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CLIL INGLESE

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Título del Test:
CLIL INGLESE

Descripción:
Clil spagnolo Ecampus

Fecha de Creación: 2024/03/01

Categoría: Otros

Número Preguntas: 118

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Il Content and Language Integrated Learning (CLIL) rappresenta una metodologia didattica che prevede: L'insegnamento di una disciplina non linguistica nella propria lingua. L'insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. L'insegnamento di una lingua straniera. L'insegnamento di una disciplina linguistica in lingua straniera.

Il CLIL richiede una trasformazione del modo di insegnare, dalla lezione frontale tradizionale a lezione partecipata: Si. No. A scelta dell'insegnante. A scelta della dirigenza scolastica.

Il CLIL prevede l'utilizzo di: Strumenti tecnologici e materiali autentici. Materiali autentici ma non strumenti tecnologici. Strumenti tecnologici ma non materiali autentici. Nè strumenti tecnologici, nè materiali autentici.

Il termine motivazione deriva dal latino "movēre" che significa: Agitare. Andare. Mettere in Movimento. Camminare.

Per motivazione intendiamo: Ciò che gli individui sanno, credono, e pensano. Ciò che gli individui sentono e provano. Ciò che gli individui ricordano del loro passato. Ciò che gli individui vogliono o desiderano.

Per cognizione intendiamo: Ciò che gli individui sanno, credono, e pensano. Ciò che gli individui sentono e provano. Ciò che gli individui vogliono o desiderano. Ciò che gli individui ricordano del loro passato.

Per emozione intendiamo: Ciò che gli individui ricordano del loro passato. Ciò che gli individui sentono e provano. Ciò che gli individui sanno, credono, e pensano. Ciò che gli individui vogliono o desiderano.

La motivazione dell'insegnante svolge un ruolo centrale: Sia sulla qualità dell'insegnamento, sia sulla motivazione degli studenti. Sulla qualità dell'insegnamento, ma non sulla motivazione degli studenti. C. Sulla motivazione degli studenti, ma non sulla qualità dell'insegnamento. D. Nessuna delle precedenti.

Quale delle seguenti NON rappresenta una delle dimensioni che caratterizzano la motivazione?. Direzione. Intensità. Persistenza. Dipendenza.

"La scelta di una professione piuttosto che un'altra" riflette quale di queste componenti della motivazione?. Direzione. Intensità. Persistenza. Dipendenza.

L'energia e l'impegno che un individuo mette nel proprio lavoro riflette: la direzione della motivazione. l'intensità della motivazione. la persistenza della motivazione. la dipendenza della motivazione.

Quale delle seguenti è una teoria motivazionale basata esclusivamente su fattori interni?. Teoria del flusso. Teoria della programmazione degli obiettivi. Teoria dell'interesse. Teoria di orientamento all'obiettivo.

Quale delle seguenti teorie afferma che la motivazione scaturisce dalla combinazione di "valore atteso" e "aspettativa di successo"?. Teoria dell'aspettativa. Teoria dell'aspettativa-valore. Teoria dell'interesse. Teoria del flusso.

Cos'è l'aspettativa "prestazione-risultato"?. l'aspettativa circa il tempo necessario per raggiungere un risultato. l'aspettativa circa l'impegno da investire in un comportamento. l'aspettativa che un comportamento produca un determinato risultato. Nessuna delle precedenti.

Secondo la teoria dell'autoefficacia, la motivazione è influenzata da: L'ambiente di vita di un individuo. La volontà di ottenere denaro. Le capacità di un individuo. La percezione che l'individuo ha delle proprie capacità.

Quale delle seguenti teorie afferma che: "Più un individuo è interessato ad un determinato comportamento, più lo metterà in atto"?. La teoria di orientamento all'obiettivo. La teoria dell'autoefficacia. La teoria dell'aspettativa. Nessuna delle precedenti.

