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pedagogia sperimentale 2

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Título del Test:
pedagogia sperimentale 2

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Pedagogia sperimentale 2

Fecha de Creación: 2024/07/29

Categoría: Universidad

Número Preguntas: 365

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*La teoria della Gestalt nasce in contrapposizione: all'associazionismo e al comportamentismo. al costruttivismo e al costruzionismo. al cognitivismo e al costruttivismo. all'associazionismo e al cognitivismo.

*La cultura odierna è stata definita da Jean Francois Lyotard. condizione postmoderna. dell'oralità primaria. del say writing. dell'oralità secondaria.

*Il passaggio dall'Istruzione programmata lineare a quella ramificata si deve a. Jean Piaget. Norman Crowder. Burrhus Skinner. Ivan Pavlov.

*Wundt istituì: il centro di ricerca sociale. il primo laboratorio di psicologia sperimentale. la scuola storico-culturale. il centro di psicologia dinamica.

*La grammatica generativo-trasformazionale' si deve a: Newell. Miller. Wundt. Chomsky.

*Le teorie sociologiche di matrice costruttivista hanno spostato l'attenzione: sulla trasmissione delle conoscenze da docente a discente. sul contesto di apprendimento e le relazioni che vi si instaurano. su uno studio individuale e disciplinare. su esperienze di studio supportate da tecnologie didattiche.

*Per i teorici della Gestalt 'una ridefinizione della struttura da parte del soggetto, che consente di risolvere il 'problema' proposto' si definisce: introspezione. attenzione. comprensione. intuizione.

*La "distanza tra il livello di sviluppo raggiunto e quello che potenzialmente raggiungibile attraverso l'ausilio di persone con un livello di competenza maggiore" è: la zona di sviluppo prossimale. l'area di Broca. la memoria implicita. il livello di maturazione neurobiologica.

*L'autore del testo 'La scomparsa dell'infanzia' è: Umberto Eco. Neil Postman. Derrick De Kerckhove. Len Mastermann.

*Le teorie ancorate al paradigma informazionista avevano privilegiato. lo studio della comunicazione come fenomeno sociale. la reciprocità degli scambi comunicativi. il contesto sociale di riferimento. l'aspetto meramente trasmissivo della comunicazione.

*Lo studio sui neuroni specchio era inizialmente rivolto: all'area di associazione visiva. all'area prefrontale. alla corteccia premotoria. all'area di associazione uditiva.

*La formazione telematica: libera dai vincoli spazio temporali. impone nuovi vincoli spaziali. è solo frutto del progresso tecnologico. ha validità solo se basata sulle tecnologie più avanzate.

*Il maggiore rappresentante del filone della media education è: Umberto Eco. Neil Postman. Derrick De Kerckhove. Len Mastermann.

*Gli ambienti di apprendimento ispirati al costruttivismo sono finalizzati all'apprendimento: significativo. di saperi specifici. mnemonico. di contenuti.

*L'European Computer Driving Licence (ECDL) è finalizzato all'accertamento: della partecipazione ad attività formative. delle competenze informatiche. dalla qualità della formazione. dei risultati dell'apprendimento.

*Lave e Wenger hanno teorizzato: la zona di sviluppo prossimale. l'apprendimento situato. l'apprendimento collaborativo. i learning environment.

*Gli indicatori di qualità considerano: i programmi di studio e la presenza delle tecnologie didattiche. l'innovazione tecnologica, l'erogazione dei materiali e le sedi. l'accreditamento delle strutture e il titolo di studio degli addetti alla formazione. strategie metodologiche e materiali, formatori, organismi della formazione, offerta.

*La modernità si era posta come rottura con un'epoca immediatamente precedente: l'illuminismo. il risorgimento. l'antichità. la preistoria.

*L'immagine del 'nanus positus super humeros gigantis' è attribuibile a: Jean-Francois Lyotard. Bernardo di Chartres. Edgar Morin. Martin Heidegger.

*La figura professionale di maggior rilievo nell'ambito della media education si definisce: Multitasking. Cross medialità. Media Educator. Media literacy.

*Le posizioni della Media education sembrano sposare la prospettiva: socio costruzionista. comportamentista. cognitivista. storico-culturale.

*L'ECDL è operativo in: 110 nazioni. 135 paesi. 24 nazioni. 13 stati.

*Rivoltella riassume i contesti di interesse della Media education in tre filoni: critico,sociale,comunicativo dell'educazione. tecnologico,critico, produttivo dell'educazione. tecnologico, comunicativo, formativo dell'educazione. storico, sociale, comunicativo dell'educazione.

*In Italia l'interesse per la Madia Education si è sviluppato: all'inizio del '900. a metà del '900. negli ultimi decenni. solo in relazione alla TV.

*Il programma della Comunità Europea finalizzato a rispondere alla sfida educativa posta dall'invecchiamento della popolazione europea e a offrire agli adulti percorsi per migliorare le loro conoscenze e competenze si definisce: Lifelong learning. Situated learning. Grundtvig. Educazione permanente.

*L' identificazione, la gestione e lo sviluppo delle competenze e delle abilità necessarie per interagire con i media e le ICT? Si definisce: Multitasking. Media literacy. Media Educator. Cross medialità.

*La definizione di Media education come 'Quel particolare ambito delle scienze dell'educazione e del lavoro educativo che consiste nel produrre riflessione e strategie operative in ordine ai media intesi come risorsa integrale per l'intervento formativo' è di: Mario Morcellini. Pier Cesare Rivoltella. Umberto Eco. Len Mastermann.

*Le correnti sviluppatesi all'interno del costruttivismo sono: culturalista e contestualista. collettivista e individualista. personalista e contestualista. culturalista e storica.

*Secondo Vygotskij, nello sviluppo del bambino ogni funzione è presente due volte sul piano: sociale e psicologico. culturale e fisico. mentale e pubblico. pubblico e privato.

*La teoria della Gestalt si sviluppa a partire dal: 1924. 1912. 1958. 1982.

*Il paradigma sistemico-interazionista focalizza l'attenzione: sulla comunicazione come fenomeno lineare e deterministico. sull'analisi pragmatica delle interazioni comunicative. sul passaggio fisico del segnale da emittente a ricevente. sulla trasmissione del messaggio.

*Il modello Stimolo-Risposta (S-R) si deve a: Bruner. Piaget. Pavlov. Vygotskij.

*La polisemia è coessenziale alla: modernità. postmodernità. età classica. antichità.

*La 'formazione urgente alla costruzione di una società capace di scelte etiche [...] alla ricerca di senso dell'esistenza individuale e societaria, orientata al benessere di tutti i viventi' è. eco cittadinanza. cittadinanza attiva. approccio ecologico. partecipazione attiva.

* La flessibilità, nel mondo del lavoro, si è sostituita: alla discontinuità di impiego. all'istruzione formale. alla flessibilità temporale dell'occupazione. alla rigidità del sistema taylor-fordista.

*Le Boterf considera la competenza come: uno studio solo teorico del concetto stesso. una particolare caratteristica innata di una persona. la capacità di mobilitare, coordinare e selezionare risorse in un contesto. l'abilità di saper rispondere in modo rapido e completo a un test di verifica.

* L'espressione Intelligenza Connettiva è da attribuirsi a: Bruner. De Kerchkove. Piaget. McLuhan.

*Visalberghi sostiene che la misura sia: lo scopo della valutazione. indipendente dalla valutazione. un'operazione di conteggio e di equilibrio. un'idea soggettiva.

*In linea generale, è possibile definire la competenza come: superamento di un test di verifica. una descrizione precisa e condivisa dalla comunità scientifica. sinonimo di conoscenza. combinazione di conoscenze, abilità, atteggiamenti, capacità e valori.

*per Spretnak, iper-modernità è: gestione pragmatica degli eventi, grazie anche ad un ampio ricorso alla componente tecnologica. gestione superficiale degli eventi, grazie anche ad un ampio ricorso alla componente tecnologica. gestione emotiva degli eventi, a causa di un ampio ricorso alle incompetenze tecnologiche. gestione spaventata degli eventi, a causa degli eventi terroristici dell'11 settembre.

*Gli indicatori dell'istruzione danno informazioni: sui risultati dei singoli studenti. sull'intero sistema scolastico di un Paese. solo ai giornalisti che si occupano di educazione. sui risultati di una classe scolastica.

*Un contributo rilevante, dato dagli Stati Uniti al progetto DeSeCo dell'OCSE, ha individuato tre serie di abilità che sono: lettura, socievolezza, risorse. abilità di base, abilità di pensiero, qualità personali. informazioni, sistemi, tecnologie. leadership, lavorare in team, usare computer.

*Nella visione europea sulle competenze, nel lungo periodo, è necessario garantire: l'attuale allineamento consolidato di offerta di competenze e domanda di lavoro. una migliore corrispondenza tra offerta di competenze e domanda di lavoro. un miglioramento delle conoscenze solo teoriche sul concetto di competenza. una netta distinzione tra lavoro e istruzione e formazione in quanto sfere separate tra loro.

*Edgar Morin sostiene che alcuni tratti problematici della contemporaneità devono diventare: l'arte del ricordare per il prossimo futuro. un elemento di disturbo per il futuro. risorse estetiche per il futuro. risorse intellettuali ed educative per il prossimo futuro.

*Il fine del progetto DeSeCo dell'OCSE era: produrre elenchi di competenze diversi per ogni Paese derivanti dal solo mondo della scuola. produrre un elenco di competenze comune per tutti i Paesi derivante dal solo rapporto svedese. individuare solo le conoscenze teoriche necessarie a definire il concetto di competenza. individuare un nucleo di competenze chiave per giovani e adulti, per la vita quotidiana.

*L'apprendimento, secondo Lave e Wenger, è: statico. separato. relazionale. ideale.

*Le due procedure in cui si articola il linguaggio sono. argomentazione e narrazione. informazione e racconto. definizione e relazione. esposizione e lettura.

*Meghnagi e Mora intendono la competenza sul lavoro come: informativa. innata. ideale. situata.

*L'espressione 'il medium è il messaggio' è di: Jean-Francois Lyotard. Marshall Mc Luhan. Edgar Morin. Martin Heidegger.

*Secondo Piaget l'adattamento è composto da: assimilazione e contrasto. accomodamento e contrasto. assimilazione e accomodamento. ambientamento e resistenza.

*Per evitare che le competenze delle persone siano inadeguate rispetto a nuovi profili lavorativi sarebbe necessario: garantire una migliore corrispondenza nel lungo periodo tra l'offerta di competenze e la domanda del mondo del lavoro. garantire una maggiore e sicura previsione delle necessità lavorative future sul lungo periodo. fornire manuali di studio sulle definizioni di competenze ai lavoratori che ricoprono posizioni altamente qualificate. rendere il mercato del lavoro stabile e rigido tornando a una impostazione fordista del lavoro.

*Sono considerate abilità cognitive: flessibilità e resistenza allo stress. ragionare e formulare ipotesi. leadership e consapevolezza organizzativa. spirito d'iniziativa e fiducia in sé.

*Possono essere definite "soft skills": abilità altamente e facilmente osservabili e misurabili. abilità apprese in un processo di formazione e connesse con le conoscenze. abilità legate a una qualificazione formale. abilità intangibili connesse con gli atteggiamenti.

*L'apprendimento che comporta la modificazione delle strutture cognitive del soggetto si definisce. consapevoli. auspicato. rilevante. significativo.

*L'acronimo NEET sta per: Not engaged in Education, Evaluation or Training. Not engaged in Education, Employment or Training. Not engaged in Education, Evaluation and Traineeship. Not engaged in Education, Employment or Timesheet.

*L'acronimo OCSE sta per: Organizzazione Cooperativa per Studi Europei. Organizzazione Collettiva per il Sistema Economico. Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Organizzazione Coordinata dal Sistema Europeo.

*Il fenomeno dello skills mismatch indica che: un lavoratore ha livelli di abilità troppo alti o troppo bassi rispetto alle esigenze del lavoro da svolgere. un lavoratore non ha le conoscenze necessarie per superare un test di concorso. il mercato del lavoro non permette alle persone di sviluppare le abilità necessarie per l'occupazione. il mercato del lavoro non richiede che i lavoratori sviluppino abilità specifiche.

*La Strategia per le skills dell'OCSE 2017 per l'Italia analizza le recenti riforme legislative che hanno contribuito a riflettere sul tema delle competenze in contesto scolastico, in particolare: la legge di Bilancio per il 2019. la legge del Riordino dei cicli scolastici. la legge che riforma i Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento. la legge n. 107 del 2015.

*A fondamento del life long learning vi è la competenza individuale e sociale di: imparare a studiare. imparare a imparare. imparare a ricordare. imparare a parlare.

*L'indagine OCSE-PIAAC è: un programma internazionale sulle competenze degli adolescenti. un programma nazionale sulle competenze degli adolescenti. un programma internazionale sulle competenze degli adulti. un programma nazionale sugli atteggiamenti degli adulti.

*L'approccio delle competenze considera la persona come: essere vivente isolato. essere sociale. essere acontestuale. essere statico.

*Il ciclo di apprendimento permanente proposto nel rapporto "Life Skills and Citizenship Education" si basa sul presupposto che: ogni persona, una volta acquisita una conoscenza non la perde. ogni persona, a qualsiasi età, può apprendere in contesto sociale. ogni bambino può apprendere ogni cosa fino alla maggiore età. ogni adolescente può apprendere comportamenti sociali in famiglia.

*La Strategia dell'OCSE per le skills del 2019, per un futuro migliore, sostiene che le skills siano: un elemento necessario per il progresso umano. politiche messe in atto per promuovere la crescita di un Paese. capacità relative esclusivamente alla dimensione tecnica dei profili lavorativi. il fine ultimo a cui deve tendere l'istruzione di base.

