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TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESEMeccanica applicata e prog 2

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Título del test:
Meccanica applicata e prog 2

Descripción:
lez 11-46

Autor:
fida
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Fecha de Creación:
22/03/2024

Categoría:
Ciencia

Número preguntas: 65
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Il teorema di Kennedy-Aronhold afferma che: nessuna delle precedenti. le normali alle traiettorie dei punti di un corpo rigido mobile in ogni istante concorrono nel centro di istantanea rotazione. Durante il moto rigido piano i centri di istantanea rotazione sono allineati al centro del sistema di riferimento fisso. Durante il moto rigido piano i centri di istantanea rotazione sono a tre a tre allineati. .
Indicare quale delle seguenti affermazioni sul moto relativo fra corpi è falsa: la velocità relativa tra due corpi connessi attraverso una coppia prsmatica è diretta perpendicolarmente alla direzione in cui si sviluppa tale coppia. il moto assoluto di un punto risulta somma del moto relativo e del moto di trascinamento che il punto avrebbe se fosse solidale col sistema mobile. nel calcolo delle accelerazioni è necessario tenere presente la comparsa di una componente detta accelerazione comlementare. nessuna delle precedenti. .
Indicare quale delle seguenti affermazioni sulle equazioni indipendenti di posizione è falsa. le velocità dei punti del sistema si ottengono per derivazione delle equazioni. nessuna delle precedenti. sono anche dette equazioni di chiusura. si possono individuare tante equazioni vettoriali indipendenti quante sono le maglie semplici del sistema.
Il metodo delle velocità relative: permette di conoscere la posizione di ogni membro del sistema. per poter essere applicato è necessario conoscere la mutua posizione di tutti i membri del cinematismo. nessuna delle precedenti. permette di effettuare l'analisi di velocità del sistema contemporaneamente a quella di posizione.
Nel meccanismo rappresentato in figura un pattino scorre su una guida che ruota con velocità angolare ω intorno al punto O incernierato a telaio. Data la velocità relativa vr del pattino rispetto alla guida, calcolare la velocità assoluta del punto P del pattino. Dati: ω=-0.5 rad/s vr=0.25 m/s l=1 m vP=0 vP= 0 i + 0.35 j m/s vP= 0.35 i + 0 j m/s vP= -0.25 i -0.1 j m/s.
Gli epicicloidi sono curve generate dal moto di un punto rigidamente connesso ad una curva mobile detta epiciclo che rotola senza strisciare su una curva fissa detta: base cicloide rolletta nessuna delle precedenti. .
Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa: la ruota di raggio infinito ha denti con profili rettilinei. la linea di condotta ha pendenza pari all'angolo di pressione solo nel punto tangenza delle circonferenze primitive. nessuna delle precedenti. il funzionamento dell'ingranaggio risulta cinematicamente corretto anche per piccole variazioni dell'interasse. .
L'evolvente del cerchio è: la curva inviluppata da una circonferenza che rotola su un cerchio la curva descritta da un punto di una retta che striscia su di una circonferenza. la curva descritta da un punto di una retta che rotola senza strisciare su una circonferenza. nessuna delle precedenti. .
Nell'analisi dei meccanismi a camma: assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento. assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto. nessuna delle precedenti. assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente. .
Nella sintesi dei meccanismi a camma: nessuna delle precedenti. assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto. assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente. assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento. .
Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo motore: è di tipo dinamico. è di tipo statico. è assente. nessuna delle precedenti. .
Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi: sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito nessuna delle precedenti sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito. giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito. .
Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi: nessuna delle precedenti. sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito. assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema. giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito. .
Nel caso dinamico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi: sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito nessuna delle precedenti. assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema. abbia direzione tale da opporsi al moto relativo. .
Quale tra le seguenti affermazioni sull'attrito volvente è falsa: si manifesta come coppia che si oppone al moto di rotolamento. nessuna delle precedenti. è causato dalla deformazione della coppia di superfici in contatto. può essere interpretato come spostamento all'indietro rispetto alla velocità di avanzamento del corpo della reazione normale al suolo. .
Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo motore: è contraria alla direzione di avanzamento è nulla. è diretta nella direzione di avanzamento. nessuna delle precedenti. .
Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato: nessuna delle precedenti. è nulla. è contraria alla direzione di avanzamento. è diretta nella direzione di avanzamento.
Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato: è di tipo statico. nessuna delle precedenti. è di tipo dinamico. è assente. .
Dato il sistema rappresentato in figura, stabilire il valore limite della forza F in condizioni di equilibrio. Dati: m=50 kg h=1 m w=0.6 m θ=15° fa=0.6 (fattore di attrito statico) F=81.4 N F=490.5 N F=58.5 N F=140 N.
Dato il sistema rappresentato in figura stabilire qual è la condizione di moto incipiente quando la forza F assume il valore limite. Dati: h=1 m w=0.6 m θ=15° m=50 kg fa=0.6 (fattore di attrito statico) strisciamento strisciamento e ribaltamento simultanei ribaltamento il sistema è in equilibrio a prescindere dal valore della forza F .
Il baricentro di un sistema materiale: è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. è sempre interno a qualunque superficie convessa che racchiuda tutte le masse. nessuna delle precedenti. è sempre interno a qualunque superficie che racchiuda tutte le masse. .
Quale delle seguenti affermazioni sul centro di massa è falsa: nessuna delle precedenti. il baricentro di un triangolo è il punto di incontro delle mediane. il baricentro di un segmento è il suo punto medio. è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse. .
Il teorema di Huygens dice che: nessuna delle precedenti. il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è uguale rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest ultimo. il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è maggiore rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest ultimo. il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è minore rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest ultimo. .
Il baricentro di un sistema materiale: è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d'inerzia polare del sistema. è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d'inerzia polare del sistema. nessuna delle precedenti. è quel punto rispetto al quale risulta nullo il momento d'inerzia polare del sistema. .
Il teorema di Varignon assicura che: il momento di una forza attorno ad un punto è uguale alla differenza dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto. il momento di una forza attorno ad un punto è minore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto. nessuna delle precedenti. il momento di una forza attorno ad un punto è maggiore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto. .
Per il principio di conservazione dell'energia: il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia totale del sistema. il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia potenziale del sistema. il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia cinetica del sistema. nessuna delle precedenti. .
Il lavoro compiuto da tutte le forze agenti su un sistema in un intervallo di tempo uguaglia: la variazione di energia cinetica. nessuna delle precedenti. la variazione di potenza totale. la variazione di energia potenziale. .
L'energia cinetica di un sistema rigido: è funzione delle accelerazioni dei corpi del sistema. non varia al variare della massa del sistema. è somma di due componenti legate rispettivamente alla velocità del baricentro e della velocità angolare del corpo. nessuna delle precedenti. .
Quale delle seguenti affermazioni sul rendimento dei sistemi meccanici è falsa: deve essere calcolato in condizioni di regime. corrisponde al rapporto fra il lavoro motore ideale e il lavoro motore reale del sistema. nessuna delle precedenti. può essere maggiore di uno per sistemi particolarmente efficienti. .
Il rendimento di n macchine in serie è pari: è maggiore del rendimento di ciascuna delle macchine collegate alla somma dei rendimenti delle singole macchine al prodotto dei rendimenti delle singole macchine nessuna delle precedenti. .
Calcolare la forza F in grado di bilanciare staticamente il sistema sotto l'effetto della forza peso. Dati: m=5 kg F=24.5 N F=-98.1 N F=49.1 N Non è possibile bilanciare il sistema.
Nei motori elettrici asincroni, la velocità di rotazione del rotore: nessuna delle precedenti. deve essere sempre maggiore alla velocità di sincronismo. deve essere mantenuta uguale alla velocità di sincronismo per assicurare che il motore eroghi la massima coppia. è sempre inferiore alla velocità nominale. .
Nei motori elettrici asincroni, la velocità di sincronismo: dipende dalla frequenza di alimentazione e dal numero di espansioni polari. può essere modificata attraverso un'opportuna regolazione della tensione di alimentazione. è una caratteristica del solo motore. nessuna delle precedenti.
Un sistema fisico è detto lineare se il modello matematico che lo descrive: è composto anche da equazioni lineari è composto da sole equazioni lineari. è composto da almeno una equazione lineare nessuna delle precedenti.
