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TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESEImprese e Mercati - Ecampus

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Título del test:
Imprese e Mercati - Ecampus

Descripción:
Lezione 1 - 48

Autor:
AVATAR

Fecha de Creación:
26/03/2023

Categoría:
Universidad

Número preguntas: 409
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Temario:
nel lungo periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare solo un profitto normale una perdita un extraprofitto o una perdita un extraprofitto.
In un mercato di concorrenza perfetta la numerosità dei compratori dipende dal numero di prodotti perfetti sostituti disponibili sul mercato sono molto numerosi sia i compratori che i venditori sono numerosi solo i compratori sono molto numerosi solo i venditori.
In un mercato di concorrenza perfetta non viene commercializzato un tipo specifico di prodotto i prodotti venduti sono perfetti complementi i prodotti venduti sono standardizzati i prodotti venduti sono differenziati.
In un mercato di concorrenza perfett le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta le imprese hanno come fine ultimo quello minimizzazione del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto.
nel breve periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare un profitto normale solo un extraprofitto un perdita un extra profitto o una perdita.
in un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita: non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri si ritira dal mercato differenza il prodotto minaccia i competitor.
la teoria neoclassica dell'impresa si fonda: nessuna delle precedenti alternative è corretta su una concezione statica o dinamica della concorrenza su una concezione dinamica della concorrenza su una concezione statica della concorrenza.
l'imprenditore descritto dagli economisti della scuola austriaca si limita a rispondere agli stimoli esogeni risponde agli stimoli esogeni e da vita al processi di cambiamento non presenta differenza dell'imprenditore shumpeteriano è dinamico e innesca il processo di cambiamento.
l'imprenditore shumpeteriano risponde agli stimoli esogeni e da vita al processi di cambiamento è dinamico e innesca il processo di cambiamento non presenta differenza dell'imprenditore concepito dalla scuola austriaca si limita a rispondere agli stimoli esogeni.
nel lungo periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare solo un profitto normale una perdita un extraprofitto un extraprofitto o una perdita.
nel breve periodo le imprese in concorrenza perfetta riescono a realizzare solo un extraprofitto un extra profitto o una perdita un perdita un profitto normale.
in un mercato di concorrenza perfetta: l'asimmetria informativa a diversi gradi di configurazione non esiste asimmetria informativa l'asimmetria informativa è funzione del prodotto venduto esiste asimmetria informativa.
nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta: le barriere all'entrata il pieno impiego la strategia di prodotto la diversificazione produttiva .
nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta (due risposte corrette) la struttura dei costi gli investimento in impianti il pieno impego la politica dei prezzi.
Secondo il paradigma SCR, le politiche dei prezzi rientrano nella struttura del mercato nessuna delle risposte performance condotta.
La scuola di Chicago ritiene che il mercato sia un contesto dinamico dove gli extra-profitti realizzati sono dovuti ad efficienza e/o innovazione e creatività?, e non a posizioni di rendita. Proprio per questo motivo un eventuale intervento dello Stato nel mercato determina solo inefficienze. VERO SOLO SU ALCUNE FORME DI MERCATO SEMPRE FALSO 0 1.
il modello Dasgupta-Stiglitz critica l'esistenza dei nessi unidirezionali mostrati dal paradigma SCR 1 0 SEMPRE FALSO VERO SOLO SU ALCUNE FORME DI MERCATO.
la scuola di Chicago sostiene che il potere di mercato derivante dallo sfruttamento di posizioni monopolistiche è solo temporaneo il potere di mercato derivante dallo sfruttamento di posizioni monopolistiche è prima temporaneo e poi duraturo nessuna delle precedenti alternative è corretta il potere di mercato derivante dallo sfruttamento di posizioni monopolistiche è duraturo.
secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance la politica dei prezzi l'equità la strategia del prodotto la diversificazione produttiva.
secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance il pieno impego la strategia del prodotto gli investimenti in impianti le barriere all'entrata .
secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance la ricerca e l'innovazione la struttura dei costi la strategia del prodotto il progresso tecnologico.
secondo l'approccio SCR è un indicatore di performance la politica dei prezzi la strategia del prodotto l'efficienza economica la ricerca e l'innovazione.
il paradigma SCR è attributo ai classici al pensiero keynesiano ai neoclassici alla scuola di Harvard.
nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta le barriere all'entrata la politica dei prezzi la struttura dei costi efficienza economica.
rientra all'interno della struttura del mercato la politica dei prezzi efficienza economica la numerosità dei venditori e degli acquirenti equità.
secondo l'approccio SCR i comportamenti delle imprese si modellano sulla struttura di mercato in cui operano i comportamenti delle imprese si modellano solo in funzione dei risultati economici conseguiti i comportamenti delle imprese prescindono dalla struttura del mercato i comportamenti delle imprese prescindono dalle dimensioni del mercato.
l'approccio SCR nasce per comprendere solamente le condizioni del mercato nasce per comprendere la relazione che esiste tra condizioni del mercato e prestazioni realizzate dall'impresa nessuna delle precedenti alternative è corretta nasce per comprendere solo le prestazioni delle imprese.
rientra all'interno della struttura del mercato la politica dei prezzi la differenziazione del prodotto equità efficienza economica.
rientra all'interno della struttura del mercato efficienza economica le barriere all'entrata la strategia del prodotto la politica dei prezzi.
nel paradigma SCR rientra all'interno della condotta il progresso tecnologico la ricerca e l'innovazione l'equità l'integrazione verticale.
rientra all'interno della struttura del mercato gli investimenti in impianti efficienza economica l'integrazione verticale la politica dei prezzi.
rientra all'interno della struttura del mercato la politica dei prezzi la strategia del prodotto la ricerca e l'innovazione la diversificazione produttiva.
rientra all'interno della struttura del mercato la struttura dei costi gli investimenti in impianti il progresso tecnologico la ricerca e l'innovazione.
Il paradigma attribuito alla scuola di Harvard è noto come SCR, cosa significa ? Struttura, comportamenti, reddito Struttura, comportamenti, ricchezza Nessuna delle risposte struttura, comportamenti, risultati.
Secondo il paradigma SCR, l'integrazione verticale rientra nella nessuna delle risposte performance struttura del mercato condotta.
Secondo il paradigma SCR, la ricerca e innovazione rientra nella struttura del mercato nessuna delle risposte condotta performance.
Secondo il paradigma SCR, la diversificazione produttiva rientra nella struttura del mercato nessuna delle risposte performance condotta.
Secondo il paradigma SCR, le barriere all'entrata rientrano nella struttura del mercato nessuna delle risposte condotta performance.
Secondo il paradigma SCR, la struttura dei costi rientra nella performance struttura del mercato nessuna delle risposte condotta.
Secondo il paradigma SCR, il progresso tecnologico rientra nella condotta nessuna delle risposte struttura del mercato performance.
Secondo il paradigma SCR, gli investimenti in impianti rientrano nella nessuna delle risposte performance struttura del mercato condotta.
Secondo il paradigma SCR, la differenziazione del prodotto rientra nella condotta performance struttura del mercato nessuna delle risposte.
Secondo il paradigma SCR, l'efficienza economica rientra nella nessuna delle risposte performance condotta struttura del mercato.
Secondo il paradigma SCR, le strategie del prodotto rientrano nella performance condotta struttura del mercato nessuna delle risposte.
In un mercato di concorrenza perfetta le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello minimizzazione del profitto.
In un mercato di concorrenza perfetta i prodotti venduti sono standardizzati non viene commercializzato un tipo specifico di prodotto i prodotti venduti sono differenziati i prodotti venduti sono perfetti complementi.
in un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita minaccia i competitor non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri si ritira dal mercato differenza il prodotto.
In un mercato di concorrenza perfetta sono molto numerosi solo i venditori sono molto numerosi sia i compratori che i venditori sono numerosi solo i compratori la numerosità dei compratori dipende dal numero di prodotti perfetti sostituti disponibili sul mercato.
la teoria neoclassica dell'impresa si fonda su una concezione statica della concorrenza su una concezione statica o dinamica della concorrenza nessuna delle precedenti alternative è corretta su una concezione dinamica della concorrenza.
La distinzione tra i modelli di mercati è effettuata sulla base della numerosità delle imprese, dall'esistenza di barriere all'entrata e all'uscita dal mercato e sul grado di differenziazione del prodotto dalla frammentazione del mercato dalla numerosità delle imprese e sul grado di sostituzione del prodotto dall'esistenza di barriere all'uscita e dal grado si differenziazione del prodotto.
La teoria neoclassica dell'impresa comprende solo la concorrenza perfetta solo il monopolio e la concorrenza monopolistica concorrenza perfetta, monopolio e concorrenza monopolistica solo il duopolio.
l'imprenditore descritto dagli economisti della scuola austriaca risponde agli stimoli esogeni e da vita al processi di cambiamento si limita a rispondere agli stimoli esogeni non presenta differenza dell'imprenditore shumpeteriano è dinamico e innesca il processo di cambiamento.
in un mercato di concorrenza perfetta l'asimmetria informativa a diversi gradi di configurazione non esiste asimmetria informativa l'asimmetria informativa è funzione del prodotto venduto esiste asimmetria informativa.
Nel mercato di concorrenza perfetta, al prezzo determinato dal mercato non esiste eccesso di domanda ma esiste eccesso di offerta non esiste eccessi di offerta ma esiste eccesso di domanda è impossibile raggiungere l'equilibrio tra domanda e offerta non esiste eccesso di offerta e di domanda.
L'impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta si confronta con: una domanda analestica una domanda a tratti analestica nessuna delle precedenti alternative è corretta una domanda perfettamente elastica.
Per l'impresa concorrenziale, la curva del ricavo totale assume un andamento lineare crescente all'aumentare della quantità prodotta nessuna delle risposte decrescente all'aumentare della quantità prodotta prima crescente poi decrescente all'aumentare della quantità prodotta.
In un mercato di concorrenza perfetta nel breve periodo la curva di domanda individuale dell'impresa è uguale alla curva di costo marginale uguale alla curva di costo medio variabile uguale alla curva di costo medio totale uguale alla curva di ricavo marginale.
In concorrenza perfetta le imprese sono price maker follower nessuna delle risposte price taker.
In quale mercato la curva di domanda del mercato e dell'impresa coincidono nessuna delle risposte oligopolio concorrenza perfetta monopolio.
In concorrenza perfetta, nel lungo periodo si ottiene un extraprofitto nessuna delle risposte sicuramente una perdita un profitto normale.
L'esistenza di extraprofitti nel breve periodo in concorrenza perfetta comporta la creazione di barriere legali nessuna delle risposte l'uscita dal mercato di alcune imprese l'ingresso di nuove imprese.
Quale mercato risulta effiente sia dal punto di vista produttivo che allocativo nessuna delle risposte la concorrenza monopolistica la concorrenza perfetta il monopolio.
Quando si realizza efficienza tecnica quando si produce la quantità massima di output possibile quando si produce la quantità desiderata con il minor costo possibile nessuna delle risposte quando si riducono i costi nel lungo periodo.
