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TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESEFILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA 1

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Título del test:
FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA 1

Descripción:
ecampus

Autor:
Di Febo Martina
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Fecha de Creación:
09/03/2022

Categoría:
Idiomas

Número preguntas: 153
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Nel Medioevo, il galego-portoghese era la lingua usata per comporre: romanzi novelle poesia lirica epica.
Nel pensiero linguistico classico il cambiamento linguistico veniva giudicato come: una «corruzione» un'opportunità una norma un anticipo di futuri sviluppi.
La filologia testuale (o critica del testo) muove i primi passi: nel Settecento in epoca antica nel Medioevo nel Rinascimento.
L'idea della derivazione delle lingue romanze dal latino si impone presso: gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Trecento in poi gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Cinquecento in poi gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Settecento in poi gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Secondo dopoguerra (1945) in poi.
Il Romanisches etymologisches Wörterbuch (REW) di Meyer-Lubke è un dizionario: etimologico delle lingue romanze etimologico delle lingue germaniche analogico etimologico delle lingue indoeuropee.
Nel quadro dell'analisi strutturale la lingua, osservata nella contemporaneità, è rappresentata come: una realtà dinamica una realtà statica una realtà in movimentoStruttralismo una realtà stratificata.
L'introduzione nell'italiano (e in altre varietà romanze) del fonema /ʎ/ costituisce un caso di: Fonologizzazione grammaticalizzazione metafonesi anafonesi.
Nella diffusione del cambiamento linguistico giocano un ruolo importante: la parentela l'isolamento i fattori sociali l'incomunicabilità.
Nell'Alto Medioevo il livello di competenze grammaticali del lativo era: inesistente elevato raffinato modesto.
Il sistema del vocalismo tonico che interessa la maggior parte delle lingue romanze prevede: il passaggio di ŏ a /u/ il passaggio di ĭ e di ē al fonema vocalico /e/ il passaggio di ā a /ɛ/ il passaggio di ĭ e di ē al fonema vocalico /ɔ/.
Le lingue romanze possiedono: una serie di pronomi personali, solo soggetto due serie di pronomi personali complemento: tonica e atona una serie di pronomi personali, solo complemento due serie di pronomi personali: soggetto e complemento diretto.
La lirica trobadorica si forma: in Castiglia nel Nord della Francia nel Nord dell'Italia nel Sud della Francia.
In Italia il termine filologia romanza viene utilizzato per indicare: la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase antica la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase medievale la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue romanze in particolare nella loro fase medievale la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase moderna.
Costituiscono l'oggetto di studio della filologia romanza: solo i dialetti solo le lingue ufficiali le lingue germaniche e romanze le lingue e i dialetti.
La filologia richiede conoscenze di: paleografia e paleontologia codicologia e diplomatica paleografia, codicologia e diplomatica paleografia e numismatica.
Nella successione storica dei tre paradigmi che hanno informato gli studi di filologia romanza troviamo il seguente ordine: metodo storico-comparativo, strutturalismo, paradigma classico c, paradigma rinascimentale, paradigma classico, metodo storico-comparativo paradigma classico, metodo storico-comparativo, strutturalismo, paradigma rinascimentale paradigma classico, metodo storico-comparativo, strutturalismo.
Le lingue romanze a cui è stato riconosciuto in Età moderna lo status ufficiale di «lingua» nei relativi paesi sono: Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano Portoghese, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno.
La Romania perduta comprende: le province dell'Europa settentrionale Le coste dell'Africa settentrionale, le province dell'Europa centrale e settentrionale la parte grecofona dell'impero romano in cui non si sono sviluppate lingue romanze i territori dell'Africa settentrionale.
Quali aree geografiche comprende la "Romània perduta"? La parte dell'Africa nord-occidentale che si affaccia sul mare Mediterraneo le regioni dell'Africa subshariana La parte del Medio Oriente che si affaccia sul mare Mediterraneo Le aree dell'Europa orientale corrispondenti agli attuali stati della Moldova e dell'Ucraina.
