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neuro fisiologia

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Título del Test:
neuro fisiologia

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neuro fisiologia

Fecha de Creación: 2025/10/16

Categoría: Universidad

Número Preguntas: 124

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Sul reticolo endoplasmatico rugoso (RER): si trova l'apparato del Golgi.  non si ha presenza di ribosomi.  non si ha sintesi proteica.  si ha presenza di ribosomi.

La membrana cellulare.  è un rivestimento passivo e non attraversabile.  è un filtro altamente selettivo.  non ha funzioni di trasporto, essendo una barriera statica.  non ha funzioni di trasporto, essendo una barriera statica.

l'apoptosi.  è un fenomeno controllato geneticamente che determina la morte programmata di una cellula.  è un processo di divisione cellulare.  è un processo di moltiplicazione cellulare.  è un processo incontrollato che porta alla morte di una cellula.

La cellula procariote.  possiede un nucleo differenziato, separato dal citoplasma mediante una membrana nucleare.  sono presenti mitocondri e cloroplasti.  è la forma naturale dei virus.  non ha un vero nucleo delimitato da membrana e il DNA è libero nel citoplasma.

La cellula eucariote.  non ha un vero nucleo delimitato da membrana e il DNA è libero nel citoplasma.  è la forma naturale dei batteri.  possiede un nucleo differenziato, separato dal citoplasma mediante una membrana nucleare.  sono assenti mitocondri e cloroplasti.

La modalità di propagazione "saltatoria" dell'impulso elettrico, avviene grazie a (LEZ.3).  le cellule di Schwann.  la barriera ematoencefalica.  i nodi di Ranvier.  la membrana bilayer.

Gli oligodendrociti.  sono cellule molto complesse che contribuiscono alla moltiplicazione neuronale.  non esistono.  svolgono soprattutto funzioni di comunicazione neuronale.  sono una tipologia di cellule gliali.

Quali tipi di cellule gliali danno origine alla mielina nel SNC:  cellule gliali radiali.  astrociti.  oligodendrociti.  cellule gliali assonali.

Le celluli gliali:  sono cellule molto complesse che contribuiscono alla moltiplicazione neuronale.  sono dannose per i neuroni.  svolgono soprattutto funzioni di comunicazione neuronale.  svolgono soprattutto funzioni di sostegno per i neuroni.

La sinapsi è: (LEZ.4).  la zona di connessione tra due ossa.  l'ultima fase della divisione mitotica.  una interazione tra organismi di specie diversa.  una struttura di connessione tra i neuroni.

La zona del neurone deputata agli output è: nodo di ranvier. l'oligodendrocita. il liquor. l'assone.

. I neuroni di proiezione. non esistono. possiedono un assone lungo. possiedono un assone breve. possiedono piu' di un nucleo.

La fessura sinaptica.  si trova sul dendrite.  si trova nella mielina.  si trova sull'assone.  si trova nello spazio extracellulare.

Per PPSE s'intende (LEZ.5).  potenziale postsinaptico eccitatorio.  potenziale perisinaptico eccitatorio.  potenziale parasinaptico eccitatorio.  potenziale presinaptico eccitatorio.

Generalmente lo ione Na+ è più concentrato.  nell'ambiente extracellulare ed intracellulare in egual misura.  nell'ambiente intracellulare.  dipende dal gradiente di concentrazione.  nell'ambiente extracellulare.

Il glutammato ha la capacità di attivare sottotipi recettoriali diversi; quale tra quelli elencati non è un recettore glutammatergico.  AMPA.  KAINATO.  NMDA.  5-HT1.

Al termine della fase del potenziale d'azione:  si chiudono i canali per il calcio.  si chiudono i canali per il potassio.  si chiudono i canali per il cloro.  si chiudono i canali per il sodio.

. Le due grandi famiglie dei canali ionici sono: (LEZ.6).  canali passivi e canali ad accesso variabile.  canali attivi e canali ad accesso variabile.  canali attivi e canali ad accesso dinamico.  canali passivi e canali ad accesso statico.

