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TEST BORRADO, QUIZÁS LE INTERESEEMOZIONI lez 51-60

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Título del test:
EMOZIONI lez 51-60

Descripción:
EMOZIONI lez 51-60

Autor:
Uliana
(Otros tests del mismo autor)

Fecha de Creación:
03/12/2022

Categoría:
Otros

Número preguntas: 120
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Temario:
Quali sono i recettori coinvolti nelle sensazioni propriocettive? telerecettori nessuna delle alternative recettori labirinto-vestibolari e muscolo-scheletrici recettori somatici.
Quali sono i recettori coinvolti nelle sensazioni esterocettive? recettori muscolo-scheletrici recettori labirinto-vestibolari recettori somatici e telerecettori nessuna delle alternative.
Quali sono i recettori coinvolti nelle sensazioni esterocettive? recettori muscolo-scheletrici recettori labirinto-vestibolari recettori somatici e telerecettori nessuna delle alternative.
Le sensazioni esterocettive sono: coscienti subliminali nessuna delle alternative incoscienti.
Le sensazioni esterocettive provengono: nessuna delle alternative dalla parte destra del corpo dal mondo esterno dai visceri.
La via anatomica principalmente coinvolta nel tatto e nella propriocezione è: nessuna delle alternative via neospinotalamica via del lemnisco mediale fascio spinotalamico anteriore.
La sensibilità esterocettiva somatica è: cosciente incosciente nessuna delle alternative riflessa.
Le sensazioni enterocettive: sono riflesse nessuna delle alternative sono incoscienti sono coscienti.
Le sensazioni incoscienti hanno come riferimento generale: il tronco dell'encefalo nessuna delle alternative il cervelletto la corteccia prefrontale.
Nella pratica chirurgica chiamata "cordotomia": la via del lemnisco mediale viene interrotta in uno o entrambi i lati per alleviare al paziente un dolore intrattabile nessuna delle alternative la via paleospinotalamica viene interrotta per alleviare al paziente un dolore intrattabile la via spinotalamica viene interrotta in uno o entrambi i lati per alleviare al paziente un dolore intrattabile.
La sensibilità termica: segue le stesse vie del dolore acuto nessuna delle alternative segue le stesse vie della propriocezione segue le stesse vie della esterocezione .
Quale via è quella responsabile degli aspetti affettivi fortemente spiacevoli e della reazione di allarme: via talamica via paleospinotalamica nessuna delle alternative via spinotalamica.
A seconda del tipo di dolore trasportato: hanno le stesse vie di conduzione nervosa hanno un'unica via di conduzione nervosa cambiano le vie di conduzione nervosa nessuna delle alternative.
Qual è il nucleo talamico coinvolto nel dolore cronico: nucleo mediale nucleo laterale nucleo anteriore nessuna delle alternative.
La via paleospinotalamica (o spinoreticolare) conduce: il dolore cronico il dolore acuto nessuna delle alternative il dolore idiopatico.
Dopo aver fatto sinapsi con il II neurone della sensibilità dolorifica, lo stimolo: risale controlateralmente risale ipsilateralmente nessuna delle alternative risale per metà ipsilatelarmente e metà controlateralmente.
Quale tra questi non è organizzato somatotopicamente in corteccia? il dolore nessuna delle alternative il movimento il tatto.
Nella via del dolore il terzo neurone è situato: nei gangli della base nessuna delle alternative nel tronco encefalico nel talamo.
Cosa hanno in comune le vie del dolore e le vie del tatto? il terzo neurone è comune a entrambe le vie il secondo neurone è in comune a entrambe le vie nessuna delle alternative il primo neurone è comune a entrambe le vie.
Le vie del dolore sono: discendenti nessuna delle alternative ascendenti sia ascendenti che discendenti.
Il dolore idiopatico: nessuna delle alternative non ha causa evidente è un dolore ginecologico ha sempre una causa rilevabile agli esami strumentali.
Quale può essere una causa del dolore neuropatico centrale? Sclerosi multipla Malattie cerebrovascolari tutte le risposte sono corrette Lesioni midollari.
Il dolore neuropatico periferico può essere causato da: frattura ossea compressione radicolare nessuna delle alternative tendinite.
