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Conservazione della natura e delle sue risorse 3

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Título del Test:
Conservazione della natura e delle sue risorse 3

Descripción:
Ecampus prof. Migliore

Fecha de Creación: 2025/07/09

Categoría: Otros

Número Preguntas: 71

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Le città possono essere considerate come "parassiti" delle aree non urbanizzate?. No, perché gli agglomerati urbani (tecno-ecosistemi) non vivono consumando l'energia prodotta nelle aree rurali, semi-naturali o naturali. No, perché c'è uno scambio reciproco di energia e materiale tra gli agglomerati urbani (tecno-ecosistemi) e le aree rurali, semi-naturali o naturali. Si, perché gli agglomerati urbani (tecno-ecosistemi) vivono consumando l'energia prodotta nelle aree rurali, semi-naturali o naturali. No, le aree rurali, semi-naturali o naturali vivono a carico dello scambio di energia e materiale con gli agglomerati urbani (tecno-ecosistemi).

Perché si parla di impronta ecologica?. Perché gli agglomerati urbani (tecno-ecosistemi) vivono consumando l'energia prodotta da una notevole superficie di aree rurali, semi-naturali o naturali, a bassa densità dicolonizzazione. Nessuna delle risposte è esatta. Perché gli agglomerati urbani (tecno-ecosistemi) producono e consumano molta energia. Perché gli agro-ecosistemi vivono consumando l'energia prodotta nelle aree urbane.

A cosa servono gli indicatori della Footprint family?. nessuna delle risposte è esatta. Servono a monitorare la sostenibilità delle attività, ed essere applicabili nella definizione di politiche ambientali per singoli prodotti, processi, settori di attività oppurenazioni e città, che possono essere studiati o valutati con questi indicatori, non sono utili nelle attività di ricerca. Servono a monitorare la sostenibilità delle attività ed essere applicabili sia in attività di ricerca sia nella definizione di politiche ambientali per singoli prodotti, processi,settori di attività oppure nazioni e città, che possono essere studiati o valutati con questi indicatori. Servono a monitorare la sostenibilità delle attività ed essere applicabili sia in attività di ricerca sia nella definizione di politiche ambientali per nazioni o città, che possonoessere studiate o valutate con questi indicatori.

Chi ha proposto per primo la definizione di 'impronta ecologica'?. Il concetto di 'Impronta ecologica' è stato proposto da Zev Naveh (1982), per quantificare l'energia, le risorse e l'impatto di un ecosistema costruito sulle aree circostantiper sostenere la propria sopravvivenza. Il concetto di 'Impronta ecologica' è stato proposto da Wackernagel e Rees (1996), per quantificare l'energia, le risorse e l'impatto di un ecosistema costruito sulle areecircostanti per sostenere la propria sopravvivenza. Il concetto di 'Impronta ecologica' è stato proposto da Wackernagel e Rees (1996), per quantificare l'energia, le risorse e l'impatto delle aree naturali sugli ecosistemicostruiti per sostenere la propria sopravvivenza. Il concetto di 'Impronta ecologica' è un concetto base dell'ecologia classica, da sempre utilizzato per quantificare l'energia, le risorse e l'impatto di un ecosistema costruitosulle aree circostanti per sostenere la propria sopravvivenza.

Come si misura l'impronta ecologica?. L'impronta ecologica = superficie totale di area urbana necessaria al sostentamento degli ecosistemi naturali e semi-naturali. L'impronta ecologica = superficie equivalente di ecosistemi naturali e costruiti che sono in connessione produttiva. L'impronta ecologica = superficie totale di ecosistemi naturali e semi-naturali necessari per sostenereunaa città. Nessuna delle risposte è esatta.

Cosa si intende per Footprint family?. Un insieme di indicatori selezionati in grado di valutare la pressione umana sul pianeta in termini di emissioni totali di gas serra e contributo al cambiamento climatico(impronta del carbonio) e di consumo di capitale naturale di acqua dolce (impronta dell'acqua). L'impronta ecologica di una famiglia media, in termini di domanda aggregata di risorse naturali ed emissioni (impronta ecologica), di emissioni totali di gas serra econtributo al cambiamento climatico (impronta del carbonio) e di consumo di capitale naturale di acqua dolce (impronta dell'acqua). Un insieme di indicatori selezionati in grado di valutare la pressione umana sul pianeta in termini di domanda aggregata di risorse naturali ed emissioni (improntaecologica), di emissioni totali di gas serra e contributo al cambiamento climatico (impronta del carbonio) e di consumo di capitale naturale di acqua dolce (improntadell'acqua). Un insieme di indicatori selezionati in grado di valutare la pressione umana sul pianeta in termini di domanda aggregata di risorse naturali ed emissioni (improntaecologica).

