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FILOLOGIA ROMANZA-1-11

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FILOLOGIA ROMANZA-1-11

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FILOLOGIA ROMANZA-1-11

Fecha de Creación: 2025/10/16

Categoría: Arte

Número Preguntas: 74

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2 Quale di queste affermazioni è corretta?. L'ibridazione può avvenire solo in particolari situazioni linguistiche, dove una lingua viene a contatto con molteplici realtà dialettali. L'ibridazione risulta dalla combinazione tra la lingua medievale e la sua espressione fonica o cadenza, irriproducibile sulla pagina scritta. L'ibridazione è il prodotto dell'interferenza linguistica tra lingua e letteratura mediolatina e lingue e letterature romanze medievali. L'ibridazione può avvenire solo nella contemporaneità, dove le lingue standard coesistono con realtà dialettali e parlate regionali.

2 Il diasistema, in filologia. Può permettere all'editore di un testo di identificare gli elementi che appartengono al sistema autoriale. Consente al filologo di identificare con sicurezza l'originale autoriale tra i vari testimoni di un testo. Consente di identificare il sistema linguistico superiore al sistema del copista. Consente di distinguere tra le possibili varianti di un testo, ma non offre in ogni caso un'immagine migliore della tradizione del testo.

2 Quale di queste affermazioni non è corretta?. L'area gallo-romanza, strutturalmente bilingue, fu il centro propulsivo delle culture in lingua romanza. La Francia è il territorio in cui si è affermata la versione della leggenda tristaniana dovuta a Eilhart von Oberg. L'area gallo-romanza fu il luogo dove prese vita il sistema dei generi romanzi tra XI e XII secolo. La Francia è un centro di irraggiamento primario di modelli, temi e contenuti, destinati a diffondersi in altre aree europee.

2 Il diasistema, in filologia. Rappresenta il sistema linguistico di un copista medievale. Rappresenta l'intersezione tra il sistema linguistico e stilistico dell'autore e il sistema linguistico e stilistico di uno o più copisti. Rappresenta il sistema linguistico autoriale di un'opera letteraria in lingua romanza. Rappresenta l'intersezione dei sistemi linguistici dei copisti di un testo medievale.

3 In quanto tempo le letterature romanze acquisirono una netta superiorità sulla letteratura mediolatina?. In circa 150 anni, dalla Rinascenza Carolingia alla seconda metà del X secolo. In circa 150 anni, dall'epoca delle invasioni barbariche fino ai Giuramenti di Strasburgo. In circa 150 anni, dall'invasione degli Arabi in Spagna fino alla fine del IX secolo. In circa 150 anni, dall'inizio del XII alla metà del XIII secolo.

3 Secondo lo schema elaborato da Pulgram. La Constitutio Antoniniana o "editto di Caracalla" del 212 d.C. determinò una crescita qualitativa del latino. Il declino della lingua latina si arrestò in coincidenza con il fenomeno della Rinascenza Carolingia. Le lingue romanze si affermarono nella loro forma scritta a partire dall'epoca tardo-latina. Non vi furono cambiamenti qualitativi nel latino delle classi aristocratiche.

3 Quale di questi testi latini non ha come fonte un testo volgare?. Le "pastorelle" in lingua latina. L'Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne. L'Alexandreis di Gualtiero di Chatillon. L'Historia regum Britanniae di Goffredo di Monmouth.

3 Secondo lo schema evolutivo del latino di Castellani. Il latino e le lingue romanze si diversificarono a partire dalla cosiddetta "Rinascenza Carolingia". In area gallo-romanza il latino conobbe una crescita qualitativa in coincidenza con il fenomeno della Rinascenza Carolingia. Non vi fu mai una convergenza tra il latino delle classi aristocratiche e quello delle classi popolari. Le invasioni barbariche furono l'ultimo evento catastrofe che determinò l'allontanamento del latino dalla norma.