Per refrattarietà s'intende:  l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo meccanico.  l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo chimico.  l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad un secondo stimolo troppo ravvicinato al precedente.  l'incapacità delle cellule eccitabili di rispondere ad uno stimolo elettrico.

Per depolarizzazione s'intende:  una modificazione del potenziale verso valori più elettronegativi.  una modificazione del potenziale verso valori più elettropositivi.  una modificazione del potenziale verso valori più statici.  una modificazione del potenziale verso valori più dinamici.

Il potenziale di membrana a riposo è generato da.  i canali ionici dinamici.  i canali ionici attivi.  i canali ionici passivi.  i canali ionici statici.

Per iperpolarizzazione s'intende.  una modificazione del potenziale verso valori più elettropositivi.  una modificazione del potenziale verso valori più elettronegativi.  una modificazione del potenziale verso valori più dinamici.  una modificazione del potenziale verso valori più statici.

. I canali voltaggio-dipendenti:  sono influenzati da qualunque ione.  attivano i meccanismi che portano alla secrezione di ormoni e neurotrasmettitori.  sono presenti in numero ridotto nel SNC.  non sono responsabili dell'attività ritmica nelle cellule pacemaker di cuore e SNC.

Il potenziale d'azione è:  un'iperpolarizzazione molto lenta del potenziale di membrana.  una depolarizzazione molto lenta del potenziale di membrana.  una depolarizzazione rapida del potenziale di membrana.  un'iperpolarizzazione rapida del potenziale di membrana.

. Le vie di conduzione dell'impulso elettrico sono descritte mediante.  conduttanza e voltaggio.  resistenza e voltaggio.  conduttanza e resistenza.  nessuna delle precedenti.

Nelle malattie demielinizzanti (es. sclerosi multipla).  viene compromesso il processo di ionizzazione.  viene compromesso il processo di depolarizzazione.  viene compromesso il processo di conduzione.  viene compromesso il processo di iperpolarizzazione.

La velocità del potenziale d'azione dipende:  nessuna delle precedenti.  dalle proprietà passive dell'assone.  dalle proprietà passive del soma del neurone.  da nulla: la velocità è fissa.

I connessoni sono presenti:  in tutti i tipi di sinapsi.  nelle sinapsi elettriche.  nelle sinapsi chimiche.  nelle sinapsi magnetiche.

. Il neurotrasmettitore responsabile del controllo del ritmo sonno-veglia è:  la noradrenalina.  il GABA.  la serotonina.  il glutammato.

Il ritardo sinaptico si verifica.  in tutti i tipi di sinapsi.  nelle sinapsi magnetiche.  nelle sinapsi chimiche.  nelle sinapsi elettriche.

Nel SNC le sinapsi possono essere.  solo inibitorie.  sia eccitatorie che inibitorie.  solo elettriche.  solo eccitatorie.

. La differenza fondamentale tra neurotrasmettitori ed ormoni.  gli ormoni non raggiungono organi bersaglio localizzati a distanza.  gli ormoni non sono prodotti direttamente dal corpo umano.  nessuna risposta corretta.  gli ormoni sono immessi nel circolo ematico.

E' il neurotrasmettitore inibitorio per eccellenza del SNC:  GLICINA.  ACIDO-?-AMINOBUTIRRICO.  DOPAMINA.  ACIDO GLUTAMMICO.

. I recettori GABAA permettono il passaggio all'interno della cellula di: potassio. magnesio. calcio. cloro.

35. In caso di ischemia, stress o crisi epilettiche.  si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici del glutammato.  si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici del GABA.  si ha un'attivazione insufficiente dei recettori ionotropici del glutammato.  si ha un'attivazione spropositata dei recettori ionotropici dell'acetilcolina.

