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1 Psicologia dei Gruppi e di Comunità 2025

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Título del Test:
1 Psicologia dei Gruppi e di Comunità 2025

Descripción:
esame psicologia

Fecha de Creación: 2025/05/16

Categoría: Otros

Número Preguntas: 115

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01. Secondo Brown: Un gruppo esiste quando due o più persone si riconoscono come membri e l'esistenza del gruppo è riconosciuta da almeno un'altra persona Un gruppo. Un gruppo esiste quando due o più persone sperimentano l'interdipendenza del destino. Un gruppo esiste se è composto da almeno tre membri. Un gruppo esiste quando le persone manifestano favoritismo verso l'outgroup.

02. Gli approcci teorici che spiegano la polarizzazione di gruppo considerano: il ruolo della persuasione e dell'inerzia sociale. il ruolo del confronto sociale e dell'inerzia sociale. il ruolo della differenziazione intergruppi e dell'inerzia sociale. il ruolo del confronto sociale e della persuasione.

03. Secondo Sherif. la cooperazione tra gruppi non migliora affatto gli atteggiamenti intergruppi. la competizione tra gruppi migliora gli atteggiamenti intergruppi, ma solo se i membri sono di sesso maschile. la cooperazione tra gruppi migliora gli atteggiamenti intergruppi. la competizione tra gruppi migliora gli atteggiamenti intergruppi.

04. L'assunto di base della teoria della deprivazione relativa è che: nessuna delle precedenti. gli individui diventano scontenti quando percepiscono l'esistenza di una discrepanza tra il loro standard di vita reale e quello che credono di meritare. l'auto ricevuto dall'outgroup produce rabbia e aggressività. l'identificazione con l'ingroup favorisce la discriminazione dell'outgroup.

05. Una delle principali cause della deprivazione relativa consiste in: un confronto tra ingroup e outgroup, in cui l'ingroup è percepito come perdente. aiuto derivante dall'outgroup in caso di bisogno. nessuna delle precedenti. atteggiamenti di favoritismo verso l'ingroup.

06. L'aggressività: può essere causata dalla gioia. può essere causata dalla deprivazione che sempre deriva dall'influenza sociale. può essere causata dalla deprivazione relativa. può essere causata dall'omeostasi.

07. Secondo l'ipotesi frustrazione-aggressività: il comportamento aggressivo presuppone sempre una frustrazione. il comportamento aggressivo è una strategia di coping. nessuna delle precedenti. il comportamento aggressivo precede sempre una frustrazione.

08. A livello psicosociale, la discrepanza tra aspettative e acquisizioni ottenute, che può provocare uno stato di disagio e malcontento, è definita. produttività di gruppo. deprivazione relativa. deindividuazione. status di gruppo.

09. In termini di polarizzazione, se singoli individui guardassero in modo favorevole a una determinata idea, posti in gruppo a deliberare su di essa, probabilmente. produrrebbero un conflitto intra-gruppo. produrrebbero un livello maggiore di accordo in suo favore. produrrebbero un livello minore di accordo in suo favore. non produrrebbero alcun accordo in suo favore.

10. “Tendenza della discussione di gruppo a produrre decisioni più estreme della media delle precedenti opinioni”. Questa è la definizione del processo di: inerzia sociale. facilitazione sociale. groupthink. polarizzazione di gruppo.

11. Secondo gli studi di Sherif “del campo estivo” (detti anche di Robbers Cave): il conflitto all'interno dell'ingroup è più diffuso di quello all'interno dell'outgroup. l'inerzia sociale è più diffusa tra gli adolescenti e meno tra gli adulti. l'introduzione di uno scopo comune a due gruppi riduce le ostilità tra i gruppi stessi. nessuna delle precedenti.

12. Secondo Latané, l'inerzia sociale: migliora la performance dei singoli all'interno di un gruppo. migliora la performance del gruppo nel suo insieme. nessuna delle precedenti. è la ragione principale dei deficit di produttività.

13. “Processo per cui l'impegno individuale si riduce quando si svolge un compito collettivo, in cui i risultati del singolo sono combinati con quelli degli altri membri del gruppo". Questa è la definizione di: deindividuazione. inerzia sociale. facilitazione sociale. groupthink.

14. La Teoria dei processi e della produttività del gruppo fa capo a. Lewin. Latané. Sherif. Steiner.

15. La ragione principale dei deficit della produttività di gruppo è l'inerzia sociale. Questo è il pensiero di. Stasser. Latané. Steiner. Leavitt.