Quando si realizza efficienza allocativa se P=ATC se P>MC nessuna delle risposte se P=MC.
Nel lungo periodo in un mercato di concorrenza perfetta nessuna delle risposte P=AVC min P=Mcmin P=ATCmin.
Il mercato di concorrenza perfetta è un mercato in cu esistono molte imprese, che offrono un prodotto differenziato e che hanno difficoltà di accesso al mercato esistono molte imprese , che offrono un prodotto standard e che hanno facilità di accesso al mercato esistono poche imprese ed il prodotto è standard esistono molte imprese , che offrono un prodotto differenziato e che hanno difficoltà di accesso al mercato.
Nel breve periodo in un mercato concorrenziale le imprese: realizzano una perdita possono realizzare un profitto possono realizzare una perdita possono realizzare o un profitto o una perdita.
In concorrenza perfetta se P>min AVC nessuna delle risposte per l'impresa è indifferente cessare l'attività o continuare a produrre l'impresa continua a produrre l'impresa cessa l'attività.
Se il costo marginale è maggiore del ricavo marginale, l'impresa per aumentare il profitto dovrebbe aumentare il prezzo lasciare invariata la produzione aumentare la produzione diminuire la produzione.
L'impresa realizza una perdita se P>ATC nessuna delle risposte P<ATC P=ATC.
In concorrenza perfetta l'impresa espande la sua produzione fino a quando MR>AVC nessuna delle risposte MR>MC MR=MC.
La curva di domanda della singola impresa che opera in un mercato concorrenziale presenta E = ∞ Ed=0 Ed=1 nessuna delle risposte.
le imprese che operano in un mercato concorrenziale nel breve periodo possono realizzare un profitto o una perdita realizzare una perdita nessuna delle precedenti alternative è corretta realizzare un profitto.
nel mercato di concorrenza perfetta gli operatori sono price maker se il bene prodotto è perfetto sostituto price teker price maker price maker o price taker in funzione del prodotto venduto.
In un mercato perfettamente concorrenziale, la curva di domanda é perfettamente elastica rispetto al prezzo anelastica Nessuna delle risposte rigida rispetto al prezzo.
Caratteristiche del mercato di concorrenza perfetta. Quale, tra le risposte, non è esatta? Non ha barriere all'entrata e all'uscita Standardizzazione del prodotto Esistenza di informazioni imperfetta E' caratterizzato da un numero elevato di compratori e di venditori.
Per l'impresa concorrenziale, la curva del ricavo totale assume un andamento prima decrescente e poi crescente all'aumentaredella quantità prodotta prima crescente e poi decrescente all'aumentare della quantità prodotta lineare crescente all'aumentare della quantità prodotta decrescente all'aumentare della quantità prodotta.
Se parliamo di equilibrio di breve periodo in concorrenza perfetta, la parte della curva al di sopra del livello in cui MC = ATC si chiama Funzione di domanda dell'impresa Funzione di domanda dell'impresa Funzione di offerta dell'impresa Funzione di costo medio.
Funzione di costo medio monopolio concorrenza monopolistica nessuna delle risposte oligopolio.
Quando si realizza efficienza allocativa? Quando P < MC Quando P = MC Quando P > MC Quando MC = MR.
Quando si realizza la massimizzazione del profitto nessuna delle risposte quando MC=MR quando MC<MR quando MR>MR.
In concorrenza perfetta, nel breve periodo, se il prezzo è maggiore del costo medio totale, si ha Nessuna delle risposte una perdita un profitto normale un extraprofitto.
Nel mercato in concorrenza perfetta, in corrispondenza del prezzo determinato dal mercato esiste un eccesso di offerta rispetto alla domanda esiste un eccesso di domanda rispetto all'offerta non esiste eccesso di offerta e di domanda Nessuna delle risposte.
in un mercato di monopolio nessuna delle precedenti alternative è corretta è presente un unico venditore e molti compratori sono presenti molti venditori e molti compratori sono presenti molti venditori e un unico compratore .
Il monopolista si collocherà nel punto in cui: MR<MC MR>MC MR=MC nessuna delle risposte .
Il monopolista realizza una perdita ogni volta che: P<ATC nessuna delle risposte P>ATC P=ATC .
In concorrenza perfetta l'indice di Lerner è 0 -1 compreso tra 0 e 1 1.
Cosa misura l'indice di Lerner? il potere di mercato esercitato da un venditore il potere di mercato esercitato da un gruppo di venditori il potere di mercato esercitato dai consumatori Nessuna delle risposte .
In monopolio la curva di domanda dell'impresa coincide con la curva di domanda di mercato nessuna delle risposte nel lungo periodo la curva del ricavo marginale si posiziona sempre al di sopra della curva del ricavo medio l'impresa realizza sempre profitti economici positivi .
Il monopolio è un mercato in cui esistono molti compratori ed un solo venditore. Qual è la relazione che esiste tra domanda di mercato e quella di impresa? coincidono nessuna relazione entrambe sono crescenti quando la domanda di mercato cresce, quella dell'impresa decresce.
Si ha equilibrio dell'impresa monopolistica quando il costo marginale è uguale al ricavo marginale nessuna delle risposte il ricavo marginale supera il costo marginale il prezzo è uguale al ricavo medio .
Il monopolista ritiene profittevole: vendere una minore quantità ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza vendere maggiori quantità dei concorrenti vendere una maggiore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza vendere una minore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza .
Come si calcola l'indice di Lerner? L = P - P/MC L = MC - P/MC L= P - MC/P Nessuna delle risposte .
in un mercato di monopoli nessuna delle precedenti alternative è corretta funzione di domanda dell'impresa e del mercato coincidono la funzione di domanda dell'impresa non coincide con quella di mercato la funzione di domanda del mercato non coincide con quella dell'impresa .
I monopoli naturali si creano per la forte presenza di barriere all'entrata, che si concretizzano nell'esistenza di economia di scala si creano per l'assenza di beni sostituti si creano quando per legge è riservata ad un soggetto una posizione di esclusività si creano quando le altre imprese non riescono a produrre a bassi costi .
l'indice di Lerner è misurato come P-ATC/P P-AVC/P P-MR/P P-MC/P .
in un mercato di monopolio esistono notevoli barriere all'entrata le barriere all'entrata possono essere superate non sono presenti barriere all'entrata nessuna delle precedenti alternative è corretta.
in un mercato di monopolio il bene fornito è unico e senza sostituti il bene fornito è omogeneo il bene fornito è sostituibile il bene fornito è complementare .
il monopolista entrambe le risposte è price maker nessuna delle precedenti alternative è corretta può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito .
il monopolista: tutte le alternative sono corrette può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito può realizzare un extraprofitto può decidere la quantità da produrre .
il monopolista: può decidere la quantità da produrre solo in alcuni casi può decidere la quantità da produrre nessuna delle precedenti alternative è corretta può decidere la quantità da produrre solo nel caso di beni complementari .
l'extraprofitto del monopolista rappresenta un profitto superiore a quello normale proprio del mercato di concorrenza perfetta nessuna delle precedenti alternative è corretta non è un vero e proprio profitto un profitto solo nel caso in cui il monopolista riesca a vendere una maggiore quantità rispetto ai competitor .
In Monopolio, l'indice di Lerner assume un valore Compreso tra 0 e 1 Maggiore di 0 Pari a 0 Pari a -1 .
il potere di mercato esercitato da un venditore può essere misurato attraverso indice di intensità del mercato l'indice di Gini come media geometrica delle quote di mercato del singolo in funzione della totalità l'indice di Lerner.
in un mercato di monopolio la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il produttore la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il consumatore rispetto al mercato di concorrenza perfetta rappresenta il giusto compromesso tra prodotte e non produrre nessuna delle precedenti alternative è corretta .
l'indice di lerner assume valori infinitesimali solo maggiori di uno compresi tra zero e uno inferiori di zero .
Il surplus del produttore è misurato Dall'area al di sopra del CM Dall'area al di sopra del ATC Dall'area compresa tra la curva di domanda ed il livello di prezzo Dall'area compresa tra la curva di offerta ed il livello del prezzo .
Il surplus del consumatore E' la differenza tra il costo sostenuto ed il prezzo effettivamente pagato Nessuna delle risposte E' la differenza tra il prezzo che un compratore è disposto a pagare ed il prezzo effettivamente pagato E' la differenza tra il prezzo pagato al venditore ed il costo da lui sostenuto .
Il surplus del consumatore rispecchia Nessuna delle risposte Le preferenze del consumatore La razionalità del consumatore Il benessere economico .
Il surplus del produttore E' il prezzo pagato dal compratore E' la differenza tra il prezzo pagato al venditore ed il costo da lui sostenuto Entrambe le risposte sono esatte Nessuna delle risposte .
Il livello di produzione che massimizza il profitto del monopolista E' individuato nel punto in cui P = MR E' individuato nel punto in cui MC = MR Nessuna delle risposte E' individuato nel punto in cui P=MC.
il monopolio non è efficiente ne dal punto di vista produttivo ne dal punto di vista allocativo non è efficiente dal punto di vista produttivo ma lo è dal punto di vista allocativo non è efficiente dal punto di vista allocativo ma lo è dal punto di vista produttivo è efficiente sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista allocativo .
La concorrenza monopolistica prevede: numero relativamente ampio di venditori, prodotti differenziati, inesistenza di barriere all'entrata numero ridotto di venditori senza barriere all'entrata numero relativamente ampio di venditori, prodotti indifferenziati, barriere all'entrata numero ridotto di venditori, prodotti differenziati, esistenza di barriere all'entrata .
in un mercato di concorrenza monopolista: nel lungo periodo ogni impresa produce un output inferiore a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output uguale a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore o minore a quello registrato nel breve periodo.
La concorrenza monopolistica implica presenza di collusione barriere legali assenza di collusione intervento dello Stato.
il mercato di concorrenza monopolistica è un mercato in cui sono presenti molti compratori e pochi venditor è un mercato in cui sono presenti pochi venditori e compratori è un mercato in cui è presente un unico venditore e pochi compratori è un mercato in cui sono presenti molti compratori e venditori.
in un mercato di concorrenza monopolista le barriere all'entrata sono insormontabili non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dal mercato le barriere all'entrata possono essere superate le barriere in uscite sono alte.
in un mercato di concorrenza monopolista nessuna delle precedenti alternative è corretta non esistono barriere all'ingresso non esistono barriere in uscita entrambe le risposte.
in un mercato di concorrenza monopolista i beni offerti sono differenziati i beni offerti sono complementare i beni offerti sono omogenei i beni offerti sono caratterizzati da diversi gradi di omogeneità.
in un mercato di concorrenza monopolista sono presenti molti venditori e molti compratori non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dal mercato tutte le alternative sono corrette i beni offerti sono differenziati.
in un mercato di concorrenza monopolista sono presenti molti venditori e un unico compratore nessuna delle alternative e corretta i beni offerti sono complementare esistono barriere all'ingresso e all'uscita.
in un mercato di concorrenza monopolista la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del monopolista la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del mercato di concorrenza perfetta la funzione di domanda si presenta meno elastica di quella del monopolista la funzione di domanda si presenta meno elastica di quella del monopolista.
l'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo non realizza profitto realizza un profitto minimo realizza un profitto normale realizza un extra profitto.
l'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo superiore al costo marginale realizza un extra profitto come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo minore al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale.
