assumere diverse connotazioni nell'ambito dell'educazione fisica. non vengono mai e non possono mai essere trattati nell'ambito dell'educazione fisica. non assumono mai connotazioni nell'ambito dell'educazione fisica.

01. Nello sport per tutti: le regole del gioco non hanno possibilità di essere adattate. non è possibile considerare la possibilità degli aggiustamenti. la persona è posta al centro. non viene considerata per poter apportare degli aggiustamenti.

02. La motivazione principale del praticare un'attività sportiva: è il risultato individuale sportivo. è il senso di aggregazione. è la non partecipazione al gioco. è la gratificazione individuale.

03. La motivazione principale del praticare un'attività sportiva: è la stessa fra praticanti che non praticanti. i praticanti mirano prettamente al risultato sportivo. i non praticanti considerano esclusivamente gli effetti sulla salute. è diversa fra praticanti e non praticanti.

04. La pratica sportiva: non prevede una gratificazione. vede una gratificazione dal punto di vista motorio ed esperienziale. vede una gratificazione dal punto di vista esclusivamente motorio. vede una gratificazione dal punto di vista competitivo.

05. Nella pratica sportiva: lo stare insieme non è una motivazione. lo stare insieme è una motivazione forte. si considera maggiormente la gratificazione personale. si considera principalmente il proprio risultato sportivo.

06. Nella pratica sportiva: la componente competitiva supera ampiamente il 30% delle risposte sul perché praticare un'attività sportiva. la componente competitiva supera ampiamente il 50% delle risposte sul perché praticare un'attività sportiva. la componente competitiva supera ampiamente il 10% delle risposte sul perché praticare un'attività sportiva. la componente competitiva raggiunge a stento il 10% delle risposte sul perché praticare un'attività sportiva.

01. Negli sport di squadra: solamente il gioco influenzerà la personalità del giocatore. vi è reciprocità fra la personalità del giocatore che influenza il gioco e la personalità viene influenzata dal gioco. solamente la personalità del giocatore influenza il gioco. la personalità ed il gioco non sono considerati mai insieme.

02. Negli sport di squadra: è necessario considerare solamente gli stimoli allenanti. è necessario considerare solamente il coinvolgimento dell'atleta. è necessario considerare sia gli stimoli allenanti che il coinvolgimento dell'atleta. gli stimoli allenanti non possono essere considerati dei fattore con un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi.

03. L'allenatore: non è un fattore da considerare nella motricità degli sport di squadra. dovrebbe considerare anche la personalità dei propri giocatori. ha il ruolo esclusivo di educatore. non deve essere visto sotto un ottica formativa.

04. Nella prospettiva sociale: i valori da considerare sono il rispetto del prossimo, dell'ambiente sociale ed il rispetto delle leggi. l'integrazione di diversi fattori non determina l'integrazione all'interno della società. non si deve considerare il rispetto delle regole. non si deve considerare l'ambiente sociale.

05. Il giocatore: è considerato sia nella dimensione individuale che la prospettiva sociale. non vi è l'integrazione nella prospettiva sociale. è considerato solamente nella dimensione individuale. le diverse componenti che lo caratterizzano non devono integrarsi.

06. L'allenatore: guida esclusivamente l'atleta nel raggiungimento dei propri obiettivi. non ha ruolo nel raggiungimento degli obiettivi. guida esclusivamente il gruppo squadra nel raggiungimento dei propri obiettivi. guida il gruppo squadra e l'atleta nel raggiungimento dei propri obiettivi.

07. Quali aspetti si considerano nella risoluzione della situazione?. gli aspetti tecnici, gli aspetti tattici, gli aspetti fisici nella globalità. esclusivamente gli aspetti tattici. esclusivamente gli aspetti tecnici. esclusivamente gli aspetti fisici.

08. L'allenatore: ha un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi solamente considerando il gruppo squadra. ha un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi. non ha un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi. ha un ruolo nel raggiungimento degli obiettivi solamente considerando il singolo atleta.

