Dinamiche relazionali e rischio evolutivo 11-20 psicologia
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Título del Test:![]() Dinamiche relazionali e rischio evolutivo 11-20 psicologia Descripción: Da 11 a 20 |




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Chi è l’autore di riferimento del LTP: McHale. Baumrind. Fivaz-Depeursinge e Corboz-Warnery. Minuchin. Quale strumento si può utilizzare per valutazione delle competenze genitoriali in gravidanza?. Osservazione dei comportamenti. Colloquio clinico. tutte le risposte sono corrette. Lausanne Trilogue Play. Nella concezione di “famiglia come insieme” le entità studiate sono: La genitorialità come funzione triadica. Le diadi madre-bambino, padre-bambino. tutte le risposte sono corrette. Gli individui presi singolarmente. Individua la corretta definizione di coparenting: Grado di coordinazione con cui gli adulti svolgono la loro funzione genitoriale in termini interattivo-relazionali. Funzione autonoma e processuale dell’essere umano, che consiste nella capacità di comprendere i bisogni dell’altro, proteggerlo e accudirlo. nessuna delle risposte è corretta. Funzione in cui prevale un evento critico nelle rappresentazioni mentali dei genitori rispetto ai figli. La funzione cogenitoriale è quella che si esplica: Tra le diadi familiari. Tra i partner insieme nei confronti del figlio. Tra i partner all’interno della coppia. Tra un genitore e un figlio. Nel colloquio con i genitori per la valutazione della funzione genitoriale: tutte le risposte sono corrette. Si esplorano i vissuti di accudimento. L'idea che l’individuo ha di sé come genitore. Si sonda la storia dell’adulto in quanto figlio. Lo scopo del LTP ingravidanza: Valutare le rappresentazioni agite dai partner e comportamenti intuitivi genitoriale prima della nascita del bambino. Indagare la qualità dei rapporti familiari e l’accudimento ricevuto dei genitori. L'evoluzione affettivo-relazionale del bambino. Valutare la cogenitorialità. Lacapacità dei genitori di riuscire a costruire uno spazio di gioco condiviso come coppia, è la definizione di quale variabile di valutazione delLTP?. Cooperazione di coppia. Vivacità ludica. Struttura del gioco. Comportamenti intuitivi genitoriali. Le variabili di valutazione del LTP prenatale sono: 8. nessuna delle risposte è corretta. Alcune elaborate appositamente altre si basano sull’integrazione di altristrumenti per la valutazione del bambino. Vengono codificate attraverso l’attribuzione di punteggi su una scala Likert. Vivacità ludica, struttura del gioco, comportamenti intuitivi genitoriali, cooperazione di coppia, clima affettivo, sono le variabili di valutazione di: Emotional Availability Scale. Lausanne Trialogue Play postnatale. Coparenting Family Rating Scale (CFRS). Lausanne Trialogue Play prenatale. La quantità e la qualità dei comportamenti genitoriali ritenuti anticipatori della funzione genitoriale in fase prenatale sono definiti?. Comportamenti intuitivi. Comportamenti ludici. Comportamenti cooperativi. Comportamenti affettivi. Come si valuta il clima affettivo attraverso il LTP prenatale?. Quantità e qualità delle rappresentazioni. Quantità e qualità delle manifestazioni esplicite di affetto e delle tenerezze. Quantità e qualità delle interazioni. Quantità e qualità degli atti cooperativi. L'Alleanza Familiare NON è: E' un parametro indicativo delle possibilità interattive triadiche dei protagonisti nel LTP. Un parametro risultante dalla somma dei punteggi ottenuti in ogni variabile di valutazione del LTP. Si esprime in un range da 5 a 25 punti. Rappresenra il grado di coordinazione interattiva che la diade raggiunge nella situazione di gioco. Quale tra le seguenti caratteristiche è un punto di forza del LTPprenatale: tutte le risposte sono corrette. Procedura non è eccessivamente intrusiva o forzata. Simulazione di gioco piacevole e non stressogena. L'impiego di tempo limitato e possibilità di video registrazione. Un possibile contesto applicativo del LTP prenatale è: In caso di adozione. In caso di malformazione del feto. In caso di gravidanza a rischio. In caso di corsi di accompagnamento alla nascita e di sostegno alla genitorialità. La cornice