Qual è il punto di partenza per capire lo sviluppo delle lingue ibero-romanze? l'unificazione dei regni di Castiglia e Aragona nel 1479 La conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio dell'VIII secolo La conquista della penisola nel secolo V da parte dei Visigoti la guerra civile del 1936.
Le lingue romanze della penisola iberica sono: portoghese, spagnolo (o castigliano), catalano e basco galego, portoghese, catalano e basco galego, portoghese, spagnolo (o castigliano), catalano galego, portoghese, spagnolo (o castigliano), catalano e basco.
Il portoghese era in origine: la variante sud-occidentale del castigliano parlata tra i fiumi Tago e Guadiana la variante meridionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro la variante meridionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Tejo e Douro la variante meridionale del catalano parlata sul versante destro del fiume Ebro.
La maggioranza dei parlanti portoghese risiede: Capo Verde in Portogallo in Brasile a Sao Tomé.
Gli ebrei sefarditi hanno diffuso lo spagnolo: nei Balcani, nell'Anatolia e nell'Africa settentrionale nei Balcani, nell'Anatolia e nell'Arabia Saudita nei Balcani, nell'Anatolia nei Balcani, nell'Anatolia e nell'Europa settentrionale.
Si distinguono tre fasi nella storia del francese: franciano, occitano, francese medio franciano, occitano, francese moderno francese antico, francese moderno, francese contemporaneo francese antico, francese medio, francese moderno.
La base dell'italiano moderno è: nel toscano del Duecento nel fiorentino del Cinquecento nel fiorentino del Trecento nel veneto del Trecento.
Il romanesco è una varietà regionale di tipo: settentrionale centro-meridionale etrusco toscano.
L'italiano è stato una lingua prevalentemente scritta fino: al 1700, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale Al secondo dopoguerra , quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale all'Unità d'Italia, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale Al Primo dopoguerra, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale.
La desinenza in -iamo della prima persona plurale in tutte le coniugazioni deriva da un esito proprio del: campano antico lombardo fiorentino toscano generale.
Varietà occitane si parlano oggi anche: nell'Italia del Sud (Puglia) nell'Italia del Nord (Lombardia) nell'Italia del Nord (Piemonte) nell'Italia del Centro (Abruzzo).
Nell'occitano la A tonica latina in sillaba libera: passa a -e come in francese si conserva passa a -i dittonga in -ie.
Nel sardo antico si conservano forme come "derat" ( aveva dato) che derivano: dal piuccheperfetto indicativo latino dal presente congiuntivo latino dall'imperfetto indicativo latino dal condizionale presente latino.
Ancora oggi i dialetti godono di un certo prestigio sociale in alcune aree della penisola: Italia meridionale, Veneto, Lombardia Italia centrale, Veneto, Lombardia Italia meridionale, Veneto Italia meridionale, Veneto, Liguria.
La linea Massa-Senigallia suddivide l'Italia in: due macro aree linguistiche: dialetti settentrionali e centro-meridionali due macro aree linguistiche: dialetti centrali e meridionali quattro macro aree linguistiche: dialetti settentrionali orientali e occidentali, dialetti centrali e meridionali tre macro aree linguistiche: dialetti settentrionali, centrali e meridionali.
La varietà romanza più orientale della penisola iberica è: l'asturo-leonese il catalano il castigliano il basco.
Nell'estremo nord-ovest della penisola iberica si parla: l'asturo-leonese il galego l'aragonese il catalano.
Nel Medioevo, il dominio galloromanzo si suddivideva in: cinque aree linguistiche principali Quattro aree linguistiche principali tre aree linguistiche principali due aree linguistiche principali.
Lo studio della lingua fondato sull'analisi delle categorie morfologiche (analisi grammaticale) e di quelle funzionali (analisi logica) è di origine: greca moderna minoica fenicia.
