Aspetti metodologici
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La nozione di BES, di uso comune nei paesi anglosassoni, non è univocamente definita. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta educativa scolastica annuale, "standard" - pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale – non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta educativa scolastica quotidiana, "standard" - pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale – non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta educativa scolastica quotidiana, eccezionale - pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale – non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura. In linea di massima e semplificando, tutte descrivono situazioni in cui la proposta regionale, "standard" - pur considerando una fisiologica fascia di variabilità individuale – non consente allo studente un apprendimento e uno sviluppo efficace, a causa delle difficoltà dovute a situazioni di varia natura. I processi inclusivi pertanto non si limitano a mobilitare solo capacità tecniche (quali quelle previste dalla integrazione), ma un impegno. a favorire contesti educativi che sappiano accogliere e promuovere la realizzazione di un progetto di ascolto indipendente e di una cittadinanza attiva. a favorire contesti educativi che sappiano respingere e promuovere la realizzazione di un progetto di vita indipendente e di una cittadinanza attiva. a favorire contesti educativi che sappiano accogliere e promuovere la realizzazione di un progetto di vita dipendente e di una cittadinanza attiva. a favorire contesti educativi che sappiano accogliere e promuovere la realizzazione di un progetto di vita indipendente e di una cittadinanza attiva. occorre la considerazione che. l’eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era minore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero minore di quelli di oggi e molti disturbi venivano riconosciuti ufficialmente. l’eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era maggiore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero minore di quelli di oggi e molti disturbi non venivano né riconosciuti ufficialmente né tantomeno i diritti di chi ne soffriva venivano tutelati. l’eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era minore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero minore di quelli di oggi e molti disturbi non venivano né riconosciuti ufficialmente né tantomeno i diritti di chi ne soffriva venivano tutelati. l’eterogeneità dei bisogni educativi che caratterizza la scuola di oggi era minore negli anni precedenti agli attuali: gli studenti di lingua e di culture diverse erano in numero maggiore di quelli di oggi e molti disturbi non venivano né riconosciuti ufficialmente né tantomeno i diritti di chi ne soffriva venivano tutelati. Il passaggio dall’inserimento all’integrazione e poi, da questa all’inclusione, non implica un semplice cambiamento semantico, ma si configura come un percorso formativo, un processo che l’intera comunità scolastica deve concretizzare in modo trasversale soffermandosi, in particolare, sui valori che il concetto di inclusione porta con sé: l’enfasi sullo sviluppo delle comunità scolastiche, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno, la riduzione dell'esclusione, della discriminazione e delle barriere all'apprendimento e alla partecipazione. la libertà, la dignità, la solidarietà, l’uguaglianza, il diritto, la partecipazione, la sostenibilità, la non violenza, la fiducia, l’onestà, il rispetto per la diversità e la valorizzazione della diversità stessa, l’enfasi sullo sviluppo delle comunità scolastiche, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno, la riduzione dell'esclusione, della discriminazione e delle barriere all'apprendimento e alla partecipazione. la libertà, la dignità, la solidarietà, l’uguaglianza, il diritto, la partecipazione, la sostenibilità, la non violenza, la fiducia, l’onestà, il rispetto per la diversità e la valorizzazione della diversità stessa, l’enfasi sullo sviluppo delle comunità scolastiche, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno. la libertà, la dignità, la solidarietà, l’uguaglianza, il diritto, la partecipazione, la sostenibilità, la non violenza, la fiducia, l’onestà, il sostegno al senso di appartenenza di ciascuno, la riduzione dell'esclusione, della discriminazione e delle barriere all'apprendimento e alla partecipazione. Possiamo definire l’integrazione sociale. come l’implementazione e la cura delle comunicazioni che consentano al soggetto di sentirsi parte di un gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità. come l’implementazione e la cura delle condizioni che consentano al soggetto di sentirsi parte di un gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità. come l’implementazione e la cura delle condizioni che consentano al soggetto di sentirsi escluso dal gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità. come la riduzione e la cura delle condizioni che consentano al soggetto di sentirsi parte di un gruppo classe, di una comunità scolastica, di una rete sociale e di una comunità. L’inclusione realizza pienamente il principio costituzionale del diritto allo studio, espresso. agli artt. 3 – 33 – 34 della Costituzione. agli artt. 6 – 63 – 64 della Costituzione. agli artt. 5 – 53 – 54 della Costituzione. agli artt. 4 – 43 – 44 della Costituzione. un’apposita Commissione Ministeriale, presieduta da Franca Falcucci ( che qualche anno dopo divenne Ministro della Pubblica Istruzione), prepara una relazione nella quale si inizia a parlare di una scuola che deve essere attenta alle diversità guardando l’handicap come una risorsa. Rappresenta questo un vero e proprio capovolgimento dell’ atteggiamento nei confronti degli alunni disabili. In quale anno?. 1974. 1984. 1964. 1994. Il 13 aprile 2017 è stato approvato il Decreto Legislativo n. 66 attuativo della Legge 13 Luglio 2015 n.107, entrato in vigore il 31 maggio 2017. Il suddetto Decreto reca le nuove norme per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. L’ articolo 1 in particolare. precisa principi e finalità dell’inclusione scolastica, chiarendo che l’inclusione scolastica non riguarda soltanto la disabilità, ma abbraccia tutti i bisogni educativi speciali e si realizza attraverso attività didattiche individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità. precisa principi e finalità dell’inclusione scolastica, chiarendo che l’inclusione scolastica riguarda soltanto la disabilità e si realizza attraverso attività didattiche individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità. precisa principi e finalità dell’inclusione scolastica, chiarendo che l’inclusione scolastica non riguarda soltanto la disabilità, ma abbraccia tutti i bisogni educativi speciali e si realizza attraverso attività didattiche non individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità. precisa principi e finalità dell’educazione finanziaria, chiarendo che l’inclusione scolastica non riguarda soltanto la disabilità, ma abbraccia tutti i bisogni educativi speciali e si realizza attraverso attività didattiche individualizzate e personalizzate che permettano a tutti gli studenti di sviluppare le proprie potenzialità. Il Decreto Legislativo n.96 del 7 agosto 2019 (cd Decreto Inclusione) contiene il. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di affidamentoo ragionevole. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di certificazione ragionevole. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di accomodamento ragionevole. il riferimento del tutto nuovo, al concetto di comunicazione ragionevole. Seconda importante modifica è l’intento, chiaramente espresso dal decreto. di recepire al massimo le linee guida internazionali, basandosi su un approccio inclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all’OCSE. di recepire al massimo le linee guida internazionali, basandosi su un approccio esclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all’ICF. di recepire al massimo le linee guida nazionali, basandosi su un approccio inclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all’ICF. di recepire al massimo le linee guida internazionali, basandosi su un approccio inclusivo che tenga in considerazione una visione più ampia, collegata all’ICF. Con il Decreto n. 96/19 si ripensa la scuola con una nuova architettura. ovvero una scuola esclusiva in senso lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i massimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. ovvero una scuola inclusiva in senso lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i minimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. ovvero una scuola integrativa in senso stretto e non lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i massimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. ovvero una scuola inclusiva in senso lato, in grado di portare avanti tutti i singoli alunni nel tentativo di ottenere i massimi risultati, sia a livello didattico ed educativo, da tutti gli studenti, in definitiva una vera scuola per tutti. il Decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 29 dicembre 2020, n. 182. definite le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano Assistenziale individualizzato (PAI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. definisce le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. definite le modalità per l'assegnazione delle misure di sostegno di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativoInterno (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. definisce le modalità per l'assegnazione delle misure di accompagnamento di cui al decreto legislativo 66/2017 e il modello di piano educativo individualizzato (PEI), da adottare da parte delle istituzioni scolastiche. Il Decreto del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, 29 dicembre 2020, n. 182 istituisce: Il Gruppo di Lavoro Operativo - GLO. Il Gruppo di Lavoro Unico - GLU. Il Gruppo di Lavoro Indipendente - GLI. Il Gruppo di Lavoro Esterno - GLE. la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità è del. 2001. 1923. 2016. 2006. il principio del mainstreaming. implica una gestione delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche generali, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei normodotati. implica una gestione delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche di un singolo partito, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei disabili. implica un rifiuto delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche generali, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei disabili. implica una gestione delle problematiche relativa alla disabilità nel contesto delle politiche generali, ognuna delle quali, per il suo ambito, deve prevedere fin dall'inizio interventi che tengano in considerazione le esigenze dei disabili. I PCTO saranno attuati per una durata complessiva. a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. a) non inferiore a 300 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 70 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. a) non inferiore a 210 ore nel triennio terminale del percorso di studi degli istituti professionali; b) non inferiore a 150 ore nel secondo biennio e nell’ultimo anno del percorso di studi degli istituti tecnici; c) non inferiore a 50 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei. Un riferimento legislativo significativo in merito alla prima richiesta di integrazione lavorativa dei soggetti handicap è riconducibile. all’articolo n°18 della Legge-quadro del 1992 n°204 secondo cui “le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l’ inserimento e l’integrazione lavorativa di persone handicappate”. all’articolo n°18 della Legge-quadro del 1996 n°104 secondo cui “le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l’ inserimento e l’integrazione lavorativa di persone handicappate”. all’articolo n°18 della Legge-quadro del 1992 n°104 secondo cui “le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l’ inserimento e l’integrazione lavorativa di persone handicappate”. all’articolo n°18 della Legge-quadro del 2000 n°104 secondo cui “le regioni istituiscono cooperative sociali di lavoro, di servizi e di centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato che svolgono attività idonee a favorire l’ inserimento e l’integrazione lavorativa di persone handicappate”. Costruire la propria conoscenza, le proprie attitudini e i propri atteggiamenti in situazione consente ai discenti con disabilità e in generale con bisogni educativi speciali. di sviluppare, di consolidare e di potenziare la propria autonomia, la propria autoefficacia e la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé. di ridurre la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé. di diminuire la propria autoefficacia e la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé. di contenere la propria autonomia, la propria autoefficacia e la propria autostima riuscendo a conquistare in maniera graduale la consapevolezza del sé. I fini proposti nel Documento Falcucci erano di una portata innovativa senza precedenti, soprattutto per quegli anni. poiché non era più l’alunno a dover frequentare la scuola, ma era proprio la scuola - che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ciò che avveniva fuori - a dover prendere per mano tali studenti, guidandoli nel percorso di crescita. poiché non era più l’alunno a doversi adeguare all’istituzione scolastica, ma era proprio la scuola - che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ciò che avveniva fuori - a dover prendere per mano tali studenti, guidandoli nel percorso di crescita. poiché era l’alunno a doversi adeguare all’istituzione scolastica, ma era proprio la scuola - che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ciò che avveniva fuori - a dover prendere per mano tali studenti, guidandoli nel percorso di crescita. poiché non era più l’alunno a doversi adeguare all’istituzione scolastica, ma era proprio la scuola - che fino ad allora era stata afflitta da una forte autoreferenzialità e che quindi guardava solo al suo interno senza preoccuparsi di ciò che avveniva fuori - a dover affidare ad altre associazioni il loro percorso di crescita. Nella Relazione Falcucci viene chiarito. che per poter efficacemente iniziare il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente “accogliere”, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali minime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. che per poter efficacemente portare a termine il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente “accogliere”, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali massime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. che per poter efficacemente portare a termine il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente “accogliere”, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali minime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. che per poter efficacemente portare a termine il percorso di superamento di ogni forma di emarginazione nei confronti degli studenti handicappati, garantendo loro una condizione di piena integrazione, era necessario un nuovo modo di concepire ed attuare la scuola, per poterli realmente escludere, era infatti necessario superare il concetto delle mete culturali minime pervenendo ad un diverso criterio di valutazione. Secondo il documento Falcucci. i vantaggi dell’intervento di gruppo non dovevano essere “pregiudicati” dagli svantaggi della separazione dal gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicchè anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la connessione con la normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. i vantaggi dell’intervento individualizzato non dovevano essere “pregiudicati” dagli svantaggi della separazione dal gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicchè anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la connessione con la normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. i vantaggi dell’intervento individualizzato non dovevano essere “pregiudicati” dagli svantaggi dellinserimento nel gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicchè anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la