gigigi
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Título del Test:![]() gigigi Descripción: gigi L 33 alla 45 |




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Il challenge è: il coinvolgimento nell'obiettivo del compito e l’immersione nell'azione. tutte le opzioni proposte. un bisogno appreso di sentirsi efficaci. un senso di sfida verso altri. L'incongruenza tra le rappresentazioni di sé si supera grazie ai fattori motivanti: credere di essere, di riuscire e di valere. credere di potere, di riuscire e di valere. credere di potere, di sapere e di valere. credere di potere, di riuscire e di volere. La motivazione di Effectance. è una motivazione intrinseca precoce. è una motivazione estrinseca precoce. è la motivazione specifica a padroneggiare l’ambiente. è distinta dai vissuti di competenza ed efficacia. La percezione alla competenza riguarda: la sicurezza in se stessi. l'importanza di essere riconosciuti dagli altri per la propria bravura. la valutazione della probabilità di portare a termine con successo un certo compito o attività. la voglia di imparare. Non è vero che il senso di autoefficacia: equivale al senso di competenza. rispecchia le credenze prima di eseguire l’azione. sintetizza il livello di abilità percepita, l'importanza della situazione e le aspettative di riuscita. è un insieme di credenze personali dominio-specifiche. La percezione di competenza è: una motivazione funzionalmente autonoma. tendenzialmente stabile. una variabile di personalità. tutte le opzioni di risposta. La motivazione all'apprendimento: è appresa. è indipendente dall’ambiente. e innata. si manifesta dall’adolescenza. Per il modello di Harter, quando l’adulto sostiene i suoi tentativi di padronanza, il bambino sviluppa: vissuti emotivi legati all’approvazione esterna. la percezione di un senso di competenza e di controllo interno. il rinforzo del senso di dipendenza. l’interiorizzazione di un sistema di controllo esterno. La percezione di competenza può svilupparsi o inibirsi in funzione: del comportamento delle figure di riferimento. del comportamento delle figure di riferimento e del supporto ambientale. del confronto con i pari e del e del supporto ambientale. del livello di fiducia del bambino. La Teoria dei sé possibili distingue: il sé attuale, ideale, imperativo. il sé attuale, ideale, reale. il sé attuale, reale, imperativo. il sé odierno, ideale, voluto. Non è vero che. le difficoltà sono legate al valore attribuito e alla lettura soggettiva degli eventi. la motivazione è legata alla percezione di fattibilità. le difficoltà sono legate all'attesa e alla percezione di successo o fallimento,. il successo motiva di per sé. La sindrome demotivazionale disfunzionale è caratterizzata da tre ordine di deficit: culturale, motivazionale, emotivo. cognitivo, motivazionale, sociale. cognitivo, motivazionale, emotivo. cognitivo, personale, emotivo. Seligman distingue: cause controllabili vs. non controllabili. cause globali vs. specifiche. tutte le opzioni proposte. cause stabili vs. instabili. L’autostima può essere influenzata dall'ambiente attraverso meccanismi di: external appraisal; contingent self-worth; convinzioni self-defining; convinzioni self-enhancing. reflected appraisal; relative self-worth; convinzioni self-defining; convinzioni self-enhancing. reflected appraisal; contingent self-worth; convinzioni self-defining; convinzioni self-enhancing. reflected appraisal; contingent self-worth; convinzioni self-defining. L’autostima si fonda sulle dimensioni di: self-competence e autoefficacia. percezione di valore del compito e di sé come discente. percezione di approvazione esterna e self-liking. self-competence e self-liking. La sorpresa: ha sempre valore negativo. incrementa la motivazione. ha sempre valore positivo. può avere valore sia positivo, sia negativo. Le motivazioni possono essere preesistenti e apprese. vero, le motivazioni preesistenti non si possono modificare o inibire. vero, le motivazioni preesistenti sono