4 Quale parlata regionale è diventata lingua nazionale in Francia?. La lingua del Poitou. La lingua dell’Île de France. La lingua del ducato di Normandia. La lingua della Champagne.

4 In antico francese, a prescindere dalla posizione, [u]. Sviluppa un dittongo [ui] derivante dalla risoluzione di un nesso CT secondario. Sviluppa un suono palatalizzato, come in MURUM > mur. È tendenzialmente muta. Sviluppa un suono nasalizzato simile alle vocali del francese moderno.

4 Quale di queste affermazioni è falsa?. Nel francese antico non esistono consonanti doppie, e raramente sono impiegate nella scrittura. La r in francese antico possiede già il tipico suono uvulare che ha anche nel francese moderno. non ci sono grafemi non pronunciati. La e in posizione finale non è "muta", ma ha piuttosto un suono indistinto simile allo "schwa".

4 Qual è l'esito in sillaba aperta della [e] aperta?. Il dittongo discendente [ei]. Il dittongo ascendente [ie]. Non subisce evoluzione condizionata. È soggetta a sincope vocalica.

4 Quale di queste affermazioni è corretta?. A partire dal XII secolo, tutti i suoni consonantici in francese antico sono scritti, ma non sono pronunciati. Il francese antico sviluppa dei suoni d'appoggio per le consonanti in posizione finale. Il francese antico uniforma per analogia gli esiti delle consonanti in posizione forte e debole. Il francese antico conosce esiti differenziati a seconda che una consonante sia in posizione debole o forte.

4 Come si comportano, in francese antico, le consonanti in posizione finale?. Salvo eccezioni, si conservano se sono precedute da consonante e dileguano se sono precedute da vocale. Si conservano, sia in posizione debole, sia in posizione forte. Sviluppano sempre dei suoni d'appoggio. Tendono tutte a dileguare, sempre.

4 Qual è l'esito delle vocali atone in posizione finale nel francese antico?. Si sviluppa sempre un suono vocalico [e] di appoggio. Generalmente dileguano senza lasciare tracce. Tutte le vocali ad eccezione di [a] > e muet. [a] atona > e muet, mentre tutte le altre vocali dileguano.

4 Quale periodizzazione relativa al francese è corretta dal punto di vista storico?. Il francese antico ha termine nel XVI secolo, quando Francesco I estende l'uso del franciano a tutti i documenti ufficiali del regno. Il cosiddetto "moyen français" ha inizio nel XIV secolo. La langue d'oïl copre un arco cronologico che va dall'XI al XIII secolo. Il medio-francese ha inizio nel XVII secolo.

4 Quale di queste affermazioni è corretta?. La lingua d’oïl presenta un sostrato germanico. Nella lingua francese medievale è presente un superstrato francone. Gli Aquitani e i Liguri sono popolazioni germaniche che, insediatesi in Francia, hanno influenzato la sua lingua per influsso di superstrato. Il superstrato celtico è lascito, prevalentemente, dei Galli e dei Belgi.

4 In francese antico, in sillaba aperta, la [o] chiusa. Sviluppa il dittongo [ou], come in FLOREM > flour, da cui il fr. moderno fleur. Assume un suono palatalizzato. Sviluppa il dittongo [uo] e, già nell'XI secolo, [ue], come in COR > cuer. Non subisce evoluzione condizionata.

4 Nel francese antico, il dittongo latino [au]. Rimane inalterato. Produce una [o] chiusa. Produce una [o] aperta (CAUSAM > chose). Produce il dittongo discendente [oi].

4 CN [14] In francese antico, [a] in sillaba libera. Evolve in [e]. Passa allo stadio di [e] muet. Sviluppa il dittongo [ai]. Non subisce evoluzione condizionata.

4 Quale di questi autori italiani non ha scritto in lingua d'oïl?. Martin da Canal. Brunetto Latini. Rustichello da Pisa. Percivalle Doria.