*Tra le dieci sfide analizzate dalla Strategia per le skills dell'OCSE per l'Italia, si trova: aumentare la partecipazione dei bambini alla scuola dell'infanzia. migliorare la partecipazione al mercato del lavoro per giovani e donne. implementare le competenze degli adulti che ne dispongono già ad alto livello. individuare ulteriori dieci sfide raggiungibili per l'Italia entro il 2030.

*I domini principali dell'indagine OCSE-PISA sono: lettura, scrittura, oralità. matematica, creatività, scrittura. scienze, problem solving, scrittura. lettura, matematica, scienze.

*Viene definita come la capacità di comprendere, esprimere, interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma orale e scritta, usando materiali visivi, sonori e digitali in diversi contesti, comunicare e relazionarsi con gli altri in modo efficace: competenza matematica e in scienze, tecnologie e ingegneria. competenza di comprensione. competenza alfabetica funzionale. competenza imprenditoriale.

*Nella visione dell'ILO, per l'occupabilità, sono importanti: le abilità professionali. le competenze chiave. sia le abilità professionali e sia le abilità generiche. sia le abilità professionali e sia le vocational skills.

*Ciò che rende difficile per i giovani mantenere un posto di lavoro è legato: alla qualità dell'istruzione e della formazione in relazione alle esigenze del lavoro. alla incapacità dei giovani di formarsi per il lavoro per cui si stanno presentando. alle competenze dei giovani che sono diventate troppo vecchie per il mercato del lavoro. ai contesti di educazione informale in cui i giovanni fanno esperienze.

*L'ILO definisce le competenze in termini di: conoscenze, cognizioni, azioni. conoscenze, abilità, cognizioni. abilità, emozioni, sentimenti. conoscenze, abilità, attitudini.

*Le persone possono essere più facilmente occupabili, nel flessibile mercato del lavoro, se. hanno competenze tecniche altamente specializzate di un unico specifico settore professionale. hanno spiccate capacità individuali e non hanno capacità di relazione in gruppo. hanno un'istruzione e una formazione di ampia portata, abilità di base e trasferibili. hanno conoscenze certe, fisse e immodificabili per imporre il loro sapere in ambiente lavorativo.

*Il monitoraggio del settore dell'istruzione e della formazione curato dalla Commissione europea per il 2020 evidenzia per l'Italia un'area geografica più in difficoltà di altre: il Nord-est. il Centro. il Nord-ovest. il Sud.

*Il concetto di imparare a imparare, tra le varie dimensioni, indica: la capacità di imparare nuove nozioni in breve tempo. la capacità di superare un test di verifica. la capacità di trasferire le competenze in una nuova situazione. la capacità di non cambiare i propri comportamenti.

*I datori di lavoro, nel contesto del progetto OCSE-DeSeCo, considerano competenze "chiave": quelle competenze che sono importanti per la vita e per il lavoro e che spesso non sono viste come obiettivi didattici dall'istruzione. quelle competenze che si possono osservare misurando il quoziente intellettivo di ogni lavoratore. quelle competenze che mostrano nel lavoratore le sue doti prettamente tecniche nello svolgimento delle sue mansioni. quelle competenze che indicano nel lavoratore capacità esclusivamente relazionali trascurando quelle tecniche.

*Il programma dell'ILO su abilità, conoscenze e occupabilità ha l'obiettivo di: acquisire le conoscenze necessarie affinché si possa individuare una lista definita e definitiva di competenze. promuovere una differenziazione di accesso al mercato del lavoro tra uomini e donne. scrivere un rapporto scientifico semestrale sullo sviluppo di competenze in ambito lavorativo. individuare buone pratiche, metodologie e meccanismi abilitanti condivisibili tra Paesi.

*L'interesse a sviluppare e aggiornare le "transferable skills" è incentivato: dall'interesse per un lavoro tecnico ad alta specificità in settori limitati. dal singolo individuo in base ai propri interessi personali. dall'impostazione di staticità e rigidità del mercato del lavoro. da un mercato del lavoro sempre più flessibile.

*Secondo il monitoraggio del settore dell'istruzione e della formazione curato dalla Commissione europea per il 2020, rispetto agli altri Paesei europei, l'Italia mostra: più alte competenze digitali di base e avanzate. più alte percentuali di laureati in discipline STEM. più bassi livelli di competenze digitali di base e avanzate. più bassi livelli di skills mismatch.

*La definizione di competenza, in contesto italiano, come "interesse, attitudine e abilità degli individui ad utilizzare in modo appropriato gli strumenti socio-culturali, digitali, comunicativi per partecipare in modo efficace alla vita sociale" viene fornita da: dal Sistema statistico europeo. dal rapporto dell'Istat "Annuario Statistico Italiano" del 2020. dal Sistema Statistico Nazionale. dal rapporto del 2012 "Le competenze per l'occupazione e la crescita" dell' ex ISFOL.

*Il Digital Competence Framework for Citizens o DigComp rappresenta: il rapporto nazionale italiano in cui sono riportare le competenze richieste per settori specifici del lavoro. il quadro di riferimento internazionale dell'OCSE che descrive le conoscenze necessarie del XXI secolo. il quadro di riferimento europeo per lo sviluppo di competenze digitali integrate dei cittadini. il rapporto italiano elaborato dal sistema statistico nazionale per conoscere i dati sulle competenze dei lavoratori.

*Per Vygotskij la distinzione dell'uomo dalle altre specie avviene attraverso: la cultura. il linguaggio. le tecnologie. la scienza.

*Il Progetto Excelsior sulle previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia mette in evidenza che le competenze richieste in tutti i settori sono: una integrazione tra competenze tecniche e trasversali. esclusivamente competenze tecniche. esclusivamente competenze relazionali. una integrazione tra conoscenze e abilità tecniche.

La teoria delle Intelligenze multiple si deve a: Howard Gardne. Seymour Paper. Jerome Bruner. Lev Semënovič Vygotskij.

Gli esperimenti di Ivan Pavlov erano tesi a dimostrare. l'istruzione programmata. i riflessi condizionati. il comportamento degli animali. l'interazione simbolica.

Un' azione accompagnata o seguita da uno stato di soddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso è la legge. delle conseguenze. degli esiti. dei risultati. degli effetti.

Il cognitivismo si sviluppa negli anni: 60. 70. 80. 90.

Durante lo stadio senso motorio individuato da Piaget: si acquisiscono le nozioni causali e quantitative. si realizzano le prime modalità di interazione con l'ambiente. si attua il passaggio dalla prima alla seconda infanzia. si completa lo sviluppo mentale del bambino.

le mappe concettuali hanno struttura. reticolare. radiale. gerarchica. associativa.

VVygotskij è considerato il padre: della Scuola storico-culturale. del Centro di studi cognitivi. della psicologia culturale. della psicologia della Gestalt.

Secondo Vygotskij gli «"stimoli-mezzi" artificiali introdotti dall'uomo nella situazione e svolgenti una funzione di autostimolazione» sono: segni. segnali. rinforzi. indizi.

L'attenzione alla modellizzazione data dai contesti culturali allo sviluppo cognitivo e all'apprendimento rientra nell'ambito della corrente: culturalista. contestualista. personalista. storica.

La corrente che vede l'apprendimento emergere dalle articolate relazioni tra il soggetto, l'ambiente fisico e culturale si definisce: culturalista. contestualista. personalista. storica.

Il metodo di indagine adottato da Edward Titchener fu: l'introspezione. l'etnografia. la riflessione. la biografia.

Nella 'grammatica generativo-trasformazionale' si mette in risalto: l'innatismo del linguaggio. l'importanza delle regole del linguaggio. la struttura sintattica. la nascita del linguaggio.

La ricerche sui Neuroni Specchio sono di matrice: italiana. canadese. russa. statunitense.

La parte del cervello notoriamente deputata alla elaborazione e comprensione del linguaggio è: l'area di Broca. l'area prefrontale. la corteccia cerebrale. il solco centrale.

Negli anni '60 si è avuto il passaggio: dalla teoria sistemica alla teoria dell'informazione. dalla teoria dell'informazione alla teoria sistemica. dal personalismo al funzionalismo. dall'empirismo al culturalismo.

L'approccio socio-costruzionista ha attribuito un ruolo fondamentale: al contesto. alla memoria. al cervello. all'intelligenza.

Con i self media la forma dei saperi si sposta verso modelli di tipo: omogeneo-gerarchico. dialogico-ermeneutico. lineare-sequenziale. neopositivista.

La conoscenza del come apprendere in modo continuo e costante si definisce: learning system. learnig object. learnig organization. learning culture.

Verso gli anni '70, l'evoluzione delle tecnologie ipermediali ha condotto alla FaD: di seconda generazione. di terza generazione. di quarta generazione. di prima generazione.

In ambito comunicativo possono essere individuati tre tipi di competenza: Cognitiva, meta cognitiva e sociale. Tecnologica, psicologia e culturale. Interdisciplinare, sociologica e tecnologica. Sociale, filosofica e semiotica.

Non è una competenza del media educator: il coordinamento delle attività formative e metodologiche. l'organizzazione e la progettazione di interventi formativi. gestione di molteplici conoscenze. costruzione di infrastrutture tecnologiche.

Per blended learning si in tende un modello di formazione: Mista tra formazione in presenza e distanza. Basata sulla cooperazione e l'interazione. Incentrata sull'interazione e integrazione sociale. Imperniata sull'apprendimento per contenuti specifici.

La Commissione europea nel dicembre 1991 si e' pronunciata sulla formazione a distanza con un memorandum dal titolo: Global Village. Connected Intelligence. Open and distance learning. The Alphabet and the Brain.

La Open University inglese fu istituita nel: 1996. 2003. 1985. 1971.

Il tutor diventa di 'rete' non ha una funzione di supporto: organizzativo. tecnico. sociale. didattico.

Le 'comunita' di pratica' sono dei gruppi i cui componenti: chiacchierano su argomenti vari in modo informale. apprendono dalla stessa partecipazione attraverso attivita' di collaborazione. sono responsabili della realizzazione del percorso formativo che risulta progettato insieme. condividono gli stessi interessi e lavorano in vista degli stessi obiettivi.

Nell' individuazione dei modelli didattici di base non rientra il paradigma: razionalista-informazionista. sistemico-interazionista. costruttivista-sociale. informazionista-sociale.

La strategie per il lavoro collaborativo e cooperativo furono catalogate da: Diaper e Sanger. Calonghi e Visalberghi. McLuhan e De Kerckhove. Trentin e Vertecchi.

Il processo in cui ciascun membro del gruppo esegue un compito specifico, una porzione in pratica dell'intero lavoro assegnato si definisce: Collaborazione. Cooperazione. Partecipazione. Condivisione.

Il processo in cui ciascun componente del gruppo lavora su ognuna delle parti del compito complessivo si definisce: Collaborazione. Cooperazione. Partecipazione. Condivisione.

La distinzione tra cooperazione e collaborazione si deva a: Vertecchi. Hoper. Diaper. Sanger.

Gli indicatori di qualità considerati sono: 3. 4. 5. 6.

Gli indicatori di qualità devono essere considerati: secondo un ordine tassonomico. in base ad una scala di priorità. tutti, simultaneamente. con particolare riguardo per l'offerta.

La nuova figura utile per favorire attività di cooperazione e collaborazione è quella del: coach. docente. tecnologo. amministratore.

Nel corso degli anni si è avuto un passaggio graduale: dal 'saper cosa' al 'sapere come' al 'l'essere capace di fare'. dal 'sapere come' al 'saper cosa'. dal 'l'essere capace di fare' al 'saper cosa'. dal 'dominare le situazioni' al 'l'essere capace di fare' al 'saper cosa'.

Nel libro 'Gli strumenti del comunicare' Marshall  Mcluhan afferma: nel regime della tecnologia elettrica il compito dell'uomo diventa quello di imparare e di sapere; tutte le forme di ricchezza derivano dallo spostamento d'informazione. sono venuti meno i luoghi privilegiati provvisti del monopolio della conoscenza affidabile e degna di essere posseduta. un buon manager è intrinsecamente onnicompetente. solo nell'educare il mondo diventerà il vero soggetto del proprio agire.

Secondo Bauman la società attuale è caratterizzata dal passaggio: dall'estetica all'etica del lavoro. dall'etica del loisir all'etica del lavoro. dall'etica del lavoro all'estetica del consumo. dall'estetica del piacere all'etica del lavoro.

Dal confronto fra modernità e postmodernità sono possibili 4 tipi di reazione: risposta del tipo riformista, del tipo anticonformista, del tipo educativo e la risposta innovativa. risposta di tipo conservazionista, del tipo riformista, di tipo nichilista e la risposta innovativa. dal confronto fra modernità e postmodernità non sono possibili reazioni. dal confronto fra modernità e postmodernità non sono possibili reazioni.

Con "contesti non formali di formazione" si intende: la scuola. l'università. organizzazioni lavorative. associazioni sportive e culturali.

Parlare di competenza al singolare indica: un cambiamento di paradigma. una unica caratteristica della persona. un test di verifica. uno strumento di valutazione.

Il concetto di competenza è considerato: statico. polisemico. immutabile. antico.

La prospettiva comportamentista vede la competenza come: sovrapponibile alla performance e dunque osservabile. impossibile da misurare. misurabile solo per gli aspetti non-cognitivi. non valutabile in base a standard di riferimento.

L'idea che la polisemia del concetto di competenza possa essere sia un punto di forza sia un punto di debolezza è espressa da: Dewey. Benadusi. Le Boterf. Rossi.