16. La produttività di gruppo effettiva non supera mai quella potenziale. e tale perdita di processo è legata esclusivamente a una leadership democratica. perché i gruppi riescono a utilizzare in modo ottimale le risorse. e tale perdita di processo è legata a diversi fattori come la difficoltà a coordinarsi. perché i gruppi si sanno sempre organizzare in modo adeguato.

17. Esiste un effetto di facilitazione sociale quando. il compito è complesso. il compito è semplice. il compito è contemporaneo. il compito è settoriale.

18. Rispetto alla differenza tra influenza della maggioranza e della minoranza, Latané e Wolf affermarono che. la differenza sostanziale è di tipo quantitativo, legata alla grandezza della fonte di influenza, ma con un’accelerazione negativa. la differenza sostanziale è di tipo quantitativo, legata al contenuto della discussione. la differenza, di fatto, non esiste. la differenza sostanziale è legata al fatto che una minoranza non riesce a influenzare una maggioranza.

19. Gli studi sull'influenza della minoranza mostrano che. le minoranze possono influenzare le maggioranze se adottano uno specifico comportamento coerente. le minoranze non possono mai influenzare le maggioranze. le minoranze possono influenzare le maggioranze se adottano un compotamento coercitivo e invadente. le minoranze possono non influenzare le maggioranze, indipendetemente dal comportamento adottato.

20. Gli studi di Sherif “del campo estivo” (detti anche di Robbers Cave) dimostrano che: i ragazzi vivono importanti ridefinizioni identitarie in adolescenza. l'introduzione di un'autorità, quale un animatore, migliora il clima sociale. l'introduzione di uno scopo comune a due gruppi riduce le ostilità tra i gruppi stessi. le amicizie tra adolescenti hanno caratteristiche diverse rispetto a quelle tra adulti.

21. Si indichi l'affermazione ERRATA. Negli studi di Sherif “del campo estivo” (Robbers Cave) parteciparono ragazzi bianchi, di circa 12 anni e di classe media. Negli studi di Sherif “del campo estivo” (Robbers Cave) si creò una fase cooperativa intergruppi. Negli studi di Sherif “del campo estivo” (Robbers Cave) non si prevedeva una fase competitiva tra gruppi. Gli studi di Sherif “del campo estivo” (Robbers Cave) non duravano un unico giorno.

22. Nell'esperimento classico di Moscovici e colleghi, con diapositive blu, che capovolse la situazione di Asch,. i collaboratori dello sperimentatore erano la maggioranza. non erano previsti collaboratori dello sperimentatore. i collaboratori dello sperimentatore agivano senza istruzioni. i collaboratori dello sperimentatore erano la minoranza.

23. L'identità sociale è. una grave forma di ansia. uno status gerarchico. parte del concetto di sé. un atteggiamento negativo.

24. Trovarsi in un gruppo non genera mai: possessione sociale. groupthink. facilitazione sociale. deindividuazione.

25. Il contatto intergruppi permette di. ridurre il pregiudizio verso i membri dell'outgroup. ridurre le relazioni interpersonali. favorire il proprio gruppo. favorire l'autoconsapevolezza.

26. L'ipotesi del contatto è stata formulata da. Allport. Aronson. Adorno. Altemeyer.

27. L'appartenenza a gruppi e categorie sociali diventa parte dell'identità individuale. Questa affermazione potrebbe riassumere: la definizione di etnocentrismo. la definizione di categoria sociale. la definizione di inerzia sociale. la definizione di identità sociale.

28. Secondo Tajfel, gli individui hanno bisogno di mantenere una specificità positiva e ciò comporta: una distorsione nel confronto ingroup – outgroup. nessuna delle precedenti. una accurata valutazione di ingroup e outgroup. un atteggiamento benevolo verso l'outgroup.

29. “Quella parte del concetto di sé che deriva dalla conoscenza della propria appartenenza a un gruppo sociale insieme al valore e al significato emotivo associati a tale appartenenza”. Questa è la definizione del concetto di: emozione sociale. identità sociale. indifferenza sociale. ruolo e status sociale.

30. L'ingroup bias. è uno stereotipo. è una forma di pregiudizio negativo. è il favoritismo verso l'ingroup. è il favoritismo verso l'outgroup.

