PANIERE STORIA ECONOMICA ECAMPUS
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Título del Test:![]() PANIERE STORIA ECONOMICA ECAMPUS Descripción: PANIERE STORIA (DA LEZIONE 62 A LEZIONE 72) |




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In quale anno è stato introdotto ufficialmente l’Euro come moneta di conto?. Nel 2002. Nel 1999. Nel 2001. Nel 1995. Quale trattato ha istituito la Comunità Economica Europea (CEE)?. Il Trattato di Parigi del 1951. Il Trattato di Roma del 1957. Il Trattato di Lisbona del 2007. Il Trattato di Maastricht del 1992. Su quale principio si basa la competenza concorrente dell'Unione Europea?. Sul divieto di intervento dell'UE nei settori economici. Sul principio di sussidiarietà, intervenendo solo quando l'azione dell'UE è più efficace di quella nazionale. Sul controllo totale dell’Unione sulle politiche nazionali. Sulla sovranità assoluta degli Stati membri in tutti i settori. Quale crisi economica ha messo in difficoltà l'Eurozona tra il 2008 e il 2009?. La Brexit. La crisi petrolifera. La crisi delle dot-com. La crisi del debito iniziata in Grecia. Quale trattato ha ufficialmente sostituito la Comunità Europea con l’Unione Europea?. Il Trattato di Maastricht del 1992. l Trattato di Schengen del 1990. ll Trattato di Lisbona del 2007. Il Trattato di Roma del 1957. Quale settore rientra nella competenza esclusiva dell'Unione Europea?. Il sistema sanitario nazionale. La gestione delle forze armate degli Stati membri. La politica agricola comune (PAC). L'istruzione e la cultura. Quale organismo ha il compito di regolare le politiche monetarie dei Paesi membri dell'Eurozona?. Commissione Europea. Banca Mondiale. Banca Centrale Europea (BCE). Fondo Monetario Internazionale (FMI). Con quale trattato la CEE si trasformò in Comunità Europea (CE)?. Il Trattato di Parigi del 1947. Il Trattato di Roma del 1957. Il Trattato di Lisbona del 2007. Il Trattato di Maastricht del 1992. Con il Trattato di Roma del 25 marzo 1957 fu istituita. Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). Comunità Europea dell’Energia Atomica (CEEA o Euratom). la Comunità Economica Europea, nota con la sigla CEE o Mercato comune. ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite). Quale organizzazione fu fondata dal Regno Unito e altri Paesi nel 1960 come alternativa alla CEE?. L’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). L’Associazione Europea di Libero Scambio (EFTA). Il Consiglio d’Europa. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Qual è un obiettivo dell'Unione Europea secondo il Trattato di Lisbona?. Sostituire i governi nazionali con un governo unico. Creare una moneta unica mondiale. Promuovere la pace e il benessere dei suoi cittadini. Imporre dazi doganali sui prodotti extraeuropei. Qual era l'obiettivo principale della CEE al momento della sua creazione?. Creare una moneta unica europea. Eliminare completamente le frontiere tra i Paesi membri. Favorire l’unione economica tra gli Stati membri. Costruire un esercito europeo comune. Quale evento simbolico ha segnato l’apice della crisi finanziaria nel 2008?. La fusione tra banche americane ed europee. La crescita esponenziale del mercato immobiliare. La riduzione dei tassi d’interesse da parte della FED. Il fallimento della banca d'affari Lehman Brothers. Quale misura adottò la Banca Centrale Europea per contrastare la crisi economica tra il 2014 e il 2016?. Il blocco dei prestiti bancari alle imprese. L’aumento dei tassi di interesse sui titoli di Stato. L’acquisto di titoli pubblici e privati attraverso il quantitative easing. La riduzione del debito pubblico con politiche di austerità. Qual è stata la causa principale della crisi del debito sovrano del 2010-2011?. L’aumento delle esportazioni nei Paesi periferici. La riduzione del PIL nei Paesi core dell’Eurozona. La crescita dei salari nei Paesi industrializzati. Le difficoltà economiche degli Stati dell’Eurozona dovute all’elevato debito pubblico. Cosa si intende per "cartolarizzazione dei mutui"?. L’obbligo per le banche di ristrutturare i mutui a rischio. Il pagamento anticipato dei mutui da parte delle famiglie. La cancellazione dei debiti delle famiglie in difficoltà. La trasformazione dei mutui in