Cosa si intende per impronta ecologica?. Per Impronta ecologica, secondo la definizione di Wackernagel & Rees (1996) si intende il consumo umano del capitale naturale di acqua dolce (blu, verde, grigio). Per Impronta ecologica, secondo la definizione di Wackernagel & Rees (1996), si intende la pressione umana sul pianeta in termini di emissioni totali di gas serra (diun'attività o accumulate durante le fasi di vita di un prodotto) e il contributo umano al cambiamento climatico. Per Impronta ecologica, secondo la definizione di Wackernagel & Rees (1996) si intende la pressione umana sul pianeta in termini di domanda aggregata ed emissioni ecosto dell'uso di risorse ed emissioni sulle risorse ecologiche. Per Impronta ecologica, secondo la definizione di Hoekstra (2002) si intende la pressione umana sul pianeta in termini di domanda aggregata ed emissioni e costo dell'usodi risorse ed emissioni sulle risorse ecologiche.

Cosa si intende per impronta del carbonio?. Per Impronta del Carbonio (AA.VV., 2000/2008) si intende la pressione umana sul pianeta in termini di emissioni totali di gas serra (di un'attività o accumulate durante lefasi di vita di un prodotto) e il contributo umano al cambiamento climatico. Per Impronta del Carbonio (AA.VV., 2000/2008) si intende la pressione umana sul pianeta in termini di consumo umano del capitale naturale di acqua dolce (blu, verde,grigio). Per Impronta del Carbonio (Wackernagel & Rees, 1996) si intende la pressione umana sul pianeta in termini di emissioni totali di gas serra (di un'attività o accumulatedurante le fasi di vita di un prodotto) e il contributo umano al cambiamento climatico. Per Impronta del Carbonio (AA.VV., 2000/2008) si intende la pressione umana sul pianeta in termini di domanda aggregata ed emissioni, il costo dell'uso di risorse edemissioni sulle risorse ecologiche.

Cosa si intende per impronta dell'acqua?. Per Impronta dell'acqua (AA.VV., 2000/2008) si intende il consumo umano del capitale naturale di acqua dolce (blu, verde, grigio). Per Impronta dell'acqua (Hoekstra, 2002) si intende il consumo umano in termini di emissioni totali di gas serra e il contributo al cambiamento climatico. Per Impronta dell'acqua (Hoekstra, 2002) si intende I'mpronta ecologica umana sul pianeta in termini di domanda aggregata ed emissioni, il costo dell'uso di risorse edemissioni sulle risorse ecologiche. Per Impronta dell'acqua (Hoekstra, 2002) si intende il consumo umano del capitale naturale di acqua dolce (blu, verde, grigio).

Come si definisce l'impronta ecologica?. La misura della superficie della Terra 'utilizzata' dalle aree urbane per il loro sostentamento (es. agro-ecosistemi, ecosistemi forestali, acquatici, sistemi naturali nonantropizzati. La misura della superficie della Terra, per es. agro-ecosistemi, ecosistemi forestali, acquatici, sistemi naturali non antropizzati, che dipendono dalle aree urbane per il lorosostentamento. La misura della superficie della Terra occupata da agro-ecosistemi, ecosistemi forestali, acquatici, sistemi naturali non antropizzati. La misura della superficie della Terra occupata dalle aree urbane.

Qual è il messaggio principale dell'impronta ecologica?. Divulgare la necessità di salvaguardare gli ecosistemi naturali per salvaguardare i servizi ecosistemici che ci permettono di vivere. Non c'è un messaggio specifico. Mettere in evidenza i limiti ecologici della Terra. Promuovere la conoscenza dei limiti ecologici (a cui non possiamo sottrarci), e divulgare la necessità di salvaguardare gli ecosistemi naturali per salvaguardare i serviziecosistemici che ci permettono di vivere.

