Didattica: l’insegnamento-apprendimento B.
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Título del Test:![]() Didattica: l’insegnamento-apprendimento B. Descripción: Master DSA |




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La competenza è: Un'abilità. Una conoscenza. Un'integrazione di conoscenza (sapere), abilità (saper fare), capacità metacognitive, metodologiche, personali e sociali. Nessuna delle opzioni. Tra le competenze chiave enunciate nella Raccomandazione del 18 Dicembre 2006 non è menzionata: Competenza digitale. Consapevolezza ed espressione teatrale. Consapevolezza ed espressione culturale. Nessuna delle opzioni. Insegnare per competenze obbliga a: Promuovere un sapere nozionistico. Enfatizzare la figura dell'insegnante rispetto a quella dell'allievo. Nessuna delle opzioni. Ripensare la didattica nella consapevolezza che sono gli allievi a costruire il proprio sapere. Nella didattica per le competenze il docente: Fa da mediatore, da facilitatore creando un laboratorio didattico in cui l'allievo costruisce i propri saperi e il proprio sé. Impartisce saperi. Non possiede alcuna responsabilità educativa. Nessuna delle opzioni. L'insegnamento - muro è: Formalizzato in esperienze. Tematico, procede organizzato attorno a problemi o a temi interessanti. Formalizzato in lezioni. Nessuna delle opzioni. L'insegnamento - ponte è: Centrato sull'insegnamento. Stabilito e preciso, connesso a obiettivi standardizzati. Regolato sulla persona. Nessuna delle opzioni. Il fine dell'apprendimento è: Appropriarsi di conoscenze date. Acquisire chiavi di lettura, strategie orientative, e interpretative per far sì che il soggetto divenga sempre più consapevole della complessità e della poliedricità delle sfaccettature del reale. Raggiungere ottimi risultati a scuola. Nessuna delle opzioni. L'ambiente di apprendimento deve: Essere ricco di risorse che gli allievi possono utilizzare seguendo un metodo prestabilito. Essere ricco di risorse e ad ogni persona deve essere data la possibilità di muoversi al suo interno secondo delle indicazioni precise e prestabilite. Nessuna delle opzioni. Essere ricco di risorse e ad ogni persona deve essere data la possibilità di muoversi al suo interno in modo autonomo senza seguire un metodo prestabilito. Il curricolo nella didattica per le competenze: Coincide con la programmazione didattica. Riveste un ruolo secondario nella progettualità didattica. Rappresenta il compendio della progettazione e della pianificazione dell'intera offerta formativa della scuola. Nessuna delle opzioni. Le istituzioni scolastiche per costruire il curricolo seguono: Le Indicazioni europee. Le Indicazioni di settore. Le Indicazioni Nazionali. Nessuna delle opzioni. Spenberg sostiene che il pensiero umano si fonda su: 3 tipi di intelligenze. 2 tipi di intelligenze. 7 tipi di intelligenze. Nessuna delle opzioni. I mediatori della didattici si suddividono in: Attivi, iconoci, analogici,strumentali. Attivi, iconoci, analogici, informatici. Attivi, iconoci, analogici, simobolici. Nessuna delle opzioni. Tra le caratteristiche condivise e fondamentali relative alle diverse teorie elaborate sull'apprendimento cooperative, rientr: Gruppi piccoli e omogenei. La valutazione del gruppo a discapito di quella individuale. Nessuna delle opzioni. Interazione promozionale, faccia a faccia. L'apprendistato cognitivo è: Un ambiente di apprendimento. Una metodologia didattica. Un modello di apprendimento. Nessuna delle opzioni. Lo studio di caso rale si sviluppa in: 4 fasi. 3 fasi. 2 fasi. Nessuna delle opzioni. L'allievo nel braingstorming è stimolato a: interagire esclusivamente con gli altri. interagire esclusivamente con i contenuti messi a tema. Nessuna delle opzioni. fornire il proprio contributo e metterlo in relazione con