titoli venduti a investitori terzi. Quale misura adottò il governo statunitense per salvare il sistema finanziario?. L’aumento delle tasse per ridurre il deficit pubblic. Il programma di acquisto di titoli cartolarizzati TARP (Troubled Asset Relief Program). La chiusura delle banche in difficoltà. L’uscita degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale del Commercio. Qual è stata la causa principale della crisi finanziaria dei mutui subprime?. L’aumento della domanda di beni di lusso. La riduzione del debito pubblico statunitens. La concessione di mutui ad alto rischio a clienti senza garanzie sufficienti. Il calo della disoccupazione negli Stati UniTI. Quali furono gli effetti della crisi sulla cosiddetta “economia reale”?. Stabilità del mercato immobiliare. Aumento della disoccupazione e calo dei consumi e degli investimenti. Maggiore crescita economica negli Stati Uniti. Riduzione del debito pubblico europeo. . In che modo l’Italia ha affrontato la crisi del debito sovrano del 2011?. Attraverso la formazione di un governo tecnico e l’adozione di misure di austerità. Sostituendo l’euro con una moneta nazionale. Chiedendo aiuti finanziari diretti all’Unione Europea. Aumentando la spesa pubblica per rilanciare l’economia. . Con il termine "Grande Recessione" si indica: La crisi finanziaria iniziata nel 2007 negli Stati Uniti e proseguita fino al 2013 in molti Paesi europei. La crisi petrolifera degli anni ’70. Il crollo del mercato immobiliare in Europa nel 2015. Il crollo economico avvenuto nel 1929 con la Grande DepressionE. Quale fu una delle principali conseguenze della crisi del debito sovrano in Italia nel 2011?. Aumento degli investimenti esteri. Aumento della disoccupazione e calo della produzione industriale. Crescita economica accelerata grazie alle manovre di austerità. Diminuzione del debito pubblico al di sotto del 50% del PIL. Quale istituzione ha fornito prestiti ai Paesi europei in difficoltà durante la crisi del debito sovrano?. La Federal Reserve. Il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF). La Banca Mondiale. L’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO. Quale Paese è stato il primo a manifestare gravi problemi di debito sovrano nel 2009?. Spagna. Grecia. Italia. Irlanda. Quale ruolo ha avuto l’Italia nel panorama industriale europeo tra il 1870 e il 1950?. L’Italia e la Spagna avevano un’economia più arretrata rispetto a Francia, Germania e Gran Bretagna. Dopo la Prima guerra mondiale, l’Italia divenne la seconda potenza economica in Europa dopo la Germania. L’Italia era tra i paesi più avanzati, al pari di Francia e Germania, ma perse competitività con la crisi del 1929. L’Italia superò la Gran Bretagna nella produzione industriale grazie al miracolo economico degli anni '50. Quale tra i seguenti fattori contribuisce maggiormente al basso tasso di occupazione in Italia rispetto ad altri paesi europei?. Il calo della produttività industriale dovuto alla concorrenza internazionale. La crisi del settore pubblico, che non riesce più ad assorbire forza lavoro come in passato. L’assenza di investimenti nel settore manifatturiero, che ha portato alla deindustrializzazione. La ridotta partecipazione delle donne al mercato del lavoro e il divario occupazionale tra Nord e Sud. Qual era la principale destinazione degli emigranti italiani alla fine del XIX secolo?. I paesi asiatici, dove le imprese italiane stavano investendo in infrastrutture e manifattura. Le colonie italiane in Africa, che offrivano opportunità di lavoro nel settore agricolo. Le Americhe, l’Australia e i paesi europei più avanzati. I paesi del Mediterraneo e il Medio Oriente, dove c’era domanda di manodopera qualificata. Quale tra i seguenti elementi ha contribuito maggiormente alla riduzione della natalità in Italia?. Il crescente individualismo, che ha portato molte coppie a non desiderare figli. L’aumento del costo della vita, che ha reso più difficile il mantenimento di famiglie numerose. La tendenza delle donne a rinviare la maternità verso età più avanzate. L’influenza culturale dei paesi nordici, che hanno modelli familiari con bassi tassi di natalità. Qual è il principale limite del PIL come indicatore di benessere, secondo Amartya