Cosa si intende con tecno-ecosistemi?. Definiti dall'ecologo del paesaggio Zev Naveh (1982), con tecno-ecosistemi si indicano gli agglomerati urbano-industriali che basano la propria sopravvivenza sul consumodi beni e servizi generati da ecosistemi naturali. I tecno-ecosistemi sono società urbano-industriali che generano sistemi ambientali. Definiti da Wackernagel e Rees (1996), con tecno-ecosistemi si indicano gli agglomerati urbano-industriali che basano la propria sopravvivenza sul consumo di beni eservizi generati da ecosistemi naturali. Definiti dall'ecologo del paesaggio Zev Naveh (1982), con tecno-ecosistemi si indicano gli agglomerati urbano-industriali che producono beni e servizi che vengonoconsumati altrove.

La famiglia delle impronte è un indicatore accurato della sostenibilità?. Nessuna delle risposte è esatta. La famiglia delle impronte è un indicatore nato da poco e non è ancora una misura accurata della sostenibilità, ma è utile per monitorare fattori come la tossicità dicomposti o prodotti, la qualità del suolo e la sua degradazione,oppure la presenza di rifiuti che non possono essere smaltiti, come i rifiuti nucleari. La famiglia delle impronte è un insieme di indicatori nato di recente che non è ancora una misura accurata della sostenibilità, perché ancora molti problemi ambientali nonsono stati inseriti e non vengono monitorati da questi indicatori, come la tossicità di composti o prodotti, la qualità del suolo e la sua degradazione,oppure la presenza di rifiutiche non possono essere smaltiti, come i rifiuti nucleari. La famiglia delle impronte nonostante sia un indicatore nato da poco, è già una misura accurata della sostenibilità, perché include molti problemi ambientali, come latossicità di composti o prodotti, la qualità del suolo e la sua degradazione,oppure la presenza di rifiuti che non possono essere smaltiti, come i rifiuti nucleari.

Cosa si intende per Water footprint?. L'impronta delle acque nere (volume di acqua inquinata prodotto). L'impronta delle acque azzurre (volume d'acqua piovana evaporato o incorporato) di un prodotto. L'impronta delle acque verdi (volume d'acqua piovana evaporato o incorporato in un prodotto), blu (volume di acque superficiali e/o sotterranee evaporato o incorporato inun prodotto o restituito ad altri bacini idrografici o al mare) e grigie (volume di acqua inquinata prodotto). L'impronta delle acque grigie (volume di acque superficiali e/o sotterranee) evaporato o incorporato in un prodotto o restituito ad altri bacini idrografici o al mare.

Qual è il messaggio principale dell'impronta ecologica?. Promuovere la conoscenza dei limiti ecologici (a cui non possiamo sottrarci), e divulgare la necessità di salvaguardare gli ecosistemi naturali per salvaguardare i serviziecosistemici che ci permettono di vivere. Non c'è un messaggio specifico. Divulgare la necessità di salvaguardare gli ecosistemi naturali per salvaguardare i servizi ecosistemici che ci permettono di vivere. Mettere in evidenza i limiti ecologici della Terra.

Cosa misura l'impronta ecologica?. La misura della superficie della Terra 'utilizzata' da un'area urbana per il suo sostentamento, questo valore viene utilizzato come indicatore di sostenibilità. L'impronta degli ecosistemi naturali. E' un concetto astratto. La quantificazione dell'energia, delle risorse e dell'impatto di un ecosistema costruito.

Come varia la diversità di specie quando l'ecosistema è sottoposto a un disturbo naturale?. La diversità aumenta. La diversità non varia. A differenza della pressione antropica, i disturbi naturali sugli ecosistemi non riducono la diversità e non spostano gli ecosistemi a uno stato diverso, come dopo unincendio o nel caso dell'eutrofizzazione naturale. I disturbi naturali sugli ecosistemi possono ridurre la diversità spostando gli ecosistemi verso uno stato, un equilibrio diverso, come dopo un incendio o una colata lavica.Le modifiche indotte possono portare gravi conseguenze alle dinamiche naturali e ai servizi ecosistemici.

Come varia la diversità di specie quando l'ecosistema è sottoposto a un disturbo antropico?. La pressione antropica sui sistemi naturali non riduce la diversità e non sposta gli ecosistemi a uno stato diverso, come dopo un incendio o nel caso dell'eutrofizzazioneculturale. La pressione antropica sui sistemi naturali può ridurre la diversità spostando gli ecosistemi verso uno stato, un equilibrio diverso, come dopo un incendio o nel casodell'eutrofizzazione. Le modifiche indotte possono portare gravi conseguenze anche agli usi umani delle risorse. La diversità non varia. La diversità aumenta.

