Politica economica sanitaria e modelli parametrici di valutazione
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Título del Test:
![]() Politica economica sanitaria e modelli parametrici di valutazione Descripción: San Raffaele telmatica l16 |



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La Scienza delle finanze: è la disciplina economica che studia il ruolo e le funzioni economiche dello stato nelle economie di mercato. è la disciplina economica che studia gli investimenti finanziari delle famiglie. Nelle visioni organicistiche dello Stato: lo Stato ha esclusivamente funzioni di difesa del territorio. lo Statoè uno strumento funzionale alla realizzazione degli obiettivi individuali. l'individuoera considerato come parte dell'organismo di appartenenza (Stato, collettività..) e la realizzazione degli obiettivi pubblici è prioritaria rispetto alle esigenze individuali. lo Stato é una organizzazione temporanea e inefficiente della vita sociale. La Teoria dell'Economia del benessere: studia il funzionamento di una economia assistita domandandosi quale debbaessere la configurazione ottimale del sistema economico per il benessere dei singoli Stati. studia il funzionamento di una economia assistita domandandosi quale debbaessere la configurazione ottimale del sistema economico per il benessere dei singoli individui. studia il funzionamento di una economia diproduzione e di scambio domandandosi quale debba essere la configurazione ottimale di un sistema economico, in cui siano presenti più individui eterogenei, con diversi sistemi di preferenze e diverse dotazioni iniziali di fattori, come la capacità lavorativa e il capitale, e di beni. studia il funzionamento di una economia domandandosi quale debbaessere la configurazione ottimale dei servizi statali per il benessere dei cittadini. . Le funzioni principali dello Stato: sono descritte daAdam Smith, nella Theory of Public Finance (1959). sono descritte daRichard Musgrave, nella Theory of Public Finance (1959). sono descritte daKeynes, nella Theory of Public Finance (1959). sono descritte daPareto, nella Theory of Public Finance (1959). Il bilancio dello Stato, nella contabilità di Stato: è un documento qualitativo, con descrizione dei principali obiettivi realizzati nel periodo d'anno precedente dallo Stato. è un documento contabile indicante le entrate(imposizione fiscale) e le uscite dell'amministrazione di uno Stato relative ad un determinato periodo di tempo. In Italia il bilancio è previsto e regolato anche dalla Costituzione (art. 91). è un documento contabile indicante le entrate(imposizione fiscale) e le uscite dell'amministrazione di uno Stato relative ad un determinato periodo di tempo. In Italia il bilancio è previsto e regolato anche dalla Costituzione (art. 81). è un documento qualitativo, con descrizione dei principali obiettivi previsti nel corso dell'anno successivo dallo Stato. La teoria dello Stato Etico di Hegel. differisce daquella di Hobbes, per il fatto che in Hegel la sovranità dello stato non deriva da un " Patto", da un contratto sociale tra uomini per motivi di utilità sociale, come per Hobbes, ma deriva dallo Stato medesimo che ha in se stesso la sua ragion d'essere. Ripresa nel Novecento, la teoria dello Stato etico di Hegel fu utilizzata come fondamento della concezione "assolutista" dello stato. condivide con quella di Hobbes, per il fatto che in Hegel la sovranità dello stato deriva da un " Patto", da un contratto sociale tra uomini per motivi di utilità sociale, come per Hobbes . differisce daquella di Hobbes, per il fatto che in Hegel la sovranità dello stato deriva da un " Patto", da un contratto sociale tra uomini per motivi di utilità sociale, a differenza di Hobbes, che ritiene che lo Stato e ha in se stesso la sua ragion d'essere. Ripresa nel Novecento, la teoria dello Stato etico di Hegel fu utilizzata come fondamento della concezione contrattualistica dello stato. è la disciplina economicache studia il ruolo e le funzioni economiche dello stato nelle economie di mercato. Il primo grande teorico dello Stato come contratto traindividui è: Adam Smith nel suo lavoro 'la Ricchezza delleNazioni'. Hegel nella sua concezione dello Stato Etico. Pareto nel suo lavoro 'la Ricchezza delle Nazioni'. Adam Smith nel suo 'lo Stato Etico e le sue funzioni'. In una economia di mercato per i liberisti minimalisti: il mercato tende naturalmente verso l'equilibrioconcorrenziale. Non ha bisogno di aiuti esterni da parte dello Stato o del policy maker. È l'interesse individuale delle persone a spingere, come una mano invisibile, verso l'equilibrio di concorrenza. il mercato tende naturalmente verso l'equilibrioconcorrenziale. Ha tuttavia bisogno di aiuti esterni da parte dello Stato o del policy maker per realizzare la piena occupazione. il mercato è in perenne instabilità e disallineamento tra domanda e offerta. Per questo ha bisogno di un ruolo importante dello Stato per realizzare obiettivi di benessere individuale e piena occupazione. Gli individui sono solo consumatori e non partecipano attivamente alla produzione ma definiscono il quadro di regole entro le quali Stato e enti pubblici operano per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo. Iuna dimostrazione teorica della necessitàdella funzione 'protettiva' dello Stato: non puo' essereeffettuata con la teoria dei giochi anche ricorrendo ad una applicazione ad hoc del famoso 'dilemma del prigioniero'. puo' essereeffettuata con la teoria dei giochi e una applicazione ad hoc del famoso 'dilemma del prigioniero'. puo' essere solonegata con la teoria dei giochi e una applicazione ad hoc del famoso 'dilemma del prigioniero'. è impossibile, essendo una posizione ideologica e qualitativa. Nell'equilibrio di mercato per i liberisti: non solo ogni individuomassimizza il proprio benessere individuale ma si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, ossia la massima efficienza. I. La produzione offerta eguaglia la domanda della merce. II. Il prezzo di vendita della merce è il più basso possibile ed eguaglia il costo della produzione. III. Le risorse della produzione sono tutte impiegate e sono allocate nel modo più efficiente possibile. ogni individuomassimizza il proprio benessere individuale, si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, anche se non tutte le risorse della produzione sono impiegate la produzione offerta non soddisfa la domanda. la gran parte degli individu imassimizza il proprio benessere individuale, si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, anche se non tutte le risorse della produzione sono impiegate la produzione offerta non soddisfa la domanda. o stato realizza il benessere collettivo e il maggior grado di sviluppo potenziale I. La produzione offerta eguaglia la domanda della merce. II. Il prezzo di vendita della merce è il più basso possibile ed eguaglia il costo della produzione. III. Le risorse della produzione sono tutte impiegate e sono allocate nel modo più efficiente possibile IV. Non vi sono problemi di diseguaglianza e distribuzione della ricchezza. Nell'equilibrio di mercato per i liberisti: non solo ogni individuo massimizza il proprio benessere individuale ma si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, ossia la massima efficienza. I. La produzione offerta eguaglia la domanda della merce. II. Il prezzo di vendita della merce è il più basso possibile ed eguaglia il costo della produzione. III. Le risorse della produzione sono tutte impiegate e sono allocate nel modo più efficiente possibile. ogni individuo massimizza il proprio benessere individuale, si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, anche se non tutte le risorse della produzione sono impiegate la produzione offerta non soddisfa la domanda. la gran parte degli individui massimizza il proprio benessere individuale, si raggiunge la migliore allocazione possibile delle risorse, anche se non tutte le risorse della produzione sono impiegate la produzione offerta non soddisfa la domanda. lo stato realizza il benessere collettivo e il maggior grado di sviluppo potenziale I. La produzione offerta eguaglia la domanda della merce. II. Il prezzo di vendita della merce è il più basso possibile ed eguaglia il costo della produzione. III. Le risorse della produzione sono tutte impiegate e sono allocate nel modo più efficiente possibile IV. Non vi sono problemi di diseguaglianza e distribuzione della ricchezza. Iuna dimostrazione teorica della necessità della funzione 'protettiva' dello Stato: non può essere effettuata con la teoria dei giochi anche ricorrendo ad una applicazione ad hoc del famoso 'dilemma del prigioniero'. può essere effettuata con la teoria dei giochi e una applicazione ad hoc del famoso 'dilemma del prigioniero. può essere solo negata con la teoria dei giochi e una applicazione ad hoc del famoso 'dilemma del prigioniero. è impossibile, essendo una posizione ideologica e qualitativa. Lo studio di Marshall si basa prevalentemente sull'analisi dell'equilibrio economico: globale. Alfred Marshall è, inoltre, considerato il fondatore della scuola marginalist. parziale. Alfred Marshall è, inoltre, considerato il fondatore della scuola