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Chimica organica

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Título del Test:
Chimica organica

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Chimica organica

Fecha de Creación: 2025/01/16

Categoría: Otros

Número Preguntas: 165

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1. Sono dette sostanze organiche naturali: tutte le sostanze trovate nei minerali. tutte le sostanze trovate in un essere vivente. tutte le sostanze presenti come Sali. tutte le sostanze trovate nel cosmo.

2. L'ibridazione è: la promozione è possibile ogni qual volta la differenza di energia tra dell'orbitale di partenza e quello di arrivo è piccola. la promozione è possibile ogni qual volta non è presente alcuna differenza di energia tra dell'orbitale di partenza e quello di arrivo. la promozione è possibile ogni qual volta la somma dell'energia tra dell'orbitale di partenza e quello di arrivo è nulla. la promozione è possibile ogni qual volta la differenza di energia tra dell'orbitale di partenza e quello di arrivo è grande.

3. Un reagente nucleofilo è: reattivo in solvente acquoso. tanto più reattivo quanto più è ricco di elettroni. tanto più reattivo quanto più è povero di elettroni. poco reattivo quanto più è ricco di elettroni.

4. Un reagente elettrofilo è: tanto più reattivo quanto più è povero di elettroni. tanto più efficace quanto più è ricco di elettroni. meno reattivo quanto più è povero di elettroni. meno reattivo quanto più è ricco di elettroni.

5. In una reazione di sostituzione: un atomo sostituisce un gruppo. un atomo o un gruppo sostituisce un altro atomo o un altro gruppo. un elettrone e un protone si sostituiscono vicendevolmente. un elettrone sostituisce un gruppo.

1. Il nome IUPAC degli alcani lineari consta del prefisso: -ede. -solo. -ano. -ene.

17. Indicare la tipologia di reazione che avviene tra i due reagenti C2H4 e Br2: polimerizzazione. sostituzione. addizione. esterificazione.

18. La regola di Markovnikov, alla base dell'addizione elettrofila agli alcheni, afferma che: si forma sempre il carbocatione più sostituito. siformasempreilcarbocationemenosostituito. non si forma un carbanioni. si forma una miscela di carbanioni.

19. Una reazione di idratazione al doppio legame produce: acqua. alchino. alcano. alcol.

20. Il 2-butanolo rispetto all'acido acetico è: un acido più forte. un acido più debole. Cuna base di Lewis più debole. un elettrofilo più forte.

21. I fenoli sono: potenti antiossidanti. potenti ossidanti. basi di Schiff. sono composti alifatici.

22. La riduzione dei nitrili mediante litio allumino idruro, porta alla formazione di: ammina primaria. ammina secondaria. ammina terziaria. ammina quaternaria.

23. Indicare quali tra questi è un agente ossidante: bicromato di potassio. litio alluminio idruro. sodio boro idruro. idrogeno molecolare.

24. L'idrogenazione catalitica degli alcheni porta a: alchini. alcani. alcoli. chetoni.

25. Gli isomeri costituzionali: differiscono per l'ordine con cui sono legati i loro atomi e presentano pertanto diversa formula di struttura. mantengono inalterati i legami tra gli atomi. sono enantiomeri. sono diastereoisomeri.

26. Il nome IUPAC dell'acroleina è: propenale. propanale. propanale. propano.

27. L'addizione di acido cloridrico al 2-metilpropene produce: 2-cloro-2-metilpropano. 1-cloro-2-metilpropano. 1-cloro-2-metilpropene. 1-cloro-2-metilpropino.

28. Il decorso stereochimico per l’attacco di una specie nucleofila allo ione bromonio è sempre: tipo radicalico. molecolare. anti. sin.

29. Disporre in ordine di reattivià crescente nei confronti di un nucleofilo le seguenti molecole formaldeide, acetaldeide e acetone: formaldeide < acetaldeide < acetone. acetone > formaldeide > acetaldeide. acetone > formaldeide > acetaldeide. formaldeide > acetaldeide > acetone.

