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diritto italiano 1

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Título del Test:
diritto italiano 1

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Storia del diritto italiano

Fecha de Creación: 2024/02/28

Categoría: Otros

Número Preguntas: 51

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Perché nelle Facoltà di giurisprudenza si insegna la Storia del Diritto?. Per fornire gli strumenti tecnici e concettuali per la comprensione del diritto e della morale. Per fornire gli strumenti tecnici e concettuali per la comprensione del fenomeno giuridico. Per fornire gli strumenti tecnici e concettuali per la comprensione del diritto positivo. Per fornire gli strumenti tecnici e concettuali per la comprensione della dimensione storica del fenomeno giuridico contemporaneo.

Cos'è il diritto?. L'insieme delle norme scritte (siano esse leggi, atti aventi forza di legge, regolamenti, ordini o direttive) e delle consuedutini. L'insieme delle sole leggi scritte, vigenti in un determinato ordinamento in un certo periodo storico. L'insieme delle sole norme scritte, vigenti in un determinato ordinamento in un certo periodo storico. L'espressione, il prodotto, la vita stessa di una determinata comunità sociale in un determinato momento storico, colta in uno dei momenti più alti della condizione umana, che è quello associativo-organizzativo.

A cosa serve il diritto?. A comporre il pluralismo e di mantenere uniti gli uomini fra loro. Ad attribuire a ciascuno il suo. Ad indicare ai consociati cosa è giusto e cosa non lo è. A legittimare lo Stato.

L'esperienza storico-giuridica del Diritto Comune si è svolta nel periodo compreso tra: Il VI ed il XII secolo d.C. Il XII ed il XVI secolo d.C. Il XII ed il XIX secolo d.C. Il XII ed il XVIII secolo d.C.

Il Diritto Comune è un diritto: Codificato. Positivo. Consolidato. Giurisprudenziale.

Secondo la tradizionale partizione della Storia del Diritto, per "età tardo antica" si intende il periodo: dal 476 al X secolo. dall'XI secolo al 1492. dal 1492 al 1789. dal IV/V secolo d.C. al 476.

Quale processo storico-giuridico metterà fine all'esperienza del Diritto Comune?. La nascita della filosofia del diritto naturale. La codificazione del diritto. La nascita degli Stati nazionali. L'affermarsi dell'Illuminismo giuridico.

Quali sono le principali compilazioni emanate nel periodo compreso tra il IV ed il V secolo d.C.?. Codice Ermogeniano, Codice Teodosiano, Codice Giustinianeo. Codice Gregoriano, Codice Ermogeniano, Breviarium Alaricianum. Codice Gregoriano, Codice Ermogeniano, Codice Teodosiano. Codice Ermogeniano, Codice Giustinianeo, Breviarium Alaricianum.

Codice Gregoriano, Codice Ermogeniano e Breviarium Alaricianum sono le principali compilazioni emanate: Nell'Alto Medioevo. Nel Basso Medioevo. Nell'età feudale. Nell'età tardo antica.

L'età tardo antica si caratterizza per: La prevalenza degli iura sulle leges. La predominanza delle leges sul diritto giurisprudenziale. La pari dignità riconosciuta a iura e leges. La prevalenza delle leges sugli iura.

L'insurrezione di Nika dell'11 gennaio 532 avvenne mentre Giustiano e Triboniano erano dediti alla compilazione di: Digestum. Breviarium. Institutiones. Codex.

Giustiniano istituì una commissione composta da Triboniano, magister officiorum, e altri nove giuristi assegnando il compito di: Rielaborare i codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano, e redigere un codice di agevole fruizione aggiornato alle esigenze correnti. Valutare la fondatezza delle norme contenute nei codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano e, se del caso, redigere un codice di agevole fruizione aggiornato alle esigenze correnti. Valutare l'attualità delle norme contenute nei codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano per inserire quelle ritenute tali in un codice di agevole fruizione conseguentemente aggiornato alle esigenze correnti. Riformare il diritto romano classico e i codici Gregoriano, Ermogeniano e Teodosiano.

