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Letteratura latina 1

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Título del Test:
Letteratura latina 1

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fuori paniere

Fecha de Creación: 2025/04/14

Categoría: Letras

Número Preguntas: 140

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Sed iuremus in haec: simul imis saxa renarint Vadis levata, ne redire sit nefas; il verbo renarint è: indicativo futuro anteriore attivo 3° persona plurale. indicativo futuro anteriore passivo 3° persona plurale. congiuntivo perfetto attivo 3° persona plurale. congiuntivo più che perfetto attivo 3° persona plurale.

Quanti macronuclei tematici sono contenuti nelle Georgiche?. Quattro. Tre. Due. Cinque.

La corretta scansione metrica del verso Inde ferae pecudes persultant pabula laeta è: Ī́ndĕ fĕrǣ́ pĕcŭdēs pērsū́ltānt pā́bŭlă lǣ́ta. Ī́ndĕ fĕrǣ́ pĕcŭdēs pērsŭltānt pā́bŭlā́ lǣ́ta. Ī́ndĕ fĕrā́ĕ pĕcŭdēs pērsū́ltānt pā́bŭlă lǣ́ta. Ī́ndē fḗrăĕ pĕcŭdēs pērsŭltānt pā́bŭlā́ lǣ́ta.

La fine della dinastia giulio-claudia si ha nel: 69 a.C. 68 a.C. 69 d.C. 68 d.C.

Sallustio vive. Nel II sec. d.C. Nel II sec. a.C. Nel I sec. d.C. Nel I sec. a.C.

Il passo seguente si basa su una concezione fisica antica. Quale? Principio quantum caeli tegit impetus ingens, inde avide partem montes silvaeque ferarum possedere, tenent rupes vastaeque paludes et mare quod late terrarum distinet oras. La concezione del cielo come sfera in movimento. La concezione del mar Mediterraneo come unico attorno le terre. La concezione della terra come piatta. La concezione della terra come sferica.

Nel seguente passo: nam tu sola potes tranquilla pace iuvare mortalis, quoniam belli fera moenera Mavors armipotens regit, in gremium qui saepe tuum se reicit aeterno devictus vulnere amoris… -moenera è: un’allitterazione. un omoteleuto. una rima. un climax.

Nel testo seguente (CIC. Vat 14) (manca parte del testo) Et quoniam omnium rerum magnarum ab dis immortalibus principia ducuntur, volo ut mihi respondeas,… non futura? Le parole in grassetto (quae..qui) sono: nessuna delle altre opzioni. il primo un aggettivo interrogativo, il secondo un pronome relativo. due pronomi interrogativi. due aggettivi interrogativi.

Nel testo seguente (CIC. Vat 14) (manca parte del testo) Et quoniam omnium rerum magnarum ab dis immortalibus principia ducuntur, volo ut mihi respondeas,… dis immortalibus è. complemento di moto da luogo in ablativo costruito con ab. complemento d’agente in ablativo costruito con ab. complemento di moto da luogo costruito con ab. complemento d’agente in dativo.

Nel testo seguente (CIC. Vat 14) (manca parte del testo) Et quoniam omnium rerum magnarum ab dis immortalibus principia ducuntur, volo ut mihi respondeas,… non futura? La parola finale (futura) presuppone come sottinteso: sunt. erunt. esse. sint.

Il maestro neopitagorico di Seneca si chiamava: Sozione. Sorzone. Sorzione. Sozzone.

Una sillaba chiusa: lunga quasi sempre. lunga sempre. breve sempre. breve quasi sempre.

una sillaba chiusa è facilmente individuabile perché: non ha vocali. sta alla fine del verso. la sua vocale è seguita da una sola consonante. la sua vocale è seguita da almeno due consonanti.

Leggi il testo seguente (CIC. div 1,2) Qua in natione Chaldaei - non ex artis, sed ex gentis vocabulo nominati - diuturna observatione siderum scientiam putantur effecisse, ut praedici posset, quid cuique eventurum et quo quisque fato natus esset. Cosa regge la prima preposizione ex?. Artis: si tratta di un genitivo come gentis. Vocabulo: si tratta di un ablativo come natione. Artis: si tratta di un ablativo come vocabulo. Artis: si tratta di un ablativo come gentis.

