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TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESELinguistica Italiana 7

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Título del test:
Linguistica Italiana 7

Descripción:
Settima parte

Autor:
Jorxy96
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Fecha de Creación:
23/04/2024

Categoría:
Universidad

Número preguntas: 47
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Temario:
Quale di queste affermazioni è falsa? Il sistema fonologico del siciliano ha cinque vocali toniche In siciliano le vocali latine Ĕ (e breve) e Ŏ (o breve) non dittongano In siciliano le vocali latine Ē (e lunga) e Ō (o lunga) evolvono rispettivamente in /ɛ/ e /ɔ/ Il sistema fonologico del siciliano ha tre vocali atone.
Nel sonetto cavalcantiano Chi è questa che vèn c'ogn'om la mira, la proclisi in la mira del v. 1 e l'enclisi in dical al v. 6 sono determinate dalla risalita del clitico dal rispetto della legge Gröber dal rispetto della legge Tobler-Mussafia dalla maggiore libertà sintattica della lingua duecentesca.
La definizione di "Dolce stil novo" viene formulata da Dante nella Vita nova nel Convivio nel De vulgari eloquentia nel Purgatorio.
Quale di questi elementi caratterizza la lingua di Tanto gentile e tanto onesta pare di Dante Alighieri? l'abbondanza di provenzalismi l'abbondanza di sicilianismi il ricorso al linguaggio della filosofia e della medicina del tempo il ricorso a numerosi latinismi.
La Vita nova di Dante è un romanzo autobiografico in versi è un trattato in prosa, contenente al suo interno testi poetici è un canzoniere di rime amorose è una raccolta di rime introdotte e seguite da parti in prosa.
Il vero protagonista della svolta stilnovistica fu Guido Guinizzelli Bonagiunta Orbicciani da Lucca Dante Alighieri Guido Cavalcanti.
Il Convivio di Dante è un trattato in volgare che fu scritto nei primi anni dell'esilio è un trattato in latino che fu scritto nei primi anni dell'esilio è un trattato in latino che fu scritto poco prima dell'esilio è un trattato in volgare che fu scritto poco prima dell'esilio.
Indicate quale dei seguenti tratti non fa parte del fiorentino trecentesco rispetto della regola del dittongo mobile generale rispetto della legge Tobler-Mussafia soprattutto ad inizio assoluto di periodo articolo il riduzione del dittongo dopo consonante + r.
L'obiettivo che Dante persegue nel De vulgari eloquentia è quello di rivendicare la dignità del volgare nell'uso colto di creare una lingua adatta al discorso filosofico di tratteggiare la storia della poesia volgare, dai provenzali ai suoi giorni di creare un'arte poetica del volgare.
Secondo Dante, il volgare ideale è illustre perché è il più nobile tra i volgari italiani è degno di illustrare le gesta dei grandi personaggi è il più celebre dei volgari italiani diffonde luce e risplende chiaro su tutti.
Nel canto XXVI del Purgatorio, Dante incontra Arnaut Daniel e Bonagiunta Orbicciani da Lucca Guido Guinizzelli e Arnaut Daniel Guido Gunizzelli e Bonagiunta Orbicciani da Lucca Arnaut Daniel e Guittone d'Arezzo.
La lingua della Commedia di Dante è il "volgare illustre" teorizzato nel De vulgari eloquentia è abbondantemente modellato sulla prosa latina è basata sul fiorentino di fine Duecento e di inizio Trecento è un idioma artificiale, in cui si mescolano diverse varietà.
Dante descrive la differenziazione diatopica dei volgari italiani nel trattato latino De vulgari eloquentia nel trattato latino Convivio nel prosimetro Vita nova nel trattato volgare Convivio.
Cosa si intende per plurilinguismo dantesco? L'uso da parte di Dante di italiano e francese L'uso da parte di Dante di latino e volgare L'uso da parte di Dante di vari dialetti L'uso da parte di Dante di registri, varietà e lingue differenti.
La forma aura del primo verso del sonetto petrarchesco Erano i capei d'oro a l'aura sparsi è un sicilianismo un francesismo un provenzalismo un latinismo.
Nella novella di Chichibio, l'autore inserisce delle brevi frasi in vernacolo fiorentino nel fiorentino rustico di Certaldo in dialetto bolognese in dialetto veneziano.
La lingua usata nel Proemio del Decameron e nella cornice introduttiva alle giornate è caratterizzata dall'impiego di periodi lunghi, ricchi di subordinate all'uso abbondante di ordini sintattici marcati: dislocazioni a sinistra e a destra, tema libero ecc. dall'impiego di forme tipiche delle varietà basse di fiorentino dall'uso abbondante del che polivalente.
