psico svil e relaz 13
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Título del Test:
![]() psico svil e relaz 13 Descripción: Quiz tredici |



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Quanti sono gli ambiti nei quali l'abuso di sostanze dei genitori crea situazioni a rischio per la prole, secondo la descrizione di Mayes e Truman?. 3. 4. 2. 5. Quali sono gli effetti dei sedativi sui genitori?. nessuna opzione è corretta. hanno l'effetto di ridurre la responsività emotiva e indurre uno stato di benessere generalizzato. alterano in modo grave la capacità del genitore di accudire la prole in quanto sovente, dopo aver assunto la sostanza, il genitore si trova in uno stato di agitazione incontrollabile, al quale fa seguito uno stato depressivo grave. modificano la percezione sensoriale in modo tale da rendere il genitore che ne subisce gli effetti incapace di prendersi cura dei propri figli. Quali conseguenze ha la dipendenza da sostanze stupefacenti sulla strutturazione del legame d'attaccamento?. non ha nessuna conseguenza sul legame di attaccamento. i figli mostrano più spesso un attaccamento di tipo disorganizzato. i figli mostrano soprattutto un attaccamento insicuro. i figli riescono comunque a sviluppare un legame di attaccamento di tipo sicuro con i genitori tossicodipendenti. Secondo Mayes e Truman, durante lo sviluppo quali potrebbero essere gli effetti dell'abuso di sostanze stupefacenti da parte dei genitori sulle pratiche di parenting?. scarsa capacità di rispondere alle necessità del figlio. entrambe le risposte sono corrette. ridotta regolazione delle emozioni. entrambe le risposte sono sbagliate. Quale tipologia di sostanza altera in modo grave la capacità del genitore di accudire la prole in quanto sovente, dopo aver assunto la sostanza, il genitore si trova in uno stato di agitazione incontrollabile, al quale fa seguito uno stato depressivo grave che in alcuni casi può sfociare in psicosi paranoide?. sedativi. oppiacei. stimolanti. allucinogeni. Quali dei seguenti fattori riducono il rischio di abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori nelle famiglie con genitori alcool dipendenti?. Tutte le risposte sono corrette. il supporto sociale. l'adesione ad un programma riabilitativo. la presenza di un genitore in grado di adottare pratiche educative responsive e di promuovere nei figli l'interiorizzazione di valori e norme appropriate. Quali dei seguenti fattori amplificano il rischio di abuso, maltrattamento e trascuratezza dei minori nelle famiglie con genitori alcool dipendenti?. Tutte le risposte sono corrette. l'appartenere a famiglie monoparentali composte da madri sole. disturbo depressivo. stress. L'affermazione "Walker afferma che avere un genitore alcolista aumenta da 6 a 10 volte la possibilità di sviluppare problemi legati all'abuso di sostanze" è: falsa perché avere un genitore alcolista aumenta la possibilità di sviluppare problemi legati all'abuso di alcool e non di sostanze. falsa perché la possibilità che i figli sviluppino problemi legati all'abuso di sostanze è decisamente più bassa. vera. vera solo per quanto riguarda i figli maschi. Quali dei seguenti elementi minano le relazioni all'interno di famiglie con genitori alcolisti?. perdita, conflitto, violenza, abuso ed emozioni di paura. tutte le risposte sono corrette. negazione, distorsione, confusione e segreti. confusione e inversione di ruoli. L'affermazione "i genitori alcolisti possono essere in grado di esprimere vicinanza emotiva, atteggiamenti responsivi e cure adeguate" è: solo in parte vera in quanto, sebbene possano essere in grado di esprimere questi comportamenti, lo fanno solo saltuariamente e comunque in relazione ai propri bisogni. vera. falsa. solo in parte vera in quanto, pur esprimendo vicinanza emotiva, non sono assolutamente in grado di manifestare atteggiamenti responsivi né cure adeguate. Secondo il modello di Flett e Hewitt, quali sono i fattori che, interagendo con l'abuso di alcool, amplificano il rischio di abuso e maltrattamento?. depressione ostile, percezione del figlio come bambino difficile e conflitto coniugale. tutte le risposte sono corrette. fattori di personalità, stress interpersonale e strategie di coping. psicopatia, condotte antisociali e stress genitoriale. Cosa intendono per ostilità depressiva Flett e Hewitt, all'interno del loro modello che mette in relazione l'abuso di alcool con la violenza all'infanzia?. uno stato d'animo profondamente depresso che porta alla messa in atto di comportamenti ostili. tratti di