Didattica Generale
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Título del Test:![]() Didattica Generale Descripción: Giuliani Arianna |



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La disciplina della Pedagogia studia. le strategie relazionali in ambito educativo. i processi dell’educazione e della formazione umana. i processi di apprendimento dell'essere umano. le strategie per gestire le pratiche didattiche. NON rientra negli stili di apprendimento teorizzati da Kolb: accomodatore. divergente. convergente. riflessivo. Un feedback è "dicotomico" quando: indica le due risposte corrette che era possibile dare. informa se la risposta fornita è giusta o sbagliata. chiarisce il motivo per cui la risposta fornita è giusta o sbagliata. nessuna delle opzioni proposte. Il feedback richiede al docente di impegnarsi nelle seguenti azioni: valutazione, elaborazione, restituzione. lettura, scrittura, discussione. valutazione, discussione, classificazione. elaborazione, restituzione, classificazione. La fase di "elaborazione" di un feedback richiede tempi più lunghi: nel feedback orale. nel feedback scritto. nel feedback dicotomico. nel feedback sommativo. Quale delle seguenti NON è una dimensione che è possibile promuovere con l'utilizzo del feedback tra pari ?. Capacità classificatorie. Capacità relazionali. Capacità critiche. Capacità comunicative. Secondo l'approccio dell'Universal Design for Learning, per progettare un curricolo volto a promuovere l'inclusione occorre lavorare su: culture, pratiche, politiche. strategie, politiche, pratiche. persone, pratiche, politiche. culture, strategie, persone. NON rientra nei sette principi dell'Universal Design for Learning: equità. modularità. flessibilità. contenimento dello sforzo fisico. Un comportamento motivato e orientato, non riducibile alla sola assimilazione di contenuti, può essere definito: motivazione. apprendimento. emozione. stile cognitivo. Nel modello di Cornoldi e De Beni, lo stile cognitivo sistematico è visto come contro-polo di quello: intuitivo. divergente. analitico. impulsivo. Il testo in cui Comeno raccoglie le sue argomentazioni sul tema della didattica si intitola: Ars didactica. Didactica Magna. Didattica generale. Emilio. Nel modello di Kolb si parla di stile di apprendimento assimilatore quando il soggetto: utilizza il ragionamento induttivo e sviluppa modelli teorici logici. è a suo agio nelle situazioni di cambiamento. predilige un’unica soluzione a un problema. tende a risolvere i problemi in modo intuitivo piuttosto che analitico. Nel modello student-centred di McCombs e Miller, nei "fattori cognitivi e metacognitivi" rientrano: il pensiero strategico e il pensare il pensiero. gli effetti della motivazione sull'impegno. le differenze individuali nell'apprendimento. le influenze dello sviluppo sull'apprendimento. In ambito didattico cos'è lo scaffolding?. Una strategia di supporto per facilitare l'apprendimento. Una strategia in cui il docente mostra e lo studente osserva. Una strategia che aiuta gli studenti ad autoregolarsi. Una strategia di cooperative learning. «Piattaforma intenzionalmente e temporaneamente realizzata dal docente per aiutare gli studenti nel processo di costruzione della conoscenza» è la definizione di: scaffolding. peer tutoring. Universal Design for Learning. coaching. Quale delle seguenti NON è una fase entro cui si sviluppa il processo di apprendimento?. Planning. Scaffolding. Fading. Modeling. Il fading è quella fase in cui, nel processo di apprendimento: l’apprendista procede autonomamente mentre il tutor riduce progressivamente il suo aiuto. l’apprendista impara a realizzare l’azione guidato dal tutor. l’esperto (il docente) esegue l’azione e l’apprendista (lo studente) osserva. l’apprendista viene introdotto all’azione e inizia a sviluppare le competenze con l’appoggio dell’esperto/tutor. NON rientra nelle fasi utili per mettere in pratica lo scaffolding: tutorato. reclutamento. riduzione dei gradi di libertà. incoraggiamento e sostegno. Nel mettere in pratica lo scaffolding, quando si parla di "reclutamento": il tutor cattura l'interesse dello studente. il tutor mantiene alto il livello di motivazione dello studente. lo studente deve svolgere il compito in modo autonomo. lo studente deve comprendere la discrepanza tra ciò che ha prodotto e la soluzione corretta. Nel progettare la didattica: è opportuno distinguere nettamente tra strategie cognitive e metacognitive. occorre lavorare soprattutto sulle strategie metacognitive. è impossibile distinguere nettamente tra strategie cognitive e metacognitive. occorre lavorare soprattutto sulle strategie cognitive. Nella strategia SQ3R di Calvani, nello studiare un libro è importante: fare la mappa concettuale dei contenuti di ogni capitolo. osservarne la struttura prima di leggerlo. leggerlo prima di entrare nei dettagli della sua strutturazione. rielaborare i suoi testi solo dopo averne discusso in classe. «Consapevolezza e controllo che una persona ha sui propri processi cognitivi» è la definizione di: capacità cognitiva. capacità metacognitiva. engagement. apprendimento. Affinché un feedback sia efficace deve essere: dicotomico e tempestivo. dicotomico e non ambiguo. chiaro e tempestivo. non ambiguo e immediato. Nel "Conversational framework" elaborato da Laudrillard, una didattica student-centred è possibile se il docente: favorisce un dialogo costante con lo studente. promuove la leadership diffusa degli studenti. prevede un affiancamento individuale per ogni studente. incoraggia il successo di ogni studente attraverso processi competitivi. Uno studente con buone capacità metacognitive: utilizza sempre le strategie in cui si sente più competente. riflette a fondo sui propri stati emotivi prima di iniziare un compito. sa scegliere la strategia da adottare in base alla richiesta del compito. mantiene alta l'autostima svolgendo i compiti in cui riesce meglio. "Insieme delle condizioni culturali, organizzative e metodologiche messe in atto da una determinata realtà formativa per svolgere il suo compito primario, in una prospettiva di progettualità formativa estesa e integrata" è la definizione di: Curricolo. Percorso formativo. Offerta formativa. Programma. Ad avviso di L. Cottini, gli