Le tre componenti che definiscono un obiettivo secondo Mager, nel contesto della pedagogia degli obiettivi, sono. la conoscenza, l'abilità, la competenza. la conoscenza, la competenza, il test di verifica. la prestazione, il test di verifica, l'insegnante. la prestazione, la condizione, il criterio.

Il dibattito docimologico italiano degli anni Cinquanta, vede tra i principali esponenti: Dewey. Visalberghi. Rossi. de Landsheere.

La competenza, sul lavoro, si caratterizza come: flessibilità, proceduralizzazione e contestualizzazione. staticità e conoscenze esclusivamente teoriche. test sulle definizioni di competenza compilato in sede di selezione sul posto di lavoro. contesto formale di istruzione.

Carattere fondamentale della comunità di pratica è: la teoria. il cambiamento. la pratica. il significato.

L'avvio del Progetto INES (Indicators of National Education Systems) dell'OCSE è stato innescato da: dalla costruzione della definizione degli indicatori dell'istruzione. dalla pubblicazione del rapporto A Framework for Educational Indicators to Guide Government Decisions. dalla pubblicazione del rapporto A Nation at Risk da parte degli Stati Uniti. dall'analisi degli indicatori da considerare come criteri valutativi e standard di riferimento.

Gli indicatori dell'istruzione sono: graduatori che identificano i sistemi scolastici migliori. standard di riferimento per tutti i sistemi scolastici. criteri valutativi basati solo sulla media internazionale. segnali informativi sullo stato degli apparati scolastici.

Potenziare le capacità professionali è un obiettivo: specifico per i manager aziendali. specifico per settori tecnico-scientifici. per tutti i settori lavorativi. per tutti i gradi di istruzione.

Sono definite "specific hard skills": le abilità generiche altamente trasferibili tra diversi settori lavorativi. le abilità esclusivamente interpersonali di ogni persona. le abilità tecniche applicabili in un numero limitato di aziende, professioni e settori. le abilità composte da un insieme variegato di abilità di risolizione dei problemi e abilità relazionali.

Le persone che hanno più difficoltà a mantenere un'occupazione, per via di scarse competenze o di competenze obsolete, sono: migranti. quindicenni. dirigenti. casalinghi.

Alcuni studi sulla relazione tra abilità e salario delle persone hanno evidenziato che: è necessario potenziare esclusivamente le abilità hard. le abilità hard e soft non hanno alcuna relazione col salario. le abilità hard e soft sono produttive quando usate insieme. è necessario potenziare esclusivamente le abilità soft.

La Raccomandazione del Consiglio europeo del 2018 relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente evidenzia che: le competenze chiave non hanno alcuna influenza per lo sviluppo di inclusività e sostenibilità. le competenze chiave possono porre le basi per creare società più democratiche. le competenze chiave non consentono una piena partecipazione al mercato del lavoro. le competenze chiave derivano esclusivamente dalle conoscenze delle persone.

La Strategia per le skills dell'OCSE mira a promuovere: la conoscenza del concetto di skills solo in riferimento al contesto italiano. lo sviluppo di riforme legislative in merito alle skills vincolanti per i Paesi membri. la conoscenza di un elenco di skills stabilite a priori e da sviluppare in tutti i Paesi membri. lo sviluppo e l'uso efficace delle skills in ambienti scolastici e di lavoro.

La Strategia per le skills dell'OCSE per l'Italia nasce: come prodotto di collaborazione tra il governo italiano e quello americano. dall'incontro collaborativo tra OCSE, Italia e Comunità europea. con il fine di individuare skills uguali per tutti i Paesi da sviluppare allo stesso modo. per stilare norme giuridiche che l'Italia deve integrare nel proprio sistema legislativo.

Si possono definire profili professionali "ibridi" quelli che: integrano componenti relazionali, emotive, sociali. non sono inclusi nel mercato del lavoro. integrano componenti tecniche, relazionali, di mercato. non sono riconosciuti dai datori di lavoro.

Tra le difficoltà che l'Italia deve ancora affrontare per migliorare il sistema di skills, secondo la Strategia dell'OCSE 2019, vi è: il tasso di occupazione è uno dei più alti rispetto ad altri Paesi. il tasso di istruzione terziaria è uno dei più alti rispetto ad altri Paesi. il tasso di occupazione è uno dei più bassi rispetto ad altri Paesi. il tasso di iscrizione alla scuola dell'infanza è uno dei più bassi rispetto ad altri Paesi.

Il Life-Long Learning può essere definito come: sviluppo di abilità nel superamento di test di verifica per tutta la vita. capacità di non modificare le proprie competenze per tutta la vita. mantenimento dello stesso tipo di lavoro per per tutta la vita. processo di apprendimento che inizia con la nascita e dura per tutta la vita.

La Conferenza mondiale sull'istruzione per tutti del 1990 ha definito come fondamento del life long learning: l'istruzione per l'acquisizione di conoscenze esclusivamente in contesti non formali di apprendimento. l'istruzione per far sviluppare ai giovani le abilità delle tecnologie dell'informazione e comunicazione. l'istruzione di giovani e adulti per soddisfare diverse esigenze di apprendimento. l'istruzione per sviluppare competenze esclusivamente in contesti informali di apprendimento.

Le competenze chiave possono definirsi come: multifunzionali. multiarticolari. monofunzionali. monoarticolari.

Tra le competenze chiave rientra quella comunicativa che si caratterizza come: solo capacità nelle TIC. capacità di lettura e scrittura. rigidità e fissità. processo e prodotto.

L'approccio olistico all'educazione, proposto dal rapporto "Life Skills and Citizenship Education", comprende: le dimensioni cognitiva, intellettiva e conoscitiva delle persone. le dimensioni affettiva, emotiva e relazionale delle persone. le dimensioni cognitiva, individuale e sociale delle persone. le dimensioni cognitiva, individuale e conoscitiva delle persone.

L'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 4, dedicato all'istruzione, dell'Agenda 2030 mira a: un'istruzione di qualità. ridurre le disuguaglianze. a un lavoro dignitoso e alla crescita economica. un'istruzione informale.

Una delle caratteristiche delle competenze chiave espresse dalla Raccomandazione europea per l'apprendimento permanente del 2018 è che: possono progredire o regredire. possono solo progredire. possono solo regredire. non possono regredire.

Tra le indagini internazionali a cui la Raccomandazione europea per le competenze chiave si rifa, si trova. l'indagine Programme for International Assessment. l'indagine Programme for International Student Assessment. l'indagine Performance for International Student Assessment. l'indagine Programme for Institutional Student Assessment.

Nella Raccomandazione europea del 2018 per l'apprendimento permanente, le competenze sono descritte come: combinazione di conoscenze. discordanza di conoscenze, abilità e atteggiamenti. discordanza di abilità. combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti.

Le competenze chiave, secondo la Raccomandazione europea del 2018, si sviluppano: in una prospettiva di apprendimento permanente. in una prospettiva di apprendimento individuale. in una prospettiva di apprendimento informale. in una prospettiva di apprendimento non formale.

Tra le proposte per sostenere lo sviluppo di competenze chiave, nella Raccomandazione europea del 2018, vi è. la valutazione delle conoscenze sviluppate sul costrutto di competenza. adottare molteplici approcci e contesti di apprendimento. adottare sempre il medeismo approccio di apprendimento. la valutazione delle competenze sviluppate tramite test di verifica.

L'acronimo ILO sta per: International Labour Organization. Institutional Labour Organization. International Labour Optimization. Institutional Labour Optimization.

La missione fondamentale dell'ILO è. costruire luoghi di lavoro più sicuri per i lavoratori. perseguire la giustizia sociale per una pace universale e duratura. mettere in risalto solo il punto di vista dei datori di lavoro. dare importanza al solo punto di vista dei governi sui temi del lavoro.

Tra le persone che hannopiù difficoltà a entrare nel mercato del lavoro, vi sono: insegnanti, operai, impiegati. disabili, disoccupati di lunga durata, donne. artisti, scrittori, musicisti. insegnanti, artisti, inattivi.

Nel rapporto Delors dell'UNESCO del 1996, vengono descritti i quattro pilastri dell'educazione, che sono: imparare a studiare, imparare a scrivere, imparare a leggere, imparare a contare. imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a essere, imparare a vivere con gli altri. imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a lavorare, imparare ad agire. imparare a capire, imparare a conoscere, imparare a lavorare, imparare a vivere con gli altri.

L'acronimo INAPP sta per: Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche. Istituto Nazionale per l'Analisi delle Pratiche Politiche. Istituto Nazionale per l'Amministrazione delle Politiche Pubbliche. Istituto Nazionale per l'Amministrazione delle Pratiche Politiche.

Lo scopo dell'INAPP è: proporre leggi in merito alle politiche del lavoro in Italia. contribuire allo sviluppo scientifico, economico e sociale dell'Italia. proporre leggi in merito alle politiche del lavoro a livello internazionale. contribuire allo sviluppo economico a livello internazionale.

L'acronimo ISTAT sta per: Istituto Statisctico per le Analisi Territoriali. Istituto Statale Territoriale. Istituto nazionale di statistica. Istituto per la Statistiche del Territorio.

In Italia, i livelli più bassi di occupazione si riscontrano: nell'area disciplinare tecnologica. nell'area disciplinare umanistica e sociale. nell'area disciplinare ingegneristica. nell'area disciplinare scientifica e matematica.

Il DigComp articola la competenza digitale in 5 dimensioni. La prima dimensione "Alfabetizzazione su informazioni e dati" riguarda: la capacità di relazionarsi in modo empatico con altri riguardo ai contenuti digitali condivisi. la protezione dei dispositivi e della privacy in ambiente digitale. il rispetto delle regole di comportamento in ambiente digitale. la navigazione, la valutazione e la gestione di dati e contenuti digitali.

*La strategia europea per lo sviluppo di competenze digitali ha posto degli obiettivi da raggiungere entro il 2030, tra cui: lo sviluppo di competenze empatiche e relazionali per almeno 20 milioni di specialisti nelle TIC. lo sviluppo di competenze digitali di base per almeno l'80% della popolazione. lo sviluppo di conoscenze teoriche adeguate rispetto alle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione. lo sviluppo di competenze digitali di base per almeno il 50% della popolazione.

Tra i quadri di riferimento europei per lo sviluppo di competenze vi è: LikeComp. RedComp. GreenComp. SmartComp.

*Tra gli studi sulle abilità non cognitive, quelli di Heckman si sono concentrati sulle differenze di esiti di vita tra: diplomati e laureati negli Stati Uniti. diplomati regolari e dropouts in Italia. diplomati GED e laureati in contesto internazionale. diplomati regolari e diplomati GED negli Stati Uniti.

Tra i risultati a cui è giunto Heckman nei suoi studi vi è la constatazione che per il successo nei diversi esiti di vita: è necessario sviluppare solo abilità non cognitive fin dall'infanzia. è necessario sviluppare solo le abilità congitive che portano al superamento di test di verifica. è necessario integrare le capacità cognitive con le capacità non cognitive. è ncessario sviluppare le cosiddette character skills in opposizione alle ablità congitive.

*L'OCSE ha avviato uno studio internazionale, coinvolgendo studenti di 10 e 15 anni per indagare abilità non cognitive, denominato: OCSE-PISA: Programme for International Student Assessment. OCSE-SSES: Study on Social and Emotional Skills. OCSE-PIAAC: Programme for the International Assessment of Adult Competencies. OCSE- Skills for a Digital World.

*Lo studio dell'OCSE-SSES si basa sui Big Five che sono considerati: tratti generali della personalità. capacità cognitive. abilità composte. sfaccettature di abilità.

*Lo studio dell'OCSE-SSES mette in evidenza la relazione tra abilità cognitive e non-cognitive considerandole: nettamente distinte. contrapposte. equivalenti. interagenti.

*Secondo l'OCSE ci sono fenomeni di ampia portata che influenzano lo sviluppo delle società e dei rapporti umani, tra cui: digitalizzazione. strumentalizzazione. localizzazione. abilitazione.

*In base allo studio dell'OCSE-SSES, l'insieme olistico di abilità essenziali per avere successo a scuola e nella vita è costituito da: una selezione di abilità congitive da potenziare in opposizione ad abilità sociali ed emotive. una combinazione di abilità sociali ed emotive, rendimento scolastico e abilità cognitive. un'educazione basata esclusivamente su abilità sociali ed emotive a discapito delle abilità cognitive. un'istruzione di base fondata sul solo superamento di prove cognitive.

*Uno dei cinque domini dell'OCSE-SSES è l'apertura mentale, i cui sottodomini sono: empatia, cooperazione, ottimismo. autocontrollo,socialità, energia. curiosità, tolleranza, creatività. fiducia, assertività, persistenza.

Tra i domini dell'OCSE-SSES, l'impegnarsi con gli altri indica la capacità di: modulare l'ansia. pensare o fare qualcosa in modo nuovo. essere puntuale. costruire reti di supporto sociale.

*I due domini aggiunti nel framework dell'OCSE-SSES sono: autoefficacia, motivazione al successo. autoefficacia, autocontrollo. motivazione al successo, ottimismo. curiosità, tolleranza.

*Nella più ampia definizione di competenza, ciò che può essere condivisibile dalla comunità scientifica è l'idea delle competenze come: utili per il benessere di giovani e adulti, per tutta la vita, per un'esistenza responsabile e di successo. insieme di capacità solo cognitive che permettono il superamento di test di verifica. elenco prestabilito di capacità personali stabilite per legge e misurabili solo quantitativamente. utili solo per lo sviluppo del benessere fisico degli adolescenti.

* L'acronimo OMS sta per: Organizzazione Mondiale Statistica. Organizzazione Mondiale della Sanità. Organizzazione Mondiale Scolastica. Organizzazione Medica Sanitaria.