Che cosa indica l'indice di Lerne il profitto il prezzo di riserva nessuna delle risposte il margine di profitto per ogni unità venduta.
Quando si realizza efficienza economica quando si produce la quantità desiderata con il minor costo possibile quando si produce la quantità massima di output possibile quando si massimizza il profitto nessuna delle risposte.
L'impresa che opera in concorrenza monopolistica Nessuna delle risposte Entrambe le risposte sono esatte Nel LP può realizzare un extraprofitto Nel LP realizza soltanto un profitto normale.
In concorrenza monopolistica Sono presenti pochi compratori e pochi venditor I beni offerti sono percepiti come perfettamente omogenei Esistono rilevanti barriere all'ingresso e all'uscita Sono presenti molti compratori e molti venditori.
Si parla di monopolio naturale Quando un gruppo di imprese che producono lo stesso prodotto, per diverse ragioni, trovano conveniente produrre solo a condizione di servire tutta la domanda Quando siamo di fronte alla totale assenza di economie di scala Nessuna delle risposte Quando una sola impresa, per diverse ragioni, trova conveniente produrre solo a condizione di servire tutta la domanda.
Quale mercato è inefficiente dal punto di vista allocativo ? la concorrenza perfetta la concorrenza perfetta e monopolistica nessuna delle risposte la concorrenza monopolistica.
L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo realizza un extraprofitto, in quanto pratica un prezzo superiore al costo medio totale un profitto nullo un profitto normale, anche se pratica un prezzo superiore al costo marginale Nessuna delle risposte.
L'impresa in concorrenza monopolistica raggiunge il massimo profitto quando MR<MC nessuna delle risposte MR>MC MR=MC.
Un'impresa in concorrenza monopolistica si confronta con una curva di domanda nessuna delle risposte molto elastica anelastica rigida.
all'interno di una coalizione i membri attivi non partecipano all'assunzione delle decisioni in quanto finalizzate al raggiungimento degli obiettivi non partecipano all'assunzione delle decisioni rinunciano ad un ruolo attivo in cambio di benefici monetari partecipano all'assunzione delle decisioni in quant o finalizzate al raggiungimento degli obiettivi.
La teoria comportamentale dell'impresa, nell'ottica di Simon, considera l'impresa come uno strumento utile per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi diversi uno strumento utile per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono gli stessi interessi uno strumento utile per comprendere le strategie dei concorrenti uno strumento utile per capire quali obiettivi possono essere raggiunti dall'impresa stessa.
all'interno di una coalizione i membri passivi partecipano all'assunzione delle decisioni in quant o finalizzate al raggiungimento degli obiettivi anche a fronte di benefici monetari non rinunciano al loro ruolo attivo sono trattati come i membri attivi rinunciano ad un ruolo attivo in cambio di benefici monetari.
compensazioni che eccedono ciò che è strettamente necessario al funzionamento e alla sopravvivenza dell'impresa sono indicative della debolezza organizzativa di miglioramenti della gestione di un minor ricorso al capitale di credito di un maggior livello di capitale proprio.
secondo la visione di Simon l'impresa è uno mezzo per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi uguali e non conflittuali uno strumento per la realizzazione degli obiettivi libera da soggetti che governano uno strumento per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi uguali e non conflittuali uno strumento per la realizzazione degli obiettivi, governata da soggetti che esprimono interessi diversi, anche conflittuali.
all'interno dell'impresa la risoluzione dei conflitti si ottiene attraverso compensazioni finanziari la politica dei prezzi la diversificazione produttiva il dialogo.
conviene ricorrere al mercato sempre mai anche in caso di realizzazione di un contratto completo e semplice solo se le informazioni da reperire sono molteplici tutte le volte che le informazioni necessarie alla realizzazione di un contratto completo sono semplici da reperire e in numero esiguo.
La teria dei costi di transazione si fonda sul pensiero di Cournot Simon Smith Coase.
la teoria dei costi di transazione prende spunto dal pensiero di Malthus Simon Berle Coase.
Coase sostiene che alcune transazioni tra gli attori economici avvengano nel mercato e alcune all'interno dell'impresa che le transazioni tra gli attori economici avvengano solo all'interno dell'impresa che le transazioni tra gli attori economici avvengano solo sul mercato che le transazioni avvengano solo all'interno dell'impresa.
secondo Coase l'assetto dell'impresa è definito sulla base sulla base del bene prodotto in relazione al numero di manager che in essa operano in funzione della corporate governance dei contratti che essa stipula.
i contratti risultano complessi da comporre a causa di razionalità illimitata e opportunismo di razionalità illimitata e alti livelli di coerenza di razionalità limitata e opportunismo di razionalità limitata da un lato e lealtà dall'altro.
mutuando il principio della razionalità limitata di Simon la teoria dei costi di transazione ammette che i soggetti non assumano decisioni con deficit di informazioni la teoria dei costi di transazione ammette che i soggetti assumano decisioni con surplus di informazioni la teoria dei costi di transazione ammette che i soggetti assumano decisioni grazie alla perfetta informazione la teoria dei costi di transazione ammette che i soggetti assumono decisioni con deficit di informazioni.
nella realtà impresa e mercato non si trovano mai in forma pura entrambe le risposte nessuna delle precedenti alternative è corretta il primo per funzionare ha bisogno di un minimo di organizzazione, così come ogni impresa ha bisogno di un minimo di casualità il primo per funzionare ha bisogno di un minimo di casualità, così come ogni impresa ha bisogno di un minimo di organizzazione.
la teoria dell'agenzia analizza le relazioni tra due agenti nessuna delle precedenti alternative è corretta analizza le relazioni tra due principali analizza le relazioni tra principale e agente.
le transazioni tra P/A vengono realizzate all'interno della struttura aziendale almeno fino al punto in cui il costo marginale associato alla gestione interna sia maggiore al ricavo marginale di gestione via mercato almeno fino al punto in cui il costo marginale associato alla gestione interna sia maggiore al costo marginale di gestione via mercato almeno fino al punto in cui il costo marginale associato alla gestione interna non sia uguale al ricavo marginale di gestione via mercato almeno fino al punto in cui il costo marginale associato alla gestione interna non sia uguale al costo marginale di gestione via mercato.
la teoria dell'agenzia affronta il problema entrambe le risposte sono corrette della selezione avversa nessuna delle precedenti risposte dell'azzardo morale.
l'azzardo morale riguarda i problemi che sorgono prima della transazione nessuna delle precedenti risposte considera sia problemi pre che post contrattuali riguarda i problemi che sorgono prima durante lo svolgimento del rapporto.
la teoria dell'agenzia è una teoria superata analizza le relazioni P/A solo all'interno di transazioni perfette analizza le relazioni P/A in una transazione imperfetta analizza le relazioni a prescindere dal tipo di transizione.
la selezione avversa nessuna delle precedenti risposte riguarda i problemi dello svolgimento del rapporto considera sia problemi pre che post contrattuali riguarda i problemi che sorgono prima della transazione.
L'oligopolio è una forma di mercato Le decisioni assunte dall'impresa non sono legate a quelle delle altre imprese Nessuna delle risposte Non esistono barriere all'entrata e/o all'uscita Caratterizzata dalla presenza di poche imprese che producono un bene omogeneo o differenziato .
Nell'oligopolio esistono barriere all'ingressi e/o all'uscita ? si, ma non sono insuperabili si, ma sono superabili nessuna delle risposte non esistono .
in oligopolio, l'interdipendenza strategica: permette alle imprese presenti sul mercato ad effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti da la possibilità alle imprese presenti sul mercato di non effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti obbliga le imprese presenti sul mercato ad effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti non permette alle imprese presenti sul mercato ad effettuare le scelte strategiche sulla base delle aspettative di reazione delle concorrenti .
l'oligopolio può essere non cooperativo cooperativo nessuna delle precedenti risposte entrambe le risposte sono corrette .
nel caso di oligopolio non cooperativo: le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, assumo decisioni collettive le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, non sono in grado di assumere decisioni in modo indipendente, senza cercare accordi più o meno palesi le imprese non sono interdipendenti e non assumo decisioni in modo indipendente le imprese pur consapevoli dell'interdipendenza, assumo decisioni in modo indipendente, senza cercare accordi più o meno palesi .
nell'analisi dell'oligopolio non cooperativo è possibile individuare: entrambe le risposte sono corrette modelli dinamici nessuna delle precedenti risposte modelli statici .
i modelli statici di oligopolio non cooperativo: analizzano le interazioni non considerano la dinamicità del processo produttivo nessuna delle precedenti risposte entrambe le risposte sono corrette.
i modelli statici di oligopolio non cooperativo: analizzano le interazioni senza considerare la dinamicità del processo produttivo non analizzano le interazioni sul mercato ma analizzano la dinamicità del processo produttivo analizzano solo la dinamicità del processo produttivo analizzano le interazioni e la dinamicità del processo produttivo .
sono modelli statici di oligopolio non cooperativo: tutte false tutte vere il modello di Cournot il modello di Bertrand e il modello di Stackelberg .
i modelli dinamici di oligopolio non cooperativo: tutte le alternative sono corrette considerano le prospettive future tengono conto delle azioni passate analizzano le interazioni di mercato .
L'oligopolio è caratterizzato da: pochi grandi produttori con un prodotto omogeneo pochi grandi produttori prodotti differenziati pochi grandi produttori con un prodotto differenziato .
i modelli dinamici di oligopolio non cooperativo: analizzano le interazioni di mercato considerano le azioni passate e quelle future analizzano le interazioni di mercato ma non considerano le azioni passate e quelle future non analizzano le interazioni di mercato, considerano le azioni passate e quelle future nessuna delle precedenti risposte .
sono modelli dinamici di oligopolio non cooperativo: il modello di Cournot il modello di Bertrand e il modello di Stackelberg tutte vere tutte false .
Quale tra i seguenti elementi individua un mercato oligopolistico? limitato numero di venditori presenza di limiti legali un solo produttore limitato numero di compratori.
In oligopolio si verifica: efficienza allocativa efficienza allocativa e produttiva nessuna delle risposte efficienza produttiva .
L'oligopolio è Nessuna delle risposte caratterizzato dalla presenza di molte imprese dal lato dell'offerta caratterizzato da una forte indipendenza caratterizzato dalla presenza di poche imprese dal lato dell'offerta .
in oligopolio, visto che le imprese presenti sul mercato sono poche nessuna delle precedenti risposte esiste un livello minimo di interdipendenza strategica non esiste interdipendenza strategica esiste una forte interdipendenza strategica .