Nella ricerca sul campo un antropologo che descrive un gruppo sta facendo. etnografia. etnologia. enologia. un lavoro di gruppo.

Nel primo verso del De rerum natura, Lucrezio definisce Venere hominum divumque voluptas. nessuna delle risposte precedenti è corretta. in quanto voluptas significa "volontà" e si riferisce al fatto che tutti gli dei la amano e la vogliono. in quanto voluptas significa "voluttà" e si riferisce al fatto che tutti gli dei la amano e la vogliono. e si può tradurre "piacere degli uomini e degli dei".

Un antropologo che coglie somiglianze e differenze tra culture diverse sta facendo. etnografia. storiografia. sociologia. etnologia.

Manilio è autore. dei Medicamina faciei feminae. degli Astronomica. dei Remedia Amoris. degli Alexipharmaca.

Che due culture distanti fra loro selezionino gli stessi significanti per gli stessi significati è. probabile. impossibile. plausibile. legittimo.

Rispetto al rapporto significante - significato in un segno linguistico la lingua è. il medium. il contenuto. il codice. il messaggio.

"cultura è comunicazione" fa riferimento alla cultura come: un insieme di segni. sistema di regole. sistema di opinioni. insieme di nozioni.

Nella tradizionale cronologia della letteratura latina, l'età cesariana indica. il I sec. d.C. il I sec. a.C. un periodo non indicato nelle altre risposte. il periodo anche detto età dei Cesari, ovvero l'età imperiale.

Il "Giardino" è l'altro nome de. la filosofia stoica. la filosofia ellenistica. la filosofia cinica. la filosofia epicurea.

Nel testo (CIC. div. 1, 46 ) quid ego, quae magi Cyro illi principi interpretati sint, ex Dinonis Persicis libris proferam? Il verbo proferam è: congiuntivo presente attivo, valore dubitativo, 1° persona sing. Indicativo presente attivo, 1° persona sing. congiuntivo presente attivo, valore esortativo, 1° persona sing. Futuro presente attivo, 1° persona sing.

Le Catilinarie sono. i discorsi di Catilina contro Cicerone. i quattro discorsi di Cicerone contro Catilina. il racconto della congiura di Catilina fatto da Sallustio. i cinque discorsi di Cicerone contro Catilina.

Nel testo (CIC. div. 1, 46 ) quid ego, quae magi Cyro illi principi interpretati sint, ex Dinonis Persicis libris proferam? Interpretati sunt è: un verbo deponente con soggetto illi principi. un verbo passivo con soggetto magi. un verbo deponente con soggetto magi. un verbo passivo con soggetto quae.

Nel testo (Catullo 90, 1-2): Nascatur magus ex Gelli matrisque nefando Coniugio et discat… La preposizione latina ex regge. L’ablativo nefando coniugio. L’ablativo Gelli matrisque. Il genitivo Gelli matrisque. Il dativo nefando coniugio.

Nel carmen medico-magico riportato da Varrone (rust. 1,2,27) "ego tui memini, medere meis pedibus, terra pestem teneto, salus hic maneto in meis pedibus". Quel tui sottolineato nel testo è: dativo del pronome personale di seconda persona ed è retto da memini. Si traduce quindi “a te”. genitivo del pronome personale di seconda persona ed è retto da memini. Si traduce quindi “di te”. genitivo del pronome personale di seconda persona ed è riferito ad un sottinteso pedes. Si traduce quindi “i tuoi piedi”. nessuna delle altre opzioni.

Nel passo “ducite ab urbe domum, mea carmina, ducite Daphnin.” A cosa corrisponde domum?. Complemento di moto a luogo in accusativo semplice. Complemento di moto da luogo in ablativo. Complemento di stato in luogo in dativo. Complemento di fine in accusativo.

La notizia sulla "pazzia" di Lucrezio ci viene da: Girolamo. Cicerone. Epicuro. Donato.

Il patronus di Lucrezio si chiamava. Calpurnio Pisone. Gaio Gallico. Gaio Bitinio. Gaio Memmio.

Chi scrive “Ab Urbe Condita”. Livio. Orazio. Cicerone. Virgilio.

Quale di questi autori non è di epoca Flavia?. Tacito. Stazio. Ovidio. Livio.