09. Il raggiungimento degli obiettivi: non avrà un orientamento ben definito. è ottenuto in maniera casuale. non prevede di considerare la personalità. sarà orientato e completo, considerando i diversi fattori delle aree della personalità.

10. L'atto tattico cosa pone al centro dell'attività di gioco?. il gioco. la performance. la persona. il risultato.

11. Durante le esercitazioni: la modalità con cui i compiti vengono assolti non deve essere considerata. occorre considerare il coinvolgimento dell'atleta, la consapevolezza dei compiti da affrontare e l'assoluzione di questi. non occorre considerare la consapevolezza dei compiti da affrontare e l'assoluzione di questi. non occorre considerare il coinvolgimento dell'atleta.

12. Chi, fra i seguenti personaggi, ha un ruolo nella motricità degli atleti degli sport di squadra?. gli avversari. i compagni. l'atleta. l'insegnante e l'allenatore.

13. L'insegnante: le sue azioni non vengono lette in chiave formativa. non deve fornire un bagaglio motorio all'atleta. ricopre il ruolo di educatore. non considera la personalità del giocatore.

14. Qual è uno tra i compiti dell'allenatore?. gestire solamente le componenti biologiche. gestire solo le componenti motorie. gestire solo le componenti tattiche. gestire la complessità degli sport di squadra.

01. I metodi d'insegnamento della tecnica: si considera principalmente l'apprendimento differenziato passivo. si considerano principalmente il metodo globale e analitico. si considerano principalmente il metodo concentrato ed il metodo distribuito. è di tipo globale, analitico, concentrato e distribuito, l'esercitazione attiva differenziata e l'apprendimento differenziato passivo.

02. L'allenamento di tipo intensivo ininterrotto: prevede un apprendimento profondo senza pause. prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. prevede un apprendimento intensivo con molte pause. prevede l'apprendimento in toto di movimenti semplici.

03. Il metodo dell'esercitazione attiva differenziata: prevede una continua ripetizione attiva. prevede un apprendimento intensivo con molte pause. prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. prevede l'apprendimento in toto di movimenti semplici.

04. La ripetizione continua ed attiva: permette il perfezionamento e la stabilità della tecnica. non prevede diversi gradi di difficoltà. non ha un ruolo nell'apprendimento di movimenti complessi. non ha un ruolo nell'apprendimento di movimenti semplici.

05. Il metodo globale: prevede un apprendimento intensivo interrotto. prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. prevede l'apprendimento in toto di movimenti semplici. prevede un apprendimento intensivo ininterrotto.

06. Il metodo analitico: prevede l'apprendimento in toto di movimenti semplici. prevede la scomposizione in movimenti più semplici che costituiscono quelli più complessi. viene utilizzato per l'apprendimento dei movimenti semplici. prevede la scomposizione in movimenti più difficili che costituiscono quelli più semplici.

01. Nell'allenamento della tattica: la preparazione tattica deve essere inferiore a quella tecnica. la preparazione tattica deve essere parallela a quella tecnica. la preparazione tattica non viene confrontata con quella tecnica. la preparazione tattica deve essere superiore a quella tecnica.

02. L'attenzione: ha un'influenza nella capacità di azione tattica. non viene considerata negli sport di squadra. non è possibile svilupparla. non deve essere adeguata allo sviluppo della capacità di osservazione.

03. Le capacità intellettuali: sono le capacità di anticipazione e le capacità di prendere decisioni. sono le capacità di pensiero strategico-tattico, le capacità di anticipazione e le capacità di prendere decisioni. sono le capacità di pensiero strategico-tattico. è la capacità di prendere decisioni.

04. Nella situazione di gara: le qualità volitive ed emotive della personalità sono determinanti. sono considerate solamente le conoscenze strategiche tattiche. le qualità volitive ed emotive della personalità non sono determinanti. le capacità intellettuali non vengono considerate.