Sen?. Misura solo il consumo di beni materiali, ignorando completamente il settore dei servizi. È influenzato dalle fluttuazioni dei tassi di cambio, rendendolo un indicatore instabile. Considera solo la produzione interna di un paese, senza valutare l’impatto delle importazioni. Non tiene conto della diseguaglianza nella distribuzione del reddito, quindi può mascherare forti disparità sociali. Perché l’Italia presenta ancora oggi differenze occupazionali significative tra le sue regioni?. Per il cambiamento delle politiche europee, che ha favorito il Nord rispetto al Sud del paese. Per la debole presenza dello Stato nell’economia, che ha lasciato lo sviluppo economico nelle mani delle imprese private. Per la lentezza del processo di industrializzazione e lo squilibrio economico tra Nord e Sud. Per la crisi del settore agricolo, che ha causato una migrazione interna verso le città industrializzate. Qual è stato il principale fattore che ha determinato il raddoppio della popolazione italiana tra il 1861 e il 1981?. Il miglioramento dell’alimentazione, delle abitudini igieniche e dei progressi nella cura delle malattie. L’arrivo di immigrati da altri paesi europei in cerca di opportunità lavorative. La crescita dell’occupazione industriale, che ha migliorato il tenore di vita. L’aumento delle nascite dovuto a politiche statali di incentivazione della natalità. Perché l’emigrazione italiana ha subito una ripresa dopo la crisi economica del 2008?. Per la ricerca di un lavoro stabile e di uno stipendio più soddisfacente all’estero. Per la crisi dell’euro, che ha spinto i lavoratori italiani a cercare salari più alti in paesi con valute più forti. Per l’aggravarsi della situazione politica interna, che ha generato incertezza tra le giovani generazioni. Per l’aumento del costo della vita in Italia, che ha spinto molte famiglie a trasferirsi in paesi con economie più stabili. Quale fu il principale problema della Legge Casati riguardo alla scolarizzazione in Italia?. La legge imponeva un sistema uniforme per tutto il Paese, ignorando le differenze sociali e culturali tra le regioni. Il sistema scolastico favoriva l’istruzione classica a scapito di quella tecnica, escludendo gran parte della popolazione dall’accesso all’istruzione superiore. L’istruzione elementare e tecnica erano a carico degli enti locali, causando forti disuguaglianze regionali. Il sistema tecnico-professionale era gestito dallo Stato e risultava scollegato dal mercato del lavoro. Qual era la principale causa del brigantaggio nel Mezzogiorno tra il 1861 e il 1865?. L’opposizione della popolazione locale al nuovo governo e le difficoltà economiche della regione. La rivolta dei contadini contro il latifondo e il sostegno francese ai briganti. La resistenza organizzata dall’esercito borbonico contro l’invasione piemontese. Il desiderio delle élite meridionali di separarsi dal nuovo Regno d’Italia. Qual era la principale caratteristica dell’economia italiana nel 1861?. Un’economia prevalentemente agricolo-commerciale, con la maggior parte della popolazione attiva occupata in agricoltura. Un’economia industriale avanzata, con un settore agricolo in rapido declino e una classe operaia numerosa. Un sistema economico misto, con un settore agricolo in crescita e una forte presenza industriale nel Nord Italia. Un’economia bilanciata tra agricoltura, industria e servizi, con una distribuzione omogenea delle attività produttive. Quale evento contribuì a interrompere la prima ondata di espansione industriale italiana?. Il crollo delle esportazioni agricole, che ridusse la domanda interna di beni industriali. La crisi del debito pubblico, che limitò gli investimenti statali nell’industria. La terza guerra d’indipendenza e la presa di Roma, che assorbirono risorse pubbliche. La guerra di Crimea e le tensioni con l’Austria, che portarono a una crisi economica. Perché la vendita delle terre dell’asse ecclesiastico e dei demani comunali non portò i risultati sperati nel Sud Italia?. Perché le terre furono divise equamente tra tutti i cittadini, ma risultarono troppo piccole per essere coltivate in modo efficiente. Perché i contadini meridionali rifiutarono di acquistare le terre, non avendo i mezzi per coltivarle. Perché le