Equilibrio Cournot-Nash Indica il punto in cui le imprese sono simultaneamente collocate sulle rispettive curve di reazione, ed è il punto in cui le due funzioni di reazione si intersecano Indica la possibilità di collusione tra le imprese Nessuna delle risposte Indica il punto in cui le imprese sono simultaneamente collocate sulle rispettive curve di reazione.
nel modello di Cournot quante imprese sono presenti sul mercato? 2 imprese 3 imprese una sola impresa di grandi dimensioni 3 imprese, un di grandi dimensioni alla quale fa capo una di grandi dimensioni.
nel modello di Cournot le imprese si confrontano con un costo marginale decrescente un costo marginale nullo con un costo a tratti crescente e a tratti decrescente con un ricavo marginale crescente.
nel modello di Cournot le imprese decino in modo simultaneo le proprie strategie solo delle volte decidono le proprie strategie non hanno bisogno di decidere strategie dato il mercato oligopolistico nessuna delle precedenti alternative è corretta.
La collusione è molto più semplice nelle industrie dove le imprese sono molto concorrenziali nelle industrie dove sono presenti molte imprese nelle industrie dove sono presenti poche imprese Nessuna delle risposte.
nel modello di Cournot, individuiamo una sequenza di azioni dove tutte vere l'impresa concorrente B entra nel mercato potendo servire la parte di domanda non soddisfatta da A. L'ingresso di questa seconda impresa sul mercato provoca un abbassamento del prezzo l'impresa A correggerà le sue azioni e al termine dei diversi aggiustamento l'industria convergerà all'equilibrio l'impresa A, che si trova inizialmente in una posizione di monopolio, fissa il prezzo, determinando così la quantità, in corrispondenza dell'uguaglianza tra costo e ricavo marginale.
in un mercato oligopolistico la quantità venduta in condizioni di equilibrio è pari 1/3 di quella venuta di concorrenza perfetta 1/2 di quella venduta in concorrenza perfetta 2/3 di quella venduta in concorrenza perfetta 4/4 di quella venduta in concorrenza perfetta.
il modello di Cournot presenta una forma specifica di oligopolio in cui sono presenti solo due imprese che si confrontano con un costo marginale nullo entrambe le risposte sono corrette.
Le curve di reazione sono relazioni che collegano la quantità prodotta da un oligopolista al tempo t, con quella prodotta da un concorrente al tempo t-1 relazioni che collegano il prezzo praticato da un oligopolista, con il prezzo praticato dai concorrenti relazioni che collegano la quantità prodotta da un oligopolista al tempo t, con quella prodotta dallo stesso oligopolista al tempo t-1 nessuna delle risposte.
Il modello di Cournot E' un modello di leadership di prezzo E' un modello di competizione sulla qualità E' un modello di leadership di qualità E' un modello di competizione sul prezzo.
Cournot stilizza un mercato Nessuna delle risposte In cui sono presenti due produttori di un bene standardizzato Di monopolio In cui sono presenti più prodotti di un bene standardizzato.
Per ridurre il rischio d'imprese nessuna delle risposte entrambe le risposte si collude si coopera.
Quali caratteristiche possiede il modello di Cournot duopolio nessuna delle risposte duopolio con costo marginale pari a zero duopolio con costi marginali crescenti.
Il duopolio di Cournot è caratterizzato dalla presenza di due imprese che si confrontano con alla base un costo marginale pari a 1 un costo marginale crescente un costo marginale nullo un costo marginale decrescente.
Cosa può compromettere la stabilità di un cartello il mark up i prezzi predatori nessuna delle risposte i free riding.
Il modello di Stackelberg è un modello leder-follower è un modello che consente le imprese di osservare il comportamento strategico di tutte le altre imprese è un modello di oligopolio cooperativo Nessuna delle risposte.
il modello di Stackelberg opera nell'ambito dell'oligopolio non cooperativo opera sia in condizioni di oligopolio non cooperativo che cooperativo opera nell'ambito dell'oligopolio cooperativo nessuna delle precedenti risposte.
il modello di Stackelberg si fonda sull'ipotesi che due imprese considerano le reazioni del concorrente si fonda sull'ipotesi che solo una delle imprese in gioco consideri le reazioni del concorrente senza contemplare l'immobilità si fonda sull'ipotesi che solo una delle imprese in gioco consideri le reazioni del concorrente, a fronte dell'immobilità dell'altra si fonda sull'ipotesi l'imprese in gioco non consideri le reazioni del concorrente.
il modello di Stackelberg si fonda sull'ipotesi che solo una delle imprese in gioco consideri le reazioni del concorrente tutte vere tutte false si fonda sull'immobilità dell'altra.
nel modello di Stackelberg l'impresa A fissa o la quantità o i pezzi a cui vendere in considerazione della più probabile reazione di B l'impresa A fissa la quantità da vendere senza considerare la reazione di B l'impresa A fissa i prezzi a cui vendere in considerazione della più probabile reazione di B l'impresa A fissa la quantità da vendere in considerazione della più probabile reazione di B.
Nel modello di Stackelberg L'impresa leader ed il follower agiscono come monopolisti L'impresa leader sceglie la quantità da produrre che non potrà più essere modificata L'impresa leader sceglie la quantità da produrre che potrà essere modificata quando viene a conoscenza del livello di produzione scelto dal follower L'impresa leader fissa un prezzo, lasciando determinare al mercato la quantità venduta.
il modello di Stackelberg tutte vere è un modello leder-follower è un modello in cui il follower sceglie dopo aver osservato le mosse del leader è un modello in cui il primo sceglie la quantità da produrre, che non potrà essere più cambiata.
nel modello di Bertrand la competizione sul prezzo non si ripercuote sul business la competizione sul prezzo sembra costringere le imprese a ridurre continuamente il prezzo di vendita nessuna delle precedenti risposte la competizione sul prezzo sembra costringere le imprese a ridurre continuamente le quantità vendute.
nel modello di Bertrand le imprese si dividono il mercato tutte vere le imprese arrivano a fissare un prezzo pari al costo marginale le imprese aggiustano il prezzo attraverso una serie di fas.
nel modello di Bertrand i consumatori effettuano le scelte di acquisto solo sulla base del prezzo i consumatori non hanno potere di effettuare delle scelte, sono solo le imprese a poter scegliere e i consumatori adattano il loro comportamento i consumatori effettuano le scelte di acquisto o sulla base del prezzo o sulla base della quantità in maniera indistinta i consumatori effettuano le scelte di acquisto solo sulla base delle quantità.
nel modello di Bertrand nessuna delle precedenti alternative è corretta l'impresa si preoccupa di fissare il prezzo di vendita ma questo comporta cambiamenti di strategia da parte dei concorrenti l'impresa si preoccupa di fissare il prezzo di vendita, senza che ciò comporti cambiamenti di strategia da parte dei concorrenti l'impresa non fissare il prezzo di vendita perché ciò non comporta cambiamenti di strategia da parte dei concorrenti.
nel modello di Bertrand la competizione sul prezzo sembra costringere le imprese a ridurre continuamente il prezzo di vendita tutte false il prezzo di vendita viene ridotto fino ad un valore pari al costo marginale tutte vere.
Nel modello di Bertrand l'impresa si preoccupa di realizzare un aumento delle vendite, inducendo i concorrenti a modificare le loro scelte l'impresa si preoccupa di fissare un prezzo di vendita, comportando cambiamenti strategici da parte dei concorrenti l'impresa si preoccupa di fissare un prezzo di vendita, senza che ciò importi cambiamenti strategici da parte dei concorrenti l'impresa si preoccupa di realizzare un extraprofitto.
nel modello di Edgeworth si introduce un tetto massimo di prezzo possono essere introdotti sia vincoli sul prezzo che sulla capacità produttiva nessuna delle precedenti risposte si introduce un vincolo di capacità produttiva.
nel modello di Edgeworth tutte false una volta raggiunto l'equilibrio, questo è particolarmente instabile nel caso di prezzi particolarmente bassi, questa limitazione impedisce di soddisfare l'intero mercato riducendo ulteriormente il prezzo tutte vere.
nei modelli di leadership di prezzo le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda infinitamente elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda anelastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader . le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda poco elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader le imprese follower si confrontano con una funzione di domanda perfettamente elastica in corrispondenza del prezzo deciso dal leader .
nei modelli di leadership di prezzo si assume l'esistenza di un'impresa dominante che grazie al suo potere non agisce sul mercato che non pratica azioni aggressive ma supporta le imprese emergenti nessuna delle precedenti risposte che pratica azioni molto aggressive.
l'instabilità dell'equilibrio del modello di Edgeworth è data dal fatto che le imprese sono tentate di diminuire il prezzo per trovare nuovi clienti nessuna delle precedenti alternative è corretta che le imprese non si interessano ai prezzi che le imprese sono tentate di alzare il prezzo senza perdere tutti i clienti.
La leadership di prezzo è un accordo informale con cui all'interno del mercato di concorrenza perfetta si decide il prezzo del prodotto nessuna delle risposte un accordo formale con cui gli oligopolisti possono coordinare i prezzi un accordo formale con cui gli oligopolisti specificano la quantità di prodotto da realizzare.
Nel modello della leadership di prezzo dominante Si assume che il settore sia dominato da una sola impresa, molto più efficiente delle altre Si assume che l'impresa sceglie di servire una parte di mercato che sa bene non può essere servita dall'impresa concorrente Si assume che il settore sia dominato da un gruppo di imprese, con strategie particolarmente aggressive Nessuna delle risposte.
Il cartello è un'importante forma di collusione attraverso cui le imprese di uno stesso settore si accordano sulla quantità da produrre si accordano sul prezzo da fissare si accordano sulla tipologia di beni da produrre si accordano sui costi da sopportare.
in materia di cartello si confronta un atteggiamento diverso di contrasto normativo in quasi tutti i paesi del mondo non si deriva nulla a livello normativo nessuna delle precedenti alternative è corretta si confronta un atteggiamento comune di contrasto normativo in quasi tutti i paesi del mondo.
Il cartello è un accordo informale in qualsiasi forma di mercato un accordo formale con cui gli oligopolisti specificano la quantità di prodotto da realizzare un accordo con cui gli oligopolisti possono coordinare i prezzi un accordo informale con cui all'interno del mercato di concorrenza perfetta si decide il prezzo del prodotto.
Il cartello è mirato ad eliminare o mitigare l'incertezza della concorrenza oligopolistica una forma di collusione esplicita tutte false tutte vere.
Il cartello é una forma di collusione esplicita mirata ad eliminare o mitigare l'incertezza della concorrenza perfetta della concorrenza monopolistica della concorrenza oligopolistica di qualsiasi tipo di concorrenza.
Il cartello é una forma di collusione nessuna delle precedenti risposte esplicita o implicita esplicita implicita.
il cartello è una delle forme più comuni di collusione attraverso cui le imprese appartenetti a settori diversi si accordano per decidere la quantità da produrre attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano sui prezzi da praticare attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano per decidere la quantità da produrre attraverso cui le imprese di un medesimo settore si accordano per decidere o la quantità da produrre o il livello di prezzi massimo da praticare.
