diritto commerciale4
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Título del Test:![]() diritto commerciale4 Descripción: diritto commerciale |




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Il conto economico rappresenta. documento descrittivo che serve a rendere chiari i documenti quantitativi. elementi attivi e passivi suscettibili di valutazione economica pertinente all'impresa. composizione delle disponibilità liquide dell'impresa. componenti positive e negative di reddito. La nota integrativa rappresenta. elementi attivi e passivi suscettibili di valutazione economica pertinente all'impresa. componenti positive e negative di reddito. composizione delle disponibilità liquide dell'impresa. documento descrittivo che serve a rendere chiari i documenti quantitativi. Ai sensi dell'art. 2214, comma 2, c.c. è obbligatorio un numero preciso e determinato di scritture identiche per tutte le imprese. è obbligatorio un numero preciso e determinato di scritture che varia da impresa a impresa. le scritture contabili non sono obbligatorie. sono obbligatorie le scritture richieste dalla natura e dalla dimensione dell'impresa. Ai sensi dell'art. 2214, comma 1 sono obbligatori. tutte le scritture richieste dalla natura e della dimensione dell'impresa. alcuni estratti delle scritture che variano da impresa a impresa. un numero preciso e determinato di scritture identiche per tutte le imprese. il libro giornale e il libro degli inventari. Nel libro giornale. sono periodicamente indicate e valutate le attività e le passività relative all'impresa. sono annualmente indicate e valutate le attività e passività reltive all'impresa. sono indicate mese per mese tutte le operazioni relative all'esercizio di impresa. sono indicate giorno per giorno tutte le operazioni relative all'esercizio dell'impresa. Il libro giornale. è disciplinato dall'art. 2217 c.c. è disciplinato dall'art. 2215 c.c. è disciplinato dall'art. 2214 c.c. è disciplinato dall'art. 2216. Nel sistema normativo. si indicano solo le scritture contabili obbligatorie. per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza solo un criterio dimensionale. per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza solo una clausola generale. per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza una clausola generale. Il libro giornale. è tenuto secondo un criterio sistematico. non deve essere tenuto secondo un ordine cronologico. deve dare contezza di tutto il patrimonio dell'imprenditore. deve essere tenuto secondo un ordine cronologico. Il libro degli inventari. Non riporta periodicamente le attività e le passività relative all'impresa nonché le attività e passività estranee. sono indicate mese per mese tutte le operazioni relative all'esercizio di impresa. sono indicate giorno per giorno tutte le operazioni relative all'esercizio dell'impresa. riporta periodicamente le attività e le passività relative all'impresa nonché le attività e passività estranee. Il libro degli inventari. Non è tenuto secondo un criterio sistematico. deve essere tenuto secondo un ordine cronologico. deve dare contezza di tutto il patrimonio dell'imprenditore. è tenuto secondo un criterio sistematico. L'inventario. Non deve essere redatto all'inizio dell'impresa. non deve essere redatto con cadenza annuale. deve essere redatto solo all'inizio dell'impresa e successivamente non con cadenza annuale. deve essere redatto all'inizio dell'impresa e poi con cadenza annuale. Lo stato patrimoniale rappresenta. composizione delle disponibilità liquide dell'impresa. componenti positive e negative di reddito. documento descrittivo che serve a rendere chiari i documenti quantitativi. elementi attivi e passivi suscettibili di valutazione economica pertinente all'impresa. Nell'ordinamento giuridico italiano. è prevista nel diritto della società per azioni una regolamentazione generale del bilancio d'esercizio. è presente una disciplina giuridica generale sul bilancio d'esercizio. non è presente una regolamentazione sul bilancio d'esercizio nel diritto della soceità per azione. manca una disciplina giuridica generale sul bilancio d'esercizio che è presente solo nel diritto delle società per azioni. Le scritture contabili obbligatorie nominate. non sono previste dal sistema, essendovi solo una clausola generale che impone alle imprese di tenere le scritture contabili che risultano necessarie in base all'attività e alle dimensioni. sono il libro giornale e il libro delle