terre espropriate furono acquistate a basso prezzo dai grandi proprietari terrieri invece che dai contadini. Perché la distribuzione delle terre fu annullata poco dopo a causa di un decreto del governo. Perché lo sviluppo delle infrastrutture nel Mezzogiorno era più arretrato rispetto al Nord nel 1861?. Perché il governo unitario bloccò i progetti infrastrutturali avviati dal Regno delle Due Sicilie. Perché la conformazione geografica del Sud impediva la costruzione di linee ferroviarie e strade. Perché il Sud non aveva una classe imprenditoriale in grado di investire nello sviluppo delle infrastrutture. Perché la costruzione delle ferrovie si concentrò nel Nord, nonostante la prima linea ferroviaria fosse stata realizzata nel Regno delle Due Sicilie. Perché la terza ondata di espansione industriale italiana fu più duratura rispetto alle precedenti?. Perché si sviluppò in modo uniforme in tutto il territorio nazionale, coinvolgendo sia il Nord che il Sud. Perché avvenne in un periodo di stabilità politica ed economica, senza crisi internazionali o conflitti interni. Perché fu supportata da investimenti statali costanti, che permisero una crescita equilibrata dell’industria in tutta Italia. Perché si concentrò nelle regioni del Nord-Ovest, dove lo sviluppo agricolo aveva già raggiunto un buon livello di maturità. Quale fu il principale contributo del movimento meridionalista alla questione meridionale?. Creare un’alleanza politica tra il Nord e il Sud per favorire l’industrializzazione del Mezzogiorno. Denunciare le condizioni di arretratezza del Sud e proporre misure come una minore pressione fiscale sulle campagne. Fondare scuole e istituti tecnici per migliorare l’istruzione nel Sud e ridurre l’analfabetismo. Proporre una riforma agraria radicale che avrebbe eliminato il latifondo e redistribuito le terre ai contadini. . Quale settore economico italiano beneficiò maggiormente dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale?. Il settore agricolo, che ricevette investimenti per aumentare la produzione di grano e materie prime alimentari destinate alle truppe. Il commercio marittimo, che ottenne profitti grazie all’aumento della domanda di beni e alla riduzione della concorrenza internazionale. L’industria pesante, in particolare quella siderurgica e meccanica, che ricevette enormi commesse statali per la produzione di armi e munizioni. Il settore bancario, che crebbe rapidamente grazie all’aumento della spesa pubblica e alla concessione di prestiti alle industrie. Quale fu una delle principali innovazioni legislative introdotte da Giovanni Giolitti a tutela delle classi lavoratrici?. La riduzione dell’orario di lavoro settimanale a 40 ore e il riconoscimento dei sindacati come organi statali. L’istituzione di pensioni per i vecchi lavoratori e la creazione di un Consiglio superiore del lavoro. L’introduzione del salario minimo obbligatorio per tutti i lavoratori del settore industriale. La nazionalizzazione delle industrie strategiche per garantire maggiore sicurezza ai lavoratori. Perché la politica giolittiana non riuscì a modificare il predominio delle oligarchie nel Mezzogiorno?. Perché le leggi speciali per il Sud si concentrarono esclusivamente sullo sviluppo industriale, senza affrontare le problematiche agricole. Perché l’aumento dell’emigrazione ridusse la disponibilità di forza lavoro nelle regioni meridionali, impedendo l’espansione industriale. Perché i meridionalisti si opposero alle riforme, temendo che l’industrializzazione avrebbe favorito solo il Nord. Perché le misure adottate favorirono unicamente le città del Sud, lasciando inalterate le condizioni delle campagne. Qual era la principale preoccupazione dei neutralisti italiani riguardo all’ingresso nella Prima Guerra Mondiale?. La difficoltà di rifornire le forze armate a causa della debolezza dell’industria italiana e della carenza di materie prime, che avrebbe generato un grande debito pubblico. Il rischio di un isolamento politico dell’Italia, che avrebbe potuto compromettere le alleanze internazionali stabilite con Francia e Inghilterra. Il timore che l’Italia non riuscisse a espandere i propri confini a discapito dell’Austria-Ungheria, rendendo il conflitto privo di vantaggi