quello degli altri. La metodologia didattica "soluzione ai problemi reali, affonda le sue radici: Nel positivismo. Nell'attivismo pedagogico. Nell'empirismo. Nessuna delle opzioni. La progettazione può essere definita come: Mezzo fondamentale per l'insegnante per "agire la sua professionalità". Mezzo fondamentale per rispondere esclusivamente alla burocrazia ministeriale. Mezzo fondamentale per rispondere esclusivamente alla burocrazia dell'istituto scolastico. Nessuna delle opzioni. Secondo la logica della razionalità tecnica i momenti del progettare - agire - valutare sono: Fasi di un unico processo che possono svolgersi senza un ordine prestabilito. Fasi di un unico processo che si svolgono in successione. Singole fasi di tre differenti processi. Nessuna delle opzioni. La logica della complessità rinvia all'idea di un apprendimento: Complesso e multilaterale. Sequenziale e addestrativo. Complesso e addestrativo. Nessuna delle opzioni. L'implementazione rappresenta la fase della progettazione in cui: Si orienta l'azione formativa. Si valuta l'azione formativa. Nessuna delle opzioni. Si sviluppa l'azione formativa. La programmazione per obiettivi è centrata su: I contenuti culturali. I traguardi formativi. I processi formativi. Nessuna delle opzioni. Il modulo didattico si colloca nel punto di intersezione tra: La strategia deduttiva e la struttura molecolare. La strategia deduttiva e la struttura molare. La strategia induttiva e la struttura molare. Nessuna delle opzioni. La valutazione delle competenze si propone di: Accertare se ciò che si doveva apprendere è stato appreso. Riconoscere le conoscenze acquisite dall'allievo. Nessuna delle opzioni. Riconoscere la capacità dell'allievo di riuscire a utilizzare il sapere nella vita reale. Il progetto PISA si rivolge a studenti di. Quindici anni. Otto anni. Quattordici anni. Nessuna delle opzioni. L'IEA ha promosso: Il progetto PISA e il progetto TIMMS. Il progetto PIRLS e il progetto PISA. Il progetto TIMMS e il progetto PIRLS. Nessuna delle opzioni. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento nel II ciclo di istruzione, sono espressi in: Lettere. Numeri. Giudizi. Nessuna delle opzioni. Le rubriche ponderate forniscono: Un insieme di criteri finalizzati a valutare una singola prestazione. Un insieme di criteri per valutare il livello di padronanza che è stato raffigurato relativamente a un preciso traguardo di competenze. Criteri a cui assegnare un peso differente nella valutazione complessiva. Nessuna delle opzioni. Le dimensioni, i criteri, gli indicatori, i livelli, le ancore, sono le componenti della: Programmazione didattica. Progettazione didattica. Nessuna delle opzioni. Rubrica valutativa. L'analisi delle competenze avviene su: Quattro livelli. Otto livelli. Due livelli. Nessuna delle opzioni. Il momento autovalutativo rappresenta: Un'opportunità di riflessione del soggetto sulla propria esperienze cognitiva. Un'opportunità di riflessione del soggetto sulla propria esperienza relazionale. Un'opportunità di riflessione del soggetto sulla propria esperienza formativa. Nessuna delle opzioni. la valutazione iniziale è anche definita: Valutazione in itienere. Valutazione formativa. Valutazione diagnostica/orientativa. Nessuna delle opzioni. Le prove strutturali: Hanno il vantaggio di fornire indicazioni circa la capacità di ragionamento dell'allievo di saper argomentare, di effettuare collegamenti. Sono difficili da interpretare e per questo hanno bisogno di solidi criteri di lettura. Sono semplici da leggere e interpretare in quanto le risposte che sono previste sono univoche con un punteggio predeterminato. Nessuna delle opzioni. Nello scritto: "la valutazione delle azioni educative", Charles Hadji: Analizza esempi di rubriche valutative. Descrive le fasi della