operazioni straordinarie. sono il libro degli inventari e il libro delle operazioni straordinarie. sono il libro giornale e il libro degli inventari. Nel sistema normativo. per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza solo una clausola generale. per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza solo un criterio qualitativo. si indicano solo le scritture contabili obbligatorie. per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza una clausola generale. Non corrisponde al vero che. siano obbligate alla tenuta delle scritture contabili le imprese medio-grandi. siano obbligate alla tenuta delle scritture contabili le imprese commerciale medio-grandi. siano obbligate alla tenuta delle scritture contabili le imprese commerciale. siano obbligate alla tenuta delle scritture contabili solo le imprese medio-grandi. Il libro giornale. deve essere annotato materialmente giorno per giorno. impone che la tempistica di aggiornamento sia almeno mensile. impone che la tempistica di aggiornamento sia quotidiana. non deve essere annotato materialmente giorno per giorno. Nel libro degli inventari. non devono essere riportati tutti gli elementi patrimoniali attivi e passivi, ma solo quelli rilevanti. non devono essere indicate le attività e le passività estranee all'impresa. devono essere periodicamente indicate e valutate solo le attività e le passività relative all'impresa. devono essere periodicamente indicate e valutate le attività e le passività relative all'impresa. Le formalità. sono estrinseche se concernono la necessità che non vi siano abrasioni. sono estrinseche se esprimono il principio secondo cui le scritture contabili devono essere tenute secondo norme di ordinata contabilità. sono estrinseche se concernono la necessità che non vi siano cancellature. sono estrinseche se concernono la numerazione, la bollatura e la vidimazione. Le formalità. sono intrinseche se concernono la vidimazione. sono estrinseche se esprimono il principio secondo cui le scritture contabili devono essere tenute secondo norme di ordinata contabilità. sono estrinseche se concernono la necessità che non vi siano abrasioni. sono intrinseche se concernono la necessità che non vi siano cancellature. Le scritture contabili. non possono fare prova contro l'imprenditore, se non in casi eccezionali. possono in ogni caso fare prova a favore l'imprenditore. possono in ogni caso fare prova contro l'imprenditore. possono fare prova contro l'imprenditore. Le scritture contabili. possono in ogni caso fare prova contro l'imprenditore. possono fare prova a favore dell'imprenditore in casi eccezionali. possono in ogni caso fare prova a favore l'imprenditore. possono fare prova a favore dell'imprenditore. Ai sensi dell'art. 2215-bis, comma 1, c.c. I repertori non possono essere formati e tenuti con strumenti informatici. La conservazione delle scritture contabili può avvenire anche per il tramite di supporti di immagine. Le scritture contabili devono essere conservate per dieci anni. i libri possono essere formati e tenuti con strumenti informatici. Possono fare prova a favore dell'imprenditore. le scritture contabili ma l'imprenditore non può scinderne il contenuto. le scritture contabili anche se tenute in modo irregolare, purché siano comprensibili secondo le regole di diligenza professionale. le scritture contabili utilizzate nei confronti di un altro soggetto anche se non obbligato alla tenuta delle scritture contabili. le scritture contabili utilizzate nei confronti di un altro soggetto obbligato alla tenuta delle scritture contabili. Con l'esibizione. Il giudice ordina la produzione che può essere disposta solo nei casi in cui la controversia riguarda la comunione dei beni o la successione per causa di morte. Il giudice ordina la produzione integrale delle scritture contabili. Il giudice ordina la produzione che può essere disposta solo nei casi in cui la controversia riguarda lo scioglimento della società. l giudice ordina l'estrazione di singole scritture contabili concernenti la controversia in corso. Con la comunicazione. è la parte che decide spontaneamente di comunicare al giudice il contenuto delle scritture contabili rilevanti nella controversia in corso. Il giudice ordina l'estrazione delle registrazioni. l giudice ordina l'estrazione di singole scritture contabili concernenti la controversia in corso. Il giudice ordina la produzione integrale delle scritture contabili. Il rendiconto finanziario