5 La -s segnacaso, in francese antico. Consente sempre di individuare il caso retto singolare. Compare sempre al caso obliquo singolare. È impiegata solo con i sostantivi imparisillabi. Consente, con qualche eccezione, di distinguere tra caso retto e caso obliquo.

5 Gli aggettivi, in francese antico. Seguono la declinazione degli imparisillabi latini. Seguono le regole di declinazione dei sostantivi. Presentano, nella declinazione, una maggiore regolarità nel franciano rispetto alle altre parlate regionali. Seguono la declinazione bicasuale solo al singolare.

5 Le forme pronominali dimostrative del francese antico. Presentano sempre una morfologia di tipo perifrastico. Presentano forme differenti a seconda che siano toniche o atone. Derivano unicamente dalle forme latine conservate ISTE/ILLE. Possono presentare derivati di forme latine e neoformazioni perifrastiche con ECCE e HIC.

5 Nel francese antico. Il comparativo può presentare forme derivate dal comparativo organico latino. Non presenta derivati di forme organiche latine. Si sviluppa, normalmente, dalle forme del comparativo in -ior latino, come in GRANDIOR > graindre. Si sviluppa sempre dalle forme plus/mielz seguite dall'aggettivo al grado positivo.

5 Il futuro del vb. essere in antico francese. Presenta sempre, a differenza degli altri verbi, una coniugazione etimologica derivante dal futuro del vb. sum. Presenta sia forme etimologiche sia forme perifrastiche. Può presentare una formazione perifrastica derivante dall'infinito del verbo seguito da HABEBAM. Si forma sempre con una combinazione di *ESSERE + HABEO grammaticalizzato: serai, seras, etc.

5 Il superlativo nell'antico francese. Può presentare forme organiche derivate dall'aggettivo combinato con il suffisso -ior (GRANDIOR > graindre). Deriva dalle forme organiche latine con il suffisso -issimus, a, um. Si forma con l'aggettivo al suo grado positivo preceduto da tres - TRANS o mout - MULTUM. Si forma con l'aggettivo al suo grado positivo seguito da tres - TRANS o mout - MULTUM.

5 Quale di queste affermazioni è corretta?. Il futuro del vb. essere in antico francese presenta sempre, a differenza degli altri verbi, una coniugazione etimologica derivante dal futuro del vb. sum. La -s segnacaso, in francese antico, consente con qualche eccezione di distinguere tra caso retto e caso obliquo. Le forme pronominali dimostrative del francese antico presentano forme differenti a seconda che siano toniche o atone. Il comparativo nel francese antico non presenta derivati di forme organiche latine.

7 I primi testi a carattere profano. Comparivano discretamente in codici di tipo liturgico. Si affermarono rapidamente, circolando in codici interamente composti in lingua volgare. Furono testi a dominante epica, legati ai grandi fatti della Storia. Furono testi storiografici, di impianto cronachistico.

7 I clerici vagantes. Presero parte attiva, nelle istituzioni religiose, alla riforma carolingia del sistema scolastico. Fuori dalle istituzioni religiose, produssero nuovi modelli culturali e nuove forme poetiche. Furono trattati con estremo rispetto dalle istituzioni culturali dell'epoca. Si differenziano dai cosiddetti "goliardi", che adottarono uno stile di vita paragonabile a quello bohemien.

7 I giuramenti di Carlo e Ludovico, a Strasburgo. Furono pronunciati nella lingua dell'altro per ragioni di tipo comunicativo. Furono pronunciati in latino e trascritti in lingua romanza per ragioni di tipo mimetico. Furono pronunciati da ciascuno nella propria lingua madre, e letti all'esercito nella lingua dell'altro, per ragioni di tipo comunicativo. Furono pronunciati nella lingua dell'altro per ragioni di tipo nazionalistico.