suscettibilità e irritabilità che inducono a rispondere con rabbia e ostilità quando si ritiene di aver subito un torto. nessuna risposta è corretta. la condizione che caratterizza quegli individui comunemente descritti come antisociali, poco empatici, che difficilmente provano rimorsi e che possono manifestare comportamenti criminali. Il progetto di abbinamento tra famiglia affidataria e minore dovrebbe essere fondato sulla compatibilità tra: bisogni e risorse del bambino, della famiglia naturale e della famiglia affidataria e persino dei Servizi. bisogni del bambino, della famiglia naturale e della famiglia affidataria. risorse del bambino, della famiglia affidataria e dei Servizi. punti di forza e punti di debolezza del bambino e della famiglia affidataria. Quando potrebbe essere vantaggioso un progetto di affido temporaneo del bambino nelle situazioni di maltrattamento e abuso?. dopo aver concluso l'iter di valutazione dei genitori naturali, individuate le cause delle disfunzioni familiari che hanno provocato l'allontanamento del bambino e verificata la disponibilità della famiglia al cambiamento ed eventualmente anche ad un percorso terapeutico personale. in situazioni di emergenza, tipiche della fase dell'allontanamento. prima di aver effettuato una valutazione psicologica della famiglia naturale che permetta di comprendere le cause del disagio, le ragioni che hanno scatenato la violenza, gli eventuali spazi di recuperabilità delle funzioni parentali. tutte le risposte sono corrette. Come reagiscono i bambini di fronte all'affido?. provano sentimenti di colpa e preoccupazione per il futuro della famiglia. Tutte le risposte sono corrette. provano intensi sentimenti di lealtà e appartenenza verso il proprio nucleo di origine. hanno un patrimonio di esperienze affettive e modelli di relazioni distorti e deformati che trasferiscono sulla famiglia affidataria. Da uno studio condotto da Sbattella in Italia, per verificare quanto l'abbinamento tra famiglia affidataria e minore possa incidere sull'andamento del percorso di affido, è emerso che gli affidi con un esito positivo sono quelli in cui: entrambe le risposte sono corrette. si è verificato un abbinamento tra famiglie affidatarie di ceto medio-alto, con una motivazione fondata su ideali religiosi o di altro tipo e con precedenti esperienze di affido, con un legame di coppia molto stabile, e bambini portatori di disabilità fisiche o psichiche, o trascurati da madri non competenti o ammalate. entrambe le risposte sono sbagliate. si è verificato un abbinamento tra famiglie affidatarie di ceto medio-alto, con una motivazione fondata su ideali religiosi o di altro tipo e con precedenti esperienze di affido, con un legame di coppia molto stabile, e minori con un passato segnato da maltrattamenti, istituzionalizzazione, precedenti esperienze di affidi interrotti ed un'età superiore ai 10 anni. Quale dei seguenti fattori NON costituisce una condizione di rischio associata al minore all'interno del percorso di affido?. sono tutti fattori di rischio associati al minore. età inferiore ai 10 anni. temperamento difficile. storia caratterizzata da esperienze di maltrattamento, abuso o grave trascuratezza. Quali sono le caratteristiche essenziali dell'affidamento familiare?. la temporaneità, il mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e la previsione di rientro nella famiglia di origine. la decadenza della potestà genitoriale di entrambi i genitori e il fatto che la famiglia affidataria non abbia figli naturali. la temporaneità, il fatto che il figlio abbia un buon rapporto con la famiglia di origine e la possibilità di cambiare famiglia affidataria. il fatto che entrambi i genitori naturali siano d'accordo con l'affidamento e la previsione di rientro nella famiglia di origine. Cosa si intende per affido giudiziario?. in assenza dell'assenso dei genitori, interviene il Tribunale per i Minorenni, sulla base degli articoli 330 e seguenti del C.C. che riguardano la sospensione e la decadenza della potestà genitoriale e l'allontanamento del minore. Nessuna risposta è corretta. in accordo con il Tribunale per i Minorenni, i genitori acconsentono all'allontanamento del minore. l'intervento è disposto dal servizio locale, previo consenso dei genitori, e reso esecutivo dal giudice tutelare. È possibile distinguere l'affido in base alla tipologia degli affidatari; secondo la legge italiana (L. 149/01 "Diritto del minore ad una famiglia. Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n°184, recante «Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori»") dove è possibile collocare il minore?. a parenti del minore allontanato, a comunità e ad istituti. in una famiglia con o senza figli minori, a singoli, a comunità di tipo familiare e ad istituti. in una famiglia senza figli minori e a comunità. a comunità di tipo familiare e ad istituti. Qual è la prima fase del percorso di affido?. la valutazione del contesto più idoneo in cui inserire il minore. la valutazione del bambino e della sua famiglia. la valutazione del danno subito dal minore. la valutazione delle competenze genitoriali. E' possibile prevedere un affidamento condiviso nelle situazioni di maltrattamento e di abuso, in cui sono gli stessi genitori gli autori del danno sul bambino?. nelle situazioni di maltrattamento e abuso non si ricorre mai all'affidamento eterofamiliare. no in quanto queste famiglie tendono a negare l'esistenza di problemi e non ritengono di essere inadeguate. a volte. sì in quanto queste famiglie riconoscono il più delle volte i propri errori. L'affermazione "L'esperienza realizzata in questi anni sui casi di maltrattamento e di abuso suggerisce che l'opportunità di ricorrere a misure di protezione del bambino (anche attraverso l'allontanamento dalla famiglia) esclude la possibilità di interventi di valutazione e di trattamento della famiglia stessa" é: riferita soltanto al contesto italiano. falsa. vera. solo in parte vera. Quali sono gli aspetti principali valutati all'interno del lavoro di consultazione psicologica con le coppie richiedenti l'adozione?. il livello di flessibilità e adattabilità della famiglia adottiva. il "sistema famiglia" e il "sistema bambino". la motivazione all'adozione e la genitorialità. la motivazione all'adozione, la genitorialità, il bambino immaginario (o immaginato), gli aspetti intrapsichici e le dinamiche interpersonali. Quali sono gli aspetti della genitorialità valutati all'interno del lavoro di consultazione psicologica con le coppie richiedenti l'adozione?. capacità empatiche e di identificazione col bambino da adottare. risorse della coppia e possibilità di chiedere aiuto nella comunità e nei servizi per risolvere eventuali problemi col bambino, al momento della rivelazione delle sue origini. Tutte le risposte sono corrette. consapevolezza dei cambiamenti necessari nell'organizzazione della vita di coppia. Quale dei seguenti aspetti NON costituisce un indicatore di rischio del percorso adottivo?. la giovane età dei coniugi. il ricorso a canali di intermediazione non autorizzati. la tendenza a nutrire eccessive aspettative nei confronti del nuovo venuto. sono tutti indicatori di rischio. A partire dai risultati dello studio condotto da Rosenthal e Groze, quali sono le caratteristiche familiari e genitoriali considerate fattori di protezione nel percorso adottivo?. tutte le risposte sono corrette. organizzazione e apertura mentale. coesione e cogenitorialità. flessibilità e adattabilità. A partire dai risultati di alcuni studi longitudinali, quali dei seguenti aspetti risultano essere fattori di rischio per una possibile interruzione dell'adozione?. adozione in età prescolare e storia pregressa del bambino problematica. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. adozione in età preadolescenziale o adolescenziale e aspettative irrealistiche dei genitori adottivi. Cosa si intende per legittimazione interna in riferimento alla genitorialità adottiva?. prevede che la società riconosca e ufficializzi il legame tra i genitori e il figlio. è un vissuto, un modo di sentire che nasce nei genitori adottivi che hanno superato il dolore che quel figlio non è stato fatto dai loro corpi e hanno positivamente accettato che è nato da altri. entrambe le risposte sono sbagliate. entrambe le risposte sono corrette. L'affermazione "se il genitore adottivo comunica e interagisce, per rassicurarsi e sentirsi capace, solo con la parte del bambino che desidera una nuova vita va incontro a una situazione relazionale molto grave per cui una parte del bambino rimarrà sempre inespressa e senza ascolto ma pur sempre viva" è: vera solo per quanto riguarda i bambini abusati. in parte vera in quanto non è detto che il genitore vada incontro ad una situazione relazionale molto grave. falsa in quanto un contesto più sano per il minore prevede di aiutarlo a costruirsi una nuova vita allontanando le parti traumatizzate. vera in quanto occorre dare al bambino la possibilità di essere autentico, anche se sofferente, e aiutarlo a elaborare le sue difficoltà partendo da se stesso. |