Nel concetto di competenza psicosociale espresso dall'OMS rientra: la concettualizzazione del solo benessere mentale. la concettualizzazione del solo benessere fisico. la concettualizzazione di benessere fisico, mentale, sociale. la concettualizzazione di benessere cognitivo e fisico.

*Con l'espressione "strategie di coping" si intende. un insieme di abilità cognitive. un insieme di conoscenze per superare test di verifica. un insieme di eventi stressanti. un insieme di comportamenti adattivi.

*Ciò che è determinante, secondo l'OMS, per definire le life skills è: il contesto di riferimento. le nozioni di life skills possedute da una persona. un elenco prestabilito di skills universali. descrizioni mutualmente esclusive delle life skills.

Secondo l'OMS, metodi efficaci di apprendimento sono: quelli che si concentrano a sviluppare le abilità congitive degli studenti. quelli che mettono al centro dell'apprendimento le esperienze di vita degli studenti. quelli che si basano su un tipo di lezione frontale. quelli che sono prettamente trasmissivi di nozioni e conoscenze.

*Per l'OMS, nell'educazione alle life skills, uno dei passaggi importanti è: la trasmissione di conoscenze agli studenti. la valutazione degli studenti basata sul superamento di test di verifica. un percorso di formazione mirato per gli insegnanti. le conoscenze possedute dagli insegnanti da verificare tramite test.

Il progetto Life Skills and Citizenship Education Initiative - Middle East and North Africa - commissionato dall'UNICEF, in collaborazione con l'IEA e altri partner propone: una visione individualistica e statica dell'educazione. di sviluppare metodi di insegnamento trasmissivi. di incentrare l'apprendimento sullo sviluppo di abilità congitive. una visione olistica e trasformativa dell'educazione.

Gli studi dell'IEA rilevano la padronanza degli studenti nelle materie di: educazione civica e alla cittadinanza, computer and information literacy, matematica, scienze, lettura. problem solving, pensiero creativo, pensiero critico, empatia. educazione motoria, italiano, problem solving, scienze fisiche, decision making. cooperazione, negoziazione, resilienza, rispetto, comunicazione.

*Il fondamento concettuale del framework dell'UNICEF "Life Skills and Citizenship Education" è: la definizione di competenze cognitive. il Rapporto Delors del 1996 e i quattro pilastri dell'apprendimento. il costrutto di digital literacy. il rapporto dell'IEA sulla rilevazione della padronanza matematica degli studenti.

*Obiettivo del progetto DeSeCo dell'OCSE era selezionare e definire le competenze basandosi su studi come ad esempio il Cross-Curricular Competencies, ma questi studi avevano trascurato: l'impianto teorico-concettuale. di stilare una lista di competenze di base. lo sviluppo di indicatori. lo sviluppo di sistemi di misurazione.

*La prima pubblicazione del rapporto annuale dell'OCSE sugli indicatori dell'istruzione "Education at a Glance" risale al: 1990. 1992. 2001. 2002.

*Con il progetto INES (Indicators of National Education Systems) l'OCSE mirava a: costruire un elenco di competenze non cognitive valide per tutti i Paesi. creare la prima indagine internazionale per valutare le competenze congitive di ogni singolo studente. migliorare la raccolta di dati comparativi a livello internazionale sull'istruzione e sui risultati di apprendimento. realizzare un archivio internazionale sulla storia degli indicatori dell'istruzione.

Nel contesto del progetto Cross-Curricular Competencies dell'OCSE sono stati indagati diversi domini di cui due sono risultati soddisfacenti e da considerare in ulteriori indagini. I due domini sono. Politics, Economics. Problem Solving, Politics. life skills, reading literacy. Civics, Self-Concept.

L'ipotesi alla base del progetto CCC (Cross-Curricular Competencies) era: individuare una serie di competenze comuni a tutti i sistemi educativi. individurare i Paesi che potessero partecipare al progetto. stilare una lista di competenze da testare negli studenti universitari. stilare una lista di competenze da indagare solo inerenti al curriculum.

Idea di base nel processo di definizione delle competenze cross-curriculari era quella di: preparare alla conoscenza. preparare alla vita. abilità cognitive. abilità non cogntive.

*Nella costruzione di indicatori complessi è necessario: lo sviluppo di un quadro teorico-concettuale che fornisca le definizioni di riferimento. la formulazione di interpretazioni coerenti dei risultati. lo sviluppo di un quadro teorico-concettuale e lo sviluppo di strumenti di misurazione e per l'interpretazione dei risultati. la costruzione di strumenti di misurazione adeguati.

*L'idea del "survival kit" elaborata nel contesto del progetto OCSE-DeSeCo comprende: l'elenco delle capacità di numeracy che gli studenti universitari devono possedere. la storia della nascita del progetto DeSeCo. strumenti di misurazione per le competenze in italiano. abilità di base e abilità per la vita.

*Tra i riferimenti concettuali in merito ai valori democratici e ai diritti umani, il progetto OCSE-DeSeCo si richiama a: alla Dichiarazione mondiale sull'educazione per tutti. agli accordi di libero scambio che consentono l'apertura dei mercati tra i paesi sviluppati e le economie emergenti. alle modalità di rilevazione sulle competenze di base degli studenti italiani. ai soli valori individuali che influenzano lo sviluppo delle competenze.

*La prospettiva delle scienze sociali riguardo al concetto di competenza riconosce che: il concetto di competenza è monodimensionale. non esiste un uso unitario del concetto di competenza. esiste una sola definizione accettata di competenza emersa dal progetto DeSeCo. il concetto di competenza è statico e teoricamente unificante.

Tra gli elementi che caratterizzano la definizione di competenza nel contesto del progetto DeSeCo si trova: la soddisfazione di richieste complesse e un contesto specifico. la dimostrazione del possesso di conoscenze derivanti dallo studio. la capacità di eseguire compiti semplici. l'impossibilità di eseguire compiti e richieste in autonomia.

Secondo lo studio DeSeCo, l'acquisizione di competenze può essere descritta come: un'esperienza di apprendimento isolata e individuale. un processo di apprendimento permanente in diversi contesti socio-relazionali. un processo di apprendimento in solo contesto familiare. un processo di apprendimento di scarsa utilità.

*I Paesi dell'OCSE partecipanti al progetto DeSeCo, riguardo alla seleizone di competenze chiave, condividono valori: autocratici. dogmatici. democratici. oligarchici.

*Tra gli aspetti condivisibili, secondo DeSeCo, in merito alle competenze chiave, si trova che: sono unidimensionali. sono indipendenti dal contesto. sono importanti solo per i giovani. sono apprendibili e insegnabili.

In base al progetto DeSeCo, la competenza può essere attribuita a: individui, gruppi sociali o istituzioni. solo agli individui. solo alla comunità di appartenenza. solo alle istituzioni.

Negli studi dell'OCSE sul futuro dell'educazione per il 2030 si trova una concettualizzazione di competenza come: concetto emotivo. concetto globale. concetto statico. concetto di valore.

Nella concettulizzazione delle competenze chiave secondo DeSeCo, si definisce una "vita buona" come: comprendente relazioni instabili con altri, noncuranza, divertimento. comprendente una misconoscenza di sé e dell'ambiente circostante, dipendenza economica da altri, divertimento. comprendente relazioni strette con altri, comprensione di sé e dell'ambiente circostante, realizzazione, divertimento. comprendente una dipendenza emotiva da altri, assoggettamento, divertimento.

Tra i diversi approcci alle competenze analizzate in DeSeCo, quello psicometrico assimila la competenza a: a un automatismo. a un'interazione inadeguata con l'ambiente. a un'azione casuale. all'intelligenza.

Tra gli approcci alle competenze esaminati in DeSeCo, la capacità di giudicare la disponibilità, l'uso, e l'apprendimento delle competenze personali è detta: meta-competenza. misconoscenza. sotto-competenza. preconoscenza.

Osservando le azioni delle persone in contesti e situazioni particolari, si può vedere la manifestazione di competenze in termini di: presenza/assenza. continuum. staticità. dicotomia.

*Tra i problemi generali individati da DeSeCo negli approcci alle competenze si evidenzia che una definizione molto ampia potrebbe portare a: uno scarso valore pratico, senza precisione. una utilità pratica per la costruzione di una sola scala di misura di competenza. una individuazione chiara e precisa di competenze. una costruzione errata del concetto di competenza perché troppo ampio.

Secondo DeSeCo, dal punto di vista psicologico educativo, è importante considerare nel concetto di competenza: solo le abilità mentali di base che portano a far coincidere la competenza con l'intelligenza. anche le differenze inter-individuali nel cambiamento intra-individuale. l'indipendenza da un contesto specifico di azione. la fissità della competenza in quanto caratteristica immutabile della persona.

Per rilevare cambiamenti nel tempo, di un fenomeno sociale, rilevando le stesse informazioni sugli stessi partecipanti alla ricerca, si può adottare l'approccio di: studi trasversali. studi sulle motivazioni personali in un dato momento. studi longitudinali. studi sulle credenze che portano le persone a partecipare alla ricerca in un solo momento specifico.

In base agli studi di DeSeCo, una definzione esaustiva di competenza dovrebbe includere: tutte e solo le conoscenze specifiche di una persona su un determinato argomento. tutte e solo le abilità empatiche di una persona. tutte le strategie che una persona può considerare utili per agire a prescindere dal contesto in cui si trova. le capacità intellettuali, conoscenze specifiche, abilità, strategie, meta-cognizioni e routine d'azione che contribuiscono all'apprendimento e a una varietà di risultati.

In DeSeCo sono stati individuati tre problemi metodologici principali in merito al costrutto di comptenza che sono: una definizione teorica, il concetto di trasferibilità e lo sviluppo di processi valutativi validi e affidabili. una scala di misura di valutazione di competenze, un test affidabile e un test valido. una definizione di trasferimento di abilità, una definzione di "nuovo contesto" e la definizione di "adattamento di abilità". uno studio teorico sul concetto di competenza, un elenco unico di competenze e un archivio digitale di studi sul concetto di competenza.

Secondo gli studi in DeSeCo, ciò che determina il modo in cui si sviluppa una competenza e che influenza l'adattamento a situazione nuove è: l'intelligenza. il contesto. l'affettività. la motivazione.

Nella ricerca sociale applicata si definisce variabile dipendete: una variabile che ne influenza un'altra. una variabile che non ha relazioni con un'altra. una variabile che si intende spiegare. una variabile esplicativa.

*Si definiscono scale nominali di misurazione quelle che: hanno un punto zero fisso. seguono un ordine. seguono un ordine con distanza nota. raggruppano elementi in categorie diverse.

Il campione, nella ricerca applicata, è detto probabilistico quando: ogni oggetto o soggetto della popolazione ha una probabilità nota di essere incluso nel campione. ogni soggetto viene selezionato in base a ciò che il ricercatore ha sottomano. ogni soggetto viene selezionato in base alle risorse disponibili per i ricercatori. ogni oggetto o soggetto della popolazione non ha una probabilità nota di essere incluso nel campione.

*Per validità di uno strumento di misurazione si intende: la capacità di dare gli stessi risultati in contesti diversi. la capacità di uno strumento di misurare effettivamente quello che si vuole misurare. la capacità di dare gli stessi risultati ripetendo più volte una misurazione. la capacità di effettuare diverse misurazioni e ottenere risultati uguali.

*Secondo il pogetto DeSeCo, per l'acquisizione e il mantenimento delle competenze, oltre a un impegno personale, è necessario: un ambiente istituzionale e sociale favorevole. la conoscenza da parte dei cittadini di tutti gli elenchi di competenze chiave proposti dai vari Paesi. aver completato l'istruzione terziaria da parte di tutti i cittadini. rimanere isolati rispetto al contesto sociale di appartenzenza.

*I filosofi Canto-Sperber e Dupuy, esperti consultati nel progetto DeSeCo, individuano dei valori chiave per definire una "buona vita" come ad esempio. possesso di capacità mnemoniche, alto quoziente di intelligenza. comprensione di sé stessi e del proprio mondo, divertimento e relazioni personali profonde. capacità intellettive basate su algoritmi astratti e regole, mente funzionante come una macchina. divertimento, individualismo e relazioni sociali superficiali.

*Il contributo dell'antropologo Goody alla definizione di competenze chiave nel progetto DeSeCo consiste: nella delineazione di cinque competenze chiave fondamentali. nel riconoscere l'importanza delle competenze cooperative, normative e narrative da lui proposte. nel rifiuto di specificare competenze chiave decontestualizzate. nell'individuazione di cinque valori chiave da lui delineati per fondare le competenze chiave.

Secondo la psicologa Helen Haste, esperta consultata in DeSeCo per la concettualizzazione delle competenze chiave, le persone sono: esseri umani che agiscono in modo del tutto decontestualizzato. essere umani privi di legami sociali. paragonate a macchine che eseguono calcoli matematici. esseri sociali adattivi.

Gli economisti consultati come esperti nella concettualizzazione di competenze chiave del progetto DeSeCo elaborano il loro punto di vista sulle competenze a partire dal contesto: del mondo del lavoro. dell'istruzione universitaria. della scuola dell'obbligo. informale dell'educazione.

Il punto di vista del sociologo Perrenoud, esperto del progetto DeSeCo per la concettualizzazione di competenze chiave, si concentra su: sulla costruzione del concetto di competenza chiave come unica e universale esercitabile sono in contesto socialmente isolato. sul chiedersi quali competenze sono necessarie a tutti per esercitare liberamente la propria autonomia in molteplici campi sociali. sull'individuazione di cinque competenze di base che sono: lettura, scrittura, comprensione dei testi scritti, comunicazione orale e abilità matematiche. sulla costruzione della definizione di competenze chiave valida esclusivamente nel contesto dell'istruzione formale.

