Test linguistica italiana, prof Miccoli Paolo 4' parte
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Título del Test:![]() Test linguistica italiana, prof Miccoli Paolo 4' parte Descripción: Paniere Giola Marco, 4' parte, lez. 59-72 |




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Quale di queste forme non è dovuta all'analogia?. Essere. Mossi. Facete. Scrissi. Alla base dell'italiano "cuore" si deve ipotizzare la forma: CŎRDE. *CŎRE(M). CŎR. *CŎRDE(M). Quali di queste forme si deve al livellamento analogico?. Muore. Moriamo. Cuoce. Cuociamo. In italiano, il morfema «-o» della prima persona singolare dell'imperfetto indicativo: È dovuto a un processo analogico di livellamento. È dovuto al processo analogico del quarto proporzionale. È dovuto a un processo analogico di rianalisi. È la regolare continuazione del morfema latino. La forma italiana "lastrico": È la regolare continuazione della forma latina «*ASTRĬCU(M)». È dovuta al processo analogico del quarto proporzionale. È dovuta a un processo analogico di livellamento. È dovuta a un processo analogico di rianalisi. I processi di retroformazione sono innescati: Dalla grammaticalizzazione. Dal cambiamento semantico dei suffissi presenti nella parola. Dal livellamento analogico. Dalla rianalisi. Nell'italiano antico "tempora": Il morfema del plurale è -ora, diversamente che in latino. Il morfema del plurale è -a, come in latino. Il morfema del plurale è -ora, come in latino. Il morfema del plurale è -a, diversamente che in latino. La forma italiana usignolo: È la regolare continuazione della forma latina «*LUSCINĬŎLU(M)». È dovuta a un processo analogico di livellamento. È dovuta al processo analogico del quarto proporzionale. È dovuta a un processo analogico di rianalisi. Quale di queste affermazioni è falsa?. Nella grammaticalizzazione una parola lessicale diventa un morfema grammaticale. Lo sviluppo del suffisso avverbiale -mente è un caso di grammaticalizzazione. La grammaticalizzazione è una conseguenza della rianalisi (o risegmentazione). La grammaticalizzazione consiste nella soppressione degli allomorfi. Quale di queste affermazioni è errata?. La IV e la V declinazione non proseguono in fiorentino antico. In italiano, la gran parte dei nomi deriva dal nominativo latino. Nell'evoluzione dal latino all'italiano i morfemi flessivi dei nomi hanno perduto la funzione casuale. Il risultato dell'evoluzione del sistema nominale latino è, in fiorentino, la formazione di cinque classi di nomi. Secondo l'ipotesi morfologica, il morfema plurale -e del femminile (per esempio "capre"): È la regolare continuazione del nominativo plurale della I declinazione latina. Non è spiegabile. È di origine analogica. È la regolare continuazione dell'accusativo plurale della I declinazione latina. Nel latino volgare, l'articolo definito: Aveva valore soltanto esoforico (o extralinguistico). Aveva valore endoforico (o testuale) e poteva designare una classe di elementi. Aveva valore sia endoforico (o testuale) che esoforico (o extralinguistico). Aveva valore soltanto endoforico (o testuale). |