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Metodologie della ricerca archeologica

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Título del Test:
Metodologie della ricerca archeologica

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Test 3 Pegaso

Fecha de Creación: 2025/11/11

Categoría: Universidad

Número Preguntas: 50

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La principale fonte di informazioni sul passato utilizzata dagli archeologi è/sono: le testimonianze scritte. le opere d'arte. i primati archeologici. il record archeologico.

Il record archeologico include: ossa animali. solo resti strutturali. l'ideologia degli antichi. testimonianze orali.

I processi che creano e trasformano le informazioni del passato sono detti: processi di conservazione. processi postdeposizionali. processi formativi. processi naturali.

I processi di formazione della stratificazione archeologica coinvolgono interazioni tra: esseri umani e animali. esseri viventi, superfici, materia e ambiente. superfici e materia. esseri umani e paesaggio.

Gli N transforms sono processi di formazione di origine: neurale. navale. naturale. nota.

Gli studi etnoarcheologici di Binford hanno riguardato: l'Alaska. cacciatori-raccoglitori amazzonici. tribù africane. i Nunamiut del polo sud.

L'analisi insiemistica: fa parte della seconda fase di lavoro. è spiccatamente interpretativa. non può essere ripetuta. ichiede competenze geomorfologiche.

Durante le pause nei cicli di formazione della stratificazione: non succede nulla. i processi postdeposizionali si interrompono. intervengono fattori naturali ma non antropici. non avvengono fenomeni di apporto.

I bacini di deposizione: sono costituiti da apporti di materia. sono costituiti da asporti di materia. possono sempre essere riconosciuti. sono sempre puntuali.

I processi post-deposizionali non includono: fattori chimico-fisici. fattori biogenici. fattori antropici. fattori ideologici.

L'archeologia è definita da Kent Flannery come una scienza che: crea nuove prove. conserva i testimoni. ignora gli informatori. uccide gli informatori.

La raccolta di ogni singolo indizio durante lo scavo è essenziale perché: ogni scavo è irripetibile. riduce i costi. facilita lo sgombero del sito. velocizza le procedure.

Le tecniche di scavo possono essere suddivise in base a: la prospettiva verticale o orizzontale. la durata della campagna. il numero dei reperti attesi. il numero di operatori.

Sir Mortimer Wheeler introdusse: il metodo di scavo per tagli artificiali. la numerazione degli strati. la sezione cumulativa. l'uso di lunghe trincee.

Lo scavo arbitrario si concentrava su: la conservazione degli gli strati. le strutture monumentali. l'analisi stratigrafica. il recupero dei manufatti.

Lo scavo tramite il metodo Wheeler consente di: distruggere le stratificazioni. conservare i reperti. conservare porzioni di terreno non scavato. produrre una documentazione orizzontale complessiva.

I saggi di piccole dimensioni: sono utili per limitare la quantità di reperti. sono poco distruttivi. consentono di valutare il potenziale di una stratificazione. conservano il deposito pressoché intatto.

Gli strumenti più comunemente usati in scavo sono: sessola e trowel. martelli e chiodi. specilli e malepeggio. ruspe e bulldozer.

La quadrettatura di un sito serve a: ignorare le misure verticali. fornire un riferimento spaziale. delimitare i settori e il campo base. rallentare lo scavo.

Il metodo di scavo deve essere adattato: alle preferenze del direttore di scavo. alla tipologia di strumenti disponibili. alla stagione dello scavo. al contesto e alle tempistiche.

Charles Lyell pubblicò "Principles of Geology" nel: 1820. 1840. 1850. 1830.

La stratificazione archeologica rappresenta: l'esito di un processo intellettuale. tracce dei fenomeni atmosferici. le relazioni tra gli strati. l'insieme fisico degli strati.

Le Unità Stratigrafiche positive sono frutto di: erosione. asporto. decomposizione. accumulo.

Le Unità Stratigrafiche negative sono anche dette: interfacce negative. tagli. strati fisici. interfacce.

Per distinguere le particelle più piccole su base gravimentrica in laboratorio si usa: un colino. un microsetaccio. un densimetro. un microscopio.