connessione con la normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. i vantaggi dell’intervento individualizzato non dovevano essere “pregiudicati” dagli svantaggi della separazione dal gruppo degli alunni normali; un lavoro congiunto sarebbe stato certamente più stimolante, sicchè anche per il sostegno ed il recupero doveva essere favorita la separazione dalla normale attività scolastica in maniera da impedire il concepimento di un livello distinto di programmazione e di verifica. Nella Commissione Falcucci venne indicato il numero di studenti che ogni singola classe doveva raccogliere al proprio interno, stimato in non più di. dieci alunni. venticinque alunni. trenta alunni. venti alunni. Il fine ultimo rimaneva comunque quello della piena integrazione, e tutte le scuole si sarebbero dovute uniformare per diventare “la scuola di tutti” e il Documento riporta integralmente che. “Tale scuola non deve essere configurata in nessun modo come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole comuni, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell’ ordinamento scolastico di cui essa può costituire un esempio da non seguire. “Tale scuola deve essere configurata come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole comuni, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell’ordinamento scolastico di cui essa può costituire l’iniziale attuazione”. “Tale scuola non deve essere configurata in nessun modo come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole comuni, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell’ ordinamento scolastico di cui essa può costituire l’iniziale attuazione”. “Tale scuola non deve essere configurata in nessun modo come un nuovo tipo di scuola speciale o differenziata, ma essere un prototipo per tutte le scuole speciali, quali dovranno risultare al termine del processo globale di ristrutturazione dell’ ordinamento scolastico di cui essa può costituire l’iniziale attuazione”. La Commissione Falcucci studiò particolari accorgimenti in base ai singoli gradi di scuola e per quella primaria previde che i bambini in condizione di disabilità. avessero il diritto di priorità all’atto dell’iscrizione, ciò proprio in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il settimo anno di età, dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. non avessero il diritto di priorità all’atto dell’iscrizione, ciò proprio in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il sesto anno di età, dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. avessero il diritto di priorità all’atto dell’iscrizione, ciò proprio in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il decimoanno di età, dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. avessero il diritto di priorità all’atto dell’iscrizione, ciò proprio in ragione della funzione essenziale che la scuola svolgeva in favore dello sviluppo della persona, innovando in tal modo la previsione secondo la quale tali alunni, non appena compiuto il sesto anno di età, dovevano essere esclusi dal predetto grado di scuola. La Commissione da ultimo, specificava. la necessità di superare le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di immettere nelle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità; tale processo doveva essere attuato con immediatezza tenendo in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. la necessità di superare le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di immettere nelle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità; tale processo doveva essere scadenzato secondo precise e reali tappe che tenessero anzitutto in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. la necessità di mantenere le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di immettere nelle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità; tale processo doveva essere scadenzato secondo precise e reali tappe che tenessero anzitutto in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. la necessità di superare le strutture scolastiche specializzate facendo in modo di escludere dalle scuole normali tutti gli studenti in condizioni di disabilità; tale processo doveva essere scadenzato secondo precise e reali tappe che tenessero anzitutto in considerazione la gravità del disturbo di tali studenti. non si può fare a meno di rilevare come la scuola di oggi sia profondamente mutata da quella in cui si trovò ad operare il Documento Falcucci. il viaggio da percorrere per una totale integrazione dei disabiliappare tuttavia tristemente lungo in quanto. Sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancora molto netto, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall’atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / “ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di debolezza posseduti da ciascuna persona in condizione di disabilità. il viaggio da percorrere per una totale integrazione dei disabiliappare tuttavia tristemente lungo in quanto. Sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancora molto netto, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall’atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / “ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di forza e le potenzialità possedute da ciascuna persona in condizione di disabilità. il viaggio da percorrere per una totale integrazione dei disabiliappare tuttavia tristemente lungo in quanto sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancoralabile, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall’atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / “ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di forza e le potenzialità possedute da ciascuna persona in condizione di disabilità. il viaggio da percorrere per una parziale integrazione dei disabiliappare tuttavia tristemente lungo in quanto Sono molti i contesti in cui il confine tra normalità e diversità appare ancora molto netto, un confine che spesse volte dipende dagli occhi di chi guarda, dall’atteggiamento assunto da chi riesce ad evidenziare solo il deficit / “ciò che manca”, non riuscendo a cogliere invece i punti di forza e le potenzialità possedute da ciascuna persona in condizione di disabilità. Per concludere la presente riflessione ci si avvarrà di un altro passo estratto dal Documento Falcucci, per mostrare la sua straordinaria attualità: “La Commissione mentre considera la realizzazione di un nuovo modo di essere della scuola, un obiettivo fondamentale, generale ed irrinunciabile, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessariamente graduale, realistico ... È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (...) occorre escludere la società da questo impegno, giacché l’emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”. La Commissione mentre considera la realizzazione di un nuovo modo di essere della scuola, un obiettivo fondamentale, generale ed irrinunciabile, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessariamente graduale, realistico ... È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (...) occorre coinvolgere la società in questo impegno, giacché l’emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”. “La Commissione mentre considera la realizzazione di un nuovo modo di essere della scuola, un obiettivominimo, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessariamente graduale, realistico ... È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (...) occorre coinvolgere la società in questo impegno, giacché l’emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”. La Commissione mentre considera la realizzazione di un antico modo di essere della scuola, un obiettivo fondamentale, generale ed irrinunciabile, ritiene che esso costituisca il punto di arrivo di un processo necessariamente graduale, realistico ... È superfluo sottolineare che le necessarie e profonde modificazioni strutturali della scuola non sono per sé sufficienti (...) occorre coinvolgere la società in questo impegno, giacché l’emarginazione sociale nasce oltre che da condizioni strutturali, da modelli culturali del costume”. La Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012... Definisce la figura