ambiti fondamentali per un docente inclusivo sono: Competenze personali, Competenze sociali, Competenze metodologiche e didattiche. Conoscenze, Competenze personali, Competenze sociali e manageriali, Competenze metodologiche. Competenze personali, Competenze sociali, Competenze didattiche e valutative. Conoscenze, Competenze personali, Competenze sociali e manageriali. Tenendo conto delle Web Content Accessibility Guidelines, un’informazione per essere accessibile dovrebbe essere: leggibile, comprensibile, comunicabile, compatibile. percepibile, leggibile, comprensibile, robusta. accessibile, utilizzabile, comprensibile, comunicabile. percepibile, utilizzabile, comprensibile, robusta. NON è una delle competenze minime dell'insegnante "digitale" individuate da L. Cottini: saper utilizzare software per l’editing multimediale. garantire la salute e la sicurezza quando si lavora con i devices tecnologici. conoscere il funzionamento dei social network e dei meccanismi psicologici connessi. conoscere e saper utilizzare software per il monitoraggio e per la gestione della classe. Qual è una delle funzioni degli organizzatori grafici?. Ridurre il carico cognitivo. Rendere il materiale divertente. Aumentare la confusione. Rendere complesso l'apprendimento. Cosa favoriscono gli organizzatori grafici nella costruzione di modelli mentali?. L'integrazione delle informazioni in un sistema di relazioni significativo. La riduzione della memoria di lavoro. La possibilità di accedere a nuovi contenuti senza avere preconoscenze. La confusione tra le informazioni. Qual è un aspetto importante della qualità delle immagini didattiche?. La loro capacità di distrarre. La loro capacità di sostenere la costruzione del significato. La loro bellezza estetica. La loro complessità. "Capacità dell’immagine di raggiungere in modo efficace e non ambiguo i destinatari" è la definizione di: Legibility (o accessibilità). Relevance (o significatività). Readability (o chiarezza). Effectiveness (o efficacia). Sono tra gli studiosi che più hanno contribuito a definire un quadro teorico solido sull’uso delle immagini nei materiali didattici. Dewey e Rossi. Giuliani e Triacca. Domenici e Nigris. Clark e Lyons. Nel metodo Cornell per prendere appunti, quali sono le sezioni in cui andrebbe diviso il foglio di lavoro?. Area degli appunti, Area per riassunto e note, Area per la valutazione del docente. Area degli appunti, Area dei concetti chiave, Area per la valutazione del docente. Area degli appunti, Area dei concetti chiave, Area per riassunto e note. Area dei concetti chiave, Area per riassunto e note, Area per la valutazione del docente. Quale prospettiva del curricolo intende valorizzare la creazione di reti collaborative tra scuola e comunità?. Curricolo eco-sistemico. Curricolo trasversale. Curricolo verticale. Curricolo orizzontale. Nella prossemica si parla di "zona sociale" riferendosi alla zona accessibile a: conoscenti e interlocutori occasionali. familiari e amici. stretti familiari e/o partner. nessuna delle opzioni proposte. Allo stato attuale la logica del Curricolo si fonda su un approccio: per obiettivi disciplinari. per conoscenze. per competenze. per sfondi integratori. Uno degli autori più noti in tema di costruzione del Curricolo è: Mario Castoldi. John Dewey. Benedetto Vertecchi. Comenio. Nel modello di Castoldi sulla costruzione del curricolo, cosa rappresenta l'archivio di documentazione di esperienze formative per le scuole?. Una risorsa per condividere pratiche efficaci. Un documento da fornire alle famiglie. Un modo per ridurre i costi della riprogettazione. Un obbligo burocratico. Secondo Castoldi quale ruolo deve assumere l'insegnante nella progettazione didattica?. Valutatore unilaterale. Osservatore esterno. Trasmettitore di contenuti. Regista del percorso formativo. I modelli didattici context-oriented fanno riferimento a una logica di tipo: cognitivista. comportamentista. costruttivista. nessuna delle opzioni proposte. Nell'ambito dei percorsi formativi, quando si parla di meso-sistema si fa riferimento: a quanto progettato a livello di istituzione scolastica. alla progettazione prevista sul piano nazionale. a quanto progettato a livello di classe. all'ecosistema formativo in cui si sviluppa la didattica. Nella pratica didattica lo spazio: rappresenta il limite fisico entro cui si svolge l'azione didattica. rappresenta il contesto fisico e figurato entro cui si svolge l'azione didattica. può essere considerato un sinonimo del termine "ecosistema educativo". può essere considerato un sinonimo del termine "infrastruttura educativa". Si parla di stile comunicativo direttivo quando il docente: privilegia comunicazioni unidirezionali. gestisce gli scambi comunicativi in modo molto strutturato. cerca di imporsi a fatica nel rivolgersi agli studenti. lascia spazio alle riflessioni degli studenti. Secondo il primo assioma della comunicazione: si comunica esclusamente con la parola. si possono distinguere comunicazione verbale e non verbale. il rapporto tra chi comunica deve essere paritario. anche il silenzio ha valore di comunicazione. Quale dei seguenti NON può essere considerato uno dei canali comunicativi?. Verbale. Non verbale. Paraverbale. Prossemica. Nel modello sulla metacognizione di Borkowsky: lo studente risponde a un compito utilizzando sempre la stessa strategia. il feedback non influenza la conoscenza che lo studente ha di sé né sue prestazioni future. gli stati personali e motivazionali possono influenzare la prestazione dello studente. la prestazione dello studente è definita dal tempo che ha dedicato allo studio. Quali sono le due procedure principali attraverso cui è possibile favorire l’autoregolazione nell’apprendimento?. Universal Design for Learning e Didattica attiva. Strategie cognitive e Strategie metacognitive. Autoistruzione e Automonitoraggio. Istruzione guidata e Strategie cognitiv. In tema di formazione docenti, riguarda la capacità di allestire ambienti di apprendimento stimolanti, di utilizzare in modo efficace spazi e tempi, di ricorrere a mediatori didattici multicanale, comprese le TIC: area di competenza "epistemologica". area di competenza "organizzativa". area di competenza "relazionale". area di competenza "didattica". Le prove di verifica strutturate hanno: stimolo aperto e risposta chiusa. stimolo e risposta chiusa. stimolo e riposta aperta. stimolo chiuso e risposta aperta. Rientrano tra i fattori che le tecnologie possono contribuire a qualificare nella didattica: multimedialità, interattività, relazione. editabilità, reticolarità, socialità. editabilità, interattività, reticolarità. collaboratività, relazione, multimedialità. L'utilizzo delle risorse digitali è utile soprattutto perché può facilitare: lo sviluppo di relazioni positive tra pari. la diversificazione dei percorsi di apprendimento. una risposta omogenea a più bisogni educativi. l'accesso ai documenti fuori dalla scuola. La valutazione in ambito scolastico può essere utile per: classificare gli studenti all'interno di una classe. costruirsi un'idea di studente che aiuta a valutarlo in futuro. premiare gli studenti meritevoli e punire gli inadempienti. effettuare scelte consapevoli e basate su evidenze. Perché nella valutazione è importante prederminare dei criteri?. Per velocizzare il lavoro del docente. Per contenere il rischio di valutazione soggettiva. Per velocizzare la restituzione dei voti. Per contenere il rischio di valutazione oggettiva. Quali tra quelli che segue NON è un elemento che può compromettere l'oggettività della valutazione?. Effetto alone. Predeterminazione di criteri. Effetto di contrasto. Stato d'animo del valutatore. La funzione valutativa sommativo-finale è utile per: restituire feedback formativi in itinere. raccogliere informazioni sugli outcomes degli studenti. comprendere come ancorare le nuove conoscenze a quelle già possedute. conoscere gli studenti e adeguare il percorso progettato. Può servire al docente anche per avere informazioni di ritorno sull’efficacia complessiva del percorso proposto: la valutazione sommativo-finale. la valutazione per l'apprendimento. la valutazione diagnostico-iniziale. la valutazione formativo-processuale. Quando c'è scarsa alterabilità della opinione che ogni docente si fa dell’alunno si parla di: effetto alone. effetto di contrasto. effetto di stereotipia. effetto severità. Le prove di verifica tradizionali hanno: stimolo aperto e risposta chiusa. stimolo e riposta aperta. stimolo e risposta chiusa. stimolo chiuso e risposta aperta. Lasciano ampia soggettività nella valutazione le prove di verifica: tradizionali. oggettive. semistrutturate. strutturate. Nel modello STEP (Fedeli, 2013), si parla di "sentire le emozioni" quando: si mantiene una buona regolazione anche in presenza di emozioni intense e si tollerano situazioni frustranti. c'è capacità di verbalizzare a analizzare un’emozione provata e di collegare le emozioni ad eventi scatenanti. c'è un comportamento sempre più regolato di fronte a un’emozione e non ci si lascia travolgere da essa. si comprende un'emozione considerando le modifiche percepite su se stessi e le si sa dare un nome. Le prove di verifica oggettive chiedono di predeterminare in modo univoco il punteggio da assegnare ad ogni risposta corretta?. Sì, sempre. Sì, attraverso fasce a intervalli di correttezza. Sì, molto spesso. Sì, ma possono cambiare al momento della valutazione. Tra i vantaggi delle prove oggettive c'è il poter: verificare capacità rielaborative degli studenti. verificare capacità creative degli studenti. gestire rapidamente la fase di correzione. gestire con flessibilità la fase di correzione. NON sono un esempio di prova semistrutturata: il saggio breve. le domande con risposta a scelta multipla. il colloquio strutturato. le domande strutturate. Tra i vantaggi delle prove semistrutturate c'è il poter: verificare capacità riconoscitive degli studenti. gestire rapidamente la fase di correzione. gestire in modo univoco l'attribuzione dei punteggi. verificare capacità rielaborative degli studenti. Il concetto di infrastruttura educativa può essere utile per: descrivere i processi interni a una istituzione scolastica. identificare i princìpi chiave dei processi educativi e formativi. descrivere i processi esterni a una istituzione scolastica. visualizzare il funzionamento dei processi educativi e formativi. In una infrastruttura educativa, vengono considerati nelle pratiche d'aula: strategie, processi di leadership. relazioni, opportunità di agency. processi di leadership, dotazioni strumentali. dispositivi didattici, strategie valutativa. Nell'ambito di un ecosistema educativo, riguarda "la persona e il modo in cui gestisce se stesso e interagisce con l’ambiente circostante": macro-sistema. micro-sistema. meso-sistema. exo-sistema. Nell'ambito di un ecosistema educativo, riguarda "la dimensione delle culture, delle politiche e delle credenze entro cui un soggetto vive, come ad esempio i valori sociali, le credenze, le usanze e i credo religiosi, le linee di governo generali": exo-sistema. meso-sistema. micro-sistema. macro-sistema. Per favorire l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS) l'UNESCO chiede di agire: a governi e cittadini. tutte le opzioni sono corrette. a giovani e adulti. a educatori e studenti. Le Tecnologie Educative: dovrebbero integrare gli elementi della progettazione didattica previsti dal docente. chiedono al docente di trasformare le le proprie convinzioni e pratiche professionali. sono una dimensione diversa dalla progettazione didattica prevista dal docente. dovrebbero sostituire gli elementi della progettazione didattica previsti dal docente. L'acronimo del modello STEP elaborato da Fedeli (2013) significa: Sentire, Tollerare, Elaborare, Pianificare le emozioni. Segnalare, Trasmettere, Esprimere, Permettere le emozioni. Segnalare, Trasmettere, Elaborare, Pianificare le emozioni. Sentire, Tollerare, Esprimere, Permettere le emozioni. L'autoistruzione è definita come: la capacità del soggetto di comprendere le istruzioni del docente per portare a termine un compito in modo efficace. la capacità del soggetto di fornire a se stesso le istruzioni verbali necessarie all’esecuzione di un compito. la capacità del soggetto di confrontare le proprie performance alle istruzioni fornite all’inizio del percorso di apprendimento. la capacità del soggetto di acquisire conoscenze e abilità in modo autonomo, utilizzando specifiche strategie per raggiungere