Sallustio è celebre per: le sue tre monografie storiche. la sua sola monografia storica. le sua quattro monografie storiche. le sue due monografie storiche.

Le Georgiche sono un poema didascalico: in 10 libri. in 4 libri. in 6 libri. in 12 libri.

Esiodo scrive un'opera che inaugura il genere. epico. comico. tragicomico. didascalico.

Orazio è l'autore principale del genere: satirico. storico. oratorio. epico.

Teocrito è un: poeta giambico. poeta tragico. poeta lirico. poeta bucolico.

Quale dei seguenti autori fu il riferimento al quale si rifece Cecilio Stazio: Il commediografo greco Menandro. Plauto. Terenzio. Omero.

Le religioni sono per gli antropologi: delle cornici teologiche. delle visioni del mondo impossibili da definire. delle cornici interpretative. delle categorie metafisiche impossibili da definire.

In Lucr. I, 11-13 (Et reserata viget genitabilis aura favoni, / Äeriae primum volucres te, diva, tuumque/ Significant initum perculsae corda tua vi), Corda è. accusativo di relazione plurale riferito a volucres. nominativo plurale, soggetto di significant. accusativo di relazione singolare riferito a tua. nessuna delle precedenti.

Il materialismo che caratterizza l'epicureismo è detto. morale. organico. ortodosso. metafisico.

Cornelio Gallo fu. fratello di Cornelio Nepote. il dedicatario delle Georgiche di Virgilio. autore di opere satiriche. il primo poeta elegiaco romano.

Ritenere che gli antichi romani siano simili a noi in quanto ne siamo gli eredi è antropologicamente. giusto. sbagliato. indifferente. stupido.

Ritenere che i membri di un'altra cultura siano "inferiori" è segno di. etnocentrismo. relativismo culturale. deferenza. superiorità.

Il mito dell'Aurea Aetas si trova espresso per la prima volta in: Eschilo. Esiodo. Omero. Platone.

Perché i poetae novi (preneoterici) sono chiamati cosi?. Perché imitavano i poeti pergameni (dispregiativo di Cicerone). Perché inventavano un nuovo genere. Nessuna delle tre. Perché imitavano i poeti alessandrini (dispregiativo di Cicerone).

Le Catilinarie sono. i discorsi di Catilina contro Cicerone. i quattro discorsi di Cicerone contro Catilina. il racconto della congiura di Catilina fatto da Sallustio. i cinque discorsi di Cicerone contro Catilina.

In quale libro delle Georgiche si trova la trattazione delle api?. III. II. I. IV.

L’autore de Le opere e i giorni è: Empedocle. Teocrito. Teognide. Esiodo.

Ritenere che i membri di un'altra cultura non siano né migliori né peggiori di noi. etnocentrismo. deferenza. relativismo culturale. anomia.

Ciascun periodo storico successivo ha interpretato la cultura di Roma antica in modo. uguale indipendentemente dalle proprie esigenze. diverso a seconda delle proprie esigenze. impossibile da definire. sbagliato.

Il 323 a.C. segna l'inizio de. l'impero repubblicano. l'età arcaica. i regni ellenistici. la malattia di Alessandro Magno.

Le "Epistole morali a Lucilio" sono. 124. 138. 142. 146.

"Ecloghe" letteralmente significa: (poesia) bucolica. (poesia) scelta. (poesia) legata. (poesia) cantata.

Lucrezio e Seneca sono: l'uno epicureo, l'altro stoico. l'uno cinico, l'altro stoico. l'uno epicureo, l'altro scettico. l'uno stoico, l'altro epicureo.

L'Ifigenia in Aulide è una commedia di: nessuno dei 3. Eschilo. Euripide. Sofocle.

L'Ifigenia in Aulide è una tragedia di: nessuno dei 3. Eschilo. Euripide. Sofocle.

La centralità della conoscenza percettivo-sensoriale è vista come pericolosa: perché marca la superiorità degli animali umani su quelli non umani. nessuna delle altre risposte a questa domanda è giusta. perché può facilitare una visione antropocentrica della realtà. perché può allontanare animali umani e non umani.

Una cesura è: una pausa a metà di un metron (o piede). una pausa alla fine di un metron (o piede). una pausa in qualunque posizione del verso. una pausa alla fine del verso.