marginalista. parziale. Alfred Marshall è, inoltre, considerato il principale oppositore alle tesi e metodologie della scuola marginalista. globale. Alfred Marshall è, inoltre, considerato il principale oppositore alle tesi e metodologie della scuola marginalista. on la Teoria degli sbocchi, Say sosteneva che in regime di libero scambio: sono possibili crisi prolungate, per la mancanza di sbocchi alla produzione. L'offerta non è sempre in grado di creare la propria domanda. non sono possibili le crisi prolungate, poiché i prodotti si pagano con i prodotti e non con il denaro, che è solamente merce rappresentativa. L'offerta è sempre in grado di creare la propria domanda: ogni venditore è anche compratore. non sono possibili le crisi prolungate, poiché i prodotti si pagano con il denaro, che può essere stampato senza limiti. L'offerta è sempre in grado di creare la propria domanda: ogni venditore è anche compratore grazie alla stampa del denaro. sono possibili crisi prolungate, nonostante vi siano molteplici sbocchi alla produzione. L'offerta non è sempre in grado di creare la propria domanda. Nei periodi di crisi per keynes: l'intervento da parte dello Stato per incrementare la domanda globale avviene in condizioni di deficit pubblico (deficit spending), e determina un aumento dei consumi, degli investimenti e dell'occupazione. l'intervento da parte dello Stato per incrementare la domanda globale avviene in condizioni di deficit pubblico (deficit spending), e determina una riduzione dei consumi, degli investimenti e dell'occupazione. l'intervento da parte dello Stato per incrementare la domanda globale avviene in condizioni di equilibrio di bilancio, per evitare una contrazione dei consumi, degli investimenti e dell'occupazione. l'intervento da parte dello Stato per incrementare la domanda globale non ha nessun effetto sul livello dei consumi, degli investimenti e dell'occupazione. Con la crisi economica del 1929 negli Stati Uniti: la crisi dell'occupazione si risolse con il ribasso dei salari. Il mercato si è dimostrato una volta di più capace di riportare autonomamente alla piena occupazione. la crisi dell'occupazione non si risolse con il ribasso dei salari. Il mercato sembrava non essere capace di riportare autonomamente alla piena occupazione. a crisi dell'occupazione si risolse con il rialzo dei salari. Il mercato si è dimostrato una volta di più capace di riportare autonomamente alla piena occupazione. non vi fu alcuna crisi dell'occupazion. Nella sua opera principale, pubblicata a Londra nel 1936, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta, Keynes esamina : le cause e i rimedi di quello che ritiene essere il principale fallimento del sistema di mercato: la sovrautilizzazione sistematica delle risorse disponibili, e in particolare della forza lavoro. e cause e i rimedi di quello che ritiene essere il principale fallimento del sistema di mercato: l'eccessivo livello dei prezzi dei fattori della produzione, e in particolare della forza lavoro. le cause e i rimedi di quello che ritiene essere il principale fallimento del sistema di mercato: la sottoutilizzazione sistematica delle risorse disponibili, e in particolare della forza lavoro. e cause e i rimedi di quello che ritiene essere il principale successo del sistema di mercato: la piena occupazione sistematica delle risorse disponibili, e in particolare della forza lavoro. Nei primi anni del Novecento, Keynes. i mercati si riequilibrano da soli verso il pieno impiego e non é necessario l'intervento dello Stato. i mercati non si riequilibrano da soli verso il pieno impiego ma e' necessario un intervento esterno: l'intervento dello Stato. i mercati non si riequilibrano da soli verso il pieno impiego ma e' inutile e controproducente l'intervento dello Stat. i mercati si riequilibrano da soli verso il pieno impiego ma l'intervento dello Stato è utile alla formazione del risparmio. In che modo lo Stato deve finanziare la spesa pubblica per keynes: Per essere efficace l'espansione deve avvenire attraverso la tassazione dei capitali. Il finanziamento mediante stampa di moneta invece provocherebbe effetti inflazionistici. Per essere efficace l'espansione deve avvenire attraverso l'indebitamento dello Stato. Il finanziamento mediante stampa di moneta invece provocherebbe effetti inflazionistic. Per essere efficace l'espansione deve avvenire attraverso l'introduzione di adeguate imposte sui consumi. Il finanziamento mediante stampa di moneta invece provocherebbe effetti inflazionistici. Per essere efficace l'espansione deve avvenire attraverso vece provocherebbe effetti inflazionistici. L'indebitamento avrebbe effetti disastrosi anche nel breve. Nel modello di Keynes: Gli investimenti dipendono dal valore assoluto della domanda. Sono influenzati dal tasso d'interesse e dalle aspettative degli imprenditori. Sono quindi un fattore endogeno al modello. Gli investimenti non dipendono dal valore assoluto della domanda. Sono influenzati dal tasso d'interesse e dalle aspettative degli imprenditori. Sono quindi un fattore esogeno al modello. Gli investimenti dipendono dal valore assoluto della domanda, anche se sono influenzati dal tasso d'interesse e dalle aspettative degli imprenditori. Il valore assoluto è determinato nel modello. Gli investimenti non dipendono dal tasso d'interesse e dalle aspettative degli imprenditori. Sono quindi un fattore esogeno al modello. Nel modello di Keynes variazioni della domanda: comportano variazioni della offerta più che proporzional. comportano variazioni della offerta meno che proporzionali. Non hanno alcun impatto sulla offerta. comportano variazioni della offerta sempre marginali. Nel modello di Keynes la produzione di equilibrio: è costante, e dipende dalla disponibilità dei fattori di produzione. si realizza ad un livello tanto maggiore quanto maggiore è il livello programmato della spesa per investimenti e quanto maggiore è la propensione marginale al consumo. si realizza ad un livello tanto maggiore quanto maggiore è il livello programmato della spesa per consumi e quanto maggiore è la propensione marginale al consumo. non si realizza ma. l paradosso del risparmio: se tutti incominciano a risparmiare la domanda aggregata aumenterà. Ma se aumenta la domanda, diminuirà anche la produzione e il risparmio. Alla fine accade che l'ammontare totale dei risparmi, invece di aumentare, rimane invariato o addirittura diminuisce. se tutti smettono di risparmiare la domanda aggregata diminuirà. Ma se diminuisce la domanda, aumenterà la produzione e il risparmio. se tutti incominciano a risparmiare la domanda aggregata diminuirà. Ma se diminuisce la domanda, diminuirà anche la produzione e il risparmio. Alla fine accade che l'ammontare totale dei risparmi, invece di aumentare, rimane invariato o addirittura diminuisce. se tutti incominciano a risparmiare la domanda aggregata diminuisce, la produzione aumenta e il livello totale dei risparmi rimane invariato. La trappola della liquidità. È la mancanza sistematica di liquidità in un sistema. È la riduzione sistematica della produzione per far fronte a tassi di interessi troppo elevati. È la mancanza di liquidità sufficiente a far fronte agli impregni debitori, a fronte di un calo improvviso della domanda. È quella situazione in cui le imprese non aumentano gli investimenti anche se hanno accesso ai capitali a tassi sempre più bassi e vicini a zer. La teoria dell'Economia del Benessere: Studia la configurazione ottimale di un sistema economico, in cui sia presente un solo individuo. Studia la configurazione ottimale di un sistema economico, in cui siano presenti più individui, con diversi sistemi di preferenze e diverse dotazioni iniziali di fattori, come la capacità lavorativa e il capitale, e di beni. Studia la configurazione ottimale di un sistema economico, in cui siano presenti più individui, con uguali sistemi di preferenze e dotazioni iniziali di fattori, come la capacità lavorativa e il capitale, e di beni. Studia la configurazione inefficiente di un sistema economico, in cui siano presenti più individui, con diversi sistemi di preferenze e diverse dotazioni iniziali di fattori, come la capacità lavorativa e il capitale, e di be. nella Teoria del consumo: Ciascun consumatore persegue il soddisfacimento dei propri bisogni effettuando le proprie scelte di consumo senza vincoli di reddito. Ciascun consumatore persegue il soddisfacimento dei propri bisogni effettuando le proprie scelte di consumo entro il vincolo delle risorse a propria disposizione (reddito). il consumo individuale di beni non dipende dalle preferenze individuali ma dalla offerta di beni. la domanda individuale di beni è sostanzialmente stabile e non dipende dal reddito disponibile. l saggio marginale di sostituzione: è un indicatore qualitativo di sostituibilità. è un test di sostituibilità di un bene. indica la quantità di un bene che sono disposto a scambiare con un altro mantenendo la stessa utilit. esprime quanto sono disposto a scambiare di un bene rispetto ad un altro per aumentare la mia utilità complessiva. La curva di domanda del consumatore: mette in relazione la domanda di equilibrio con il prezzo del bene dato il suo vincolo di