La collusione E' un modello caratterizzato dalla reciproca interdipendenza E' un modello di concorrenza perfetta E' un modello che viene utilizzato per il superamento di incertezze e instabilità Nessuna delle risposte.
elemento che spinge verso la collusione é la relativa omogeneità del prodotto, che non provoca assoluta indifferenza , per il consumatore, nella scelta del soggetto da cui acquistare é la differenziazione del prodotto, che provoca nel consumatore differenti livelli di scelta nessuna delle precedenti risposte é la relativa omogeneità del prodotto, che provoca assoluta indifferenza, per il consumatore, nella scelta del soggetto da cui acquistare.
la collusione è più semplice tutte vere nelle industrie dove sono presenti poche imprese dove é più semplice stabilire legami e decidere di colludere tutte vere.
il cartello si forma tutte vere quando nell'industria le imprese hanno strutture di costo simili quando nell'industria le imprese hanno produzioni omogenee quando nell'industria le imprese sono molto concentrate .
nella collusione dato il numero ristretto di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio dato il numero ristretto di soggetti presenti, gli accordi non hanno effetti rilevanti sull'equilibrio è impossibile andare a calcolare il numero di soggetti presenti e gli accordi non hanno effetti rilevanti sull'equilibrio dato il numero ampio di soggetti presenti, gli accordi hanno effetti rilevanti sull'equilibrio .
la collusione è più semplice nessuna delle precedenti alternative è corretta nelle industrie dove sono presenti molte imprese di grandi dimensioni nelle industrie dove sono presenti poche imprese il grado di semplicità della collusione non dipende dal numero delle imprese.
L'osservazione della realtà ci mostra una forte instabilità dei cartelli pochi casi di successo in materia di cartelli tutte false tutte vere.
L'osservazione della realtà ci mostra una forte stabilità dei cartelli e molti casi di successo di questo tipo di accordo una forte instabilità dei cartelli e pochi casi di successo di questo tipo di accordo una forte instabilità dei cartelli ma molti casi di successo di questo tipo di accordo una bassa instabilità dei cartelli e pochi casi di successo di questo tipo di accordo.
secondo Williamson la possibilità di colludere dipenda da sanzioni capacità di predisporre contratti chiari e completi incertezza e variabilità ambientale tutte vere.
secondo Williamson la possibilità di colludere dipenda da capacità di predisporre contratti chiari e completi controllo sul cartello incertezza e variabilità ambientale tutte vere.
in una configurazione collusiva la massimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione minima tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi medi di ogni impresa si eguaglino la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino .
ipotizzando che tutte le imprese di un'industria appartengano ad un cartello il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello del monopolista il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello della concorrenza perfetta il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello della concorrenza monopolista il problema di massimizzazione del profitto dell'industria è identico a quello del duopolio di Cournot .
in una configurazione collusiva tutte vere la produzione totale tra le imprese aderenti al cartello viene suddivisa in modo che i costi marginali di ogni impresa si eguaglino la minimizzazione del costo totale si ottiene suddividendo la produzione totale tutte false .
in una configurazione collusiva all'impresa più efficiente sarà assegnata una quota maggiore rispetto alle altre solo in monopolio solo nel mercato di concorrenza perfetta 1 0.
nel caso in cui aderiscono al cartello solo alcune imprese possono emergere economie di scopo possono emergere economie di scala possono emergere economie di apprendimento può emergere free riding.
La sostituibilità è misurata attraverso l'elasticità incrociata del reddito attraverso l'elasticità del prezzo attraverso l'elasticità incrociata della domanda attraverso l'elasticità della domanda .
Un settore produttivo si definisce sulla base tutte vere del numero di imprese presenti, sulle dimensioni di queste sul grado di differenziazione del prodotto sulle barriere all'entrata esistenti .
Appartengono ad un medesimo settore produttivo tutti i beni, prodotti con le medesime materie prime che soddisfano uno stesso bisogno prodotti altamente differenziati prodotti solo omogenei tutti i prodotti che soddisfano uno stesso bisogno.
Ad elevati valori di elasticità incrociata corrispondono tutte le tipologie di beni corrispondono beni complementari corrispondono beni omogenei corrispondono beni strettamente sostituti.
per misurare il grado di concentrazione di mercato è spesso misurato il test nessuna delle precedenti risposte INDIPENDENZA SUI SISTEMI ECONOMICI SSNIP .
In quale fase è probabile che la concentrazione sia bassa nella fase di maturità nella fase di avvio nella fase di declino nella fase di crescita .
il rapporto di concentrazione presenta il limite di non tener conto della distribuzione dimensionale delle imprese considerate ma solo della numerosità degli operatori presenta il limite di non tener conto della numerosità degli operatori e della distribuzione dimensionale delle imprese considerate presenta il limite di non tener conto della numerosità degli operatori ma solo della distribuzione dimensionale delle imprese considerate non presenta limiti.
In quale fase è probabile che si realizzino fusioni e acquisizioni nella fase di maturità nella fase di avvio nella fase di crescita nella fase di declino.
In quale fase è probabile che la concentrazione sia alta nella fase di avvio nella fase di maturità nella fase di crescita nella fase di declino .
quando si parla di concentrazione settoriale si fa riferimento ad un'industria situata in un'area geografica definita alla popolosità di una determinata industria tutte false tutte vere.
l'indice HH si basa sulla somma dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sul rapporto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sul prodotto dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore si basa sulla differenza dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese di un settore .
il coefficiente di entropia è una ponderazione sulla base del rapporto tra quote di mercato e quantità prodotte dall'impresa è una ponderazione sulla base delle quote di mercato dell'impresa è la ponderazione dei quadrati delle somme delle quote di mercato di un'impresa è una ponderazione sulla base delle quantità prodotte dalle imprese.
la curva di Lorenz mostra graficamente il numero delle imprese presenti nell'industria mostra graficamente la dimensione delle imprese presenti nell'industria mostra graficamente i vari livelli di prezzo delle imprese mostra graficamente le quantità prodotte da un'impresa .
Le determinanti della concentrazione sono ciclo di vita dell'impresa barriere all'entrata economie di scala tutte vere.
Le economie di scala emergono quando al diminuire della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo all'aumento della produzione corrisponde un' aumento dei costi medi di lungo periodo all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi medi di lungo periodo all'aumento della produzione corrisponde una riduzione dei costi totali di lungo periodo.
le economie di scala possono essere tutte le alternative sono corrette reali interne o esterne pecuniarie.
Le barriere all'entrata e/o all'uscita di un settore sono fondamentali nel raggiungimento di un elevato livello di concentrazione dell'industria VERO MA SOLO QUELLE ALL'USCITA 0 VERO MA SOLO QUELLE ALL'ENTRATA 1 (VERO).
nella fase di maturità il livello di concentrazione si stabilizza il livello di concentrazione è più elevato il livello di concentrazione è pari zero il livello di concentrazione diminuisce.
L'elemento che determina il vantaggio competitivo in termini di sviluppo di un distretto industriale sono il prezzo fisso il prodotto differenziato le barriere all'entrata le economie esterne.
il distretto si presenta caratterizzato da capacità diffusa cultura del fare e attenzione all'innovazione e alla qualità della produzione tutte vere un mercato del lavoro con elevate professionalità specifiche.
la maggior parte dei distretti italiani è nata durante tra gli anni 30 e 40 a fronte della crisi gli anni 50/60 gli anni 30 .
all'interno del distretto industriale le imprese non si specializzano nessuna delle precedenti alternative è corretta ognuna delle imprese occupa solo una fase della filiera produttiva ognuna delle imprese occupa una o più fasi della filiera produttiva.
il termine distretto industriale è sta introdotto da Vickers Bain Blaug Marshal.
il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato tutte vere tutte false il distretto agroalimentare il distretto rurale .
gli elementi che caratterizzano un distretto sono assenza di economie esterne locali, rendimenti di scala crescenti, costi di transazione, aumento dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie presenza di economie esterne locali, rendimenti di scala decrescenti, costi di transazione, riduzione dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie presenza di economie esterne locali, rendimenti di scala crescenti, costi di transazione, riduzione dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie assenza di economie esterne locali, rendimenti di scala crescenti, costi di transazione, riduzione dei costi di apprendimento, sviluppo delle tecnologie.
il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato: il distretto rurale e tessile il distretto agroalimentare e quello tessile il distretto rurale e quello agroalimentare.
il decreto legislativo 228 del 2001 ha identificato 2 nuove tipologie di distretto industriale ha eliminato le tipologie di distretto industriale facendoli confluire tutti all'interno di una medesima area ha sottolineato l'importanza del distretto tessile 3 nuove tipologie di distretto industriale .
gli elementi che caratterizzano un distretto sono presenza di economie esterne locali tutte vere rendimenti di scala crescenti e costi di transazione riduzione dei costi di apprendimento e sviluppo delle tecnologie.
L'elasticità incrociata della domanda misura la sensibilità di un bene al variare del prezzo la variazione del prezzo al variare della domanda nessuna delle risposte la sensibilità di un bene A al variare del prezzo di un bene B .
Quali sono le caratteristiche dell'impresa specializzata elevata autonomia strategica ridotto sviluppo strategico elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze ridotta autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze .
Quando il mercato si manifesta come concorrenza nessuna delle risposte se l'indice HH=N se l'indice HH=0 se l'indice HH=1/N .
Ed Δp Δq/Δp Δq Δp/Δq.
Quali sono le caratteristiche dell'impresa trainata ridotta autonomia strategica elevata autonomia strategica e concentrato sviluppo delle competenze elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze diffuso sviluppo strategico.
Se l'elasticità incrociata è elevata e positiva nessuna delle risposte i beni sono stretti sostituti i beni sono normali i beni sono stretti complementari.
in base al livello di evoluzione i distretti possono essere distinti in distretti vulnerabili e guidati distretti trainati, guidati, specializzati e bloccati distretti dinamici, maturi, vulnerabili e virtuali distretti dinamici e trainati.
in funzione dell'autonomia strategica che possiedono è possibile distinguere le imprese del distretto in impresa trainata impresa guida impresa specializzata e impresa bloccata tutte vere.
nei distretti è determinante l'elemento sociale e culturale solo l'elemento culturale solo l'elemento sociale solo l'elemento sociale.
il distretto industriale può essere visto come una forma intermedia tra mercato e gerarchia una vera e propria forma di mercato un'impresa nessuna delle precedenti risposte .
le unità produttive che operano all'interno del distretto a fronte delle loro dimensioni sono non presentano flessibilità poco flessibili molto flessibili nessuna delle precedenti alternative è corretta .
le unità produttive che operano all'interno del distretto sono medio-grandi solo piccole piccole-medie solo medie.
all'interno di un distretto la divisione del lavoro opera solo a livello di impresa non opera a livello di impresa, ma a livello di singola unità aziendale opera solo a livelli di unità aziendale non opera a livello di singola unità aziendale, ma a livello di impresa.
Nel caso di beni a domanda elastica Ed>1 Ed=1 Ed<1 nessuna delle risposte .
La curva di Lorenz E' una curva che mette in relazione le imprese di un'industria che hanno tutte le stesse dimensioni Nessuna delle risposte Mostra la variazione dimensionale della dimensione cumulata delle "n" maggiori imprese di un'industria E' una curva inclinata negativamente, che mette in relazione le "n" maggiori imprese di un'industria.