. I recettori presenti sulla membrana postsinaptica sono: vitamine. proteine. lipidi. molecole anfipatiche.

. I recettori NMDA permettono il passaggio all'interno della cellula di: calcio. potassio. cloro. potassio.

. L'acetilcolina è un neurotrasmettitore del SNA capace di attivare un recettore canale chiamato:  Nicotinico.  Adrenergico.  NMDA.  Muscarinico.

. È il neurotrasmettitore usato dalle cellule cerebellari di Purkinjie:  Dopamina.  Glutammato.  Acetilcolina.  GABA.

. L'uso di sostanze stupefacenti aumenta il rilascio, in particolare, di:  Dopamina.  GABA.  adrenalina.  noradrenalina.

. E' chiamato anche "ormone dello stress":  glutammato.  noradrenalina.  serotonina.  dopamina.

. E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella reazione "attacco o fuga":  serotonina. Epinefrina.  dopamina.  GABA.

E' il neurotrasmettitore principalmente coinvolto nella regolazione del sonno, umore, appetito:  glutammato.  adrenalina.  noradrenalina.  serotonina.

La plasticità sinaptica è.  l'incapacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno e/o interno.  la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente interno.  la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno e/o interno.  la capacità del sistema nervoso di adattarsi alle modificazioni dell'ambiente esterno.

Il tronco dell'encefalo è costituito da.  bulbo, ponte e telencefalo.  bulbo, ponte e mesencefalo.  bulbo, ponte e nuclei della base.  bulbo, ponte e cervelletto.

Quale struttura anatomica regola i ritmi circadiani:  l'amigdala.  il talamo.  i gangli della base.  l'ipotalamo.

. Nel SNC, il maggior numero di neuroni si trova:  nel ponte.  nel cervelletto.  nel midollo spinale. bulbo.

I nervi spinali sono: 30 paia. 32 paia. 33 paia. 31 paia.

Il sistema nervoso periferico è costituito da.  una sezione autonoma ed una vegetativa.  una sezione simpatica ed una parasimpatica.  una sezione somatica ed una autonoma.  una sezione somatica ed una parasomatica.

. Quale struttura anatomica regola il comportamento sociale e la manifestazione delle emozioni.  il cervelletto.  l'amigdala.  l'ippocampo.  i nuclei della base.

si occupa della regolazione del movimento fine di prensione.  il corpo calloso.  la corteccia prefrontale.  il midollo spinale.  il cervelletto.

. La successione delle meningi (dalla più superficiale alla più interna):  aracnoide, dura madre, pia madre.  pia madre, aracnoide, dura madre.  pia madre, dura madre, aracnoide.  dura madre, aracnoide, pia madre.

La corteccia cerebrale è suddivisa in:  2 lobi.  3 lobi.  5 lobi.  4 lobi.

Lo strumento usato per la diagnosi dell'epilessia è:  la PET.  l'EEG.  la RMN.  l'ECG.

. Fase REM e fase non-REM si riferiscono.  alla veglia attenta.  ad uno stato epilettico.  alla veglia rilassata.  al sonno.

. Il sistema che regola l'avvicendamento sonno-veglia si trova.  nella corteccia prefrontale.  nel cervelletto.  nell'ipotalamo.  nel talamo.

la capacità di riconoscere gli oggetti mediante il tatto è detta.  cinestesia.  prosopognosia.  stereognosia.  agnosia.

La funzione del sistema sensoriale che veicola i segnali provenienti dai visceri si chiama.  propriocezione.  esterocezione.  interocezione. autocezione.

La frequenza di scarica delle fibre che trasportano l'informazione nervosa.  diminuisce proporzionalmente all'intensità dello stimolo.  aumenta proporzionalmente all'intensità dello stimolo.  nessuna risposta indicata è corretta.  è costante in riferimento all'intensità dello stimolo.

La funzione del sistema sensoriale che veicola informazioni su posizione e movimento di corpo e arti si chiama:  esterocezione.  autocezione.  interocezione. propriocezione.