bilancio. mette in relazione la domanda di equilibrio con il livello di spesa pubblica. Mette in relazione i rischi di insolvenza del consumatore con il livello di spesa deciso. Non dipende dal consumatore, ma dalla offerta di beni e dalla domanda pubblica. Il saggio marginale di sostituzione. è un indicatore qualitativo di sostituibilità. è un test di sostituibilità di un bene. indica la quantità di un bene che sono disposto a scambiare con un altro mantenendo la stessa utilità. esprime quanto sono disposto a scambiare di un bene rispetto ad un altro per aumentare la mia utilità complessiva. Per ottenere la domanda aggregata di un bene: si somma la domanda per ogni livello di reddito dei singoli consumatori. i somma la domanda per ogni livello di prezzo dei singoli produttori. si moltiplica la domanda per ogni livello di prezzo dei singoli consumatori. si somma la domanda per ogni livello di prezzo dei singoli consumator. Per dimostrare la preminenza del mercato e la visione minimalista dello Stato le tesi neoclassiche utilizzano. strumenti di statistica inferenziale ed empirica. modelli di termodinamica. dogmi qualitativi etici. strumenti teorici matematici micro economici e modelli matematico/grafici di equilibrio economico generale. La curva di domanda: è inclinata positivamente: Ad ogni aumento del prezzo la domanda di equilibrio sarà inferiore e viceversa. è inclinata negativamente: Ad ogni aumento del prezzo la domanda di equilibrio sarà inferiore e viceversa. può essere inclinata sia positivamente che negativamente, a seconda della stagione di riferimento. è normalmente piatta, perché non dipende dal prezzo del bene. Nei modelli neoclassici obiettivo del produttore, nel decidere il livello di produzione: è la massimizzazione dei profitti. Per questo produrrà una quantità aggiuntiva di bene finché il profitto marginale è positivo. è la massimizzazione della produzione. Per questo produrrà beni finché avrà a disposizione messi di produzione. è la massimizzazione dei profitti. Per questo produrrà una quantità aggiuntiva di bene finché il profitto marginale è negativo. è la minimizzazione dei profitti. Per questo produrrà una quantità aggiuntiva di bene finché il profitto marginale è positivo. Cosa determina il costo marginale di una unità?. Curva di domanda. Ampiezza del mercato di sbocco. Tecnologia, Costo dei fattori fissi e variabili. Ampiezza del mercato di approvvigionament. La curva di offerta coincide con la curva del costo marginale. Nel punto di massimo. Nel punto di minimo. Nel tratto decrescent. Nel tratto crescente. Il benessere sociale come surplus del consumatore: ' il benessere percepito dal consumatore quando riesce ad ottenere un prezzo del bene più alto di quello prevalente. È la differenza tra il prezzo che il consumatore è disposto a pagare perla vendita di una unità della merce, o prezzo di riserva, e il prezzo che sarebbe disposto ad accettare per l'acquisto. E' il benessere percepito dal consumatore quando riesce ad ottenere un prezzo del bene più basso di quello prevalente. È la differenza tra il prezzo che il consumatore è disposto a pagare per l'acquisto di una unità della merce, o prezzo di riserva, e il prezzo di mercato effettivamente pagato per l'acquisto del bene. Il surplus del produttore. è inclinato positivamente: Ad ogni aumento del prezzo la offerta di equilibrio sarà inferiore e viceversa. è la differenza tra prezzo di equilibrio e costo marginale (linea di offerta) per ogni unità aggiuntiva del bene offerto. è la differenza tra prezzo di equilibrio e costo totale dei beni offerti. è la quantità di beni che il produttore deve detenere come scorte. Il benessere sociale é: il surplus complessivo realizzato in condizioni di equilibrio del mercato sia dal consumatore che dalla impresa. il surplus complessivo realizzato in condizioni di equilibrio del mercato dal consumatore. il surplus complessivo realizzato in condizioni di equilibrio del mercato sia dalla impresa. è il benessere percepito dai cittadini quando effettuano uno scambi. Come si misura l'effetto di un intervento pubblico sul benessere sociale?. Mediante l'esperienza empirica. Misurando l'effetto per consumatori e produttori rispetto al surplus in condizioni di equilibri. Con valutazioni qualitative e di valore. Misurando la variazione di prezzo dei beni nel tempo. Partendo dalle analisi microeconomiche di funzionamento dei singoli mercati, e da una valutazione di benessere individualista e additiva in condizioni di concorrenza perfetta i neoclassici affermano che: in condizioni di equilibrio i consumatori ovvero ricevono più di quanto sarebbero disposti a pagare, mentre i produttori producono più di quanto vorrebbero; • il mercato tende naturalmente ad una situazione efficiente (non è possibile aumentare/diminuire produzione/scambio senza diminuire il benessere di almeno un produttore o consumatore. • qualunque intervento dello stato nel mercato, tranne quello regolatorio per consentire la libera concorrenza, è distorsivo e riduce il benessere complessivo. in condizioni di equilibrio sia i consumatori che i produttori hanno un beneficio (surplus) ovvero ricevono più di quanto sarebbero disposti a pagare; • il mercato conserva sempre un comportamento dinamico(è sempre possibile aumentare/diminuire produzione/scambio senza diminuire il benessere di almeno un produttore o consumatore. • qualunque intervento dello stato nel mercato, tranne quello regolatorio per consentire la libera concorrenza, è distorsivo e riduce il benessere complessivo. in condizioni di equilibrio sia i consumatori che i produttori non hanno alcun beneficio;• il mercato tende naturalmente ad una situazione efficiente (non è possibile aumentare/diminuire produzione/scambio senza diminuire il benessere di almeno un produttore o consumatore. • qualunque intervento dello stato nel mercato, tranne quello regolatorio per consentire la libera concorrenza, è distorsivo e riduce il benessere complessiv. • in condizioni di equilibrio sia i consumatori che i produttori hanno un beneficio (surplus) ovvero ricevono più di quanto sarebbero disposti a pagare; • il mercato tende naturalmente ad una situazione efficiente (non è possibile aumentare/diminuire produzione/scambio senza diminuire il benessere di almeno un produttore o consumatore. • qualunque intervento dello stato nel mercato, tranne quello regolatorio per consentire la libera concorrenza, è distorsivo e riduce il benessere complessivo. Secondo i neoclassici la imposizione di un salario minimo: genera disoccupazione. è ininfluente sul livello di occupazione. è una misura necessaria per la piena occupazion. è auspicabile, ma non sufficiente per la piena occupazion. Per i neoclassici l'introduzione di una imposta sul consumo o sulla produzione dei beni: aumenta il benessere collettivo. diminuisce il benessere collettivo. è ininfluente per il benessere collettivo. aumenta il benessere collettivo ma aumenta il livello totale di indebitamento delle famiglie. Nel modello dell'equilibrio economico generale di Walras: si realizza sempre la piena occupazione. non si realizza mai la piena occupazione. si realizza la piena occupazione dei lavoratori laureati, ma aumentano gli inattivi con grado di istruzione inferiore. l'occupazione diminuisce ciclicamente mentre aumentano i salari. Secondo il primo teorema della economia del benessere: n equilibrio concorrenziale walrasiano è efficiente nel senso di Pareto. Ovvero si è in una situazione in cui non è possibile, attraverso modificazioni delle condizioni di produzione e scambio, migliorare il benessere di un individuo senza diminuire quello di un altro. n equilibrio concorrenziale walrasiano è efficiente nel senso di Pareto. Ovvero si è in una situazione in cui è possibile, attraverso modificazioni delle condizioni di produzione e scambio, migliorare il benessere di un individuo senza diminuire quello di un altr. un equilibrio concorrenziale walrasiano è inefficiente nel senso di Pareto. Ovvero si è in una in cui è possibile, attraverso modificazioni delle condizioni di produzione e scambio, migliorare il benessere di un individuo senza diminuire quello di un altro. Con il mercato ogni consumatore raggiunge il massimo livello di benessere desiderato. Un mercato orientato in modo Pareto-efficiente e quindi concorrenziale possiede tre caratteristiche salienti: stabilità, efficienza e equità. l'efficienza della produzione, l'efficienza nello scambio l'efficienza economica generale. l'efficienza della produzione, l'efficienza nello scambio, l'equità nella distribuzione delle risorse. prezzo, rischio e rendimento. La curva di trasformazione. rappresenta sul diagramma cartesiano le combinazioni di beni prodotti in modo efficiente al pieno utilizzo delle risorse e della tecnologia. Indica la produzione media di un bene X per ogni ammontare prefissato di un altro bene Y. rappresenta sul diagramma cartesiano le combinazioni di beni prodotti in modo efficiente al pieno utilizzo delle risorse e della tecnologia. Indica la produzione massima di un bene X per ogni ammontare prefissato di un altro bene Y. appresenta in forma matematica la variazione di prezzo di un bene derivante dalla sua