La teoria dell'interesse distingue due tipi di interessi. Quali?. Interesse individuale, interesse situazionale. Interesse individuale, interesse interpersonale. Interesse interpersonale, interesse situazionale. Interesse familiare, interesse situazionale.

Secondo la teoria dell'interesse, "preferire un lavoro rispetto ad un altro per motivi di denaro" rappresenta un: Interesse individuale. Interesse interpersonale. Interesse familiare. Interesse situazionale.

Quale delle seguenti è una teoria motivazionale basata sull'integrazione di fattori interni ed esterni?. Teoria dell'aspettativa. La teoria dell'autoefficacia. La teoria dell'autodeterminazione. Teoria dell'aspettativa-valore.

Quale delle seguenti è una teoria motivazionale basata esclusivamente su fattori esterni?. Teoria del flusso. Teoria dell'interesse. Teoria della programmazione degli obiettivi. Nessuna delle precedenti.

Cosa condividono i tre indirizzi costruttivisti?. I modelli antropologici. La realtà come dato preordinato. La realtà non preordinata ma costruita. Le attività mentali.

Il modello antropologico e storicodell’apprendimento fa capo a quale studioso?. Jean Piaget. Karl Gustav Jung. Lev Semenovic Vygotskij. Sigmund Freud.

Quali attività sono considerate importanti dal paradigma cognitivista ai fini dell’apprendimento?. Le attività culturali. Le attività materiali. Le attività mentali. Le attività sociali.

Come è ritenuta la mente dal paradigma cognitivista?. Un contenitore vuoto. Un elaboratore attivo di informazioni. Un elaboratore passivo di informazioni. Una “tabula rasa”.

Per alcuni aspetti relativi all’apprendimento a quale studioso si riconduce il cognitivismo?. Jean Piaget. Karl Gustav Jung. Karl Marx. Sigmund Freud.

A quale scuola si riconduce il paradigma contestualista?. Scuola di Baden. Scuola di Chicago. Scuola di Francoforte. Scuola di Marburgo.

Come ritiene i processi di apprendimento il paradigma contestualista?. Globalizzati. Nazionali. Transazionali. Transnazionali.

Il paradigma contestualista considera l’apprendimento come fenomeno: Astratto. Immateriale. Politico. Sociale.

La partecipazione, le pratiche discorsive e comunicazionali, le condizioni socio-economiche collocano l’apprendimento in quale campo di interazione?. Tra economia e società. Tra struttura sociale e sovrastruttura culturale. Tra struttura sociale e sub-struttura (condizioni materiali). Tra sub-struttura sociale (condizioni materiali) e sovrastruttura culturale (immateriale).

Cosa si intende per rapporto di co-causazione circolare tra elementi della realtà?. L’effetto precede la causa. La causa precede l’effetto. Non esiste il rapporto di causa effetto. Ogni elemento è simultaneamente causa ed effetto dell’altro.

Per il paradigma contestualista le modalità relazionali attraverso cui si impara sono importanti anche per la costruzione…. Dell’amicizia. Dell’identità individuale. Della famiglia. Stato.

Ammettendo che la realtà sia costruita incessantemente come avviene tale costruzione?. Attraverso la costante interazione tra allievi, dirigenti scolastici, docenti e famigliari degli allievi. Attraverso la costante interazione tra individui, società e cultura. Attraverso la costante interazione tra struttura politica, società e istituzioni. Attraverso la costante interazione tra strutture cognitive individuali, rapporti sociali e patterns (mo-delli) antropologici.

Per il paradigma contestualista le interazioni e i linguaggi svolgono una funzione per: Affermare i propri diritti. Affermare se stessi. Negoziare collettivamente i significati. Mediare i conflitti.

Nel costruttivismo sociale, i docenti una volta conosciuti i bisogni e gli interessi degli allievi, quale metodologie applicano?. Fondate sulla cooperazione e partecipazione. Fondate sul “lasciar fare”. Fondate sull’autoritarismo. Fondate sulla sfida e la competizione.