05. La maestria tattica: è raggiunta realizzando il piano tattico in condizioni semplici. è raggiunta realizzando il piano tattico in condizioni difficili solamente interne. è raggiunta realizzando il piano tattico in condizioni difficili. è raggiunta realizzando il piano tattico in condizioni difficili solamente esterne.

06. Le capacità sensoriali: è solamente rappresentata dalla capacità di differenziazione. sono le capacità di orientamento, la capacità di controllo e la capacità di differenziazione. sono la capacità di controllo e la capacità di differenziazione. sono le capacità di orientamento e la capacità di controllo.

01. Negli sport di squadra: è necessario considerare il comportamento del giocatore per ottenere il controllo della palla. il controllo della palla è da considerarsi solamente come comprensione delle traiettorie spaziali. il controllo della palla è da considerarsi solamente come comprensione delle traiettorie temporali. il controllo della palla è da considerarsi solo come contatto con l'attrezzo.

02. Il palleggio: prevede il controllo solamente con le mani. le diverse posizioni assunte dalla palla non vengono considerate. prevede il controllo della palla con tutto il corpo. non prevede l'utilizzo dell'analizzatore ottico.

01. Il calcolo ottico-motorio: non permette il controllo dell'attività motoria. non permette il controllo delle posture. non è considerato negli sport di squadra. permette il controllo dei propri atteggiamenti corporei.

02. Negli sport di squadra: vi è una grande correlazione fra la capacità di valutare la traiettoria della palla e la capacità di gioco. vi è una minima correlazione fra la capacità di valutare la traiettoria della palla e la capacità di gioco. la capacità di gioco non influenza dalla comprensione della traiettoria della palla. la capacità di gioco non è influenzata dalla comprensione della traiettoria della palla.

03. Negli sport di squadra: la complessità delle diverse situazioni di gioco è ottenuta dall'analisi delle traiettorie del mezzo. non si caratterizzano da una complessità delle situazioni. l'analisi delle traiettorie della palla non incide nelle situazioni di gioco. non viene mai eseguita un'analisi delle traiettorie.

04. Negli sport di squadra: per definire il comportamento tattico è necessario solamente il calcolo ottico. il comportamento tattico non viene definito. per definire il comportamento tattico è necessario solamente le sensazioni cinestesiche. per definire il comportamento tattico è necessario il calcolo ottico che le sensazioni cinestesiche.

05. Il calcolo ottico-motorio: non è considerato negli sport di squadra. è determinato dalle componenti propriocettive. è determinato dalle informazioni cinestesiche. è determinato da un processo neurofisiologico e dalle componenti propriocettive come anche le informazioni cinestesiche.

06. Negli sport di squadra: la capacità di comprendere la traiettoria della palla non incide sul livello raggiunto dagli atleti. maggiore è la capacità di comprendere la traiettoria della palla, maggiore è il livello raggiunto dagli atleti. minore è la capacità di comprendere la traiettoria della palla, maggiore è il livello raggiunto dagli atleti. maggiore è la capacità di comprendere la traiettoria della palla, minore è il livello raggiunto dagli atleti.

01. Se la palla si ferma nella retina: ha valore di 3 punti a prescindere dalla zona di tiro. ha valore di 2 punti a prescindere dalla zona di tiro. viene segnato il canestro. la palla è morta.

02. Se il giocatore segna accidentalmente un proprio canestro: la squadra avversaria otterrà 2 punti. la squadra avversaria otterrà 5 punti. la squadra avversaria otterrà 3 punti. la squadra avversaria otterrà 10 punti.

03. Su tiro libero: si otterranno tre punti se la palla ha toccato l'anello e viene toccata da un difensore prima di entrare nel canestro. si otterranno due punti se l'azione è realizzata nell'area di due punti. si otterranno due punti se l'azione è realizzata nell'area di tre punti. si otterranno due punti se la palla ha toccato l'anello e non viene toccata da un difensore prima di entrare nel canestro.

04. La schiacciata: si ottiene quando la palla viene deviata con la mano verso il canestro avversario. quando la palla viene forzata verso il basso dentro il canestro avversario, questo può avvenire solo con una mano. quando la palla viene forzata verso il basso dentro il canestro avversario. si ottiene quando la palla viene deviata con il piede verso il canestro avversario.