dell’insegnante di sostegno. Definisce la differenza fra disabilità, handicap e malattia. Definisce il concetto di Bisogno Educativo Speciale. Definisce la figura dell’assistente ad persona. Qualora ad un soggetto sia stata diagnosticata una disabilità intellettiva, con un Q.I, pari a 60, è possibile affermare che questo soggetto è affetto da un deficit: Moderato. Grave. Lieve. Profondo. Nel testo “La solitudine dei numeri primi”, proposto durante il corso per un’esercitazione, i personaggi di Michela e Mattia sono: Due fratelli gemelli, molto diversi fra loro. Due fidanzati che affrontano insieme una disabilità. Due insegnanti volenterosi. I genitori di un bambino con Bisogni Educativi Speciali. La sindrome genetica dell’X fragile comporta: Ritardo mentale, dismorfofobia. Ritardo mentale, fragilità ossea e cartilaginea. Ritardo mentale, sviluppo sociale simil-autistico. itardo mentale, fragilità psichica simil-psicotica. Il testo “Hound dog”, proposto durante il corso per un’esercitazione, racconta la storia del protagonista che... Frequenta una scuola in cui subisce le angherie di alcuni bulli, finché, nonostante una grave compromissione neuro-motoria, si ribella. Frequenta una scuola in cui assiste, prima da vicino di banco e poi da amico, un coetaneo affetto da una grave compromissione neuro-motoria. Al canile della sua città adotta un cane che, per una disabilità di tipo neuro-motorio, nessuno ha mai voluto adottare. Attraverso la canzone omonima di Elvis Presley scopre la propria passione per la musica. Chi è l’autore che ha descritto nel bambino di 9-12 mesi la rivoluzione socio-cognitiva (vale a dire la capacità del piccolo di comprendere le intenzioni dell’altro, condividere l’attenzione con l’adulto su un oggetto esterno, mettere in campo gesti comunicativi come l’indicare dichiarativo)?. Michael Tomasello. Jean Piaget. Peter Fonagy. Jerome Bruner. La scarsa velocità nella lettura e la scrittura caratterizzata da lentezza esecutiva sono un esempio di co-morbidità fra. Dislessia e Disgrafia. Dislessia e Disturbo da Deficit dell’Attenzione. Dislessia e Disortografia. Deficit cognitivo (ritardo mentale) e disprassia. Quali tra queste caratteristiche sono necessarie per una diagnosi di DDAI (Disturbo da Deficit dell’Attenzione con Iperattività)?. Disattenzione, iperattività ed impulsività. Disturbo specifico dell’apprendimento e disattenzione. Stereotipie motorie e deficit nell’attenzione condivisa. Scarsa memoria di lavoro e difficoltà nelle relazioni sociali. I disturbi esternalizzanti sono: Disturbi conseguenti a sofferenze perinatali. Psicopatologie caratterizzate da comportamenti disturbati (Agitazione psicomotoria, oppositivtà, disattenzione, comportamento dirompente...). Disturbi riconducibili a eventi traumatici occorsi durante i primi anni di vita. Problematiche che riguardano la sfera delle relazioni con gli altri (chiusura relazionale oppure comportamenti aggressivi). Fra i criteri che definiscono il Disturbo della Condotta, troviamo: Atteggiamenti e comportamenti oppositivi e provocatori. Aggressione a persone/animali e distruzione di proprietà. Aggressività verbale e fisica verso i coetanei, atti di bullismo. Disattenzione, Iperattività, Aggressività, Impulsività. Alcuni dei fattori di rischio per il Disturbo Oppositivo-Provocatorio sono: L’iperattività motoria, il temperamento difficile e reattivo, gli stili educativi particolarmente rigidi, la depressione materna. Il basso peso alla nascita, l’ospedalizzazione precoce, il distacco precoce dalla madre, l’ambiente socio-culturale povero. La frequenza dell’asilo nido, l’aver contratto malattie infantili quali varicella e morbillo, la presenza di fratelli, la presenza di conflitti familiari. Uno stile genitoriale lassista oppure rigido e vissuti di trascuratezza e di “bisogno di risarcimento” da parte del bambino. Il disturbo d’ansia da separazione nel bambino è caratterizzato da: Ansia manifestata quando il bambino deve allontanarsi dalle figure di riferimento. Paure riguardanti stati dissociativi, allucinatori e di ritiro autistico. Mancanza di produzione del gesto dell’indicare dichiarativo. Comportamenti aggressivi e di ritiro verso il terapeuta ed i genitori, al momento dell’inizio e della fine di una seduta di riabilitazione. Per convenzione, da quando viene fatta la diagnosi di fobia scolare?. Con l’inizio della scuola dell’infanzia. Con l’inizio della scuola primaria. Con l’inizio della scuola secondaria di primo grado. Con l’inizio della scuola secondaria di secondo grado. Quali fra questi sono sintomi del Disturbo Ossessivo-Compulsivo?. I rituali per ridurre l’ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli, non le idee di riferimento. Nessuna fra le opzioni proposte. Le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso ego sintoniche, ed i rituali per ridurre l’ansia, trovare sollievo ed evitare conseguenze spiacevoli. Solo le idee di riferimento, pervasive ed eccessive, spesso egosintoniche, non i rituali. Momenti di inerzia totale, alternata a irritabilità ed esplosioni di rabbia, mancanza di interesse per le attività scolastiche e ludiche, sensazione di non valere niente... quale disturbo infantile (e non solo) è caratterizzato da questi segni e sintomi?. Disturbo Ossessivo-Compulsivo. Disturbo depressivo. Disturbo Oppositivo-Provocatorio. Disturbo generalizzato dello sviluppo. Nei bambini adottati è frequente trovare. Un atteggiamento proattivo verso i coetanei in difficoltà. Un “romanzo delle origini” che il bambino inventa per sopperire a quanto non sa dei propri genitori biologici. Un comportamento multi-problematico di tipo esternalizzante. Un quoziente intellettivo superiore alla media, derivante da una volontà di compensazione di antiche ferite. Nei Disturbi Somatoformi. L’attenzione del paziente è focalizzata su fenomeni di natura somatica. Tutte le altre tre alternative proposte sono corrette. I sintomi causano un forte disagio o limitazioni nel normale funzionamento sociale, scolastico, lavorativo. I sintomi lamentati non sono suffragati dai referti degli esami di laboratorio e non sono riscontrabili in nessuna condizionecmedica nota. Nei soggetti diabetici, i più comuni sintomi di iperglicemia sono: Allucinazioni e delirio, fino al coma. Sonnolenza, irritabilità e stanchezza. Sete, frequente bisogno di urinare e vista offuscata. Umore euforico e loquacità improvvisa ed eccessiva. Parlando di Self Harm e Risk Taking... Il Risk-Taking implica trasgredire le regole imposte dall’adulto, sfidare i propri limiti, sperimentare situazioni nuove. Entrambe le condotte sono indice di grave disagio familiare e sociale. Entrambe le condotte sono tipiche della prima infanzia. Il Self Harm è equiparabile ad un tentativo di suicidio. La storia di Teddy Stoddard, proposta durante il corso per un’esercitazione, ci suggerisce che... Un Disturbo della Condotta può evolvere in negativo con l’adolescenza, fino a comportare la carcerazione del soggetto. Un periodo di difficoltà, anche intenso, può essere transeunte e può risolversi per il meglio (un BES può non essere definitivo). Un grave lutto in famiglia può pregiudicare la carriera scolastica di un alunno. Un Disturbo della Condotta può evolvere in positivo con l’adolescenza, fino a scomparire. E' fondamentale compilare il PEI proprio per fare in modo che ci sia: una programmazione annuale. una programmazione prestabilita. una programmazione adatta. una programmazione stabilita. Nell’ambiente scolastico, al fine di progettare in modo coerente e funzionale con le caratteristiche specifiche dell’ alunno, è necessario: un periodo sperimentale. un periodo di osservazione. un periodo di valutazione. un approccio terapeutico. Con il DSM-II (1968) annullamento del termine. didattica. comprensione. relazione. reazione. Gli scopi del nuovo modello ICF tendono ad offrire una visione globale: del deficit in atto. della patologia in atto. della malattia e non della persona. della persona e non della malattia. Le Linee Guida sull’ integrazione scolastica, introducono. due elementi di riferimento importanti. tre elementi di riferimento importanti. quattro elementi di riferimento importanti. cinque elementi di riferimento importanti. Prendono