30. Le reazioni di riarrangiamento sono: variazioni dello stato di ossidazione di un atomo all'interno di una molecola. disconnessione di tutti gli atomi di una molecola e conseguente riformazione. movimenti di gruppi chimici all'interno della molecola. variazioni conformazionali.

31. Un’alfa elica è un tipico esempio di: struttura primaria. struttura secondaria. struttura terziaria. struttura quaternaria.

17. L' acetone (o propanone o dimetilchetone) ha struttura: CH3-CHO. CH3-O-CH3. CH3-CO-CH3. CH3 -CH2-CO-CH3.

18. La formula bruta C5H8, corrisponde a: pentino. pentano. pentene. butano.

19. Il ciclopentano preferisce una conformazione tridimensionale: planare, con angoli di legame di 108°. a busta, con angoli di legame di 105°. a sedia, con angoli di legame pari a 110.9°. planare, con angoli di legame di 120° C.

20. Le immine (basi di Shiff) si formano per reazione tra: aldeide o chetone con ammina primaria. aldeide o chetone con ammina secondaria. aldeide o chetone con ammina terziaria. aldeide o chetone con ammina quaternaria.

21. L'addizione di bromo ad un doppio legame in presenza di acqua porta alla formazione di: aloidrine. algenuri alchilici. alogenuri acilici. ammidi.

22. I glicosidi sono: esteri ciclici tra un monosaccaride e una ammina. composti acetalici formati da un monosaccaride (in forma emiacetalica) e un gruppo alcolico di un’altra molecola. anidridi cicliche tra due monosaccaridi. composti acetalici formati da un monosaccaride (in forma emiacetalica) e un alcano.

23. Gli epossidi, rispetto agli eteri lineari, sono: molto più reattivi degli eteri a causa della tensione associata all'anello triatomico. meno reattivi degli eteri a causa della tensione associata all'anello triatomico. hanno uguale reattività. hanno più stabilità spaziale.

24. Gli alchini, rispetto agli alcheni sono caratterizzati da: minore acidità e maggiore stabilità del carbocatione. maggiore acidità e minore stabilità del carbocatione. maggiore acidità e maggiore stabilità del carbocatione. minore acidità e minore stabilità del carbocatione.

25. Gli acidi aldonici: sono i prodotti di ossidazione degli aldosi. sono i prodotti di polimerizzazione degli aldosi. sono i prodotti di riduzione degli aldosi. sono i prodotti di condensazione degli aldosi.

26. L'elettrofilo è: atomo o molecola elettronpovera in grado di accettare un doppietto elettronico per formare un legame covalente. Gli elettrofili possono essere molecole neutre o ioni positivi. atomo o molecola elettronricca in grado di donare una coppia di elettroni per formare un legame covalente. I nucleofili possono essere neutri o possedere carica negativa. atomo o molecola elettronricca in grado di accettare un doppietto elettronico per formare un legame covalente. Gli elettrofili possono essere molecole neutre o ioni negativi. atomo o molecola in grado di dare reazioni redox.

27. Nelle reazioni chimiche, l'uso delle frecce a punta intera indica: lo spostamento di doppietti elettronici. lo spostamento di elettroni singoli tipiche delle reazioni radicaliche. lo spostamento di protoni tipiche delle reazioni radicaliche. lo spostamento di neutroni.

28. Il punto isoelettrico (pI) negli amminoacidi è: valore di pH a cui l’amminoacido, posto in un campo elettrico, migra all'anodo. valore di pH a cui l’amminoacido, posto in un campo elettrico, migra al catodo. valore di pH a cui l’amminoacido, posto in un campo elettrico, non migra nè all'anodo né al catodo. valore di pH a cui l’amminoacido, posto in un campo elettrico, è completamente protonato.