valutazione. Evidenzia alcune distorsioni che mettono in discussione l'affidabilità della valutazione. Nessuna delle opzioni. Nella curva di Gauss. Media, modo convergono. Media, moda, mediana coincidono. La mediana e la media convergono. Nessuna delle opzioni. Nella curva a "J". La media si colloca a metà della distribuzione conincidendo con la moda e la mediana. La media si colloca nella parte bassa della distribuzione. Nessuna delle opzioni. La media si colloca nella parte alta della distribuzione. Il profitto: Misura le conoscenze e la abilità disciplinari. Misura le competenze. Misura i saperi. Nessuna delle opzioni. La valutazione della competenza mette in evidenza: Il livello di apprendimento nelle diverse discipline. Il saper fare. Nessuna delle opzioni. Le conoscenze dell'allievo, le sue abilità, il suo agire in modo autonomo e responsabile in un determinato contesto. La didattica per le competenze ha l'obiettivo di: Crescere cittadini istruiti. Crescere cittadini autonomi e responsabili. Crescere cittadini abili. Crescere cittadini indipendenti. Le competenze chiave sono: 8. 2. 4. 6. La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della: Lingua straniera. Lingua scritta. Lingua orale. Madrelingua. Il documento Life Skills Education in Schools è stato prodotto da: Il Ministero dell'Istruzione. L'Organizzazione mondiale della sanità. Il Consiglio d'Europa. L'Unione Europea. Il documento Life Skills Education in Schools è stato prodotto nel: 1993. 1998. 1999. 2008. Le abilità per la vita individuate dall'OMS sono: 8. 2. 10. 4. La consapevolezza ed espressione culturale è una: Abilità. Competenza chiave. Conoscenza. Nessuna delle opzioni. Insegnare per competenze significa: Sacrificare i contenuti delle discipline. Fare acquisire conoscenze. Scegliere i contenuti considerati "irrinunciabili e fondamentali". "Fare acquisire i saperi attraverso la lezione frontale". Nell'insegnamento muro: La conoscenza è un prodotto predefinito. La conoscenza è un processo elaborativo. Lo studente costruisce la propria conoscenza. Lo studente fa uso di diversi supporti didattici. L'insegnamento ponte: Utilizza il libro come strumento didattico principal. Procede in modo individualistico. prevede un percorso lineare (insegnante-conoscenza-studente). Procede in modo cooperativo. Nella didattica per le competenze, le competenze rappresentano: I risultati finali. "Le strategie e i processi". I saperi acquisiti. "Nessuna delle opzioni". L'apprendimento avviene: Attraverso la lezione frontale. Attraverso un processo meccanico di acquisizione dei saperi. All'interno di un contesto in cui la persona costruisce competenze. Attraverso un processo mnemonico. Affinchè l'apprendimento sia significativo è necessario che: Avvenga in una realtà significativa. Avvenga individualmente. Avvenga sul libro di testo. "Nessuna delle opzioni". Le discipline rappresentano: Il fine dell'apprendimento. Il mezzo attraverso cui prende forma la competenza. Gli apprendimenti. "Nessuna delle opzioni". Le Indicazioni Nazionali richiamano gli insegnanti a: Costruire percorsi didattici disciplinari separati gli uni dagli altri. Costruire percorsi didattici pluridisciplinari. Nessuna delle opzioni. Costruire percorsi didattici interdisciplinari. Quale documento organizza le discipline in assi culturali stabiliti. DM 139/2007. Le Indicazioni Nazionali 2012. Le Indicazioni Nazionali 2006. DM 10/2000. In quale documento vi è il superamento delle discipline consderate seperatamente le une dalle altre. DM 139/2007. Le Indicazioni Nazionali 2006. Indicazioni Nazionali 2012. "Nessuna delle opzioni". Le competenze comunicative della lingua italiana è compito: Del solo insegnante di italiano. Dall'insegnante delle Lingue straniere. Conidiviso da tutti gli insegnanti. "Nessuna delle