rappresenta. componenti positive e negative di reddito. elementi attivi e passivi suscettibili di valutazione economica pertinente all'impresa. documento descrittivo che serve a rendere chiari i documenti quantitativi. composizione delle disponibilità liquide dell'impresa. Possono fare prova contro l'imprenditore. soltanto le scritture contabili tenute regolarmente. le scritture contabili utilizzate nei confronti di un altro soggetto obbligato alla tenuta delle scritture contabili. le scritture contabili tenute regolarmente. le scritture contabili utilizzate da un altro soggetto anche se non obbligato alla tenuta delle scritture contabili. La scientia decoctionis del terzo convenuto in revocatoria. si presume per gli atti anormali, ma si tratta di una presunzione assoluta. deve essere dimostrata dalla Curatela per gli atti anormali. deve essere dimostrata per gli atti normali. si presume per gli atti anormali, ma si tratta di una presunzione relativa. Gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono inefficaci rispetto ai creditori. nel senso che l'atto del fallito è invalido ed inefficace anche nei confronti dei creditori. nel senso che l'atto del fallito è inefficace nei confronti dei terzi. nel senso che l'atto del fallito è invalido nei confronti dei terzi. nel senso che l'atto del fallito è valido ed efficace nei confronti dei terzi. La scientia decoctionis del terzo convenuto in revocatoria. si presume per gli atti anormali, ma si tratta di una presunzione relativa. si presume per gli atti anormali, ma si tratta di una presunzione assoluta. si presume fino a prova contraria per gli atti normali. si presume fino a prova contraria per gli atti anormali. Il presupposto oggettivo della revocatoria fallimentare è. il compimento dell'atto anche oltre il periodo sospetto se ricorre uno stato di insolvenza. l'accordo fraudolento fra debitore e terzo per ledere la massa dei creditori. l'accordo fraudolento fra debitore e terzo per ledere la par condicio creditorum. il compimento dell'atto nel periodo sospetto in uno stato di insolvenza. L'azione revocatoria ordinaria. può essere esercitata dalla Curatela nel fallimento solo con riferimento ai pagamenti anticipati. prevede un onere della prova più favorevole alla curatela. non può essere esercitata dalla Curatela nel fallimento. può essere esercitata dalla Curatela nel fallimento. Sono inefficaci di diritto. i pagamenti garantiti. i pagamenti anticipati se compiuti nei 6 mesi anteriori al fallimento. i pagamenti posticipati se compiuti nei due anni anteriori al fallimento. i pagamenti anticipati se compiuti nei due anni anteriori al fallimento. Sono inefficaci di diritto. gli atti a titolo oneroso compiuti dal fallito tre due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento. gli atti a titolo oneroso compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento. gli atti a titolo gratuito compiuti dal fallito nei tre anni anteriori alla dichiarazione di fallimento. gli atti a titolo gratuito compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento. In forza dell'art. 59 l.f. i crediti pecuniari non originano interessi ulteriori rispetto a quelli già maturati alla data del fallimento. i crediti pecuniari non ancora scaduti si considereranno scaduti agli effetti del concorso. i crediti non pecuniari, ove non scaduti, verranno soddisfatti secondo il valore che la prestazione avrebbe avuto alla fata di scadenza. i crediti non pecuniari concorreranno secondo il loro valore alla data della dichiarazione di fallimento. In caso di fallimento. i creditori vengono soddisfatti proporzionalmente ma in deroga alle regole sulle clausole legittime di prelazione. opera sempre la regola generale prior in tempore potior in iure. opera la regola generale prior in tempore potior in iure. i creditori vengono soddisfatti proporzionalmente. Il fallimento. non determina lo spossessamento assoluto. determina per l'impresa sempre il blocco dell'attività. determina lo spossessamento relativo. determina per l'impresa il blocco dell'attività. Con il fallimento. il fallito può stare in giudizio con l'autorizzazione del Curatore. il fallito perde anche la capacità processuale relativamente alle controversie relative a rapporti personali. il fallito perde solo la capacità processuale. il fallito perde anche la capacità processuale. Nel fallimento. lo spossessamento è relativo. lo spossessamento non ha efficacia relativa. lo spossessamento incide sulla titolarità