parte al GLO: il dirigente. il terapista. i genitori dell’alunno con disabilità. il DSGA. Possono essere chiamati a prendere parte alle riunioni del GLO anche. i collaboratori scolastici. i tecnici. altri esperti che operano in modo stabile nella scuola. i segretari. Nel PEI sono indicati chiaramente e dettagliatamente gli interventi di: di prevenzione. assistenza di base. di assistenza. di autostima. I qualificatori che vengono usati per quantificare il livello di ostacolo o di facilitazione sono: nessuna delle altre risposte è corretta. delle rivelazioni statistiche. dei numeri che vanno da 0 a 4. dei grafici. Certificare le competenze spetta: al team docenti. al consiglio di classe. al team docenti e al consiglio di classe. al GLO. La presenza di due insegnati di sostegno per Daniele ha rappresentato: un problema. una strategia di intervento fallimentare. una strategia di intervento vincente. nessuna delle altre risposte è corretta. Alessia presenta dei problemi: emotivi. cognitivi. comportamentali. cognitivi con disturbi emozionali. I DSA possono manifestarsi: anche in bambini intelligenti, senza problematiche socio-culturali e con una scolarizzazione adeguata. nessuna delle altre risposte. solo in bambini con ritardo mentale. solo in bambini con problematiche socio-culturali e con una scolarizzazione non adeguata. Un esempio di strumento compensativo può essere: leggere per lui a voce alta. promuovere l’utilizzo di uno o più strumenti compensativi per la lettura. evitare la lettura ad alta voce in classe. “individualizzare” l’apprendimento della lettura. La Legge 170/2010: in assenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, che quindi possono non costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. in presenza di capacità cognitive non adeguate, in presenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, che possono quindi costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. in presenza di capacità cognitive adeguate, ma in presenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, che possono quindi costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. Si possono dispensare alunni e studenti dalle prestazioni scritte in lingua straniera in corso d’anno scolastico e in sede di esami di Stato, nel caso in cui ricorrano le seguenti condizioni: certificazione di DSA - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne. certificazione di DSA - richiesta di dispensa dalle prove scritte di lingua straniera presentata dalla famiglia o dall’allievo se maggiorenne - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea o permanente. nessuna delle altre risposte. certificazione di DSA - approvazione da parte del consiglio di classe che confermi la dispensa in forma temporanea opermanente. Il DM 12/07/2011 si compone di: 7 articoli. 9 articoli. 5 articoli. 10 articoli. La didattica personalizzata: è sinonimo di “autoappredimento". è sinonimo di “didattica individualizzata”. calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali, soprattutto sotto il profilo qualitativo. calibra l’offerta didattica e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, ma non considera molto le differenze individuali, soprattutto sotto il profilo qualitativo. Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un documento di programmazione annuale in cui vengono esplicitati: nessuna delle altre risposte. gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno con DSA. gli interventi che intendono mettere in atto per ogni alunno certificato con la Legge 104/92. le regole di comportamento per ogni alunno certificato con la Legge 104/92 Lezione 008. PDP deve essere redatto e firmato dalle parti entro la fine del mese di: Settembre. Maggio. Febbraio. Novembre. Le poche ricerche italiane condotte con metodologie di screening per l’individuazione del rischio di DSA (e per la sua riduzione) hanno confermato come: sia possibile rintracciare una continuità tra difficoltà di sviluppo (soprattutto linguistico) nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e difficoltà di apprendimento del codice orale. sia possibile rintracciare una continuità tra difficoltà di sviluppo (soprattutto linguistico) nel primo anno della scuola dell’ infanzia e difficoltà di apprendimento del codice scritto. sia possibile rintracciare una continuità tra difficoltà di sviluppo (soprattutto linguistico) nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e difficoltà di apprendimento del codice scritto. nessuna delle altre risposte. Per facilitare la comprensione e gli interventi possibili, possiamo suddividere i fattori di rischio per un DSA in: nessuna delle altre risposte. fattori sociali e fattori antropologici. fattori neurologici e fattori personali. fattori socio-ambientali e fattori personali. Scrittura e lettura: la prima è naturale, la seconda l’esito di un apprendimento indotto dall’esterno. nessuna delle altre risposte. la seconda naturale e la prima l’esito di un apprendimento indotto dall’esterno. non sono naturali, ma l’esito di un apprendimento indotto dall’esterno. La lateralità definisce: nessuna delle altre risposte. la mano dominante, quella che scrive. un meccanismo di difesa del bambino. la formazione del pensiero del bambino. Il modello a due vie per la scrittura ritiene che: la scrittura di parole sconosciute o di sequenze di fonemi avvenga attraverso un “processo non lessicale” di Conversione Fonema-Grafema, che utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta detto “via fonologica”. la scrittura di parole sconosciute o di sequenze di fonemi avvenga attraverso un “processo non lessicale” di Conversione Fonema-Grafema, ma che non utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta detto “via fonologica”. nessuna delle altre risposte. la scrittura di parole sconosciute o di sequenze di fonemi avvenga attraverso un “processo lessicale” di Conversione Fonema-Grafema, ma che non utilizza le regole di corrispondenza tra lingua parlata e lingua scritta. La rappresentazione spaziale del bambino è dominata fino ai 7 anni circa, secondo le teorie psicologiche di Piaget, dai cosiddetti: principi topologici. principi sociali. principi antropologici. principi neurologici. Possiamo distinguere la consapevolezza fonologica in: globale e autocentrata. analitica e eterodiretta. globale e personale. globale e analitica. Quando si impara a leggere e scrivere, ci sono delle competenze cognitive (denominati prerequisiti) che sono coinvolte nel processo della letto-scrittura. Tra queste possiamo annoverare: la discriminazione visiva; la discriminazione uditiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); la coordinazione oculo-manuale; l’associazione visivo-verbale e l’accesso lessicale rapido; l’ elaborazione semantica di anticipazione. la discriminazione visiva; la discriminazione uditiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); la coordinazione oculo-manuale; l’associazione visivo-verbale e l’accesso lessicale rapido. la discriminazione visiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); la coordinazione oculo-manuale; l’associazione visivo-verbale e l’accesso lessicale rapido; l’elaborazione semantica di anticipazione. la discriminazione visiva; la discriminazione uditiva; la memoria fonologica a breve termine; le abilità metafonologiche (o di consapevolezza fonologica); l’associazione visivo-verbale e l’accesso lessicale rapido; l’elaborazione semantica di anticipazione. Secondo Olivaux, possiamo distinguere i seguenti tipi di disgrafia. strumentali – relazionali - non espressiva della personalità dello scrivente. relazionali - non espressiva della personalità dello scrivente. strumentali – non espressiva della personalità dello scrivente. strumentali – relazionali - funzionali. La disortografia è: nessuna delle altre risposte. una difficoltà nella lettura. una difficoltà nel calcolo numerico. la difficoltà a tradurre correttamente in forma grafica i suoni che compongono le parole. Tra gli errori fonologici nella disortografia, rientrano: omissione o aggiunta di lettere - inversione di lettere o sillabe - scambio di lettere - gruppi ortografici complessi. omissione o aggiunta di lettere - inversione di lettere