Il filosofo greco Aristotele esamina il linguaggio come riflesso: del pensiero della prassi dell'istinto dei sensi.
I Normanni, benché di origine scandinava, avevano adottato come propria lingua: l'occitano lo spagnolo l'italiano il francese.
Le prime grammatiche delle lingue romanze furono scritte nel: nel secolo XI nel secolo XIII nel secolo XVIII nel secolo XV.
Nel trattato "De vulgari eloquentia" Dante afferma l'eccellenza di un volgare romanzo: il volgare occitanico il volgare castigliano il volgare italiano il volgare oitanico.
Gli eruditi del Rinascimento, ricercando le fonti del Petrarca volgare, riscoprirono dopo un oblio di più di due secoli: i romanzi francesi la lirica dei trovatori la lirica siciliana la lirica galega.
Per gli umanisti, l'italiano e le altre lingue romanze appaiono: come il naturale sviluppo del latino, prodotto dall'usura del tempo o dalle invasioni barbariche come il frutto della «corruzione» del greco, prodotta dall'usura del tempo o dalle invasioni barbariche come formazioni nuove, risultato delle invasioni barbariche come il frutto della «corruzione» del latino, prodotta dall'usura del tempo o dalle invasioni barbariche.
La prima grande grammatica di una lingua romanza è: la Grammaire française dell'Académie française le Leyes d'amor il De vulgari Eloquentia la Gramática de la lengua castellana di Antonio de Nebrija.
Per correggere e migliorare il testo delle opere dell'Antichità classica gli Umanisti fecero ricorso a due tecniche: l'"emendatio ope ingenii" e lo "stemma codicum" l'"emendatio ope ingenii" e l'"emendatio ope codicum" l'"emendatio ope ingenii" e la "collatio" l'"emendatio ope ingenii" e la "recensio".
La filologia romanza nasce quando si afferma: la semantica storica il formalismo la linguistica strutturalista il metodo storico-comparativo.
I fondatori dell'indoeuropeistica sono tradizionalmente considerati: Farnz Bopp e Wilhelm Grimm Friedrich Schlegel e Rasmus Rask Rasmus Rask e Franz Bopp Rasmus Rask e Jacob Grimm.
Il primo studioso ad adattare la metodologia di Bopp, Rask e Grimm al dominio romanzo è: François Raynouard Karl Brugmann Wilhelm Meyer-Lübke Friedrich Diez.
Friedrich Diez è uno studioso che si è occupato di: letteratura antica e letteratura medievale storia della letteratura e filologia germanica linguistica romanza e storia della letteratura indoeuropeistica e lirica trobadorica.
Il concetto di legge fonetica si basa sull'idea che ci sia: una regolarità nei cambiamenti fonetici una regolarità dei cambiamenti semantici una eccezionalità dei cambiamenti fonetici una parziale regolarità dei cambiamenti fonetici.
In francese, la /a/ tonica latina evolve in /e/: seguita da consonante nasale palatale in sillaba aperta e in sillaba chiusa in sillaba aperta in sillaba chiusa.
Le forme francesi "clair", "aile" sono: retaggi di antichi iati esiti di nessi consonantici + yod grafie latineggianti, impostesi nel Rinascimento grafie latineggianti, impostesi nel Medioevo.
Le parole italiane «vezzo» e «vizio» derivano: «vezzo» deriva dal francese "vis"; «vizio» dal latino «vezzo» dall'italiano «vezzeggiare», «vizio» dal latino VITIUM da due parole latine distinte: «vezzo» deriva da *VETIUM; «vitio» da VITIUM dallo stesso termine latino VITIUM.
La metafonesi del napoletano è provocata: solo da -u da -i e -e da -i e da -u solo da -i.
Nel'esito lat. AD-RIPARE > it. 'arrivare', il passaggio di [d] a [r] è un caso: dissimilazione raddoppiamento prostesi assimilazione.
Nell'esito lat. QUAERERE > it. 'chiedere', il passaggio di [r] a [d] è un caso di: anafonesi epentesi assimilazione Dissimilazione.