31. Le persone hanno bisogno. di avere un concetto di gruppo. di avere un concetto dell'outgroup positivo. di avere un concetto di sé deprivato. di avere un concetto di sé positivo.

32. Gli stereotipi: servono a modificare lo status quo. assolvono la funzione di giustificazione ideologica. sono meccanismi di difesa. sono basati su un'accurata analisi della situazione.

33. Se due gruppi sono in conflitto, è probabile che i membri dei rispettivi gruppi. si pongano in modo ostile verso il leader. si pongano in modo ossessionato verso i membri dell'altro gruppo. si pongano in modo attribuzionale verso i membri dell'altro gruppo. si pongano in modo ostile verso i membri dell'altro gruppo.

34. Gli stereotipi: sono credenze semplificate. sono meccanismi di difesa. servono a modificare lo status quo. sono ruoli.

35. Nell'ambito della categorizzazione sociale, gli elementi che determinano la categoria utilizzata in una specifica situazione sono: la corrispondenza e l'accessibilità. la corrispondenza e la correttezza. la correttezza e il favoritismo verso l'ingoup. la corrispondenza e il favoritismo verso l'ingoup.

36. Il processo di categorizzazione fa sì che: la percezione della realtà sia particolarmente accurata e non semplificata. vengano accentuate le somiglianze tra i membri di una stessa categoria e le differenze tra i membri di categorie diverse. nessuna delle precedenti. gli individui identifichino gli altri a seconda dei loro tratti di personalità.

37. Il paradigma dei gruppi minimi implica che: nessuna delle precedenti. assegnare uno scopo sovraordinato a due gruppi sociali diminuisce la discriminazione dell'outgroup. sono sufficienti due individui per formare un gruppo sociale. assegnare gli individui a categorie sociali del tutto arbitrarie è sufficiente per dare luogo a discriminazione dell'outgroup e favoritismo verso l'ingroup.

38. Gli stereotipi. sono neutri. Possono essere solo negativi. possono essere solo positivi. possono essere positivi e negativi.

39. Gli stereotipi sono definibili quali. «quadri mentali». «quadri favorevoli». «quadri fattoriali». «quadri sociali».

40. Il processo di categorizzazione. aumenta la complessità della realtà. permette l'organizzazione e la semplificazione della realtà. non è un processo umano. riduce la depressione.

41. Lo scopo sovraordinato. è qualcosa che non può esistere. favorisce la cooperazione. inibisce sempre la cooperazione. favorisce la lotta intergruppi.

42. Maggior esponente nell'ambito di studi sull'influenza della minoranza fu. Lewin. Mills. Moscovici. Asch.

43. Ci sarebbero condizioni che farebbero pensare all'esistenza di un effetto opposto al "social loafing". Tale effetto opposto può essere definito. attributo sociale. laboriosità sociale. inerzia sociale. tendenza sociale.

44. Il conformismo che si presenta quando ci si trova in condizioni di incertezza è definito: Influenza sociale informazionale. Inerzia sociale. Influenza sociale normativa. Ignoranza pluralistica.

45. Il conformismo che si presenta quando prevale il bisogno di approvazione sociale è definito: Ignoranza pluralistica. Influenza sociale normativa. Inerzia sociale. Influenza sociale favoritista.

46. Negli anni '90, diede una definizione più adeguata di coesione, definendola come l’attrazione dei membri all’idea del gruppo (...). Hogg. Lewin. Sherif. Rappaport.

47. Tra i fattori associati alla coesione è possibile trovare anche. l'odio verso il proprio leader. nessuna delle risposte. la prossimità fisica. l'ipotesi del contatto.

48. “Attrazione dei membri verso l'idea prototipica del gruppo e verso il modo con cui tale idea si riflette nelle caratteristiche e nel comportamento dei membri”. Questa potrebbe essere una buona definizione del concetto di: regressione. coesione. contatto. iniziazione.

49. L'interdipendenza del destino si verifica quando. i membri del gruppo hanno un destino comune. i membri del gruppo hanno lo stesso grado di istruzione. i membri del gruppo hanno pregiudizi comuni. i membri del gruppo hanno un obiettivo comune.

50. Quando, all'interno di un gruppo, i risultati di ciascun membro hanno ripercussioni sui risultati di altri si tratta di: interdipendenza della performance. interdipendenza del compito. interdipendenza del destino. identità sociale.