trasformazione. appresenta sul diagramma cartesiano le combinazioni di beni prodotti allo stesso prezzo di equilibrio. Ogni curva di isoquanto rappresenta sul piano: Le combinazioni efficienti dei fattori per produrre una determinata quantità di prodotto. le produzioni ottenibili con combinazioni di fattori acquisite allo stesso prezzo. le quantità di beni ottenibili ad ogni stadio tecnologico. e quantità di beni producibili con uno stesso rendimento per il produttore. Le proprietà principali della curva di isoquanto sono: inclinazione positiva, convessità e transitività. inclinazione negativa, convessità e transitività. inclinazione positiva, linearità e progressività. inclinazione negativa, linearità e progressività. La curva di trasformazione è concava, e non lineare per: 'ipotesi dei rendimenti di scala decrescenti. l'ipotesi dei rendimenti di scala crescent. l'ipotesi di prevalenza del lavoro sul capitale. l'ipotesi di equilibrio delle preferenze. La frontiera dell’utilità: individua gli infiniti punti di efficienza paretiana. Poiché le possibili allocazioni iniziali delle risorse tra gli individui sono infinite, esistono infiniti punti ottimo paretiani, uno per ogni allocazione iniziale. distingue beni pubblici da beni privati. individua l'unica situazione di efficienza paretiana. individua quelle combinazioni di beni che non consentono di realizzare la massimizzazione dei profitti. Per determinare la situazione di ottimo sociale lo Stato deve disporre di una funzione di scelta. il saggio marginale di scambio. la funzione di trasformazione dei beni. la funzione del benessere sociale. il moltiplicatore del risparmio. a forma della funzione del benessere sociale: influisce sulla determinazione della condizione di ottimo sociale. è ininfluente nella individuazione della condizione di ottimo sociale, perché questa dipende solo dalla curva di produzione. è sempre la stessa quale che sia la convinzione ideologica. è ininfluente nella individuazione della condizione di ottimo sociale, perché questa dipende solo dalla curva di domanda. Il secondo teorema dell'economia del benessere afferma che: Lo Stato non ha alcun modo per realizzare una situazione di ottimo sociale, ma deve lasciare che consumatori e produttori decidano autonomamente la condizione di partenza. Ogni allocazione Pareto-ottimale può essere raggiunta con un equilibrio concorrenziale, riallocando le risorse di partenza mediante l'uso di imposte o trasferimenti non distorsivi (lump sum), e quindi anche quella di ottimo sociale. Lo Stato è il soggetto economico deputato a realizzare in condizioni di monopolio l'ottimo sociale. Ogni allocazione Pareto-ottimale può essere raggiunta con un equilibrio concorrenziale, riallocando le risorse di partenza mediante l'uso di imposte o trasferimenti distorsivi, tranne quella di ottimo sociale. La concezione utilitarista di Bentham: Definisce il benessere complessivo come la moltiplicazione dei benesseri dei singoli, trascurando completamente il modo in cui esso è distribuito tra gli individui. Definisce il benessere complessivo come la media dei benesseri dei singoli, trascurando completamente il modo in cui esso è distribuito tra gli individui. Definisce il benessere complessivo come la somma dei benesseri dei singoli, trascurando completamente il modo in cui esso è distribuito tra gli individui. Definisce il benessere complessivo come la mediana dei benesseri dei singoli, tenendo parzialmente conto del modo in cui esso è distribuito tra gli individui. Nella funzione di benessere ugualitaria: Il benessere collettivo è massimo quando ogni individuo della collettività gode dello stesso livello di benessere. l benessere collettivo è minimo quando ogni individuo della collettività gode dello stesso livello di benessere. Il benessere collettivo è massimo quando ogni individuo della collettività ha accesso al mercato. Il benessere collettivo è massimo quando il mercato realizza la situazione di piena occupazione. Nella funzione di benessere rawlsiana. Il benessere collettivo è massimo quando è massimo il benessere dell'individuo che sta peggio (max-min). Il benessere collettivo è massimo quando ogni individuo della collettività gode dello stesso livello di benessere. Il benessere collettivo è massimo quando ogni individuo della collettività ha accesso al mercato. Il benessere collettivo è massimo quando è massimo il benessere dell'individuo che sta meglio (max-min). Nella funzione del benessere sociale di Bernoulli-Nash (o Cobb-Douglas). Il benessere sociale è dato dalla somma delle utilità dei singoli individui. Se il benessere di un individuo è nullo il benessere sociale è nullo. è ininfluente nella individuazione della condizione di ottimo sociale, perché questa dipende solo dalla curva di produzione. Il benessere sociale è dato dal prodotto delle utilità dei singoli individui. Se il benessere di un individuo è nullo il benessere sociale è nullo. è ininfluente nella individuazione della condizione di ottimo sociale, perché questa dipende solo dalla curva di domanda. Il Teorema di Arrow: permette di dimostrare che il benessere sociale non è la somma delle utilità dei singoli individui. è una dimostrazione matematica della impossibilità di individuazione dell’interesse generale di una collettività prendendo come base le preferenze individuali dei suoi membri. è una dimostrazione matematica della possibilità di individuazione dell’interesse generale di una collettività prendendo come base le preferenze individuali dei suoi membri. Dimostra che il benessere sociale collettivo è massimo quando è massimo il benessere dell'individuo che sta peggio. Con equità procedurale si intende. Equità delle regole, a prescindere dai risultati. Equità dei risultati a prescindere dalle regole. Equità nella ripartizione dei beni a prescindere dalle utilità marginal. Sistema di procedure che consente la massimizzazione della utilità di tutti i consumatori. Secondo la teoria neoclassica: il mercato è il sistema più efficiente e l'intervento dello Stato si giustifica solo nei casi in cui si ha fallimento del mercato. il mercato è un sistema inefficiente e l'intervento dello Stato è necessario in tutti i settori economici. il mercato é il sistema più efficiente e l'intervento dello Stato non è mai giustificato. l'economia di Stato é il sistema più efficiente e il mercato si giustifica solo nei casi in cui si ha fallimento dello Stato. La difesa pubblica e il faro sono entrambi: beni pubblici. beni privati. beni rivali. beni immateriali. Nel caso dei beni pubblici per la non escludibilità del bene nessuno ha convenienza a rivelare correttamente le proprie preferenze marginali, e a pagare il prezzo del bene una volta disponibile. Questo problema viene definito come: Free Riding. Free willing. Lost Riding. Time Horizon. I principali casi di fallimento del mercato individuati dalla teoria neoclassica sono: in presenza di beni privati, monopolio, esternalità, asimmetrie informative. in presenza di beni pubblici, monopolio, esternalità, asimmetrie informative. in presenza di beni pubblici, monopolio, esternalità, volatilità dei prezzi dei beni. in casi di domanda rigida e di avversione al rischio. Un bene pubblico si caratterizza nel consumo per: presenza o assenza dello Stato nella erogazione. escludibilità e non rivalità. non escludibilità e non rivalità. escludibilità, rivalità e attenzione al benessere. Se il bene è parzialmente non rivale ma escludibile. sonopossibili soluzioni private. non sono possibili soluzioni private. il mercato riesce spontaneamente a raggiungere condizioni di efficienza. lo Stato può decidere in modo selettivo per chi produrre, in base alla funzione del benessere. Secondo i neoclassici per i beni pubblici il mercato, stimolando la volontarietà: può arrivare da solo a condizioni di efficienza e a produzione ottimale. Non arriva a produrre la quantità ottimale. raggiunge gli stessi risultati di un mercato concorrenziale, ma con maggiore equità distributiva. Arriva a produrre la quantità ottimale ma con maggiore diseguaglianza distributiva. L'equilibrio di Lindhal: è un meccanismo volontaristico che risponde sia ai requisiti di effficienza paretiana che di ottimalità individuale. è un meccanismo competitivo che risponde sia ai requisiti di effficienza paretiana che di ottimalità individuale. è un meccanismo volontaristico che non risponde ai requisiti di effficienza paretiana. è un meccanismo competitivo che non risponde sia ai requisiti di effficienza paretiana che di ottimalità individuale. Le condizioni di efficienza per beni pubblici e privati: sono le stesse. sono a volte simili a volte diverse. sono diverse. dipendono nel primo caso dalla funzione di produzione e nel secondo caso dai consumatori. Nel meccanismo di equilibrio di Lindhal. Lo Stato agisce come aquirente selettivoproponendo per ogni quantitò di bene pubblico un prezzo e ricevendo in risposta le singole disponibilità a produrlo. I privati spontaneamente comunicano le loro preferenze e quanto sono disposti a pagare, e lo Stato si limita a organizzare lo scambio di informazioni tra consumatori e produttori. Lo Stato stabilisce in modo arbitrario imposte e quantità da produrre, e