29. Le aldeidi reagiscono con gli alcoli in presenza di catalisi acida per ottenere: esteri ciclici. ammidi. alcheni. acetali.

30. Il gruppo CH3-CH2-O è detto: butossi. metossi. etossi. epossidico.

31. L'addizione di acido cloridrico all'etene produce: 1-cloroetano. 1-clorobutene. 1-clorobutino. 2-clorobutene.

2. Un carbonio secondario è un carbonio legato: a nessun atomo di carbonio. a due altri atomi di carbonio. a tre atomi di idrogeno. a due altri atomi di idrogeno.

3. Un atomo di carbonio legato a quattro altri atomi di carbonio prende il nome di: carbonio terziario. carbonio quaternario. carbonio primario. carbonio chirale.

4. Il nome di un sostituente alchilico viene ricavato da quello dell'alcano corrispondente cambiando la desinenza: da -ano in -ile. da -eno in -ule. da -ato in -ite. da -ito in -ilu.

5. L'ordine di stabilità dei radicali è: primario=secondario=terziario. primario>secondario>terziario. primario. primario>secondario=terziario.

1. Gli isomeri costituzionali differiscono per: l'ordine con cui sono legati i loro atomi e presentano pertanto diversa formula di struttura. l'ordine con cui sono legati i loro atomi e presentano pertanto uguale formula di struttura. molecole con identica stereoisomeria. l'ordine di reattività reciproca.

2. L'isomeria conformazionale è: una forma di isomeria spaziale in cui gli isomeri non sono convertibili l'uno nell'altro senza rompere legami. una forma di isomeria spaziale in cui gli isomeri sono convertibili l'uno nell'altro senza rompere legami. una forma di cristalli isomerici convertibili l'uno nell'altro senza rompere legami. una forma di diastereoisomeri convertibili l'uno nell'altro senza rompere legami.

3. La conformazione più stabile nel cicloesano è: singola. a barca. twist. sedia.

4. Nel cicloesano monosostituito la conformazione più stabile è: assiale. pseudo lineare. equatoriale. lineare.

5. Gli isomeri nei quali gli atomi sono legati nello stesso ordine, ma con differenti allocazioni nello spazio prendono il nome di: epimeri. fonometri. conformeri. elastomeri.

1. Gli oggetti che non sono sovrapponibili alla propria immagine speculare sono detti: achirali. distomeri. chirali. solidi.

2. Nella convenzione di Cahn, Ingold e Prelog il sistema R e S definisce: asse di simmetria. la configurazione assoluta. un conformero. la configurazione relativa.

3. Due molecole con più di uno stereocentro che non sono immagini speculari sono: enantiomeri. contromeri. diastereoisomeri. conformeri.

4. Gli enantiomeri e i diastereoisomeri posseggono proprietà chimico-fisiche: entrambi uguali. entrambi diversi. enantiomeri uguali e diastereoisomeri diversi. enantiomeri diversi e diastereoisomeri uguali.

5. In una molecola con "n" centri chirali il numero massimo di stereoisomeri è: 2n. 2n. 2n + 1. n+2. 2 x n.

1. Un atomo ibridizzato sp3 è definito prochirale se: cambiando tutti i gruppi ad esso legato l'atomo diviene chirale. cambiando due dei gruppi ad esso legato l'atomo diviene chirale. cambiando uno dei gruppi ad esso legato l'atomo diviene chirale. cambiando uno dei gruppi ad esso legato l'atomo diviene achirale.

2. La proiezione di Fischer è un modo convenzionale per: rappresentare su un piano la struttura tridimensionale di una molecola chirale. rappresentare nello spazio la struttura tridimensionale di una molecola chirale. rappresentare nello spazio multodimensionale la struttura tridimensionale di una molecola chirale. rappresentare lungo un'asse la struttura tridimensionale di una molecola chirale.