teorica delle GRS: Richiama gli studi dell’Infant Research. Richiama l’approccio psicodinamico. Si ispira alle transazioni Berniane. Si appoggia a studi di neuroscienze. Le GRS analizzano l’interazione tra: Padre-madre-bambino. Padre-bambino. Padre-madre. Madre-bambino. Le tipologie di madri principalmente osservate nelle GRS sono?. Madri con disturbi dissociativi. Madri depresse. Madri schizofreniche. Madri con disturbo borderline di personalità. Le GRS consentonodi: Valutare quantità delle rappresentazioni del genitore. Leggere le sequenze interattive diadiche e individuare le abilità sociali precoci del bambino. Intercettare le manifestazioni esplicite di affetto e delle tenerezze. Individuare gli atti cooperativi. Qual è setting delle GRS?. Laboratorio o domicilio. Scuola. Comunità. Studio professionale. Le condizioni per cui le GRS sonopraticabili sono: Bambino seduto davanti alla madre con sguardo alla stessa altezza. Bambino stressato o affamato. Presenza del padre in disparte. Assenza di videoregistrazione. Qual è la corretta struttura delle GRS?. 5 parti: comportamento madre, comportamento padre, comportamento bambino, interazione triadica, analisi del momento di solitudine del bambino. 3 parti: comportamento madre, comportamento bambino, interazione. 2 parti: comportamento genitore, comportamento bambino. nessuna delle risposte è corretta. Con l’acronimo GRS si riferisce a: Una procedura microanalitica. tutte le risposte sono corrette. Con globali di interazione madre-bambino. Un'intervista semistrutturata. Le scale GRS sono: Uno strumento osservativo di tipo microanalitico. Uno strumento osservativo che si basa sull’analisi di macrocategorie comportamentali. Un reattivo mentale. Un test proiettivo. Negli studi in cui sono state applicate le GRS è emerso: Lo stato depressivo materno in tutti i Paesi considerati è indice di scarsa sensibilità, minor coinvolgimento e maggiore irritabilità del bambino. Influenza negativa dello svantaggio economico. Una differenza significativa tra le madri depresse e la qualità di sviluppo a 18 mesi del bambino. tutte le risposte sono corrette. Negli studi in cui sono state applicate le GRS è emerso: Non sono emerse particolari differenze. Una differenza significativa tra le madri depresse e la qualità di sviluppo a 18 mesi del bambino. E' necessario indagare maggiormente il costrutto con ulteriori studi futuri. Una differenza significativa nelle interazioni padre-bambino rispetto a madre-bambino. Tra gli studi eseguiti per indagare la validità dello strumento GRS quali altri aspetti di studio sono stati considerati: Depressione della madre e svantaggio economico. Provenienza culturale mediorientale delle madri. Presenza di reti amicali di supporto. nessuna delle risposte è corretta. Tra gli studi eseguiti per indagare la validità dello strumento GRS quali altri aspetti di studio sono stati considerati?. Assenza dei padri. Assenza delle reti familiari. Aspetto crossculturale. Bambini con patologie organiche. L'attribuzione dei punteggi della GRS: tutte le risposte sono corrette. Necessita di una revisione della videoregistrazione. Determina la descrizione di 5 dimensioni. Evidenzia la presenza di un determinato comportamento. I punteggi delle scale GRS sonoattribuiti: tutte le risposte sono corrette. Secondo una procedura standardizzata qualitativa. Secondo una scala Likert da 1 a 5. Secondo aspetti quantitativi. Tra gli studi eseguiti per indagare la validità dello strumento GRS quale campione studio è statoconsiderato?. Padri depressi e bambini a 2 e 18 mesi di vita. Madrischizofreniche e bambini a 5 anni di vita. nessuna delle risposte è corretta. Madri depresse post partum e bambini a 2 e 18 mesi di vita. La disponibilità emotiva è un costrutto fondamentale: Come misuratore dell’intelligenza emotiva. Come indicatore della qualità globale della relazione affettiva. Nella valutazione di famiglie allargate. Nella valutazione di bambini con problemi di sviluppo. La disponibilità emotiva si concretizza: tutte le risposte sono corrette. Nella capacità del caregiver di fornire protezione. Nella presenza supportiva materna a favore dell’esplorazione del bambino volta all’autonomia. Nella