MICROECONOMIA (Lezione 26 - 30)
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Título del Test:![]() MICROECONOMIA (Lezione 26 - 30) Descripción: Ecampus |




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il tratto evidenziato rappresenta. economie di scala. tutte false. rendimenti costanti. diseconomie di scala. LRATC=. MC/q. LRTC/q. TC/Q. AVC/q. LRTC<TC. talvolta. sempre. tutte vere. mai. per tracciare la curva LRATC. si uniscono le parti più alte di tutte le curve ATC del mercato. si uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC dell'impresa. si uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC del mercato. si uniscono le parti più alte di tutte le curve ATC dell'impresa. la parte tratteggiata della curva rappresenta. diseconomia di scala. economie di scala. rendimenti variabili. rendimenti costanti. se un incremento della produzione fa diminuire LRATC. tutte false. si hanno rendimenti costanti. si hanno diseconomie di scala. si hanno economie di scala. le economie di scala possono derivare. tutte vere. dalla specializzazione. dalla migliore imputabilità dei costi di sviluppo. dal miglior utilizzo delle capacità organizzative. le diseconomie di scala derivano. dai fallimenti del mercato. dall'organizzazione aziendale. dalla specializzazione. dal sovradimensionamento. il segmento a-b rappresenta. il tratto dei rendimenti crescenti. il tratto delle economie di scala. il tratto dei rendimenti costanti. il tratto delle diseconomie di scala. LRTC è minore o uguale a TC sempre perchè. tutte false. perchè nel lungo periodo è maggiore la specializzazione. nel lungo periodo è possibile scegliere combinazioni più efficienti. perchè nel lungo periodo è possibile abbattere i sunk costs. nel lungo periodo. non esistono costi variabili. tutte vere. non esistono costi fissi. non esistono costi marginali. la MES è. tutte false. il livello massimo di produzione per massimizzare i costi medi di lungo periodo. il livello massimo di produzione per minimizzare i sunk costs. il livello massimo di produzione per minimizzare i costi medi di lungo periodo. il grafico rappresenta. un equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. tutte false. un equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con una perdita. un equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con un profitto. nel lungo periodo. tutte false. non esistono costi fissi. non esistono costi variabili. non esistono costi marginali. il grafico rappresenta. un vincolo di bilancio. una generica curva di indifferenza. LRATC nel monopolio naturale. tutte false. profitto economico=. ricavo economico - costo economico. ricavo economico - costo opportunità. ricavo totale - costo economico. ricavo economico - costo contabile. profitto economico=. ricavo totale -(costi impliciti +costi espliciti). ricavo totale-costo economico. ricavo totale - costo opportunità. tutte vere. profitto contabile =. ricavo totale - costi contabili. ricavo medio-costo medio. ricavo marginale-costo marginale. ricavo contabile-costi contabili. i costi impliciti sono. pagamenti in moneta da corrispondere a terzi. i costi opportunità per l'impiego di risorse altrui. debiti contratti verso terzi. i costi opportunità per l'impiego di risorse proprie. per massimizzare il profitto l'impresa deve realizzare la quantità di prodotto in corrispondenza della quale. è massima la distanza tra AVC e AFC. è minima la distanza tra AVC e AFC. è massima la distanza tra TC e TR. è minima la distanza tra TC e TR. i costi impliciti sono. i debiti contratti verso terzi. i pagamenti in moneta da corrispondere a terzi. i costi opportunità per l'impresa per risorse proprie. i costi opportunità per l'impresa per risorse altrui. profitto economico= ricavo totale - costo economico. ricavo totale - costo economico. ricavo totale -costo opportunità. ricavo totale (-costi impliciti+ costi espliciti). tutte vere. quando è massima la distanza tra TC e TR. si minimizzano i costi dell'impresa. si realizza l'equilibrio per il consumatore. si realizza l'equilibrio per l'impresa. si massimizza il profitto dell'impresa. nel lungo periodo. non esistono costi fissi. non esistono costi variabili. non esistono costi marginali. non esistono costi sommersi. la mappa di indifferenza permette. di confrontare le preferenze di più soggetti. di ordinare le alternative. di confrontare il potere di acquisto di più soggetti. tutte false. le diseconomie di scala derivano. dallo scambio. dai fallimenti del mercato. dal sovradimensionamento. dalla specializzazione. quando MR>0. un aumento della produzione riduce il ricavo totale. l'impresa deve cessare l'attività. una riduzione della produzione fa crescere il ricavo totale. un aumento della produzione fa crescere il ricavo totale. un incremento della quantità prodotta fa crescere il profitto solo se. MR=MC. MR=TC. MR>MC. MR<MC. La pendenza della curva di indifferenza è detta: a. saggio marginale di sostituzione. b. saggio marginale di reddito. c. saggio marginale di spesa. quale andamento presenta, di solito, la curva di indifferenza?. a. crescente. b. decrescente e concava verso l’asse delle ascisse. c. decrescente e convessa verso l’asse delle ascisse. la tecnologia è: a. il modo in cui gli input sono combinati per l’ottenimento dell’output. b. il modo in cui gli output sono combinati per l’acquisizione degli input. c. il modo in cui gli impianti sono collocati all’interno dell’impresa. il prodotto totale è: a. il prodotto che ottengo incrementando di una unità l’impiego di un fattore fisso. b. il prodotto che ottengo incrementando di una unità l’impiego di un fattore variabile. c. la quantità di un prodotto che realizzo con determinati input. MP=. a. ? I/?O. b. ?O/?I. c. ?O-?I. Gli interessi sono: a. costi fissi. b. costi variabili. c. costi semivariabili. AFC=. c. TVC/Q. b. Q/TFC. a. TFC/Q. AVC : a. ha una andamento decrescente. b. inizialmente si riduce, ma poi tende nuovamente a crescere. c. ha un andamento crescente. Quando il prodotto marginale di un fattore cresce: a. il costo marginale rimane costante. b. il costo marginale aumenta. c. il costo marginale diminuisce. il costo medio di produzione è: a. il rapporto tra costo totale e quantità prodotta. c. il rapporto tra costi totali e costi variabili. b. l’incremento che subisce il costo totale di produzione all’aumento di una unità della quantità prodotta. Nel lungo periodo non esistono: a. input fissi. b. input variabili. c. output variabili. LRTC è: a. sempre maggiore di ATC. b. sempre minore o uguale ATC. c. costante. i costi impliciti sono: a. costi opportunità dell’impiego di risorse. b. pagamenti in moneta per ottenere risorse. c. interessi di computo del capitale impiegato. Quando MR>=. a. una diminuzione della produzione fa crescere il ricavo totale. b. un aumento della produzione fa crescere il ricavo totale. c. un aumento della produzione fa diminuire il ricavo totale. |