obiettivi di miglioramento. Nella tecnica collaborativa del TGT (Teams-Games-Tournaments): il contributo dei singoli non influenza i risultati del gruppo. i risultati ottenuti non concorrono alla valutazione individuale. il punteggio del gruppo è il frutto della valutazione complessiva del docente. il punteggio del gruppo è il frutto della somma dei punteggi individuali. Nel promuovere una didattica metacognitiva può essere utile: lavorare sul rinforzo della memoria. iniziare chiedendo di fare esperienze di peer tutoring. prevedere una fase iniziale di familiarizzazione con il tema. coinvolgere da subito gli studenti in attività di autoistruzione. NON rientrano nelle strategie didattiche che possono essere utili a favorire un apprendimento autoregolato: quelle che chiedono di memorizzare e ripetere una classificazione. quelle che chiedono di rileggere ciò che si è scritto prima di consegnare un compito. quelle che chiedono di riflettere sull'efficacia espositiva dopo un'interrogazione. quelle che chiedono di rielaborare i contenuti di apprendimento. Quella del Peer tutoring è una strategia: cooperativa. metacognitiva. trasversale. cognitiva. A chi viene dato modo di crescere dall'esperienza di tutorato tra pari?. Più al tutee che al tutor. Al tutee. A entrambi. Al tutor. Nelle attività di Peer tutoring che funzione ha il docente?. Spiega le attività, definisce le coppie, osserva senza intervenire. Lascia scegliere le coppie, supervisiona il lavoro, osserva senza intervenire. Definisce le coppie, supervisiona il lavoro, fornisce feedback se necessario. Lascia scegliere le coppie, spiega le attività, fornisce feedback se necessario. Nel Cooperative learning, esiste un numero massimo di studenti consigliato per gruppo?. No. Sì, solitamente non più di 6. Sì, solitamente non più di 4. Sì, solitamente non più di 8. Secondo il modello della Complex Instruction: occorre fornire istruzioni dettagliate sul lavoro da svolgere. l'istruzione è un processo complesso. la differenza di status dei membri incide sulla partecipazione al lavoro. la differenza di status dei membri non incide sulla partecipazione al lavoro. Il modello della Complex Instruction opera in modo da: confermare i pregiudizi di alunni e studenti. nessuna delle opzioni proposte. far emergere sempre di più gli studenti già bravi. smentire i pregiudizi sugli studenti meno competenti. Nei modelli di Student Team Learning l'apprendimento è generato: dallo studio individuale della porzione di lavoro di gruppo di propria competenza. dall'attivazione di pratiche di peer tutoring. dalla competizione tra gruppi omogenei per abilità. dall'interdipendenza positiva. La presenza di "gruppi base" e "gruppi tecnici" è prevista: nello STAD (Student Team Achievement Divisions). nel Group Investigation. nel Jigsaw. nel TGT (Teams-Games-Tournaments). Su quali dimensioni lavora il programma PATHS (Promoting Alternative Thinking Strategies)?. Conoscenza delle emozioni; Riflessione sull'emozione provata; Autocontrollo; Risoluzione di problemi interpersonali. Comprensione delle emozioni; Autocontrollo; Risoluzione di problemi interpersonali; Relazioni fra coetanei. Comprensione delle emozioni; Riflessione sull'emozione provata; Autoregolazione; Relazioni fra coetanei. Conoscenza delle emozioni; Autocontrollo; Problem solving; Risoluzione di casi simulati. Nella tecnica collaborativa del Jigsaw, i "gruppi tecnici": presentano il lavoro finale alla classe. raccolgono gli studenti che fanno parte di uno stesso gruppo. raccolgono gli "esperti" che ogni gruppo ha individuato per un tema. supervisionano le attività dei gruppi. Nello Structural Approach (Kagan & Kagan) viene data grande importanza: alle abilità metacognitive. alle abilità cognitive. alle abilità riflessive. alle abilità sociali. Quale delle seguenti NON è una tecnica collaborativa dell'approccio strutturale?. Pair check. Jigsaw. Numbered heads. Think, pair, share. Un docente orientato a promuovere un clima di classe positivo: dovrebbe essere esperto di comunicazione. dovrebbe incentivare lo spirito competitivo degli studenti. dovrebbe proporre attività didattiche molto strutturate. dovrebbe essere direttivo e autorevole. «Risposta fisiologica, cognitiva e comportamentale che contribuisce ad attivare la persona per raggiungere determinati obiettivi» è la definizione di: locus of control. motivazione. engagement. emozione. Le abilità cognitive fanno parte delle dimensioni chiamate in gioco dalla prosocialità in quanto: occorre saper perseguire i propri obiettivi con modalità socialmente adeguate e rispettose dell’interlocutore. per arrivare condotte prosociali è indispensabile saper individuare la priorità nella scelta tra più azioni. per attivare azioni in favore di altri è indispensabile saper leggere e interpretare il bisogno altrui. occorre saper riconoscere, comprendere e assumere il punto di vista dell’altro sul piano cognitivo ed emozionale. L'autocontrollo fa parte delle dimensioni chiamate in gioco dalla prosocialità in quanto: è la capacità di affermare e perseguire i propri obiettivi con modalità socialmente adeguate e rispettose dell’interlocutore. per arrivare condotte prosociali è indispensabile saper individuare la priorità nella scelta tra più azioni. è la capacità di riconoscere, comprendere e assumere il punto di vista dell’altro sul piano cognitivo ed emozionale. per attivare azioni in favore di altri è indispensabile saper leggere e interpretare il bisogno altrui. Rientrano nelle emozioni primarie: paura, felicità, imbarazzo. rabbia, paura, disgusto. felicità, vergogna, rabbia. disgusto, vergogna, felicità. Rientrano nelle emozioni secondarie: disgusto, vergogna, tristezza. senso di colpa, disgusto, paura. imbarazzo, paura, vergogna. vergogna, imbarazzo, senso di colpa. Sono influenzate dai condizionamenti sociali le emozioni: secondarie. primarie. cognitive. di terzo livello. NON rientra nei "domini" che Perrenoud individua nel parla di profilo del docente inclusivo: organizzare e animare le situazioni di apprendimento. partecipare alla gestione della scuola. scrivere progetti educativi individualizzati. servirsi delle nuove tecnologie. Nel modello di Cornoldi e De Beni, lo stile cognitivo globale è visto come contro-polo di quello: analitico. convergente. riflessivo. intuitivo. Quale legge italiana parla di formazione docenti come “obbligatoria, permanente e strutturale”?. Legge 107/2015. Legge 170/2010. Legge 53/2003. Legge 104/1992. Il sistema cinesico rientra tra le categorie di comunicazione: Non verbale. Verbale. Paraverbale. Fisico. Nel modello di Rossi e Toppano (2009), i "dispositivi con attività istruzionali": sono quelli utili a far acquisire conoscenze e procedure. sono quelli utili a far acquisire capacità autoregolative. sono quelli utili a far acquisire capacità collaborative e relazionali. sono quelli utili a far acquisire capacità critiche e rielaborative. La soglia minima di effect size che Hattie individua per definire un dispositivo efficace è: 0.1. 