territoriali. La possibilità che la guerra rafforzasse i movimenti rivoluzionari interni, mettendo a rischio la stabilità del governo. Quale fu una delle principali conseguenze politiche della crisi economica del 1907 in Italia?. La formazione di accordi tra imprese, che rafforzò le tendenze monopolistiche e ridusse la disponibilità del padronato a concedere diritti ai lavoratori. La caduta del governo Giolitti a causa dell’opposizione della classe operaia alla sua politica economica basata sul libero scambio. L’aumento delle tensioni sociali, che portarono alla riforma del sistema fiscale per alleggerire il peso delle imposte sui ceti popolari. Il consolidamento della borghesia industriale, che ottenne maggiore influenza politica grazie all’espansione del sistema bancario. Quale fu il principale obiettivo delle Corporazioni istituite dal regime fascista?. Offrire ai lavoratori migliori condizioni di vita attraverso la nazionalizzazione delle imprese e la distribuzione delle risorse. Creare un sistema di rappresentanza sindacale che garantisse ai lavoratori autonomia e protezione nei confronti dello Stato. Integrare i sindacati nel sistema statale, eliminando le libertà sindacali e riconoscendo solo i sindacati fascisti. Favorire la cooperazione tra operai e industriali, lasciando agli imprenditori la piena gestione delle relazioni di lavoro. Qual era l’obiettivo principale delle leggi speciali emanate da Giolitti per il Mezzogiorno?. Sostenere la piccola proprietà contadina con incentivi fiscali e misure per lo sviluppo agricolo. Integrare le economie del Nord e del Sud attraverso un sistema di scambi commerciali regolamentati dal governo. Favorire la decentralizzazione amministrativa per rendere le province meridionali più autonome nella gestione economica. Promuovere l’industrializzazione nelle aree meridionali attraverso la costruzione di un grande polo siderurgico. Quale fu il principale effetto della Battaglia del Grano promossa dal regime fascista?. La riduzione del divario economico tra Nord e Sud, grazie a un piano di investimenti nelle aree rurali più povere. Il miglioramento delle condizioni dei contadini meridionali, che beneficiarono di nuove terre e incentivi per la modernizzazione agricola. L’aumento della produzione di grano, ottenuto attraverso l’estensione delle aree coltivate, spesso a scapito di altri settori agricoli. Un significativo miglioramento delle tecniche agricole, che rese l’Italia autosufficiente nella produzione di tutti i beni alimentari. 01. Quale fu la principale motivazione che spinse il governo Badoglio a dichiarare guerra alla Germania nel 1943?. La pressione diretta del re Vittorio Emanuele III, che voleva evitare ripercussioni sui territori italiani occupati. Il timore di un’invasione tedesca dell’Italia settentrionale, che spinse il governo a cercare protezione da parte degli Alleati. La necessità di dimostrare la volontà dell’Italia di collaborare con gli Alleati per migliorare i rapporti diplomatici. La richiesta esplicita della popolazione italiana, che chiedeva una netta separazione dal passato regime fascista. Quale fu uno degli effetti della guerra civile spagnola sullo scenario politico internazionale?. Il consolidamento dell’alleanza tra Italia e Germania, che fornirono aiuti militari al generale Franco contro i repubblicani. L’indebolimento della Germania nazista, che perse importanti risorse economiche e militari nel tentativo di sostenere Franco. La neutralità dell’Italia, che scelse di non intervenire per evitare un confronto diretto con Francia e Inghilterra. La nascita di un’alleanza antifascista tra Stati Uniti e Gran Bretagna, che intervennero militarmente in difesa della Repubblica spagnola. Quale fu uno degli strumenti più importanti utilizzati dal governo italiano per favorire la ricostruzione economica dopo la Seconda Guerra Mondiale?. La nazionalizzazione delle industrie strategiche per rafforzare il controllo dello Stato sull’economia. L’istituzione della Cassa per il Mezzogiorno per incentivare opere pubbliche nelle regioni meridionali. La creazione della Banca d’Italia come unico istituto di emissione per stabilizzare il sistema finanziario. L’imposizione di una politica protezionistica che limitava