aggiusta la decisione in modo marginale man mano che riceve informazioni più accurate. Lo Stato agisce come banditoreproponendo una quantità di bene pubblico e ricevendo in risposta le singole disponibilità a pagare alle quali vengono commisurate le imposte. Un bene pubblico locale: un bene pubblico 'impuro' le cui caratteristiche di non rivalità e non escludibilità sono limitate territorialmente. un bene prodotto esclusivamente da aziende pubbliche locali. un benepubblico prodotto esclusivamente da aziende locali. un benepubblico non rivale per tutti ed esludibile solo per alcuni consumatori del territorio. Il teorema di Oates, noto come teorema deldecentramento, stabilisce che in presenza di preferenze differenziate territorialmente è sempre preferibile. una soluzione che consenta diverse articolazioni dell'offerta dei beni pubblici locali. una soluzione uniforme, per uniformare gradualmente le preferenze. un sistema di aste competitive locali per decidere chi produce il bene pubblico. na soluzione che preveda l'attribuzione della produzione dei beni pubblici a organismi territoriali pubblici locali. Il modello di Tiebout basato sul federalismo concorrenziale prevede: Un sistema di imposte per finanziare i beni pubblici differenziato a seconda del livello di benessere di ogni territorio. la imposizione di limiti alla mobilità per limitare l'uso di beni pubblici e ridurre il problema del free rider. un sistema di aste competitive locali per decidere chi produce il bene pubblico. la perfetta mobilità dei cittadini. In questo modo si supera il problema del free rider. Nella teoria dei club di Buchanan;. L'equilibrio si raggiunge solo se esiste un numero ottimale di club in competizione tra di loro. In tal modo prevale il club più efficiente. L'equilibrio viene raggiunto se esiste un numero ottimale di club i cui componentimassimizzino la loro funzione di utilità. In tal modo nessuno ha la convenienza a spostarsi dal club dove è inserito. i beni pubblici sono sempre escludibili e rivali. I beni pubblici non sono prodotti, se non a fronte di una votazione all'unanimità dei club. . I beni comuni per i neoclassici sono: Beni non rivali che facilmente escludibili come la difesa pubblica e il faro. Beni rivali che non sono facilmente escludibili come le strade comunali o le riserve di pesca. Beni rivali che non sono facilmente escludibili come la difesa pubblica e il faro. Beni rivali che sono facilmente escludibili come le strade comunali o le riserve di pesca. Nel caso di una esternalità negativa: si produrrà troppo di quel bene rispetto a quanto socialmente desiderabile, perché le decisioni micro tengono conto dei costi privati e non dei costi a terzi. Le decisioni di produzione e consumo non sono influenzate dalla esternalità e l'inquinamento non ha impatto sulla quantità prodotta, e sul benessere sociale. si produrrà troppo poco di quel bene rispetto a quanto socialmente desiderabile, perché le decisioni tengono conto dei costi privati e non dei costi a terzi. i beni prodotti sono escludibili e rivali. Per conseguire l'efficienza di mercato in presenza di esternalità: Lo Stato può operare in modo da internalizzare le esternalità nelle curve di domanda e offerta dei privati, con incentivi e tasse. Lo Stato può operare in modo da ridurre l'impatto economico delle esternalità nelle curve di domanda e offerta dei privati, con una campagna pubblicitaria adeguata. Lo Stato può vietare ogni attività che genera esternalità. Lo Stato può operare in modo da ridurre l'impatto economico delle esternalità nelle curve di domanda e offerta dei privati, aumentando il debito pubblico. Il divieto a produrre una quantità superiore di quella efficiente: E' una soluzione teorica possibile, ma richiede una notevole mole di informazioni per essere efficace. Non è una soluzione teorica possibile, ma richiede una notevole mole di informazioni. E' una soluzione non praticabile perché lo Stato non può porre divieti di produzione. E' una soluzione teorica possibile, ma richiede una notevole spesa pubblica. Nel caso di una esternalità positiva;. L'equilibrio si realizza con una produzione inferiore adogni livello di prezzo rispetto all'equilibrio di mercato. Non si realizza equibrio tra domanda e offerta, per eccesso di offerta. L'equilibrio si realizza con una produzione superiore adogni livello di prezzo rispetto all'equilibrio di mercato. Non si realizza equibrio tra domanda e offerta, per eccesso di domanda. In economia una esternalità si manifesta quando: l'attività di produzione o di consumo di un soggetto estero influisce sulle scelte di produzione o di consumo del paese. l'attività di produzione o di consumo di un soggetto influenza, negativamente o positivamente, il benessere di un altro soggetto senza che questi riceva una compensazione o paghi un prezzo commisurato al costo o al beneficio sopportato/ricevuto. l'attività di produzione di un paese viene decentrata in un paese diverso da quello del consumo. l'attività di produzione o di consumo di un soggetto influenza, negativamente o positivamente, il benessere di un altro soggetto e in cambio si riceva una compensazione o un prezzo commisurato al costo o al beneficio sopportato/ricevuto. In presenza di esternalità negativa derivante da produzione inquinante, lo Stato può agire regolamentando con limiti alle emissioni. Come reagiscono le imprese in un ambiente razionale?: riducendo la produzione o investendo in tecnologie che riducono l'inquinamento per unita' di prodotto (ad esempio con depuratori). smettendo del tutto di produrre. aumentando la produzione o disinvestendo in tecnologie che riducono l'inquinamento per unita' di prodotto (ad esempio con depuratori). ignorando la nuova regolamentazione. Il Protocollo di Kyoto è il primo trattato internazionale per il contrasto del riscaldamento globale. E' un esempio di. regolamentazione cap and trade , Lo stato stabilisce il livello massimo di inquinamentoaccettato e permette ai singoli soggetti di scambiare tali diritti mediante scambio. regolamentazione no trade , Lo stato stabilisce il livello massimo di inquinamentoaccettato e vieta ai singoli soggetti di scambiare tali diritti mediante scambio. regolamentazione cap and trade , Lo stato stabilisce il livello massimo di inquinamentoaccettato e obbliga i singoli soggetti di scambiare tali diritti mediante scambio. regolamentazione dirigista , Lo stato stabilisce il livello minimo di inquinamento per ogni soggetto privato. Tra i limiti del teorema di Coasse. l'assunzione di un rapporto lineare tra costi e benefici e l'impraticabilità quando sono coinvolti più soggetti. l'assunzione di un rapporto esponsenziale tra costi e benefici e l'impraticabilità quando sono coinvolti più soggetti. l'assunzione di un rapporto esponsenziale tra costi e benefici e l'impraticabilità quando sono coinvolti solo due soggetti. l'assunzione di un rapporto lineare tra costi e benefici e l'impraticabilità quando solo due soggetti. Il teorema di Coase;. afferma la superiorità dell'intervento pubblico rispetto alla contrattazione tra privati,quando i i diritti di proprietà sono ben definiti e non esistono costi di transazione tra gli agenti. afferma la superiorità dellacontrattazione rispetto all'intervento pubblico da parte dello Stato, quando i i diritti di proprietà non sono ben definiti e esistono costi di transazione tra gli agenti. afferma la superiorità dellacontrattazione rispetto all'intervento pubblico da parte dello Stato, quando i i diritti di proprietà sono ben definiti e non esistono costi di transazione tra gli agenti. dimostra il fallimento delle tesi neoliberiste nella curva della domanda. la carbon tax. è una tassa sul carbone. In Italia è stata introdotta per la prima volta nel 2011. è una tassa particolarmente elevata e per questo accomunata al colore nero del carbone. è una tassa sulle risorse energetiche che emettono biossido di carbonio nell'atmosfera. In Italia è stata introdotta nel 1998. è una imposta patrimoniale sulle imprese energetiche. in equilibrio con il monopolio, rispetto ad una situazione di concorrenza perfetta, si ha sempre: una perdita di benessere sociale. un miglioramento del benessere sociale. equivalenza di benessere del consumatore. equivalenza di benessere sociale. Si crea una situazione di monopolio naturale quando: una singola impresa può fornire il bene ad un prezzo significativamentesuperiore rispetto ai concorrenti. Questo succede in particolare quando sono presenti elevate economie di scala. una singola impresa può fornire il bene ad un prezzo significativamenteinferiore rispetto ai concorrenti. Questo succede in particolare quando sono presenti elevate economie di scala. una singola impresa può fornire il bene ad un prezzo significativamenteinferiore rispetto ai concorrenti. Questo succede in particolare quando sono presenti elevate diseconomie di scala. una singola impresa può fornire il bene ad un prezzo significativamenteinferiore rispetto ai concorrenti. Questo però è solo un caso teorico e di scuola perché non succede mai. In regime di monopolio, rispetto ad una situazione di concorrenza perfetta l'equilibrio si raggiunge: ad un livello di produzione diverso.La condizione di massimo utile si ha sempre ad un livello di produzioneper il quale Costo Marginale = Prezzo. ad un livello di produzione diverso.La condizione di massimo utile si ha sempre ad un livello di produzioneper il quale Costo Marginale = Ricavo Marginale. allo stesso livello di produzione. d un livello di produzione maggiore, con un utile maggiore e un ricavo marginale superiore al prezzo. 