7 Il passaggio alle lingue volgari. Avvenne nell'impero carolingio utilizzando i modelli classici latini, come l'Eneide virgiliana e le opere di Ovidio. Avvenne attraverso i testi epici, che veicolarono le lingue presso la gran massa degli analfabeti. Avvenne per opera di uomini di elevata cultura, nell'ambito della produzione religiosa-edificante. Avvenne per opera dei chierici vaganti, nelle corti e nelle piazze.

7 Quale di queste affermazioni NON è corretta?. La lingua dei Giuramenti di Strasburgo, geograficamente e dal punto di vista diacronico, ha caratteri omogenei. La lingua dei Giuramenti di Strasburgo presenta dei tratti arcaici riconducibili all'epoca merovingica. La lingua dei Giuramenti di Strasburgo può essere avvicinata a una lingua di koiné. La lingua dei Giuramenti di Strasburgo presenta delle formule standard di tipo cancelleresco.

7 Gli intellettuali della corte di Carlo Magno. Provenivano da aree periferiche dell'Europa, come le isole britanniche, l'Italia e la Spagna. Erano clerici vagantes che contribuirono a far affermare nuovi modelli di cultura e forme poetiche. Contribuirono al diffondersi di un modello culturale in lingua volgare. Erano linguisticamente legati alle aree centrali dell'Impero, Francia e Germania.

7 Quale di questi fenomeni linguistici riscontrati nei Giuramenti di Strasburgo NON è tipico del romanzo?. Le forme del futuro salvarai e prindrai. L’evoluzione del nesso [ct] latino in it, sia primario sia secondario. Il tipo sintattico om. La conservazione di vocali di forma latina in fine di parola.

7 Quale di queste patine linguistiche non può essere associata ai Giuramenti di Strasburgo?. Pittavino. Franciano. Francone-renano. Franco-provenzale.

7 Quale di questi elementi non è riconducibile direttamente al fenomeno della "Rinascenza carolingia"?. La scrittura conosciuta come "littera carolina". La formazione di una letteratura nazionale in lingua volgare. La riforma delle istituzioni scolastiche. La formazione di un circolo di intellettuali di corte provenienti dalle aree periferiche dell'Impero.

7 Il 14 febbraio 842, a Strasburgo,. Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico giurarono entrambi in lingua romanza per farsi capire dai rispettivi eserciti. Ludovico il Germanico giurò in lingua romanza per farsi capire dai soldati del fratello, Carlo il Calvo. Carlo il Calvo giurò in lingua romanza per farsi capire dai soldati del fratello, Ludovico il Germanico. Ludovico il Germanico giurò in antico tedesco per farsi capire dai soldati del fratello, Carlo il Calvo.

7 La Chiesa dell'epoca di Carlo Magno. Interferiva, nei territori imperiali, con il legittimo potere esercitato da Carlo. Godeva, in Francia, di indiscusso prestigio culturale, promuovendo l'istruzione pubblica. Promuoveva nuovi modelli culturali profani e nuovi generi poetici. Era una chiesa territoriale, il cui capo era di fatto il sovrano.

8 Quale di queste affermazioni sulla lingua della Sequenza di Sant'Eulalia non è corretta?. Vi sono conservatorismi grafici latini. Vi sono tracce generalmente riconducibili alle isoglosse del francese. Vi sono tratti valloni, caratteristici del luogo dove fu composto il testo. Sono presenti forme riconducibili all'area anglo-normanna.

8 Quale di questi tratti linguistici non possono essere associati alla Sequenza di Sant'Eulalia?. Tratti generici del francese. Tratti franco-provenzali. Tratti valloni. Tratti di conservatorismo grafico latino.

8 Il testo della Sequenza latina dedicata a Sant'Eulalia. È scritto in lasse assonanzate. È un testo narrativo che vuole mostrare a un pubblico il più possibile ampio il valore esemplare del martirio di Eulalia. Presenta una declinazione bicasuale completamente sviluppata. Presenta un andamento elegiaco ed è scritto in un latino colto.