le importazioni e incentivava la produzione interna. Quale fu lo scopo principale della Conferenza di Yalta del febbraio 1945?. Organizzare un’alleanza tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Sovietica per contrastare l’espansione del comunismo. Decidere la creazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e stabilire i futuri equilibri tra gli Stati europei. Firmare un trattato di pace con la Germania e l’Italia per sancire ufficialmente la fine della Seconda Guerra Mondiale. Definire la spartizione del territorio tedesco e stabilire le strategie finali per la sconfitta della Germania. Quale fu la principale motivazione dietro la firma del Patto d’Acciaio tra Italia e Germania nel 1939?. Creare un’alleanza economica per il controllo congiunto delle risorse industriali europee. Definire l’inseparabilità tra Italia e Germania in guerra, nonostante l’inadeguata preparazione militare italiana. Garantire un’alleanza difensiva tra i due Paesi per prevenire un possibile attacco da parte della Gran Bretagna e della Francia. Rafforzare la posizione diplomatica dell’Italia, mantenendo la possibilità di restare neutrale in un eventuale conflitto. Quale fu il ruolo dell’IRI nella gestione della crisi economica italiana?. Costituire la Banca d’Italia come unico istituto di emissione e di controllo del credito. Rilevare le azioni delle imprese dalle banche in difficoltà e fornire loro un credito ventennale per consentire la ripresa delle attività. Sostenere finanziariamente le piccole imprese agricole attraverso prestiti a tasso agevolato per evitare la fuga della manodopera dalle campagn. Rafforzare il settore bancario imponendo fusioni tra istituti di credito e nazionalizzando completamente il sistema finanziario italiano. Quale fu una delle principali conseguenze della crisi del 1929 sui sistemi bancari internazionali?. Il crollo immediato delle principali banche europee, che spinse i governi a nazionalizzarle per evitare il fallimento del sistema finanziario. La crescita dell’inflazione in tutto il mondo, che portò a un crollo del potere d’acquisto delle famiglie e al blocco degli investimenti industriali. La chiusura di numerose banche negli Stati Uniti e in Europa, con la perdita di valore dei crediti e il fallimento di molte aziende industriali e agricole. L’adozione immediata di misure economiche efficaci da parte dei governi, che impedirono il peggioramento della crisi. Perché la Società delle Nazioni non riuscì a contrastare efficacemente l’invasione italiana dell’Etiopia?. Perché le principali potenze europee sostennero Mussolini per evitare uno scontro con l’Italia e mantenere gli equilibri internazionali. Perché si limitò a imporre sanzioni economiche poco incisive, che non impedirono all’Italia di proseguire l’attacco. Perché l’Etiopia non aveva richiesto l’intervento della Società delle Nazioni, temendo ripercussioni ancora peggiori da parte dell’Italia. Perché la Germania di Hitler intervenne militarmente a sostegno dell’Italia, rendendo inefficace qualsiasi reazione internazionale. Quale fu uno dei principali fattori che favorirono l’espansione dell’industria italiana durante il boom economico?. L’aumento della domanda interna, l’afflusso di capitale e il miglioramento organizzativo delle imprese. La riduzione della domanda interna e il rafforzamento delle esportazioni grazie a politiche protezionistiche. La politica economica statale che impose il controllo dei salari per garantire la competitività dell’industria. L’aumento del costo della manodopera, che spinse le aziende a investire in macchinari più moderni. Quale evento contribuì alla crisi dei governi centristi dopo il 1953?. La perdita della maggioranza assoluta della Democrazia Cristiana in Parlamento e la rottura dell’alleanza tra socialisti e comunisti. La spaccatura interna alla Democrazia Cristiana, che portò alla nascita di una nuova coalizione con il Partito Comunista. Il crollo economico dell’Italia dovuto all’interruzione degli aiuti del Piano Marshall, che rese impossibile il mantenimento della stabilità politica. Il rafforzamento dell’alleanza tra Democrazia Cristiana e Partito Socialista, che portò a un governo più stabile. Quale fu una delle principali difficoltà