3. il monopolista: considera il prezzo di mercato come un dato esogeno e adatta la produzione a quel prezzo. contratta con le autorità pubbliche prezzo e quantità offerte. è libero di scegliere il prezzo di vendita, una volta scelto ilprezzo la curva di domanda di mercato individua la quantità vendibile. è libero di scegliere il prezzo di vendita. Il mercato assorbe tutta la produzione che il monopolista è in grado di offrire. Un'impresa possiede il monopolio di un mercato se è: 'unica fornitrice di un prodotto per il quale esistono sostituti. la fornitrice di un prodotto privilegiata. l'unica fornitrice di un prodotto per il quale non esistono sostituti stretti. una delle aziende fornitrici principali di un prodotto. Si crea una situazione di selezione avversa quando: Una della parti è particolarmente indecisa sulla scelta e sul prezzo da proporre. una delle parti hapiù informazioni sulle caratteristiche del bene scambiato . La differenza di informazioni è pre-contrattuale. Entrambe le parti hanno hanno le stesse informazioni sul bene scambiato, ma una delle due è distratta e non valuta bene il rischio. una delle parti hapiù informazioni sulle caratteristiche del bene scambiato . La differenza di informazioni è post-contrattuale. con riferimento al rischio di perdita del lavoro: la compagnia assicurativa non ha alcun interesse a proporre una polizza perché è impossibile misurare questo rischio. Il premio che la assicurazione dovrebbe chiedere non e' determinabile. Il premio che la assicurazione dovrebbe chiedere incondizione di equilibrio per assicurare i lavoratori dal rischio di disoccupazione sarebbe troppo alto per i soggetti che sanno di avere una bassa probabilità di disoccupazione. il lavoratore non ha alcun interesse a stipulare una polizza perché avrebbe una perdita di benessere nel considerare questo rischio. Il premio che la assicurazione dovrebbe chiedere sarebbe sempre troppo alto. Il premio che la assicurazione dovrebbe chiedere incondizione di equilibrio per assicurare i lavoratori dal rischio di disoccupazione sarebbe troppo basso per i soggetti che sanno di avere una bassa probabilità di disoccupazione. con l'offerta di contratti a copertura parziale: la compagnia assicurativapartecipa al rischio ed è indotta a tenere un comportamento leale. l'equilibrio è Pareto ottimale, perché il grado di copertura è solo parziale. l'imprudentepartecipa al rischio ed è indotto a tenere un comportamento leale. l'equilibrio non è Pareto ottimale, perché il grado di copertura è solo parziale. l'imprudentepartecipa al rischio ed è indotto a tenere un comportamento leale. l'equilibrio è Pareto ottimale, perché il grado di copertura è solo parziale. a compagnia assicurativapartecipa al rischio ed è indotta a tenere un comportamento leale. l'equilibrio non è Pareto ottimale, perché il grado di copertura è solo parziale. Si parla di informazione asimmetrica quando. una delle informazioni disponibili per tutti non è particolarmente positiva. tutti gli agenti coinvolti in una transazione hanno le stesse informazioni. uno degli agenti coinvolti in unatransazione ha più informazioni degli altri. entrambi sono informati del rischio elevato degli investimenti. Si crea una situazione di azzardo morale quando: Una della parti è particolarmente decisa sulla scelta e sul prezzo da proporre. il comportamento di unaparte (agente) non può essere monitorato dalla controparte (principale) e quindi l'agente non ha interesse ad agire in modo da tutelare anche l'interesse del principale . La differenza di informazioni è pre-contrattuale. Entrambe le parti hanno hanno le stesse informazioni sul bene scambiato, ma una delle due ha una maggiore propensione al rischio. il comportamento di unaparte (agente) non può essere monitorato dalla controparte (principale) e quindi l'agente non ha interesse ad agire in modo da tutelare anche l'interesse del principale . La differenza di informazioni è post-contrattuale. . Per l'ISTAT una Unità Istituzionale è classificata nel settore della Amministrazione Pubblica quando: è di proprietà o amministrata o controllata da Amministrazioni pubbliche;non vende sul mercato o, in caso contrario, deve vendere a prezzi non economicamente rilevante ( i ricavi non devono eccedere il 50% dei costo di produzione dei servizi). è di proprietà o amministrata o controllata da Amministrazioni pubbliche;non vende per nessuna ragione sul mercato. è di proprietà o amministrata o controllata da Amministrazioni pubbliche;non vende sul mercato o, in caso contrario, deve vendere a prezzi non economicamente rilevante ( i ricavi non devono eccedere il costo di produzione dei servizi). è di proprietà o amministrata o controllata da imprese presenti su tutto il territorio nazionale;vende sul mercato ad un prezzo non troppo alto, e tiene conto di criteri sociali negli investimenti. l settore pubblico. Include oltre la PubblicaAmministrazione le Aziende Autonome Statali e gli enti ad esse assimilate. Coincide con la Pubblica Amministrazione. Include le aziende autonome statali, le Poste , le Ferrovie e le società che gestiscono le reti di telefonia e energia. Include tutte le aziende avente carattere sistemico (banche, assicurazioni, società di gestione del risparmio). Nel calcolo del prodotto interno lordo: non si valorizza le spese di ricerca e sviluppo e la economia sommersa e illegale. si valorizza dal 2014 anche le spese di ricerca e sviluppo e l'economia sommersa e illegale,. si valorizza dal 2014 anche le spese di ricerca e sviluppo. L'economia sommersa e illegale non viene considerata perché immorale. si valorizza dal 2014 anche le spese di ricerca e sviluppo. L'economia sommersa e illegale non viene considerata perché non quantificabile. Tra gli enti della Pubblica Amministrazione: si include solo gli Enti di previdenza previsti dall'art. 2 della Costituzione. si include gli Enti di Previdenza. istituzioni previste ai sensi dell'art. 38 della Costituzione. non si include gli Enti di Prevideza, in quanto organizzate sottoforma di Società per azione. si include gli Enti di Previdenza, istituzini previste ai sensi dell'art 2 della Costituzione. conti della Pubblica Amministrazione rilevati da ISTAT e Eurostat sono: disaggregati, economici e qualitativi. consolidati, qualitativi e di competenza. consolidati, economici e di competenza. consolidati, economici e di cassa. Negli anni compresi tra il 1970 e il 1990 la pressione fiscale: E' aumentata significativamente. Si é ridotta significativamente. E' aumentata solo marginalmente. E' rimasta stabile. Per pressione fiscale si intende: La somma di prelievi coattivi e Prodotto Interno Lordo di un Paese. Il rapporto tra prelievi coattivi e Prodotto Interno Lordo di un Paese. Il rapporto tra contributi volontari e Prodotto Interno Lordo di un Paese. Il rapporto tra imposte e consumi di un paese. La pressione fiscale in italia, rispetto alla media dei Paesi OCSE,: E' stata significativamente più bassa negli ultimi venti anni. E' stata significativamente più alta nonostante la bassa crescita. ' stata a volte più alta, a volte più bassa, grazie ad una crescita economica molto sostenuta soprattutto negli ultimi anni. E' stata almeno dieci volte il livello medio dei paesi OCSE. La Pressione fiscale elevata: è inevitabile in tutti i paesi ad elevato sviluppo industriale. deriva dalla necessità difinanziare spesa pubblica crescente, e interessi dovuti allo stock di debito cumulato. è avvenuta nonostante la diminuzione significativa della spesa pubblica e un livello molto basso e marginale del costo per interessi sul debito pubblico. è stata decisa dalla Commissione Europea per finanziare la Politica Agricola Comunitaria. Il Fiscal Drag é: un modo diverso per definire la pressione fiscale, ovvero la quota di consumi potenziali destinati alle imposte. Il malessere sociale causato dalla imposizione fiscale. l'inasprimento dell'imposizione diretta in presenza di una imposta progressiva e di inflazione monetaria. l'inasprimento dell'imposizione diretta in presenza di una imposta regressiva e di inflazione monetaria. paesi che non rispettano le norme preventive o correttive delpatto di stabilità e crescita: possono incorrere in sanzioni. incorrono sicuramente in sanzioni. non possono essere sanzionatei perché sono paesi sovrani. devono ricorrere all'esercizio provvisorio. Nel 1997, con il patto di stabilità e crescita: Gli Stati membri dell'UE si impegnano a evitare crisi finanziarie e a realizzare una crescita economica almeno superiore al 3%. Gli Stati membri dell'UE convengono di rafforzare lasorveglianza e il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nazionali per far rispettare i limiti relativi al disavanzo e al debito stabiliti dal trattato di Maastricht (3% e convergenza al 60%). Gli Stati membri dell'UE si