. Le Institutiones di Giustiniano, prendono spunto dalle Istituzioni di: Modestino. Papiniano. Ulpiano. Gaio.

Il Codex Repetitae Prelectionis fu emanato da Giustiniano nell'anno: 565 d.C. 533 d.C. 528 d.C. 534 d.C.

Quale giurista coordinò la promulgazione del Corpus Iuris Civilis di Giustiniano?. Graziano. Papiniano. Triboniano. Ulpiano.

Il Corpus Iuris Civilis è la straordinaria opera di: Giustiniano e del suo giurista Ulpiano. Giustiniano e del suo giurista Papiniano. Giustiniano e del suo giurista Triboniano. Giustiniano e del suo giurista Graziano.

Il popolo barbaro che non ebbe una doppia legislazione di stampo romano (l'una disegnata sul modello diritto ufficiale, l'altra su quello volgare) fu il popolo dei: Longobardi. Burgundi. Visigoti. Franchi.

Il metodo di costruire le pene in termini di composizione economica era procedimento tipico dei: Germani. Greci. Bizantini. Romani.

Quale popolazione barbarica emanò il Breviario Alariciano?. I Visigoti. I Burgundi. I Franchi. I Longobardi.

Il Pactus legis Salicae è il più antico esempio: Di legge sulla proprietà fondiaria. Di legge sulla famiglia. Di legge sulla trasmissione ereditaria del feudo. Di «tariffario penale» stabilito per legge.

La legge Salica emanata da Clodoveo conteneva: Un'organica disciplina sulla proprietà fondiaria. Una regolamentazione dei rapporti tra Re e nobiltà. Una consolidazione del diritto dei Franchi. Una disciplina diretta ad attenuare il fenomeno della faida.

L'Editto di re Rotari è del: 728. 525. 422. 643.

Il rito formale che rendeva irrevocabile la dismissione di un bene prezioso è denominato: Widrigild. Launegild. Mundio. Gairethinx.

Il gairethinx indica: La sentenza resa dalla curtis regia. Il regime giuridico della donna. La chiamata a processo. Il rito formale che rendeva irrevocabile la dismissione di un bene prezioso.

L'Editto di Rotari è considerato il più ampio e organico testo normativo prodotto dalla società germanica, e si compone: I reati politici, i reati contro le persone, il diritto di famiglia, il diritto successorio, i diritti reali, le obbligazioni e la materia processuale. I reati politici, i reati contro le persone, il diritto di famiglia, il diritto successorio, i diritti reali e la materia processuale. I reati contro le persone e contro le cose, il diritto di famiglia, il diritto successorio, i diritti reali, le obbligazioni e la materia processuale. I reati politici, i reati contro le persone e contro le cose, il diritto di famiglia, il diritto successorio, i diritti reali, le obbligazioni e la materia processuale.

Quali sono le principali caratteristiche dell'Editto di Rotari?. Territorialità del diritto, redazione in lingua latina, applicazione della faida. Redazione in lingua longobarda, personalità del diritto, applicazione della faida. Redazione in lingua latina, territorialità del diritto, creazione di un sistema di ammende pecuniarie. Creazione di un sistema di ammende pecuniarie, personalità del diritto, redazione in lingua latina.

L'Editto di Rotari è considerato il più ampio e organico testo normativo prodotto dalla società germanica, e si compone: Di consuetudini e diritto romano. Di consuetudini e decisioni del sovrano. Di consuetudini. Di consuetudini e diritto canonico.

Netta prevalenza, all'Editto di Rotari, viene data: Alla materia penale. Alla materia civile. Alla materia processuale. Alla materia militare.