L'inserzione di una vocale o di una consonante all'inizio di una parola è detta: sincope prostesi epitesi epentesi.
La linguistica ottocentesca è una disciplina "comparativa" perché: tende a stabilire rapporti genealogici tra lingue non affini studia le lingue come sistemi autonomi a raggruppare le lingue affini in famiglie e a definire i rapporti intercorrenti tra esse si basa sul confronto tra tutte le lingue romanze e non romanze.
L'onomastica è una disciplina che: studia l'origine delle parole studia la formazione dell'omonimia studia la formazione e la distribuzione dei toponimi studia il sistema dei nomi propri e il processo di denominazione.
La recensio consiste: nella classificazione dei testimoni di un testo in base alla loro anteriorità cronologica nella classificazione dei testimoni di un testo in base agli errori comuni, e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici nella classificazione dei testimoni in base alle lezioni corrette e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici nella classificazione dei testimoni di un testo in base agli errori comuni, e nella correzione del testo grazie all'esclusivo intervento dell'editore.
Il «padre» del moderno metodo di edizione dei testi viene considerato: Paul Meyer Gaston Paris Paul Maas Karl Lachmann.
Joseph Bédier proponeva: di riprodurre fedelmente il testimone più recente, correggendone solo gli errori manifesti di riprodurre fedelmente il testimone che al termine della classificazione risultasse più vicino all'originale, correggendone solo gli errori manifesti ricostruire le lezioni dell'originale applicando la legge della maggioranza e basandosi sullo stemma codicum di rinunciare all'edizione critica di testi medievali.
Lo Strutturalismo si sviluppa a partire: dai primi decenni del Novecento nel Secondo dopoguerra Alla fine del Settecento agli inizi dell'Ottocento.
Nell'analisi del linguaggio, per Saussure e per lo Strutturalismo il primo approccio: comparativo e punta e istituire parentele tra lingue affini sincronico e diacronico contemporaneamente sincronico e punta a descrivere le relazione tra gli elementi costitutivi di una lingua è diacronico e punta a descrivere l'evoluzione di una lingua.
Secondo Saussure, la sincronia è: l'osservazione comparativa di diversi stati di una lingua lo studio delle categorie grammaticali di una lingua L'osservazione della lingua nel suo insieme sistematico in un determinato stato l'osservazione della lingua nel processo storico.
I suoni che non hanno funzione distintiva e che sono predicibili dal contesto sono detti: alloglotti allotropi coppie minime allofoni o varianti posizionali.
Due parole che si differenziano per un solo suono costituiscono: una analogia un'omonimia una coppia multipla una coppia minima.
Le vocali /e/ e /o/ sono: entrambe medio-basse entrambe basse entrambe medio-alte rispettivamente medio-alta e medio-bassa.
Il fondatore della geografia linguistica è stato: Jules Gilliéron Isaia Graziadio Ascoli Matteo Bartoli ferdinand de Saussure.
Il francese «abeille» 'ape' si spiega come un caso: di creazione metaforica sostituzione dovuta a riduzione del corpo fonetico livellamento analogico sostituzione per omofonia.
Diversamente dall'ALF (Atlas linguistique de la France), l'AIS (Atlante italo-svizzero) ordina le carte: secondo il secondo il criterio alfabetico secondo un ordine alfabetico e per affinità concettuali per affinità in sfere concettuali per opposizioni semantiche.
Con "bilinguismo" si designa la coesistenza nella società: di due varietà diverse tra loro, di cui una ormai in via di estinzione di due varietà diverse tra loro, a cui la comunità attribuisce pari grado di prestigio sociale di due varietà diverse tra loro: la lingua ufficiale e la lingua gergale di due varietà diverse tra loro, a cui la comunità attribuisce un differente grado di prestigio sociale.