Rispetto al tipo di opere che dedicano alle loro rispettive filosofie, Lucrezio e Seneca sono. dei puri imitatori. degli innovatori. dei tradizionalisti. dei puri dottrinari.

Plinio il Giovane ha composto un discorso di lode in onore di quale di questi imperatori?. Adriano. Traiano. Cesare. Marco Aurelio.

Nel verso di Catullo “Carminibus Circe socios mutavit Vlixi”, il termine carminibus è: complemento di unione in ablativo. complemento strumentale in dativo. complemento di modo in ablativo. complemento di mezzo in ablativo.

L'Agricola è. un poema didascalico composto da Tibullo. una biografia storica composta da Tacito. una delle opere di Catone il Vecchio. un trattato sugli agricoltori composto da Varrone.

L’età Cesariana si colloca: 78 a.C. - 44 a.C. 31 a.C. - 78 a.C. 27 a.C. - 68 d.C. 44 a.C. - 14 d.C.

Virgilio definisce Didone “infelix e misera”. Perché anticipa con queste note il suo tragico destino. Perché ha avuto una storia sfortunata. Perché sarà costretta dal destino ad abbandonare Enea. Per commuovere il pubblico e suscitare la pietà.

Cicerone scrisse il De Officiis: prima del 55. dopo il 45. prima del 45. dopo il 55.

L'epòdo è: un verso dell'epos. un verso della tragedia. il verso della poesia giambica. il verso della poesia ditirambica.

Lat. religio significa: attenersi al volere degli dei. tutte e tre le altre risposte presentate sono giuste. "religione" in quanto fervore religioso. "superstizione".

Qual è la corretta scansione metrica del verso “Aeneadum genetrix, hominum divomque voluta”? (DRN 1,1). Aènĕădùm gĕnĕtrìx, hŏmĭnùm dĭvòmquĕ vŏlùptăs. Aènĕădùm gĕnĕtrìx, hŏmĭnùm dĭvòmquĕ vŏlùptas. Aèneădùm gĕnĕtrìx, hŏmĭnùm dĭvòmquĕ vŏlùptăs. Aènĕădùm genĕtrìx, hŏmĭnùm dĭvòmquĕ vŏlùptăs.

Nel passo seguente: Effice ut interea fera moenera militiai per maria ac terras omnis sopita quiescant. Militiāi è?. Forma arcaica di gen. Fem, sing. Di militiae (ai non è dittongo ma due sillabe lunghe). Forma arcaica di gen. Fem, plurale Di militiae (ai non è dittongo ma due sillabe lunghe). Forma arcaica di dat. Maschile plurale Di militiae (ai non è dittongo ma due sillabe lunghe). Forma arcaica di ablativo Fem, plurale Di militiae (ai non è dittongo ma due sillabe lunghe).

Un dittongo è formato da: una vocale più una semivocale che fa da consonante. due vocali unite. due vocali separate. una vocale più una semiconsonante che fa da vocale.

Nel seguente passo (LUC. DRN): Nam tu sola petens placidam pacem iuvare mortalis, quoniam belli fera moenera Mavors armipotens regit […] Petens placidam pacem è: triplice allitterazione. climax. metafora. anafora.

Nel seguente passo (LUC. DRN): Nam tu sola petens placidam pacem iuvare mortalis, quoniam belli fera moenera Mavors armipotens regit […] Cosa è petens?. participio presente da peto. participio passato da peto. gerundio da peto. futuro anteriore da peto.

Nel seguente passo: Nam neque nos agere hoc patriai tempore iniquo possumus aequo animo nec Memmi clara propago talibus in rebus communt desse saluti. Nam nequae nos è: triplice allitterazione. climax. rima. omoteleuto.

L’esametro usato da Lucrezio è formato da: 4 metra giambici. 6 metra trocaici. 6 metra dattilici catalettici. 6 metra dattilici.

Un dittongo è: sempre lungo. raramente lungo. raramente breve. sempre breve.

Nel passo seguente: Nam tu sola potes tranquilla pace iuvare mortalis, quoniam belli fera moenera Mavors armipotens regit, in gremium qui saepe tuum se reicit aeterno devictus vulnere amoris […] moenera è: un'allitterazione. un omoteleuto. un climax. una rima.

