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Legislazione scolastica Cap. III

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Título del Test:
Legislazione scolastica Cap. III

Descripción:
esercitazione esame

Fecha de Creación: 2025/12/02

Categoría: Otros

Número Preguntas: 61

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Secondo l’articolo 2 della Costituzione, che cosa fa l’ordinamento repubblicano?. Riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo sia come individuo sia nelle formazioni sociali. Stabilisce quali diritti possono essere sospesi in base alle esigenze politiche del momento. Definisce i diritti inviolabili solo all’interno delle istituzioni pubbliche.

Quale principio si ricava dalla necessità di eliminare gli ostacoli che condizionano la vita delle persone?. L’uguaglianza sostanziale, che riconosce la diversità delle condizioni di partenza. L’uguaglianza formale, che considera sufficiente la parità scritta nelle norme. Il principio di gradualità, che prevede livelli diversi di diritti in base al ruolo sociale.

Quale compito affida alla Repubblica il secondo comma dell’articolo 3?. Riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell'uomo. Rimuovere gli ostacoli di natura economica e sociale che limitano effettivamente libertà ed eguaglianza. Garantire l’ordine pubblico attraverso misure uniformi applicate a tutti i cittadini.

Che cosa si intende per “modello di tutela dinamica”?. Un modello fondato sulla sola applicazione formale delle norme senza considerare le situazioni di vita. Un modello basato sulla determinazione preventiva e rigida dei contenuti dei diritti fondamentali. Un modello in cui forma e contenuto dei diritti vengono calibrati alle specifiche situazioni di vita dei “soggetti deboli”.

Qual è il principale diritto attraverso cui si può raggiungere l’(auto)realizzazione del proprio progetto di vita individuale?. Il diritto al benessere economico. Il diritto alla partecipazione politica. Il diritto all’istruzione.

Come viene definito il diritto all’istruzione?. Un diritto individuale privo di obblighi per le istituzioni pubbliche. Un diritto meramente formale garantito dall’art. 2 della Costituzione. Un “diritto sociale”, come previsto dagli artt. 33 e 34 della Costituzione.

Che cosa richiede il diritto all’istruzione per essere effettivamente garantito?. Che le prestazioni vengano adattate alle diverse condizioni personali e sociali. Che i servizi siano identici per tutti, indipendentemente dalle differenze individuali. Che venga assicurata una frequenza minima senza interventi personalizzati.

Perché la sola “parità di trattamento” non è sufficiente a garantire l’eguaglianza?. Perché la parità di trattamento considera solo gli aspetti economici e non quelli culturali. Perché la parità di trattamento richiede costi troppo elevati per l’amministrazione. Perché le persone partono da condizioni diverse.

A che cosa è necessario puntare per garantire una reale eguaglianza?. Alla uniformità dei programmi scolastici su tutto il territorio nazionale. Alla parità di trattamento. Alla parità di opportunità.

Cosa prevedono le classi speciali per minorati e le scuole di differenziazione didattica?. Impartiscono l’insegnamento elementare a bambini con determinate minorazioni fisiche o psichiche. Accolgono alunni nervosi, tardivi o instabili che mostrano difficoltà ad adattarsi ai normali ritmi scolastici. Offrono corsi di recupero solo per carenze temporanee negli apprendimenti.

Dove funzionano le classi differenziali?. Presso istituti privati con programmi intensivi di sostegno. Presso scuole speciali per minorati. Presso le comuni scuole elementari.

Quali alunni frequentano le classi differenziali?. Studenti con eccellenti risultati che richiedono approfondimenti individualizzati. Bambini con determinate minorazioni fisiche o psichiche, utilizzando metodi didattici speciali adattati alle esigenze di questi alunni. Alunni nervosi, tardivi o instabili che mostrano difficoltà ad adattarsi alla disciplina e ai normali metodi di insegnamento.

Qual è la differenza principale tra classi speciali e classi differenziali?. Le classi speciali sono aperte a tutti, mentre le classi differenziali richiedono certificazione medica obbligatoria. Le classi speciali prevedono programmi avanzati, mentre le classi differenziali si concentrano solo sulla disciplina comportamentale. Le classi speciali accolgono bambini con minorazioni fisiche o psichiche, mentre le classi differenziali accolgono alunni nervosi, tardivi o instabili.

Quali classi furono introdotte con la legge 1859/1962, oltre la scuola media statale?. Classi “ordinare” e classi “avanzate”. Classi "speciali" e scuole di differenziazione. Classi “di aggiornamento” e classi “differenziali”.