o sillabe - scambio di lettere. inversione di lettere o sillabe - scambio di lettere - gruppi ortografici complessi. omissione o aggiunta di lettere - inversione di lettere o sillabe - gruppi ortografici complessi. La discalculia è una difficoltà specifica nell’apprendimento del calcolo che si manifesta : nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di problemi. nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente. nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella risoluzione di problemi. nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di problemi. La discalculia va identificata: a scolarizzazione avviata e dopo un brevissimo periodo di osservazione del bambino. prima della scolarizzazione e dopo un denso periodo di osservazione dei possibili cambiamenti del bambino. nessuna delle altre risposte. a scolarizzazione avviata e dopo un denso periodo di osservazione dei possibili cambiamenti del bambino. Ancora poco analizzato e indagato rimane il libro di testo. Da una ricerca condotta da Fantozzi (2016), si cerca di stabilire se e quanto sia possibile intervenire procurando il minor danno possibile al resto della classe, integrando l’attività didattica perché tutti insieme possano lavorare sullo stresso strumento. La ricerca pone alle proprie basi due documenti fondamentali per garantire una progettazione universale nelle nostre scuole: la Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità (ONU 2006) e l’International Classification of Functioning, Disability and Health (OMS 2001). la Convenzione delle Nazioni Unite per i diritti delle persone con disabilità (ONU 2006) e il DSM V. nessuna delle altre risposte. L’International Classification of Functioning, Disability and Health (OMS 2001) e il DSM V. Non esistono evidenze scientifiche sull’efficacia di queste misure sui livelli di leggibilità del testo per le persone con dislessia, ma è opportuno indicare tali criteri, esito di confronti tra professionisti dell’apprendimento e utili per personalizzare o individualizzare i testi scolastici nelle nostre scuole: testo non giustificato - interruzione di riga che segua il ritmo del racconto - parole non spezzate per non interrompere il ritmo di lettura - interlinea doppia tra le righe - paragrafi brevi e separati - utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo. testo giustificato - interruzione di riga che segua il ritmo del racconto - parole non spezzate per non interrompere il ritmo di lettura - interlinea doppia tra le righe - paragrafi brevi e separati - utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo. testo non giustificato - interruzione di riga che segua il ritmo del racconto - parole spezzate per interrompere il ritmo di lettura - interlinea doppia tra le righe - paragrafi brevi e separati - utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo. testo non giustificato - interruzione di riga che segua il ritmo del racconto - parole non spezzate per non interrompere il ritmo di lettura - interlinea singola tra le righe - paragrafi brevi e separati - utilizzo di immagini che facilitino la comprensione del testo. La didattica è la teoria e la pratica dell’insegnamento ed ha per oggetto di studio: i metodi - le pratiche - le tecniche di insegnamento. i metodi - le pratiche. i metodi - le tecniche di insegnamento. le pratiche - le tecniche di insegnamento. Gli aspetti di base della didattica laboratoriale sono: la manipolazione concreta; l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; lo “spiazzamento cognitivo” ; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica. la manipolazione concreta; l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; lo “spiazzamento cognitivo ”; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica; il coinvolgimento emotivo e cognitivo. la manipolazione concreta; l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica; il coinvolgimento emotivo e cognitivo. l’utilizzo di una determinata procedura nelle varie attività; la creatività; lo “spiazzamento cognitivo”; la molteplicità dei livelli di interpretazione e dei punti di vista; la valenza metaforica; il coinvolgimento emotivo e cognitivo. Gli elementi che rendono efficace la cooperazione sono: l’interdipendenza positiva - la responsabilità individuale e di gruppo - l’interazione costruttiva - l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo - la valutazione di gruppo. l’interdipendenza positiva - la responsabilità individuale e di gruppo - l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo - la valutazione di gruppo. l’interdipendenza positiva - la responsabilità individuale e di gruppo - l’interazione costruttiva - l’attuazione di abilità sociali specifiche e necessarie nei rapporti interpersonali all’interno del piccolo gruppo. l’interdipendenza positiva - la responsabilità individuale e di gruppo - l’interazione costruttiva - la valutazione di gruppo. Lo “Student Team Learning” è stato ideato da: Jack Mezirow. Jerome Bruner. Daniel Goleman. Robert Slavin. Abbiamo sempre due piani fondamentali che dobbiamo considerare se vogliamo comprendere il funzionamento di un’ organizzazione: attivo e emergente. deliberato e attivo. passivo e emergente. deliberato e emergente. Le comunità di pratica (CdP) sono: nessuna delle altre risposte. forme di aggregazione che nascono dalla volontà istituzionale e dall’interesse degli attori organizzativi di condividere impegni, costruire nuove mission, generare alleanze anche inedite tra gruppi professionali differenti. forme di aggregazione che non nascono dalla volontà istituzionale, ma dall’interesse degli attori organizzativi di condividere impegni, costruire nuove mission, generare alleanze anche inedite tra gruppi professionali differenti. forme di aggregazione che non nascono dalla volontà istituzionale, ma dall’interesse degli attori organizzativi di condividere impegni, ma senza costruire nuove mission e generare alleanze anche inedite tra gruppi professionali differenti. Ogni docente, all’interno della propria organizzazione scolastica, troverà alcuni tipi di curricolo: esplicito e implicito. nessuna delle altre risposte. esplicito e nullo. esplicito; implicito; nullo. Lavorare sulle “distorsioni” significa: rilevare le presupposizioni esplicite, le assunzioni tacite, le idee radicate nel contesto culturale cui si appartiene, che condensano le nostre idee sulla natura delle cose. nessuna delle altre risposte. rilevare le presupposizioni implicite, le assunzioni tacite, le idee radicate nel contesto culturale cui si appartiene, che condensano le nostre idee sulla natura delle cose. rilevare le presupposizioni implicite, le assunzioni esplicite, le idee radicate nel contesto culturale cui si appartiene, che condensano le nostre idee sulla natura delle cose, cui corrispondono da un lato un ‘sapere personale'. In quale legge viene prevista per la prima volta la presenza di insegnati di sostegno nella scuola dell'obbligo?. Legge 517 del 1971. Legge 517 del 1977. Legge 104 del 1992. 503/03. Quanti sistemi di scolarizzazione è possibili individuare in Europa?. 3. 7. 2. 5. Il sistema bidirezionale coinvolge esclusivamente Belgio e Svizzera. Non esiste. FALSO. VERO. Coinvolge tutti i Paesi Europei. "Ogni bambino ha un fondamentale diritto all’educazione e caratteristiche, interessi ed abilità unici". Non è un principio inclusivo. Fa parte della Dichiarazione di Salamanca. Si riferisce alla sistema scolastico svedese. E' un concetto legato esclusivamente alla scuola dell'obbligo. L'acronimo PNSD sta per. Programmazione Neutra Scuola e Didattica. Piano Nazionale Scuola Digitale. Piano Nazionale Servizi Didattici. Prodotti Nazionali per la Scuola Digitale. Cosa si intende con "multitasking". Il gruppo degli insegnanti di sostegno. La gestione dell'alunno con DSA. La sovrapposizione di più software. l’abilità di rispondere a stimoli multipli che si presentano in contemporanea. Quali sono i macro-principi fondamentali per il concetto di "accessibilità"?. Telematico, multi-lingue, essenziale, dinamico. Multitasking, digitale e tecnologicamente avanzato. Percepibile, utilizzabile, comprensibile e robusto. telematico e funzionale. Su quanti principi si basa lo Universale Design?. 