MICROECONOMIA (Lezione 45-50) più domande fine lezione
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Título del Test:![]() MICROECONOMIA (Lezione 45-50) più domande fine lezione Descripción: Microeconomia Ecampus |




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La discriminazione di prezzo di primo grado determina. tutte false. efficienza produttiva. inefficienza allocativa. efficienza paretiana. una discriminazione di prezzo efficace richiede. che l'impresa sia in grado di evitare l'arbitraggio. che l'impresa possa identificare la sensibilità dei clienti al prezzo. che la curva di domanda dell'impresa sia decrescente. tutte vere. gli sconti per studenti sono esempi di. discriminazione di primo grado. discriminazione di secondo grado. discriminazione intertemporale. discriminazione di terzo grado. l'offerta 'compri 3 paghi 2' è un esempio di. discriminazione di secondo grado. discriminazione di primo grado. discriminazione intertemporale. discriminazione di terzo grado. le tariffe dei servizi pubblici sono un esempio di. discriminazione di secondo grado. discriminazione intertemporale. discriminazione di primo grado. discriminazione di terzo grado. il soggetto che pratica la discriminazione di prezzo di primo grado deve produrre un output in corrispondenza del quale. P=ATC. tutte false. P=MC. P=MR. si ha discriminazione di prezzo di primo grado quando. quando il soggetto vende unità diverse a prezzi diversi, ma ogni unità di prezzo è venduta ad un medesimo cliente al medesimo prezzo. il soggetto vende unità diverse a prezzi diversi per ogni consumatore. quando il soggetto vende unità diverse a prezzi diversi, ma ogni consumatore che acquista la medesima quantità paga lo stesso prezzo. tutte false. gli sconti per studenti sono esempi di discriminazione. intertemporale. di terzo grado. di secondo grado. di primo grado. le tariffe dei servizi pubblici sono un esempio di. discriminazione intertemporale. discriminazione di terzo grado. discriminazione di secondo grado. discriminazione di primo grado. in concorrenza perfetta le imprese. non hanno interesse a fare pubblicità. hanno il divieto di fare pubblicità. sono incentivate a fare pubblicità. fanno pubblicità di tipo informativo. spesso il leader di prezzo. tutte false. annuncia variazioni di prezzo che poi non pratica. varia il prezzo ad intervalli regolari. varia sporadicamente il prezzo. gli accordi collusivi hanno spesso vita breve a causa. delle barriere all'ingresso del mercato. delle diverse condizioni di partenza delle imprese aderenti. dell'elasticità della domanda. dell'intervento dello Stato. un mercato con pochi grandi produttori che offrono un prodotto differenziato si dice. monopolio naturale. concorrenza monopolistica. oligopolio. monopolio. Gli accordi collusivi hanno spesso vita breve a causa. Tutte false. Delle diverse condizioni di partenza delle imprese aderenti. Dell’elasticità della domanda. Delle rilevanti barriere all’ingresso del mercato. Si ricorre massicciamente alla pubblicità. Tutte false. In monopolio. In concorrenza monopolistica. In concorrenza perfetta. In concorrenza perfetta le imprese. Hanno il divieto di far pubblicità. Non hanno interesse a far pubblicità. Fanno pubblicità di tipo informativo. Sono incentivate a far pubblicità. Gli sconti per studenti sono esempi di. Discriminazione di primo grado. Discriminazione di secondo grado. Discriminazione di terzo grado. Discriminazione intertemporale. Si ha discriminazione di prezzo di primo grado quando il soggetto. Tutte false. Vende unità diverse a prezzi diversi per ogni consumatore. Vende unità diverse a prezzi diversi, ma ogni consumatore che acquista la medesima quantità paga lo stesso prezzo. Vende unità diverse a prezzi diversi, ma ogni unità di prezzo venduta ad un medesimo cliente ha il medesimo prezzo. la curva di domanda di lavoro è. crescente. decrescente. una retta parallela all'asse delle ordinate. una retta parallela all'asse delle ascisse. un aumento del salario porta ad assumere meno lavoratori perchè. riduce il livello di produzione che massimizza il profitto. aumenta i costi marginali dell'impresa. aumenta il prezzo dell'input lavoro. tutte vere. un aumento del salario. aumenta i costi marginali dell'impresa. non ha effetto sui costi marginali dell'impresa. diminuisce i costi marginali dell'impresa. tutte false. la discriminazione di prezzo di primo grado determina. efficienza di Cournot. efficienza allocativa. effiicienza paretiana. efficienza produttiva. un aumento del salario conduce a minori assunzioni perchè. tutte vere. si riduce il livello di produzione che massimizza il profitto. aumenta il prezzo dell'input lavoro. aumentano i costi marginali dell'impresa. l'offerta compri tre paghi due è un esempio di discriminazione. intertemporale. di terzo grado. di secondo grado. di primo grado. Il differenziale salariale compensativo è. Il rapporto tra due diversi salari in corrispondenza di una medesima mansione. La differenza di salario tra settori industriali. La differenza di salario che rende due lavori ugualmente attraenti per un lavoratore. tutte false. Le differenze salariali sono indotte dalla violazione di una delle ipotesi. Tutti i lavoratori sono in grado di svolgere ogni tipo di mansione. tutte vere. I mercati