possibilità del bambino di affrontare il mondo senza limiti. Quali costrutti risultano fondamentali per promuovere un attaccamento sicuro?. Disponibilità emotiva e sensibilità emotiva del caregiver. Sintonizzazione di sguardo e apertura all’esperienza. nessuna delle risposte è corretta. Ascolto attivo ed empatia. Le scale EASsono: Capacità di leggere gli stati mentali altrui. Capacità del caregiver di percepire la comunicazione del bambino riflessa nel comportamento. Capacità di sospendere il giudizio e ascoltare attivamente. Capacità di regolare la propria comunicazione sulla base dei bisogni altrui. Quale costrutto è un’integrazione della teoria dell’attaccamento, teoria delle emozioni e teoria della sensibilità materna?. Disponibilità emotiva e sensibilità emotiva del caregiver. Regolazione emotiva. Intelligenza emotiova. Empatia. Individua la risposta corretta sulle Scale EAS: Sono state teorizzate da Christina Maslach nel 1991. Rispondono alla consegna “riproducete il disegno di una famiglia”. Non necessitano di training per la somministrazione. Sono utilizzate in ambito clinico e ricerca attraverso videoregistrazioni di circa 20 minuti. L'innovazione delle scale EAS: Considerare la reciprocità della diade, con un caregiver che non sia esclusivamente la madre. Considerare precise dimensioni emotive che riguardano solo l’adulto. Avvalersi di test aggiuntivi. Considerare un sistema di codifica calibrato multimetodo. Individua la corretta definizione della dimensione della non intrusività delle Scale EAS: Capacità dell’adulto di rivolgersi al bambino con modalità pazienti, piacevoli e armoniose. Capacità del genitore di essere disponibile nei confronti del bambino senza invaderne l’autonomia. Capacità dell’adulto di offrire al minore degli stimoli a favore dell’incremento delle sue abilità. Capacità di leggere e rispondere in modo adeguato ai segnali del bambino. Individua la corretta definizione della dimensione del coinvolgimento delle ScaleEAS: Grado con cui il bambino coinvolge ricerca il genitore nel gioco. Capacità di leggere e rispondere in modo adeguato aisegnali del bambino. Capacità dell’adulto di rivolgersi al bambino con modalità pazienti, piacevoli e armoniose. Capacità del genitore di essere disponibile nei confronti del bambino senza invaderne l’autonomia. Le dimensioni delle scale EAS sono: 6 dimensioni: 2 del caregiver e 4 del bambino. nessuna delle risposte è corretta. 6 dimensioni: 4 del caregiver e 2 del bambino. 6 dimensioni: 3 del caregiver e 3 del bambino. Le dimensioni delle scale EAS del genitore sono: Sensibilità,strutturazione, non intrusività, non ostilità. Responsività coinvolgimento. Protezione e Accudimento. Sensibilità e disponibilità emotiva. Le dimensioni delle scale EAS del bambinosono: Sensibilità, strutturazione, non intrusività, nonostilità. Protezione e Accudimento. Sensibilità e disponibilità emotiva. Responsività coinvolgimento. Individua la corretta definizione della dimensione della strutturazione delle Scale EAS: Capacità del genitore di essere disponibile nei confronti del bambino senza invaderne l’autonomia. Capacità di leggere e rispondere in modo adeguato ai segnali del bambino. Capacità dell’adulto di rivolgersi al bambino con modalità pazienti, piacevoli e armoniose. Capacità dell’adulto di offrire al minore deglistimoli a favore dell’incremento delle sue abilità. Individua la corretta definizione della dimensione della non ostilità delle ScaleEAS: Capacità di leggere e rispondere in modo adeguato ai segnali del bambino. Capacità dell’adulto di offrire al minore deglistimoli a favore dell’incremento delle sue abilità. Capacità dell’adulto di rivolgersi al bambino con modalità pazienti, piacevoli e armoniose. Capacità del genitore di essere disponibile nei confronti del bambino senza invaderne l’autonomia. Individua l’affermazione corretta sulla valutazione delle scale EAS: Riguardano la valutazione globale delle interazioni. Si basano sul conteggio discreto deisingoli comportamenti. Avviene per mezzo di una griglia di scoring. Viene condotta da 3 operatori. Individua il corretto setting dell’LTP: Due sedie e un bambolotto, la procedura viene videoregistrata con due camere. Due