A seguito della consultazione di esperti di diverse discipline scientifiche, nel progetto DeSeCo si propongono delle competenze chiave che sono strutturate in: cinque competenze chiave generiche, ognuna caratterizzata da cinque sotto-competenze. in termini di abilità di base possedute dalle persone e misurabili tramite test. tre competenze chiave generiche, ognuna caratterizzata da tre sotto-competenze. in termini di conoscenze possedute dalle persone.

Il fine del progetto DeSeCo nella concettualizzazione delle competenze chiave è quello di: produrre un nuovo elenco di competenze chiave quanto più ampio possibile. individuare competenze chiave utili solo per il contesto lavorativo. produrre un elenco di competenze riconducibili sotto due macro-categorie. individuare elementi concettuali e teorici che possono portare alla definizione e alla selezione di competenze pertinenti.

*Le competenze chiave in DeSeCo sono definite come multidimensionali, intendendo che: sono composte da più dimensioni che rappresentano processi mentali. attraversano vari campi dell'esistenza umana. sono caratterizzate dalla possibilità di soddisfare diversi bisogni della vita. sono di ordine superiore di complessità mentale.

Tra gli elementi analitici che in DeSeCo definiscono le competenze chiave vi è il loro essere considerate trasversali, ciò vuol dire che: si considerano come adeguabili solo in vari contesti lavorativi delle persone. si suppone un'autonomia mentale che implica un approccio attivo e riflessivo alla vita. sono identificate con le abilità cognitive delle persone. sono rilevanti per un'efficace partecipazione in vari campi dell'esistenza umana.

*La competenza, come costrutto muldimensionale, per essere rilevata in modo valido e affidabile necessità di: una varietà di metodi. indagini su larga scala. questionari auto compilati. confronti di dati internazionali.

*Negli ultimi decenni il curriculum educativo dei Paesi ha subito delle modificazioni che riguardano: l'esclusione di alcune materie scolastiche in preferenza di altre per rilevare conoscenze specifiche. lo spostamento dalle sole conoscenze delle materie scolastiche all'inclusione di competenze trasversali. lo spostamento da conoscenze prettamente matematiche a conoscenze riguardanti tutte le materie scolastiche. l'inclusione degli stessi contenuti delle stesse materie scolastiche nei programmi di tutti i Paesi.

Le indagini su larga scala sono conosciute anche con l'acronimo LSA che sta per: Life Scale Assessment. Large Scale Attestation. Large Scale Assessment. Large Scale Acknowledgment.

*Lo scopo delle indagini comparative internazionali condotte dall'IEA è quello di: esaminare tutti gli studenti partecipanti alle indagini per attribuirgli dei voti. costruire dei test per valutare gli studenti nelle discipline artistiche e religiose. somministrare dei test agli insegnanti delle materie scolastiche di base per valutare le loro competenze. fornire alle politiche educative nazionali informazioni per migliorare i sistemi di istruzione.

Tra le variabili di sfondo rilevate dalle indagini internazionali come quelle dell'IEA, vi è: il numero di libri presenti in casa. il nome e il cognome dei genitori degli studenti. l'abilità di scrittura. l'abilità di esposizione orale.

*L'indagine condotta dall'IEA, Trends in International Mathematics and Science Study (TIMSS) rileva: le abilità in matematica al primo anno di scolarità. le abilità in matematica e scienze al quarto e all'ottavo anno di scolarità. le abilità in lettura al primo e al quarto anno di scolarità. le abilità di cittadinanza e senso civico.

Gli ambiti principali rilevati dall'indagine OCSE-PISA sono: lettura, problem solving, scienze. literacy in lettura, literacy finanziaria, problem solving. literacy in lettura, matematica e scienze. lettura, matematica, competenza globale.

*L'indagine OCSE-PISA, per gli studenti quindicenni, rileva abilità che: sono strettamente legate ai curricoli scolastici. riguardano solo le materie scolastiche legate all'area matematica. riguardano solo le materie scolastiche legate all'area della lettura. non sono legate ai curricoli dei diversi Paesi, ma che si presentano nella vita quotidiana.

*L'indagine internazionale OCSE-PISA definisce la literacy in lettura come: capacità degli studenti di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e impegnarsi con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società. capacità degli studenti di formulare, impiegare e interpretare la matematica in una varietà di contesti. capacità di impegnarsi con le questioni scientifiche e con le idee di scienza, in quanto cittadino che riflette. capacità di ragionamento matematico e l'uso di concetti, procedure, fatti e strumenti matematici per descrivere, spiegare e prevedere i fenomeni.

Dall'indagine internazionale sulle abilità degli adulti OCSE-IALS, la literacy è considerata: come corrispondenza tra titolo di studio conseguito e abilità possedute. come non direttamente dipendente dalle qualifiche di istruzione e formazione. come abilità di comprensione solo di semplici idee legate ai calcoli aritmetici. come direttamente dipendente dalle qualifiche di istruzione e formazione.

*Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione del 2012 costituiscono: un riferimento normativo per le scuole italiane in merito a obiettivi di apprendimento e competenze chiave. un riferimento scientifico per le scuole europee in merito allo sviluppo di competenze. un riferimento per tutte le scuole dei Paesi dell'OCSE in merito allo sviluppo di competenze di base. un riferimento scientifico per gli insegnanti della Comunità europea in merito alla loro formazione sullo sviluppo di competenze digitali.

*Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione del 2012 si rifanno: all'indagine internazionale sugli insegnanti dell'OCSE-TALIS. alla Raccomandazione europea sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente del 2006. all'indagine internazionale sugli studenti quindicenni dell'OCSE-PISA. alla Raccomandazione sulle competenze chiave per l'apprendimento permanente del 2018.

*Il Profilo delle competenze degli studenti, alla fine del primo ciclo di istruzione, descritto nelle Indicazioni Nazionali del 2012 presenta il raggiungimento di competenze: solo di tipo cognitivo. solo digitali. legate a situazioni di vita tipiche della propria età, in tutte le dimensioni cognitive e sociali. legate solo allo studio personale da cui derivano conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche.

*Le Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari del 2018, oltre a mantenere le competenze chiave europee per l'apprendimento permanente, hanno come riferimento particolare per la scuola: l'obiettivo 9 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. l'obiettivo 7 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. l'obiettivo 12 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. l'obiettivo 4 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Nelle Indicazioni Nazionali e Nuovi scenari del 2018 vengono sottolineate quattro competenze chiave irrinunciabili che sono: competenze sociali e civiche, competenze digitali, imparare ad imparare, spirito di iniziativa e imprenditorialità. competenze digitali, competenze computazionali, competenze matematiche e scientifico-tecnologiche. imparare a imparare, competenze di base, competenze nelle lingue straniere e competenze empatiche. competenze empatiche, competenze di ascolto attento, competenze di pensiero critico e risoluzione di problemi.

*Per lo sviluppo delle competenze chiave a scuola vengono proposti approcci didattici di tipo: trasmissivo. operativo e collaborativo. tradizionale basato solo su lezioni frontali. passivo, in cui lo studente riceve un sapere già dato.

Nell'approccio della ricerca-azione è fondamentale: solo il punto di vista dei ricercatori che conducono un'indagine rigorosa. solo il punto di vista dei partecipanti alla ricerca e che la conducono. la compartecipazione di ricercatori e partecipanti alla ricerca per migliorare una situazione. la prevalenza della teroria rispetto alla pratica.

*Nelle Indicazioni Nazionali del 2012 si riflette anche sul ruolo che hanno le famiglie in contesto scolastico per promuovere: un netto distacco tra famiglie e scuola nell'educazione degli studenti. una commistione di ruoli tra famiglie e insegnanti di modo che le loro figure educative non siano distinguibili. un rapporto comunicativo a senso unico della scuola verso le famiglie. la partecipazione e la corresponsabilità educativa nel rispetto di ruoli e funzioni tra scuola e famiglie.

*Rispetto alle Indicazioni Nazionali del 2012, i Nuovi scenari del 2018 accentuano il bisogno di investire: nell'educazione alla cittadinanza attiva e alla sostenibilità. nello sviluppo delle competenze solo cognitive. nello sviluppo di strumenti di valutazione delle competenze basati solo su test. nell'attuazione di pratiche didattiche prettamente trasmissive.

*Le Azioni di accompagnamento alle Indicazioni per l'anno 2018-2019 ribadiscono il bisogno di promuovere: pratiche didattiche incentrate su lezioni frontali e tradizionali. migliori pratiche didattiche che portino allo sviluppo di competenze di base e di cittadinanza. pratiche didattiche che portino allo sviluppo delle sole competenze di base degli studenti. pratiche didattiche strutturate dalle famiglie per la scuola.

Secondo Bottani, la valutazione si manifesta come: caratterizzata da molteplici forme. oggettiva. soggettiva. prova strutturata.

Il "processo valutativo" si mostra efficace quando si considera: solo l'atto di misurazione. la raccolta e l'uso di informazioni provenienti da strumenti adeguati. solo giudizi soggettivi di chi valuta. solo prove oggettive costruite in modo strutturato.

*In Italia, il Sistema Nazionale di Valutazione è stato istituito con lo scopo di: fare da modello ai sistemi educativi europei. costruire prove oggettive che valutino tutte le competenze degli studenti italiani. orientare le politiche educative nella crescita culturale, economica e sociale del Paese. costruire prove oggettive che valutino tutte le competenze degli studenti a livello internazionale.

*il Sistema Nazionale di Valutazione italiano si struttura intorno a tre istituti che sono: l'INVALSI, il Ministero dell'Istruzione e l'OCSE. l'INVALSI, l'OCSE e la Comunità europea. l'INVALSI, l'OCSE e la IEA. l'INVALSI, l'INDIRE e il Contingente ispettivo.

Il DPR del 28 marzo 2013, n. 80 definisce quattro fasi di valutazione del Sistema Nazionale di Valutazione italiano che sono: autovalutazione delle scuole, valutazione esterna, azioni di miglioramento e rendicontazione sociale. autovalutazione da parte dei singoli studenti, costruzione di prove oggettive, valutazione di prove oggettive, azioni di miglioramento. autovalutazione delle scuole, valutazione delle scuole da parte dell'OCSE, valutazione delle scuole da parte dell'IEA, autovalutazione da parte dei singoli studenti. autovalutazione da parte dei singoli studenti, costruzione di prove oggettive, valutazione di prove oggettive, rendicontazione sociale.

Le rilevazioni nazionali sugli apprendimenti degli studenti effettuate dall'INVALSI come valutazione di sistema: coincide con la valutazione dei singoli studenti nelle materie scolastiche di italiano, matematica e inglese. è parallela e indipendente dalla valutazione dei singoli studenti che spetta agli insegnanti di classe. sostituisce le valutazioni degli insegnanti di classe per ogni singolo studente. rappresenta i voti finali che ogni singolo studente troverà in pagella per le materie scolastiche di matematica, italiano e inglese.

In vista della compilazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione) le scuole si avvalgono di fonti esterne di informazione che provengono da: dati che la scuola ricava autonomamente. dalle informazioni anagrafiche contenute nelle domande di iscrizione a scuola dei singoli studenti. INVALSI, MIUR, ISTAT, Ministero dell'Interno. OCSE, IEA, ISTAT, EUROSTAT.

La funzione della valutazione individuata da Vertecchi come "individuale e iniziale/intermedia" mira a: fornire un giudizio complessivo sull'apprendimento degli studenti al termine del lavoro svolto. verificare in quale misura siano stati raggiunti gli obiettivi definiti nella programmazione. tirare le somme sull'apprendimento degli studenti al termine del percorso svolto. dare informazioni dettagliate sui processi di apprendimento dei singoli studenti necessarie per differenziare la proposta formativa per ciascuno.

*La valutazione basata sulle attività e sulle prestazioni degli studenti, mentre svolgono compiti significativi che permettono all'insegnante di capire se gli studenti riescono a usare ciò che hanno appreso, in contesti diversi, nuovi e vicini a quelli della vita quotidiana è detta: valutazione autentica. valutazione per prove oggettive. valutazione soggettiva. valutazione quotidiana.

Vertecchi individua diversi scopi della valutazione tra cui quelli della valutazione finale che ha lo scopo di: riconoscere tempestivamente eventuali difficoltà di apprendimento degli studenti, cercando di "raddrizzare il tiro" con attività compensative. "tirare le somme" sui risultati conseguiti dagli studenti in un percorso di apprendimento attraverso itinerari individualizzati. riconoscere le conoscenze possedute dagli studenti all'inizio di un percorso formativo. verificare il possesso, da parte degli studenti, delle capacità operative e di conoscenze necessarie per affrontare positivamente un percorso di apprendimento.

*Le prove nazionali dell'INVALSI sugli apprendimenti degli studenti italiani vengono svolte: su base censuaria. su base campionaria. ogni tre anni. ogni quattro anni.

Le materie scolastiche oggetto di rilevazione nazionale da parte dell'INVALSI per tutti i gradi scolastici sono: italiano, geografia, storia. italiano, matematica. italiano, storia, tecnologia. italiano, matematica, inglese.

Secondo Bertagna, per l'identificazione e la dimostrazione della competenza è cruciale: svolgere compiti scolastici tradizionali. una simulazione in una situazione semplificata e artificiale. il contesto concreto e reale. superare a pieni voti prove di profitto.

*Secondo Bertagna, la valutazione delle competenze degli studenti spetta: all'INVALSI, in quanto propone lo svolgimento di prove standardizzate per tutti gli studenti. solo agli insegnanti di matematica, italiano e inglese, in quanto possono confrontare i propri giudizi con quelli dell'INVALSI. solo agli studenti stessi, in quanto nel processo di autovalutazione riconoscono le proprie competenze individuali. agli insegnanti che entrano in relazione con gli studenti, in quanto la competenza è relazionale e situata.