Quali sono gli effetti delle perturbazioni antropiche sui sistemi ecologici?. La pressione antropica sui sistemi naturali non riesce a spostare gli ecosistemi verso uno stato diverso e le modifiche di solito non comportano conseguenze sugli usi umanidelle risorse. La pressione antropica sui sistemi naturali può spostare gli ecosistemi verso uno stato diverso, come nel caso di incendi o eutrofizzazione. Spesso queste modifiche portanogravi conseguenze agli usi umani delle risorse. Nessuna delle risposte è corretta. La pressione antropica sui sistemi naturali può spostare gli ecosistemi verso uno stato diverso, come nel caso di incendi o eutrofizzazione ma queste modifiche noncomportano conseguenze agli usi umani delle risorse.

Cos'è la resilienza?. E' la capacità di un ecosistema di resistere ad una perturbazione mantenendo lo stato precedente. Le perturbazioni possono essere incendi, inondazioni, boom demograficio effetti delle attività umane (deforestazione, cambiamenti climatici, ecc.). E' l'incapacità di un ecosistema di rispondere ad una perturbazione (che ha provocato danni) e ritornare allo stato precedente. Le perturbazioni possono essere incendi,inondazioni, boom demografici o effetti delle attività umane (deforestazione, cambiamenti climatici, ecc.). E' la capacità di un ecosistema di rispondere ad una perturbazione (che ha provocato danni) ritornando allo stato precedente. Le perturbazioni possono essere incendi,inondazioni, boom demografici o effetti delle attività umane (deforestazione, cambiamenti climatici, ecc.). A seconda dell'ampiezza o della durata, il disturbo può cambiare ilsistema e portarlo ad una soglia oltre la quale predominano processi e strutture diversi. I sistemi ecologici non sono resilienti.

L'isola di Rapa Nui è un esempio di ... una società umana distrutta dall'eccessivo sfruttamento delle risorse presenti nel sistema e della difficoltà di ripristinare le condizioni ecologiche precedenti. di alterazioni naturali di un sistema ecologico. una società umana che ha recuperato nel tempo l'effetto di un eccessivo sfruttamento delle risorse presenti nel sistema e ha ripristinato le condizioni ecologiche precedenti. di resilienza dei sistemi sociali e naturali.

Perché il collasso sociale e naturalistico dell'isola di Rapa Nui deve essere una lezione per la nostra società?. L'isola di Rapa Nui non ha subito collassi sociali. Perché, come la Terra, è un sistema isolato che non ha potuto recuperare gli effetti sfruttando la prossimità con sistemi ecologici ricchi e funzionali. Perché, a differenza della Terra, è un sistema isolato che non ha potuto recuperare gli effetti sfruttando la prossimità con sistemi ecologici ricchi e funzionali. Perché, come avviene dappertutto sulla Terra, è un sistema isolato che ha potuto recuperare gli effetti sfruttando la prossimità con sistemi ecologici ricchi e funzionali.

Cosa si intende per 'punto critico' o tipping point'?. E' il livello di non ritorno oltre il quale il sistema si sposta ad un nuovo stato, diverso dallo stato precedente, di solito caratterizzato da una diversità più bassa e minoriservizi ecosistemici. E' il livello dal quale il sistema ritorna allo stato precedente, ripristinando la diversità e i servizi ecosistemici precedenti. E' il livello dal quale il sistema ritorna allo stato precedente, sebbene riducendo la diversità e i servizi ecosistemici. Il punto di rovesciamento, che permette il recupero dell'ecosistema.

Come si determina 'punto critico' o 'tipping point'?. Il livello del punto critico di non ritorno è difficile da determinare in anticipo: una volta che il sistema si è spostato al nuovo stato è molto difficile, spesso impossibile,riportarlo allo stato precedente. Si determina con studi approfonditi sulla struttura e la funzionalità degli ecosistemi. Il livello del punto critico di non ritorno si può determinare in anticipo: serve ad evitare che il sistema si è sposti ad un nuovo stato da cui è molto difficile, spessoimpossibile, riportarlo allo stato precedente. Nessuna delle risposte è corretta.

Da cosa dipenderanno gli scenari che si prospettano dopo il picco di consumo di energia e risorse utilizzate, il degrado ambientale e l'inquinamento del nostro tempo?. Gli scenari possibili dipenderanno dalle scelte sociali e politiche. Gli scenari possibili dipenderanno dai progressi scientifici e tecnologici. Gli scenari possibili dipenderanno dalle scelte sociali e politiche ma anche dai progressi scientifici e tecnologici. Non ci sono prospettive.