Nel verso petrarchesco vo mesurando a passi tardi e lenti, nel sintagma tardi e lenti che procedimento retorico troviamo? dittologia sinonimica consonanza polisindeto anafora.
Quale di queste affermazioni è falsa? Il Canzoniere di Petrarca è il testo chiave per la storia dell'italiano letterario Al centro del Canzoniere c?è il concreto e tormentato io individuale Il titolo originale del Canzoniere è Rerum vulgarium fragmenta Per Petrarca l'amore è uno strumento di conoscenza intellettuale e di elevazione spirituale.
La lingua del Decameron si presenta maggiormente polimorfica di quella della coeva poesia meno polimorfica di quella della coeva poesia, ma solo nelle ballate che concludono le giornate meno polimorfica di quella della coeva poesia altrettanto polimorfica di quella della coeva poesia.
Quale dei seguenti tratti non è caratteristico del fiorentino del Quattrocento? l'articolo definito maschile singolare el l'articolo definito maschile plurale e l'apocope di -e e -o dopo l, n, r la desinenza di III pl. -on(o) invece di -ano nei verbi di I coniugazione.
La grammatica di Leon Battista Alberti è una grammatica del fiorentino contemporaneo una grammatica della lingua degli scrittori più autorevoli della tradizione una grammatica del fiorentino di Dante, Petrarca e Boccaccio una grammatica del fiorentino trecentesco.
Quale delle seguenti affermazioni è falsa? La lettera che funge da prefazione alla Raccolta Aragonese fu firmata da Angelo Poliziano La Raccolta Aragonese fu inviata da Lorenzo de' Medici a Federico d'Aragona La Raccolta Aragonese è un'antologia della poesia toscana dei primi secoli I compilatori della Raccolta Aragonese vogliono proporre ai contemporanei un modello linguistico-letterario.
Individuate fra i seguenti gruppi di fenomeni fonetici o forme quali non appartengono interamente al fiorentino argenteo la prima persona dell'imperfetto in -o; le forme indeclinate mie, tuo, suo per il maschile e il femminile; la forma mila in luogo di milia; la velarizzazione di l preconsonantica la riduzione dei dittonghi dopo consonante + r; la prima persona dell'imperfetto in -a; la declinazione per numero e genere della forma in precedenza indeclinabile gliele; le forme dea e stea in luogo di dia e stia la riduzione dei dittonghi dopo consonante + r, il numerale dieci in luogo di diece; le forme dia e stia; la forma mila in luogo di milia l'articolo el, la declinazione per numero e genere della forma in precedenza indeclinabile gliele; le forme dia e stia; la forma sei in luogo dell'antico sè.
Quale di queste affermazioni è falsa? Nel Quattrocento il volgare attraversa una fase di crisi Con l'Umanesimo il latino diventa il principale strumento espressivo in ogni campo della cultura Con l'Umanesimo si diffonde l'idea della superiorità della cultura moderna su quella antica Nel Quattrocento il volgare viene tendenzialmente relegato alle scritture pratiche e ai generi letterari popolari.
Il tema del latino parlato a Roma fu oggetto di uno scambio epistolare tra due importanti umanisti Cristoforo Landino e Leonardo Bruni Biondo Flavio e Poggio Bracciolini Poggio Bracciolini e Cristoforo Landino Biondo Flavio e Leonardo Bruni.
Le 'lingue di koiné' sono lingue elaborate nelle cancellerie signorili e comunali, soprattutto nell'Italia settentrionale sono lingue elaborate nelle cancellerie signorili e comunali, soprattutto nell'Italia meridionale sono lingue usate nelle corti dell'Italia settentrionale sono le lingue 'cortigiane' in uso presso le corti d'Italia nei secoli XV e XVI.
Per evitare le forma dialettali, le lingue di koiné elaborate nelle cancellerie del Quattrocento fanno in genere ricorso a neologismi a latinismi a arcaismi a toscanismi.
L'imporsi del modello petrarchesco alla fine del Quattrocento è dimostrato dagli Amorum libri e dall'Orlando innamorato di Boiardo dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dall'Orlando innamorato di Boiardo dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dagli Amorum libri di Boiardo dall'Arcadia e dalle Rime di Sannazaro, e dalle Stanze per la giostra di Poliziano.
Il maccheronico è un volgare settentrionale infarcito di termini latini e di latinismi un volgare saturo di latinismi un latino infarcito di elementi lessicali volgari, spesso dialettali un volgare infarcito di termini latini e di latinismi.
