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Didattica delle lingue moderne

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Título del Test:
Didattica delle lingue moderne

Descripción:
Test 8 Pegaso

Fecha de Creación: 2025/12/09

Categoría: Universidad

Número Preguntas: 50

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1. L'espressione bilingual education è stata coniata da: Fishman. Chomsky. Saussure. Allport.

2. Nell'educazione bilingue: sono di solito insegnate materie scientifiche. sono di solito insegnate in lingua straniera le materie legate alla definizione dell'identità culturale (storia, geografia) o all'espressione della personalità (arte, musica, educazione motoria). si dà sempre più importanza alla corretta pronuncia delle parole. si parte dalla differenza tra fonemi e foni, partendo dal presupposto che soltanto in questo modo gli studenti possano cominciare il loro percorso di acquisizione linguistica.

3. L'acronimo CLIL sta per: Council of Linguistics and Italian Language. Cooperazione linguistica per l'Italiano Letterario. Culture and Language Integrated Learning. Content and Language Integrated Learning.

4. La lingua veicolare è: una lingua straniera usata nella scuola per insegnare un'altra disciplina. una lingua franca. una lingua che può essere usata per viaggiare in tutto il mondo. una lingua che costituisce un veicolo di comunicazione per i parlanti di qualunque nazionalità.

5. L'espressione rule of forgetting: è stata usata da Robert Lado. è stata usata da Jakobson. è stata usata da Krashen. è stata usata da Chomsky.

6. L'espressione rule of forgetting: si riferisce a un insieme di regole fatte per dimenticare la propria lingua per poter imparare la lingua straniera. fa riferimento alla consuetudine di dimenticare ogni giorno un certo numero di parole apprese il giorno precedente. non deve essere mai presa in considerazione in un corso di lingua straniera. si riferisce al fatto che si acquisisce una lingua proprio quando ci si dimentica che la si sta acquisendo.

7. Nel CLIL: si presta gran parte dell'attenzione alla grammatica. si usa la lingua per degli scopi extra-linguistici. ci si concentra solo sui contenuti e non sulla lingua. è importante saper pronunciare bene le frasi.

8. In CLIL: la parola chiave è integrated. la parola chiave è Content. la parola chiave è Language. la parola chiave è Learning.

9. Per ottenere gli scopi desiderati nella metodologia CLIL: bisogna partire con una serie di lezioni sulla corretta pronuncia delle parole di una lingua. bisogna cominciare con una serie di lezioni sulla cultura della lingua che si sta apprendendo. bisogna fare avere agli studenti una scaletta con le parole chiave prima della lezione. è necessario accertarsi che gli studenti sappiano prima perfettamente le regole grammaticali di una lingua.

10. Far lavorare gli studenti in gruppi: è rischioso perché gli studenti potrebbero cominciare a distrarsi. può essere un buon metodo nell'insegnamento CLIL. non è mai un buon metodo nell'insegnamento CLIL. non serve a niente.

1. La differenza tra multiculturalità e interculturalità: consiste nel diverso grado di integrazione delle culture e dalla loro relazione reciproca. consiste nel numero di persone che si confrontano tra loro nello stesso paese. è una differenza de iure ma non ha alcun riscontro nella realtà. è stata proposta da Saussure nel Corso di linguistica generale.

2. Secondo le riflessioni dei pedagogisti: gli immigrati dovrebbero parlare soltanto la loro lingua. è preferibile che gli studenti siano a contatto il meno possibile con le proprie famiglie. è importante il coinvolgimento delle famiglie degli immigrati nella scuola. bisogna evitare di coinvolgere le famiglie degli immigrati nel percorso che si fa con gli studenti.

3. Secondo le riflessioni dei pedagogisti: è importante coinvolgere anche gli studenti italofoni che possono aiutare gli studenti non italofoni. è importante che le lezioni agli immigrati siano separate da quelle per studenti italofoni. è necessario separare i bambini italofoni da quelli non italofoni. il docente deve tener conto del programma scolastico e non deve lasciarsi rallentare dai problemi di incomprensione che possono derivare dagli studenti non italofoni.

4. L'acronimo BICS sta per: Boundaries of Identity in Cultures and States. Biblioteca Italiana Consultazione Storia. Basic interculturality and Culture of Strangers. Basic Interpersonal Communication Skill.