3. Nelle proiezioni di Fisher per convenzione i due legami orizzontali si considerano diretti: sono orientate nelle tre dimensioni dello spazio. indifferenti verso l'osservatore. verso l'osservatore. si allontanano dall'osservatore.

4. Nelle proiezioni di Fisher scambiando due volte la posizione reciproca di due sostituenti: si inverte il piano di simmetria. non si osserva inversione di configurazione. si osserva inversione di configurazione. si genera un punto di simmetria.

5. Le mesoforme sono molecole con 2 o più centri chirali che presentano: almeno tre elementi di simmetria. nessuno elemento di simmetria. un punto di simmetria. un piano di simmetria.

1. Il suffisso da utilizzare nella nomenclatura IUPAC per gli alcheni e alchini sono: -ono e -ino. -ene e -olo. -ene e -ino. -ano e -one.

2. Tra un alchene trisostituito e uno disostituito quello più stabile è: disostituito. sono instabili. trisostituito. uguale stabilità.

3. Tra l'isomero cis e quello trans di un alchene quello più stabile è l'isomero: uguale stabilità. cis. nessuno. trans.

4. Il fenomeno della isomeria geometrica si ritrova in tutte le classi di composti che contengono: un doppio legame. un triplo legame. un legame singolo. un sistema aromatico.

5. Il b-carotene e il licopene appartengono ai: dieni isolati. dieni coniugati. alleni. chetoni insaturi.

1. La più comune reazione del doppio legame C=C è: la reazione di addizione nucleofila. la reazione di addizione elettrofila. la reazione di trasposizione elettrofila. la reazione di sostituzione elettrofila.

2. Il nucleofilo e l'elettrofilo sono rispettivamente un atomo o molecola: elettronpovera e protonricca. elettronricca ed elettronpovera. elettronpovera ed elettronricca. protonpovera ed elettronricca.

3. Tra un carbocatione terziario (3°), secondario (2°) e primario (1°) l'ordine di stabilità è: 2°>3°>1°. 1°>2°>3°. 3°>2°>1°. 3°>1°>2°.

4. L'effetto induttivo elettrodonatore è basato su: protonazione. l'iperconiugazione. effetto mesomerico. risonanza.

5. Il carbocatione allilico è stabilizzato per: effetti sterici. effetti elettronici. effetto induttivo. risonanza.

1. La reazione di idratazione degli alcheni richiede una catalisi: non richiede catalisi. acida. basica. neutra.

2. La stereochimica dell'addizione del Br2 agli alcheni è: prochirale. achirale. anti. sin.

3. La stereoselettività delle reazioni di idrogenazione è: anti. sin. eritro. treo.

4. L'idrogenazione degli acidi grassi a livello industriale serve per: la produzione aromi naturali. la produzione di succhi. la produzione delle essenze. la produzione delle margarine.

5. Nella disidratazione degli alcoli la regola di Zaitsef prevede che: un alchene ciclico. un alchene terminale. si forma preferenzialmente l'alchene più sostituito. si forma preferenzialmente l'alchene meno sostituito.

1. Il triplo legame è costituito dai seguenti tipi di legame: 2 delta e 2 p greco. 1 delta e 2 p greco. 2 delta e 1 p greco. 1 delta e 1 p greco.

2. La nomenclatura IUPAC degli alchini prevede l'impiego del suffisso: ono. ino. ano. ene.

3. Il carattere s degli orbitali ibridi sp è pari al: 25%. 100%. 75%. 50%.

4. Il pKa degli alchini è: 25. 50. 35. 65.

5. Le reazioni degli alchini sono reazioni di: sostituzione nucleofila. addizione elettrofila. addizione nucleofila. sostituzione elettrofila.

1. La nomenclatura IUPAC degli alcoli prevede l'impiego del suffisso: -olo. -one. -alo. -ene.

2. L'acidità degli alcoli ingombrati è minore rispetto a quelli lineari a causa: dell'effetto sterico. dell'effetto elettronico. dell'effetto anomerico. nessuno effetto.