motivi, bisogni, pulsioni, istinti; le motivazioni apprese sono convinzioni, obiettivi, valori. vero, le motivazioni preesistenti sono convinzioni, obiettivi, valori; le motivazioni apprese sono motivi, bisogni, pulsioni, istinti. falso, le motivazioni sono sempre apprese. Si possono associare tre deficit all’impotenza appresa: cognitivo, motivazionale, sociale. cognitivo, comportamentale, emotivo. prestazionale, motivazionale, emotivo. cognitivo, motivazionale, emotivo. La Teoria delle attribuzioni di Seligman descrive: le opinioni che le persone si formano circa i motivi degli insuccessi. le opinioni che le persone si formano circa i motivi dei loro rapporti affettivi. le opinioni che le persone si formano circa i motivi dei loro successi/insuccessi. le opinioni che le persone si formano circa ipropri livelli motivazionali. Gli obiettivi di performance: sono più efficaci per la motivazione e l’effettiva realizzazione. sono strettamente connessi alla prestazione e al livello di capacità. tutte le opzioni proposte. dipendono unicamente dall'individuo. Gli obiettivi di risultato: nessuna delle opzioni proposte. entrambe le opzioni proposte. coinvolgono anche gli avversari. possono non essere realizzati anche se gli obiettivi di performance vengono raggiunti. Il modello Smarter aggiunge le caratteristiche degli obiettivi: Exiting, recorded. Empirical, registered. Empirical, re-directed. E-xciting e R-egistered. Il modello di Burton, Naylor ed Holliday articola il processo di goal setting nelle seguenti fasi: impegno, valutazione ostacoli, previsione, monitoraggio, valutazione rischi, subgoaling. gerarchia, impegno, valutazione ostacoli, pianificazione, monitoraggio, valutazione, subgoaling. gerarchia, impegno, adattamento, pianificazione, monitoraggio, valutazione, subgoaling. impegno, valutazione ostacoli, previsione, monitoraggio, valutazione rischi, subgoaling. Rispetto agli obiettivi, è vero che: obiettivi di risultato è di performance possono essere individuati entrambi, preferibilmente a lungo termine. obiettivi di risultato è di performance possono essere individuati entrambi indifferentemente a breve e lungo termine. è preferibile individuare obiettivi di risultato nel breve termine è obiettivi di performance a lungo termine. è preferibile individuare obiettivi di performance nel breve termine è obiettivi di risultato a lungo termine. L’acronimo SMART per la corretta formulazione degli obiettivi significa: specific, misurable, action-oriented, realistic, timely. simple, misurable, active, realistic, timely. specific, misurable, action-oriented, right, tought. specific, multiple, action-oriented, realistic, timely. La motivazione all’apprendimento si caratterizza per: stupore, percezione della bellezza, consapevolezza di sé, sfida. stupore, percezione della bellezza, consapevolezza di comprensione, sfida. stupore, percezione del valore, consapevolezza di comprensione, perseveranza. stupore, percezione del valore, consapevolezza di comprensione, sfida. La capacità empatica comporta il saper: cogliere le emozioni dell'altro; condividere ciò che l'altro prova. cogliere la prospettiva dell'altro; comunicare supporto per ciò che l'altro prova. cogliere la prospettiva e le emozioni dell'altro; comprendere ciò che l'altro prova. cogliere la prospettiva e le emozioni dell'altro; comunicare che si comprende ciò che l'altro prova. L'interesse individuale è: propensione personale contingente ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. propensione comune contingente ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. la propensione personale durevole ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. la propensione comune durevole ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità. Gli indicatori non verbali dell’entusiasmo sono: voce, sguardo, gesti, cinesica, espressioni. voce, sguardo, gesti, espressioni. voce, sguardo, gesti, postura, espressioni. voce, gesti, cinesica, espressioni. Il modello “aspettativa x valore”: esprime un rapporto moltiplicativo. tutte le opzioni proposte. la motivazione è data dal rapporto tra aspettativa di fattibilità e valore attribuito. è influenzata da aspettative e obiettivi dell'ambiente. la passione armoniosa e quella ossessiva si differenziano in base a: il vissuto soggettivo e la percezione di controllo. il vissuto emotivo e la percezione di entusiasmo. il vissuto emotivo e la percezione di competenza. il vissuto emotivo e la percezione di controllo. Un sostegno è efficace se è: specifico, credibile, non controllante, contingente, centrato sulla persona. specifico, sincero, spronante, non controllante, contingente, centrato sulla persona. specifico, credibile, spronante, non controllante, contingente, centrato sulla prestazione. specifico, credibile, sincero, spronante, contingente, centrato sulla prestazione. La comunicazione orientativa: punta a sostenere senso di competenza del bambino. indica le strategie o l’interpretazione della situazione,. tutte le opzioni di risposta. punta a sostenere l’autonomia del bambino. Il self talk aiuta a: gestire le emozioni. tutte le opzioni proposte. orientare le azioni. attribuire un senso agli avvenimenti. Il self talk: è saltuario. è sempre consapevole. è un dialogo personale interno. tutte le opzioni proposte. Rispetto al Self-Talk, è vero che: è una delle principali strategie di auto-motivazione. bisogna preferire formulazioni in forma positiva. tutte le opzioni proposte. i pensieri negativi e le false formulazioni positive si contrastano con alternative, non negandoli. Tra le formulazioni disfunzionali del self talk ci sono: tutte le opzioni proposte. i pensieri "devo". le formulazioni negative. le false formulazioni positive. L'apprendimento è influenzato da meccanismi sociali: il conforto affettivo, la relazionalità e l’imitazione. il conforto affettivo, la relazionalità e la collaborazione. la collaborazione e l’imitazione. il conforto affettivo e l’imitazione. Per un apprendimento ottimale, gli obiettivi sociali e gli obiettivi di apprendimento devono essere congruenti tra loro. vero, ma gli obiettivi sociali sono subordinati a quelli di apprendimento. falso, obiettivi sociali e obiettivi di apprendimento sono spesso contrapposti. vero, e si devono promuovere l’orientamento alla padronanza e la collaborazione. vero, e si deve promuovere la collaborazione. La tecnica del brainstorming prevede : tutte le alternative proposte. la possibilità per chiunque di rielaborare le idee avanzate. la separazione della fase ideativa da quella valutatativa. la produzione di idee diverse, numerose e bizzarre. Secondo il modello di Wentzel (2000), gli obiettivi sociali dell'apprendimento devono essere considerati in funzione dell’orientamento e dello scopo. Sì, l’orientamento può essere di appartenenza o di valutazione, lo scopo può essere a sé o agli altri. Sì, l’orientamento può essere a sé o agli altri, lo scopo può essere di appartenenza o di valutazione. No, devono essere considerati in funzione delle abilità e dello scopo. No, devono essere considerati in funzione dell’orientamento e della piacevolezza. Il brainstorming può essere realizzato: anche mediante computer in forma asincrona. anche mediante computer in forma sincrona. esclusivamente in presenza. anche mediante computer in forma sincrona e asincrona. Il Think-Pair-Share: alterna lavoro a coppie e in grande gruppo. viene condiviso con il gruppo in tutti i suoi passaggi. prevede un graduale passaggio alla co-costruzione del sapere. viene realizzato a coppie. L’apprendimento mediato socialmente si realizza attraverso: a) modeling, b) scaffolding, c) perspective taking, d) pensiero narrativo, e) peer tutoring, f) group investigation, g) teambuilding, h) Jigsaw, i) ThinkPair-Share l) brainstorming. a, c, e, h, i,. d, i, l. tutte le alternative citate. f, g, h, i. I quattro stadi dell’imitazione sono: attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; osservazione: riproduzione motoria; motivazione alla ripetizione. attenzione