8 Quali di queste affermazioni relative alla Sequenza di Sant'Eulalia è falsa?. Il testo non è facilmente databile, per via di dati cronologici contradditori. Non è un testo lirico, bensì costruito secondo uno schema agiografico. Proviene da un'area geografica in cui è grande la sensibilità per il bilinguismo. Il complesso di testi cui appartiene la cantilena è da ricondurre all'unico ambiente monastico di St. Amand.

8 Qual è il primo testo scritto in una lingua romanza ad avere un valore letterario?. La Sequenza di Sant'Eulalia. La Chanson de Roland. I Giuramenti di Strasburgo. La Nota Emilianense.

8 Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. a Sequenza di Sant'Eulalia venne trascritta una quarantina d'anni dopo i Giuramenti di Strasburgo (probabilmente tra l'878 e l'882). La Sequenza di Sant'Eulalia è un testo di uso liturgico. La Sequenza di Sant'Eulalia è copiata nella parte finale di un manoscritto latino in cui sono trascritti anche il suo modello latino e a un poema epico in tedesco antico. La lingua della Sequenza di Sant'Eulalia presenta tratti di varie parlate del sud della Francia.

8 L'abate di St. Amand che ispirò la composizione della Sequenza fu. Luigi. Frodoin. Prudenzio. Hucbald.

8 Il termine adunet/aduret, presente al v. 15 della Sequenza di Sant'Eulalia. Puo significare "adorare" (il proprio Dio). Può significare "indurire" (la propria corazza). Può significare "pregare". Può significare "radunare" (le proprie forze).

9 L'ipotesi comparatistica sulle origini dell'epica. Immagina un originario patrimonio mitico comune a tutte le popolazioni indoeuropee. Ipotizza che l'epica sia un prodotto spontaneo e popolare, collegato alle origini germaniche delle popolazioni franche. Ipotizza che le chansons de geste fossero cantilene coeve ai fatti storici. Immagina che l'epica nasca dal confronto tra prodotto letterario clericale e azione dei chierici "vaganti".

9 Quale di questi caratteri non è immediatamente associabile all'epica?. La grande rilevanza all’intervento divino e miracoloso in aiuto dell’eroe o della parte “buona”. L'assenza di autorialità. La "formazione alla vita" di un individuo, dal suo addestramento alle armi alla sua maturità. La celebrazione di un senso collettivo dell’onore attraverso l’azione dell’eroe.

9 Secondo Jean Bodel. I testi epici si differenziano da quelli romanzeschi per il loro stile paratattico. I testi epici si differenziano da quelli romanzeschi per la loro polarizzazione ideologica. I testi epici si differenziano da quelli romanzeschi per il fatto di rappresentare i valori di una comunità. I testi epici si differenziano da quelli romanzeschi per la loro veridicità.

9 Quale di queste affermazioni non è corretta?. Il termine geste indica unicamente il "lignaggio". Il termine geste deriva dal latino res gestas. Il termine geste è caratteristicamente polisemico. Il termine geste indica, sulla base della sua etimologia, anche un "movimento finalizzato a uno scopo".

9 Quale di questi caratteri non è immediatamente associabile all'epica?. La costruzione del racconto basata su nessi causali. La cesura cronologica o biografica con l’epoca raccontata nell’epopea. Lo stile paratattico, costruito attraverso la giustapposizione degli episodi. La presenza di un eroe in cui la comunità si riconosce, che per essa si batte e che per essa può morire.

9 Quale di queste affermazioni sull'epica non è corretta?. Presenta un comune assetto formale, che va al di là dei confini linguistici delle singole aree (iberica, oitanica, occitanica). Nella sua strutturazione, la diffusione orale del testo ha contato più della sua elaborazione scritta. Ha caratteri apparentemente eterogenei, con elementi di cultura clericale commisti a tracce di circolazione orale. Presenta un'abbondanza di elementi di natura mnemotecnica.