3. Gli alcoli posseggono un carattere anfotero perche: sono acidi e basi forti. sono acidi e basi deboli. sono acidi deboli e basi forti. sono acidi forti e basi deboli.

4. Gli alcoli primari e secondari sono ossidati dal Reattivo di Jones rispettivamente in: acidi e chetoni. entrambi in acidi carbossilici. chetoni ed esteri. aldeidi e chetoni.

5. Il sorbitolo è impiegato come dolcificante nella: bibite gassate. nella geleteria. frutta candita. dolci da pasticceria.

1. Gli eteri alifatici sono alcani in cui un atomo di idrogeno viene sostituito da un gruppo: metilico. chetonico. estereo. alchilossi.

2. Gli eteri simmetrici si ottengono per: reazione con acilcloruri. per disidratazione di alcoli con acidi inorganici. per reazione con acidi carbossilici. per reazione con alcani.

3. Il Tetraidrofurano è: un etere ciclico pentatomico. un etere non simmetrico. un derivato del benzene. un etere triatomico.

4. Le reazioni di apertura degli eteri ciclici in ambiente basico avvengono tramite una reazione: addizione elettrofila. SN1. SN2. E1.

5. Il decorso della reazione di apertura degli epossidi con catalisi acida avviene secondo: Markovnikoff. Antonoff. Hoffman. Perkin.

1. Gli alogenuri alchilici sono ottenuti sostituendo un atomo di H con: alogeno. protone. aldeide. alcol.

2. Gli alogenuri alchilici sono impiegati nella reazione di deidroalogenazione per ottenere: alcani. alcheni. chetoni ed esteri. esteri.

3. La reazione di SN2è più veloce su alogenuri metilici o primari per ragioni: legate alla chiralità. elettroniche. legate alla presenza di altri gruppi funzionali. steriche.

4. Nelle reazioni di SN2 l'acqua e gli alcoli sono: elettrofili forti. nucleofili deboli. nucleofili forti. elettrofili deboli.

5. Il decorso stereochimico delle SN2 su substrati chirali avviene con: racemizzazione. nessuna conseguenza stereochimica. inversione di configurazione. ritenzione di configurazione.

1. L'acronimo SN1 significa: sostituzione elettrofila bimolecolare. addizione elettrofila monomolecolare. sostituzione nucleofila monomolecolare. sostituzione elettrofila bimolecolare.

2. Nel meccanismo della SN1 l'intermedio è rappresentato da un: intermedio neutro. carbocatione. nucleofilo. carbanione.

3. Le reazioni SN1 avvengono più facilmente con: alogenuri terziari. alogenuri primari. chetoni ed esteri. eteri.

4. Gli alogenuri vinilici e arilici nei confronti delle reazioni di sostituzione nucleofila sono: neutri. poco reattivi. non reattivi. molto reattivi.

5. Le reazioni di SN1 sono accelerate da solventi: apolari. polari protici. polari aprotici. dipolari protici.

1. Nelle aldeidi e chetoni gli atomi del C=O sono ibridati: sp3 e sp2 rispettivamente. entrambi sp3. sp2 e sp rispettivamente. entrambi sp2.

2. La tautomeria cheto-enolica è un equilibrio tra due forme: entrambi le forme chetoniche. una chetonica e l'altra enolica. entrambi le forme enoliche. una chetonica e l'altra a,b-insatura.

3. Le aldeidi e i chetoni con i nucleofili danno luogo a: reazioni di addizione elettrofila. reazioni di addizione radicalica. reazioni di sostituzione nucleofila. reazioni di addizione nucleofila.

4. Nei confronti di un nucleofilo l'ordine di reattività delle aldeidi e chetoni è: formaldeide>aldeidi>chetoni. formaldeide=aldeidi=chetoni. formaldeide. formaldeide±aldeidi>chetoni.