05. Il tap: quando la palla viene forzata verso il basso dentro il canestro avversario. si ottiene quando la palla viene deviata con il piede verso il canestro avversario. si ottiene quando la palla viene deviata con la mano verso il proprio canestro. si ottiene quando la palla viene deviata con la mano verso il canestro avversario.

06. Se il giocatore segna deliberatamente un proprio canestro: il canestro è valido ed ha valore di 2 punti. il canestro è valido ed ha valore di 5 punti. il giocatore andrà incontro ad una violazione ed il canestro non è valido. il canestro è valido ed ha valore di 3 punti.

01. Il placcaggio: avviene quando il pallone esce dalla linea di meta. prevede che il portatore del pallone è trattenuto da uno o più avversari. prevede che il portatore del pallone non venga messo a terra. prevede che il portatore del pallone è trattenuto da uno o più compagni di squadra.

02. I tentativi di porta nel rugby: avvengono con calcio di punizione o di rimbalzo con valore di 2 punti. avvengono con calcio di punizione o di rimbalzo con valore di 10 punti. avvengono con calcio di punizione o di rimbalzo con valore di 5 punti. avvengono con calcio di punizione o di rimbalzo con valore di 3 punti.

03. La mischia: avviene quando i capitani delle squadre chiamano la mischia. ha il ruolo di far riprendere il gioco rapidamente dopo un'infrazione minore o un'interruzione. ha il ruolo di far riprendere il gioco lentamente dopo un'infrazione minore o un'interruzione. ha il ruolo di far riprendere il gioco rapidamente dopo un'infrazione maggiore o un'interruzione.

04. La meta: permette di guadagnare 7 punti. permette di guadagnare 3 punti. permette di guadagnare 5 punti. permette di guadagnare 2 punti.

05. Il calcio di trasformazione: permette di guadagnare 5 punti. permette di ottenere 2 punti. permette di guadagnare 7 punti. permette di ottenere 3 punti.

06. La mischia: è formata da 8 giocatori totali. è formata da 10 giocatori di ogni squadra. è formata da 8 giocatori di ogni squadra. i giocatori si legano in 4 file.

01. La palla è fuori: è rintracciabile nel contatto della palla con il suolo all'interno del terreno di gioco. è data dal momento del colpo di servizio. è data al momento del fallo. quando parte della palla a contatto con il suolo è completamente fuori dalla linee perimetrali o quando tocca un oggetto fuori dal terreno di gioco.

02. Il tocco agevolato: è dato dalla possibilità di toccare la palla con qualsiasi parte del corpo. è definita dalla possibilità di toccare consecutivamente il braccio e l'avambraccio. è definito dalla possibilità d'intromissione sull'azione di un compagno che sta per commettere un fallo. è definita dalla possibilità di trattenere la palla.

03. Nella pallavolo, i giocatori: possono toccare consecutivamente 2 volte la palla. vi è il fallo per i soli 3 tocchi. un giocatore può colpire consecutivamente 4 volte la palla. possono toccare consecutivamente 3 volte la palla.

04. Nella pallavolo: l'ordine di rotazione è determinato dalla formazione acquisitiva nella formazione iniziale. non è obbligatorio ruotare. l'ordine di rotazione è casuale. l'ordine di rotazione è determinato dalla formazione acquisitiva nella formazione finale.

05. Nella pallavolo: il giocatore in posizione 2 andrà ad occupare la posizione 1. giocatore in posizione 2 andrà ad occupare la posizione 5. il giocatore in posizione 2 andrà ad occupare la posizione 3, che ha il ruolo di servire. il giocatore in posizione 2 andrà ad occupare la posizione 6, che ha il compito di servire.

06. Nella pallavolo, la palla fuori gioco: è rintracciabile nel contatto della palla con il suolo all'interno del terreno di gioco. quando parte della palla a contatto con il suolo è completamente fuori dalla linee perimetrali o quando tocca un oggetto fuori dal terreno di gioco. data dal momento del colpo di servizio. è data al momento del fallo.