Quale dolore risponde meglio alla terapia analgesica e antinfiammatoria? nessuna delle alternative Dolore neuropatico Dolore nocicettivo Dolore idiopatico.
A livello fisiopatogenetico, il dolore è: nocicettivo tutte le risposte sono corrette neuropatico idiopatico.
Quale tipo di dolore ha un connotato di "sopravvivenza"? nessuna delle alternative dolore cronico dolore non localizzato dolore acuto.
Il dolore può essere: cronico acuto tutte le risposte sono corrette non localizzato.
La via neospinotalamica (o spinotalamica) conduce: il dolore acuto il dolore cronico il dolore idiopatico nessuna delle alternative.
Qual è il nucleo talamico coinvolto nel dolore acuto: nucleo laterale nucleo anteriore nessuna delle alternative nucleo mediale.
Le aree uditive sono organizzate in base: al timbro all'ampiezza alla frequenza nessuna delle alternative.
Qual è la funzione generale dei collicoli superiori? La localizzazione nello spazio delle informazioni sensoriali Il sequenziamento nello spazio delle informazioni sensoriali La localizzazione nel tempo delle informazioni sensoriali nessuna delle alternative.
Gli strati superficiali dei collicoli superiori ricevono: nessuna delle alternative input verbali input visivi input uditivi.
Gli strati interni dei collicoli superiori, che ricevono input uditivi, sono disposti secondo una mappa: temporale uditiva spaziale uditiva nessuna delle alternative frequenza uditiva.
I segnali provenienti da ciascun orecchio sono trasmessi alla corteccia uditiva: nessuna delle alternative controlaterale all'orecchio che percepisce il suono ipsilaterale e controlaterale ipsilaterale all'orecchio che percepisce il suono.
L'orecchio dell'essere umano percepisce le vibrazioni: fra circa 400 e 40.000 hertz (cicli per secondo) nessuna delle alternative fra circa 20 e 20.000 hertz (cicli per secondo) fra circa 20.000 e 30.000 hertz (cicli per secondo).
Qual è la struttura deputata alla ricezione delle onde sonore? la pelle l'orecchio nessuna delle alternative gli occhi.
Le strutture dell'orecchio comunicano con il SNC attraverso: il forame pervio il meato acustico interno nessuna delle alternative il meato nasale.
L'orecchio esterno comprende: padiglione auricolare ed il condotto uditivo esterno la cavità del timpano la staffa, l'incudine e il martello nessuna delle alternative.
L'orecchio medio comprende: il condotto uditivo esterno la staffa, l'incudine e il martello nessuna delle alternative padiglione auricolare.
Da quanti strati è composto il timpano? 2 3 4 nessuna delle alternative .
L'orecchio interno comprende: la staffa, l'incudine e il martello nessuna delle alternative il labirinto osseo e membranoso padiglione auricolare ed il condotto uditivo esterno.
Qual è il vero organo neuro-sensoriale uditivo: l'organo del Corti corpuscoli di Pacini nessuna delle alternative forame di Magendie.
La chiocciola si trova: nell'orecchio medio nell'orecchio interno nessuna delle alternative nell'orecchio esterno.
Per quanto riguarda il suono, l’ampiezza indica: l'altezza del suono nessuna delle alternative l'intensità del suono il timbro del suono.
I segnali provenienti da ciascun orecchio sono combinati fra loro: a livello dei nuclei olivari inferiori nessuna delle alternative a livello dei nuclei olivari mediali a livello dei nuclei olivari superiori.
Le onde sonore provocano la vibrazione: della membrana vibrante della membrana timpanica della membrana basale nessuna delle alternative.
Nel suono, le vibrazioni sono trasmesse a tre ossicini dell’orecchio medio: martello, incudine e piccone tamburo, incudine e piccone. nessuna delle alternative martello, incudine e staffa.
Nell'orecchio, la finestra ovale trasferisce le vibrazioni al liquido contenuto: nello umor acqueo nella coclea nel timpano nessuna delle alternative.
L’organizzazione del sistema uditivo è: retinotopica nessuna delle alternative somatotopica tonotopica.
In quale lobo è contenuta l'area uditiva primaria: lobo temporale nessuna delle alternative lobo frontale lobo occipitale.