5. In solventi in grado di dare legame idrogeno i gruppi carbonilici di aldeidi e chetoni si comportano: da donatori di legame idrogeno. da accettori di legame idrogeno. da donatori per Legami di van der Walls. partenrs per interazioni lipofiliche.

1. Le aldeidi e chetoni sono ridotte con NaBH4 rispettivamente in: acidi e chetoni. ammidi e sali di boro. alcoli primari e secondari. alcani e alcheni.

2. I reattivi di Grignard si addizionano ad aldeidi e chetoni per ottenere rispettivamente: alcoli secondari e terziari. esteri alchilati. composti polialchilati. alcheni.

3. Con il reattivo di Tollens le aldeidi sono ossidate a: chetoni. esteri. carboidrati. acidi carbossilici.

4. I chetoni sono ossidati con i perossiacidi per ottenere: alcheni. esteri. enoli. eteri.

5. La formalina come sol. acquosa al 37% viene impiegata come: plastificante. catalizzatore. disinfettante e conservante. polimerizzante.

1. La nomenclatura degli acidi carbossilici deriva da quella dell'alcano corrispondente preceduto dal termine Acido e seguito dalla desinenza: -oico. -ano. -ino. -ene.

2. Il nome dell'acido bicarbossilico HOOC(CH2)2COOH è: acido butanoico. acido succinico. acido picrico. acido fumarico.

3. Gli acidi carbossilici a catena corta sono presenti in forma dimerica a causa dei legami a: idrogeno. covalente. ionico. dativo.

4. Gli acidi carbossilici con gruppi elettronattrattori in posizione  sono: più acidi. nessuna influenza. meno acidi. indifferente.

5. Rispetto all'acido benzoico i suoi derivati con gruppi elettronattrattori sono: neutri. meno acidi. più acidi. anfoteri.

1. Nei derivati degli acidi carbossilici il gruppo -RCO prende il nome di: gruppo etilico. gruppo acilico. gruppo benzilico. gruppo etereo.

2. I derivati degli acidi carbossilici con i nucleofili danno luogo a reazioni di : sostituzione nucleofila acilica. sostituzione elettrofila. sostituzione nucleofila alchilica. sostituzione elettrofila acilica.

3. Tra i derivati degli acidi carbossilici nei confronti della reazione di sostituzione nucleofila acilica il più reattivo e il meno reattivo sono: esteri e ammidi. alogenuri acilici e ammidi. anidridi e ammidi. acidi carbossilici e anidridi.

4. L'amminolisi dei cloruri acili permette di preparare: ammidi. enammine. ammine. ossime.

5. La preparazione dell'aspirina prevede una reazione tra l'acido o-idrossi benzoico con: propene. isopropanolo. acetato di etile. anidride acetica.

1. Gli esteri si ottengono per reazione tra: acidi carbossilici e alcani. un acido carbossilico e alcol ad alta temperatura. alogenuri alchilici ed alcoli. ammidi e immidi.

2. I trigliceridi sono: esteri di derivati dell'acido benzoico con il glicerolo. esteri di acidi grassi a catena lunga con fenoli. esteri di acidi aloacetici con il glicerolo. esteri di acidi grassi a lunga catena con il glicerolo.

3. L'esterificazione di Fisher permette di preparare gli esteri per reazione tra: un acido carbossilico e una ammina con un catalizzatore acido. un acido carbossilico e un alcool con un catalizzatore acido. un acido carbossilico e un alcool con un catalizzatore basico. un acido carbossilico aromatico e un alcool a temperatura ambiente.

4. La reazione di idrolisi degli esteri in ambiente basico prende il nome di: glicosidazione. saponificazione. ammidazione. addizione elettrofila aromatica.

5. La reazione in cui un alcol sposta un altro alcol da un estere è una reazione di: sostituzione elettrofila. eliminazione. idrolisi. transesterificazione.