La variazione diastratica è determinata: dall'evoluzione storica dalla classe sociale d'appartenenza; dal grado di istruzione; dal livello culturale. dalla provenienza geografica dalla classe sociale d'appartenenza; dal grado di istruzione; dal livello culturale; dal sesso e dall'età.
La variazione diamesica è determinata: dal contenuto della comunicazione dalla collocazione geografica dal medium comunicativo scelto (orale/scritto/video, ecc.) dall'appartenenza sociale.
La variazione su cui incidono contesti comunicativi è detta: Diamesica diastratica Diafasica diacronica.
Il termine «dialetto» viene dal greco : è stato introdotto nella cultura italiana ed europea dagli eruditi italiani del Cinquecento è stato introdotto nella cultura italiana ed europea dagli eruditi italiani del Settecento è stato introdotto nella cultura italiana ed europea dai grammatici della classicità latina è stato introdotto nella cultura italiana ed europea dagli eruditi italiani del Trecento.
Nel cambiamento linguistico, di norma: esercita il proprio influsso solo la lingua dei gruppi sociali superiori esercitano il loro influsso sia la lingua dei gruppi sociali inferiori sia quella dei gruppi superiori esercita il proprio influsso solo la lingua dei gruppi sociali inferiori esercita il proprio influsso solo la lingua adottata dagli intellettuali.
Le consonanti sono foni: che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della cavità nasale che non prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe che risultano dall'attivazione della vibrazione laringea, senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe.
Le vocali /o/ e /ɛ/ sono: rispettivamente posteriore e anteriore entrambe posteriori entrambe anteriori rispettivamente anteriore e posteriore.
Le vocali vengono classificate a seconda: della posizione della lingua e della posizione delle labbra sull'asse verticale e sull'asse orizzontale della posizione della lingua e della posizione delle labbra della posizione della lingua sull'asse verticale e sull'asse orizzontale della posizione della lingua e della posizione delle labbra sull'asse verticale.
La fonologizzazione è: l'acquisizione di nuovi morfemi L'acquisizione di nuovi fonemi La riduzione di un'opposizione distintiva in un sistema fonologico L'acquisizione di una nuova opposizione distintiva in un sistema fonologico.
Quando due fonemi /a/ e /b/ confluiscono in un terzo fonema /c/ abbiamo: defonologizzazione fonologizzazione assimilazione rifonologizzazione.
«Amic-o», «amic-a» sono esempi: di derivazione di alterazione di livellamento analogico di flessione.
L'estensione del morfema -o alla I persona singolare dell'imperfetto indicativo si spiega come: di innovazione di conservazione etimologica di prestito un fenomeno di livellamento analogico.
L'uso del suffissi -mente nel latino volgare per la formazione degli avverbi corrisponde ad un processo di: trasformazione analogica trasformazione analogica grammaticalizzazione livellamento analogico risemantizzazione.
Le continuazioni del lat. FOCUS, il rom. foc, l'it. fuoco, il fr. feu, ec, significano: 'fuoco' e non più come in latino 'focolare' 'focolare' come in latino in italiano 'fuoco', nelle restanti lingue romanze 'focolare in italiano e in romeno 'fuoco', nelle restanti lingue romanze 'focolare.
I termini romanzi che indicano il 'fegato' derivano dal lat. ficatum e sono il frutto di un cambiamento semantico per: contiguità ellissi contiguità ellissi contrasto similarità.
Il nome di indoeuropeo deriva: dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue indoeuropee, stanziati in Europa dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue sanscrite, stanziati in India dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue indoeuropee, stanziati in India dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue indoeuropee, stanziati in India e in Europa.
Il proto-indoeuropeo è: una lingua scritta di cui possediamo i testi una lingua effettivamente parlata e di cui possediamo testimonianze una lingua viva, parlata ancora oggi un concetto ricostruttivo.
In linguistica il sostrato indica: una stratificazione tellurica tracce di una lingua parlata in seguito ad una colonizzazione linguistica una lingua parlata da popoli confinanti rispetto ad una determinata area tracce di una lingua parlata precedentemente ad una colonizzazione linguistica.