Le prove nazionali dell'INVALSI, come descritto nella pagina istituzione di Invalsi Open, non misurano: competenze affettive e relazionali. abilità cognitive. abilità in italiano e matematica. capacità di ragionare.

Secondo il Quadro di riferimento di italiano delle prove dell'INVALSI si valuta: la lettura intesa come conoscenze grammaticali e semantico‐lessicali. la lettura intesa come comprensione, interpretazione, valutazione del testo scritto, le conoscenze e competenze grammaticali, la competenza semantico‐lessicale. la lettura intesa solo come interpretazione di un testo scritto. la lettura intesa solo come comprensione, interpretazione, valutazione di un testo scritto che può essere trovato nel contesto della vita quotidiana.

La principale differenza tra le prove di italiano dell'INVALSI e le prove di lettura dell'OCSE-PISA è rintracciabile in: nella componente di comprensione del testo scritto che viene rilevata solo dall'INVALSI. nella componente grammaticale e lessicale che viene rilevata solo dall'OCSE-PISA. nella componente grammaticale e lessicale che viene rilevata solo dall'INVALSI. nella componente di valutazione del testo scritto che viene rilevata solo dall'OCSE-PISA.

*Secondo il rapporto dell'indagine internazionale dell'OCSE-PISA 2018 sono nate nuove forme di testo per via: della didattica a distanza. della globalizzazione. della internazionalizzazione. della digitalizzazione.

Le prove nazionali e internazionali standardizzate sono parte. della valutazione di sistema. della valutazione del singolo studente. della valutazione degli insegnanti di italiano e matematica. della valutazione degli apprendimenti di italiano e matematica di ogni singolo studente.

Secondo Daniela Di Donato che riflette sui risultati delle prove dell'INVALSI 2021 che hanno considerato la didattica a distanza come "fonte di tutti i mali" questa è una lettura della situazione: perfettamente coerente, in quanto il calo degli apprendimenti è attribuibile solo al digitale usato durante la didattica a distanza. pericolosa e fuorviante perché attribuisce la responsabilità a fattori tutti esterni alla scuola. coincidente con chi sostiene che la didattica a distanza sia stata uno spunto di riflessione sulle modalità di apprendimento-insegnamento legate al digitale. attenta e precisa, in quanto è stato visto che durante la didattica a distanza, per via del digitale, non c'è stato apprendimento.

Secondo Castoldi un approccio per competenze vede lo studente come: co-produttore di esperienze formative da costruire e condividere. mero esecutore di test di verifica. contenitore da riempire con nozioni di materie scolastiche di base. memorizzatore di compiti da eseguire in modo meccanico.

Castoldi individua degli elementi chiave che caratterizzano una valutazione per l'apprendimento, tra questi, l'aspetto della ricorsività indica: la ripetizione di nozioni da parte dei docenti che gli studenti possono memorizzare. la valutazione come parte integrante del momento formativo. la valutazione come momento separato e slegato dai processi di apprendimento. la ripetizione di pratiche didattiche sempre uguali per tutti gli studenti.

*Secondo Castoldi, tra gli elementi chiave che caratterizzano una valutazione per l'apprendimento, vi è. la responsabilità della valutazione demandata esclusivamente agli insegnanti. la valutazione data allo studente dagli insegnanti solo sul prodotto finale dei suoi apprendimenti. la responsabilità data allo studente durante il processo valutativo coinvolgendolo in tutte le fasi. la valutazione data allo studente dagli insegnanti solo sugli aspetti congnitivi dell'apprendimento.

*Rispetto alla competenza si possono identificare tre prospettive di osservazione, di cui quella intersoggettiva riguarda: la capacità degli studenti di una classe di interagire con i testi scritti. l'interazione degli studenti tra loro solo nei momenti di pausa dalla didattica. il coinvolgimento di uno studente nello svolgere una prova strutturata di verifica. il coinvolgimento di altri che possono vedere lo studente mentre agisce, come insegnanti, compagni di classe e genitori.

*Lo scopo delle rubriche valutative come strumento di valutazione delle competenze consiste: nella produzione di un voto finale. nel descrivere la quantità di nozioni acquisite dagli studenti su una determinata materia scolastica. nella produzione di un giudizio finale. nel descrivere la prestazione rispetto a un compito e i livelli raggiunti.

*Generalmente, una rubrica valutativa presenta degli elementi strutturali che sono: le sole descrizioni delle competenze che si intendono rilevare negli studenti durante l'anno scolastico nelle materie di base. giudizi descrittivi e voti su base dieci. criteri, indicatori, livelli, ancore. giudizi valutativi e la media dei voti raggiunta dagli studenti.

Le attività di apprendimento che mirano alla partecipazione dello studente durante il compito, coinvolgendo tutti gli aspetti della sua persona (conoscenze, abilità, dimensioni cognitive, emotive e motivazionali) possono essere definite: prove oggettive di profitto. compiti autentici. test d'intelligenza. questionari strutturati.

*La certificazione delle competenze, come indicata dal DPR n. 122/2009, prevede che: al termine di ogni ciclo di istruzione la scuola certifichi i livelli di apprendimento raggiunti da ogni studente. solo al termine della scuola secondaria di secondo grado si certifichino i livelli di apprendimento raggiunti da ogni studente. solo al termine della scuola primaria si certifichino i livelli di apprendimento raggiunti da ogni studente. solo al termine della scuola dell'obbligo si certifichino i livelli di apprendimento raggiunti da ogni studente.

L'intento educativo della certificazione delle competenze è quello di: sostituire il documento di valutazione di ogni studente alla fine dell'anno. mostrare a studenti e famiglie la media dei voti ottenuta in tutte le materie scolastiche. mostrare a studenti e famiglie la media dei voti ottenuta nelle competenze chiave. sostenere e favorire i processi di apprendimento, l'orientamento negli studi, l'inserimento nel mondo del lavoro.

Tra le criticità individuate nella certificazione delle competenze si può annoverare: il rischio che la certificazione diventi motivo di confronto sulla progettazione per competenze da parte del corpo docente. il rischio che la certificazione assuma senso nella progettazione per competenze da parte del corpo docente. il rischio che la certificazione assuma una connotazione prevalentemente burocratica, slegata da una progettazione per competenze condivisa dal corpo docente. il rischio che la certificazione diventi strumento di riflessione per il corpo docente.

*Secondo la visione del costruttivismo sociale, una delle attività principali attraverso cui avviene l'apprendimento è: il superamento di test di verifica con successo. lo studio individuale. il superamento di un compito individuale. la partecipazione sociale.

*L'uso di dispositivi didattici digitali portatili può consentire agli studenti: solamente di sostituire il libro di testo cartaceo con quello in versione digitale. di compilare prove di verifica esclusivamente in modalità digitale eliminando quelle cartacee. di spostarsi in luoghi diversi dalla classe con il dispositivo, comunicare con gli altri, apprendere nello spazio. di leggere informazioni su supporto digitale ma non di comunicare con compagni di classe e insegnanti.

*Riferendosi alla valutazione CBA, l'acronimo sta per: Computer Based Analysis. Computer Based Assessment. Conceptual Based Assessment. Conceptual Based Analysis.

Nell'Item Analysis, l'indice di discriminatività indica: la capacità di una domanda di distinguere gli studenti più abili da quelli meno abili. il livello di difficoltà o di facilità della domanda. se le opzioni di risposta sono poco o per nulla distrattive. la consistenza interna del questionario.

Nell'Item Analysis, riguardo all'indice di facilità sono considerati efficaci gli item che presentano punteggi: superiori a 0,50. superiori a 0,70. compresi tra 0,25 e 0,50. compresi tra 0,25 e 0,75.

Il fenomeno del cheating identifica: la corretta esecuzione di prove di verifica da parte degli studenti. la corretta valutazione delle prove degli studenti da parte degli insegnanti. l'imbroglio durante lo svolgimento di prove, sia da parte di studenti sia di insegnanti. solo l'imbroglio da parte degli studenti che copiano durante lo svogimento di prove.

Il processo di feedback nella valutazione è efficace se, tra l'altro, viene fornito: attraverso un voto numerico da 1 a 10. in modo non giudicante con suggerimenti per migliorare. in modo generale e non riferito a un compito specifico. in modo da porre l'accento su ciò che lo studente ha sbagliato.

*Nel contesto del Piano Nazionale Scuola Digitale, il BYOD indica: dispositivi digitali personali disponibili per ogni studente durante le attività didattiche. la presenza di una LIM (lavagna interattiva multimediale) in ogni classe. la disponibilità di un computer portatile per ogni classe. la presenza di un laboratorio digitale in ogni scuola dove le classi possono recarsi a turno.

*L'approccio tialogico all'apprendimento si fonda: sul superamento di almeno tre test di verifica per considerare un apprendimento efficace. sulla costruzione di artefatti da parte di ogni studente realizzati solo individualmente. sulla realizzazione di tre lezioni nell'anno scolastico in cui gli studenti possono studiare in gruppo. sulla costruzione di artefatti e sui processi di co-costruzione e di collaborazione per promuovere la partecipazione attiva degli studenti.

Uno dei principi etici cardine su cui porta a riflettere la didattica digitale rispetto alla modalità dello "stare in rete" è: la possibilità di disporre di più di tre dispositivi digitali. la possibilità di disporre di una connettività limitata che impedisca le comunicazioni con gli altri. il rispetto degli altri, della condivisione di dati personali e documenti. il rispetto della condivisione dei propri dati personali ma non di quelli altrui.

In base alle analisi dell'OCSE, le tecnologie digitali sul lavoro stanno creando una nuova domanda di abilità, tra cui le TIC skills complementari che riguardano aspetti come: le capacità di sviluppare nuove applicazioni digitali. le capacità di programmazione digitale. le capacità tecniche nell'uso di dispositivi digitali. le capacità di elaborazione delle informazioni, autogestione, risoluzione dei problemi e comunicazione.

*Secondo le analisi dell'OCSE, le nuove tecnologie digitali, oltre ad aumentare la domanda di skills, contribuiscono a: diminuire la possibilità di sviluppare abilità relazionali. diminuire la possibilità di sviluppare abilità di comunicazione attraverso le TIC. creare nuove opportunità di sviluppo delle competenze. creare minori occasioni di sviluppo delle competenze.

Dalle analisi dell'OCSE, si evince che alla base dello sviluppo di abilità nelle TIC (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione) vi è: la capacità di utilizzo di software specialistici. lo sviluppo e il raggiungimento di solidi livelli di skills di base. la conoscenza delle principali piattaforme di ecommerce. la capacità di analisi e gestione di big data.

Il National Research Council degli Stati Uniti ha individuato tre grandi domini delle skills del XXIsecolo che sono: i domini cognitivo, intrapersonale e interpersonale. i domini cognitivo, di conoscenza e di pensiero creativo. i domini di lavoro di squadra, di collaborazione e di leadership. i domini di apertura intellettuale, di fiducia in sé e di rispetto di sé.

Tra i fattori che influenzano positivamente lo sviluppo di capacità e motivazione per l'apprendimento permanente in bambini e ragazzi vi è: lo studio delle materie scolastiche di base solo su supporto digitale. lo studio delle principali materie scolastiche solo sui manuali di base. la conoscenza delle skills del XXI secolo. il sostegno di insegnanti e genitori.

Secondo i dati dell'OCSE, tra il 2000 e il 2018, il livello medio delle capacità di lettura degli studenti quindicenni è: aumentato di molto. rimasto invariato. diminuito. aumentato di poco.

*Secondo i dati analizzati dall'OCSE nel 2021 riguardo ai percorsi di istruzione e formazione per gli adulti, in Italia: il 20% degli adulti non partecipa a percorsi di istruzione e formazione e dichiara di non essere disposto a partecipare. il 70% degli adulti non partecipa a percorsi di istruzione e formazione e dichiara di non essere disposto a partecipare. la percentuale di partecipanti ai percorsi di istruzione e formazione è maggiore rispetto alla media OCSE. la percentuale di chi non partecipa ai percorsi di istruzione e formazione è minore rispetto alla media OCSE.

*Tra la rilevazione dei dati dell'OCSE-PISA del 2012 e quella del 2018, la percentuale di quindicenni che trascorre tempo su Internet è: aumentata del 66%. diminuita del 60%. rimasta stabile. aumentata del 5%.

*La lettura, nell'indagine dell'OCSE-PISA 2018, viene definita come. la sola capacità di decodificare le parole scritte. la sola capacità di leggere ad alta voce parole scritte in Internet su supporti digitali. la sola capacità di decodificare le parole scritte in un testo molto lungo. la capacità di comprendere, utilizzare, valutare, riflettere e interagire con i testi per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare conoscenze e partecipare alla società.

*Con "divari digitali" si intende. il fatto che tutti gli studenti, avvantaggiati e svantaggati, hanno le stesse risorse e le stesse opportunità di apprendimento. il fatto che tutti gli studenti svantaggati hanno maggiori opportunità di apprendimento e migliori risultati scolastici. l'ampliamento delle differenze esistenti nell'apprendimento e nei risultati degli studenti svantaggiati che non hanno accesso a dispositivi digitali e a Internet a scuola e/o a casa rispetto ai compagni avvantaggiati. l'ampliamento delle possibilità di apprendimento per gli studenti svantaggiati che potranno acquisire informazioni solo tramite i testi cartacei forniti dagli insegnanti.