Nell'accoppiamento motore-carico con riduttore, l'inerzia del carico ridotta all'albero motore è: molto minore dell'inerzia effettiva del carico. uguale all'inerzia effettiva del carico molto maggiore dell'inerzia effettiva del carico nessuna delle precedenti.
La rigidezza di due o più molle in serie è uguale: al prodotto delle rigidezze delle singole molle. alla somma delle rigidezze delle singole molle. all'inverso della somma degli inversi delle singole molle. nessuna delle precedenti.
In assenza di forzante (moto libero) i sistemi del primo ordine: non sono mai soggetti ad oscillazione. nessuna delle precedenti. oscillano indefinitamente per qualsiasi valore di massa e rigidezza. sono soggetti ad oscillazione solo sotto particolari condizioni. .
La rigidezza di due o più molle in parallelo è uguale: all'inverso della somma degli inversi delle singole molle. nessuna delle precedenti. al prodotto delle rigidezze delle singole molle. alla somma delle rigidezze delle singole molle. .
La pulsazione delle oscillazioni nei sistemi del secondo ordine sottosmorzati è: nessuna delle precedenti. maggiore della frequenza naturale del sistema. pari alla frequenza naturale del sistema. minore della frequenza naturale del sistema. .
La risposta libera dei sistemi del secondo ordine sovrasmorzati: nessuna delle precedenti. prevede il raggiungimento di una configurazione d'equilibrio per mezzo di un comportamento non oscillatorio. prevede l'oscillazione del sistema per un tempo infinitamente lungo. prevede l'oscillazione della massa fino al raggiungimento di una configurazione d'equilibrio. .
La risposta libera dei sistemi del secondo ordine sottosmorzati: prevede l'oscillazione del sistema per un tempo infinitamente lungo. nessuna delle precedenti. prevede il raggiungimento di una configurazione d'equilibrio per mezzo di un comportamento non oscillatorio. prevede l'oscillazione della massa fino al raggiungimento di una configurazione d'equilibrio. .
Nei cuscinetti a lurificazione idrodinamica la pressione del fluido: nasce per effetto del trascinamento del fluido in un meato cuneiforme o a gradino. nessuna delle precedenti. nasce per effetto dello schiacciamento delle superfici a contatto. viene mantenuta costante da un apposito apparato di alimentazione idraulica. .
Quale delle seguenti affermazioni sulle coppie con lubrificazione limite è falsa: le superfici sono combacianti o separate da una pellicola di lubrificante limite. nessuna delle precedenti sono utilizzate se si vogliono esaltare fenomeni d'attrito. sono utilizzate nelle applicazioni dove non è accettabile l'utilizzo di lubrificanti.
Nei cuscinetti a lurificazione idrostatica la pressione del fluido: nasce per effetto del trascinamento del fluido in un meato cuneiforme o a gradino. nessuna delle precedenti. viene mantenuta costante da un apposito apparato di alimentazione idraulica. nasce per effetto dello schiacciamento delle superfici a contatto. .
Indicare quale delle seguenti affermazioni sulle coppie volventi è falsa: non esistono soluzioni costruttive adatte alla realizzazione di giunti prismatici. si riducono i fenomeni di attrito interponendo elementi rigidi rotolanti come sfere o rulli. nessuna delle precedenti. esistono soluzioni costruttive adatte a sopportare carichi assiali. .
Nella coppia rotoidale radente: l'attrito dell'albero nella sede non ha effetti apprezzabili. l'attrito modifica l'inclinazione della reazione normale alla sede che risulterà tangente alla circonferenza d'attrito. l'attrito dell'albero nella sede ha effetti positivi sul moto desiderato. nessuna delle precedenti. .
Nella coppia elicoidale: nessuna delle precedenti. è preferibile utilizzare un filetto il più possibile rettangolare se si vuole realizzare una vite di serraggio. l'inclinazione dell'elica non ha effetti sulle forze d'attrito generate. è preferibile utilizzare un filetto il più possibile triangolare se si vuole realizzare una vite di manovra. .
Il rapporto di trasmissione di un ingranaggio: è funzione del numero dei denti delle ruote. è funzione dell'altezza dei denti delle ruote. è funzione dell'angolo di pressione normale. nessuna delle precedenti. .
Un rotismo: organo in grado di trascinarne un altro per mezzo di denti che entrano successivamente in contatto. nessuna delle precedenti. è un meccanismo composto da più ingranaggi. è un meccanismo composto da una coppia di ruote dentate. .