Il latino volgare indica: La lingua utilizzata nella comunicazione quotidiana, di cui possediamo numerose attestazioni il turpiloquio latino la lingua parlata solo dal popolo e ignota ai ceti abbienti Un concetto solamente ricostruttivo.
L'Appendix Probi registra i cambiamenti: sintattici paradigmatici fonetici semantici.
Tra le fonti del latino volgare possiamo annoverare: il De rerum natura di Lucrezio e le commedie di Plauto le iscrizioni rinvenute a Pompei e il De vulgari eloquentia l'Eneide di Virgilio e il Satyricon di Petronio le Epistolae di Cicerone e altre opere letterarie della latinità classica.
Le Glosse di Reichenau contengono traduzioni di termini latini ormai percepiti come difficili in: medio-tedesco italiano antico antico francese latino semplificato che maschera già forme romanze.
La forma hoctober al posto di october del latino classico può essere interpretata come: cultismo ipercorrettismo neologismo prestito.
Nel latino classico aveva funzione distintiva: la lunghezza vocalica la lunghezza consonantica l'accento la dittongazione spontanea.
Nel latino volgare, il ruolo dell'accento: cessa di essere accessorio e diventa pertinente, distintivo è inesistente è irrilevante continua ad essere accessorio.
Nella zona di Lausberg il vocalismo tonico prevede uno schema di: dieci fonemi vocalici sette fonemi vocalici cinque fonemi vocalici otto fonemi vocalici.
l sistema del vocalismo tonico che interessa la maggior parte delle lingue romanze prevede: il passaggio di ā a /ɛ/ il passaggio di ĭ e di ē al fonema vocalico /ɔ/ il passaggio di ŏ a /u/ il passaggio di ĭ e di ē al fonema vocalico /e/.
In siciliano, in calabrese e nel dialetto del Cilento, /i/ e /e/ del latino volgare confluiscono in: /i/ /e/ /a/ /o/.
In latino volgare le forme soldus per solidus o masclus per masculus sono il risultato: della caduta della vocale atona postonica (sincope) della caduta della vocale atona postonica (aferesi) della caduta della vocale postonica (sinalefe) della caduta della vocale tonica.
Alcuni fenomeni fonetici nel passaggio dal latino al volgare sono detti panromanzi perché interessano tutte le lingue romanze. Tra questi ricordiamo: la palatalizzazione dei nessi cons. + l in posizione iniziale il passaggio di f iniziale a h la conservazione del dittongo AU la caduta di vocale postonica in parole proparossitone latine.
La sincope indica: la caduta della vocale protonica la caduta della consonante postonica la trasformazione fonetica della vocale tonica la caduta della vocale postonica.
La semiconsonante /j/ del latino classico era diventata in latino volgare: una semiconsonante lunga una consonante che poi evolverà nelle lingue romanze nelle affricate ʤ e ʣ una vocale vera e propria: una vocale alta anteriore /i/ una semivocale breve.
Il sardo logodurese e nuorese conserva il fonema velare /k/ anche davanti: alla vocale posteriore /o/ alle vocali posteriori /o/ e /u/ alle vocali anteriori /e/ e /i/ alle consonanti nasali.
L' occlusiva sonora /g/ in posizione iniziale seguita da suono palatale /e/, /i/ palatalizza: nell'italiano in tutte le lingue romanze nel romeno nel francese.
Nell'esito del fr. Fée<lat. FATA riconosciamo un fenomeno di: lenizione consonantica e dileguo raddoppiamento vocalico prostesi lenizione vocalica e dileguo.
La semiconsonante /w/ del latino classico era diventata in latino volgare una consonante vera e propria: una nasale /n/ una fricativa bilabiale sonora /β/ una vibrante /r/ una occlusiva sonora /g/.
Nelle lingue romanze l'ordine delle parole è: irrilevante libero condizionato inutile.
il profilo morfologico e sintattico, il latino e le lingue romanze rappresentano: dei tipi incomparabili dei tipi simili dei tipi paradigmatici dei tipi quasi opposti.