dei diritti. lo spossessamento è assoluto. L'esercizio provvisorio dell'impresa è disposto. se dall'interruzione dell'attività può derivare un danno grave, anche se si arreca pregiudizio ai creditori. anche se il comitato dei creditori esprime parere non favorevole. in ogni caso. se dall'interruzione dell'attività può derivare un danno grave. Il giudice delegato. ha l'amministrazione del patrimonio fallimentare. ha la rappresentanza processuale. ha rappresentanza sostanziale. vigila e controlla la regolarità della procedura fallimentare. Il fallimento può essere dichiarato. solo su istanza dei creditori. solo se il debitore presta il consenso. d'ufficio. su istanza del debitore. L'imprenditore cessato. può essere dichiarato fallito se l'insolvenza si è manifestata entro due anni dalla cessazione. non può mai essere dichiarato fallito, perché sono dichiarati falliti gli eredi. può essere dichiarato fallito anche se l'insolvenza non si è manifestata entro un anno dalla cessazione. può essere dichiarato fallito se l'insolvenza si è manifestata entro un anno dalla cessazione. Un eccesso di attivo sul passivo. non integra necessariamente uno stato di crisi. integra necessariamente uno stato di insolvenza. non può mai integrare uno stato di insolvenza. non integra necessariamente uno stato si solvenza. L'imprenditore. adempiente è necessariamente non insolvente. insolvente è necessariamente inadempiente. solvente è sempre in regola con i pagamenti. insolvente non necessariamente è inadempiente. Il profilo intrinseco dell'insolvenza. è legato alla soggettiva percettibilità di impotenza finanziaria attraverso fatti esteriori. è legato alla condizione di soggettiva impotenza finanziaria. concerne la diminuzione fraudolenta dell'attivo da parte dell'imprenditore. è legato alla condizione di obiettiva impotenza finanziaria. L'esdebitazione. è disciplinata dall'art. 144 l.f. consiste nella liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti. è una soluzione per cui possono optare anche le persone fisiche. è una soluzione per cui possono optare anche le persone giuridiche. Sono normali. i pagamenti di debiti liquidi. i pagamenti di debiti liquidi o esigibili. i pagamenti di debiti esigibili. i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili. Se il contratto in corso di esecuzione si scioglie in caso di fallimento. il terzo deve esercitare l'azione revocatoria fallimentare. il terzo deve esercitare l'azione revocatoria ordinaria. il terzo non può insinuarsi al passivo per il credito da inadempimento. il terzo può insinuarsi al passivo per il credito da inadempimento. In caso di fallimento. Nell'ipotesi di inerzia del Curatore nella scelta, il terzo può assegnare al curatore un termine entro il quale deve pronunciarsi. In difetto di scelta, il contratto si considera pendente. Nell'ipotesi di inerzia del Curatore nella scelta fra subetrare e proseguire il contratto, il contratto si considera sciolto. Nell'ipotesi di inerzia del Curatore nella scelta, il terzo può assegnare al curatore un termine entro il quale deve pronunciarsi. In difetto di scelta, il contratto non si considera sciolto. Nell'ipotesi di inerzia del Curatore nella scelta, il terzo può assegnare al curatore un termine entro il quale deve pronunciarsi. In caso di fallimento. il contratto di mandato prosegue sempre automaticamente. il contratto di mandato si scioglie automaticamente in ogni caso. il contratto di mandato si scioglie automaticamente in caso di fallimento del mandante. il contratto di mandato si scioglie automaticamente in caso di fallimento del mandatario. Le domande di insinuazione allo stato passivo. possono essere formulate tardivamente. possono essere formulate senza limiti di tempo. non possono essere formulate dagli affini del fallito. possono essere proposte anche tardivamente. La chiusura del fallimento. si configura solo in caso di omessa ripartizione finale dell'attivo. non si può determinare se i creditori non sono soddisfatti. presuppone che tutti i creditori siano stati soddisfatti. può aver luogo a fronte della soddisfazione di tutti i creditori. Il presupposto oggettivo del concordato preventivo è. l'irregolarità gestoria. l'irregolarità amministrativa. l'insolvenza. lo stato di crisi. Con l'opposizione allo stato passivo. il creditore che contesta la sua domanda di insinuazione allo stato passivo è stata del tutto respinta. il creditore formula acquiescenza allo stato passivo. il creditore contesta