incontrate dal centro-sinistra nel portare avanti il proprio programma di riforme?. La mancanza di un chiaro programma politico, che impedì al governo di adottare provvedimenti concreti. La resistenza della Democrazia Cristiana a qualsiasi riforma economica, ritenendo che lo Stato non dovesse intervenire nell’economia. Il rifiuto del Partito Socialista di collaborare con la Democrazia Cristiana, rendendo impossibile qualsiasi alleanza. Il basso grado di coesione tra le forze politiche della coalizione, che avevano visioni divergenti sulla politica economica. Quale fu una delle principali misure adottate dall’Italia per contrastare gli effetti della crisi economica degli anni Settanta?. L’aumento della produzione interna di petrolio per ridurre la dipendenza energetica dall’estero. La svalutazione della lira e il ricorso alla scala mobile per indicizzare i salari all’inflazione. Il mantenimento di una politica monetaria espansiva per stimolare la crescita economica. L’adozione immediata di politiche di austerità per ridurre il debito pubblico e contenere l’inflazione. Quale fu una delle caratteristiche principali del settore delle imprese pubbliche italiane fino agli anni Settanta?. L’espansione del settore pubblico, che portò lo Stato a controllare gran parte delle principali industrie e infrastrutture del Paese. Il declino delle imprese pubbliche, che portarono a una crisi strutturale già nei primi anni Sessanta. La progressiva privatizzazione delle imprese statali, che favorì un’economia sempre più orientata al libero mercato. La riduzione del ruolo dello Stato nell’economia, che lasciò maggiore spazio alla concorrenza tra aziende private. Qual è il periodo generalmente considerato come quello del “miracolo economico” italiano?. Dal 1948 al 1958, quando l’Italia ricevette gli aiuti del Piano Marshall e avviò la ricostruzione. Dal 1960 al 1970, quando il boom economico portò alla creazione della Comunità Economica Europea. Dal 1950 al 1965, quando il sistema bancario italiano favorì la crescita dell’industria pesante. Dal 1953 al 1963, quando il PIL italiano crebbe al punto da competere con le grandi potenze mondiali. Quale fu una delle principali riforme economiche attuate negli anni Novanta per affrontare la crisi fiscale italiana?. Il passaggio da un sistema pensionistico retributivo a uno contributivo con la riforma Dini del 1995. Il passaggio da un sistema pensionistico a ripartizione a uno interamente pubblico. L’introduzione di un sistema misto tra retributivo e contributivo per il calcolo delle pensioni. L’aumento dell’età pensionabile a 70 anni per tutti i lavoratori italiani. Quale fu uno degli strumenti utilizzati per ridurre l’inflazione in Italia negli anni Ottanta?. La riduzione della scala mobile, che permise di contenere l’aumento dei salari e frenare l’inflazione. L’abolizione della scala mobile, il sistema di indicizzazione automatica dei salari all’inflazione. L’introduzione di un sistema di controllo dei prezzi sui beni di prima necessità. La completa liberalizzazione del mercato del lavoro, che rese più flessibile la crescita salariale. Perché il passaggio dal sistema proporzionale a quello misto non portò i risultati sperati dagli elettori italiani?. Perché la riduzione del numero di partiti portò a un drastico calo della partecipazione elettorale. Perché il nuovo sistema elettorale favorì la frammentazione politica e non semplificò il quadro istituzionale. Perché il sistema maggioritario introdusse un governo a partito unico, limitando la rappresentanza democratica. Perché la riforma della Costituzione non venne approvata, rendendo inefficace il cambiamento elettorale. Quale fu uno dei principali ostacoli che impedirono il completamento delle riforme tra il 1996 e il 2001?. L’ostilità della popolazione, che si oppose a qualsiasi cambiamento del sistema sociale ed economico. La presenza di problemi strutturali profondamente radicati, che resero difficile l’attuazione delle riforme. La resistenza del Parlamento, che rifiutò di approvare qualsiasi riforma proposta dai governi Prodi e D’Alema. La mancata adesione dell’Italia all’Unione Monetaria, che rese instabile il quadro economico. Cosa si intende con il termine “Quarto Capitalismo”?. Un