e discriminazione dei modelli; ritenzione: riproduzione motoria; motivazione alla ripetizione. attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; ritenzione: riproduzione motoria; generalizzazione. attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; ritenzione: riproduzione motoria; motivazione alla ripetizione. Non è una tipologia di interdipendenza positiva: dei risultati. di identità. delle risorse. dei ruoli. Le fasi della gestione dell'apprendimento cooperativo per il formatore sono: progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo e il singolo. progettare l'attività, consolidare le precompetenze, valutare il gruppo e il singolo. progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo. progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il singolo e il processo. Nella costituzione dei gruppi cooperativi, occorre considerare: tipologia di costruzione e ambito disciplinare di riferimento. durata e ampiezza del gruppo, tipologia di costruzione. tipologia di costruzione e età dei soggetti. durata del gruppo e tipologia di costruzione. I principi dell'apprendimento cooperativo sono: tutte le opzioni proposte. responsabilità individuale. interdipendenza positiva e interazione costruttiva. competenze sociali e valutazione di gruppo. Le competenze relazionali di base per l'apprendimento cooperativo sono: conoscersi e fidarsi, risolvere i conflitti, comunicare. falso. vero, ad eccezione della comunicazione. vero, includendo anche l'accettarsi e sostenersi. vero. Non è una tipologia di interdipendenza: interdipendenza negativa. nessuna delle opzioni proposte. interdipendenza positiva. individualismo. Nell'apprendimento cooperativo si valutano: tutte le opzioni proposte. il piano dei contenuti e dei processi. il piano dei contenuti e delle relazioni. il piano dei processi e delle relazioni. Nell'apprendimento cooperativo la valutazione è responsabilità: del docente/formatore e dei formandi. del docente/formatore. dei formandi. ogni gruppo è valutato dagli altri. Nella valutazione dell'apprendimento cooperativo si possono usare schede di rilevazione, checklist, osservazione informale. falso. vero. vero, ad eccezione delle checklist. vero, ad eccezione dell'osservazione. Il contatto oculare: è ricercato in tutte le culture. è essenziale per la comunicazione. varia molto in base alla cultura di riferimento. ha sempre valenza positiva. La voce è una sostanza fonica che comprende riflessi, caratterizzatori vocali, vocalizzazioni, caratteristiche extralinguistiche e paralinguistiche. falso. vero. non comprende i riflessi. non comprende le vocalizzazioni. Fanno parte dei gesti: pantomime e ripercussioni. emblemi e imitazioni. tutti le opzioni proposte. emblemi e pantomime. I gesti sono: sono l’insieme delle azioni di contatto in un atto comunicativo. azioni motorie coordinate e circoscritte che generano un significato. un sistema di organizzazione dello spazio interpersonale nella comunicazione. un sistema di organizzazione del tempo nella comunicazione. Qualità paralinguistiche della voce, espressioni facciali, gesti, sguardo, prossimità, aptica e postura sono processi e fenomeni che costituiscono l'insieme della CNV. vero. falso. vero tranne la voce. vero tranne lo sguardo. La zona personale prevede distanze di: 1-4 m. > 4 m. 0,5-1 m. 0-0,5 m. La zona pubblica prevede distanze di: 0,5-1 m. 1-4 m. 0-0,5 m. > 4 m. La zona sociale prevede distanze di: 1-4 m. 0-0,5 m. 0,5-1 m. > 4 m. La zona intima prevede distanze di: 0-0,5 m. 1-4 m. > 4 m. 0,5-1 m. Il sorriso indica disponibilità a cooperare ed è un promotore dell’affinità relazionale con funzione. emotiva. cognitiva. sociale. emotiva e sociale. Il contesto è l’insieme delle condizioni, delle opportunità, delle restrizioni e dei vincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali che genera un messaggio di senso. genera un messaggio di senso insieme all'intenzione. vero. falso. genera un messaggio di senso insieme al testo. il silenzio: è assenza di