Come si chiama la struttura più esterna e biancastra dell'occhio? nessuna delle alternative fovea cornea sclera.
Come si chiama la struttura più esterna e trasparente dell'occhio? fovea nessuna delle alternative sclera cornea.
In quanti scomparti, contenenti liquido, sono suddivisi i bulbi oculari? 2 nessuna delle alternative 3 4.
I bulbi oculari sono direttamente collegati al cervello tramite: nessuna delle alternative i nervi ottivi i nervi cranici i nervi spinali.
I tendini dei muscoli estrinseci dell'occhio si inseriscono: sulla congiuntiva sul cristallino sulla sclera nessuna delle alternative.
La sclera è rivestita da una sottile membrana trasparente che prende il nome di : congiuntiva cornea nessuna delle alternative cristallino.
Nella retina, le cellule amacrine modulano le sinapsi tra: fotorecettori e cellule bipolari cellule bipolari e gangliari fotorecettori e cellule bipolari nessuna delle alternative.
La via ottica nasce da: dai neuroni dello strato dei fotorecettori della retina dai neuroni dello strato bipolare della retina dai neuroni dello strato gangliare della retina nessuna delle alternative.
La membrana intermedia dell'occhio si chiama: tonaca fibrosa esterna tonaca vascolare tonaca nervosa nessuna delle alternative.
La membrana più interna dell'occhio si chiama: tonaca nervosa tonaca fibrosa esterna tonaca vascolare nessuna delle alternative.
La pupilla e l'iride si trovano nella: tonaca nervosa nessuna delle alternative tonaca fibrosa esterna tonaca vascolare.
E' una struttura innervata e vascolarizzata dell'occhio: pupilla cornea nessuna delle alternative sclera.
La retina: contiene neuroni pseudounipolari contiene fotorecettori nessuna delle alternative contiene nocicettori.
Nell'occhio, la camera anteriore è compresa: dietro al cristallino fra cornea ed iride fra iride e cristallino nessuna delle alternative.
Nell'occhio, la camera posteriore è compresa: fra cornea ed iride nessuna delle alternative fra iride e cristallino dietro al cristallino.
E' il trasduttore dell'occhio: cornea cristallino nessuna delle alternative retina.
Viene trasformata in potenziali d'azione dal trasduttore dell'occhio: energia luminosa energia eolica nessuna delle alternative energia meccanica.
Il nervo ottico è formato: dai corpi cellulari dei neuroni dello strato gangliare della retina dai corpi cellulari dei neuroni dello strato bipolare della retina dagli assoni dei neuroni dello strato gangliare della retina nessuna delle alternative.
Il nervo ottico di destra e quello di sinistra: si incontrano nel chiasma ottico formano unicamente vie ottiche controlaterali nessuna delle alternative formano unicamente vie ottiche ipsilaterali.
Nella retina, le cellule orizzontali modulano le sinapsi tra: coni e bastoncelli fotorecettori e cellule amacrine nessuna delle alternative fotorecettori e cellule bipolari.
I due nervi ottici dopo esser fuoriusciti dal chiasma ottico danno vita: al tratto ottico nessuna delle alternative al tratto otrottico al tratto oculistico.
I centri ottici primari sono formati da: corpi genicolati superiori corpi genicolati laterali nessuna delle alternative corpi genicolati mediali.
Come si chiama la struttura che dai corpi genicolati laterali, attraversando la capsula interna, arriva alla corteccia visiva: nessuna delle alternative radiazione ottica nervo ottico tratto ottico.
L'area visiva primaria si trova: nel lobo temporale nel lobo parietale nel lobo occipitale nessuna delle alternative.
Completa la frase "Alcune fibre ........... si distaccano da esso per penetrare nell'encefalo e raggiungere i nuclei soprachiasmatici" del tratto ottico nessuna delle alternative del nervo ottico della radiazione ottica.
La retina fa parte: nessuna delle alternative del SNA del SNC del SNP.
Prendendo in considerazione gli strati della retina, qual è quello che la luce raggiunge per ultimo? lo strato delle cellule gangliari lo strato dei fotorecettori lo strato delle cellule bipolari nessuna delle alternative.