9 Quale di questi pronomi personali è immediatamente associato all'epica?. Essi. Egli. Io. Noi.

9 Quale di questi elementi non è un elemento tipico dello stile epico?. La disumanizzazione del nemico. La descrizione idilliaca. Il meccanismo della ripetizione. Il meccanismo della sproporzione.

9 Cesare Segre. Ha dimostrato che l'epica fosse un genere di origine germanica, già formato in epoca merovingica. Ha ritenuto che l'epica sia nata come choc collettivo provocato da singoli fatti storici. Ha dimostrato che l'epica è un prodotto formalizzato di origine colta, destinato a fruizione orale. Ha dimostrato che nell'epica dell'XI e XII secolo sono trasposti i caratteri sociali della feudalità dell'epoca.

10 Quale di queste affermazioni sui poemetti agiografici è corretta?. Provengono tutti, linguisticamente, dalla Francia settentrionale. Hanno tutti, più o meno remotamente, un modello latino. Erano tutti cantati, o in qualche modo legati a una struttura musicale. Sono tutti in qualche modo legati alla liturgia.

10 La «Vie de saint Alexis» è. Una chanson de geste che per la sua lunghezza (625 décasyllabes) può dirsi oramai completamente svincolata dall'uso liturgico. Un poema agiografico che per la sua lunghezza (625 décasyllabes) può dirsi oramai completamente svincolato dall'uso liturgico. Un poema cavalleresco che per la sua lunghezza (625 décasyllabes) può dirsi oramai completamente svincolato dall'uso liturgico. Un poema di argomento profano che per la sua lunghezza (625 décasyllabes) può dirsi oramai completamente svincolato dall'uso liturgico.

10 La Vie de Saint Léger si compone di. Lasse di ottosillabi a rima baciata. Strofe di tre distici assonanzati di ottosillabi. Strofe di tre distici di ottosillabi a rima baciata. Lasse di ottosillabi assonanzati.

10 La lingua della Vie de Saint Léger. ha i caratteri di una trascrizione meridionale di un testo nato nel Sud-Ovest del dominio oitanico. è una lingua settentrionale sulla quale si innestano alcuni elementi della lingua provenzale. ha una patina anglonormanna. è occitana, più precisamente linguadociana.

10 Quale di queste cronologie è corretta?. Saint Alexis, Passion, Sequenza di Sant'Eulalia, Sancta Fides, Saint Léger, Boeci. Sequenza di Sant'Eulalia, Saint Léger, Passion, Sancta Fides, Boeci, Saint Alexis. Boeci, Passion, Sancta Fides, Saint Léger, Saint Alexis, Sequenza di Sant'Eulalia. Passion, Sequenza di Sant'Eulalia, Sancta Fides, Saint Léger, Boeci, Saint Alexis.

10 L'autore della Passion di Clermont-Ferrand. Concepisce il suo protagonista come simile al personaggio di Roland. Inserisce nel testo alcune istanze dell'evangelizzazione cluniacense. È mosso dall'intento di educare l'aristocrazia militare. Mostra una conoscenza delle tecniche dell'innologia e del panegirico.

10 L'imperfetto ert. È una forma non etimologica di imperfetto del vb. "essere". È l'antecedente della forma del fr. moderno etait. Sostituisce, nel XII secolo, la forma esteit - STARE. Deriva dall'imperfetto latino ERAT.

10 La trama della Vie de Saint Alexis. Esalta la dimensione affettiva della vita famigliare. Presenta il motivo canonico del combattimento con il male, che è sempre felon. Non prevede un antagonista. Esalta i valori della vita terrena, accanto a quelli del cavalierato cristiano.