Il morgincap: Aveva la funzione di consentire la successione testamentaria. Aveva la funzione di garantire la comparsa del convenuto in giudizio. Non è un istituto giuridico. Aveva la funzione di provvedere all'eventuale vedovanza della moglie.

La donna era perennemente assoggettata al: Guidrigildo. Launegild. Gairethinx. Mundio.

Il mundio aveva carattere essenzialmente: Tutelare. Non patrimoniale. Patrimoniale. Misto.

Quando la donna longobarda si sposava: Non doveva prestare il proprio consenso, poiché non avendo la capacità giuridica, il mundoaldo lo prestava in suo luogo. Non doveva prestare il proprio consenso, poiché non avendo la capacità di agire, il padre o il fratello lo prestavano in suo luogo. Non doveva prestare il proprio consenso, poiché non avendo la capacità di agire, il mundoaldo lo prestava in suo luogo. Doveva prestare il proprio consenso.

Andando sposa, la donna longobarda portava con sé un corredo di vesti e utensili detto: Pretium virginitatis. Morgincap. Mundio. Faderfio.

Da chi dipendeva, nella tradizione germanica, l'autorità del re?. Dal consenso dei maggiorenti del regno. Dal consenso del popolo. Dall'imperatore, che nominava re di un territorio il conte che aveva conquistato il maggior numero di territori nell'arco di tre anni. Dal re stesso, il quale si riteneva tale perché non riconosceva altra autorità se non la propria.

Nell'ambito della Respublica christiana concepita da Carlo Magno l'autorità dell'Imperatore: si riteneva derivata dal consenso del popolo. si riteneva promanare dall'Imperatore stesso, il quale non riconosceva altra autorità se non la propria. si riteneva derivata dal consenso dei maggiorenti del regno. si riteneva derivata da Dio stesso, attraverso il tramite della Chiesa.

Chi fu Teodulfo?. Un conte. Il Papa che incoronò Carlo Magno imperatore. Un importante giurista dell'età carolingia. Un missus dominicus.

In età altomedievale le normative locali consistono essenzialmente in: Norme giustinianee. Consuetudini e norme giustinianee. Statuti comunali e norme di diritto giustinianeo. Consuetudini.

L'istituto feudale era originariamente caratterizzato. Dall'obbligo di trasferimento del feudo in linea femminile. Dall'obbligo di vendita del feudo al sovrano. Dall'obbligo di fedeltà del sottoposto. Dall'obbligo di trasmissione agli eredi del feudo.

Il capitolare di Quierzy del 877, emanato da Carlo II il Calvo, prevede: Che in caso di morte del vassallo nel corso di una spedizione militare, il feudo torni direttamente al re. Che in caso di morte del vassallo, il feudo sia trasmesso ereditariamente al figlio. Che in caso di morte del vassallo nel corso di una spedizione militare, il feudo torni direttamente al vassallo maggiore. Che in caso di morte del conte nel corso di una spedizione militare, il feudo sia trasmesso ereditariamente al figlio, pur in via indiretta.

A chi si deve il trattato di Verdun?. A Ludovico il Pio, figlio di Carlo Magno. A Lotario, nipote di Carlo Magno. A Carlo II il Calvo, nipote di Carlo Magno. A Ludovico II, nipote di Carlo Magno.

Le Quaestiones de iuris subtilitatibus presentano il rilevante problema: Di come coniugare l'idea dell'unum ius nell'unum imperium con la pluralità degli ordinamenti giuridici esistenti nell'ambito dello stesso Impero. Di come coniugare il Corpus Iuris Civilis con gli Statuti dei Comuni. Di come coniugare il Corpus Iuris Civilis con il Corpus Iuris Canonici. Di come coniugare il Corpus Iuris Civilis con l'opera interpretativa condotta sul Corpus Iuris Civilis da parte della scuola di Bologna.