Se l'elasticità incrociata è elevata e negativa nessuna delle risposte i beni sono stretti sostituti i beni sono normali i beni sono stretti complementari .
Quando si parla di economie di scala reali Entrambe le risposte Quando la riduzione del costo medio è dovuta ad una riduzione degli input fisici Nessuna delle risposte Quando la riduzione del costo medio è dovuta a variazioni dei prezzi.
Quali sono le caratteristiche dell'impresa bloccata ridotta autonomia strategica e concentrato sviluppo delle competenze elevata autonomia strategica elevata autonomia strategica elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze.
In genere se un bene ha pochi sostituti l'elasticità è molto alta l'elasticità è uguale a 1 l'elasticità è molto bassa l'elasticità è > 1.
Cosa misura l'elasticità incrociata della domanda la sostituibilità tra diversi prodotti il punto di equilibrio tra prezzo e quantità la sostituibilità tra due prodotti la complementarietà tra due prodotti.
L'indice HH si basa sulla somma dei quadrati delle quote di mercato di tutte le imprese del settore sulla somma delle quote di mercato delle imprese più forti del mercato sulla somma delle quote di mercato di tutte le imprese Nessuna delle risposte.
Quali di queste caratteristiche possono determinare la concentrazione economie di scala e regolazione produzione e barriera all'entrata barriere all'entrata e all'uscita economia d scala e produzione.
Cos'è un distretto? è un gruppo di imprese che si accordano sulla produzione è un sistema dove le imprese sono radicate sul territorio è una forma giuridica di impresa è una forma di sviluppo locale con elevata specializzazione delle imprese.
Nel 2001 il Decreto Legislativo 228 ha identificato due nuove tipologie di distretto. Quali? Rurale e agroalimentare industriale e commerciale Industriale e agroalimentare Commerciale e di servizi.
Come si calcola l'elasticità incrociata della domanda? Nessuna delle risposte ΔQA / ΔPB ΔQA / ΔPA ΔQA / Δ(PA + PB).
Cosa rappresenta l'elasticità incrociata della domanda? Entrambe le risposte Nessuna delle risposte La complementarietà tra due prodotti La sostituibilità tra due prodotti.
Quando parliamo di concentrazione di mercato (o settoriale)? Quando calcoliamo la concentrazione a livello di tutte le imprese che hanno realizzato un'operazione straordinaria di fusione all'interno di un'area geografica definita Quando calcoliamo la concentrazione a livello di tutte le imprese che producono lo stesso prodotto all'interno di un Paese Quando calcoliamo la concentrazione a livello di tutte le imprese che fanno parte di una determinata industria, localizzate all'interno di un'area geografica definita Nessuna delle risposte.
Quando l'indice di concentrazione HH è uguale a 1, significa che Ci troviamo di fronte ad un mercato di monopolio Ci troviamo di fronte ad un mercato di oligopolio Ci troviamo di fronte ad un mercato di concorrenza monopolistica Ci troviamo di fronte ad un mercato di concorrenza perfetta.
Quali sono le caratteristiche dell'impresa guida ridotta autonomia strategica elevata autonomia strategica e diffuso sviluppo delle competenze concentrato sviluppo delle competenze autonomia strategia.
Il distretto industriale E' un sistema produttivo caratterizzato dalla presenza di molte imprese specializzate nella realizzazione di un bene omogeneo E' un sistema produttivo caratterizzato dalla presenza di molte imprese specializzate nella realizzazione di beni differenziati E' un insieme produttivo caratterizzato da elementi simili tra loro che crescono in maniera congiunta Nessuna delle risposte .
Il coefficiente di Gini è Un indice che misura l'area di profitto Un indice che misura l'area di surplus del produttore Un indice che misura l'area di concentrazione Un indice che misura l'area di equidistribuzione.
Quando un settore è composto da imprese di uguali dimensioni? Quando il valore dell'indice di Gini è pari a 0 Quando le imprese operano in un mercato di concorrenza perfetta Quando il valore dell'elasticità della domanda è nullo Quando il valore dell'indice di Gini è pari a 1.
Quando un settore è composto da imprese di uguali dimensioni? Quando il valore dell'indice di Gini è pari a 0 Quando le imprese operano in un mercato di concorrenza perfetta Quando il valore dell'elasticità della domanda è nullo Quando il valore dell'indice di Gini è pari a 1 .
Cosa sono i cluster? Sono gruppi di imprese legate da strette relazioni e localizzate in un'area geografica definita Un insieme di elementi simili tra loro che crescono in maniera disgiunta Un sistema produttivo caratterizzato dalla presenza di molte imprese specializzate nella realizzazione di un bene omogeneo Una forma di sviluppo locale con un'elevata specializzazione settoriale.
Durante la fase di maturità del ciclo di vita dell'industria Le imprese operanti nel settore adottano strategie di difesa delle posizioni, come ad esempio le fusioni Le imprese operanti nel settore realizzano economie di scala Le imprese operanti nel settore giungono alla collusione Le imprese operanti nel settore investono in ricerca e sviluppo .
Durante quale fase la domanda si avvicina al livello di saturazione e le vendite si stabilizzano? Declino Crescita Maturità Avvio.
l'esistenza di barriere all'entrata in un mercato permette all'incumbement di: ottenere un vantaggio competitivo rispetto a qualunque soggetto che volesse accedere al mercato nessuna delle precedenti risposte ottenere un vantaggio competitivo solo rispetto alcuni soggetti che vogliono accedere al mercato non ottenere un vantaggio competitivo rispetto a qualunque soggetto che volesse accedere al mercato.
In quale fase è probabile che si realizzino economie di scala ? nella fase di maturità nella fase di crescita nella fase di declino nella fase di avvio.
La differenziazione del prodotto si trasforma in una barriera se Nessuna delle risposte Rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da un'impresa che fa parte dello stesso distretto Rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da una determinata impresa Entrambe le risposte.
sono barriere all'entrata: economie di scala differenziazione di prodotto vantaggio assoluto di costo tutte vere .
sono barriere all'entrata: costi di cambiamento vantaggio assoluto di costo tutte vere esternalità di rete .
le economie di scala possono scoraggiare l'ingresso soltanto se imprese di piccole dimensioni possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore soltanto se imprese con dimensioni elevate possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore sempre soltanto se imprese con dimensioni elevate non possono sostenere costi dovuti alla presenza nel settore.
la differenziazione di prodotto si trasforma in un barriera all'entrata quando: l'effetto fidelizzazione alla marca, rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da una determinata impresa l'effetto fidelizzazione alla marca, rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più alto per un bene che provenga da una qualsiasi impresa nessuna delle precedenti alternative è corretta l'effetto fidelizzazione alla marca, rende gli acquirenti disponibili a pagare un prezzo più basso per un bene che provenga da una determinata impresa .
se i consumatori si trovano a sostenere dei costi per modificare l'impresa che fornisce loro un bene ci si trova di fronte a: ad una barriera all'uscita ad una barriera all'ingresso di un determinato settore nessuna delle precedenti risposte ad una barriera all'ingresso o in uscita in un determinato settore .
ad una barriera all'ingresso o in uscita in un determinato settore con riferimento all'aumento dei costi che derivano dall'utilizzo di un medesimo bene o di un medesimo standard ad opera di molti soggetti con riferimento alla registrazione per l'ottenimento di autorizzazioni con riferimento ai benefici che derivano dall'utilizzo di un medesimo bene o di un medesimo standard ad opera di molti soggetti con riferimento ai benefici che derivano dall'utilizzo di un medesimo bene o di un medesimo standard ad opera di un solo soggetto.
si parla di esternalità di rete con riferimento ai benefici che derivano dall'utilizzo di un medesimo bene tutte false ai benefici di un medesimo standard ad opera di un solo soggetti tutte vere.
rientrano all'interno delle barriere normative: registrazione tutte vere autorizzazioni che possono impedire di accedere ad un particolare settore certificazione.
si parla di prezzo limite con riferimento: alla pratica da parte del monopolista di fissare un prezzo che incoraggi o scoraggi a seconda della tipologia di bene l'ingresso di nuove imprese nel settore alla pratica da parte di un qualsiasi imprenditori di fissare un prezzo che scoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore alla pratica da parte del monopolista di fissare un prezzo compreso tra un range che va da 0 a 1 alla pratica da parte del monopolista di fissare un prezzo che scoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore .
il prezzo limite può essere praticato: mai solo a condizione di possedere dei vantaggi di ricavo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto basso solo a condizione di possedere dei vantaggi di costo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto alto solo a condizione di possedere dei vantaggi di costo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto basso .
nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala tutte vere tutte false il potenziale entrante dovrebbe praticare un prezzo tale da permettergli un profitto considerevole il potenziale entrate di trova di pronte ad un prezzo dato come in concorrenza perfetta .
nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala: il potenziale entrante si trova costretto a credere riuscirà ad entrare nel mercato almeno che non sopporti ingenti perdite il potenziale entrante è convinto che entrando sul mercato andrà subito incontro a profitti nessuna delle precedenti alternative è corretta il potenziale entrante non si cura della fissazione del prezzo .
Quando si parla di prezzo limite? Con riferimento alla pratica di fissare un prezzo che incoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore Con riferimento alla pratica di fissare un prezzo che scoraggi l'ingresso di nuove imprese nel settore Con riferimento alla pratica di fissare un prezzo che, a seconda dei casi, può incoraggiare o scoraggiare l'ingresso di nuove imprese nel settore Nessuna delle risposte .
nel caso di pratica del prezzo limite in presenza di economie di scala: il potenziale entrante dovrebbe praticare un prezzo tale da permettergli un profitto considerevole il potenziale entrante di trova di pronte ad un prezzo dato come in concorrenza perfetta il potenziale entrante dovrebbe praticare un prezzo non più profittevole nessuna delle precedenti alternative è corretta .
Qual è l'obiettivo della strategia del prezzo predatorio ? l'entrata di una nuova impresa nessuna delle risposte la fuoriuscita dal mercato di una nuova impresa la fuoriuscita dal mercato di un'impresa già presente sul mercato.
Il prezzo predatorio Mira a far entrare nel settore imprese capaci di sostenere alti costi di produzione Mira a fare uscire dal settore una o più imprese, con lo scopo di aumentare i prezzi quando il mercato diventa più concentrato Mira a scoraggiare l'ingresso nel settore di imprese che non hanno le capacità di differenziare il prodotto Nessuna delle risposte.
Qual è l'obiettivo della strategia del prezzo predatorio ? la differenziazione di prodotto la fuoriuscita dal mercato di un'impresa già presente sul mercato la fuoriuscita dal mercato di una nuova impresa l'entrata di una nuova impresa .
un'impresa che attua una strategia di prezzo predatorio è disposta a ridurre il fatturato è disposta a sacrificare i profitti nel lungo periodo è disposta a sacrificare i profitti nel breve periodo nessuna delle precedenti risposte .
una strategia simile a quella del prezzo predatorio è quella della proliferazione delle marche nessuna delle precedenti risposte è quella dei costi di transazione è quella della fissazione del prezzo .
il prezzo predatorio: mira a far uscire dal settore una o più? imprese, con lo scopo di diminuire i prezzi quando il mercato diventa più? concentrato. mira a scoraggiare l'ingresso nel settore di imprese che non hanno la capacità di differenziare il prodotto mira a far uscire dal settore una o più? imprese, con lo scopo di aumentare i prezzi quando il mercato diventa più? concentrato. mira a far entrare nel settore una o più? imprese, con lo scopo di aumentare i prezzi quando il mercato diventa più? concentrato. .
la fissazione di un prezzo predatorio nessuna delle precedenti risposte mira a far uscire dal settore una o più imprese mira ad attrarre nuove imprese sul mercato ha lo scopo di rendere il mercato contendibile.