insieme di grandi multinazionali italiane che investono esclusivamente nel mercato interno. Un modello economico basato su conglomerati statali di grandi dimensioni che operano su scala internazionale. Imprese di medie dimensioni, spesso a conduzione familiare, che operano su scala internazionale e sono specializzate nel Made in Italy. Un sistema economico in cui le piccole imprese locali si uniscono per competere con i grandi gruppi multinazionali. Quale tra le seguenti caratteristiche rende le imprese transnazionali più competitive rispetto alle piccole imprese nazionali?. L’assenza di vincoli normativi e fiscali, che permette loro di operare in qualsiasi paese senza restrizioni. L’impossibilità per le aziende di un singolo paese di competere con loro a causa della protezione che ricevono dagli Stati ospitanti. La possibilità di attingere a diversi mercati per ridurre i costi di produzione, tra cui manodopera a basso costo e minori oneri fiscali. Il fatto che producano solo beni di alta tecnologia e alto valore aggiunto, escludendo la produzione di beni a basso costo. Quale tra le seguenti affermazioni descrive correttamente una forma di social dumping?. Un governo introduce sussidi statali per favorire la crescita delle imprese nazionali e renderle più competitive. Un'azienda sposta la produzione in un paese con minori tutele sindacali per ridurre i costi e aumentare il margine di profitto. Un’impresa assume lavoratori stranieri in Italia, ma garantisce loro stipendi e diritti uguali a quelli italiani. Una multinazionale aumenta gli stipendi dei propri dipendenti per attrarre forza lavoro qualificata. Perché la finanziarizzazione dell’economia viene considerata un fattore di rischio per la stabilità economica globale?. Perché limita l’accesso al credito per i consumatori, impedendo loro di acquistare beni e servizi. Perché riduce il livello di investimenti nei mercati azionari e spinge le imprese a ridurre la produzione. Perché crea una distanza tra attività finanziarie ed economia reale, aumentando il rischio di bolle speculative. Perché porta i governi a ridurre il debito pubblico e tagliare la spesa per il welfare. Quale tra i seguenti elementi costituisce un ostacolo significativo alla crescita delle grandi imprese in Italia nel contesto della globalizzazione?. La scarsa propensione delle imprese italiane a esportare i propri prodotti fuori dall’UE. Lo sfavorevole contesto istituzionale italiano e l’incertezza internazionale. L’eccessiva dipendenza dalle filiere locali, che limita l’espansione nei mercati globali. La difficoltà di reperire manodopera qualificata a causa della bassa natalità. Quale tra questi fattori ha penalizzato maggiormente le imprese produttrici di beni di lusso in Italia?. Lo sviluppo di industrie belliche in Italia, che ha distolto investimenti dal settore del lusso. La crescente concorrenza cinese, che ha imposto tariffe doganali sui prodotti italiani. Il clima internazionale favorevole alla produzione di armamenti e la scarsa tecnologia utile alle lavorazioni, che facilita l’imitazione dei prodotti. La riduzione della domanda interna, dovuta all’aumento della disoccupazione. Quale tra questi effetti di lungo periodo ha caratterizzato maggiormente l’economia italiana dopo la crisi del 2008?. Una rapida ripresa della crescita economica, con il PIL tornato ai livelli pre-crisi già entro il 2014. La convergenza economica con gli altri Paesi dell’Eurozona, grazie all’aumento degli investimenti pubblici. Una crescita economica modesta per oltre un decennio, con il PIL che ha recuperato i livelli pre-crisi solo nel 2022. L’introduzione di una politica monetaria autonoma da parte dell’Italia per contrastare la volatilità del mercato. Quale misura economica è stata introdotta dal governo Monti per stabilizzare i conti pubblici dopo la crisi del 2008?. Il taglio delle imposte dirette per stimolare la crescita economica attraverso una maggiore liquidità alle famiglie. L’aumento dell’età pensionabile e la riforma del sistema previdenziale attraverso la riforma Fornero. L’abolizione dell’IVA sugli investimenti produttivi per rilanciare la domanda interna. La nazionalizzazione delle principali banche italiane per garantire stabilità finanziaria. |