0.3. 0.4. 0.2. Con l’espressione “effect size” concettualizzata da J. Hattie si intende: l’effetto che l’utilizzo di un dispositivo ha sull’efficacia didattica. la misura che ha utilizzato per condurre le meta-analisi. l'importanza di utilizzare più dispositivi. la soglia minima per distinguere ciò che è efficace da ciò che non lo è. Nel progettare un’attività di gruppo la consegna dovrebbe essere: semplice, interessante, significativa. sfidante, sostenibile, significativa. articolata, sfidante, significativa. semplice, sostenibile, interessante. Il modello matematico-informazionale della comunicazione è stato elaborato da: Jakobson. Cottini. Eco e Fabbri. Shannon e Weaver. In quale modello della comunicazione il processo comunicativo viene letto in modo unidirezionale?. Modello matematico-informazionale. Modello semiotico-informazionale. Modello linguistico. Modello univoco. Nel modello della comunicazione di Jakobson: viene introdotto il concetto di feedback tra chi comunica. il focus è sulla fonte dell'informazione. viene posta importanza sulla fase di codifica del messaggio. vengono riconosciute diverse funzioni del linguaggio. Nel modello della comunicazione di Eco e Fabbri emittente e destinatario: interpretano allo stesso modo il messaggio emesso e ricevuto. partecipano allo scambio comunicativo portando con sé propri codici e sotto-codici. devono utilizzare uno stesso codice per poter comunicare. devono impegnarsi per ridurre al minimo le fonti di "rumore". Con riferimento al quinto assioma della comunicazione, che tipo di relazione può esserci tra chi comunica?. Direttiva o paritaria. Positiva o negativa. nessuna delle opzioni proposte. Simmetrica o complementare. Lo studio della gestione della propria posizione nello spazio in relazione ad altri corpi o oggetti è definibile come: Mimica. Gestualità. Postura. Prossemica. Il "Compito di realtà" è uno dei modi attraverso cui progettare il dispositivo: della simulazione. del role-playing. della lezione. del feedback. NON è una strategia utile per gestire la comunicazione paraverbale. Parlare rapidamente in modo da non annoare l'uditorio. Adattare il volume della voce al contesto. Utilizzare una dizione corretta. Modulare il tono della voce in modo differente durante un discorso. È possibile comunicare messaggi inconsapevoli e di tipo emotivo attraverso gli elementi della comunicazione: verbale e non verbale. verbale e paraverbale. verbale, paraverbale e non verbale. paraverbale e non verbale. NON rientra tra le strategie didattiche student-centred: il problem-based learning. l'apprendimento cooperativo. la lezione frontale. il feedback. "Informazione che viene restituita allo studente sull’adeguatezza e/o sulla qualità della propria performance" è la definizione di: feedback. valutazione sommativa. orientamento. valutazione. Un feedback è "personalizzato" quando: indica quale sarebbe stata la risposta corretta da dare. informa se la risposta fornita è giusta o sbagliata. chiarisce il motivo per cui la risposta fornita è giusta o sbagliata. nessuna delle opzioni proposte. Nell'approccio student-centred, il feedback dovrebbe rispondere a una funzione valutativa: diagnostica. orientativa. sommativa. giudicativa. Il feedback è un dispositivo didattico che può favorire lo sviluppo. cognitivo. della competizione tra pari. delle funzioni esecutive. metacognitivo. Cosa definisce l'acronimo UDL?. Unità Didattica a Lungo termine. Unità Didattica di Apprendimento. Universal Design for Learning. Universal Didactic Learning. L'Universal Design for Learning ritiene importante fornire agli studenti molteplici mezzi di: rappresentazione, espressione, coinvolgimento. comunicazione, rappresentazione, studio. partecipazione, studio, interazione. coinvolgimento, interazione, lettura. Il dispositivo del feedback può essere utilizzato: solo per le attività di gruppo. soprattutto nelle lezioni con stile trasmissivo. come supporto per la valutazione formativa. esclusivamente nelle lezioni con stile dialogato. Quale dei seguenti NON può essere considerato un dispositivo didattico?. Lezione frontale. Role-playing. Attività cooperative. Stile comunicativo. L'ambito tecnologico e digitale nell'Universal Design for Learning: non influenza la possibilità di qualificare le pratiche didattiche. amplia le possibilità di qualificare le pratiche didattiche. è l'unico a poter qualificare le pratiche didattiche. riduce le possibilità di qualificare le pratiche didattiche. Il modello ADDIE identifica: i processi che riguardano le pratiche professionali degli insegnanti. le fasi per definire gli obiettivi di un percorso educativo. le fasi della ricerca scientifica. i processi che riguardano la progettazione didattica. La metafora dello studente come "vaso da riempire" è coerente con un approccio all'insegnamento di tipo: direttivo. attivo. partecipativo. trasmissivo. Viene ricordato per aver contribuito all'affermazione della Pedagogia come disciplina autonoma: Jean Piaget. Howard Gardner. John Dewey. Aldo Visalberghi. Un modello didattico può essere definito come: una guida operativa di strategie didattiche. la programmazione generale degli interventi da attuare. l'elenco degli obiettivi educativi da raggiungere. uno schema-guida che aiuta a indirizzare le pratiche didattiche. La Didattica generale ha come oggetto di studio: l'uomo in quanto essere sociale. le strategie di leadership educativa. ciò che può essere ricondotto all’attività di insegnamento e di apprendimento. il