sedie e un bambolotto, la procedura non viene videoregistrata. Due sedie e un seggiolino nel laboratorio, la procedura viene videoregistrata con una camera. Due sedie e un seggiolino nel laboratorio, la procedura viene videoregistrata con due camere. Individua tra le seguenti quale NON è una variabile osservative dell’LTP: Comportamento intrusivo. Co-costruzione. Sostegno e cooperazione. Scaffolding. LTP è il il risultato di studi effettuati: Pavia,Italia. Londra, Regno Unito. Losanna, Svizzera. Chicago, USA. Lo scopo dell’LTP è quello di: Valutare le interazioni globali. Valutare il livello di depressione delle madri. Valutare la qualità delle interazioni triadiche nella famiglia. Valutare il livello di competenze fisiche del bambino. La triade familiare è rappresentatada: Madre--padre-bambino. Madre-padre-genitori. Le tre generazioni: nonni, figli, nipoti. Madre-padre-figlio in arrivo. Individua l’affermazione corretta sull’LTP: E' un metodo osservativo costituito da una procedura semistandardizzata. E' una procedura nella quale madre e padre immaginano di giocare con il bambino. nessuna risposta è corretta. E' un metodo terapeutico costituito da un’intervista. Cosa sono le transizioni nell’LTP: Stati dell’Io nell’evoluzione del percorso di crescita. Momenti di passaggio da una parte all’altra della procedura dove i genitorisi devono coordinare. Nodi critici che la famiglia deve superare nelle interazioni triadiche. Tappe evolutive e di sviluppo del bambino nei primi 18 mesi di vita. Individua la corretta strutturazione della procedura dell’LTP: tre parti: famiglia immaginata, famiglia rappresentata, famiglia praticante. Tre parti: famiglia immaginata, bambino fantasmatico, famiglia e bambino reale. Quattro parti: configurazione 2 + 1, configurazione 2 + 1 con inversione di ruolo, configurazione tre insieme, il bambino osserva i genitori che parlano tra loro. Quattro parti: configurazione 2 + 1, configurazione tre, configurazione 2 + 1, conclusione. Il sistema di codifica della procedura del LTP è composta da: 20 variabili. 15 variabili. nessuna delle risposte è corretta. 10 variabili. L'approccio relazionale nel contesto delle valutazioni parentali si rifà alle teorie di: Freud e Adler. Erikson e Minuchin. Winnicot e Bowlby. nessuna delle risposte è corretta. Individua la definizione scorretta attribuita ai fattori facilitanti l’abuso: Dinamiche di dipendenza genitoriale con inversione di ruolo. Un genitore maltrattante può essere stato vittima di maltrattamento durante l’infanzia. Povertà, malattia, condizioni abitative precarie. Sono specifici. Quale elemento non è un fattore che espone al rischio di maltrattamento e abuso?. Genitori con precedenti penali. Stressor esterni. Bambini vulnerabili. Caregiver intrappolati in modelli relazionali conflittuali. Individua l’affermazione corretta sulle competenze genitoriali: Facilitano il percorso evolutivo del bambino in un ambiente sicuro. Risente dei modelli di accudimento ricevuti. Esercitano un’azione di cura equilibrata tra dipendenza-autonomia, protezione-esplorazione. tutte le risposte sono corrette. Individua l’affermazione corretta sullo schema di Reder e Lucey sulla valutazione delle competenze genitoriali: E' un metodo terapeutico costituito da un’intervista. E' una procedura nella quale madre e padre immaginano di giocare con il bambino. E' un metodo osservativo costituito da una procedura semistandardizzata. nessuna delle risposte è corretta. Nella valutazione delle competenze genitoriali i pilastri fondamentali sono: Autonomia del figlio e rispetto delle norme. Allontanare genitore tossico dipendente e favorire quello sano. Avvantaggiare la propria parte in un contesto forense e rispettare la legge. Considerare superiore interesse del minore e che le sue cure migliori derivano dalla famiglia di origine. La qualità delle relazioni genitoriali dipende: Dai traumi subiti. Dalle esperienze di cura ricevute nella propria infanzia. Dal fatto di essere stati sufficientemente amati. Dal fatto di essere stati adottati. In qualecontesto principale si effettua la valutazione delle competenzegenitoriali: I tribunali. Le scuole. Le case affido. I centri di accoglienza. Individua