A chi erano riservate le classi di aggiornamento?. Agli studenti con difficoltà comportamentali legate a fattori familiari. Agli studenti meritevoli con eccellenti risultati accademici. Agli alunni bisognosi di particolari cure per frequentare con profitto la prima classe di scuola media.

Chi decideva l’inserimento degli studenti nelle classi differenziali?. Una Commissione composta da due medici e un pedagogista. Il solo dirigente scolastico della scuola media. Un’insegnante specializzata nel recupero delle difficoltà scolastiche.

Come erano definiti gli studenti destinati alle classi differenziali?. Alunni con eccellenza accademica che necessitavano di approfondimenti. Alunni con problemi temporanei di disciplina senza bisogno di interventi speciali. Disadattati scolastici, secondo il giudizio della Commissione.

Secondo la Circolare 4525/1962, come doveva avvenire l’inserimento degli alunni nelle scuole speciali e nelle classi differenziali?. In base al punteggio ottenuto nei test di profitto scolastico. In base all’ordine alfabetico dei nomi degli alunni. In base alla forma e al tipo di minorazione.

Che titolo doveva possedere il personale docente destinato alle classi "di aggiornamento" e "differenziali"?. Qualsiasi titolo di abilitazione all’insegnamento elementare. Titolo accademico generico senza requisiti specifici di specializzazione. Titolo di specializzazione, ossia insegnanti particolarmente qualificati.

Che cosa estendeva il D.P.R. 1518/1967?. Il diritto a programmi scolastici avanzati per alunni meritevoli. Il servizio medico-scolastico anche agli istituti pubblici e privati per ciechi, sordomuti, minorati psichici. L’obbligo di frequenza scolastica per tutti gli alunni fino ai 18 anni.

Qual era lo scopo del fascicolo medico-scolastico individuale previsto dal D.P.R. 1518/1967?. Garantire un trattamento medico-didattico differenziato e personalizzato per ogni alunno. Registrare esclusivamente i voti degli alunni nelle materie scolastiche. Fornire un documento amministrativo utile solo agli insegnanti.

A chi si rivolgevano le sezioni speciali e le scuole materne speciali previste dalla legge 444/1968?. Solo ai bambini con eccellenza accademica precoce. A tutti i bambini dai tre ai sei anni senza alcuna distinzione. Ai bambini dai tre ai sei anni con disturbi dell’intelligenza o del comportamento, oppure con menomazioni fisiche o sensoriali.

Cosa stabiliva la legge 118/1971 riguardo i mutilati e gli invalidi civili?. Che i mutilati e gli invalidi civili non autosufficienti dovessero ricevere istruzione all’interno delle classi normali della scuola pubblica, salvo gravi deficienze intellettive o menomazioni fisiche. Che i mutilati e gli invalidi civili dovevano frequentare esclusivamente scuole speciali separate, indipendentemente dal grado di disabilità. Che i mutilati e gli invalidi civili potevano partecipare solo ad attività ricreative e non ricevere istruzione formale.

Cosa aboliva la legge 517/1977?. Le classi di aggiornamento e le classi differenziali previste dagli artt. 11 e 12 della legge 1859/1962. Le classi comuni per tutti gli alunni normodotati. L’istruzione elementare obbligatoria per tutti gli alunni.

Quale logica superava la legge 517/1977?. La logica di formazione integrativa nelle classi ordinarie. La logica di una scuola comune con pari opportunità per tutti. La logica di un’educazione scolastica e di un’istruzione “differenziale” e “separata”.

Come dovevano essere realizzati gli interventi per gli alunni con handicap secondo la legge 517/1977?. All’interno delle classi comuni, con insegnanti specializzati e servizi socio-psicopedagogici. Solo in scuole separate per alunni con disabilità. Solo tramite attività extracurricolari facoltative.

Quale legge aboliva le classi di aggiornamento e le classi differenziali?. La legge 820/1971. La legge 118/1971. La legge 517/1977.

Le classi con alunni con disabilità sono costituiti con non più di: 25 alunni. 15 alunni. 20 alunni.

Quale istituzione decide l’assegnazione degli alunni non italiani nelle classi: Il ministro degli Esteri. il Miur. La scuola.

In quale momento può avvenire l’iscrizione a scuola di un alunno straniero?. In qualsiasi momento dell'anno. Il primo giorno da calendario scolastico. A discrezione del dirigente scolastico.