Come potrebbe essere altrimenti definita la visione contestualista del processo di apprendimento?. Culturale. Pragmatica. Idealistica. Sistemica.

Il CLIL: è una nuova metodologia. e'una vecchia metodologia. sempre più si sta imponendo nella scuola francese. nessuna risposta e' corretta.

Il CLIL: si è arricchito negli ultimi anni di numerosi e diversi interventi. e'una vecchia metodologia. non promuove il multilinguismo. nessuna risposta e' corretta.

Il CLIL: promuove il multilinguismo. favorisce l’apprendimento delle discipline in lingua straniera. si è arricchito negli ultimi anni di numerosi e diversi interventi. tutte le risposte sono corrette.

Il CLIL: permettere la messa in pratica della lingua nei vari contesti sociali. permettere la messa in pratica della lingua in un unico contesto sociale. non promuove il multilinguismo. tutte le risposte sono corrette.

Il termine CLIL: e'l’ acronimo inglese Content and Language Inclusive Learning. e'l’ acronimo inglese Content and Language Integrated Learning. e'l’ acronimo inglese Continetal and Language Integrated Learning. tutte le risposte sono corrette.

Il termine CLIL: e' stato coniato nel 1994. e'stato coniato nel 1995. e'stato coniato nel 1996. Nessuna delle precedenti è corretta.

David Marsh: ha coniato il termine CLIL. e'docente dell’università di Jivaskyla, in Finlandia. e'uno dei protagonisti più importanti dell’educazione della formazione dei cittadini europei. tutte le risposte sono corrette.

Il CLIL: venne sperimentato in Quebec negli anni sessanta. venne sperimentato in Quebec negli anni ottanta. venne sperimentato in Quebec negli anni novanta. Nessuna delle precedenti è corretta.

L’Italia rappresenta il primo paese dell'Unione Europea: a introdurre il CLIL in modo ordinamentale nella scuola secondaria di primo grado. a introdurre il CLIL in modo ordinamentale nella scuola primaria. a introdurre il CLIL in modo ordinamentale nella scuola secondaria di secondo grado. Nessuna delle precedenti è corretta.

La metodologia CLIL: ha una duplice focalizzazione. ha una triplice focalizzazione. ha un'unica focalizzazione. Nessuna delle precedenti è corretta.

L’obiettivo della meodologia CLIL: e' perseguire la formazione in misura prevalente in una lingua straniera. non e' perseguire la formazione in una lingua straniera. non punta a che il contenuto diventi l’obiettivo guida. tutte le risposte sono corrette.

La metodologia CLIL: promuove un uso più naturale del linguaggio. pone l’accento sulla comunicazione autentica. a partire dalla metà degli anni 1990, si sviluppò in diversi Paesi europei. tutte le risposte sono corrette.

Il concetto di educazione linguistica: viene ripreso e valorizzato da Serragiotto nel 2012. viene ripreso e valorizzato da Serragiotto nel 2013. viene ripreso e valorizzato da Serragiotto nel 2014. tutte le risposte sono corrette.

L'educazione linguistica per Serragiotto: assume un ruolo veicolare esplicitatosi anche nell’uso comunicativo della lingua in classe. assume un ruolo veicolare esplicitatosi solo nell’uso comunicativo della lingua in classe. assume un ruolo veicolare esplicitatosi solo nell’uso delle microlingue disciplinari. tutte le risposte sono corrette.

Serragiotto: distingue fra lingue per comunicare e lingue per studiare. non fa distinzione fra lingue per comunicare e lingue per studiare. teorizza l'esistenza delle sole lingue per comunicare. tutte le risposte sono corrette.

Per Serragiotto, le lingue per comunicare: sono quelle che vengono perfezionate e apprese. sono quelle innate. non sono perfezionabili. tutte le risposte sono corrette.