comunicazione. è una comunicazione strategica ambigua. le regole del silenzio sono trasversali alle diverse culture. è una comunicazione strategica chiara. Non è vero che il contesto: è individuale. dipende dalle persone e dalla loro memoria. è costituito dalla persona che agisce nel e in relazione con un determinato ambiente. implica sviluppo. Intenzione significa: direzionalità e soggettività. direzionalità e volontarietà. tutte le opzioni proposte. autonomia e volontarietà. L'intenzione-in-azione è: la capacità di intervenire in modo intenzionale nell’imprevisto. la progettazione di un’azione. il monitoraggio dell'azione nel suo corso. lo scopo iniziale di un'azione. L''intenzione antecedente è: la previsione degli esiti di un'azione. la progettazione di un’azione. lo scopo iniziale di un'azione. la capacità di intervenire in modo intenzionale nell’imprevisto. Il principio di cooperazione stabilisce che coloro che conversano cercano di fare in modo che: gli interlocutori siano soddisfatti. Non si perda tempo. Si riesca a comunicare. Non sorgano conflitti. Tommaso è stato dichiarato colpevole di omicidio. Di conseguenza viene incarcerato per i prossimi dieci anni. Secondo Austin, si tratta di un atto: locutorio. comunicativo. illocutorio. perlocutorio. In base alla massima della qualità, il parlante deve: tutte le opzioni proposte. fornire contributi pertinenti, intervenire quando necessario. fornire un contributo vero, dicendo solo cose comprovate. evitare di essere ambiguo, oscuro o prolisso. Il contesto implicito è dato da. il mondo di riferimenti che il parlante condivide con l'interlocutore. tutte le opzioni proposte. parole, gesti, espressioni ed elementi della CNV. il mondo di riferimenti del parlante. Le funzioni base della comunicazione sono: funzione proposizionale, culturale, linguistica. funzione proposizionale, relazionale, emotiva. funzione proposizionale, relazionale, espressiva. funzione dichiarativa, linguistica, espressiva. Il processo di intenzionalizzazione consiste nel: comunicare un messaggio. manifestare un’intenzione. condividere un obiettivo comunicativo. interpretare un messaggio. Secondo Grice, l’intenzionalità comunicativa consiste nel: voler entrare in relazione con l'interlocutore. voler aumentare le informazioni possedute dal destinatario. voler rendere consapevole il destinatario di qualcosa. voler accompagnare il processo di decodifica del destinatario. Le strategie comunicative: tutte le opzioni proposte. sono stabili. implicano un processo di calibrazione affettiva e cognitiva del messaggio. sono generalizzabili. In assenza di intenzionalità reciproca non si ha: informazione. contenuto. relazione. comunicazione. I parametri delle caratteristiche paralinguistiche sono: Altezza, intensità, ritmo. Tono, durata, accento. Tono, intensità, tempo. tono, durata, ritmo. Lo sguardo dura in media: 5 secondi. 3 secondi. 2.5 secondi. 1,5 secondi. Mara ha l’intenzione comunicativa di manifestare la sua rabbia al proprio capo per la paga molto bassa. Secondo Austin vuole compiere: un atto perlocutorio. un atto locutorio. un atto fatico. un atto illocutorio. Si parla di “uso conversazionale” di un termine quando: il bambino ha acquisito l’uso di un termine in tutti i contesti conversazionali. il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine e ne comprende il significato. il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine pur non comprendendone il significato. il bambino comprende il significato di un termine, ma non distingue ancora il contesto nel quale viene utilizzato. La comunicazione funzionale è: a) accettante; b) stimolante; c) fondata su motivazioni estrinseche; d) incoraggiante; e) non incerta o imprevista; f) non differenziata. b, c, e. a, b, c, d, e, f. a, b, d. d, e, f. Le implicature sono: a) inferenze che aiutano a determinare il significato di un enunciato; b) distinte in convenzionali e conversazionali; c) scalari se contravvengono il principio di qualità. b, c. A, b, c. A, b. A, c. |