Cosa si intende per stewardship scenario?. Per stewardship scenario si intende una riduzione della domanda di energia, per quanto 'creativa', e il ritorno a vivere nell'ambito delle regole naturali e delle disponibilitànaturali di risorsa. Per stewardship scenario si intende un'incremento della domanda di energia, su base 'creativa', e il ritorno a vivere nell'ambito delle regole naturali e delle disponibilitànaturali di risorsa. Uno scenario distruttivo, che include il collasso sociale. Un assetto sociale che mantenga l'attuale livello di consumo di energia ma attuando una riconversione tecnologica e il ricorso a fonti rinnovabili di energia.

Cosa si intende per stabilità green-tech?. Un assetto sociale basato sull'incremento dell'attuale livello di consumo di energia a carico di una riconversione tecnologica e il ricorso a fonti rinnovabili di energia. Un assetto sociale che permetta una riduzione della domanda di energia, per quanto 'creativa', e il ritorno a vivere nell'ambito delle regole naturali e delle disponibilitànaturali di risorsa. Un assetto sociale che mantenga l'attuale livello di consumo di energia ma attuando una riconversione tecnologica e il ricorso a fonti rinnovabili di energia. Uno scenario distruttivo.

Quali sono i possibili scenari che si prospettano dopo il picco di consumo di energia e risorse utilizzate, il degrado ambientale e l'inquinamento del nostrotempo?. Gli scenari possibili sono scenari creativi che permettono un significativo incremento delle quote di energia a disposizione. Gli scenari possibili sono 4 e molto diversi tra loro: uno scenario distruttivo, uno di 'discesa creativa', uno di stabilità green-tech e uno scenario supertecnologico. Nessuna delle risposte è corretta. Gli scenari possibili sono scenari distruttivi, o di riduzione significativa delle quote di energia a disposizione.

L'esposizione è. conseguenza diretta della presenza di contaminanti nelle matrici biotiche. conseguenza diretta della presenza di contaminanti persistenti nelle matrici abiotiche. conseguenza della presenza di contaminanti degradabili nelle matrici abiotiche. conseguenza delle politiche di risanamento ambientale.

E' necessaria la stima del rischio ecotossicologico. Si, perche? gli effetti biologici si manifestano solo dopo che le componenti piu? sensibili del sistema sono state esposte e danneggiate. Si, perche? gli effetti biologici si manifestano quando che le componenti principali e resistenti del sistema vengono danneggiate. No, non è necessaria ma auspicabile. No, non è necessaria.

Come si distribuiscono i contaminanti nel comparto 'aria'?. non ci sono interazioni tra i vari comparti ambientali. l'aria tende a cedere rapidamente le sostanze agli altri comparti, acqua e suolo, per fenomeni di deposizione. l'aria tende a mantenere stabilmente le sostanze senza cessioni agli altri comparti per fenomeni di deposizione. l'aria tende ad acquisire rapidamente le sostanze dagli altri comparti, acqua e suolo, per fenomeni di blow up.

Cosa permettono di valutare i test di laboratorio?. solo indicazioni sulla biodisponibilità dei contaminanti, dunque sui possibili effetti sul sistema. il rapporto tra concentrazione di contaminante e effetti sugli organismi, popolazioni o comunita? e forniscono indicazioni sulla biodisponibilità dei contaminanti, dunquesui possibili effetti sul sistema. solo dati indicativi di tossicità. solo il rapporto tra concentrazione di contaminante e effetti su singole popolazioni.

Cosa permettono di valutare le analisi sul campo. sul campo si possono solo effettuare valutazioni degli effetti a livello di popolazione. sul campo si possono effettuare valutazione degli effetti a livello di popolazione (come variazione di numero di individui, rapporto sessi, efficienza riproduttiva, ecc.), o dicomunità (come variazione della diversità di specie) e si possono ottenere indicazioni sullo stato dell'ambiente tramite analisi quantitative dei contaminanti nelle varie matriciambientali o negli organismi. le analisi sul campo permettono di ottenere indicazioni sullo stato dell'ambiente tramite analisi quantitative dei contaminanti nelle varie matrici ambientali o negliorganismi. sul campo si possono solo effettuare valutazioni degli effetti a livello di comunità.

Quali sono gli strumenti dell'analisi ecotossicologica?. i saggi monospecifici in laboratorio rappresentano l'unico strumento dell'ecotossicologia. non sono ancora stati definiti degli strumenti propri dell'analisi ecotossicologica. Le analisi sul campo rappresentanolo strumento principale delle analisi ecotossicologiche. i saggi monospecifici in laboratorio e le analisi sul campo.