l’affermazione scorretta sul genogramma: Evidenzia, malattie, relazioni, talenti, problemi. E' una rappresentazione grafica. Permette di intercettare e riflettere sui modelli ripetitivi familiari. E' uno strumento osservativo. Nella prospettiva transazionale gli autori Stratton e Hanks ritengono: Vanno considerati anche i sottosistemi familiari. I membri della famiglia si influenzano nelle reciproche risposte mettendo in atto una serie di negoziazioni. tutte le risposte sono corrette. Che nella valutazione delle capacità genitoriali debba essere presa in considerazione l’intera famiglia. Nella prospettiva transazionale le cure genitoriali hanno successo quando: Promuovono un adattamento positivo del bambino e incentivano lo sviluppo delle sue competenze. Li rendono autonomi precocemente. Evitano traumi ai figli. Fanno sentire i bambini amati e al contempo nutrono i bisogni dei genitori. Nella valutazione delle competenze genitoriali nell’approccio transazionale gli strumenti principali sono: Colloquio accompagnato sempre una procedura standardizzata. Attaccamenti, percezioni e credenze. Colloquio, ciclo di vita della famiglia, genogramma. Miti familiari e livelli di significato. Nel ciclo della famiglia nella prospettiva transazionale, l’influenza delle famiglie arrivaa: nessuna delle risposte è corretta. Fino a 4 generazioni. Solo due generazioni. Fino a 3 generazioni. Seleziona la risposta che descrive meglio l’attaccamento insicuro ansioso-ambivalente: La madre è assorbita da traumi pregressi. Il bambino è passivo, arrabbiato, non reattivo. La madre non risponde ai bisogni del bambino. Il bambino è distante e non richiestivo. La madre risponde in modo stabile e positivo. Il bambino è curioso e fiducioso. La madre risponde in modo altalenante, più centrata sui propri bisogni. Il bambino è ansioso e insicuro. Seleziona la risposta che descrive meglio l’attaccamento insicuro evitante: La madre risponde in modo altalenante, più centrata sui propri bisogni. Il bambino è ansioso e insicuro. La madre è assorbita da traumi pregressi. Il bambino è passivo, arrabbiato, non reattivo. La madre non risponde ai bisogni del bambino. Il bambino è distante e non richiestivo. La madre risponde in modo stabile e positivo. Il bambino è curioso e fiducioso. Seleziona a risposta che descrive meglio l’attaccamento disorganizzato: La madre è assorbita da traumi pregressi. Il bambino è passivo, arrabbiato, non reattivo. La madre risponde in modo altalenante, più centrata sui propri bisogni. Il bambino è ansioso e insicuro. La madre risponde in modo stabile e positivo. Il bambino è curioso e fiducioso. La madre non risponde ai bisogni del bambino. Il bambino è distante e non richiestivo. Nella “sindrome da adattamento” nell’ambito delle competenze genitoriali: Il bambino maltrattato tende a ridurre l’espressione del disagio per tenere a sé la figura d’attaccamento. Il bambino maltrattato tende a manifestare l’espressione del disagio per contenere la figura di attaccamento. Il bambino iperstimolato tende a manifestare il malessere per le sollecitazioni proposte. il bambino iperstimolato tende ad adattarsi alle sollecitazioni proposte dal genitore. Secondo Crittenden i bambini vittime di maltrattamenti fisici: Possono diventare compiacenti con i genitori allo scopo di ridurre il rischio di abuso fisico. Sono passivi nella prima infanzia, iper attivi nella seconda e hanno ritardo evolutivo nelle famiglie abusanti. Sono difficili, inclini all’acting out oppure eccessivamente prudenti o inibiti nelle famiglie trascuranti. tutte le risposte sono corrette. I Modelli operativi Interni: Sono immodificabili e rigidi. Quando disfunzionali nel bambino consentono sviluppo affettivo-relazionale. Rappresentano schemi interiorizzati che guidano il comportamento. Non si trasmettono a livello transgenerazionale. Tra gli strumenti di valutazione standardizzati per lefamiglie e le competenze genitoriali sitrovano: BDI, STAI,scale EAS. DFAS, Modello circonflesso, FES, MFAD. LTP, di osservazione, interviste strutturate e semistrutturate, colloqui e reattivi mentali. Strumenti di osservazione, interviste strutturate e semistrutturate, colloqui e reattivi mentali. |