l'ammissione del credito altrui. il creditore contesta che la sua domanda di insinuazione allo stato passivo è stata respinta. All'udienza di verifica dello stato passivo. possono intervenire tutti gli interessati. tutti i creditori che hanno formulato domanda verranno ammessi alla stato passivo. il giudice deciderà con sentenza. tutti i creditori consenzienti che hanno formulato domanda verranno ammessi alla stato passivo. In base all'art. 52 l.f. ogni creditore può anche far valere le proprie preteseal di fuori delle regole del concorso. può anche non formulare domanda di insinuazione allo stato passivo. ogni creditore può far valere le proprie pretese secondo le regole del concorso. ogni creditore deve far valere le proprie pretese secondo le regole del concorso. In caso di fallimento. si può verificare lo scioglimento dei contratti in corso di esecuzione. si verifica sempre lo scioglimento dei contratti in corso di esecuzione. il terzo può sempre assegnare al curatore un termine entro il quale deve pronunciarsi. si verifica sempre la prosecuzione dei contratti in corso di esecuzione. Se gli atti sono anormali. gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un terzo ciò che è stato dato al fallito. gli atti a titolo oneroso compiuti nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito. gli atti a titolo oneroso compiuti nei sei mesi anteriori alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito. gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito. Ai fini della revocatoria ordinaria di un atto a titolo oneroso. non è necessario che il debitore conoscesse il pregiudizio che l'atto arrecava alle ragioni del creditore. è sufficiente che il debitore conoscesse il pregiudizio che l'atto arrecava alle ragioni del creditore. è sempre necessario cheil terzo sia partecipe della dolosa preordinazione. è necessario che il terzo fosse consapevole del pregiudizio arrecato ai creditori. Il Curatore. prediligerà l'azione revocatoria fallimentare rispetto a quella ordinaria perché in quest'ultima l'onere della prova è agevolato. prediligerà l'azione revocatoria ordinaria rispetto a quella fallimentare. verificherà prima se è esperibile l'azione revocatoria ordinaria. verificherà prima se è esperibile l'azione revocatoria fallimentare. L'art. 69-bis l.f. prevede che le azioni revocatorie non possono essere promosse decorsi cinque anni dalla dichiarazione di fallimento. prevede che le azioni revocatorie non possono essere promosse decorsi tre anni dal compimento dell'atto. prevede che le azioni revocatorie non possono essere promosse decorsi quattro anni dal compimento dell'atto. prevede che le azioni revocatorie non possono essere promosse decorsi tre anni dalla dichiarazione di fallimento. Non sono soggetti a revocatoria. gli atti, ma non i pagamenti in esecuzione di un "piano di risanamento" dell'impresa. i pagamenti di soli beni effettuati nell'esercizio dell'attività di impresa nei termini d'uso. i pagamenti di debiti liquidi, anche se non esigibili. gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore in esecuzione di un "piano di risanamento" dell'impresa. Non sono soggetti a revocatoria. i pagamenti di debiti liquidi, anche se non esigibili. in generale le rimesse effettuate su un conto corrente. i pagamenti di soli beni effettuati nell'esercizio dell'attività di impresa nei termini d'uso. le rimesse effettuate su un conto corrente bancario se non hanno ridotto in modo consistente e durevole l'esposizione debitoria del fallito nei confronti della banca. Non sono soggetti a revocatoria. tutte le rimesse effettuate su un conto corrente bancario. i pagamenti di debiti liquidi, anche se non esigibili. i pagamenti di soli beni effettuati nell'esercizio dell'attività di impresa nei termini d'uso. i pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attività di impresa nei termini d'uso. Sono anormali. in generale gli atti a titolo oneroso. gli atti costitutivi di un diritto di prelazione per debiti, anche di terzi, contestualmente creati. in generale gli atti a titolo gratuito. le garanzie costituite nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento per i propri debiti preesistenti e non ancora scaduti. Sono normali. il pagamento anche mediante consegna di beni in luogo del denaro. gli atti estintivi non effettuati con denaro, se il denaro era il mezzo originariamente convenuto. gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito. gli atti estintivi non effettuati