Per Serragiotto, le lingue per studiare: sono competenza della microlingua disciplinare. sono abilità di studio svolte in una lingua non materna. insieme alle lingue per comunicare siano sempre compresenti all’interno dell’educazione generale. Tutte le precedenti.

La lingua della comunicazione: Serve per la gestione della classe. serve per la gestione delle attività. serve per il mantenimento della relazione professionale ma anche umana fra insegnante e classe. tutte le risposte sono corrette.

La lingua dello studio: è presente non solo nelle aree non linguistiche. è presente non solo nelle aree linguistiche. è presente solo nell’educazione linguistica. Nessuna delle precedenti.

UdA è l'acronimo di?. Unità di apprendimento. Unità di analisi. Unità di abilità. Unità di applicazioni.

Le fasi dell'UDA sono: Circolari. Lineari. Non hanno un ordine di preferenza. Non ci sono fasi nel UDA.

Caratteristica UDA: Le finalità non possono essere modificate. L'elaborato finale consiste nell'esporre un discorso. Nessuna. L’interdisciplinarietà.

Le fasi del modello ADDIE sono: Circolari. Lineari. Non hanno un ordine di preferenza. Non ci sono fasi nel modello Addie.

Quale modello è detto instructional design?. UDA. ADDIE. Il modello proposto da Guglielmo Trentin. D.A.D.

L’acronimo F.V.P sta per: Finalità valorizzazione personalizzazione. Finalità variabili percorso. Finalità valide percorso. Nessuna delle precedenti è corretta.

La riformulazione e la simulazione sono i punti forti del modello: ADDIE. Il modello proposto da Guglielmo Trentin. DAD. F.V.P.

Il modello di Diana Laurillard è stato pensato soprattutto per gli: Studenti universitari. Insegnanti. Studenti della scuola di primo grado. Nessuna delle precedenti è corretta.

Il modello conversazionale è stato proposto da: Chomsky. Guglielmo Trentin. Diana Laurillard. Nessuna delle precedenti è corretta.

Nasce per l’apprendimento on-line, quale modello?. UDA. EDDIE. F.V.P. Il modello a 5 stadi di Gilly Salmon.

Nulla è più ingiusto che far parti uguali fra disuguali, è una citadizione di: Corder. Chomsky. Diana Laurillard. Don Lorenzo Milani.

La personalizzazione,conseguenze: individualismo. non stimola gli alunni. favorisce l'isolamento del singolo. aiuta a far sviluppare le specificità del singolo alunno.

Gli alunni senza cittadinanza italiana sono circa il .... della popolazione scolastica in media: 30%. 10%. 5%. Nessuna delle precedenti è corretta.

La didattica acquisizionale nasce in: America. Inghilterra. Italia. Francia.

Si occupa della gestione dei processi cercando di sviluppare nel modo più veloce ed efficace la competenza nella L2: Linguistica applicata. La sintassi. La linguistica storica. La glottodidattica.

Il CLIL: nacque in Europa nel 1994. nacque in Europa nel 1995. nacque in Europa nel 1996. nessuna risposta e' corretta.

Il CLIL: si configura sempre più come approccio pedagogico e didattico strutturato. ha una sua epistemologia. ha un suo ambito di ricerca definito D. nessuna risposta e' corretta. nessuna risposta e' corretta.

Il CLIL: promuove l’insegnamento e l’apprendimento di una disciplina non linguistica in lingua straniera. promuove l’insegnamento e l’apprendimento di una disciplina linguistica in lingua straniera. promuove l’insegnamento e l’apprendimento di una disciplina non linguistica in lingua italiana. tutte le risposte sono corrette.

Il CLIL: e'un approccio alla lingua orientato al significato. e'un approccio alla lingua orientato alla forma. comprende una varietà di metodologie ma non di tecniche. tutte le risposte sono corrette.

