Antincendio

LA MESSA A TERRA DI IMPIANTI SERBATOI ED ALTRE STRUTTURE IMPEDISCE CHE SU TALI APPARECCHIATURE POSSA VERIFICARSI L'ACCUMULO DI CARICA ELETTROSTATICHE PRODOTTI PER MOTIVI DI SVARIATA NATURA. V. F.

LA VENTILAZIONE NATURALE OD ARTIFICIALE DI UN AMBIENTE DOVE POSSONO ACCUMULARSI GAS O VAPORI INFIAMMABILI FACILITA L'INSORGERE DI UN INCENDIO. V. F.

L'ADOZIONE DI PAVIMENTI ED ATTREZZI ANTISCINTILLA RISULTA INDISPENSABILE QUALORA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO VENGA PREVISTA LA PRESENZA DI GAS POLVERI O VAPORI INFIAMMABILI. V. F.

AL FINE DI PREVENIRE UN INCENDIO GLI IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DI SOSTANZE INFIAMMABILI VENGONO DOTATI DI DISPOSITIVI DI SICUREZZA DI VARIO GENERE. V. F.

LA SEGNALETICA DI SICUREZZA, RIFERITA IN PARTICOLARE AI RISCHI PRESENTI NELL'AMBIENTE DI LAVORO, È UNA DELLE MISURE DI PROTEZIONE. V. F.

LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI SONO FINALIZZATE ALLA RIDUZIONE DELLA PROBABILITÀ DI ACCADIMENTO DI UN INCENDIO. V. F.

LA TEMPERATURA DI INFIAMMABILITÀ È LA TEMPERATURA MINIMA ALLA QUALE I LIQUIDI COMBUSTIBILI EMETTONO VAPORI IN QUANTITÀ TALI DA INCENDIARSI IN CASO DI INNESCO. V. F.

DURANTE IL FLASH OVER LA TEMPERATURA DELL'AMBIENTE AUMENTA VELOCEMENTE. V. F.

VIENE INDICATA COME "FASE DI INCENDIO GENERALIZZATO" QUELLA SITUAZIONE IN CUI IL MATERIALE PARTECIPA NELLA SUA TOTALITÀ ALLA COMBUSTIONE. V. F.

L'ESPLOSIONE È IL RISULTATO DI UNA RAPIDA ESPANSIONE DI GAS DOVUTA AD UNA REAZIONE CHIMICA DI COMBUSTIONE. V. F.

LA TEMPERATURA DI ACCENSIONE O DI AUTOACCENSIONE È LA TEMPERATURA ALLA QUALE LA MISCELA COMBUSTIBILI-COMBURENTE INIZIA A BRUCIARE SPONTANEAMENTE IN MODO CONTINUO SENZA ULTERIORE APPORTO DI CALORE O DI ENERGIA DALL'ESTERNO. V. F.

IL LIMITE INFERIORE DI INFIAMMABILITÀ È LA PIÙ BASSA CONCENTRAZIONE IN VOLUME DI VAPORE DELLA MISCELA AL DI SOTTO DELLA QUALE NON SI HA ACCENSIONE IN PRESENZA DI INNESCO PER CARENZA DI COMBUSTIBILE. V. F.

I LIMITI DI INFIAMMABILITÀ INDIVIDUANO IL CAMPO DI INFIAMMABILITÀ ALL'INTERNO DEL QUALE SI HA, IN CASO DI INNESCO, L'ACCENSIONE E LA PROPAGAZIONE DELLA FIAMMA NELLA MISCELA. V. F.

L'ARIA TEORICA DI COMBUSTIONE È LA QUANTITÀ D'ARIA NECESSARIA PER RAGGIUNGERE LA COMBUSTIONE COMPLETA DI TUTTI I MATERIALI COMBUSTIBILI. V. F.

NELL'EVOLUZIONE DELL'INCENDIO SI POSSONO INDIVIDUARE QUATTRO FASI CARATTERISTICHE: FASE D'IGNIZIONE, FASE DI PROPAGAZIONE, INCENDIO GENERALIZZATO, ESTINZIONE E RAFFREDDAMENTO. V. F.

LA FASE DI PROPAGAZIONE DI UN INCENDIO È CARATTERIZZATA ANCHE DALLA RIDUZIONE DELLA VISIBILITÀ A CAUSA DEI FUMI DELLA COMBUSTIONE. V. F.

PER OTTENERE LO SPEGNIMENTO DELL'INCENDIO SI DEVE RICORRERE A UNO O PIÙ DEI SEGUENTI SISTEMI: ESAURIMENTO DEL COMBUSTIBILE, SOFFOCAMENTO, RAFFREDDAMENTO. V. F.