opzioni". Le competenze culturali contribuiscono allo sviluppo delle: Competenze disciplinari. Competenze chiave. Abilità. Conoscenze. Il DM 139/2007 individuava: 8 competenze culturali di base. 4 competenze culturali di base. 2 competenze culturali di base. 16 competenze culturali di base. Gli stili cognitivi si caratterizzano per: Polarità opposte. Uguaglianza. Divergenza. Convergenza. Inidvidua, tra i seguenti stili cognitivi, quello errato: Verbale-visuale. Impulsivo-Riflessivo. Sistematico-analitico. Convergente-divergente. La teoria delle intelligenze multiple è stata elaborata da: Piaget. Bruner. Watson. Gardner. Nell'apprendistato cognitivo nella fase "coching": L'insegnante assiste l'allievo, lo agevola nel suo lavoro, interviene se necessario, dirige l'attenzione su un aspetto, fornisce feedback. l'allievo osserva la competenza esperta al lavoro e poi la imita. l’insegnante riduce sempre di più il supporto fornito (fading) per lasciare spazio all’autonomia e alla responsabilità del discente. "Nessuna delle opzioni". Nell'apprendistato cognitivo, gli allievi, nella fase della "riflessione": Sono incoraggaiti a verbalizzare i processi di pensiero che hanno seguito nel processo di apprendimento. Sono spinti a risolvere i problemi in forma nuova. Sono portati a confrontare i problemi con una figura esperta. "Nessuna delle opzioni". Quali, tra le seguenti, può essere considerata una parola chiave dell'approccio cognitivo: Passività. Consapevolezza. Individualità. Dipendenza. La responsabilità, nel processo di apprendimento, chiama l'allievo a: Farsi carico dell'insuccesso dell'altro. Sostituirsi all'altro in difficoltà. Essere attivo rispetto al proprio apprendimento. "Nessuna delle opzioni". 1.L'insegnante e l'allievo, nel processo di insegnamento-apprendimento: Non condividono gli stessi obiettivi formativi. Condividono solo gli obiettivi legati alle discipline. Condividono il raggiungimento degli stessi traguardi formativi. Condividono solo gli obiettivi legati agli assi culturali. L'insegnante deve condividere con l'allievo. I propri obiettivi formativi. Il proprio metodo di insegnamento. Il senso dell'apprendimento. "Nessuna delle opzioni". Lo studio di caso reale è: Una teoria utilizzata esclusivamente nella ricerca sociale. Una metodo di analisi delle scienze psicologiche. Un metodo di analisi delle scienze biologiche. Una metodologia. Lo studio di caso reale: E' diffuso maggiormente nella pedagogia degli adulti. E' molto diffuso nella scuola. Non è realizzabile nell'ambito scolastico. Nessuna delle opzioni. In quante fasi si articola lo studio di caso reale. 3. 2. 1. 4. L'insegnante, nello studio di caso reale riveste un ruolo fondamentale: Nella preparazione del caso. Nella preparazione del caso e nella gestione delle fasi. Nella gestione delle fasi. Nel momento valutativo. L'insegnante nell'approccio dialogico: E' esterno al gruppo. E' estraneo al gruppo. E' parte integrante del gruppo. E' il leader del gruppo. L'approccio dialogico pone enfasi: sulla risposta. sul lavoro di gruppo. sulla domanda. "nessuna delle opzioni". Nell'approccio autobiografico l'interlocutore: Deve essere messo a proprio agio. Deve seguire uno schema prestabilito. Deve seguire le direttive dell'insegnante. Deve seguire le direttive del leader del gruppo. L'approccio dialogico pone enfasi: sulla risposta. sul lavoro di gruppo. sulla domanda. "nessuna delle opzioni". Nell'approccio autobiografico l'interlocutore: Deve essere messo a proprio agio. Deve seguire uno schema prestabilito. Deve seguire le direttive dell'insegnante. Deve seguire le direttive del leader del gruppo. L'approccio autobiografico supporta e valorizza l'allievo: Sul piano psicologico. Sul piano cognitivo, sociale ed emotivo. Sul piano comportamentale. "Nessuna delle opzioni". |