51. I riti di iniziazione. favoriscono la categorizzazione sociale. sono misura degli atteggiamenti. sono fonti cognitive di stereotipi di gruppo. indicano il passaggio dalla non appartenenza all'appartenenza di gruppo.

52. I riti di iniziazione possono avere anche. funzione simbolica. funzione scettica. funzione di trasgressione. nessuna delle precedenti.

53. L'esperimento di Aronson e Mills sui riti di iniziazione dimostra che: in caso di iniziazione severa i soggetti tendono ad attribuire maggiore valore al gruppo. in caso di iniziazione severa solo i soggetti più stabili psicologicamente sopravvivono. nessuna delle precedenti. in caso di iniziazione severa i soggetti tendono ad abbandonare il gruppo.

54. Secondo il modello di Moreland e Levine all'esplorazione segue la socializzazione e poi... il mantenimento. la risocializzazione. il ricordo. la caduta.

55. In un gruppo sociale le norme periferiche: possono essere modificate poiché non così rilevanti per l'identità del gruppo. nessuna delle precedenti. definiscono il comportamento che devono adottare i neofiti. definiscono il comportamento che devono adottare i membri periferici.

56. Nella fase di socializzazione prevista da Moreland e Levine, può facilitare il buon esito del processo: nessuna delle precedenti. l'adattamento al ruolo di neofita. evitare la ricognizione. imporre sin da subito le proprie idee.

57. Nel modello di Moreland e Levine, è prevista: una prima fase di socializzazione alle norme di gruppo. una prima fase di ricognizione di potenziali gruppi adatti a rispondere ai propri bisogni. una prima fase di ricordo. una prima fase di annullamento.

58. Nell'ambito della Teoria della deindividuazione di Zimbardo, hanno una particolare influenza sul comportamento delle persone. anonimato, ampiezza del gruppo e diffusione della responsabilità. attesa, ampiezza del gruppo e facilitazione sociale. nessuna delle risposte fornite. attesa, allocazione delle risorse e dispersione di Sé.

59. La deindividuazione è più probabile che si verifichi quando: si presenta dissonanza cognitiva. si verifica l'effetto priming. non ci si sente responsabili delle proprie azioni. un ostacolo blocca un comportamento volto al raggiungimento di un obiettivo.

60. La folla, nell'ottica di LeBon: favorisce una regressione a condotte primitive e istintive. nessuna delle precedenti. inibisce gli istinti aggressivi individuali. promuove comportamenti prosociali.

61. "Il gruppo è una totalità dinamica" secondo il pensiero di... Lewin. Brown. Tajfel. Sherif.

62. Nell'ambito della psicologia sociale il gruppo. non è concetto importante. è stato studiato sia a livello di dinamiche intra-gruppo sia inter-gruppi. è stato un tema tralasciato data la sua intrinseca difficoltà. non è stato studiato.

63. Seguendo la prospettiva di Tajfel: il comportamento di un soldato si avvicina maggiormente alla polarità interpersonale. il comportamento di un soldato si avvicina maggiormente alla polarità del comportamento intergruppo. il comportamento di un soldato è equidistante dalla polarità interpersonale e da quella intergruppo. nessuna delle precedenti.

64. La coesione è stata definita, in un primo momento, come. il “cemento” che tiene insieme i membri di un gruppo e ne mantiene le relazioni. il “bias intergruppi” che tiene insieme i membri di un gruppo e ne mantiene le relazioni. il “terrore” che tiene insieme i membri di un gruppo e ne mantiene le relazioni. nessuna delle opzioni proposte.

65. Quale tra le seguenti funzioni NON è propria dei riti di iniziazione?. Funzione scettica. Funzione di suscitare la lealtà del nuovo membro. Funzione di apprendistato. Funzione simbolica.

66. Il ruolo è. un insieme di norme e regole da rispettare nel gruppo. un insieme di aspettative condivise sul modo in cui ci si dovrebbe comportare. un insieme di aspettative condivise sul modo di vivere. una posizione in una scala gerarchica.

67. Secondo la teoria del grande uomo (o della grande persona): l'efficacia del leader dipende da quanto è orientato alle emozioni. l'efficacia del leader dipende dalle sue caratteristiche di personalità. l'efficacia del leader dipende dalle caratteristiche della situazione. l'efficacia del leader dipende dallo stile di leadership.

68. "Posizione occupata in un gruppo e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio". Questa è una buona definizione di. ruolo. virtù. status. norma.