Secondo la C.M. 08/01/2010, n.2, il limite massimo di alunni stranieri per classe non può superare: Il 30% salvo deroghe dell’USR. Il 30% degli iscritti per nessun motivo. La percentuale stabilita per motivi didattici dal Consiglio di classe in piena autonomia.

Gli stranieri che si iscrivono in una scuola italiana devono essere in posizione regolare: Si. Non necessariamente. I genitori devono avere posizione regolare.

Sono previsti dei Piani Didattici Personalizzati per gli alunni stranieri: Solo in via eccezionale. No. Sono sempre previsti.

Quale figura può decidere di innalzare il limite della percentuale degli alunni stranieri per classi?. Il Dirigente scolastico. Il Collegio dei Docenti. Il Direttore Generale dell'USR.

Quali sono i diritti dei minori stranieri non accompagnati secondo la L. maggio 2017, n.14 (Disposizioni in materia di protezione dei MSNA)?. Diritto alla salute e all’istruzione; completamento del percorso di studi di primo grado. Diritto alla sola formazione; attivazione di specifiche convenzioni di apprendistato; completamento del percorso di studi oltre il limite della maggiore età. Diritto alla salute e all’istruzione; diritto all’ascolto dei procedimenti; diritto all’assistenza legale.

Quali disturbi specifici di apprendimento vengono indicati nella Legge 170/2010 con l’espressione DSA: Disgrafia, disortografia e discinesia. Dislessia, distonia, acinesia e discinesia. Dislessia, disgrafia, disortografia e Discalculia.

Cosa prevede la L.170/2010 per tutte le scuole di ogni ordine e grado come primo compito nei confronti degli alunni con DSA?. Favorire l’attivazione del Servizio sanitario nazionale per la definizione di una diagnosi funzionale di DSA. Sollecitare la famiglia dell’allievo affinché richieda una diagnosi funzionale. Attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare casi sospetti di DSA.

In base alla 170/2010, gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire: Di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di Istruzione e formazione e negli studi universitari. Di percorsi di insegnamento-apprendimento individualizzati, diversi da quelli previsti dalle norme generali. Di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi di flessibilità didattica nel periodo corrispondente alla scuola dell’obbligo.

Ai sensi del D.lgs. 66/2017, art.9 comma 4, mod. dal D.Lgs. 96/2019, il Gruppo per l’inclusione territoriale è composto da: Personale docente esperto nell’ambito dell’inclusione anche con riferimento alla prospettiva bio-psico-sociale; e nelle metodologie didattiche inclusive e innovative. Un Dirigente tecnico che lo presiede, due dirigenti scolastici, due docenti per la scuola del primo ciclo di istruzione e due per il secondo ciclo dell’istruzione. Due dirigenti scolastici dell’ambito territoriale di cui uno lo presiede, tre docenti per la scuola del primo ciclo di istruzione e tre per il secondo ciclo di istruzione.

Chi coordina il GIT?. Un dirigente tecnico o un dirigente scolastico che lo presiede. l personale docente esperto in inclusione. Il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Come viene nominato il GIT?. Su proposta del dirigente scolastico. Con delibera del consiglio d’istituto. Con decreto del direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Qual è uno dei compiti principali del GIT?. Contribuire alla definizione del PEI e alla verifica del processo di inclusione. Approva o respinge la richiesta inviata dal Dirigente scolastico all'USR sul fabbisogno delle misure di sostegno. Supportare sia il collegio dei docenti per la definizione del Piano per l'Inclusione, sia il consiglio di classe per l'attuazione del PEI.

Quali sono i compiti principali del GIT?. Supportare sia il collegio dei docenti per la definizione del Piano per l'Inclusione, sia i docenti contitolari e i consigli di classe per l'attuazione del PEI. Approvare o respingere la richiesta inviata dal dirigente scolastico all'USR sul fabbisogno delle misure di sostegno; supportare le istituzioni scolastiche nella definizione del PEI e nell'utilizzo ottimale dei sostegni previsti nel Piano per l'Inclusione. Contribuire alla definizione del PEI e alla verifica del processo di inclusione, sulla base del PF, con il supporto dell'Unità multisciplinare.

Il GIT supporta le istituzioni scolastiche in cosa?. Nella scelta dei libri di testo e nella gestione del personale ATA. Nella definizione e realizzazione del Piano per l'Inclusione e attuazione del PEI. Nella definizione dei PEI e nell’utilizzo ottimale dei molteplici sostegni previsti nel Piano per l’Inclusione.