Il futuro e il condizionale nelle lingue romanze derivano da: forme perifrastiche formate da inf. + sum/eram forme sintetiche formate da inf. + habeo/habebam/*hebui forme perifrastiche formate da inf. + habeo/habebam/*hebui forme perifrastiche formate da inf. + eo/ivi.
In latino volgare le cinque declinazioni si erano ridotte a: una zero due tre.
Nel latino volgare, la IV e la V declinazione del latino classico erano: state assorbite rispettivamente dalla II e dalla I state assorbite rispettivamente dalla I e dalla II state eliminate state assorbite rispettivamente dalla II e dalla III.
In italiano, il pronome clitico «gli», caso dativo del maschile, è: la regolare continuazione di ILLAM la regolare continuazione di ILLI la regolare continuazione di ILLUI la regolare continuazione di ILLUM.
Il latino possedeva: una tripla serie di pronomi, tonici, liberi e atoni una tripla serie di pronomi, tonici, liberi e clitici una doppia serie di pronomi, tonici (o liberi) e atoni (o clitici) una sola serie di pronomi personali.
Quando il clitico si trova prima del verbo si ha: elisione del pronome raddoppiamento del pronome proclisi del pronome enclisi del pronome.
Secondo la legge Tobler-Mussafia nell'italiano antico si ha enclisi: nell'imperativo negativo e quando non è in posizione iniziale quando il verbo è in posizione finale e quando è preceduto dalle congiunzioni ma, o, e quando il verbo è in posizione iniziale e quando è preceduto dalle congiunzioni ma, o, e nell'imperativo negativo.
Tra le lingue romanze medievali una declinazione bicasuale venne conservata da: occitano e italiano romeno e italiano antico francese e spagnolo antico francese e occitano.
In latino gli articoli: erano inesistenti erano solo indefiniti erano indefiniti e definiti erano solo indefiniti.
In italiano l'articolo determinato maschile singolare il deriva: da un prestito dello spagnolo el dall'aggiunta di i prostetica alla variante tronca di lo, 'l dal pronome ILLI dalla continuazione della prima sillaba di IL(LUM).
In romeno l'articolo definito è: anteposto azzerato postposto sottinteso.
I passaggi di coniugazione che si verificano nelle lingue romanze rispetto al sistema latino sono chiamati: metamorfosi metastasi metaplasmi metatesi.
Nella frase "habeo epistulam scriptam", scriptam ha funzione di: complemento oggetto complemento predicativo dell'oggetto complemento predicativo del soggetto participio passato.
La genesi degli ausiliari romanzi è stata determinata inizialmente da: un cambiamento morfologico un cambiamento semantico un cambiamento sintattico un cambiamento fonologico.
La formazione del plurale divide la Romània in: tre aree: occidentale, plurale sigmatico; centrale, plurale asigmatico; orientale, plurale vocalico due aree: occidentale, plurale sigmatico; orientale, plurale vocalico due aree: occidentale plurale in nasale, orientale plurale vocalico due aree: occidentale, plurale vocalico; orientale, plurale sigmatico.
La Vie de Saint Alexis è stata composta: nel secolo XII nel secolo IX nel secolo VIII nel secolo XI.
Le più antiche attestazioni scritte in lingue romanze sono: testi religiosi e poesia lirica romanzi cortesi e poemi religiosi testi giuridici e poemi epici testi giuridici e testi pratici.
Secondo la definizione di Paul Zumthor la mouvance è: l'estrema mobilità della testualità medievale la mutevolezza dei generi letterari la circolazione dei manoscritti la fragilità dei supporti della scrittura.
Un modello di generi letterari medievali basato sulla teoria dell'estetica della ricezione è stato formulato da: Paul Zumthor Hans Robert Jauss Erich Auerbach Gianfrnaco Contini.