impegnano a contenere l'inflazione, evitare crisi bancarie e a realizzare una crescita economica almeno superiore al 3%. Gli Stati membri dell'UE si impegnano a coordinare le politiche fiscali al fine di contenere il disavanzo annuale entro il limite del 60% e a a conseguire un obiettivo di crescita superiore al 3%. Con la riforma del 2005 (Regolamenti 1055 e 1056): Gli Stati membri dell'UE adottano un unico bilancio comunitario, mantenendo solo la competenza sanitaria e amministrativa locale. Gli Stati membri dell'UE convengono di ridurre il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio, lasciando ai singoli stati piena autonomia sul ciclo di bilancio. entra in vigore il saldo strutturale di bilancio eviene introdotto un ulteriore parametro l'Obiettivo di Medio Termine (OMT). Gli Stati membri dell'UE convengono di ridurre il coordinamento delle politiche economiche e di bilancio,ma convengono sulla necessità di uniformare la documentazione e tempistica del ciclo di bilancio. Nel 2012, sotto la spinta della crisi dei mercati europei: Viene abbandonato il coordinamento delle politiche fiscali. viene firmato il Trattato sulla stabilità, sulcoordinamento e sulla governance dell'Unione Europea noto come Fiscal Compact. viene firmato il Trattato per la emissione di obbligazioni europee e per la nascita di un Fisco Europeo unico notocome Fiscal Compact. viene firmato il Trattato sulla stabilità, sulcoordinamento e sulla governance dell'Unione Europea noto come Six Pack. Il pareggio di bilancio: é diventato oggetto di una legge costituzionale nel 2012, successivamente abrogata con referendum abtrogativo. Gli articoli introdott prevedevano come principio di carattere generale che tuttele amministrazioni pubbliche devono assicurare l'equilibrio tra entrate e spese del bilancio e la sostenibilità del debito, nell'osservanza delle regole dell'Unione europea in materia economico-finanziaria. é diventato oggetto di una legge costituzionale nel 2012. Gli articoli introdotti hanno previsto come principio di carattere generale che tuttele amministrazioni pubbliche devono assicurare l'equilibrio tra entrate e spese del bilancio e la sostenibilità del debito, nell'osservanza delle regole dell'Unione europea in materia economico-finanziaria. é diventato oggetto di una proposta di legge costituzionale nel 2012 che non ha superato il vaglio del parlamento. é diventato oggetto di 20 leggi regionali nel 2012, che sancivano il principio di carattere generale che tuttele amministrazioni pubbliche devono assicurare l'equilibrio tra entrate e spese del bilancio e la sostenibilità del debito, nell'osservanza delle regole dell'Unione europea in materia economico-finanziaria. La gestione successiva del bilancio: è sottoposta a controlli del Parlamento e della Corte dei Conti. non e' sottoposta a nessun controllo. è sottoposta a controlli della magistratura ordinaria. è oggetto di certificazione da parte di un consiglio di tre revisori indipendenti (la cosiddetta triade), indicato dalla Commissione Europea. durante il semestre europeo sono oggetto di coordinamento: riforme strutturali, politiche di bilancio e misure di prevenzione degli squilibri macroeconomici eccessivi. politica agricola comunitaria, politica sull'immigrazione e misure per la liberalizzazione dei mercati. uantitative easing e tassi di interesse della banca centrale europea. vigilanza bancaria e mifid. l documento programmatico di bilancio va presentato: nel semestre europeo. entro il mese di ottobre. entro il mese di aprile. entro il 30 dicembre. Il semestre europeo: è un ciclo di coordinamento delle politicheeconomiche e di bilancio nell'ambito dell'UE. Durante il semestre europeo il Parlamento Europeo approva la legge di bilancio. è un ciclo di coordinamento delle politicheeconomiche e di bilancio nell'ambito dell'UE. Durante il semestre europeo il Parlamento Europeo allinea la politica economica agli obiettivi dei singoli Stati. è un ciclo di coordinamento delle politicheeconomiche e di bilancio nell'ambito dell'UE. Durante il semestre europeo gli Stati membri allineano le rispettive politiche economiche e di bilancio agli obiettivi e alle norme convenuti a livello dell'UE. E' un semestre dedicato ogni quattro anni al finanziamento delle iniziative europee approvate dal Parlamento Europeo e Consiglio Europeo. IL DEF: E' un rendiconto contabile predisposto su modelli uniformi europei, che fotografa le scelte economiche del governo nei cinque anni precedenti il semestre europeoProposto dal Governo e approvato dal Parlamento. E' una fase particolare del ciclo di bilancio, in cui i parlamenti dei singoli paesi scambiano opinioni sulle previsioni economiche. E' un bando europeo di resilienza e sviluppo, dedicato alla finanza pubblica. E' il principale strumento della programmazione economico finanziaria.Indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Proposto dal Governo e approvato dal Parlamento. Elementi costitutivi di una imposta sono: base imponibile e aliquota. base opponibile e aliquota. legalità, equità e responsabilità individuale. modalità di pagamento, tempistica e qualità del servizio. L'imposta: E' un prelievo coattivo che non ha corrispondenza diretta con la prestazione diun servizio. Oggi è la quota parte piu' rilevante delle entrate pubbliche. E' un prelievo coattivo che non ha corrispondenza diretta con la prestazione diun servizio. Oggi èuna quota marginale delle entrate pubbliche. E' un prelievo coattivo che ha corrispondenza diretta con la prestazione diun servizio. Oggi è la quota parte piu' rilevante delle entrate pubbliche. E' un prelievo coattivo che ha corrispondenza diretta con la prestazione di un servizio. Oggi è è una quota marginale delle entratepubbliche. Possiamo distinguere le forme di finanziamento pubblico in base al meccanismo di formazione del prezzo. In particolare si distingue tra : Prezzo al consumatorePrezzo al produttore Prezzo al pubblico Contributo speciale Imposta. Prezzo PrivatoPrezzo Quasi-Privato Prezzo Pubblico (o tariffa) Tassa Contributo speciale Imposta. rezzo pubblico, Tassa e Contributo volontario. Prezzo PrivatoPrezzo Quasi-Privato Prezzo Pubblico (o tariffa) Polizza Fondo comune Imposta. Nel caso del contributo speciale: Lo Stato determina il bene da offrire e contratta il prezzo con gli utenti. Un esempio è la imposizione di contributi di urbanizzazione a tutti i proprietari di terreni e immobili di un territorio. Lo Stato determina la quatità di bene da offrire (non è richiesta liberamente) e imponeil prezzo agli utenti. Un esempio è la imposizione di contributi di urbanizzazione a tutti i proprietari di terreni e immobili di un territorio. Lo stato produce con la stessa logica del privato, ma regolando il flusso di offerta secondo logiche di interessepubblico. Lo Stato determina il bene da offrire e contratta il prezzo con i produttori dei beni. Un esempio è l'IMU. Economie con coefficiente di Gini simili: possono avere distribuzioni di reddito molto diverse. Hanno sempre distribuzioni di reddito identiche. Hanno sempre lo stesso livello totale di reddito. non possono avere distribuzioni di reddito molto diverse. Le imposte sul possesso della ricchezza: Sono imposte a natura patrimoniale. Sono imposte sul consumo. sono incostituzionali. sono imposte sul reddito. Nel regime del risparmio amministrato il cliente: amministra direttamente il proprio patrimonio e gli adempimenti fiscal. delega gli adempimenti fiscali all'intermediario finanziario che determinerà, per ciascuna operazione finanziaria, la plusvalenza imponibile e la relativa imposta sostitutiva, ed effettuerà per conto del cliente il versamento all'Erario. delega gli adempimenti fiscali ad un commercialista che a fine anno comunicherà la somma da versare all'erario. delega gli adempimenti fiscali all'intermediario finanziario che determinerà, per ciascuna operazione finanziaria, la plusvalenza imponibile e la relativa imposta sostitutiva, e comunicherà mensilmente al cliente il versamento che deve effettuare all'Erario, pur non essendo responsabile dell'adempimento. Le imposte reali: sono imposte realmente applicate in un dato periodo di tempo in uno stato. colpiscono l'oggetto dell'imposta senzaconsiderare le caratteristiche del soggetto tassato. sono imposte sul reddito realmente prodotto da un cittadino. colpiscono l'oggetto dell'imposta tenendo contodelle caratteristiche del soggetto tassato. Con riferimento al sistema impositivo l'aspetto della progressività viene generalmente rappresentato con misurazioni: giornaliere, settimanali e mensili per consentire una adeguata rappresentazione. LocaliRiferite cioè ad un dato livello di reddito Globali Riferite all'intera distribuzione dei redditi imponibili. Qualitative e soggettive. LocaliRiferite cioè ad un dato territorio Globali Riferite all'intera popolazione mondiale. Il legislatore distingue le forme di imposizione in base a: grado di soddisfazione del contribuente e rilevanza sociale del lavoro svolto. legalità, movimentazione e luogo di realizzazione del reddito. fonte del reddito e utilizzo dello stesso. luogo di nascita, preferenze di consumo e grado di soddisfazion. All'art 51 della Costituzione sono