Un ingranaggio: un rotismo in cui almeno uno degli assi ruota attorno ad un altro. nessuna delle precedenti. è un meccanismo composto da una coppia di ruote dentate. organo in grado di trascinarne un altro per mezzo di denti che entrano successivamente in contatto. .
La formula che descrive il rapporto di trasmissione a portatreno fermo nelle coppie di ruote dentate appartenenti a un rotismo epicicloidale è: la formula di Willis. la formula di Gruebler. nessuna delle precedenti. la formula di Kuzbach. .
Indicare quale delle seguenti affermazioni sui rotismi epicicloidali è falsa: hanno 2 gradi di libertà. possono essere utilizzati come meccanismi differenziali o combinatori. non possono essere utilizzati come riduttori di velocità. nessuna delle precedenti. .
Sono chiamati treni planetari o rotismi epicicloidali: i rotismi nei quali gli assi di una o più ruote sono mobili. i rotismi che fanno uso di ruote ad evolvente di cerchio. nessuna delle precedenti. i rotismi in cui compare almeno una coppia di ruote coniche. .
Nelle ruote dentate, la distanza fra la circonferenza primitiva e la circonferenza di testa è detta: addendum nessuna delle precedenti. costa del dente. dedendum. .
Nelle ruote dentate, la distanza fra la circonferenza primitiva e la circonferenza di piede è detta: costa del dente. costa del dente. dedendum. nessuna delle precedenti. .
Nelle ruote dentate a denti dritti, il luogo dei punti in cui avviene il contatto fra i denti si chiama: arco d'azione. linea di condotta. nessuna delle precedenti. epiciclo.
Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa: la dentatura non è geometricamente legata alla primitiva del moto. i profili dei denti della dentiera sono rettilinei. nessuna delle precedenti. l'evolvente di cerchio può essere tracciato anche internamente alla circonferenza di base. .
Secondo il proporzionamento modulare delle ruote dentate: addendum e dedendum hanno uguale altezza pari a 1.25 volte il modulo. il dedendum è 1.25 volte il modulo, mentre l'addendum è uguale al modulo. l'addendum è 1.25 volte il modulo, mentre il dedendum è uguale al modulo. nessuna delle precedenti. .
Il modulo di una ruota normale a denti dritti è definito come: rapporto tra raggio e coseno dell'angolo di pressione. nessuna delle precedenti. prodotto dell'angolo di pressione in radianti e altezza del dente. rapporto tra diametro e numero di denti. .
L'unità di misura del modulo m di una ruota dentata è: nessuna delle precedenti. m/s. Nm mm. .
Nelle ruote dentate cilindriche a denti elicoidali: non vengono utilizzati profili ad evolvente di cerchio. nessuna delle precedenti. la generazione del profilo di dentatura avviene facendo rotolare sul cilindro base un piano inclinato di un angolo pari all'angolo d'elica. la dentatura corrisponde alla rolletta di un punto apartenente ad una retta che rotola senza strisciare sul cilindro di base. .
Quale delle seguenti affermazioni sulle ruote dentate cilindriche a denti elicoidali è falsa: nessuna delle precedenti. hanno un arco d'azione ridotto rispetto le ruote a denti dritti. hanno un funzionamento più silenzioso delle ruote a denti dritti. hanno una dentatura più rigida e resistente. .
nelle ruote coniche a denti dritti, il rapporto di trasmissione: è costante al variare del numero di denti. nessuna delle precedenti. non dipende dal numero di denti delle due ruote. è pari al rapporto delle semiaperture angolari dei coni primitivi delle due ruote. .
L'ingranaggio a vite senza fine: deve essere montato con estrema cura e le due ruote devono essere costruite con materiali speciali a basso attrito. offre un modesto rapporto di riduzione rispetto agli ingranaggi ad assi paralleli. nessuna delle precedenti. ha elevatissimo rendimento ma non si presta a trasmettere elevate potenze. .
L'ingranaggio ipoidale: è un accoppiamento di ruote dentate ad assi sghembi. è inadatto a trasmettere elevate potenze. ha dentatura a denti dritti. nessuna delle precedenti. .
Denunciar test Consentimiento Condiciones de uso