L’acquisizione della lingua straniera: e' obiettivo e scopo dell’apprendimento. e' strumentale all’acquisizione di altro sapere. e'legato alla disciplina non linguistica che essa veicola. tutte le risposte sono corrette.

L’interazione comunicativa in atto nel CLIL: e'solo quella tra discente e insegnanti. e'solo quella tra pari. e'incentrata primariamente su contenuti extra-linguistici. tutte le risposte sono corrette.

Secondo Silvia Minardi: il termine CLIL è stato utilizzato come una sorta di termine ombrello. il termine CLIL è stato utilizzato come una sorta di termine cappello. il termine CLIL è stato utilizzato come una sorta di termine cappotto. Nessuna delle precedenti è corretta.

Il CLIL: e’innovativo sicuramente per il termine ambiente di apprendimento. non e' innovativo. nasce nel 1995. Nessuna delle precedenti è corretta.

Tra i fattori che possono contribuire a rendere l’apprendimento significativo: gioca un ruolo di primo piano tutto ciò che ci circonda. gioca un ruolo di primo piano tutto ciò che ci entusiasma. gioca un ruolo di primo piano tutto ciò che interessa e stimola la nostra curiosità. tutte le risposte sono corrette.

L’ambiente di apprendimento: e'di primaria importanza per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. non riguarda l’imparare ad imparare. e'di secondaria importanza per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza. tutte le risposte sono corrette.

L’imparare ad imparare: e' imparare una lingua attraverso un contenuto disciplinare. e' imparare come si imparano le lingue. rientra nelle competenze chiave di cittadinanza. tutte le risposte sono corrette.

Il Quadro comune europeo di riferimento: risale agli anni Settanta. risale agli anni Novanta. risale agli anni Ottanta. tutte le risposte sono corrette.

Il Quadro comune europeo di riferimento: guida il professionista. da elementi utili per la discriminazione in fatto di modelli operativi. da elementi utili per la discriminazione in fatto di materiali didattici e di contenuti. tutte le risposte sono corrette.

Il Quadro comune europeo: promuove il plurilinguismo. guida il professionista. risale agli anni Settanta. tutte le risposte sono corrette.

Dal Trattato di Maastricht: ha avuto impulso la lingua straniera seconda/veicolare. non ha apportato novità alle lingue. ha apportato poche modifiche alle lingue. non ha preso in considerazione le lingua straniera.

In che anno abbiamo avuto il trattato di Maastricht?. 1980. 1991. 2000. 1995.

In quale anno la Commissione Europea indica la necessità che tutti i cittadini europei siano plurilingue?. 1996. 1993. 1995. 1998.

Cosa è l’immersione linguistica?. il 50% del curricolo impiegato in una lingua diversa dalla prima. l’80% del curricolo impiegato in una lingua diversa dalla prima. il 30% del curricolo impiegato in una lingua diversa dalla prima. il 70% del curricolo impiegato in una lingua diversa dalla prima.

Cosa prevede l’immersione totale?. il 30% del curricolo svolto in lingua diversa dalla prima. metà del curricolo svolto in lingua diversa dalla prima. Tutto il curricolo svolto in lingua diversa dalla prima. il 70% del curricolo svolto in lingua diversa dalla prima.

Cosa prevede l’immersione parziale?. solo una parte del curricolo sia svolto in una lingua straniera. il 10% del curricolo sia svolto in una lingua straniera. il 30%% del curricolo sia svolto in una lingua straniera. il 70 % del curricolo sia svolto in una lingua straniera.

L’insegnamento veicolare curricolare e l’insegnamento veicolare a moduli sono: Uguali al 30%. diversi. diversi solo in alcuni punti. uguali al 50%.

L’insegnamento veicolare curricolare è istituzionale?. sempre. in alcuni casi. no. solo in forma privata.

L’insegnamento veicolare a moduli ha: una durata lunga. una durata flessibile. una durata breve. una durata breve e flessibile.