1. Nelle ammidi il legame C-N ha un forte carattere di doppio legame per cui risulta essere: libero di ruotare. facilmente idrolizzabile. possedere una ridotta libertà rotazionale. forma una coppia di enantiomeri.

2. L'idrolisi delle ammidi può avvenire in ambiente: sia acido che basico. solo in ambiente basico. solo in ambiente acido. in ambiente neutro.

3. La riduzione delle ammidi terziarie con LiAlH4 permette di ottenere: acidi carbossilici e ammine. esteri alifatici. nitro composti. ammine terziarie.

4. L'idrolisi dei nitrili permette di ottenere: alcheni e alcani. acidi carbossilici e ammoniaca. acidi carbossilici e enammine. ammine e alcheni.

5. La resina arammidica (Kevlar) si prepara per reazione tra: acido tereftalico e p-fenilendiammina. acido benzoico e p-fenilendiammina. acido tereftalico e etilendiammina. acido acetico e p-fenilendiammina.

1. Nel metanolo l'atomo di carbonio ha un n.o. pari a: -2. 3. -1. -4.

2. Nell'acido metanoico (acido formico) l'atomo di carbonio ha un n.o. pari a: 2. -3. -4. 1.

3. Nelle ammine, il carbonio legato all'azoto può avere numero di ossidazione compreso tra: -1 e +4. -1 e +2. 0 e -2. 0 e +3.

4. Il NaBH4 è in grado di ridurre le aldeidi, i chetoni e i cloruri acilici ad: alcoli secondari e terziari. ammine e acidi carbossilici. alcoli primari ed esteri. alcoli primari e terziari.

5. Nelle reazioni di idrogenazione catalitica i metalli più utilizzati sono: sodio, cerio, zolfo. ferro, titanio, stagno. platino, il palladio ed il nichel. vanadio, potassio, nichel.

1. Nelle ammine l'azoto ha rispettivamente ibridazione e geometria: sp3 con geometria tetraedrica. sp2 con geometria planare. sp con geometria lineare. sp3 con geometria planare.

2. L'ordine di basicità crescente nelle ammine: ammoniaca primaria secondaria terziaria. ammoniaca. primaria. ammoniaca=primaria=secondaria=terziaria. ammoniaca>primaria>secondaria>terziaria.

3. Le ammine aromatiche sono più o meno basiche di quelle alifatiche?. più. meno. non basiche. composti che non esistono.

4. Dalle immine per riduzione con H2/Ni si ottengono: aldeidi e chetoni. alcoli e nitro composti. ammine primarie e secondarie. ammino acidi e alcani.

5. Dalle enammine per riduzione con NaBH4 si ottengono: ammine terziarie. ammidi. amine primarie. ammine secondarie.

1. La reazione di addizione delle ammine primarie con aldeidi porta alla formazione di: ammine secondarie. immine. ammine terziarie. immine o Basi di Shiff.

2. Le enammine si ottengono per reazioni tra un chetone e: ammidi. ammoniaca. ammine secondarie. ammine terziarie.

3. La reazione tra un cloruro acilico e l'ammoniaca produce: acidi carbossilici. ammide. tioesteri. pirroline.

4. Le N-nitroso ammine si ottengono per reazioni tra lo ione nitrosonio e: una ammina secondaria. ammidi. nitro composti. enoli.

5. Alcune N-nitrosoammine alifatiche sono sostanze: antibiotica. antinfiammatorie. coloranti. cancerogene.

1. Nel benzene tutti gli atomi di carbonio sono ibridati: sp. sp3. sp2. ps.

2. Nel benzene disostituito la nomenclatura orto significa che i due sostituenti sononelle posizione: 1.2. 1.1. 1.3. 1.4.

3. I criteri di Huckel perché un composto sia aromatico prevedono che sia: ciclico, planare e 4n elettroni p. ciclico, planare e 4n + 2 elettroni . ciclico, planare e 2 elettroni . planare e 4n + 2 elettroni .