69. Nel suo studio classico relativo all'influenza della maggioranza, Asch utilizzò. linee di diversa lunghezza, chiedendo ai partecipanti quale fosse uguale a una linea standard mostrata. diapositive colorate, chiedendo ai partecipanti di dichiararne pubblicamente il colore. linee tutte uguali, ma di colore diverso da descrivere. diapositive di diverso colore, chiedendo ai partecipanti quale fosse uguale a una diapositiva standard mostrata.

70. "Canali all’interno dei quali può passare la comunicazione". Questa è una buona definizione di. reti di comunicazione. norme di gruppo. ruolo. status.

71. Nel suo studio classico relativo all'influenza della maggioranza, Asch mostrò che. l'influenza della maggioranza non emergeva quando la risposta corretta era ovvia al partecipante. l'influenza della maggioranza agiva anche in condizioni non ambigue. l'influenza della maggioranza agiva anche in condizioni ambigue. l'influenza della maggioranza è migliore di quella della minoranza.

72. Bavelas (1969) sottolinea che i legami di comunicazione che mettono in relazione i membri del gruppo. vanno al di là dell'ingroup bias. nessuna delle risposte. funzionano esclusivamente con persone fisicamente vicine, le uniche che possono comunicare. vanno al di là della prossimità fisica.

73. Le prime teorizzazioni sul leader si sono focalizzate sui tratti di personalità del leader e sono dette. “Teorie del grande uomo”. “Teorie della contingenza”. “Teorie del pensiero grande”. “Teorie del comportamento del leader”.

74. Considerando il comportamento del leader, un classico esperimento psicosociale considerò. leader che si comportavano in modo democratico, autoritario e partecipativo. leader che si comportavano in modo democratico, autocratico e permissivo. leader che si comportavano in modo dispendioso, autocratico e permissivo. leader che si comportavano in modo democratico, autocratico e partecipativo.

75. Secondo il modello della contingenza, l'efficacia del leader: dipende dai suoi tratti di personalità. nessuna delle precedenti. dipende dalla corrispondenza tra il suo stile di leadership e le caratteristiche della situazione. dipende dalle caratteristiche della situazione.

76. Nella prospettiva di Tajfel: il comportamento umano si colloca nel continuum tra la polarità intergruppo e la polarità interpersonale. il comportamento umano vira su di un continuum obsoleto e refrattario. nessuna delle precedenti. il comportamento umano è certamente negativo verso l'ingroup.

77. La Teoria del confronto sociale fu integrata. riconoscendo il ruolo degli assunti tempestivi. riconoscendo il ruolo dei confronti temporali. riconoscendo il ruolo dei concetti tempestivi. riconoscendo il ruolo delle capacità temporali.

78. Secondo la teoria del confronto sociale, per essere informativo il confronto. dovrebbe essere fatto con persone simili a sé sulla dimensione in cui ci si valuta. nessuna delle precedenti. dovrebbe essere fatto con persone assolutamente diverse da sé sulla dimensione in cui ci si valuta. dovrebbe essere fatto con persone simili a sé rispetto alla nazionalità.

79. Secondo la teoria del confronto sociale. si ricorre agli altri per ottenere informazioni adeguate circa le proprie capacità, attraverso il confronto. nessuna delle precedenti. si ricorre agli altri per ottenere informazioni adeguate circa il leader del proprio gruppo, attraverso il confronto. si ricorre agli altri per ottenere informazioni adeguate circa le i loro ruoli e i loro status, attraverso il confronto.

80. “Un insieme di aspettative condivise sul modo in cui dovrebbe comportarsi un individuo che occupa una determinata posizione nel gruppo”. Nell'ambito dello studio dei gruppi sociali, questa potrebbe essere una buona definizione de: il concetto di leadership. il concetto di status. il concetto di norma. il concetto di ruolo.

81. Ruolo e status. nessuna delle precedenti. sono aspetti strutturali del gruppo. sono aspetti insignificanti del gruppo. sono aspetti assolutamente irreali del gruppo.

82. Talora le persone scelgono confronti verso il basso. per proteggere la propria autorità. per proteggere la propria autostima. per proteggere la propria attenzione. per proteggere i propri atteggiamenti.