Secondo la definizione data dall'OMS nel 1946, la salute si configura come: stato di totale assenza di malattia o infermità. sta di benessere fisico associato ad assenza di patologie fisiche. stato di benessere mentale derivante da equilibrio psicologico. stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non soltanto assenza di malattia.

Dopo la prima metà del XX secolo la salute viene interpretata come: modello che focalizza la sua attenzione sulle lesioni patologiche. modello centrato sulla rilevazione della malattia e dei suoi sintomi. modello che guarda all'unione delle componenti di salute con quelle psicologiche e relazionali. modello che considera esclusivamente l'individuo biologico come isolato.

Intorno agli anni '50 e '60 del Novecento si assiste a un cambiamento di prospettiva riguardo ai rischi legati al posto di lavoro, iniziando a considerare rischi per il lavoratore associati a: solo ai danni fisici dei lavoratori. al danno fisico e ai possibili danni alla codizione di benessere anche mentale. solo ai rischi di infortunio sul posto di lavoro. solo ai rischi fisici associati a lavori pericolosi.

*Petrillo e Donizetti individuano le componenti del benessere descrivendolo secondo gli aspetti: soggettivo, psicologico, sociale. soggettivo, oggettivo, fattuale. psicologico, relazionale. soggettivo, individuale, psicologico.

*Un paradigma classico di benessere è quello fornito da Norman Bradburn nel 1969 definito da tre dimensioni che sono. la soddisfazione, l'empatia, la resilienza. la soddisfazione, la qualità della vita, l'empatia. la soddisfazione, il disimpegno, il disinteresse. la soddisfazione, l'affetto positivo, l'affetto negativo.

*Ryan e Deci definiscono la motivazione intrinseca come basata su tre bisogni psicologici che sono: il bisogno di conoscenza, il bisogno di socialità, il bisogno di relazionalità. il bisogno di competenza, il bisogno di identità, il bisogno di individualità. il bisogno di competenza, il bisogno di autonomia, il bisogno di relazionalità. il bisogno di conoscenza, il bisogno di ragionamento, il bisogno di pensiero critico.

*Lo sviluppo delle capacità sociali ed emotive è associato al benessere: solo degli individui. di individui, di comunità, delle società nel complesso. solo delle comunità locali. solo degli adolescenti in contesto scolastico.

Nello studio dell'OCSE-SSES il benessere soggettivo è definito come: un buono stato mentale, incluse le valutazioni positive e negative che le persone fanno della propria vita. un buono stato fisico delle persone inteso come assenza di malattia. un buono stato sociale delle persone che le porta a relazionarsi solo positivamente con chiunque altro. un buono stato fisico che evidenzia l'assenza di patologie fisiche.

Secondo lo studio dell'OCSE-SSES le abilità sociali ed emotive possono concorrere a: ridurre la fiducia sociale. diminuire l'impegno civico. aumentare i tassi di criminalità. aumentare la coesione sociale.

*In base agli studi citati nel quadro di riferimento dell'OCSE-SSES, il numero di connessioni sociali, negli ultimi decenni, risulta: stabile nel tempo. in costante aumento. in costante diminuzione. leggermente in aumento.

*La pubblicazione annuale dell'OCSE sugli indicatori dell'istruzione "Education at a glance" fornisce informazioni: solo alle scuole in merito al numero di iscrizioni di studenti. solo ai ricercatori di ambito eductaivo a cui fornisce dati. solo ai governi per indirizzare le politiche dell'istruzione. ai governi, ai ricercatori e accademici, al publico in generale.

Gli indicatori internazionli dell'istruzione dell'OCSE offrono ai Paesi: un elenco di indicatori sulla base dei quali i Paesi devono obbligatoriamente emanare leggi in materia di istruzione. informazioni solo sulle politiche educative attuate dai Paesi negli ultimi cinque anni. informazioni solo sul numero di studenti delle classi in tutte le scuole dei Paesi. una prospettiva comparativa internazionale che può supportare l'analisi delle politiche nazionali.

*Gli indicatori di output di Education at a glance dell'OCSE analizzano: le risorse finanziare e umane investite nell'istruzione. le caratteristiche di coloro che escono dal sistema di istruzione. le caratteristiche di coloro che partecipano ai diversi livelli dell'istruzione. le caratteristiche di coloro che si inseriscono per la prima volta nel sistema di istruzione.

*Gli indicatori di output di Education at a glance dell'OCSE comprendono due aspetti che sono: indicatori di risultato e indicatori di impatto. indicatori di risultato e di effetti diretti sui benifici occupazionali derivanti dal proseguimento dell'istruzione. indicatori di impatto e di effetti indiretti sulle conoscenze acquisite proseguendo nell'istruzione. indicatori di risultato e di effetti diretti sui guadagni derivanti dal proseguimento dell'istruzione.

*Il capitolo D "Insegnanti, ambiente di apprendimento e organizzazione delle scuole" di "Education at a glance" dell'OCSE presenta, tra l'altro, indicatori: sui risultati complessivi della popolazione, sui risultati economici e sociali dell'apprendimento. sulle tasse universitarie e sui meccanismi finanziari per sostenere gli studenti. sull'iscrizione, la progressione e il completamento degli studenti a ogni livello di istruzione. sull'orario di lavoro e sugli stipendi di insegnanti e dirigenti scolastici.

*Secondo il rapporto di "Education at a glance 2021" l'equità nell'istruzione indica che: è ncessario rispettare gli standard di apprendimento fissati dall'OCSE. tutti gli studenti di tutti i livelli di istruzione apprendono allo stesso modo. l'accesso, la partecipazione e il progresso a un'istruzione di qualità sono disponibili per tutti e che non vi sono ostacoli personali o sociali. l'accesso all'istruzione è garantito solo se gli studenti di una scuola hanno lo stesso background culturale.

"Education at a glance" pubblicato dall'OCSE nel 2021 si focalizza in particolare su un obiettivo di sviluppo sostenibile che è: l'obiettivo 1.5 che mira a rinforzare la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità. l'obiettivo 4.5 che mira a eliminare le disparità nell'istruzione e garantire un accesso equo a tutti i livelli di istruzione e formazione professionale. l'obiettivo 2.4 che mira a garantire sistemi di produzione alimentare sostenibili e implementare pratiche agricole resilienti che aumentino la produttività. l'obiettivo 5.5 che mira a garantire piena partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e sociale.

*L'obiettivo 4.7 degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite sostiene che bisogna: garantire a tutti gli studenti l'acquisizione della conoscenza e delle competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile,i diritti umani, la parità di genere, la promozione di una cultura pacifica. garantire l'aumento del numero di giovani e adulti con competenze specifiche -anche tecniche e professionali- per l'occupazione, posti di lavoro dignitosi e per l'imprenditoria. garantire a ogni ragazza e ragazzo che abbiano uno sviluppo infantile di qualità e un accesso a cure ed istruzione pre-scolastiche così da essere pronti alla scuola primaria. migliorare l'istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l'adattamento, la riduzione dell'impatto e l'allerta tempestiva.

*Dai risultati generali dello studio internazionale dell'OCSE-SSES sulle abilità sociali ed emotive degli studenti è emerso che nella maggior parte delle abilità indagate: gli studenti di 15 anni in tutte le città partecipanti hanno mostrato abilità sociali ed emotive superiori rispetto agli studenti di 10 anni. gli studenti di 15 anni in tutte le città partecipanti hanno bassi livelli di tutte le abilità sociali ed emotive indagate. sia gli studenti di 10 anni sia gli studenti di 15 anni delle diverse città hanno gli stessi livelli nelle abilità indagate. gli studenti di 15 anni in tutte le città partecipanti hanno mostrato abilità sociali ed emotive inferiori rispetto agli studenti di 10 anni.

I dati emersi dallo studio dell'OCSE-SSES sulle abilità sociali ed emotive degli studenti hanno evidenziato: l'inesistenza di differenze di genere nei livelli di abilità tra gli studenti della stessa età. l'inesistenza di differenze tra gli studenti nei livelli di abilità in base all'età. forti differenze di genere tra gli studenti della stessa età nei livelli di abilità. stessi livelli di abilità nelle studentesse di 10 e di 15 anni in tutte le abilità.

L'acronimo DADA sta per: Docenti per Ambienti Di Apprendimento. Didattica per Ambienti Di Acquisizione. Discipline di Ambienti Di Apprendimento. Didattiche per Ambienti Di Apprendimento.

*Il modello delle scuole DADA è stato ideato da: due insegnanti della scuola dell'infanzia italiani. dall'Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa. due dirigenti scolastici di due licei scientifici romani. dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione.

*Nel modello DADA gli studenti sono visti come: partecipanti a lezioni frontali tradizionali. soggetti attivi della propria formazione. studenti di scuole tradizionali che fanno lezione nella propria classe. soggetti passivi della propria istruzione.

*Una delle particolarità dell'aula-ambiente di apprendimento nel modello DADA è che: l'aula si configura come ambiente di apprendimento laboratoriale ed è dedicata a ognuna delle materie scolastiche previste, gli studenti cambiano aula in base all'orario giornaliero. l'aula scolastica si configura come aula tradizionale, gli studenti restano sempre nella stessa classe e i docenti si spostano in base al proprio orario giornaliero. la disposizione dei banchi e della cattaedra è tradizionale e fissa per tutto l'anno. la disposizione dei banchi è immutabile e devono essere rivolti tutti verso la cattedra del docente dell'ora di lezione.

*L'aspetto unico del modello DADA che lo contraddistingue da altre innovazioni didattico-organizzative è: la promozione dell'innovazione perché sia sostenibile e trasferibile. la riorganizzazione del tempo di fare scuola. l'idea di creare nuovi spazi per l'apprendimento. la sua impostazione corale: il DADA viene attuato in tutto l'istituto coinvolgendo la comunità educativa nel complesso.

L'approccio trialogico si costituisce su 6 principi fondamentali per progettare attività di apprendimento, di cui il primo principio sull'organizzazione delle attività sostiene che: si organizzino attività di apprendimento utilizzando sempre le stesse priatiche didattiche attuabili solo a livello individuale e non collettivo. si organizzino attività di apprendimento standard e uguali per tutti, in quanto tutti gli studenti di una scuola hanno lo stesso stile di apprendimento. si organizzino attività su oggetti condivisi e significativi per studenti e docenti, ma anche per una comunità diversa dalla propria, dove si potrà manifestare una reale utilità. si organizzino attività di verifica legate solo alle materie scolastiche di studio, tramite test o prove a scelta multipla uguali per tutti gli studenti.

Il Manifesto delle scuole DADA è centrato su: un elenco di competenze che gli studenti devono sviluppare nel modello. 5 postulati generali e 5 caratteristiche che definiscono il modello. 5 linee guida per gli insegnanti di ogni scuola per attuare il modello. 5 materie scolastiche e 5 competenze che caratterizzano la didattica.

Lo studio di monitoraggio delle scuole modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento) è stato avviato con lo scopo di: conoscere solo il livello di abilità cognitive degli studenti delle scuole che hanno adottato il modello. conoscere solo i percorsi di formazione all'insegnamento seguiti dai docenti che lavorano in scuole DADA. capire solo cosa pensano i dirigenti scolastici che decidono di adottare il modello nelle loro scuole. capire il portato dell'innovazione introdotta dal modello DADA.

*L'approccio della Ricerca-Formazione si avvale di: corsi di formazione semestrali che il Ministero dell'Istruzione pianifica e rende obbligatori per tutti gli insegnanti italiani. esperti formatori selezionati dal Ministero dell'Istruzione che tengono corsi di aggiornamento per gli insegnanti solo sulle propie materie di insegnamento. metodologie di ricerca differenziate proponendosi di promuovere la professionalità degli insegnanti attraverso la costruzione di percorsi comuni con i ricercatori. metodi di ricerca esclisivamente quantitativi costruendo questionari strutturati da sottoporre agli insegnanti all'inizio di ogni anno scolastico.

*Nell'approccio della Ricerca-Formazione è particolarmente fondante: la costruzione di strumenti di rilevazione di dati che siano solo questionari strutturati. la dimensione relazionale e intersoggettiva che si viene a creare tra insegnanti e ricercatori. cercare di mantenere fissa e immutabile una situazione-problema per evitare che ci siano processi riflessivi di trasformazione e cambiamenti. che la ricerca non segua un approccio rigoroso alla raccolta e alle analisi delle informazioni e delle metodologie impiegate.

Secondo Cardarello, si possono distinguere tre principali tipologie di Ricerca-Formazione che sono. valutativa, conoscitiva, di intervento trasformativo. valutativa, misurativa, esaminativa. valutativa, analitica, disseminativa. valutativa, analitica, di impostazione empirica.

Il piano di monitoraggio avviato dall'università nelle scuole modello DADA, che hanno attuato il modello, nel primo anno: ha permesso la restituzione dei dati agli insegnanti sul questionario a loro somministrato. ha permesso la restituzione dei dati agli insegnanti sul questionario somministrato ai genitori degli studenti. ha permesso l'avvio di uno studio di caso in una sola scuola secondaria di secondo grado DADA che ha avviato una sperimentazione digitale per le classi prime. ha rilevato la situazione di partenza delle scuole attraverso osservazioni in aula e tramite la documentazione fotografica.

*Dai risultati complessivi del monitoraggio delle scuole promotrici del modello DADA, derivanti dalle diverse fonti informative e dai diversi strumenti di raccolta dei dati, è emersa una percezione del clima di classe come: globalmente negativo. in cui è prevalente il malessere degli studenti. globalmente positivo. in cui è prevalente il malessere degli insegnanti.