10 Quale di questi espedienti non è una caratteristica strutturale dei poemetti agiografici?. L'entrelacement o costruzione a intreccio degli episodi. L'utilizzo di figure di parole come la frequentatio. La costruzione per lasse similari. I richiami verbali o formule che sottolineano i passaggi temporali e richiamano l'attenzione dell'uditorio.

10 Sia la Vie de saint Alexis sia la Chanson de Roland. sono scritte in antico occitano. sono scritte in décasyllabes. sono chansons de geste. sono scritte in lasse di décasyllabes.

10 Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand sono conservate dallo stesso manoscritto. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand sono poemetti in prosa. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand presentano entrambe una veste linguistica composita, caratterizzata da numerosi tratti meridionali. La Vie saint Lethgier e la Passion di Clermont Ferrand risalgono alla fine del X secolo.

11 Nel testo della Nota emilianense. La figura del traditore, Gano, non risulta decisiva per gli sviluppi della trama. Roland figura insieme ad altri personaggi del ciclo arturiano. Figurano Gano e Oliver, a riprova della circolazione comune della materia epica. Figurano personaggi appartenenti a cicli epici diversi da quello rolandiano.

11 La Nota emilianense è. un breve appunto copiato nel 1065-1075 che fornisce, trenta o quaranta anni prima del manoscritto di Oxford, un riassunto di un perduto testo rolandiano. un breve appunto copiato nel 1165-1175 che fornisce, trenta o quaranta anni prima del manoscritto di Oxford, un riassunto di un perduto testo rolandiano. un breve appunto copiato nel 1065-1075 che fornisce, circa negli stessi anni in cui fu trascritto il manoscritto di Oxford, un riassunto di un perduto testo rolandiano. un breve appunto copiato nel 1165-1175 che fornisce, circa negli stessi anni in cui fu trascritto il manoscritto di Oxford, un riassunto di un perduto testo rolandiano.

11 La forma neptispresente nella Nota emilianense. dimostra, linguisticamente, che l'estensore della Nota emilianense utilizzava un modello testuale in lingua francese. è un fraintendimento che ha origine dalla fonte latina del testo, la Vita Karoli di Eginardo. è un fraintendimento traduttologico, derivante dalla confusione tra il significato francese ("pari") e quello spagnolo ("cugini") della parola primi. al di là del fraintendimento linguistico, mostra la corrispondenza tra la Nota e le fonti storiografiche, dove sono menzionati i 12 pari di Carlo Magno.

11 Il "frammento dell'Aia". contiene un resoconto in prosa latina di una battaglia che coinvolge l'esercito di Carlo Magno. è la versione latina di un poema in volgare, in lasse assonanzate. Presenta caratteri tipici della storiografia, pur avendo un contenuto epico. presenta, accanto a personaggi del ciclo rolandiano come Carlo, personaggi appartenenti a altri cicli, come Guglielmo d'Orange.

11 Quale di queste affermazioni sul "frammento dell'Aia" non è corretta?. Vi si trovano combinati elementi di cultura alta mescolati a elementi tipici del racconto epico. C'è una mescolanza di elementi tematici appartenenti a cicli epici differenti. Presenta elementi macabri, e la caratteristica opposizione binaria tra Bene e Male. Nella prosa latina vi sono tracce di un idioma romanzo, segno della provenienza linguistica del trascrittore.

11 Le forme Rodlane e Bertlanepresenti nella Nota emilianense. Presentano una e d'appoggio in posizione finale, come è normale nel francese antico. Presentano l'esito regolare degli imparisillabi della III declinazione latina. Sono il frutto di un fraintendimento traduttologico. Presentano la e paragogica, caratteristica dei testi epici castigliani.

11 Nella Nota emilianense. si menziona la guerra tra Carlo e il pagano Borel. si menzionano i 12 nipoti di Guglielmo d'Orange. è menzionato il nome di Alda, sorella di Oliver e promessa sposa di Roland. si racconta che Roland muore da solo a Roncisvalle.

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