83. La Teoria del confronto sociale fu formulata da. Brown. Parsons. Lewin. Festinger.

84. Mediante i processi di confronto sociale. le persone operano una valutazione emotiva. le persone operano una valutazione delle proprie abilità. le persone operano una valutazione dei conflitti. le persone operano una valutazione dei propri congiunti.

85. Nell'ambito del confronto sociale, i confronti temporali: non vengono quasi mai utilizzati. prevedono di confrontare la propria prestazione con quella degli altri. nessuna delle precedenti. assumono un'importanza diversa a seconda delle varie fasi della vita.

01. Seguendo la prospettiva del continuum "interpersonale-di gruppo": il comportamento di un soldato si avvicina maggiormente alla polarità interpersonale. il comportamento di un soldato si avvicina maggiormente alla polarità del comportamento intergruppo. il comportamento di un soldato è equidistante dalla polarità interpersonale e da quella intergruppo. nessuna delle risposte fornite.

02. Secondo Tajfel, tra i criteri utili a comprendere se un comportamento è agito o meno da una persona in quanto membro di un gruppo o indipendentemente dall’appartenenza gruppale, troviamo. un ingroup considerato di poco valore. una personalità forte. l'assenza di un outgroup. la presenza di almeno due categorie sociali.

03. È possibile considerare che il comportamento umano si collochi. su di un continuum obsoleto e refrattario. nel continuum tra la polarità intergruppo e la polarità interpersonale. sempre su di un polo negativo verso l'ingroup. nessuna delle risposte fornite.

04. Secondo Brown: Un gruppo esiste quando due o più persone si riconoscono come membri e l'esistenza del gruppo è riconosciuta da almeno un'altra persona. Un gruppo esiste quando le persone sperimentano l'interdipendenza del destino. Un gruppo esiste quando le persone manifestano favoritismo verso l'outgroup. Un gruppo esiste se è composto da almeno tre membri.

01. L'identità sociale è. uno status gerarchico. parte del concetto di sé. una grave forma di ansia. un atteggiamento negativo.

02. Secondo la Teoria dell’identità, nel tentativo di mantenere una buona immagine di sé, le persone. cercano di non pensare all'ingroup. cambiano gruppo di appartenenza. abbandonano il proprio gruppo. cercano di mantenere una distinzione positiva dell’ingroup.

03. Il concetto di sé è costituito da due dimensioni: l’identità personale e l’identità sociale. l’identità personale e l’identità sottomessa a quella personale. l’identità personale e i tratti idiosincratici. l’identità personale e i comportamenti agiti verso il proprio gruppo familiare.

04. “Quella parte del concetto di sé che deriva dalla conoscenza della propria appartenenza a un gruppo sociale insieme al valore e al significato emotivo associati a tale appartenenza”. Questa è la definizione del concetto di: indifferenza sociale. ruolo e status sociale. emozione sociale. identità sociale.

05. L’identità sociale è costituita da diverse dimensioni, tra cui. quella della maggioranza. quella dell'inerzia sociale. quella cognitiva. quella forfettaria.

06. L’identità sociale è costituita da diverse dimensioni, tra cui. quella affettiva. quella dell’indifferenza sociale. quella dell'inerzia sociale. quella minoritaria.

07. Dicendo "Io sono socievole". sto esprimendo un tratto legato a un pari mio amico o mia amica. nessuna delle risposte fornite. sto esprimendo un tratto legato alla mia identità personale. sto esprimendo un tratto legato alla mia famiglia.

08. Dicendo "Io sono Europea". nessuna delle risposte fornite. sto prendendo le distanze dal mio ingroup. sto esprimendo una valutazione negativa verso l'outgroup non europeo. sto esprimendo un tratto legato al mio gruppo di appartenenza.

01. Si può parlare di interdipendenza del compito "negativa" per indicare. la competizione. nessuna delle risposte fornite. il conformismo. il gruppo minimo.

02. Secondo Lewin, affinché nasca, in senso psicologico, un gruppo è necessaria. un leader forte. una ricompensa per l'ingroup. un forma di interdipendenza del destino. un alto grado di conformismo.

03. "Processo funzionale di semplificazione e organizzazione del mondo": è una buona definizione di. processo di categorizzazione. inerzia sociale. conformismo. interdipendenza del compito.

04. Secondo Campbell, 3 fattori favoriscono la percezione di un mero insieme di persone come un’entità specifica: somiglianza, prossimità ed entitatività. somiglianza, inerzia sociale e condivisione di un destino comune. somiglianza, prossimità e condivisione di un destino comune. somiglianza, prossimità e conformismo.