I nocicettori possono essere. meccanici. termici. silenti. tutte le risposte sono corrette.

per nocicezione si intende.  nessuna risposta indicata è corretta.  stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli positivi periferici.  stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli lesivi centrali.  stimolazione di specifici recettori attivati da stimoli lesivi periferici.

. L'attivazione dei nocicettori:  non provoca mai un'esperienza dolorosa.  non provoca necessariamente un'esperienza dolorosa.  provoca sempre un'esperienza dolorosa.  nessuna risposta indicata è corretta.

La corteccia visiva primaria:  è l'area 22 di Brodmann.  è l'area 17 di Brodmann.  è l'area 1 di Brodmann.  è l'area 45 di Brodmann.

i coni.  sono fotocettori che consentono la visione diurna e a colori.  nessuna delle risposte è corretta.  consentono una visione crepuscolare e notturna.  sono fotocettori che danno una visione acromatica.

la retina.  modifica ed elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNC.  non modifica e non elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNC.  modifica ed elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNP.  non modifica e non elabora i segnali evocati dalla luce prima di inviarli al SNP.

. L'area uditiva primaria è situata:  nelle aree 31 e 32 di Brodmann.  nelle aree 21 e 22 di Brodmann.  nelle aree 51 e 52 di Brodmann.  nelle aree 41 e 42 di Brodmann.

. La percezione del senso dell'equilibrio è una prerogativa:  delle cellule della glia.  delle cellule stellate.  delle cellule ciliate.  delle cellule amacrine.

Le cellule ciliate hanno la capacità di trasdurre.  la percezione dei suoni e la percezione del senso dell'equilibrio.  solamente la percezione del senso dell'equilibrio.  la percezione dei suoni ma non la percezione del senso dell'equilibrio.  solamente la percezione dei suoni.

l'organo recettivo dell'orecchio interno è.  l'organo del Corti.  l'organo della coclea.  l'organo della staffa.  l'organo del Golgi.

In quale area di Brodmann si trova la corteccia premotoria: area 6. area 4. area 10. area 8.

Il sistema di controllo motorio "feed-back". Il sistema di controllo motorio "feed-back".  agisce istante per istante.  non considera l'esperienza pregressa.  non considera segnali di riferimento.

Il sistema di controllo motorio "feed-forward" è di tipo.  tutte le risposte sono corrette.  anticipatorio.  a posteriori.  regolatorio.

Nei nervi spinali, la radice dorsale.  è sensitiva.  sia sensitiva che motoria.  né sensitiva né motoria.  motoria.

Quale tra quelli elencati è un propricettore che possiede una disposizione in serie.  Organo tendineo del Golgi.  Recettori articolari.  Recettori muscolari.  Fuso neuromuscolare.

. Nello studio dei riflessi condizionati è stato fondamentale l'apporto di:  Piaget.  Brodmann.  Pavlov.  Freud.

. Nei nervi spinali, la radice ventrale è.  motoria.  sia sensitiva che motoria.  sensitiva.  né sensitiva né motoria.

. I sistemi motori vengono elaborati a vari livelli del SNC. Il livello più alto di elaborazione è rappresentato da:  Midollo spinale.  Corteccia.  Cervelletto.  Nuclei della base.

Nel cammino, la coordinazione visuomotoria, è elaborata da.  corteccia prefrontale.  corteccia motrice.  gangli della base.  cervelletto.

Il centro generatore del ritmo, da cui dipende il movimento automatico di locomozione è localizzato:  Corteccia.  Cervelletto.  Midollo spinale.  Tronco encefalico.

Quale tra le aree che controllano il movimento codifica tutti i parametri del movimento volontario ossia direzione, ampiezza, accelerazione e forza:  Area premotoria.  Area pre-premotoria.  Corteccia motrice I.  Area supplementare.