E’ necessario il legame tra lingua e materia non linguistica?. no. si. solo in alcuni punti. solo al 50 %.

La lezione di lingua deve potenziare: l’apprendimento disciplinare. solo la lingua. l’aspetto educativo. l’aspetto linguistico.

Un progetto di lingua deve essere condiviso con: studenti. famiglie. studenti e famiglie. studenti e docenti.

Il tratto caratterizzante del CLIL è: l’adozione di una lingua veicolare non-nativa. l’adozione di una lingua nativa. l’adozione lingua nativa e non nativa. l’adozione di una lingua già conosciuta.

La L2V deve contribuire al raggiungimento: delle finalità educative. non sono necessari gli obiettivi didattici. delle finalità educative e degli obiettivi didattici. degli obiettivi didattici.

Già nel 1997 erano più di 100 le scuole italiane che dagli anni ottanta e novanta sperimentavano modelli di educazione bilingue, quali erano?. Licei europei. Licei linguistici europei. Licei internazionali. tutte le risposte sono estate.

Le motivazioni, ragioni o finalità sottostanti la scelta di attuare un programma CLIL sono: culturale. ambientale. tutte le risposte sono esatte. contenuto e apprendimento.

La dimensione culturale consiste in: sviluppare conoscenze e comprensione interculturale. sviluppare competenze comunicative interculturali. conoscere paesi e regioni vicini. tutte le risposte sono esatte.

La dimensione apprendimento: deve stimolare lo studente sempre. non è necessario lo stimolo. occorre solo lo stimolo iniziale. lo stimolo si può raggiungere alla fine del corso.

Nell’ adottare un CLIL occorrono: diverse motivazioni. poche motivazioni. nessuna motivazione. moltissime motivazioni.

Per assicurare il raggiungimento degli obiettivi didattici è necessario definire chiaramente il “focus” del percorso?. non è necessario. è sempre necessario. solo in alcuni momenti. solo per pochi obiettivi.

Sarah talked for ___________ hour about her work project. a. an. to. from.

You haven't got a sister, ___________?. isn't it. wasn't she. have you. is she.

Report this speech from direct in indirect speech: she said: "I'm waiting for John". he said, that he was wating for John. she was waiting for Joh. she said that. she said, that she was waiting for John.

Direct questions: are the normal questions that we can ask to friends, family members and people who we know well. are questions only for family members. are questions only for friends. are normal questions.

Traduci in inglese: "Dov'è la posta più vicina?". Where is the nearest Bank please?. Where is the nearest Post Office please?. Where is the nearest Post please?. Where is the nearest Mail please?.

Could you tell me ____________ Bridge Street is?. who. how. where. where is.

When we use gerunds verb + ing?. after prepositions. after certain verbs. after certain verbs and after prepositions. after certain verbs, after prepositions as the subject or object of a sentence.

It was late, so they _____________ away. decided to go. go. decided go. going.

When we use the verb "tell"?. we use "tell" when we talking to personal object. we use "tell" without a personal object. we don't use "tell" but only the verb "say". we use "tell" and "say" in the same sentence.

When we use the verb "make"?. we use "make" only when we create something. we use "make" only when we build something. we use "make" when we create, build or produce something. we use "make" only when we produce something.

When we use the expressions "after, before, when"?. are used to indicate when something happens in the past. are used to indicate when something happens in the past, present, future. are used to indicate when something happens in present and future. are used to indicate when something happens in the past, and present.

At 8 o'clock she __________ a shower. does. was having. having. did.

When I arrived he ____ lunch. He apologized for starting without me. has. does. having. did.

When we should prefer the present perfect continuous?. when we want to express a temporary or short action. when we want to express a short action. when we want to express a temporary action. when we want to express a lasting action.

The past perfect tense is formed by?. HAVE + past participle. IS + past participle. HAD + past participle. DID + past participle.

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