05. A livello percettivo, quando una serie di elementi vengono categorizzati. le differenze intracategoriali tendono a essere minimizzate, mentre quelle intercategoriali tendono a essere sovrastimate. nessuna delle risposte fornite. le differenze intracategoriali aumentano al punto da far allontanare il proprio gruppo da tutti gli altri. le differenze intracategoriali tendono a essere minimizzate esattamente come quelle intercategoriali.

06. La salienza di una categoria, secondo Bruner, dipende. nessuna delle risposte fornite. esclusivamente dalla sua accessibilità. esclusivamente dal suo grado di integrazione con la situazione. dalla sua accessibilità e dal suo grado di integrazione con la situazione.

07. Dai risultati del primo eperimento classico relativo al paradigma dei gruppi minimi di Tajfel e colleghi, emerse che. la semplice categorizzazione "ingroup-outgroup" porta a uscire dall'ingroup. la semplice categorizzazione "ingroup-outgroup" porta a entrare nell'outgroup. la semplice categorizzazione "ingroup-outgroup" causa svantaggio per l'ingroup. la semplice categorizzazione "ingroup-outgroup" porta a favorire l'ingroup.

08. Il processo di categorizzazione. permette l'organizzazione e la semplificazione della realtà. non è un processo umano. causa ansia e depressione. aumenta la complessità della realtà.

01. Nel modello di Moreland e Levine, è prevista: una prima fase di socializzazione alle norme di gruppo. una prima fase di annullamento. una prima fase di ricordo. una prima fase di ricognizione di potenziali gruppi adatti a rispondere ai propri bisogni.

01. All’interno del gruppo, Bales distingue due comportamenti atti a raggiungere lo scopo: comportamenti adeguati e comportamenti inadeguati. comportamenti sottostimanti e comportamenti socioemozionali. comportamenti strumentali e comportamenti socioemozionali. comportamenti strumentali e comportamenti anticonformisti.

02. I riti di iniziazione possono avere anche. funzione di anonimato. funzione di apprendistato. funzione scettica. funzione di trasgressione.

03. Hogg (1992) definì la coesione quale. “permeabilità dei confini tra gruppi". “attrazione dei membri verso l'immagine prototipica del gruppo". “deprivazione relativa fraterna". “attrazione dei membri verso il conformismo sociale".

01. È possibile definire una norma come. una forma di odio verso l'outgroup. una forma corretta di polarizzazione di gruppo. una forma di iniziazione severa. una scala di valori che definisce atteggiamenti e comportamenti adeguati in un gruppo.

01. Nel suo studio classico relativo all'influenza della maggioranza, Asch utilizzò. linee di diversa lunghezza, chiedendo ai partecipanti quale fosse uguale a una linea standard mostrata. diapositive colorate, chiedendo ai partecipanti di dichiararne pubblicamente il colore. linee tutte uguali, ma di colore diverso da descrivere. diapositive di diverso colore, chiedendo ai partecipanti quale fosse uguale a una diapositiva standard mostrata.

02. Il conformismo volto a evitare di non piacere agli altri è definito da Deutsch e Gerard. influenza dissociata. influenza simbolica. influenza normativa. influenza partecipativa.

03. Nel suo studio classico relativo all'influenza della maggioranza, Asch mostrò che. l'influenza della maggioranza agiva anche in condizioni non ambigue. l'influenza della maggioranza non emergeva quando la risposta corretta era ovvia al partecipante. l'influenza della maggioranza agiva solo in condizioni ambigue. l'influenza della maggioranza è migliore di quella della minoranza.

04. Asch rilevò che il conformismo poteva essere ridotto. attraverso la rottura dell’unanimità. aumentando il numero di sperimentatori. nessuna delle risposte fornite: il conformismo non si più mai ridurre. lavorando in una stanza molto luminosa.

05. L’esperimento di Milgram circa l’obbedienza all’autorità prevedeva che i partecipanti assumessero il ruolo di insegnanti in un compito di apprendimento. e veniva loro chiesto di indicare la linea più lunga tra tre presentate. e veniva loro chiesto di somministrare un rinforzo negativo a ogni errore commesso da un presunto allievo. e veniva loro chiesto di dare sistematicamente delle risposte sbagliate in un compito di percezione visiva. e veniva loro chiesto di pagare alcuni membri dell'ingroup.

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