. Quale area della corteccia premotoria innerva le dita della mano:  aree motrici del giro del cingolo.  area premotoria laterale dorsale.  area motrice supplementare.  area premotoria laterale ventrale.

I movimenti optocinetici.  sono attivati da movimenti prolungati del capo.  mantengono stabile l'immagine sulla fovea durante i movimenti del capo.  tutte le risposte sono corrette.  portano rapidamente il bersaglio che si trova nella periferia del campo visivo sulla fovea.

Qual è l'area della retina con maggior presenza di fotocettori e quindi maggiore acuità visiva:  il bulbo oculare.  il nervo ottico.  la cornea.  la fovea.

I riflessi vestibolo-oculari:  tutte le risposte sono corrette.  non entrano in funzione durante il cammino.  permettono al sistema motorio di compensare i movimenti del capo.  mantengono fissi gli occhi durante il movimento del capo.

Gli organi otolitici segnalano i movimenti:  tutte le risposte sono corrette.  di rotazione.  lineari di inclinazione laterale.  di accelerazione.

La postura in condizioni statiche viene mantenuta grazie alla contrazione tonica di:  Muscoli pennati.  Muscoli antigravitari.  Muscoli flessori.  Muscoli agonisti.

. Il riflesso estensorio crociato aiuta il mantenimento dell'equilibrio in risposta ad uno stimolo.  nessuna risposta corretta.  nocicettivo.  esterocettivo.  propriocettivo.

Quando la componente visiva nel controllo posturale non è attiva:  non cambia nulla.  entra in azione il controllo passivo.  diminuiscono le oscillazioni del corpo.  aumentano le oscillazioni del corpo.

I nuclei della base.  stabiliscono connessioni afferenti ed efferenti dirette con il midollo spinale.  non stabiliscono connessioni afferenti ed efferenti dirette con il midollo spinale.  stabiliscono connessioni solo afferenti dirette con il midollo spinale.  stabiliscono connessioni solo efferenti dirette con il midollo spinale.

. Quali tra le seguenti formazioni non fa parte dei nuclei della base:  Putamen.  Globo pallido.  Nucleo subtalamico.  Nucleo dentato.

. Le afferenze dei nuclei della base sono:  ipotalamo.  ippocampo.  corteccia cerebrale e talamo.  amigdala.

Quale tra quelli elencati non è un disturbo ipercinetico:  Ateatosi. Corea.  Ballismo.  Acinesia.

. Il morbo di Huntington.  è un disturbo ipercinetico.  non presenta caratteristiche di ereditarietà.  è un disturbo ipocinetico.  non riguarda un'alterazione a livello genico.

Per acinesia s'intende:  riduzione dell'ampiezza dei movimenti volontari.  riduzione della velocità dei movimenti volontari.  riduzione dell'ampiezza e della velocità dei movimenti volontari.  incapacità ad iniziare il movimento.

Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa che colpisce i nuclei della base e precisamente:  Putamen.  Substantia nigra.  Caudato.  Globus pallido.

Il vestibolo-cerebello (lobo flocculo-nodulare).  regola l'equilibrio ed i movimenti oculari.  regola l'apprendimento motorio.  regola le funzioni percettive e cognitive.  regola i movimenti fini.

Le lesioni a carico del cervelletto possono creare.  tutte le risposte sono corrette.  atassia.  ipotonia.  tremore cinetico o intensionale.

. Qual è la parte del cervelletto che regola l'equilibrio ed i movimenti oculari?.  il cerebro-cerebello.  il vestibolo-cerebello.  il nucleo del fastigio.  lo spino-cerebello.

. Quale struttura anatomica controlla lo stato di vigilanza e la capacità di rispondere a stimoli inattesi.  nucleo ambiguo.  formazione reticolare ventro-laterale del ponte.  nucleo motore del vago.  Locus coeruleus.

La formazione reticolare del tronco encefalico regola le funzioni di:  percezione del dolore.  controllo posturale.  stato di veglia.  tutte le risposte sono corrette.