Il verbo trobar nell'occitano designa: l'arte della composizione poetica l'arte di cacciare con la lepre l'arte di sedurre una dama l'arte di duellare.
La fin'amor per i provenzali indica: la sottigliezza dell'amore la raffinatezza dell'amore l'inconsistenza dell'amore la perfezione dell'amore.
La cobla costituisce l'unità metrica della canso e corrisponde all'italiano: strofa ritornello coppia copula.
Lo scambio a distanza di coblas tra due o più trovatori su un argomento di dibattito è denominato: sirventes vers tenso canso.
Le lasse epiche sono: strofe di lunghezza regolare, in cui i versi hanno la stessa rima strofe di lunghezza regolare, in cui i versi hanno la stessa assonanza strofe di lunghezza irregolare, in cui i versi hanno la stessa rima strofe di lunghezza irregolare, in cui i versi hanno la stessa assonanza.
Le chansons de geste narrano principalmente gesta d'amore imprese fantastiche imprese amorose gesta guerriere.
Joseph Bédier riteneva che le chansons de geste fossero state composte da: chierici, collegati a monasteri posti sulle vie di pellegrinaggio monaci appartenenti a grandi abbazie isolate cantastorie itineranti legati ai pellegrinaggi copisti attivi negli scriptoria.
La tesi di Ramón Menéndez Pidal sull'origine orale della poesia epica può essere definita: memoriale neotradizionalista conservatrice avanguardista.
La Chanson de Roland appartiene al: ciclo di Guglielmo ciclo dei Narbonesi ciclo del re ciclo dei vassalli ribelli.
Il romanzo è fin dalle origini ideato per: essere cantato essere letto essere recitato essere musicato.
Il metro del roman è: distici di décasyllabes assonanzati distici di octosyllabes assonanzati distici di octosyllabes a rima baciata distici di décasyllabes a rima baciata.
Il primo testo di materia antica a noi pervenuto è: l'Eneas il Roman de Thèbes l'Alexandre di Alberic di Pisançon il Roman de Troyes di Benoit de Saint-Maure.
Il Roman d'Alexandre di Alexandre de Paris è composto in: strofe monorime di dodecasillabi lasse monorime di dodecasillabi lasse monorime di ottosillabi lasse assonanzate di dodecasillabi.
Il Roman de Troie narra: la guerra di Troia la conquista di troia da parte di Artù le vicende di Enea le lotte fratricide dei figli di Edipo.
Il Roman de Brut, volgarizzamento dell'Historia regum Britanniae è stato composto: da Chrétien de Troyes alla corte della Duchessa di Champagne da Benoit de Saint-Maure alla corte di Enrico II Plantageneto da Wace alla corte del Duca di Aquitania da Wace alla corte di Enrico II Plantageneto.
Nella formazione della letteratura romanzesca giocò un ruolo di pirmo piano: la corte di Enrico II Plantageneto la corte di Luigi IX la corte di Alfonso X la corte di Carlo Magno.
Nell'Historia regum Britanniae, Bruto, eroe eponimo della Britannia discende da: Poseidone Enea Ulisse Apollo.
Il nucleo tematico, narrativo e semantico dei romanzi di Chrétien è costituito da: vita di corte guerra e battaglie amore, avventura e meraviglia amore.
Perceval è il protagonista del: Erec et Enide Conte du graal Chevalier au lion Chevalier de la charette.
Il protagonista del romanzo di Chrétien de Troyes, Le Chevalier de la charette è: Galvano Bohort Ivano Lancillotto.
Nel Tristan di Thomas le tematiche centrali sono: fuga dal mondo rifiuto dell'amore amore cortese e idealità nobili amore coniugale.
Il Tristan di Béroul costituisce: la versione cortese la versione irlandese la versione gallese la versione comune.
Il romanzo di Tristano ci è pervenuto in: frammenti conservati da un solo manoscritto frammenti conservati da diversi manoscritti copia unica integrale versione integrale a firma di Thomas.
Denunciar test Consentimiento Condiciones de uso