5. 7. 9. 3. Il piano di rinnovamento strutturale deve considerare: Il modo di fare didattica come l’obiettivo principale e l'ICT come lo strumento per poterlo attuare. Soltanto gli aspetti organizzativi. La formazione continua nell'utilizzo delle TIC. La multifattorialità dell'insegnamento. "Le persone possono apprendere più a fondo dalle parole e dalle immagini..." è una citazione di: Sweller. Calvani. Piaget. Mayer. Per "processi cognitivi essenziali" Mayer intende. I necessari per comprendere il materiale essenziale di un contenuto multimediale. Le abilità informatiche dell'alunno. Le abilità informatiche del docente. L'elaborazione cognitiva di un contenuto multimediale. Tra le teorie dell'apprendimento e l'applicazione delle tecnologie vige un rapporto di. Non c'è alcun rapporto. Nessuna delle risposte. Seguono percorsi di evoluzione opposti. Reciproca influenza. L’idea che l’apprendimento è qualcosa di osservabile e verificabile nel comportamento che lo determina fa riferimento a quale concetto?. SEDA. SEN. Istruzione programmata. UDL. Il funzionamento del nostro sistema di memoria per input ed output è noto con il nome di. HIC. BEG. HIP. ITC. Il modello del COGNITIVE FLEXIBILITY HYPERTEXT. Nessuna delle risposte. considera la conoscenza come un'organizzazione non lineare. Pone l’accento sull’utilizzo dell’ipertesto come strumento per ripensare e riorganizzare le conoscenze. Considera il computer un supporto alla comunicazione. Cos'è l'Index for inclusion?. Uno strumento per l'analisi della qualità della progettazione inclusiva nelle scuole. tutte le risposte sono corrette. uno strumento proposto da Tony Booth e Mel Ainscow. Uno strumento che considera l'inserimento delle tecnologie come risorsa. In quali casi è utile l'utilizzo del software "10 Dita"?. Disgrafia. Dislessia. Disortografia. Discalculia. In quali casi è utile l'utilizzo della sintesi vocale. Disgrafia. Dislessia. Disortografia. Discalculia. In quali casi è utile l'utilizzo del software "Alfa Reader"?. Disgrafia. Dislessia. Disortografia. Discalculia. In quali casi è utile l'utilizzo del software "Aplusix"?. Disgrafia. Dislessia. Disortografia. Discalculia. Un insegnamento per essere definito "multimediale" deve. Avvalersi di media differenti utilizzati in modo integrato e con una specifica finalità. Avvalersi di media simili utilizzati in modo integrato e con una specifica finalità. Alternare vari strumenti informatici. Avvalersi esclusivamente di secifici linguaggi multimediali differenziati. Secondo il principio dell'immagine decorativa di Levin. le immagini hanno una funzione decorativa senza particolari ricadute sull’apprendimento. le immagini non hanno una funzione decorativa senza particolari ricadute sull’apprendimento. immagini non sono fondamentali. si preferiscono immagini che non si riferiscono al testo. Quali sono i punti cardinali da tener presenti nell'utilizzo della multimedialità?. Tutte le risposte. pensiero pedagogico. offerta formativa e didattica inclusiva. ITC. L'iperteso come strumento didattico stimola l'apprendimento. Significativo. Passivo. Critico. Cooperativo. L'introduzione del tablet in classe impone un ripensamento degli spazi. VERO. FALSO. Dipende dalla materia di insegnamento. Solo nella scuola primaria. A quale anno risale l'introduzione della tecnologia e-ink?. 2000. 1997. 1996. 1991. Quale sistema tutela l'uso del libro digitale?. Il gruppo docenti. L'UDL. Il PNSD. Il Digital Rights Management. Cos'è lo screen reader?. E' un software che descrive al non vedente, o all’ipovedente, il contenuto rappresentato a video. E' un software dotato di sintesi vocale. E' un software che permette di esplorare con il display braille o la voce sintetica tutti gli oggetti presenti sul video. Tutte le risposte. In quali casi è utile l'utilizzo del software Omnibook?. Alunni ipovedenti. In nessun caso. Dislessia. Disgrafia. l'obiettivo del corso "la promozione dell'inclusione scolastica in caso di BES" è: riflettere sulla propria professione. fornire competenze didattiche. fornire conoscenze psicopedagogiche relativamente al processo di integrazione e inclusione di alunni con BES. tutte le risposte sono corrette. Tutti quegli alunni che evidenziano una difficoltà nell’apprendimento e nella partecipazione sociale, rispetto alla quale è richiesto un intervento didattico mirato, individualizzato e personalizzato sono definiti. DSA. BES. con disagio socioculturale. ADHD. In quante sotto-categorie possono suddividersi i BES. 3. 5. 2. 4. E’ un docente in possesso di specifico diploma di specializzazione attinente le problematiche relative alla disabilità e all’integrazione scolastica, grazie al quale è abilitato a svolgere attività didattica di sostegno ai sensi dell’art.14,c.2, della legge 104/1992. la maestra della scuola dell'infanzia. l'educatore professionale. il professione di scuola secondaria. l'insegnante di sostegno. Le competenze dell'insegnante di sostegno, secondo _______________________, sono interdisciplinari, organizzative, psicopedagogiche. D.M. 30.09.2011. D.M. 20.02.2002. Legge 53/2003. DPR 970/75. Quando si parla di "disabilità scolastica" si deve far riferimento: ad alcuni disturbi che creano una disabilità scolastica. tutte le risposte sono corrette. a tutti quei disturbi dello sviluppo del bambino che creano una compromissione anche in ambito scolastico. i distubi che creano una seria compromissione anche dell'apprendimento scolastico. Cosa definiscono Mancini e Gabrielli con “uno stato emotivo, non correlato significativamente a disturbi di tipo psicopatologico, linguistici o di ritardo cognitivo, che si manifesta attraverso un insieme di comportamenti disfunzionali (scarsa partecipazione, disattenzione, comportamenti prevalenti di rifiuto e di disturbo, cattivo rapporto con i compagni, ma anche assoluta carenza di spirito critico), che non permettono al soggetto di vivere adeguatamente le attività di classe e di apprendere con successo, utilizzando il massimo delle proprie capacità cognitive, affettive e relazionali ”. un distubo affettivo. il disagio. un distubo psicosociale. nessuna risposta è corretta. Chi è il garante delle opportunità formative offerte e dei servizi erogati ed è colui che attiva ogni possibile iniziativa affinché il diritto allo studio di tutti e di ciascuno si realizzi. il docente. il dirigente scolastico. il referente scolastico. il collegio dei docenti. Secondo le Indicazioni Nazionali per il curricolo, la scuola cosa deve promuovere. il sapere. l'insegnamento. le conoscenze. lo sviluppo di competenze. In quale anno venne emanata la legge quadro 104. 1998. 1987. 1992. 1995. In quqle anno è stata emanata la legge 170. 2015. 2012. 2007. 2010. Con l'acronimo PDP indichaimo. piano didattico programmato. procedura didattica pianificata. piano didattico personalizzazo. pianificazione didattica potenziata. Nel PDP, per ciascuna materia o ambito di studio, devono essere individuati. gli strumenti dispensativi. il calendario giornaliero delle attività. gli strumenti compensativi e dispendativi. gli strumenti compensativi. E' una modalità di apprendimento che si basa sull'interazione all'interno di un gruppo di allievi che collaborano, al fine di raggiungere un obiettivo comune, attraverso un lavoro di approfondimento e di apprendimento che porterà ad una nuova conoscenza. l'apprendimento per imitazione. il cooperative learning. l'apprendimento tradizionale. il gioco. Quale figura, secondo le sorelle Agazzi, deve avere una profonda adesione spirituale, ma anche delle cooscenze in ambito psicologcco e la capacità di trasformare tutto ciò che sa in opera educativa. il counselor. il docente. l'allievo. l'educatrice. Le cianfrusaglie, i contrassegni, l'igiene, l'educazione linguistica etc. sono gli elementi centrali del metodo. del metodo Rousseau. del medodo Montessori. del metodo Froebel. delle sorelle Agazzi. Le sorelle Agazzi credevano particolamente ne .............................................., che permette al bambino di imparare non solo la diversità e le caratteristiche delle stagioni e dei fenomeni atmosferici, ma anche di instaurare un rapporto positivo con l'ambiente. il gioco. la meteorologia. l'apprendimento all'aperto. il