Il nervo trigemino è un tipo di nervo. motorio.  misto. sensitivo.  autonomo.

il SNA è coordinato da:  ipofisi.  ipotalamo.  nuclei della base.  talamo.

. Il SNA controlla i seguenti movimenti dell'occhio:  Apertura delle pupille.  tutte le risposte sono corrette.  Messa a fuoco del cristallino.  Retrazione delle palpebre.

. L'ipotalamo controlla lo stimolo della sete mediante l'attività dei.  tutte le risposte sono corrette.  barocettori. propriocettori.  nocicettori.

. L'ipotalamo controlla:  la pressione arteriosa.  la regolazione della temperatura.  le risposte allo stress.  tutte le risposte sono corrette.

. L'amigdala media le risposte emozionali:  nessuna delle risposte è corretta.  sia innate che acquisite.  solo acquisite.  solo innate.

I circuiti preposti all'elaborazione degli stati emotivi sono situati nel.  lobo occipitale.  lobo temporale.  lobo limbico.  lobo parietale.

Qual è l'area associativa implicata nella pianificazione del movimento:  area occipitale.  area prefrontale.  area limbica.  area parietale.

Quali sono le aree che coordinano le attività che insorgono nei centri sensitivi e motori.  le aree associative.  le aree motorie.  le aree sensitive.  le aree somatoriali.

Nella fase dello sviluppo del linguaggio, il bambino omette i cosiddetti. fonemi. morfemi. olofrasi. funtori.

. Quale studioso introdusse la classificazione di afasia dinamica ed afasia semantica: Goldstein. Wernicke. Lurija. Geschwind.

L'afasia sensoriale è il risultato della lesione:  dell'area di Broca.  dell'area di Wernicke.  dell'area di Brodmann.  del fascicolo arcuato.

Per valutare i disturbi di comprensione dei pazienti afasici si usa.  il test di Broca.  il mini mental test.  il token test.  il test di Wernicke.

Secondo la classificazione di Benson, nella dislessia occipitale:  la capacità di lettura dei numeri è conservata.  non è coinvolta la capacità di lettura.  la capacità di lettura dei numeri non è conservata.  la capacità di scrittura non è conservata.

Il sintomo principale dei pazienti con dislessia fonologica è.  l'incapacità di leggere le non parole.  l'incapacità di leggere le non parole senza comprenderne il significato.  l'incapacità di leggere le parole straniere.  l'incapacità di leggere le parole irregolari.

I pazienti con afasia di Wernicke:  producono discorsi con un'inflessione molto particolare e riconoscibile.  producono discorsi con notevole sforzo.  producono discorsi spesso inintelligibili.  producono discorsi con velocità ridotta.

. Chi fu il primo psichiatra a classificare le malattie mentali come veri processi morbosi: Bleuler.  Freud.  Kraepelin.  Kallmann.

I sintomi positivi della schizofrenia sono caratterizzati da.  Allucinazioni uditive.  Mancanza di motivazione.  Perdita del piacere.  Diminuzione delle espressioni emotive.

Nella schizofrenia assistiamo ad alterazioni anatomiche.  della corteccia prefrontale.  dell'ippocampo.  tutte le risposte sono corrette.  del globo pallido.

Il primo trattamento utile per la schizofrenia (la clorpromazina) è una sostanza.  antipiretica.  antiepilettica.  antiinfiammatoria.  antistaminica.

Chi fu il primo a parlare di depressione unipolare:  Kraeplin.  Freud.  Ippocrate.  Basaglia.

Nella terapia farmacologica della fobia sociale si usano i beta-bloccanti per controllare.  tutte le risposte sono corrette.  i tremori.  la tachicardia.  le alterazioni della voce.

Si caratterizza per il rifiuto e l'incapacità a mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale.  binge eating disorder.  bulimia nervosa.  anoressia nervosa.  ortoressia.

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