Nel passo seguente (LU. 342 – 366, Libro 2): Et quae pervolgant nemora avia pervolitantes, quorum unum quidvis generatim sumere perge; invenies tamen inter se differe figuris. Pervolgant è: forma arcaica di pervulgant perde l’allitterazione con pervolitant. forma arcaica di pervulgo perde l’allitterazione con pervolitant. forma arcaica di pervulgo mantiene l’allitterazione con pervolitant. forma arcaica di pervulgant mantiene l’allitterazione con pervolitant.

quae..quae/neque…neque/fera…moenera/denique…fluviosque. omoteleuti. allitterazioni. rime. ripetizioni.

Nel seguente passo (SEN. LETTERE) Tunc te admirabor, si contempseris etiam sordidum panem, si tibi persuaseris herbam […] – Persuaseris è: passato 2° persona singolare di persuadeo. “se ti sarai persuaso”. futuro anteriore 2° persona singolare di persuadeo. “se ti sarai persuaso”. futuro semplice 2° persona singolare di persuadeo. “se ti sarai persuaso". imperfetto 2° persona singolare di persuadeo. “se ti sarai persuaso".

Leggi il seguente estratto delle epistole di Seneca; Putas utile dari tibi argumento, per quae intellegas nobilem equum […]? La parola DARI è: un congiuntivo imperfetto passivo di dare. infinito perfetto attivo di dare. infinito presente passivo di do. un congiuntivo presente attivo di do.

Il modello principale per Virgilio nelle Georgiche è: Esiodo. Lucrezio. Omero. Empedocle.

Nel passo seguente: Tunc te admirabor, si contempseris etiam sordidum panem, si tibi persuaseris herbam, ub inecesse est, non pecori tantum sed homini nasci, si scieris cacumina arborum explementum esse ventris, in quem sic pretiosa congerimus tamquam recepta servantem. Il verbo Persuaseris: è un congiuntivo imperfetto e regge un’infinitiva. è un congiuntivo imperfetto e regge un’interrogativa indiretta. è un indicativo futuro anteriore e regge un’interrogativa indiretta. è un indicativo futuro anteriore e regge un’infinitiva.

Nel brano (DRN 1, 29-43) Effice ut interea fera moenera militiai per maria ac terras omnis sopita quiescant; nam tu sola potes tranquilla pace iuvare mortalis, quoniam belli fera moenera Mavors armipotens regit, in gremium qui saepe tuum se reiicit aeterno devictus vulnere amoris, atque ita suspiciens tereti cervice reposta pascit amore avidos inhians, in te, dea, visus eque tuo pendent resupini spiritus ore Tereti cervice reposta è: complemento di stato in luogo. accusativo di limitazione. complemento di modo. un ablativo assoluto.

L'aurea aetas in Lucrezio ______ l'essere umano: non si estende a. non riguarda. riguarda. si estende a.

Leggi i versi seguenti: Quare etiam atque etiam maternum nomen adepta Terra tenet merito.. Come si deve interpretare la parola adepta?. Come aggettivo di Terra. Come participio congiunto di Terra. Come ablativo assoluto costruito insieme a Terra. Come ablativo assoluto costruito insieme a merito.

Chi fu tra i primi ad affrontare lo studio della magia nel mondo antico secondo categorie non evolutive?. Graf. Evans Pritchard. Malinowski. Mauss.

Naturalis Historia è suddivisa in: 34 libri. 35 libri. 36 libri. 37 libri.

Da quale cultura deriva il termine “magia”?. Da quella latina. Da quella greca. Da quella africana. Non vi sono fonti al riguardo.

In origine il “magos” è: Uno specialista di una religione non greca. Un mago come noi oggi lo intendiamo. Uno stregone. Un religioso.

Ab urbe condita, è chiamata così quale opera?. Annales. De re rustica. De agricoltura. Lex Cornelia.

Chi sosteneva che la “magheía” si fondava su premesse sbagliate e non naturali?. I religiosi. I latini. I medici di scuola ippocratica. Gli stregoni.

A quando risalgono le prime attestazioni sulla magia?. Tra il 78 e 44 a.C. Tra il 58 e 44 a.C. Tra il 68 e 44 a.C. Tra il 70 e 44 a.C.