enunciati chiaramente per il sistema impositivo: i principi della capacità contributiva e della corrispondenza della contribuzione al servizio offerto. le regole di trasparenza, automia e autodeterminazione. i principi della capacità contributiva e della progressività. i principi di riservatezza, adeguatezza e trasparenz. Nella tradizione utilitarista la rinuncia a reddito per pagare le imposte: è altamente sconsigliata, perché altera i meccanismi di mercato. determina nell'individuo una perdita di utilità (sacrificio).L'onere deve essere ripartito in modo da uguagliare il sacrificio che deve essere sopportato dai contribuenti. determina nell'individuo una perdita di utilità (sacrificio).L'onere deve essere ripartito in modo da minimizzare il sacrificio totale dei soggetti influenti. etermina nell'individuo una sensazione di benessere.Il beneficio deve essere ripartito in modo uguale per tutti. Secondo il concetto di reddito entrata proposto da Schanz (1896), ed elaborato da Haig (1921), Simons (1939) : Il reddito di un individuo è pari all'ammontare minimo di risorse che può produrre in un periodo senza ridurre il proprio consumo. Il reddito di un individuo è pari all'ammontare massimo di risorse che può produrre in un periodo senza ridurre il proprio consumo. Il reddito di un individuo è pari all'ammontare massimo di risorse che egli può consumare in un periodo senza ridurre il proprio patrimonio. Il reddito di un individuo è pari all'ammontare minimo di risorse che egli può consumare in un periodo senza ridurre il proprio patrimonio. Le imprese di capitale sono considerate : soggetti autonomi rispetto agli azionisti. Per questo i redditi sono tassati alla produzione in capo alla azienda e alla distribuzione in capo agli azionisti. soggetti autonomi rispetto agli azionisti. Per questo i redditi sono tassati alla produzione in capo alla azienda anche se vengono applicate le aliquote marginali degli azionisti. soggetti autonomi rispetto agli azionisti. Tuttavia i redditi sono tassati solo in caso di distribuzione in capo agli azionisti. soggetti autonomi rispetto agli azionisti. Per questo i redditi non sono mai tassati. Nella dual income tax i redditi sono divisi in: redditi imponibili e redditi esenti. redditi di lavoro e redditi da capitale. redditi di persone fisiche, redditi di enti no profit e redditi di società di capitale. redditi finanziari e redditi finanziati. Con riferimento al reddito familiare la Corte Costituzionale nel 1976: ha dichiarato non costituzionale la tassazione dei redditi dei figli conviventi in quanto sfavorevole allo sviluppo armonioso della famiglia. ha dichiarato noncostituzionale il cumulo dei redditi dei coniugi poichè, in quanto in contrasto con il principio di uguaglianza. Inoltre avvantaggerebbe la convivenza di fatto rispetto al matrimonio. ha dichiarato principio basecostituzionale il cumulo dei redditi dei coniugi poichè, favorisce principio di uguaglianza. ha dichiarato non costituzionale la tassazione dei redditi della moglie, in quanto sfavorevole allo sviluppo della famiglia. Negli schemi individuali ibridi: i redditi dei genitori sono tassati, mentre i redditi dei figli sono esenti. la tassazione viene attribuita al solo reddito familiare più elevato. la aliquota di tassazione o ilreddito tassato vengono determinati tenendo conto delle condizioni familiari. la aliquota di tassazione o il reddito tassato non dipende dalle condizioni familiari. . Per le imposte sulle società si distingue tra ditte individuali e società di capitali. I redditi di impresa prodotti da imprese individuali e società di persone: sono tassati in capo alla società stessa. Solo in occasione della distribuzione degli utili ai soci sono sottoposti a tassazione separata. sono esenti per l'impresa e tassati in capo ai soci solo in caso di distribuzione degli utili. sono attribuitiall'imprenditore e ai soci in relazione alla partecipazione agli utili come quota del reddito personale. sono tassati in capo all'impresa ma esenti da tasse separate sui soci in caso di distribuzione. . Le imposte sostitutive sui redditi di capitale: riguardano redditi di capitale (interessi e dividendi) eplusvalenze azionarie e finanziarie percepite da persone fisiche e imprese. Attualmente sono previste aliquote fisse del 12.50% e 26%. riguardano redditi di capitale (interessi e dividendi) eplusvalenze azionarie e finanziarie percepite da persone fisiche e imprese. Attualmente sono previste aliquote fisse del 5% 12.50% 20% e 26%. riguardano redditi di capitale (interessi e dividendi) eplusvalenze azionarie e finanziarie percepite da persone fisiche diverse da imprese. Si applicano gli stessi scaglioni e le stesse aliquote dell'IRPEF. riguardano redditi di capitale (interessi e dividendi) eplusvalenze azionarie e finanziarie percepite da persone fisiche diverse da imprese. Attualmente sono previste aliquote fisse del 12.50% e 26%. L'IRAP, Imposta Regionalesulle Attività produttive si applica: dal 1997 alle imprese E' una imposta locale,indeducibile ai fini IRPEF ed IRES, e produce tassazione sul valore della produzione netta. dal 1997 a persone fisiche e imprese se svolgono attività economica, e si basa sul totale dei profitti generati nell'anno. dal 1997 alle imprese E' una imposta locale,deducibile ai fini IRPEF ed IRES, e produce tassazione sul valore della produzione netta. dal 1997 alle imprese E' una imposta locale,indeducibile ai fini IRPEF ed IRES, e produce tassazione sul debito di impresa. L'imposta sul valore aggiunto : E'applicata sul valore aggiunto di ogni fase dellaproduzione, e di scambio di beni e servizi. L'aliquota è proporzionale, ma per alcuni beni e servizi sono applicate aliquote ridotte. E'applicata solo alle imprese sul valore aggiunto di ogni fase dellaproduzione, e di scambio di beni e servizi. L'aliquota è proporzionale, ma per alcuni beni e servizi sono applicate aliquote ridotte. E'applicata solo alle persone fisiche sul valore aggiunto di ogni fase dellaproduzione, e di scambio di beni e servizi. L'aliquota è progressiva in base al reddito dell'acquirente. E'applicata solo alle imprese in misura progressiva sul valore complessivo di un bene o di un servizio scambiato. L'IRPEF è un'imposta: societaria con aliquota variabile a seconda della regione di riferimento. personale e progressiva per scaglioni. personale con aliquota fissa uguale per tutti i redditi. societaria e progressiva per scaglioni. Come si calcola l'imposta dovuta secondo il meccanismo dell'IRPEF?: Il reddito viene diviso inscaglioni e su ogni scaglione viene applicata un'aliquota d'imposta crescente al crescere dello scaglione. L'imposta è la somma minore di ogni scaglione. Il reddito viene diviso inscaglioni e su ogni scaglione viene applicata un'aliquota d'imposta crescente al crescere dello scaglione. L'imposta è la somma delle singole quote. Il reddito viene tassato complessivamente ad una aliquota fissa uguale per ogni regione e livello di reddito,per il principio del pari sacrificio. Il reddito viene tassato complessivamente ad una aliquota fissa uguale per ogni regione e livello di reddito,per il principio del pari sacrificio. Quali effetti economici sull'individuo può avere la introduzione di imposte. effetto placebo e effetto sostituzione. effetto reddito e effetto sostituzione. perdita di fiducia nello Stato e riduzione della propensione al consumo. aumento della capacità di spesa e riduzione degli investimenti. L'introduzione di una imposta sul salario, secondo i neoclassici: non influisce sulla inclinazione della offerta di lavoro, e quindi non ha impatto sulle ore offerte di lavoro. modifica la inclinazione della offerta di lavoro, e comporta una maggiore offerta di lavoro. modifica la inclinazione della offerta di lavoro, e comporta una offerta di lavoro invariata. Che relazione esiste tra Reddito e tempo libero: il reddito è una funzione diretta del tempo libero, ovvero aumenta all'aumentare delle ore dedicate al tempo libero. nessuna relazione essendo il tempo libero non remunerato. il reddito è dato dal salario e dalle unità di tempo disponibile non dedicate al tempo libero, possiamo quindi esprimere il reddito in funzione del tempo libero. nessuna relazione essendo il tempo libero un dato fisso esogeno. La curva di Laffer: mette in relazione aliquota fiscale e prelievo fiscale effettivo. La relazione oltre un certo livello di aliquota diventa positiva. Col 100% di aliquota il Prelievo effettivo è massimo. modifica la inclinazione della offerta di lavoro, e comporta una maggiore offerta di lavoro. mette in relazione aliquota fiscale e benessere sociale. Il massiomo benessere sociale si realizza con aliquote comprese tra il 50% e il 75%. mette in relazione aliquota fiscale e prelievo fiscale effettivo. La relazione oltre un certo livello di aliquota diventa negativa. Col 100% di aliquota il Prelievo effettivo è zero. Le imposte inducono un effetto sostituzione nelle preferenze del consumatore quando: mantengono invariati i prezzi relativi tra i beni e servizi. il mercato si caratterizza per la presenza di situazioni di monopolio. aumenta il reddito disponibile per il contribuente. alterano i prezzi relativi tra i beni e servizi. |