processo di crescita dell'essere umano. NON rientrano tra i principali modelli di riferimento entro cui sono stati sviluppati gli studi sulla didattica: i modelli orientati al prodotto. i modelli orientati al processo. i modelli orientati al contesto. i modelli orientati alla leadership diffusa. Secondo l'approccio comportamentista, l'apprendimento avviene attraverso: il processo dialogico tra chi apprende e abiente di riferimento. il processo di elaborazione delle informazioni. un processo ricorsivo di risposta rinforzata. un processo attivo di costruzione di significati. I modelli didattici "product-oriented" sono quelli secondo cui l'agire didattico: dovrebbe porre il focus sul processo di apprendimento dell’allievo. dovrebbe porre il focus sul prodotto che le relazioni tra pari generano sui risultati di apprendimento. dovrebbe porre il focus sugli esiti dell’apprendimento dell’allievo. dovrebbe porre il focus sul contesto in cui avviene l’apprendimento e sui processi di mediazione. Nel modello di Castoldi, le dimensioni entro cui avviene l’azione didattica sono quelle: progettuale, didattica, valutativa. organizzativa, metodologica, valutativa. organizzativa, metodologica, relazionale. progettuale, didattica, relazionale. "Attività di promozione, coordinamento, organizzazione e verifica dei diversi fattori educativi operanti all’interno di un’unità scolastica" la definizione che si può dare di: progettazione. processo didattico. modello didattico. programmazione. Nel modello ADDIE, la lettera E indica: la dimensione della valutazione finale. la dimensione dell'erogazione del percorso. la dimensione esistenziale del percorso (i princìpi). la dimensione empirica del percorso. Il concetto di agency fa riferimento alla capacità: di farsi coinvolgere attivamente nelle attività proposte durante il percorso di formazione. di saper interagire nel sistema-scuola a cui si appartiene. di controllare il processo di apprendimento nell'ambito delle attività didattiche. di avere controllo, autonomia e potere rispetto alle situazioni di cui si è protagonisti durante il percorso di formazione. Le competenze inclusive di un docente possono essere utili: per gli studenti con Disturbi Specifici dell'Apprendimento. per tutti gli studenti. per gli studenti con disabilità. per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali. La "conversazione clinica" è una delle fasi caratteristiche della progettazione: per concetti. per progetti. per obiettivi. per significati. Cosa si intende con il termine "Curricolo"?. Il percorso che gli studenti svolgono nel prendere parte ai progetti della scuola. Il raccordo esistente tra attività proposte a livello scolastico e quelle che lo studente svolge al di fuori. Un percorso organicamente progettato e realizzato dagli insegnanti al fine di far conseguire agli alunni i traguardi previsti. L'insieme delle conoscenze e delle abilità che gli studenti devono acquisire e sviluppare. "Traguardi", "Orientamenti" e "Linee guida" sono espressioni coerenti con la logica: della Didattica attiva. del Curricolo. della Didattica modulare. dei Programmi ministeriali. La Didattica modulare: invita a lavorare con una logica rigida e sequenziale. consente di elaborare blocchi significativi di apprendimento, valutabili e certificabili. consente di elaborare blocchi significativi di apprendimento, finalizzati alla sola autovalutazione. invita a lavorare con una logica disciplinare. Perché nel progettare la didattica è importante prevedere forme di valutazione iniziale?. Per conoscere gli studenti e associargli fin dall'inizio un giudizio valutativo. Per rilevare le preconoscenze degli studenti e riadattare, se serve, il percorso progettato. Per conoscere gli studenti e favorire la conoscenza reciproca del gruppo-classe. Per rilevare le preconoscenze degli studenti e formare gruppi omogenei per il mutuo supporto. Il concetto di setting chiama in gioco un’epistemologia di stampo: costruttivista. comportamentista. cognitivista. attivista. Rientrano tra gli elementi che concorrono a definire una infrastruttura educativa: gli ambienti, le dotazioni strumentali, le relazioni umane e le strategie di coordinamento. le strategie didattiche, la cultura organizzativa e le relazioni umane. le strategie di leadership, le dotazioni strumentali e le metodologie didattiche. le aule, i docenti, le strategie didattiche e le relazioni umane. In un contesto scolastico di qualità, è importante che i processi di leadership coinvolgano: le figure dirigenziali e il corpo-docente. i docenti e le figure di sistema. tutti gli attori presenti nel sistema. le figure dirigenziali e il loro staff. L’engagement può essere definito come: la capacità di un soggetto di agire intenzionalmente per generare un cambiamento. il coinvolgimento attivo degli studenti nell’ambito del percorso formativo. il coinvolgimento degli studenti in attività di gruppo. la capacità di uno studente di auto-orientarsi nel processo di apprendimento. Nell'Universal Design for Learning, con "molteplici mezzi di partecipazione/impegno" si intede l'importanza di fornire: modalità alternative per riprodurre quanto appreso. modalità alternative per essere attivi nella didattica. modalità alternative per favorire l'inclusione. modalità alternative per accedere a uno stesso contenuto. Cosa caratterizza la progettazione "per concetti"?. La considerazione dell'apprendimento come acquisizione di conoscenze. La considerazione dell'apprendimento come frutto della discussione tra pari. La considerazione dell'apprendimento come integrazione significativa del proprio reticolo di conoscenze. La considerazione dell'apprendimento come frutto dell'esperienza diretta. Le strategie didattiche cognitive lavorano sui processi che si attivano: nella fase di riflessione e valutazione sulle conoscenze. nella fase di organizzazione e riflessione sulle conoscenze. nessuna delle opzioni proposte. nella fase di acquisizione e organizzazione delle conoscenze. NON sono un esempio di prova oggettiva: le domande strutturate. i completamenti. le corrispondenze. le domande con risposta a scelta multipla. Nel modello STEP (Fedeli, 2013), si parla di "tollerare le emozioni" quando: c'è un comportamento sempre più regolato