5. Con BICS si intende: un corso intensivo per studenti immigrati. un corso di livello B2 per studenti stranieri. la padronanza strumentale dell'italiano di base da utilizzare nel mondo extrascolastico in cui le persone immigrate desiderano o devono inserirsi. un corso per bambini italiani che intendono imparare una lingua straniera.

6. L'acronimo CALP sta per: Cognitive and Academic Language Proficiency. Cognitive and Archaic Language Proficiency. Culture And Language Perpective. Culture And Language Proficiency.

7. La CALP si riferisce: all'italiano di base. all'italiano che serve a uno straniero per la comunicazione immediata. alla competenza di una lingua che serve per socializzare. alla competenza di una lingua che serve per seguire anche i programmi scolastici.

8. Le unità didattiche: sono necessarie per la BICS. non servono per la BICS. servono solo per la BICS. sono necessarie per sviluppare qualunque competenza.

9. Le unità didattiche: sono necessarie per la BICS. servono per la CALP. non servono per la CALP. sono necessarie per sviluppare qualunque competenza.

10. Per l'insegnamento della lingua etnica: occorrono docenti che sappiano fare analisi comparative tra lingua etnica e lingua italiana. è sufficiente una buona conoscenza dell'italiano. è preferibile che il docente non conosca la lingua italiana perché potrebbe confondersi. bisogna avere soprattutto una corretta pronuncia della lingua.

1. Nella letteratura glottodidattica italiana le mete educative sono: grammatica e sintassi. fonetica, fonologia e morfologia. culturizzazione, socializzazione e autopromozione. pragmatica e fonetica.

2. Per culturizzazione si intende: la conoscenza della letteratura di un posto. la conoscenza perfetta della grammatica e della fonetica della lingua che si apprende. la capacità di scrivere componimenti letterari. la conoscenza e il rispetto di modelli culturali e di valori di civiltà dei paesi dove si parla la lingua straniera.

3. Per competenza glottomatetica si intende: la capacità di apprendimento linguistico. la capacità di fare analisi metalinguistiche. la competenza linguistica e matematica. la metacompetenza linguistica.

4. In una programmazione basata sui moduli: non è necessario prevedere una verifica. la verifica può essere eliminata. la verifica è fondamentale. è inutile prevedere una verifica.

5. Verificare i risultati dell'insegnamento linguistico: è un momento che crea ansia agli studenti e dovrebbe essere ridotto. è un momento della programmazione che dovrebbe essere eliminato. non è necessario. significa, indirettamente, verificare anche l'adeguatezza di un curricolo alla situazione didattica per la quale è stato pensato.

6. Il curricolo bidimensionale: è un curricolo che va bene a scuola perché bisogna prevedere un avanzamento progressivo. funziona soltanto con alcune persone. è necessario. è un modello ormai inadeguato perché la competenza comunicativa è complessa e tridimensionale.

7. La psicologia della Gestalt: descrive la percezione in termini di Globalità>analisi>sintesi. parte dall'idea di una suddivisione delle competenze per genere biologico. è un riferimento inadeguato per l'apprendimento linguistico. ritiene che gli studenti vadano continuamente pressati.

8. La percezione globale: è un momento che crea ansia agli studenti e dovrebbe essere ridotto. coinvolge l'emisfero destro del cervello. coinvolge l'emisfero sinistro del cervello. è un'illusione.

9. Un modulo: è un momento che crea ansia agli studenti e dovrebbe essere ridotto. coinvolge l'emisfero destro del cervello. è una sezione, una porzione, un sottoinsieme del corpus dei contenuti di un curricolo. funziona soltanto con alcune persone.

10. Un modulo: deve essere autosufficiente, concluso in se stesso. coinvolge l'emisfero destro del cervello. può comprendere l'intero programma. funziona soltanto con alcune persone.

1. L'Apprendimento Basato su Progetti (PBL) è: un metodo per memorizzare nozioni attraverso la ripetizione. un approccio didattico centrato sulla risoluzione di problemi matematici. una metodologia in cui gli studenti apprendono sviluppando progetti autentici e significativi. un metodo usato solo nell'insegnamento delle scienze.

2. L'apprendimento basato su progetti è particolarmente efficace per sviluppare: competenze mnemoniche. capacità di calcolo veloce. la conoscenza grammaticale. competenze trasversali (soft skills).