Un'impresa che attua una strategia del prezzo predatorio è disposta a sacrificare i profitti nel lungo periodo nessuna delle risposte è disposta a sacrificare i profitti nel breve periodo è disposta a ridurre il fatturato.
in caso di mercato contendibile, se esiste un livello di concorrenza, anche solo potenziale non è scongiurato il pericolo di eccesso di profitto per l'impresa incumbement è scongiurato il pericolo di eccesso di profitto per l'impresa incumbement il profitto si annulla nessuna delle precedenti alternative è corretta .
Quando un mercato si dice contendibile Quando è possibile accedere al mercato liberamente, senza particolari barriere Quando non è possibile prevenire le reazioni delle altre imprese Quando la presenza di barriere non lo rende accessibile a tutte le imprese Quando non esiste una reale minaccia di nuovi entranti .
in caso di mercato contendibile, se esiste un livello di concorrenza, anche solo potenziale è scongiurato il pericolo di perdita per l'impresa incumbement nel breve periodo è scongiurato il pericolo di perdita per l'impresa incumbement nel lungo periodo nessuna delle precedenti alternative è corretta tutte false.
l'esistenza di minaccia di un nuovo entrante rende più efficiente l'impresa presente mantiene inalterati i livelli di efficienza dell'impresa presente tutte false non rende più efficiente l'impresa presente .
nel caso sia presente una sola impresa su mercato, la contendibilità garantisce nessun limite al potere monopolista elevate barriere all'uscita elevate barriere all'entrata un limite al potere monopolista .
un mercato si dice contendibile quando non è possibile prevedere le azioni delle altre imprese quando non esiste una reale minaccia di nuovi entrati quando è possibile accedere al mercato liberamente senza particolari barriere quando la presenza di barriere all'entrata non lo rende accessibile a tutte le imprese .
L'entrata imitativa e l'entrata innovativa sono Due modelli collusivi Due modelli statici di entrata nel mercato Due modelli dinamici di entrata nel mercato Due modelli che mirano a portare equilibrio sul mercato.
il successo della concorrenza hit and run dipende dalla possibilità di prevenire le reazioni dell'impresa già presente tutte vere tutte false dalla possibilità di uscire dal settore realizzando solo profitti .
A quale condizione si può applicare una strategia hit and run se non vi sono costi irrecuperabili se non vi sono costi fissi se vi è un extraprofitto nessuna delle risposte.
il successo della concorrenza hit and run dipende dalla possibilità di non prevedere le reazioni dell'impresa entrante dalla possibilità di prevedere le reazioni dell'impresa già presente dalla possibilità di non prevedere le reazioni dell'impresa già presente nessuna delle precedenti alternative è corretta.
si parla di concorrenza hit and run con riferimento all'ipotesi di ingresso in un mercato, applicando un prezzo inferiore a quello attuale per poi stabilizzarsi in quello con riferimento all'ipotesi di ingresso in un mercato, applicando un prezzo inferiore a quello attuale, ed uscire prima della reazione dell'operatore stabilizzato con riferimento all'ipotesi di ingresso temporaneo in un mercato, applicando un prezzo inferiore a quello attuale, ed uscire prima della reazione dell'operatore stabilizzato con riferimento all'ipotesi di ingresso temporaneo in un mercato, applicando un prezzo superiore a quello attuale, ed uscire prima della reazione dell'operatore stabilizzato .
A quale condizione si può applicare una strategia hit and run se non vi sono costi irrecuperabili se non vi sono costi fissi se vi è un extraprofitto in caso di diversificazione produttiva.
A quale condizione si può applicare una strategia hit and run quando non è possibile diversificare la produzione se non vi è un extraprofitto tutte false se vi sono costi irrecuperabili .
Il mark up necessario alla massimizzazione del profitto sarà maggiore se il prezzo è alto la domanda è rigida il mercato è concorrenziale la domanda è elastica.
Quando l'applicazione del mark-up produce un risultato positivo Solo se il valore dell'elasticità è uguale ad 1 Solo se il valore dell'elasticità è minore di 1 Solo se il valore dell'elasticità è maggiore di 1 Solo se il valore dell'elasticità è compresa tra 0 e 1 .
Qual è la formula del cost plus pricing MC - mark up % AVC + mark up % nessuna delle risposte ATC + mark up % .
per applicare il metodo del cost plus pricing le imprese devono conoscere soltanto il costo marginale dei competitors il costo medio fisso il costo medio totale il costo medio variabile .
con il metodo del cost plus pricing le imprese fissano il prezzo una volta definito il costo fisso, aggiungono a questo una percentuale di ricarico in linea con il profitto che vogliono realizzare, e determinano il prezzo da praticare le imprese fissano il prezzo una volta definito il costo totale, aggiungono a questo una percentuale di ricarico in linea con il profitto che vogliono realizzare, e determinano il prezzo da praticare le imprese fissano il prezzo una volta definito il costo medio variabile, aggiungono a questo una percentuale di ricarico in linea con il profitto che vogliono realizzare, e determinano il prezzo da praticare le imprese fissano il prezzo una volta definito il costo medio totale, aggiungono a questo una percentuale di ricarico in linea con il profitto che vogliono realizzare, e determinano il prezzo da praticare.
la discriminazione di prezzo del prezzo di primo grado, consente di fissare un prezzo diverso in relazione alla quantità venduta di fissare un prezzo diverso in relazione alla fidelizzazione di fissare un prezzo diverso per ogni acquirente di fissare un prezzo diverso in relazione alla quantità venduta o alla fidelizzazione della clientela .
viene definita anche di primo grado la discriminazione di prezzo non uniforme la discriminazione di prezzo perfetta nessuna delle precedenti risposte la discriminazione di prezzo non lineare .
il medesimo risultato della discriminazione di prezzo di primo grado può realizzarsi imponendo una tariffa in tre parti imponendo diversi tipi di tariffe non imponendo tariffe imponendo una tariffa in due parti.
la discriminazione di prezzo è definita perfetta con il prezzo predatorio con la discriminazione di secondo grado con la discriminazione di terzo grado con la discriminazione di primi grado.
attraverso la discriminazione di prezzo di primo grado il monopolista riesce ad imporre un prezzo maggiore uguale alla disponibilità a pagare di ogni individuo nessuna delle precedenti risposte il monopolista riesce ad imporre un prezzo minore uguale alla disponibilità a pagare di ogni individuo il monopolista riesce ad imporre un prezzo esattamente uguale alla disponibilità a pagare di ogni individuo.
la discriminazione di prezzo consente all'impresa di praticare prezzi diversi a clienti diversi consente al cliente di acquistare beni a prezzi più bassi nessuna delle precedenti risposte consente all'impresa di vendere a prezzi più bassi .
quando la discriminazione di prezzo è definita non lineare con la discriminazione di secondo grado con la discriminazione di terzo grado con il mark-up con la discriminazione di primo grado.
con la discriminazione di secondo grado, tutti gli acquirenti partecipano alla copertura dei costi variabili alla copertura dei costi marginali alla copertura dei costi fissi alla copertura dei costi totali .
si ha discriminazione di prezzo di secondo grado quando il venditore pratica un prezzo diverso a seconda della quantità acquistata il venditore pratica a tutti lo stesso prezzo il venditore pratica a tutti lo stesso prezzo senza considerare la quantità acquista nessuna delle precedenti risposte .
sconti agli studenti e sconti agli anziani rappresentano nessuna delle precedenti risposte discriminazione di primo grado discriminazione di terzo grado discriminazione di secondo grado.
si ha discriminazione di prezzo di terzo grado quando il venditore segmenta il mercato per categorie di soggetti e ad ogni categoria pratica un prezzo diverso il venditore pratica a tutti lo stesso prezzo senza considerare la quantità acquista il venditore segmenta il mercato per categorie di prodotti il venditore segmenta il mercato in base alla quantità acquistata .
sono esempi di discriminazione di terzo grado la differenziazione di prezzo tutte vere gli sconti sulle quantità tutte false.
quando la discriminazione di prezzo è definita non uniforme con la discriminazione di secondo grado con l'applicazione del prezzo di riserva con la discriminazione di primo grado con la discriminazione di terzo grado.
sono esempi di discriminazione di terzo grado tutte false tutte vere gli sconti per gli anziani gli sconti per gli studenti .
il peak load pricing è una forma di discriminazione intertemporale permette di differenziare i prezzi sulla base delle disponibilità a pagare dei soggetti le disponibilità dei soggetti sono espresse attraverso le preferenze in ordine al momento di fruizione del servizio tutte vere.
il peak load pricing è uno modello di discriminazione di prezzo basato sulle quantità acquistate è un modello che fissa il prezzo è un modello di discriminazione di prezzo basato si momento del consumo del bene è un modello di discriminazione di prezzo di terzo grado .
il peak load pricing è un modello di discriminazione di prezzo basato sul momento del consumo, o meglio del servizio tutte vere tutte false è un modello di discriminazione di prezzo basato sul momento del consumo, o meglio del servizio.
con il metodo del peak laoad pricing si praticano tariffe più elevate nei momenti di maggior congestione, per poi abbassarle nei momenti di minor richiesta il livello delle tariffe rimane costantemente invariato Nessuna delle risposte si praticano tariffe più basse nei momenti di maggior congestione, per poi abbassarle nei momenti di minor richiesta.
il peak load pricing è una forma di discriminazione intertemporale, che permette di differenziare i costi di produzione in funzione delle quantità domandate è una forma di discriminazione intertemporale, che permette di differenziare i prezzi sulla base delle disponibilità a pagare dei soggetti, espresse attraverso le preferenze in ordine al momento di fruizione del servizio è una forma di discriminazione intertemporale, che permette di differenziare i prezzi sulla base delle quantità acquistate da ciascun cliente nessuna delle precedenti alternative è corretta .
la dispersione di prezzo si può creare quando solo l'offerta è eterogenea quando la domanda e l'offerta sono eterogenee quando solo a domanda è eterogena solo in monopolio.