del lavoro sono perfettamente concorrenziali. Tutti lavori attraggono i lavoratori allo stesso modo. le caratteristiche non monetarie danno luogo. a differenziali salariali decurtativi. tutte false. a differenziali salariali integrativi. a differenziali salariali compensativi. età ed esperienza normalmente. aumentano i salari. tutte false. riducono i salari. incentivano le lotte sindacali. età ed esperienza, solitamente. tutte false. riducono i salari. aumentano i salari. incentivano le lotte sindacali. in concorrenza monopolistica si ricorre alla pubblicità. per superare le asimmetrie informative. per ridurre la quantità domandata. per spostare a destra la curva di domanda. per spostare a sinistra la curva di domanda. la leadership di prezzo è un esempio di. tutte false. collusione tacita. concorrenza non di prezzo. collusione palese. Le tariffe dei servizi pubblici sono un esempio di. Discriminazione intertemporale. Discriminazione di terzo grado. Discriminazione di secondo grado. Discriminazione di primo grado. L’offerta ‘compri tre paghi due’ è un esempio di discriminazione. intertemporale. Di terzo grado. Di secondo grado. Di primo grado. un aumento del salario. Tutte false. Aumenta i costi marginali dell’impresa. Riduce i costi marginali dell’impresa. non ha effetto sui costi marginali dell’impresa. Negli USA si ha un modello sindacale. cooperativo. esclusivo. inclusivo. misto. i sindacati inclusivi, in genere, riescono ad imporre salari. uguali a quelli di concorrenza monopolistica. Uguali a quelli di concorrenza perfetta. Superiori a quelli di concorrenza perfetta. Inferiori a quelli dI concorrenza perfetta. in un mercato del lavoro concorrenziale. il sindacato che chiede un incremento di salario fa incentiva lo sciopero. tutte false. il sindacato che chiede un incremento di salario fa diminuire l'occupazione. il sindacato che chiede un incremento di salario fa aumentare l'occupazione. in Europa i contratti di lavoro sottoscritti dai sindacati hanno valore. per tutta la categoria. solo per i disoccupati. solo per gli iscritti al sindacato. solo per i non iscritti al sindacato. i sindacati inclusivi, in genere, riescono ad imporre salari. inferiori a quelli di concorrenza perfetta. uguali a quelli di concorrenza monopolistica. superiori a quelli di concorrenza perfetta. uguali a quelli di concorrenza perfetta. negli USA si ha un modello sindacale. misto. cooperativo. inclusivo. esclusivo. se le imprese cominciano a discriminare. tutte false. coloro che sono discriminati organizzano lo sciopero. coloro che sono discriminati cercano lavoro in altro settore. coloro che sono discriminati si rivolgono al sindacato. il salario minimo. crea differenziale salariale tra i lavoratori poco specializzati. riduce i tassi salariali delle industrie protette. crea differenziale salariale tra i lavoratori molto specializzati. innalza i tassi salariali delle industrie non protette. la concorrenza monopolistica implica: c. intervento dello Stato. b. presenza di collusione. a. assenza di collusione. in monopolio. c. P=MC. a. P>MC. b. P. l’impresa in concorrenza monopolistica raggiunge il massimo profitto wquando: c. MR. b. MR>MC. a. MR=MC. l’oligopolio è caratterizzato da. c. entrambe vere. b. pochi grandi produttori e un servizio differenziato. a. pochi grandi produttori e un servizio omogeneo. le curve di reazione sono: c. relazioni che collegano la quantità prodotta da un oligopolista al tempo t, con quella prodotta dallo stesso oligopolista al tempo t-1. b. relazioni che collegano la quantità prodotta da un oligopolista al tempo t, con quella prodotta dal concorrente al tempo t-1. a. relazioni che collegano prezzo praticato dall’oligopolista con prezzo praticato dai concorrenti. Se ho un mercato con un limitato numero di venditori allora sono: c. in regime di concorrenza monopolistica. b. in regime di oligopolio. a. in regime di monopolio. Un accordo formale con cui gli oligopolisti specificano la quantità di prodotto da realizzare è: c. un cartello. b. un trust. a. una collusione. n oligopolio si verifica: c. entrambe false. b. efficienza produttiva. a. efficienza allocativa. Se le imprese non trovano produttiva la pubblicità probabilmente ci troviamo in un mercato: c. monopolistico. b. concorrenziale. a. oligopolistico. DOMANDA 10 10. si ha discriminazione di prezzi di primo grado quando: c. il soggetto vende a consumatori diversi a prezzi diversi, ma ogni unità di output è venduta ad uno stesso cliente al medesimo prezzo. b. il soggetto vende unità diverse a prezzi diversi, ma ogni consumatore che acquista la medesima quantità paga lo stesso prezzo. a. il soggetto vende unità diverse di output a prezzi diversi per ogni consumatore. il soggetto che pratica la discriminazione di prezzo di primo grado deve produrre un output in corrispondenza del quale: c. P> MC. b. P. a. P=MC. le tariffe dei servizi pubblici sono esempi di : c. discriminazione di terzo grado. b. discriminazione di secondo grado. a. discriminazione di primo grado. se la discriminazione di prezzo è efficace ci troviamo: c. in monopsonio. b. in concorrenza monopolistica. a. in concorrenza perfetta. l’offerta di lavoro è rappresentata come una curva: c. parallela all’asse Y. b. inclinata negativamente. a. inclinata positivamente. |