Cosa comprende il Profilo di Funzionamento ai sensi del D.Lgs. 66/2017?. Diagnosi funzionale e PEI. Profilo dinamico funzionale e PEI. Diagnosi funzionale e profilo dinamico funzionale.

L’insegnante di sostegno partecipa alla valutazione di tutti gli alunni della classe?. No, può valutare solo l’alunno con disabilità a lui affidato. Si, in tutti i cicli dell’istruzione. Si, ma solo se il consiglio di classe è d’accordo.

L’assistenza di Base degli alunni con disabilità è compito: Del personale degli enti Locali. Dell'insegnante di sostegno. Dei collaboratori scolastici.

Ai sensi della legge 104/1992, l’integrazione scolastica della persona con disabilità ha come obiettivo: L’innalzamento del livello di consapevolezza degli alunni non disabili e la loro sensibilità verso i compagni meno fortunati. Lo sviluppo delle potenzialità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. Il conseguimento di una qualificazione professionale che consenta l’autosufficienza economica della persona disabile.

Secondo la legge 104/92, l’assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione: È obbligo dei Comuni fornire l’Assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione. È obbligo dell’Assessorato regionale fornire l’Assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione. È obbligo degli Enti locali fornire l’Assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione.

Ai sensi del Decreto di Riforma degli organi collegiali territoriali, D.lgs. 233/1999, qual è l’organo collegiale territoriale operante a livello centrale?. Il Consiglio regionale della Pubblica Istruzione. Il Consiglio superiore della Pubblica Istruzione. La commissione Nazionale della Pubblica Istruzione.

Nell’attuale organizzazione del sistema scolastico, da quale organo sono stati sostituiti i vecchi Provveditorati e le Sovrintendenze scolastiche regionali?. Dai dirigenti scolastici. Dall’Ufficio Scolastico provinciale. Dall’Ufficio Scolastico regionale.

Chi è competente a determinare il Calendario scolastico?. Lo Stato. Le regioni. Le province.

Quale dei seguenti provvedimenti attribuisce la personalità giuridica alle scuole?. Il DPR 275/99 – Regolamento dell’Autonomia scolastica. La Legge 3/2003 – Legge Moratti. L’art. 21 L. 59/1997.

Il singolo istituto scolastico può modificare il calendario scolastico regionale. No, mai. Con l’autorizzazione del Ministero. Si, in base all’art. 5, DPR 275/99.

Le istituzioni scolastiche possono adottare in autonomia modalità organizzative flessibili: Solo per ridurre i costi di gestione. Per adeguarsi alle richieste delle famiglie. Per migliorare l’offerta Formativa.

I Consigli di Intersezione, Di Interclasse e di Classe durano in carica: Un anno. Due anni. Tre anni.

Per far parte del Collegio dei Docenti: È necessaria la nomina del Dirigente. Non è necessaria alcuna nomina. Bisogna essere di ruolo.

La durata del Consiglio di Istituto è – Art. 8 Decreto Lgs. 297/94: Biennale. Annuale. Triennale.

Chi impartisce l’insegnamento della Lingua inglese nella scuola Primaria?. È impartito da esperti esterni all’organico. Deve essere impartito da docenti di inglese, soprannumerari nella scuola secondaria. Gli insegnanti titolari della classe della scuola Primaria specializzati, i docenti specialisti - abilitanti all’insegnamento - titolari nell’Istituto in qualità di lingua inglese.

La direzione degli uffici di segreteria nella scuola compete: Al DS, che ne cura in maniera unilaterale la gestione. Al DSGA, che nell’ambito delle direttive di massima emanate dal DS, si avvale dei collaboratori scolastici, degli assistenti tecnici e degli assistenti amministrativi. Autonomamente ai collaboratori ed assistenti amministrativi.

Quali sono i campi di esperienza previsti dalle Indicazioni Nazionali nella Scuola dell’Infanzia?. Il sé e l’altro; il corpo e il movimento; immagini, suoni, colori; i discorsi e le parole; conoscenza del mondo. Il sé e l’altro; il corpo e il movimento; immagini, suoni, colori; la conoscenza del mondo. Il sé e l’altro; il corpo, il movimento e salute; fruizione e produzioni di messaggi; esplorare, conoscere e progettare.

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