Il mark up necessario alla massimizzazione del profitto sarà maggiore se il mercato è concorrenziale la domanda è rigida il prezzo è alto la domanda è elastica .
la dispersione di prezzo configura estrema variabilità tra consumatori estrema variabilità tra un operatore e un suo concorrente estrema variabilità tra consumatori e imprenditori nessuna delle precedenti alternative è corretta.
la dispersione di prezzo si presenta in tutti i mercati nei mercati oligopolistici in un mercato perfettamente concorrenziale nei mercati in cui il reperimento di informazione è difficile e costoso.
l'esistenza di switching costs determina dispersione di prezzo solo a condizione di possedere dei vantaggi di ricavo che permettano di sostenere un prezzo limite solitamente molto basso 0 1 (VERO) solo nel lungo periodo se l'impresa produce un output maggiore o minore a quello registrato nel breve periodo.
l'esistenza di switching costs determina la dispersione, legata, in certa misura al potere di mercato che i clienti possono esercitare potere di mercato che le singole imprese possono esercitare potere di mercato che due imprese concorrenti possono esercitare nessuna delle precedenti alternative è corretta .
Qual è la formula del cost plus pricing MC - mark up % nessuna delle risposte AVC + mark up % ATC + mark up %.
Il "peak load pricing" è Un modello di fissazione dei prezzi per i beni di consumo Nessuna delle risposte Un modello che invita le imprese a praticare un prezzo più alto nei momenti di minore richiesta Un modello che suggerisce alle imprese di praticare prezzi più alti nei momenti di maggiore congestione, per poi abbassarle nei momenti di minore richiesta.
Quando la discriminazione del prezzo è definita non lineare con la discriminazione di secondo grado nessuna delle risposte con la discriminazione di primo grado con il mark up.
La discriminazione del prezzo di primo grado, consente di Fissare un prezzo diverso per ogni acquirente Nessuna delle risposte Fissare un prezzo diverso in relazione alla quantità venduta Fissare un prezzo diverso in relazione alla fidelizzazione .
La discriminazione del prezzo Consente al cliente di acquisire beni a prezzi più bassi Consente all'impresa di praticare prezzi diversi a clienti diversi Consente all'impresa di vendere i beni a prezzi più alti Nessuna delle risposte.
Quando la discriminazione del prezzo è definita non uniforme con la discriminazione di terzo grado con la discriminazione di secondo grado nessuna delle risposte con il prezzo di riserva.
Quando l'applicazione del mark-up produce un risultato positivo Solo se il valore dell'elasticità è uguale ad 1 Solo se il valore dell'elasticità è compresa tra 0 e 1 Solo se il valore dell'elasticità è maggiore di 1 Solo se il valore dell'elasticità è minore di 1.
Quando la discriminazione del prezzo è definita perfetta con la discriminazione di primo grado con il prezzo predatorio con la discriminazione di secondo grado nessuna delle risposte .
Un livello alto di switching cost, quali conseguenze comporta sulla collusione Un livello nullo di collusione Un livello alto di collusione Un livello basso di collusione Nessuna delle risposte .
La dispersione dei prezzi è una situazione che si presenta nei mercati quando Le imprese hanno un forte potere di mercato Il reperimento delle informazioni è difficile e costoso La domanda e l'offerta sono omogenee Le imprese non hanno potere di mercato.
In cosa consiste la ricerca applicata nella creazione di un'idea e nella realizzazione nella fattibilità tecnologica di prodotti o processi nella produzione e commercializzazione di u prodotto nessuna delle risposte.
In cosa consiste la ricerca di base nessuna delle risposte nella creazione di un'idea e nella realizzazione nella produzione e commercializzazione di un prodotto nella fattibilità tecnologica di prodotti o processi.
In quale fase sono ingenti gli investimenti in ricerca e sviluppo nella fase di avvio nella fase di crescita nella fase di declino nella fase di maturità .
la protezione normativa dell'innovazione attraverso la brevettazione è essenziale per promuovere la ricerca configura un vantaggio temporaneo permette all'innovatore di godere di un vantaggio competitivo tutte vere.
il processo di innovazione si presenta come un processo lungo ma economico se l'impresa utilizza le informazioni accessibili sul mercato nessuna delle precedenti alternative è corretta si presenta come un processo lungo costoso ma con esito sempre positivo si presenta come un processo lungo, costoso e di esito incerto.
è corretto affermare che la forma di mercato è essenziale nello sviluppo dell'innovazione solo se l'imprenditore ha un vantaggio di costo è corretto solo in alcuni casi non è corretto.
la ricerca e lo sviluppo comprendono produzione e commercializzazione diffusione tutte le alternative sono corrette ricerca di base e ricerca applicata.
all'interno dell'attività di ricerca e sviluppo riconosciamo ricerca di base, produzione commerciale e diffusione ricerca di base, applicata, produzione commerciale e diffusione ricerca applicata e ricerca di base ricerca di base, applicata e diffusione.
Qual è il soggetto che promuove generalmente un innovazione nessuna delle risposte l'azionista il manager l'imprenditore .
I detrattori della testi schumpeteriana, come Arrow, ritengono che la sola pressione concorrenziale non è in grado di incentivare la ricerca e, quindi, l'innovazione che solo il prezzo fisso possa incentivare la ricerca e, quindi, l'innovazione che solo un'elevata diversificazione possa incentivare la ricerca e, quindi, l'innovazione che solo un'elevata pressione concorrenziale possa incentivare la ricerca e, quindi, l'innovazione.
Secondo quale economista la competizione incentiva la performance Arrow nessuna delle risposte Cournot Schumpeter .
l'eccezionale onerosità del processo di innovazione porta a sostenere che solo le imprese che riescono a sfruttare le economie di scala in questo processo possono accedere all'innovazione le economie di apprendimento in questo processo possono accedere all'innovazione le economie di scopo in questo processo possono accedere all'innovazione i costi di transazione in questo processo possono accedere all'innovazione.
Arrow ritiene che tutte vere tutte vere che solo un'elevata pressione concorrenziale possa incentivare la ricerca l'innovazione che solo un'elevata pressione concorrenziale possa incentivare l'innovazione.
il mercato dove si ha il maggior incentivo ad innovare è oligopolio il monopolio concorrenza perfetta la concorrenza monopolistica .
il cambiamento tecnologico nuovi processi produttivi nuovi standard per prodotti esistenti permette di introdurre nuovi prodotti tutte vere.
Arrow sostiene che Ricerca e innovazione spesso non coincidono Non esiste innovazione senza ricerca Senza nessuna pressione da parte della concorrenza è possibile incentivare la ricerca e, quindi, l'innovazione Solo un'elevata pressione concorrenziale può incentivare la ricerca e, quindi, l'innovazione .
la diffusione della tecnologia soffre spesso tutte false tutte vere di scarsi livelli di informazione di scarsi livelli di comunicazione .
Si parla di diffusione della tecnologia con riferimento alla velocita? di disseminazione dei profitti con riferimento alla capacità di ridurre i costi di transazione con riferimento alla velocità di disseminazione dei risultati della ricerca con riferimento alla velocita? di raggruppamento dei risultati della ricerca.
l'Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l'innovazione ha lo scopo di bloccare l'accesso alle tecnologie accrescere la competitività delle imprese di grandi dimensioni accrescere la competitività delle piccole e medie imprese nessuna delle precedenti risposte .
Cos'è una tecnologia open source una tecnologia ancora non disponibile una tecnologia coperta da brevetto nessuna delle risposte una tecnologia resa disponibile a chiunque voglia utilizzarla.
la filosofia alla base della tecnologia open source è che la miglior cooperazione in termini di diffusione della conoscenza crei un vantaggio solo per alcuni soggetti è che la miglior cooperazione in termini di diffusione della conoscenza non crei vantaggi è che la miglior cooperazione in termini di diffusione della conoscenza crei un vantaggio per tutti i soggetti, generando un processo innovativo continuo è quella di non generare vantaggi continui.
La tecnologia open source è resa disponibile nessuna delle precedenti alternative è corretta solo alle imprese di grandi dimensioni a chiunque voglia utilizzarla sottoscrivendo un abbonamento.
cos'è una tecnologia open source una tecnologia ancora non disponibile una tecnologia coperta da brevetto nessuna delle precedenti risposte una tecnologia resa disponibile a chiunque voglia utilizzarla.
secondo l'ordinamento statunitense il brevetto nessuna delle precedenti risposte frena i mercati scoraggia lo sviluppo tecnologia favorisce lo sviluppo tecnologia.
il brevetto attribuisce se pur per un periodo limitato di tempo nessuna forma di potere potere concorrenziale potere illimitato potere monopolistico.
per poter brevettare un'invenzione questa deve essere industriale e lecita tutte vere essere nuova essere originale .
è giusto affermare che maggiore è la durata del brevetto è maggiore sarà l'incentivo ad innovare ed investire in ricerca è corretto solo nel caso in cui sul mercato siano presenti due imprese si è corretto è corretto solo se sul mercato è possibile applicare delle tariffe non uniformi non è corretto.
La brevettazione Non è importante per lo sviluppo dell'impresa, ma che conta è solo il potere di mercato Nessuna delle risposte E' essenziale per la riduzione dei costi fissi E' essenziale per promuovere la ricerca.
un brevetto ristretto è simile a quello del mercato di monopolio del mercato di duopolio del mercato concorrenziale della concorrenza monopolistica.
il premio che l'inventore percepisce attraverso il brevetto dipende tutte false tutte vere dalla durata del brevetto e dai diritti che attribuisce solo dalla durata del brevetto.
un brevetto ristretto amplifica la perdita netta di benessere e non incentiva la ricerca e gli investimenti in innovazione nessuna delle precedenti risposte limita la perdita netta di benessere ma incentiva poco la ricerca e gli investimenti in innovazione limita la perdita netta di benessere e incentiva molto la ricerca e gli investimenti in innovazione.
il premio che l'inventore percepisce attraverso il brevetto dipende tra le altre cose nessuna delle precedenti risposte dalle quantità prodotte dai costi di transazione dai diritti che attribuisce.
La brevettazione Nessuna delle risposte E' essenziale per promuovere la ricerca E' essenziale per la riduzione dei costi fissi Non è importante per lo sviluppo dell'impresa, ma che conta è solo il potere di mercato.
Nei paesi industrializzati quanto dura normalmente un brevetto 100 anni 20 anni 25 anni 30 anni .
Qual è il soggetto che promuove generalmente un innovazione l'imprenditore Nessuna delle risposte l'azionista il manager.
il brevetto Minore è la durata del brevetto e maggiore sarà l'incentivo ad innovare Non incentiva l'impresa che lo possiede all'innovazione e all'investimento Attribuisce un potere monopolistico, anche se limitato nel tempo Attribuisce un potere monopolistico illimitato nel tempo.
In cosa consiste la ricerca di base nella fattibilità tecnologica di prodotti o processi nella creazione di un'idea e nella realizzazione Nessuna delle risposte nella produzione e commercializzazione di un prodotto.
In cosa consiste la ricerca applicata nella creazione di un'idea e nella realizzazione nella produzione e commercializzazione di nu prodotto nella fattibilità tecnologica di prodotti o processi Nessuna delle risposte.
Il brevetto Minore è la durata del brevetto e maggiore sarà l'incentivo ad innovare Non incentiva l'impresa che lo possiede all'innovazione e all'investimento Attribuisce un potere monopolistico illimitato nel tempo Attribuisce un potere monopolistico, anche se limitato nel tempo.
Nei paesi industrializzati quanto dura normalmente un brevetto 20 anni 30 anni 25 anni 100 anni .
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