Come si distribuiscono i contaminanti nel comparto 'suolo'?. non ci sono interazioni tra i vari comparti ambientali. suolo permette un'elevata possibilita? di circolazione che non determina fenomeni di bioaccumulo. suolo ha scarsa possibilita? di circolazione e elevata capacita? di immobilizzazione, che non determinano fenomeni di bioaccumulo. suolo ha scarsa possibilita? di circolazione e elevata capacita? di immobilizzazione, che facilmente determinano fenomeni di bioaccumulo.

Come si distribuiscono i contaminanti nel comparto 'acqua'?. l'acqua non permette mobilita? elevata alle sostanze immesse e determina fenomeni di bioaccumulo. l'acqua permette una mobilita? relativamente elevata alle sostanze immesse ma con limitata possibilita? di dispersione e determina fenomeni di bioaccumulo. non ci sono interazioni tra i vari comparti ambientali. l'acqua permette una mobilita? relativamente elevata alle sostanze immesse ma non determina fenomeni di bioaccumulo.

Quali sono le dinamiche dei contaminanti nei diversi comparti ambientali?. gli effetti dei contaminanti si rilevano in tutti i comparti ambientali (aria, acqua, suolo) e le problematiche connesse ai tre comparti sono sempre le stesse. gli effetti dei contaminanti si rilevano in tutti i comparti ambientali (aria, acqua, suolo) ma le problematiche connesse ai tre comparti sono completamente differenti. gli effetti dei contaminanti si rilevano principalmente nei comparti acqua e suolo. gli effetti dei contaminanti si rilevano principalmente nel comparto acquatico.

Il bioaccumulo determina. direttamente la contaminazione delle reti trofiche. generici effetti tossici. tossicita? per gli organismi che rimane limitata agli individui e/o popolazioni esposte. tossicita? per gli organismi (individui e/o popolazioni) e contaminazione delle reti trofiche.

I saggi monospecifici. utilizzano popolazioni geneticamente modificate di organismi 'costruiti' ad hoc per questi test. devono essere ancora accettati e standardizzati, sebbene utilizzino popolazioni naturali o di laboratorio semplici da allevare, di sensibilita? intermedia e rappresentatividell'ecosistema in considerazione. sono ormai gia? accettati e standardizzati, utilizzano popolazioni naturali o di laboratorio semplici da allevare, di sensibilita? intermedia e rappresentativi dell'ecosistema in considerazione. sono ormai gia? accettati e standardizzati, utilizzano popolazioni naturali o di laboratorio non sempre semplici da allevare, con sensibilita? molto elevata verso icontaminanti.

I test ecotossicologici di laboratorio. permettono di estrapolare dai risultati degli esperimenti di laboratorio gli interventi necessari per preservare gli ecosistemi nel loro complesso. servono solo per le autorizzazioni alla messa in commercio di composti chimici. non permettono di estrapolare dai risultati degli esperimenti di laboratorio gli interventi necessari per preservare gli ecosistemi nel loro complesso. forniscono risultati direttamente utilizzabili per salvaguardare ecosistemi complessi.

Quanti tipi di test ecotossicologici si posssono effettuare?. si possono eseguire test di due livelli: 1° livello, tossicità subcronica; 2° livello, tossicità cronica. si possono eseguire test di due livelli: 1° livello, tossicità subacuta; 2° livello, tossicità cronica. si possono eseguire test di tre livelli: 1° livello, tossicità acuta; 2° livello, tossicità subcronica; 3° livello, tossicità cronica. si possono eseguire test di tre livelli: 1° livello, tossicità acuta; 2° livello, tossicità cronica.

Quali caratteristiche hanno i test di tossicità acuta?. variabili a seconda delle condizioni ambientali. alte dosi, brevi tempi di esposizione dell'ordine delle ore (24-96 h) e numero ridotto di organismi saggiati. dosi ridotte, tempi di esposizione dell'ordine dei giorni e numero elevato di organismi saggiati. dosi molto ridotte, tempi di esposizione molto lunghi, numero molto elevato di organismi saggiati.

Quali caratteristiche hanno i test di tossicità subcronica?. dosi molto ridotte, tempi di esposizione molto lunghi, numero molto elevato di organismi saggiati. alte dosi, brevi tempi di esposizione (24-96 h)e numero ridotto di organismi saggiati. dosi ridotte, tempi di esposizione dell'ordine dei giorni e numero elevato di organismi saggiati. variabili a seconda delle condizioni ambientali.