Dopo Erodoto, il termine “magos” viene associato a quali figure?. agýrtes. agýrtes, mántis e góes. góes e agýrtes. mántis e góes.

A Roma, le pratiche di stregoneria/magia nera erano punite dalle istituzioni?. No. Sì. Solo in alcune circostanze. In nessuna circostanza.

Chi ha scritto il De divinatione?. Cicerone. Catullo. Girolamo. Virgilio.

Le Leggi delle dodici tavole sono di fondamentale importanza perché: Si tratta dei primi documenti scritti da cui viene fatta partire la letteratura latina. Si tratta di un insieme di opere latine. Si tratta di frammenti di poesie latine. Nessuna delle precedenti.

Con la parola “cantio” cosa vuol intendere Catone?. Incantesimo. Magia. Canto. Incantare.

Chi è Fundanio?. Un personaggio de “De lingua latina”. Un personaggio de “De re rustica”. Uno studioso di Varrone. Uno studioso di Virgilio.

“Spesso anche si narra che nelle battaglie si udirono le voci dei Fauni, e nel corso dei tumulti parole che predicevano il vero mandate chissà da dove [...]”. È la traduzione: Del passo di Cicerone, in De divinatione. Del passo di Catullo, in De divinatione. Del passo di Livio, in Ab urbe condita. Del passo di Cicerone, in Ab urbe condita.

Le prime attestazioni in materia di magia risalgono a chi?. Un anonimo. Archiloco. Esclusivamente Cicerone. Cicerone e Catullo.

Che cos’è la Pro Sestio?. Un’orazione. Un trattato sulla magia. Una poesia in latino. Un documento sulle pratiche magiche.

Che cos’è “cum…cum…cum…” nell’orazione Vatinium testem di Cicerone?. Allitterazione. Onomatopea. Allegoria. Anafora.

“Meditrīna” deriva dal verbo: Medeor (curare). Exantare (incantare). Sum (essere). Habere (avere).

Quando, le fonti greche, usano la parola magheía?. A partire dal IV sec. A partire dal V sec. A partire dal VI sec. A partire dal III sec.

Chi fu il primo, tra gli autori antichi, ad usare il termine “magia” nel modo più normale per noi?. Virgilio. Livio. Catullo. Cicerone.

“Ora affermerò solennemente quelle cose: che non riconosco gli estrattori di sortes, né coloro che fanno gli indovini a motivo di denaro e neppure le evocazioni delle anime dei morti…” Sono parole che troviamo: Nel De rerum natura. Nel De divinatione. Nel bellum. Nel Naturalis Historia.

Chi ha scritto Naturalis Historia?. Cicerone. Plinio il Vecchio. Catullo. Seneca.

Di cosa parla il Dubius sermo?. Dei problemi legati alle ambiguità linguistiche. Dei problemi legati a fatti storici. Della cultura latina. Di leggi e regole.

A fine Aufidi Bassi: È l’opera cui Plinio credeva di legare la sua fama post-mortem. È l’opera che ha reso famoso Plinio. È di autore ignoto (anche se alcuni ritengono sia di Plinio). È un’autobiografia di Plinio.

Nel libro 28 della Naturalis Historia, Plinio: Si trasferisce dal campo della superstizione a quello della religione. Si trasferisce dal campo della religione a quello della superstizione. Sposta la sua tesi dal campo della religione a quello della scienza. Sposta la sua tesi dal campo della magia a quello della religione.

Chi si cela dietro il personaggio di Lucio?. L’autore dell’opera. Un contadino realmente esistito. Una divinità. Nessuna delle precedenti.

Il personaggio Lucio è protagonista di quale opera?. L’asinus. Asinus aureus. Lucio e Iside. Aureus asinus.

“Richiamare mentre si starnutisce un piatto di portata o una tavola da pranzo, viene considerato fra le cose malauguranti se dopo non si mangia qualcosa”. Questo passo rientra tra: Gli esempi di superstizione magico-religiosa. Gli esempi di magia. Gli esempi di pratiche religiose. Nessuna delle precedenti.

“Richiamare mentre si starnutisce un piatto di portata o una tavola da pranzo, viene considerato fra le cose malauguranti se dopo non si mangia qualcosa”. In un’opera di quale autore si leggono queste parole?. Plinio. Cicerone. Catone. Ennio.