giardinaggio. La prima "Casa dei bambini" venne aperta a Roma (quanrtiere S. Lorenzo) da. Maria Montessori. Don Lorenzo Milani. Pestalozzi. sorelle Agazzi. Maria Montessori ha elaborato il proprio metodo partendo. tutte le risposte sono corrette. dall'esperienza didattica in classe. dal lavoro con i bambini affetti da disabilità mentale. dall'osservazre i bambini durante le attività di gioco. I presupposti teorici del metodo educativo Montessoriano si basa. fiducia nell'educabilità dell'individuo. esperienza senso-motoria come base dell'apprendimento. riconoscimento della specificità dei bisogni del bambino, del fanciullo e dell'adolescente. tuttel le risposte sono corrette. Il metodo montessoriano si basa sul presupposto che si debba rispettare la normale inclinazione del bambino ad apprendere, partendo dall'attenzione a quale elemento/i. ruolo dell'insegnante. uso di materile di sviluppo. cura dell'ambiente. tuttel le risposte sono corrette. La scuola dell'infanzia accoglie bambini che hanno un'età compresa. tra i 6 e i 10 anni. tra i 2 e i 5 anni. tra i 3 e i 6 anni. tra 6 mesi e 3 anni. ___________________ significa aiutare l'uomo a favorire l'autosviluppo della sua personalità al fine di differenziarla in base all'ambiente esterno ed a tutte le condizioni socio-culturali con cui egli si confronterà. Apprendere. Educare. Sostenere. Socializzare. quale autore affermava che «nell’infanzia il più alto grado di sviluppo del genere umano è rappresentato dal gioco, che è libera manifestazione del mondo interiore e rappresenta il quadro e il modello della vita umana futura». Montessori. Pestalozzi. Froebel. Agazzi. In quele anno una sentenza della Corte Costituzionale riconosce il diritto di istruzione anche agli studenti con disabilità degli istituti superiori. 1987. 1982. 1992. 2006. Il buon esito di un intervento di riabilitazione dipende anche da. un'attenta didattica. una diagnosi precoce. dalla scuola. dalla famiglia. L'ICF -International Classification of Functioning, Disability and Healt- si fonda sul/i principio/i. applicazione universale riferita a tutte le persone senza discriminazione. tutte le risposte sono corrette. approccio interattivo: importanza dei fattori individuali e sociali coinvolti nel concetto di disabilità. approccio integrativo: riconosce la multidimensionalità e la complessità del fenomeno della disabilità. I DSA. riguardano specifici domini di abilità. intaccano il funzionamento intellettivo generale. sono spiegabili con deficit sensoriali. dipendono da fattori relazionali e sfavorevoli condizioni socioculturali. identifica un disturbo nella lettura che si presenta con difficoltà di decodifica del testo a causa della difficoltà di riconoscere la corrispondenza fra lettera e suono. dislessia. comprensione del testo. dsa. disortografia. Un bambino con DSA. tutte le risposte sono corrette. riesce a leggere e scrivere non commettenro errori banali. è più lento nell'eseguire i compiti rispetto ai compagni di classe. non va incontro a situazioni fallimentari. Gli interventi riabilitativi di un bambino con DSA non devono tener conto. deve essere più precoce possibile. non va regolato sulla base dell'effettiva efficacia dimostrabile. fattori emotivo-relazionali. età del bambino-classe frequentata. le attività di osservazione condotte in classe vengono stabilite in sinergia. tutte le risposte sono errate. dal Dirigente, dall'inseganti di classe, dall'insegnante di sostegno. dal team psicopedagogico, dagli insegnanti di classe, dal consiglio di istituto. dal collegio docenti, dal consiglio docenti, dal consiglio di classe,, dal team docenti di interclasse. Agli studenti con DSA possono esssere garantiti i seguenti diritti dalle istituzioni scolastiche. introduzione di strumenti compensativi. tutte le risposte sono corrette. l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale per l'apprendimento delle lingue straniere. uso di una didattica individualizzata e personalizzata. secondo il DSM-5, deficit persistenti della comunicazione sociali in molteplici contesti- pattern di comportamento, interessi o attività ristretti e ripetitivi, sono manifestazioni fondamentali. del ritardo mentale. dello spetttro autistico. dell'ADHD. del Disturbo specifico dell'apprendimento. Per Tuling quali sono gli elementi comuni alle due situazioni di apprendimento e di memoria?. sono i processi cognitivi. sono i rinforzi. Nessuna di queste. sono i condizionamenti. Che cos’è l’apprendimento secondo Ernest Hilgard ?. è un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che, successivamente, utilizza per strutturare e orientare il proprio comportamento in modo duraturo. Nessuna di queste. è un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che utilizza per la carriera scolastica. è un processo intellettivo attraverso cui l’individuo acquisisce conoscenze sul mondo che utilizza per strutturare e orientare il proprio comportamento nell'immediato. Nel paradigma del condizionamento classico, la risposta di salivazione ad uno stimolo neutro viene definita. Risposta condizionata. Risposta incondizionata. Risposta neutra. Risposta provocata. Il fenomeno per il quale se lo stimolo incondizionato viene omesso dopo che c’è stato apprendimento, e viene presentato solo lo stimolo condizionato, allora la risposta condizionata perde progressivamente di intensità fino a sparire, è defintio. Recupero spontaneo. Estinzione. Rafforzamento. Generalizzazione. I rinforzi possono essere. Nessuna di queste. Secondari. Tutte le risposte sono corrette. Primari. Nella prospettiva di Paget, l'intelligenza. è la più alta forma di adattamento all'ambiente. si avvale dialettivamente dei meccanismi di assimilazione e accomodamento. Tutte le risposte sono corrette. Nessuna di queste. Quale autore osteneva che l'apprendimento non fosse localizzato, ma distribuito?. Fluorens. Lashley. Franz Joseph Gall. Hebb. Le connessioni tra un neurone e altri neuroni è resa possibile. dal nucleo. dai dendriti. dagli assoni. dalle sinapsi. Le modifiche nella connessione tra neuroni sono state registrate specie analizzando quali forme di apprendimento?. Tutte le risposte sono corrette. la sensibilizzazione. riflesso condizionato. l'abituazione. Il potenziamento a lungo termine riguarda. il potenziamento della forza della connessione sinaptica tra i neuroni dell'ippocampo. il potenziamento della resistenza della connessione sinaptica tra i neuroni della corteccia occipitale. il potenziamento della corteccia parietale. il potenziamento della forza della connessione dei neuroni del talamo. Quale studio ha permesso di localizzare le funzioni legate all'apprendimento e alla memoria?. Lo studio dell'amnesia irreversibile. Nessuna di queste. Lo studio dell'afasia globale. Lo studio dell'agnosia digitale. Nei pazienti amnesici. non è possibile alcun tipo di apprendimento. non si ha alcuna facilitazione del riconoscimento a seguito del priming. non si verifica l'effetto di priming. l'effetto priming era simile ai controlli. Si tratta di abilità potenzialmente presenti fin dalla nascita. abilità metacognitive. abilità acquisite. abilità innate. abilità complesse. I saperi nelle scienze dell'educazione. hanno una ricaduta immediata sulla prassi educativa. dovrebbero promuovere nello studente le competenze trasversali. Nessuna di queste. sono saperi professionali. L'apprendimento dall'esperienza richiede: apertura e disponibilità a coinvolgersi in nuove esperienze. abilità analitiche. Tutte le risposte sono corrette. capacità di osservazione e riflessione. Una strategia didattica. applica una forte attenzione allo svolgimento dell’azione e continui adattamenti sul campo. Tutte le risposte sono corrette. è l'applicazione di un insieme di azioni intenzionali, coerenti e coordinate volte al raggiungimento di un obiettivo educativo. si basa su alcuni riferimenti regolativi applicati in maniera flessibile. L'architettura istruttiva metacognitiva/autoregolativa è stata introdotta da. Ruth Clark. Maria Ranieri. Antonio Calvani. Giovanni Bonaiuti. Quali strategie didattiche si individuano nell'architettura recettiva?. l'esposizione classica. Nessuna di queste. l'esposizione multimodale. Tutte le risposte sono corrette. |