4. La basicità della piridina è legata alla coppia elettronica disposta in: a 90° rispetto all'orbitale p non ibridato. coplanare rispetto all'orbitale p non ibridato. lineare rispetto all'orbitale p non ibridato. fuori dal piano dell'orbitale p non ibridato.

5. L'indolo è un composto: eterociclico non aromatico. ciclico aromatico. eterociclico aromatico. eterociclico lineare.

1. I carboidrati chimicamente sono: poilidrossialdeidi o poliidrossichetoni. monoaldeidici o poliidrossichetoni. alogenuri alchilici. poilidrossiammidi.

2. La gliceraldeide e il diidrossichetone sono rispettivamente: sono entrambi chetotriosi. un idrossiestere e un chetotrioso. un chetotrioso e un aldotrioso. un aldotrioso e un chetotrioso.

3. Due aldosi che differiscono per la per la configurazione di un solo centro chirale prendono il nome di: effimeri. olomeri. epimeri. enantiomeri.

4. Gli stereoisomeri di un monosaccaride che differiscono per la posizione di del gruppo -OH al carbonio emiacetalico sono degli: anomeri. elastomeri. protomeri. chetomeri.

5. Nelle proiezioni di Howarth degli zuccheri della serie D il gruppo OH sta al di sopra del piano nell'anomero: para. meta. a. beta.

1. Il fenomeno di interconversione degli anomeri  e  in soluzione acquosa prende il nome: mutarotazione. evoluzione. permutazione. transizione.

2. Il legame che si forma tra il carbonio anomerico di uno zucchero e un gruppo -OR prende il nome di: legame assiale. legame metasidico. legame prosidico. legame glicosidico.

3. La reazione di imbrunimento che avviene in presenza di zuccheri e proteine prende il nome di: reazione di Maillard. reazione di Stork. reazione di Clemmensen. reazione acetoacetica.

4. I carboidrati che reagiscono positivamente con i reattivi di Tollens, Fehling e Benedict sono definiti: ossidanti. alchilanti. riducenti. prochirali.

5. I composti che si ottengono per riduzione con NaBH4 dei monosaccaridi prendono il nome di: proditoli. alditoli. chetoli. altroli.

1. Nel maltosio il legame glicosidico è: a-1,3-glicosidico. a-1,4-glicosidico. a-1,2-glicosidico. b-1,4-glicosidico.

2. Il saccarosio è uno zucchero riducente?. No. Si. dipende dei riducenti. dipende degli agenti ossidanti.

3. Nel lattosio il legame glicosidico è: b-4,2-glicosidico. a-1,4-glicosidico. b-1,2-glicosidico. b-1,4-glicosidico.

4. La cellulosa è un polisaccaride indigeribile dalle amilasi del nostro intestino a causa di un legame glicosidico tipo: b-1,4-glicosidico. ab-1,4-glicosidico. a-1,4-glicosidico. b-1,2-glicosidico.

5. Nei nucleotidi lo zucchero può essere un: ribosio o desossiribosio. aniriborio. solo desossiribosio. decarosio.

1. Gli amminoacidi (proteinogenici) che tutti gli organismi viventi usano per costruire le proteine sono: 32. 20. 11. 3.

2. Gli amminoacidi posseggono tutti rispettivamente una configurazione relativa e assoluta: D. L e S (tranne Cys). H e S. L e R.

3. Il valore di pH a cui l'amminoacido, posto in un campo elettrico, non migra prende il nome di: punto isoeutettico. punto metaelettrico. punto isosbestico. punto isoelettrico (pI).

4. Nelle proteine la struttura secondaria può assumere una forma: a-lineare e foglietto b. D-elica e L-foglietto. a-elica e foglietto b. a-elica e foglietto b.

5. Il glutine è una proteina ricca di: cisteina, ribosio e glutammina. glucosio, prolina e valina. valina, adenina e serina. cisteina, prolina e glutammina.

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