La lingua dei poeti dell'Umanesimo volgare fiorentino è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento (Dante, Petrarca e Boccaccio) è il fiorentino del Quattrocento (detto anche argenteo) è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento in particolare di Petrarca e Boccaccio è la lingua dei grandi autori del Due- e del Trecento, aperta agli influssi del fiorentino contemporaneo.
Il polifilesco è un volgare saturo di latinismi un volgare meridionale infarcito di latino un ibrido di termini latini e dialettali un latino infarcito di elementi lessicali volgari, spesso dialettali.
Sannazaro sottopose l'Arcadia a un lungo processo di revisione avvicinarne la lingua sempre più al toscano quattocentesco per avvicinarne la lingua sempre più al modello petrarchesco e boccacciano avvicinarne la lingua sempre più al modello petrarchesco, boccacciano e dantesco avvicinarne la lingua sempre più ai modelli proposti da Bembo.
Nel verso che tutto n?arde e non ritrova loco dell'Orlando furioso (I 18 8), la forma loco un sicilianismo un latinismo sopravvissuto alla revisione linguistica un toscanismo un settentrionalismo sopravvissuto alla revisione linguistica.
Quale di queste affermazioni è falsa? Nel 1501 e nel 1502 Bembo pubblicò a Venezia presso Aldo Manuzio le edizioni a stampa di Petrarca e di Boccaccio l'edizione di Petrarca del 1501 assicurò a Bembo la possibilità di fissare un testo di riferimento, da cui ricavare una norma grammaticale L'avvento della stampa ebbe dei riflessi molto rilevanti in campo linguistico perché favorì la diffusione della norma bembiana il lavoro nella tipografia aldina permise a Bambo di rivedere in senso toscaneggiante molti testi in vista della pubblicazione.
Quali sono le date delle tre edizioni dell'Orlando furioso di Ludovico Ariosto? 1516, 1521, 1525 1516, 1525, 1532 1521, 1525, 1532 1516, 1521, 1532.
Quale autore cercò di conciliare la tesi fiorentinista, che proponeva come modello il fiorentino parlato, con la tesi di Bembo, che proponeva come modello la lingua dei grandi autori dei Trecento? Pier Francesco Giambullari Niccolò Machiavelli Benedetto Varchi Claudio Tolomei.
L'uso del dialetto nella commedia del Cinquecento deriva dall'esigenza di dar voce alle istanze degli umili e dei diseredati prosegue la tradizione delle lingue di koinè deriva da un rifiuto del classicismo bembiano prosegue la tradizione dei volgari medievali.
La lingua della Mandragola di Machiavelli è un limpido esempio di fiorentino vivo è modellata fondamentalmente sul fiorentino letterario del Trecento fonde latinismi di origine cancelleresca con parole comuni e quotidiane è un efficace compromesso tra lingua letteraria e lingua viva.
La teoria cortigiana fu sostenuta per la prima volta da Vincenzo Colli detto il Calmeta da Baldassarre Castiglione Da Dante Alighieri da Gian Giorgio Trissino.
Il Concilio di Trento favorì la traduzione in volgare della Bibbia vietò il possesso di Bibbie volgari propugnò il principio del libero esame delle scritture contribuì all'unificazione linguistica d'Italia.
La grammatica di Pierfrancesco Giambullari prende come punto di riferimento il fiorentino trecentesco prende come punto di riferimento il fiorentino vivo prende come punto di riferimento la lingua letteraria prende come punto di riferimento la lingua delle Tre Corone, privilegiando Dante.
Lionardo Salviati trasformò la teoria di Bembo prendendo a modello la lingua di Dante ampliando il canone anche ad autori minori del Trecento prendendo in considerazione anche la lingua del Duecento prendendo in considerazione anche il fiorentino vivo.
L'uso del volgare da parte di Galileo dipende, tra l'altro, dalla volontà di dare valore letterario alle sue opere scientifiche di staccarsi polemicamente dalla tradizione degli accademici di esprimersi in latino di competere con gli altri scienziati europei che avevano abbandonato il latino di rivolgersi ai membri dell'aristocrazia fiorentina.
La lingua delle opere volgari di Galileo è di registro medio, ma non manca di eleganza è fredda e impersonale è caratterizzata da un tono severo e magniloquente è agile, ma sciatta e trascurata.
A quale di questi autori si deve una delle più importanti raccolte di prediche medievali? a Garzo a Iacopone da Todi a Bernardino da Siena a Poliziano.
La prima grammatica dell'italiano, dopo quella di Leon Battista Alberti, si deve a Pietro Bembo Giovan Francesco Fortunio Lionardo Salviati Pier Francesco Giambullari.
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