PER CIÒ CHE RIGUARDA LA SOSTANZA COMBURENTE, UN INCENDIO, NELLA QUASI TOTALITÀ DEI CASI ,VIENE ALIMENTATO DALL'OSSIGENO NATURALMENTE CONTENUTO NELL'ARIA. V. F.

SI DEFINISCE COME SOFFOCAMENTO, AI FINI DELLO SPEGNIMENTO DELL'INCENDIO, L'ALLONTANAMENTO O LA SEPARAZIONE DELLA SOSTANZA COMBUSTIBILE DAL FOCOLAIO D' INCENDIO. V. F.

PER LO SPEGNIMENTO DI UN INCENDIO NORMALMENTE SI UTILIZZA UNA COMBINAZIONE DELLE OPERAZIONI DI ESAURIMENTO DEL COMBUSTIBILE, DI SOFFOCAMENTO E DI RAFFREDDAMENTO. V. F.

SI DEFINISCE COME RAFFREDDAMENTO AI FINI DELLO SPEGNIMENTO DI UN INCENDIO LA SOTTRAZIONE DI CALORE FINO AD OTTENERE UNA TEMPERATURA INFERIORE A QUELLA NECESSARIA AL MANTENIMENTO DELLA COMBUSTIONE. V. F.

LE CONDIZIONI NECESSARIE PER AVERE UNA COMBUSTIONE SONO PRESENZA DEL COMBUSTIBILE PRESENZA DEL COMBURENTE E PRESENZA DI UNA SORGENTE DI CALORE. V. F.

LA COMBUSTIONE PUÒ AVVENIRE ANCHE SENZA SVILUPPO DI FIAMME SUPERFICIALI. V. F.

LA SEPARAZIONE DEL COMBURENTE DAL COMBUSTIBILE O LA RIDUZIONE DELLA CONCENTRAZIONE DI CONGRUENTE IN ARIA VIENE DEFINITA COME SOFFOCAMENTO AI FINI DELLO SPEGNIMENTO DI UN INCENDIO. V. F.

A SEGUITO DELL'INCENDIO SI SVILUPPANO GAS DI COMBUSTIONE, FIAMME, FUMO E CALORE. V. F.

L'OSSIDO DI CARBONIO (CO) È UN GAS TOSSICO. V. F.

I GAS DI COMBUSTIONE SONO QUEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE CHE RIMANGONO ALLO STATO GASSOSO ANCHE QUANDO RAGGIUNGONO RAFFREDDANDOSI LA TEMPERATURA AMBIENTE DI RIFERIMENTO DI 15 GRADI. V. F.

LA PRODUZIONE DEI GAS DI COMBUSTIONE DIPENDE DAL TIPO DI COMBUSTIBILE, DALLA PERCENTUALE DI OSSIGENO PRESENTE E DALLA TEMPERATURA RAGGIUNTA NELL'INCENDIO. V. F.

IL CALORE NON È LA CAUSA PRINCIPALE DELLA PROPAGAZIONE DEGLI INCENDI. V. F.

LE MISURE "DI PROTEZIONE" SERVONO A RIDURRE LE CONSEGUENZE DELL'INCENDIO. V. F.

I PRESIDI ANTINCENDIO SONO DEGLI STRUMENTI DI PROTEZIONE ATTIVA. V. F.

LE MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA VENGONO STUDIATE IN FASE DI PROGETTO. V. F.

LA RETE IDRICA ANTINCENDIO È UN IMPIANTO CHE RIENTRA NELLE MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA. V. F.

LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI TECNICI DI PROTEZIONE ATTIVA COMPRENDE L'ADDESTRAMENTO DELLE SQUADRE ANTINCENDIO. V. F.

LA PROTEZIONE PASSIVA È L'INSIEME DELLE MISURE DI PROTEZIONE CHE NON RICHIEDONO L'AZIONE DI UN UOMO O L'AZIONAMENTO DI UN IMPIANTO. V. F.

LE MISURE DI PROTEZIONE ATTIVA SONO QUELLE FINALIZZATE ALLA PRECOCE RILEVAZIONE DELL'INCENDIO ALLA SEGNALAZIONE E ALL'AZIONE DI SPEGNIMENTO DELLO STESSO. V. F.

LA PROTEZIONE ATTIVA È L'INSIEME DELLE MISURE CHE NON RICHIEDONO L'AZIONE DI UN UOMO O L'AZIONAMENTO DI UN IMPIANTO. V. F.

LE MISURE DI PROTEZIONE PASSIVA SONO QUELLE CHE HANNO COME OBIETTIVO LA LIMITAZIONE DEGLI EFFETTI DELL'INCENDIO. V. F.

MAGGIORE È IL CARICO DI INCENDIO MAGGIORI SARANNO LE CONSEGUENZE DELL'INCENDIO. V. F.

L'ORDINE E LA PULIZIA RIDUCONO LA PROBABILITÀ DELL'INSORGENZA DELL'INCENDIO. V. F.