con denaro, se il denaro non era il mezzo originariamente convenuto. Sono soggette al fallimento. solo le imprese speciali. solo le imprese commerciali di grandi dimensioni. solo le imprese commerciali di medie dimensioni. le imprese commerciali medio-grandi. Se gli atti sono normali. la Curatela non deve provare il dolo. la Curatela è esonerata dal provare la scientia decoctionis del terzo. vi è una presunzione assoluta di dolo. la Curatela deve provare la scientia decoctionis del terzo. Il presupposto oggettivo del fallimento è. l'irregolarità amministrativa. l'irregolarità gestoria. lo stato di crisi. l'insolvenza. Il comitato dei creditori. esprime pareri vincolanti. è composto da esperti di diritto fallimentare. non ha poteri ispettivi. compartecipa dei poteri di gestione del curatore. Le procedure concorsuali. perseguono tutte l'interesse alla liquidazione del complesso aziendale. perseguono tutte l'obiettivo del salvataggio dell'impresa. tutelano tutte il solo interesse al soddisfacimento massimo dei creditori. possono diversamente classificarsi a seconda degli interessi rilevanti. è soggetto a fallimento. chi svolge un'attività professionalmente dedita lla produzione di beni o servizi. l'imprenditore commerciale non piccolo. l'imprenditore commerciale piccolo. il debitore civile. Non è una procedura concorsuale. il concordato fallimentare. il concordato preventivo. il fallimento. la procedura di composizione del sovra indebitamento. Il fallimento dell'imprenditore cessato. può essere dichiarata se l'insolvenza si è manifestata entro due anni dal momento della cessazione o della morte. può essere dichiarata se l'insolvenza si è manifestata entro un mese dal momento della cessazione o della morte. può essere dichiarata se l'insolvenza si è manifestata entro sei mesi dal momento della cessazione o della morte. può essere dichiarata se l'insolvenza si è manifestata entro un anno dal momento della cessazione o della morte. L'iniziativa per l'apertura della procedura. non può essere pubblica. può essere solo privata. può essere solo pubblica. può essere privata o pubblica. Il giudice delegato. assume le decisioni con decreto. dichiara il fallimento. non può nominare il comitato dei creditori. non autorizza nessuna scelta gestoria del curatore. L'insolvenza. si manifesta con inadempimenti. corrisponde all'inadempimento. È presente solo se sussistono debiti superiori a 10.000,00 €. si manifesta solo con l'emissione di un decreto ingiuntivo. Lo spossessamento. è uno degli effetti della dichiarazione di fallimento. opera a discapito dei creditori concorsuali. non priva l'imprenditore dell'amministrazione dei suoi beni. non rientra tra gli effetti della dichiarazione di fallimento. Con l'espressione "privatizzazione delle procedure concorsuali". s'intende il percorso legislativo volto a conseguire la privatizzazione delle imprese in crisi controllate dallo Stato. si fa riferimento a soluzioni di composizione della crisi che si caratterizzano per un accordo fra debitore e creditori. si fa riferimento a soluzioni di composizione della crisi che si caratterizzano per un percorso autoritativamente imposto. s'intende il percorso legislativo volto a conseguire la privatizzazione delle imprese. Sono atti anormali. Gli atti costitutivi di un diritto di prelazione per debiti, anche di terzi, contestualmente creati. Gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito. Gli atti a titolo oneroso per i quali non ricorrano indici di anomalia. I pagamenti di debiti liquidi ed esigibili. Il concordato preventivo. è una procedura concorsuale. non permette una ristrutturazione dei debiti. equivale al concordato fallimentare. non ha lo scopo di soddisfare i creditor. Il concordato preventivo. può prevedere sia il pagamento parziale che la cessione dei beni. può prevedere il pagamento parziale ma non il compimento di operazioni straordinarie. può prevedere il pagamento parziale ma non la prosecuzione dell'attività. può prevedere il pagamento parziale ma non la cessione dei beni. Il concordato fallimentare. costituisce una subprocedura del fallimento. non può essere proposta dai creditori. non consente la chiusura del fallimento in caso di omologazione. può essere proposto solo decorsi tre anni dalla dichiarazione di fallimento. L'azione revocatoria fallimentare. può essere promossa dal curatore. non può essere promossa dal curatore. può essere promossa dal giudice delegato. può essere promossa dal tribunale. |