01. Nel calcio, qualora il punteggio sarà lo stesso: l'esito della gara è sospeso. l'esito della gara vedrà vincente la squadra con minor possesso palla in partita. l'esito della gara vedrà vincente la squadra con maggior possesso palla in partita. l'esito della gara sarà pari.

02. Come può essere il pallone nel calcio?. può essere solo in gioco. può essere solo in non in gioco. può essere in fuorigioco. può esser in gioco oppure non in gioco.

03. Un calcio di rigore: viene assegnato se un calciatore commetta una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto solamente fuori dal terreno di gioco. viene assegnato se un calciatore commetta una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione indiretto nell'area di rigore o fuori dal terreno di gioco. viene assegnato se un calciatore commetta una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto nell'area di rigore o fuori dal terreno di gioco. viene assegnato se un calciatore commetta una delle infrazioni punibili con un calcio di punizione diretto solamente nell'area di rigore.

04. Nel calcio: la squadra vincente è la squadra che ha tirato maggiormente in porta a prescindere dall'entrata in porta della palla. la squadra vincente è la squadra che ha segnato il minor numero di reti. la squadra vincente è la squadra che ha avuto maggior possesso. la squadra vincente è la squadra che ha segnato il maggior numero di reti.

05. Quali sono le dimensioni dell campo da calcio?. è rettangolare, con lunghezza di massimo 90 metri e larghezza di massimo 45 metri. è rettangolare con lunghezza di massimo 120 metri e larghezza di massimo 90 metri. è quadrato, con lunghezza e larghezza di 90 metri. è quadrato, con larghezza e lunghezza di 45 metri.

06. Se il portiere lancia il pallone con le mani e arriva nella porta degli avversari: determinerà il fuorigioco. definisce una rete vincente. definisce un gol. determinerà un calcio di rinvio.

07. Nel calcio: se il calciatore fosse in linea con gli ultimi due avversari, si troverà in posizione di fuorigioco. se il calciatore fosse in linea con il penultimo avversario o gli ultimi due avversari, si troverà in posizione di fuorigioco. se il calciatore fosse in linea con il penultimo avversario si troverà in posizione di fuorigioco. se il calciatore fosse in linea con il penultimo avversario o gli ultimi due avversari, non si troverà in posizione di fuorigioco.

08. Come si stabilisce l'esito della gara nel calcio?. la squadra con minor numero di reti vince. è dato dalla segnatura di una rete, oltrepassando la linea di porta tra i pali e sotto la traversa. è dato dalla segnatura di una rete, oltrepassando la linea di porta tra i pali e sopra la traversa. è dato dalla segnatura di una rete, oltrepassando la porta.

09. Quando ha inizio il gioco del calcio?. inizia con il colpo di testa. inizia con il rigore. inizia con il calcio di rimessa laterale. inizia con il calcio d'inizio.

10. Nel calcio, nel definire il fuorigioco: le mani e le braccia del portiere sono da considerare. le mani e le braccia del portiere e dei calciatori sono da considerare. le mani e le braccia del portiere e dei calciatori non sono da considerare. le mani e le braccia dei calciatori sono da considerare.

11. Se una squadra di calcio è composta da 7 giocator, cosa succede?. la partita può essere disputata con un bonus. la competizione non potrà iniziare. la partita può essere disputata. la partita può essere disputata senza bonus.

12. Che durata ha una partita di calcio?. 90 minuti. 75 minuti. 80 minuti. 45 minuti.

13. Qual è la struttura del gioco del calcio?. prevede due squadre da 16 giocatori. prevede due squadre da 15 giocatori. prevede due squadre da 11 giocatori. prevede due squadre da 12 giocatori.

14. Sono presenti degli intervalli in una partita di calcio?. è presente un intervallo. non sono presenti intervalli. sono presenti due intervalli. sono presenti tre intervalli.

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