3. L'Apprendimento Basato su Fenomeni (PhBL) è: un approccio basato su contenuti disciplinari rigidi. un modello che parte dall'osservazione di fenomeni reali e complessi. un metodo incentrato su test e verifiche scritte. una tecnica usata solo nelle materie scientifiche.

4. L'obiettivo principale dell'Apprendimento Basato su Fenomeni (PhBL) è: favorire una comprensione profonda e interdisciplinare della realtà. far memorizzare nozioni scollegate tra loro. sviluppare competenze pratiche per l'esame finale. insegnare solo concetti teorici.

5. Il modello dell'Apprendimento basato su fenomeni (PhBL) è nato in: Grecia. Finlandia. Irlanda. Svezia.

6. Il Challenge Based Learning (CBL) è: un approccio educativo che coinvolge gli studenti nella risoluzione di sfide reali. una tecnica per imparare attraverso giochi a premi. un metodo basato su lezioni frontali e test standardizzati. un metodo che usa esclusivamente strumenti digitali.

7. il ruolo dello studente nel hallenge Based Learning (CBL) è: ascoltatore passivo. esaminatore dei propri compagni. trascrittore delle spiegazioni dell'insegnante. protagonista attivo nella ricerca di soluzioni.

8. Il modello del Challenge Based Learning ha origine: dai progetti educativi Apple e università statunitensi. dai programmi di educazione civica europei. dalla pedagogia classica greca. dalla scuola montessoriana.

9. La flipped classroom (classe capovolta) è: una lezione in cui lo studente insegna al docente. un modello didattico in cui lo studio dei contenuti avviene a casa e il tempo in classe è dedicato all'applicazione. una tecnica per migliorare la memoria. una tecnica utilizzata solo nel contesto della scuola secondaria di primo o secondo grado.

10. Il ruolo del docente nella flipped classroom è quello di: facilitatore e guida dell'apprendimento attivo in classe. giudice della qualità delle presentazioni. supervisore tecnico delle attività online. trasmettitore di contenuti da memorizzare.

1. Il CELTA (Certificate in Teaching English to Speakers of Other Languages) è rilasciato da: University of Oxford. Trinity College Dublin. Cambridge Assessment English. British Council.

2. L'obiettivo principale dell'EPOSTL (European Portfolio for Student Teachers of Languages) è: valutare le competenze linguistiche degli studenti. aiutare i futuri insegnanti di lingue a riflettere sulle proprie competenze didattiche. offrire un esame standardizzato a livello europeo. monitorare i risultati di apprendimento a scuola.

3. L'EPG (European Profiling Grid) è: una griglia per descrivere e valutare le competenze degli insegnanti di lingue. un sistema per classificare testi in base alla difficoltà. uno strumento per valutare il livello linguistico degli studenti. una certificazione per traduttori professionisti.

4. Il DigCompEdu è: un sistema per classificare i software educativi. un framework europeo per la valutazione delle competenze linguistiche. un programma per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. un quadro di riferimento europeo per le competenze digitali degli educatori.

5. Le aree di competenza previste dal DigCompEdu sono: 6. 4. 5. 7.

6. NON è una delle 6 aree di competenza del DigCompEdu: coinvolgimento e valorizzazione professionale. risorse digitali. programmazione informatica. valutazione dell'apprendimento.

7. Il concetto di plurilinguismo si differenzia da multilinguismo perché: riguarda solo le lingue romanze. coinvolge l'interazione dinamica tra le lingue conosciute da una persona. fa riferimento al numero di lingue parlate in uno Stato. è sinonimo di bilinguismo.

8. Un insegnante plurilingue è in grado di: parlare perfettamente tutte le lingue europee. insegnare contenuti solo nella propria lingua madre. ignorare le interferenze linguistiche. valorizzare e integrare le diverse lingue parlate dagli studenti.

9. L'insegnante interculturalmente competente è in grado di: parlare molte lingue in modo fluente. imporre la cultura della lingua target. facilitare la mediazione tra culture diverse. correggere le pronunce con accento straniero.

10. Il modello valutativo denominato "Intercultural competence assessmen" (INCA) è stato realizzato da: Michael Byram. Jean Piaget. Noam Chomsky. Lev Semënovič Vygotskij.

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