Nelle Quaestiones de iuris subtilitatibus del Piacentino: L'autorità del diritto romano quale diritto dell'impero viene rinvenuta nel Corpus Iuris Civilis. L'autorità del diritto romano quale diritto dell'Impero viene rinvenuta nel diritto naturale. L'autorità del diritto romano viene rinvenuta direttamente nel potere imperiale. L'autorità del diritto romano quale diritto dell'Impero viene rinvenuta nel potere divino.

Il Diritto Comune può essere definito come: La tipica concezione che la scienza giuridica medievale gradualmente si costruì per conciliare entro un quadro logico e razionalmente comprensivo il diritto feudale dell'ordinamento universale, il diritto romano e i vari diritti degli ordinamenti particolari. La tipica concezione che la scienza giuridica medievale gradualmente si costruì per conciliare entro un quadro gerarchicamente de-strutturato comprensivo il diritto romano dell'ordinamento universale e i vari diritti degli ordinamenti particolari. La tipica concezione che la scienza giuridica medievale gradualmente si costruì per conciliare entro un quadro logico e razionalmente comprensivo il diritto romano dell'ordinamento universale e i vari diritti degli ordinamenti particolari. La tipica concezione che la scienza giuridica medievale gradualmente si costruì per conciliare entro un quadro gerarchicamente de-strutturato comprensivo il diritto feudale dell'ordinamento universale, il diritto romano e i vari diritti degli ordinamenti particolari.

Nella visione altomedievale il diritto romano costituisce: Il diritto unico del Sacro Impero Romano, in coesistenza con i diritti local. Il diritto unico nel Sacro Impero Romano, in contrasto con i diritti locali. Il diritto unico del Sacro Impero Romano, in autonomia rispetto ai diritti locali.

Il Diritto Comune è un diritto: Di natura giurisprudenziale, sebbene in larga parte codificato. Di natura particolare. Di natura fortemente giurisprudenziale. Di natura fondamentalmente universale.

Il fenomeno del Diritto Comune ha durata. Centenaria. Più che millenaria. Millenaria. Decennale.

Il sistema del Diritto Comune può essere inteso come: Un sistema di fonti giurisprudenziali organizzate dal diritto romano. Un sistema di fonti normative organizzate. Un sistema di flussi giurisprudenziali organizzati. Un sistema di fonti giuridiche organizzate dall'attività giurisprudenziale.

Il sistema del Diritto Comune può essere allo stesso tempo inteso: Come risultato dell'opera esegetico-interpretativa delle grandi scuole giuridiche e come risultato della prassi giurisprudenziale. Come sistema di fonti organizzate e come risultato della prassi giurisprudenziale. Come sistema di fonti organizzate e come risultato dell'opera esegetico-interpretativa delle grandi scuole giuridiche. Come sistema di fonti organizzate, come risultato dell'opera esegetico-interpretativa delle grandi scuole giuridiche e come risultato della prassi giurisprudenziale.

L'importanza del Placito di Marturi è dovuto al fatto che: È il primo giudizio in cui viene utilizzato per la prima volta, secoli dopo, un frammento, del Decretum. È il primo giudizio in cui viene utilizzato per la prima volta, secoli dopo, un frammento, delle Institutiones del Corpus Iuris. È il primo giudizio in cui viene utilizzato per la prima volta, secoli dopo, un frammento, del Codex del Corpus Iuris. È il primo giudizio in cui viene utilizzato per la prima volta, secoli dopo, un frammento, del Digestum del Corpus Iuris.

Il Rinascimento giuridico si avvia a partire: Dalla metà del XIII secolo d.C. Dalla metà del XV secolo d.C. Dalla metà del VI secolo d.C. Dalla metà dell'XI secolo d.C.

L'Expositio ad Liber Papiensis è: Un'opera di commento al Digestum. Un'opera di commento organico alle novelle di Giustiniano. Un'opera contenente un commento al Codex di Giustiniano. Un'opera contenente frammenti delle Institutiones e delle Novelle.

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