Ovidio usa il termine saga facendo riferimento: Ad una sacerdotessa. Ad una donna nubile. Ad una donna sposata. Ad una maga.

Le maghe: Non si occupavano solo di defixiones ma anche di divinazione. Si occupavano esclusivamente di divinazione. Si occupavano esclusivamente di stregoneria. Preparavano pozioni magiche.

Il rito “defixio”: Definisce anche la possibilità, da parte di chi lo subisce, di liberarsi dalla maledizione. Se esso ha successo, la persona che lo subisce, sarà immobilizzata per sempre in una condizione di completa perdita della propria autonomia. Serve solo a creare problemi lieve e passeggeri alla persona che lo subisce. Non ha a che fare con la magia.

Katádesmos: È l’atto di legare verso l’alto. È l’atto di legare verso il basso. È l’atto di prendere dai piedi. È l’atto di prendere dalle braccia.

“Defigere” ha a che fare con: Lasciar andare. Immobilizzare. Guarire. Provocare dolore fisico e mentale.

Pro se de magìa Liber significa: Libro di magia. Testo in proprio favore sulla magia. Testo a favore della magia. Libro per la magia.

Quale testimonianza è fondamentale per la conoscenza della cosiddetta “magia nera”?. Ovidio. Varrone. Cicerone. Catullo.

Qual è il nome greco di defixio?. Katádesmos. Defigere. Saga. Magheia.

Cresimo è accusato di: Furto. Omicidio. Stregoneria. Menzogna.

Di chi è il De agri cultura?. Catullo. Levio. Cicerone. Catone.

Asinus aureus è: Un romanzo che ci è arrivato integralmente. Un’opera che ci è arrivata per metà. Un’opera di cui non si conosce l’autore. Un’opera sulla religione.

“ave atque vale”, in quale carme troviamo questa espressione?. Nel carme 101, Sulla tomba del fratello. Nel carme 73, L’amicizia tradita. Nel carme 31, Finalmente a casa. Nel carme 13, Un invito a cena.

Quanti carmi contiene il Liber catulliano?. 90. 106. 66. 116.

In Brutus, il dialogo avviene tra chi?. Cicerone, Attico e Bruto. Cicerone e Bruto. Attico e Bruto. Cicerone e il fratello Quinto.

Le Philippicae sono: Discorsi pronunciati da Cicerone. Discorsi pronunciati da Catullo. Discorsi pronunciati da Ovidio. Discorsi pronunciati da Apuleio.

Nella replica di Catullo a Fabullo, l’aprosdóketon è: Un particolare linguaggio serio. Un linguaggio aulico. Una figura retorica. Un pretesto per introdurre una battuta inattesa che chiude la poesia.

L’invito a cena di Catullo, rispetto al tópos della poesia ellenistica: Non è convenzionale. È di basso livello. È serio. È convenzionale.

L’aprosdóketon è: Una pausa cupa. Una trovata comica. Un flashback. Un cambio di intonazione.

Potremmo descrivere l’invito a Fabullo come: Una parodia. Una ripresa fedele della realtà. Un invito ad essere convenzionali. Nessuna delle precedenti.

Il carme XIII di Catullo è strutturati: In due parti. In tre parti. In quattro parti. In cinque parti.

Il carme XIII di Catullo è contrassegnato: Dal tono comico. Da un tono austero. Da un tono formale. Da un tono infelice.

Fabullo cenerà bene: Solo se porterà con sé allegria e compagnia. Solo se porterà tutto ciò che occorre alla cena stessa. Se porterà un dolce. Se porterà buonumore.

Il carme 73 di Catullo è dedicato: All’amicizia. All’amore. Alla filosofia. Alla donna amata.

Tra le seguenti parti, dov’è individuabile l’aprosdóketon?. Cenerai proprio bene a casa mia tra pochi giorni, mio caro Fabullo, se gli dei vorranno. Ma in compenso riceverai i segni di una sincera amicizia o tutto ciò che può esserci di più soave ed elegante. Quando tu ne sentirai l'odore, pregherai gli dei che ti facciano, o Fabullo, tutto naso. Ti donerò un unguento che donarono alla mia fanciulla Veneri e Amorini.

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