Quali caratteristiche hanno i test di tossicità cronica?. dosi ridotte, tempi di esposizione dell'ordine dei giorni e numero elevato di organismi saggiati. alte dosi, brevi tempi di esposizione (24-96 h)e numero ridotto di organismi saggiati. variabili a seconda delle condizioni ambientali. dosi molto ridotte, tempi di esposizione molto lunghi, numero molto elevato di organismi saggiati.

Che cos'è l'ecotossicologia?. L'ecotossicologia e? la scienza che studia gli effetti di agenti potenzialmente tossici sugli ecosistemi naturali e sulle specie non target, con lo scopo di proteggere l'interosistema e non le sue singole componenti isolate. L'ecotossicologia e? la scienza che studia gli effetti di agenti potenzialmente tossici sulle specie non target, con lo scopo di proteggere le singole componenti isolate. Nessuna delle risposte è corretta. L'ecotossicologia e? la scienza che studia gli effetti di agenti tossici sugli ecosistemi naturali nel loro complesso.

Perchè ci occupiamo di ecotossicologia?. Per evitare che le sostanze di sintesi (per uso umano, agricolo, industriale) entrino nei vari comparti ambientali. Per limitare la produzione e immissione sul mercato di sostanze di sintesi. Perchè la continua produzione e immissione sul mercato di sostanze di sintesi (per uso umano, agricolo, industriale) comporta la loro immissione nei vari compartiambientali. Perchè ci piace.

Perchè si manifestano gli effetti ecotossicologici?. Gli effetti si manifestano in conseguenza dell'esposizione degli organismi a sostanze o composti tossici che rende possibile l'assunzione, intake, dei contaminanti nellestrutture biologiche e talvolta ne determina il bioaccumulo. Perchè si verifica sempre il bioaccumulo delle sostanze tossiche. Perchè talvolta gli effetti si manifestano anche in assenza di esposizione degli organismi a sostanze o composti tossici. Perchè gli organismi nel loro complesso sono delicati.

L'esposizione dipende da: il tasso di introduzione nell'ambiente. fattori ancora non ben noti. la velocità di degradazione/trasformazione dei composti tossici. il tasso di introduzione nell'ambiente e velocità di degradazione/trasformazione dei composti tossici.

Qual è l'obiettivo di una rete ecologica?. Creare delle aree dedicate all'educazione ambietale. Il raggiungimento di una buona qualità ambientale. Fare un censimento delle specie in via di estinzione. Contrastare la frammentazione degli habitat e i suoi effetti negativi sulla biodiversità.

Quali tra questi NON E' un elemento di una rete ecologica?. stepping stone. aree di scambio. aree centrali. fasce di protezione.

Cosa si intende per corridoio ecologico in una rete ecologica?. Zona che connette tra di loro le aree ad alta naturalità. Aree in cui è permessa la caccia. Aree non soggette a regime di protezione. Zona di passaggio delle specie migratorie.

Quando è opportuno applicare tecniche di conservzione ex situ?. Prima di usare strategie di conservzione in situ. Mai. Quando le specie sono estinte o quasi in natura. Sempre.

Cosa si intende per conservazione ex situ?. Creazione di aree protette. Strategie di conservazione delle specie nel loro ambiente naturale. Metodi di valutazione degli impatti ambientali. Strategie di conservazione delle specie in un ambiente artificiale.

Cosa si intende per conservazione in situ?. Strategie di conservazione delle specie in un ambiente artificiale. Strategie di conservazione delle specie nel loro ambiente naturale. Tecniche di conservazione del germoplasma. Tecniche di monitoraggio ambientale.

Qual è lo scopo delle aree protette?. La conservazione della diversità biologica, del patrimonio culturale e delle risorse naturali. Fare delle campagne di monitoraggio ambientale. Creare dei parchi divertimento. Riduzione degli impatti negativi di un progetto.

Cosa sono le Liste Rosse?. La lista delle specie estinte. Un sistema di classificazione degli habitat a rischio. Un sistema di classificazione delle specie a rischio di estinzione. La lista delle specie invasive in un dato territorio.

Quale obiettivo stabilisce la Strategia Marina (MSFD)?. istituire entro il 2020 un certo numero di Aree Marine Protette. raggiungere entro il 2020 il "Good Environmental Status" per le acque interne (fiumi e laghi). raggiungere entro il 2020 la riduzione delle emissioni di gas serra del 20%. raggiungere entro il 2020 il "Good Environmental Status" per le acque marine.