Un terreno "franco" è composto da: prevalentemente limo e argilla. sabbia, limo e argilla. sedimenti di dimensioni uniformi. quantità comparabili di limo, argilla e inclusi.

La Tavola Munsell in archeologia è usata per classificare: fabric. colore. arrotondamento. densità.

Il fabric indica: la quantità degli inclusi. l'arrotondamento degli inclusi. l'orientamento degli inclusi. la densità degli inclusi.

Un diagramma stratigrafico di Harris rappresenta: relazioni topografiche. cambiamenti geologici. cambiamenti tessiturali. relazioni cronologiche.

Una stratificazione inversa non può essere causata da: colluvi. escavo di fosse. animali fossori. decomposizione biologica.

Il principale sistema di documentazione scritta fino agli anni Settanta era: la scheda US. la relazione finale. il quaderno della topografia. il diario di scavo.

In Italia, l'uso delle schede di Unità Stratigrafica è stato introdotto da: le Soprintendenze archeologiche. Andrea Carandini. l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD). l'Istituto Centrale per la Completezza della Documentazione (ICCD).

L'organo italiano responsabile di definire gli standard per la documentazione del patrimonio archeologico è: l'Istituto Centrale per la Completezza della Documentazione (ICCD). la Soprintendenza Archeologica. l'Istituto per la Ricerca sul Campo (IRC). l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD).

Le USM sono schede: relative ai materiali archeologici. relative alle malte. relative alle murature. relative alle monete.

Il vantaggio principale del disegno archeologico è che: rende più facile identificare l'area di scavo. evidenzia i rapporti stratigrafici tra US sovrapposte. è oggettivo e scientifico. è uno studio interpretativo.

Uno degli strumenti indispensabili per il rilievo diretto: il filo a piombo. la fotocamera digitale. il tablet grafico. la stazione totale.

E' un tipo di documentazione grafica inesistente in archeologia: sezione secante. pianta di fase. sezione cumulativa. prospetto.

Per realizzare buone fotografie di scavo è possibile evitare di: pulire gli strati. controllare i caposaldi. inserire un riferimento metrico. curarsi della posizone degli zaini.

Per orientare l'immagine fotografica serve inserire: il riferimento metrico. la lavagnetta. una freccia. la palina.

Per fare buone fotografie di scavo, la luce: deve essere diretta. deve essere radente. non è rilevante. deve essere diffusa.

Gli studi sulla cultura materiale devono considerare il contesto: solo quello sistemico. l'affermazione è tendenzialmente falsa. solo quello stratigrafico. l'affermazione è sempre vera.

Le associazioni di manufatti in uso: sono spesso causali. sono sempre portatrici di significato. sono rilevanti solo nel caso delle tombe. non sono fondamentali per ricostruire il passato.

Le tombe senza corredo: indicano l'età del defunto. suggeriscono l'idea di uguaglianza dopo la morte. sono prevalentemente dovute al saccheggio dei corredi. testimoniano che c'è stato un errore di sepolura.

Il contesto di un oggetto: si può sempre ricostruire. indica il testo con cui si descrive un reperto. è fondamentale. può non essere rilevante.

Gli oggetti per un archeologo: sono agenti attivi di cambiamento. sono importanti solo se iscritti. sono strumenti passivi dell'uomo. sono fonti simili a quelle scritte.

Gli studi biografici in archeologia: si applicano solo agli esseri umani. riguardano essenzialmente la ricostruzione della vita dei personaggi storici famosi. riguardano anche agli oggetti. si applicano solo a tutto ciò che è biologico.

La funzione di oggetto archeologico: è sempre autoevidente. si scopre solo tramite analisi chimiche. a volte si scopre solo alla fine dello studio. non cambia mai nel corso del tempo.

Le tracce d'uso su una soglia possono indicare: il senso di apertura della porta. la data di costruzione. se sono passare persone importanti. il numero di persone sono passate.

Il riciclo: era una pratica saltuaria nell'antichità. era una pratica comune nell'antichità. era una pratica occasionale nell'antichità. avvenica solo per vetro e metallo.

La morte di un oggetto: avviene nel momento dell'abbandono. avviene quando arriva in museo. non esiste perché gli oggetti non muoiono mai. avviene nel momento in cui di degrada e scompare.

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