*Merriam ha definito lo studio di caso come: tecnica unica e prescrittiva di raccolta dei dati empirici. un mezzo per indagare oggetti semplici costituiti da una sola variabile da indagare per comprendere fenomeni complessi. uno studio della letteratura sul fenomeno di interesse che non ha risvolti di ricerca empirici. un mezzo per indagare unità sociali complesse costituite da molteplici variabili di potenziale importanza nella comprensione del fenomeno d'indagine.

VanWynsberghe e Khan descrivono lo studio di caso definendo ciò che non è, dunque non è: non è una tecnica di ricerca, ma è un metodo di ricerca. non è un metodo, ma è un disegno di ricerca. non è un metodo, un disegno di ricerca o una metodologia. non è una metodologia, ma è una tecnica di ricerca.

*Nelle tre prospettive sullo sudio di caso analizzate da Yazan, secondo quella di Stake gli strumenti di raccolta dei dati nello studio di caso sono: questionari strutturati, interviste, artefatti fisici. osservazione, interviste, documenti. questionari strutturati, documenti. osservazione, questionari strutturati.

Nelle tre prospettive sullo sudio di caso analizzate da Yazan, secondo quella di Yin l'analisi dei dati consiste: nell'esaminare, classificare, tabulare, testare o ricombinare prove quantitative e qualitative per affrontare le proposizioni iniziali di uno studio. nella simultaneità di raccolta e analisi dei dati. nel dare un significato alle prime impressioni così come alle compilazioni finali. nel consolidamento, la riduzione e l'interpretazione di ciò che le persone hanno detto e ciò che il ricercatore ha visto e letto.

Secondo le prospettive analizzate da Yazan, un aspetto determinante nei tre autori Yin, Stake e Merriam, per uno studio di caso, è prima di tutto: definire le conclusioni dello studio. definire le analisi di ricerca. definire gli strumenti di ricerca. definire il caso e il suo contesto.

*L'approccio di ricerca mixed methods consiste: nell'approccio di ricerca che prevede metodi di raccolta dei dati esclusivamente qualitativi. nella sola possibilità di operare generalizzazioni statistiche del fenomento oggetto di indagine. nell'integrazione di descrizioni ricche e complesse dei fenomeni, focalizzando lo studio nella sua globalità e specificità con possibilità di generalizzazioni più ampie. nella sola produzione di descrizioni ricche e complesse dei fenomeni sociali ed educativi.

'Education at a Glance' è la pubblicazione annauale dell'OCSE sugli indicatori dell'istruzione, comparabili a livello internazionale, le cui analisi sono di interesse per: solo gli accademici che si occupano di studiare i sistemi di istruzione a livello internazionale. i governi soltanto, in quanto responsabili delle politiche educative. solo i ricercatori che si occupano di temi educativi. i governi, accademici e ricercatori, il pubblico in generale.

La classificazione dei livelli di istruzione in 'Education at a Glance' dell'OCSE si basa su: sugli indicatori dell'istruzione esaminati nel capitolo C di Education at a Glance. sulla classificazione dei livelli di istruzione stabiliti dal governo dell'OCSE. sull'International Standard Classification of Education (ISCED), strumento per la comparabilità internazionale. sulla classificazione dei livelli di istruzione di ogni governo nazionale.

Il livello di istruzione 'ISCED 3 Upper secondary education' della classificazione inernazionale presentata dall'UNESCO corrisponde in Italia a: alla scuola primaria. alla scuola secondaria di secondo grado. alla laurea triennale. alla scuola secondaria di primo grado.

L'indicatore 'A2: Transizione dall'istruzione al lavoro. Dove sono i giovani di oggi?' pubblicato in 'Education at a Glance 2021' fa parte del capitolo: D, Insegnanti, ambiente di apprendimento e organizzazione delle scuole. B, Accesso all'istruzione, partecipazione e progressione. C, Risorse finanziarie investite nell'istruzione. A, I risultati (output) delle istituzioni educative e l'impatto dell'apprendimento.

L'indicatore 'A2: Transizione dall'istruzione al lavoro' pubblicato in 'Education at a Glance 2021' dell'OCSE, come altri indicatori, presenta inizialmente: alcuni risultati principali messi in evidenza. il contesto. la metodologia. le tabelle dell'indicatore con i dati per Paese.

Nell'indicatore 'A2: Transizione dall'istruzione al lavoro. Dove sono i giovani di oggi?' di 'Education at a Glance 2021' i NEET sono definiti come: persone che non lavorano ma frequentano regolarmente l'università. giovani adulti che seguono corsi di formazione ma non lavorano. giovani adulti non occupati né iscritti a corsi di istruzione o formazione. persone che non sono inserite in percorsi di istruzione ma lavorano.

*L'indagine OCSE-SSES ha selezionato le abilità sociali ed emotive da misurare in due coorti di studenti di due diverse età che sono: 5 e 10 anni. 5 e 15 anni. 10 e 20 anni. 10 e 15 anni.

*L'indagine OCSE-SSES ha selezionato domini generali e sotto-domini delle abilità sociali ed emotive, le due abilità che non rientrano in domini generali sono: controllo emotivo, creatività. empatia, fiducia. motivazione al successo, autoefficacia. curiosità, autocontrollo.

*Tra i primi risultati generali dell'OCSE-SSES in merito alle età degli studenti è emerso che: entrambe le coorti di studenti hanno riportato in media gli stessi livelli di abilità sociali ed emotive. la coorte di studenti più grandi ha riportato in media abilità sociali ed emotive inferiori rispetto alla corte di studenti più giovani. per la coorte di studenti più giovani non sono state rilevate le abilità sociali ed emotive. la coorte di studenti più grandi ha riportato in media abilità sociali ed emotive superiori rispetto alla corte di studenti più giovani.

*L'indagine OCSE-SSES sulle abilità sociali ed emotive degli studenti ha raccolto anche informazioni sui voti scolastici in tre materie che sono: lettura, matematica, arte. lettura, italiano, matematica. lettura, matematica, scienze. lettura, geografia, arte.

Nell'indagine dell'OCSE-SSES sulle abilità sociali ed emotive, le abilità che sono risultate strettamente legate ai voti scolastici, nelle due coorti di studenti, per tutte le materie scolastiche considerate sono: energia, cooperazione. responsabilità, empatia. resistenza allo stress, socievolezza. curiosità, perseveranza.

Tra le città partecipanti all'OCSE-SSES (Survey on Social and Emotional Skills) vi è: Roma, Italia. Washington D.C., Stati Uniti. Londra, Regno Unito. Sintra, Portogallo.

*Uno dei Paesi che ha partecipato all'indagine OCSE-SSES (Survey on Social and Emotional Skills) è la Finlandia, che in altre indagini internazionali come l'OCSE-PISA e l'OCSE-PIAAC è considerato uno dei Paesi che: ottiene spesso risultati peggiori rispetto alla media OCSE. ottiene sempre risultati in linea con la media OCSE. ottiene spesso risultati migliori rispetto alla media OCSE. ottiene sempre risultati in linea con la media europea.

*Lo sviluppo delle abilità sociali ed emotive in Finlandia è incluso nel curriculum nazionale per l'istruzione di base dall'anno. 2006. 2016. 2009. 2020.

Le differenze di genere nelle abilità sociali ed emotive a Helsinki (Finlandia), rispetto alla media delle altre città partecipanti all'OCSE-SSES, sono: leggermente più marcate. decisamente insesistenti. in linea con la media delle altre città. nulle.

Riguardo alla soddisfazione di vita degli studenti indagata dall'indagine dell'OCSE-SSES per Helsinki (Finlandia) si è visto che: non è influenzata dal cambiare dell'età degli studenti. resta immutabile all'aumentare dell'età degli studenti. aumenta man mano che gli studenti crescono in età. diminuisce man mano che gli studenti crescono in età.

*In senso stretto la pedagogia è sperimentale quando il ricercatore si occupa di indagare i 'fatti educativi' ricorrendo al : Metodo deduttivo- induttivo. Metodo ipotetico-deduttivo. Metodo teorico-pratico. Metodo ermeneutico-filosofico.

*La pedagogia sperimentale è quella branca della pedagogia che vuole fare asserti sugli eventi, i fatti e i processi educativi, sottoponendoli a verifica empirica. Ha intenzione, cioè, di: Inventare i fatti educativi. Raccontare i processi culturali. Spiegare i fatti educativi. Narrare la crescita del soggettoz.

La pedagogia sperimentale concepisce la didattica come: Modello pedagogico astratto. Banco di prova degli obiettivi educativi. Modello teorico di efficacia pedagogica. Il banco di prova dei modelli pedagogici.

*Innovatività e sperimentazione: Non sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è controllata, verificata nei suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione. Sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è controllata, verificata nei suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione. Non sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è lasciata al caso senza verificare i suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione. Sono strettamente sinonimi: solo quando l'innovatività è lasciata al caso senza verificare i suoi effetti, diventa propriamente sperimentazione.

*La pedagogia in quanto disciplina empirica e critica qualifica la scuola come istituzione in cui: I discenti svolgono una funzione intellettuale e quindi elaborano attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale. Il personale tecnico amministrativo svolge una funzione intellettuale e quindi elabora attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale. I docenti non svolgono una funzione intellettuale e quindi non elaborano attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale. I docenti svolgono una funzione intellettuale e quindi elaborano attivamente il sapere, assumendosi a pieno titolo una responsabilità sociale.

*La pedagogia: Non deve conoscere i principi dell'apprendimento per poter fondare su di essi le proprie proposte di intervento. Deve conoscere i principi dell'apprendimento per poter fondare su di essi le proprie proposte di intervento. Deve conoscere le proprie proposte di intervento per poter fondare su di esse la programmazione. Non deve conoscere le proprie proposte di intervento per poter fondare su di esse la programmazione.

Una ipotesi di ricerca per essere valida: Non può essere generica. Può essere generica. Deve essere generica. E' sempre valida.

*La ricerca ha uno strutturale carattere di : Certezza e staticità. Provvisorietà e dinamicità. Stabilità e provvisorietà. Staticità e dinamicità.

In un esperimento in cui si lavora con un gruppo sperimentale, uno di controllo e un gruppo placebo, la variabile agisce: Solo sul gruppo sperimentale. Solo sul gruppo di controllo. Sul gruppo sperimentale e quello di controllo. Solo sul gruppo placebo.

*Lo scopo della ricerca qualitativa è: Costruire teorie generali dell'azione organizzativa. Costruire teorie generali dell'azione formativa. Costruire teorie generali dell'azione educativa. Delineare local theory che sappiano rendere conto di azioni situate.

Indicare come è stato individuato il campione nella ricerca sulla robotica presa in esame: Gli allievi sono stati individuati esclusivamente secondo le intuizioni degli insegnanti. Gli allievi sono stati individuati con un campionamento casuale. Gli allievi sono stati individuati per i loro problemi cognitivi rilevanti, associati ad una bassa motivazione scolastica. Gli allievi sono stati individuati in primo luogo dagli insegnanti e successivamente attraverso l'ausilio di strumenti psicometrici e docimologici.

Per costruire uno strumento di misura devo identificare il fenomeno da studiare e definirne le proprietà principali. In seguito costruisco i quesiti necessari a misurare ogni proprietà fondamentale. Indichi di quale proprietà gode lo strumento se queste operazioni vengono svolte correttemente: lo strumento è tarato. lo strumento è attendibile. lo strumento è valido. lo strumento è atto a misurare.

Nei disegni di ricerca quasi sperimentali il ricercatore: Non può formare i gruppi secondo un piano di campionamento e assegnazione preordinato. Può formare i gruppi secondo un piano di campionamento e assegnazione preordinato. Può normalmente confrontare i risultati del gruppo sperimentale con quelli del gruppo di controllo, dato che i due gruppi sono equivalenti fin dall'inizio. Ha la garanzia che il gruppo sperimentale e quello di controllo possano considerarsi equivalenti.

Il concetto di misurazione: È sovrapponibile al concetto di valutazione. Non è sovrapponibile al concetto di valutazione. È sovrapponibile al concetto di valutazione solo nella ricerca valutativa. Non viene usato nella ricerca valutativa.

*La valutazione che utilizza sistematiche misurazioni dell'apprendimento nel corso del processo di insegnamento/apprendimento come strumenti utili per migliorare l'efficacia dei risultati di apprendimento, modificando opportunamente l'insegnamento alla luce dei risultati oggettivati dalle misure effettuate, viene definita. Valutazione intuitiva. Valutazione sommativa. Valutazione formativa. Valutazione scolastica tradizionale.

*Il testo "La ricerca come antipedagogia" è un lavoro di: Jonh Dewey. Carmela Metelli Di Lallo. Aldo Visalberghi. Francesco De Bartolomeis.

Secondo il pensiero di Aldo Visalberghi: La pedagogia sperimentale ha una postura scientista. La pedagogia sperimentale si riduce ad un esperimento o ad una misurazione. Ogni indagine scientifica ha carattere non esaustivo e non definitivo: ciò che è risultato di una scelta può essere rimesso in moto da una scelta diversa. Ogni indagine scientifica ha carattere esaustivo e definitivo: ciò che è risultato di una scelta non può essere rimesso in moto da una scelta diversa.

*Quale tra i seguenti autori pone una decisa distinzione tra empiria e sperimentazione. Édouard Claparède. Egle Becchi. Carmela Metelli di Lallo. Francesco De Bartolomeis.

*Quale dei seguenti autori ha affermato che l' obiettivo principale dello sperimentalismo in pedagogia è quello di "sostituire agli apriorismi e ai pregiudizi un atteggiamento sperimentale che sia insieme critico e costruttivo". Egle Becchi. Jonh Dewey. Raffaele Laporta. Aldo Visalberghi.

*La ricerca-azione è orientata: All'interpretazione dei fatti. Alle decisioni. Alle relazioni. All'osservazione.

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