Come viene definito il GES?. sulla base di 11 descrittori e di target ambientali da raggiungere. mediante una Valutazione di Impatto Ambientale. sulla base di 10 descrittori e di target ambientali da raggiungere. Attraverso questionari da far compilare a tutti gli Stati Membri.

Come si dovrebbe gestire la conservazione della natura?. nell'ambito delle aree protette. a livello regionale. a livello sovranazionale. a livello nazionale.

In cosa consiste la Rete Natura 2000?. Una rete ecologica a livello nazionale. Una lista di specie protette. Una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione Europea. Una lista di specie invasive.

Cosa prevede la Direttiva Habitat?. istituisce delle Riserve Regionali. regolamenta l'attività di pesca. Il raggiungimento di una buona qualità ambientale. tutela di habitat di interesse comunitario attravesro ZSC e SIC.

Cosa prevede la Direttiva Uccelli?. istituisce una rete di Zone di Protezione Speciale (ZPS). di istituire i SIC. istituisce delle Aree Marine Protette. vieta la caccia.

La Convenzione di RIO definisce. il principio di sviluppo sostenibile. il concetto di specie. principio di esclusione competitiva. il concetto di bioma.

Cos'è la Strategia Marina (MSFD)?. La direttiva europea che regolamenta la protezione delle acque interne (fiumi e laghi). La direttiva europea che regolamenta la protezione dell'ambiente marino. La legge che regolamenta l'attività di pesca. La legge italiana che istituisce alcune Aree Marine Protette.

In cosa consistono le misure di compensazione?. Il raggiungimento di obiettivi di qualità ambientale. Riduzione degli impatti negativi di un progetto. Strategie di valutazione degli impatti ambientali. Interventi, non strettamente collegati con gli impatti indotti dal progetto, ma realizzati a parziale compensazione del danno prodotto.

Nell'ambito di una valutazione ambientale, cosa sono le misure di mitigazione?. Misure volte a ridurre al minimo o sopprimere l'impatto negativo di un piano o progetto. Misure volte a mitigare il cambiamento climatico. Strategie che mirano a compensare gli impatti negativi di un piano o progetto. Misure che non riducono l'impatto negativo di un piano o progetto.

Qul'è lo scopo di una VINCA?. Pianificare dei monitoraggi all'interno dei Siti di Importanza Comunitari (SIC), delle Zone Speciali di Conservazione e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS). Identificare possibili soluzioni tecniche per ridurre l'inquinamento prodotto. Ridurre gli impatti negativi di un progetto. Verificare se determinati piani o progetti possano avere impatti negativi sui Siti di Importanza Comunitari (SIC), sulle Zone Speciali di Conservazione e sulle Zone diProtezione Speciale (ZPS).

Come si definisce l'AIA?. Procedura che stabilisce se determinati piani o progetti possano avere impatti negativi sui Siti di Importanza Comunitari (SIC). Procedura che autorizza l'esercizio di un impianto che svolge attività industriali con impatti significativi sull'ambiente. Procedura che istituisce la creazione di aree protette. Direttiva che regolamenta la protezione delle specie in via di estinzione.

Quando si applica una VAS?. Dopo aver presentato la VIA. Quando il procedimento di VIA non ha autorizzato il progetto. In presenza impianti che svolgono attività industriali con impatti significativi sull'ambiente. A tutti i piani e programmi che possono avere effetti significativi sull'ambiente e sul patrimonio culturale.

Cos'è una VIA?. Procedura che autorizza l'esercizio di un impianto che svolge attività industriali con impatti significativi sull'ambiente. Procedura finalizzata alla descrizione e quantificazione degli effetti che un determinato progetto avrà sull'ambiente. Procedura che istituisce una rete ecolgica. Documento che analizza la compatibilità ambientale di un progetto e valuta come mitigarne gli effetti negativi.

Cos'è uno Studio di Impatto Ambientale?. L'insieme delle misure volte a ridurre al minimo o sopprimere l'impatto negativo di un piano o progetto. Procedura finalizzata alla descrizione e quantificazione degli effetti che un determinato progetto avrà sull'ambiente. Documento che autorizza l'esercizio di un impianto che svolge attività industriali con impatti significativi sull'ambiente. Documento che analizza la compatibilità ambientale di un progetto e valuta come mitigarne gli effetti negativi.

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