di fronte a un’emozione e non ci si lascia travolgere da essa. si mantiene una buona regolazione anche in presenza di emozioni intense e si tollerano situazioni frustranti. c'è capacità di verbalizzare a analizzare un’emozione provata e di collegare le emozioni ad eventi scatenanti. si comprende un'emozione considerando le modifiche percepite su se stessi e le si sa dare un nome. Nel dare la possibilità di accedere a contenuti (o produrne) utilizzando risorse diversificate, le Tecnologie Educative consentono di lavorare: sulla dimensione metacognitiva. sulla dimensione emozionale. sulla dimensione cognitiva. sulla dimensione motivazionale. Le Tecnologie Educative relative all'ambito della produttività chiedono agli studenti di: utilizzare motori di ricerca, repository e banche dati. lavorare su testi, ipertesti e documenti di varia tipologia. prendere parte ad attività comunicative e/o collaborative. utilizzare software specifici per l'elaborazione di mappe concettuali. Il dispositivo del Forum: dato un tema di interesse dall'autore, dà modo a tutti di inserire un solo commento. dato un tema di interesse generale, dà modo a tutti di inserire il proprio contributo. dato un tema di interesse generale, dà modo a tutti di inserire una sola risposta. dato un tema di interesse dall'autore, dà modo a tutti di inserire commenti. Quali sono i due principali "momenti" della valutazione?. Misurazione e attribuzione di giudizio. Verifica e valutazione. Iniziale e finale. Misurazione e classificazione. Gli esiti della valutazione degli studenti: potrebbero essere utili per individuare i più e meno bravi. sono utili per individuare i più e meno bravi. dovrebbero influenzare la riprogettazione didattica. non hanno un'influenza diretta sulla progettazione didattica. La funzione valutativa formativo-processuale è utile per: raccogliere informazioni complessive sui risultati di apprendimento. rilevare preconoscenze e adeguatezza del percorso progettato. valutare l'efficacia del percorso didattico proposto. raccogliere informazioni in itinere sui livelli di apprendimento. Il confronto con prove di altri allievi porta a distorcere il giudizio valutativo di uno studente in presenza di: effetto di stereotipia. effetto alone. effetto severità. effetto di contrasto. Le prove di verifica semistrutturate hanno: stimolo aperto e risposta chiusa. stimolo e risposta chiusa. stimolo chiuso e risposta aperta. stimolo e riposta aperta. Hanno stesso valore legale rispetto a agli strumenti di verifica utilizzati dalla classe: prove di verifica individualizzate. prove di verifica personalizzate. prove di verifica differenziate. prove di verifica equipollenti. Può essere definito come una tensione affettiva nei confronti di qualcosa alla quale viene assegnato valore: lo stato d'animo. l'emozione. l'atteggiamento prosociale. il sentimento. L'utilizzo di prove differenziate comporta il mancato rilascio del dimpla: nel primo e secondo ciclo di istruzione. nella formazione universitaria. nel primo ciclo di istruzione. nel secondo ciclo di istruzione. Quali sono due effetti di distorsione del giudizio ulteriori che possono intervenire nel valutare studenti con difficoltà?. Sottostima e ipervalutazione. Discriminazione e sovrastima. Sottostima e sovrastima. Discriminazione e Pietismo. Quale dei seguenti NON è un elemento costitutivo di un ecosistema educativo?. Strutture e strumenti a disposizione. Popolazione fuori della scuola. Strategie didattiche e valutative. Popolazione dentro la scuola. In una infrastruttura educativa, vengono considerati nelle strategie di management: processi di leadership, partnership. dispositivi didattici, relazioni con studenti. opportunità di agency, collaborazione tra colleghi. dotazioni strumentali, partnership. Nell'ambito di un ecosistema educativo, riguarda "il contesto più prossimo al soggetto, come ad esempio la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, il territorio di appartenenza": exo-sistema. meso-sistema. micro-sistema. macro-sistema. NON rientra tra le azioni volte a promuovere l'Educazione allo Sviluppo Sostenibile (ESS): promozione di politiche neoliberiste. responsabilizzazione dei giovani. trasformazione degli ambienti di apprendimento. formazione professionale degli insegnanti. Nel “Profilo dei Docenti Inclusivi” l’European Agency for Development in Special Needs Education NON include la capacità di: formarsi lungo tutto il periodo lavorativo. valorizzare le diversità degli alunni. lavorare con gli altri. coinvolgere le famiglie degli studenti con disabilità. Il “Profilo dei Docenti Inclusivi” l’European Agency for Development in Special Needs Education si rivolge: a tutti gli insegnanti. agli insegnanti specializzati sul sostegno. a tutti gli insegnanti che interagiscono con studenti con disabilità. soprattutto agli insegnanti specializzati sul sostegno. Come può essere definito lo stile cognitivo?. Acquisizione di conoscenze in vista di uno scopo. Modalità preferenziale che una persona adotta per conoscere il mondo. Modalità con cui vengono assimilati dei contenuti. Approccio alla conoscenza e allo studio delle discipline. Su quali competenze lavora l'approccio SEL (Social and Emotional Learning)?. consapevolezza emotiva, autoregolazione emotiva, gestione degli stati cognitivi. consapevolezza emotiva e sociale, autoregolazione emotiva, gestione delle relazioni sociali. autoregolazione emotiva, capacità di prendere decisioni responsabili, gestione degli stati cognitivi. consapevolezza sociale, conoscenza emotiva, capacità di prendere decisioni responsabili. In una infrastruttura educativa, la "cultura organizzativa": riguarda l'allestimento degli ambienti. fa da sfondo a tutte le variabili implicate. riguarda le strategie di management. riguarda le pratiche d'aula. Può essere definito come un tratto emotivo pressoché stabile e ricorrente: lo stato d'animo. l'atteggiamento prosociale. il sentimento. l'emozione. Rientra nelle possibili strategie didattiche cognitive: la rielaborazione ad alta voce. il brainstorming. l'evidenziazione di concetti chiave. la riflessione condivisa. Come può essere definito l'apprendimento?. Approccio alla conoscenza e allo studio delle discipline. Modalità preferenziale che una persona adotta per conoscere il mondo. Modalità con cui vengono assimilati dei contenuti. Acquisizione di conoscenze in vista di uno scopo. Quale delle seguenti NON è una dimensione chiamata in gioco dalla prosocialità?. Abilità cognitive. Assertività. Motivazione. Empatia. NON fa parte dei processi cognitivi: l'apprendimento. il linguaggio. la motivazione. l'attenzione. Nel modello di Cornoldi e De Beni, si parla di stile cognitivo divergente quando: si tende ad utilizzare il ragionamento induttivo. si prediligono stimoli visivi per accedere alle informazioni. si tende a dare più letture e soluzioni di uno stesso problema. si tendono ad assumere decisioni senza pensarci troppo. Nel modello di Kolb si parla di stile di apprendimento accomodatore quando il soggetto: tende a risolvere i problemi in modo intuitivo piuttosto che analitico. utilizza il ragionamento induttivo e sviluppa modelli teorici logici. predilige un’unica soluzione a un problema. è attivo e flessibile nel ragionamento ed è a suo agio nelle situazioni di cambiamento. Il modeling è quella fase in cui, nel processo di apprendimento: l’apprendista impara a realizzare l’azione guidato dal tutor. l’esperto (il docente) esegue l’azione e l’apprendista (lo studente) osserva. l’apprendista procede autonomamente mentre il tutor riduce progressivamente il suo aiuto. l’apprendista viene introdotto all’azione e inizia a sviluppare le competenze con l’appoggio dell’esperto/tutor. Chi definì il concetto di zona di sviluppo prossimale?. Kolb. Dewey. Vygotskij. Sternberg. Un modo alternativo per definire la "zona di sviluppo prossimale" è: l’area di competenze potenzialmente acquisibili che un allievo potrebbe raggiungere con l’aiuto di un esperto. l’area di competenze potenzialmente acquisibili che un allievo potrebbe raggiungere e su cui sta lavorando in modo autonomo. l’area di competenze che un allievo acquisità in tempi brevi, con l'aiuto di un compagno. l’area di competenze che un allievo acquisità in tempi brevi, con l'aiuto di un esperto. Nell'agire nella cosiddetta zona di sviluppo prossimale, il docente dovrebbe proporre problemi: di livello uguale alle capacità attuali, così che sia favorita l'autostima. di livello uguale alle capacità attuali, così che sia ben comprensibile. di livello superiore alle capacità attuali, ma non così tanto da risultare incomprensibile. di livello superiore alle capacità attuali, anche se qualcosa può risultare incomprensibile. Lo scaffolding è utile: anche quando lo studente ha piena padronanza delle capacità oggetto di interesse. finché lo studente non sviluppa le abilità oggetto di interesse. all'inizio di ogni percorso scolastico. sempre. Rientrano tra le strategie per rinforzare la memoria: l'esercitazione, la mediazione, l'organizzazione. la reiterazione, l'associazione, l'organizzazione. la reiterazione, la mediazione, l'organizzazione. l'esercitazione, l'associazione, l'organizzazione. Quale è la tecnica collaborativa per la quale uno studente lavora su un compito mentre l’altro, con il ruolo di istruttore, controlla ed eventualmente aiuta. Automonitoraggio. Autoistruzione. Pair check. Think, pair, share. Uno studente con buone capacità metacognitive: sa aiutare i compagni a sviluppare le sue stesse capacità. è aperto a collaborare con i compagni;. consegue sempre ottimi risultati di apprendimento. è consapevole del proprio funzionamento cognitivo;. NON rientra nei modelli di Student Team Learning: Cooperative Integrated Reading and Composition. Group Investigation. Jigsaw. Teams-Games-Tournaments. Nel modello del Learning Together il docente ha la responsabilità di: gestire da solo in processo valutativo. cambiare i gruppi se non lavorano adeguatamente. formare gruppi omogenei per capacità. assegnare i ruoli agli studenti. Nella tecnica collaborativa del Jigsaw: il gruppo lavora sugli stessi aspetti per tutte le fasi dell'attività. è possibile che i gruppi vengano cambiati alla fine dell'attività. il contributo dei singoli non è fondamentale per concludere il lavoro del gruppo. il contributo dei singoli è fondamentale per concludere il lavoro del gruppo. Nelle attività di Peer tutoring, il tutor: è sempre lo studente di età maggiore. non lavora sulla dimensione emozionale e motivazionale. non può essere uno studente con BES. dovrebbe essere formato preventivamente. La flipped classroom può essere considerata tra le strategie didattiche metacognitive in quanto: chiede agli studenti di studiare, rielaborare e condividere con la classe dei contenuti in modo personale. ribalta il concetto di docente che spiega e studente che ascolta. prevede che gli studenti svolgano i compiti a casa. nessuna delle opzioni proposte. Per favorire l'automonitoraggio degli studenti, il docente: invita a utilizzare schemi e mappe concettuali per organizzare quanto appreso. può chiedere loro di utilizzare strategie e strumenti specifici. valuta sistematicamente le prestazioni degli studenti e comunica loro il voto. indica agli studenti con i passaggi da seguire per risolvere un compito. Uno studente autoregolato: risponde adeguatamente ai compiti assegnati, riflette su ciò che fa, dà seguito ai feedback dell'insegnante. definisce i suoi obiettivi, pianifica e agisce per raggiungerli, verifica l'adeguatezza di quanto svolto. definisce i suoi obiettivi, risponde adeguatamente ai compiti assegnati, dà seguito ai feedback dell'insegnante. pianifica cosa fare per rispondere a un compito, verifica l'adeguatezza di quanto svolto, dà seguito ai feedback dell'insegnante. Cos'è l'autoregolazione?. La capacità di uno studente di fornire a se stesso le istruzioni verbali necessarie all’esecuzione di un compito, utilizzando principalmente capacità metacognitive. La capacità di uno studente di fornire a se stesso le istruzioni verbali necessarie all’esecuzione di un compito, utilizzando principalmente capacità cognitive. Quell’insieme di processi cognitivi attraverso i quali lo studente regola gli aspetti personali, comportamentali e ambientali al fine di raggiungere i propri obiettivi di apprendimento. Quell’insieme di processi attraverso i quali lo studente regola gli aspetti personali, comportamentali e ambientali al fine di raggiungere i propri obiettivi di apprendimento. |