I bastoncelli: nessuna delle alternative funzionano solo con luce di bassa intensità funzionano solo con luce di alta intensità funzionano con luce di bassa e alta intensità.
I bastoncelli: sono sensibili solo ai colori chiari non sono sensibili ai colori sono sensibili solo ai colori scuri nessuna delle alternative.
Dove non sono presenti i bastoncelli? Nella retina Nell'iride tutte le risposte sono corrette Nella fovea.
I coni: rispondolo alla luce intensa sono il primo strato di cellule che la luce raggiunge nessuna delle alternative sono responsabili della visione in bianco e nero.
La membrana più esposta all'ambiente esterno dell'occhio si chiama: nessuna delle alternative tonaca fibrosa esterna tonaca nervosa tonaca vascolare.
I coni: sono sensibili solo ai colori chiari nessuna delle alternative sono sensibili ai colori sono sensibili solo ai colori scuri.
L'ipotalamo è il principale controllore del: SNA nessuna delle alternative SNC SNP.
L'ipotalamo fa parte: del telencefalo nessuna delle alternative del prosencefalo del diencefalo.
L'ipotalamo è posizionato: sopra il talamo e sotto l'ipofisi sotto il talamo e sopra l'ipofisi tra il talamo e l'ipofisi nessuna delle alternative.
Qual è il bersaglio dell' ormone tiroideo-stimolante? nessuna delle alternative le ghiandole surrenali la tiroide l'ipofisi.
La melatonina esogena è considerata una sostanza: un cronobiotico nessuna delle alternative un ipnotico un sedativo.
Il precursore della melatonina è: la dopamina l'acetilcolia la serotonina nessuna delle alternative.
Quale struttura è responsabile del ciclo circadiano? nessuna delle alternative I nervi ottici I nuclei soprachiasmatici Ie ghiandole surrenali.
I neuroni dei nuclei soprachiasmatici: nessuna delle alternative sono inattivi durante il sonno sono attivi durante il sonno non sono coinvolti nei ritmi circadiani.
La melatonina è sintetizata: nell'ipofisi nessuna delle alternative nell'ipotalamo nella ghiandola pineale.
Quale tra queste affermazioni riguardante il sonno è falsa? nessuna delle alternative il sonno non è un bisogno primario è un comportamento caratterizzato da un' alterazione della coscienza durante il sonno, nell’organismo si verificano molti cambiamenti.
Durante la veglia, l'elettroencefalogramma di una persona normale mostra due modelli basilari di attività, quali? nessuna delle alternative onde Alpha e Beta onde Delta onde Theta.
Quali sono le onde che l'EEG rileva quando il soggetto è "sonnolento"? nessuna delle alternative onde Theta onde Delta onde Alfa.
Il sonno ad onde lente è caratterizzato da attività: Alfa Theta Delta nessuna delle alternative.
Il sonno REM è caratterizzato da: perdita di tono muscolare da un generale aumento della variabilità dell’attività del sistema nervoso autonomo da movimenti oculari rapidi tutte le risposte sono corrette.
Nella fase di sonno REM: l' attività elettroencefalografica è sincronizzata nessuna delle alternative i motoneuroni spinali sono inibiti l'attività elettroencefalografica è intervallata da onde alfa.
In condizioni di normalità, la fase REM emerge: subito dopo l'addormentamento dopo circa 10 minuti dall'addormentamento nessuna delle alternative dopo circa 90 minuti dall'addormentamento.
La porzione caudale della formazione reticolare è implicata: nessuna delle alternative nel sonno a onde lente nel sonno REM nell'addormentamento.
Moruzzi e Magoun riguardo il sonno proposero che: bassi livelli di attività della formazione reticolare producono il sonno livelli di attività della formazione reticolare non hanno a che fare con il sonno alti livelli di attività della formazione reticolare producono il sonno nessuna delle alternative.
Cosa scoprì Von Economo sul sonno negli studi sull'encefalite letargica? che l’ipotalamo posteriore promuove sia il sonno che la veglia nessuna delle alternative che l’ipotalamo posteriore promuove la veglia, mentre l’ipotalamo anteriore promuove il sonno che l’ipotalamo posteriore promuove il sonno, mentre l’ipotalamo anteriore promuove la veglia.
I pazienti vittime di encefalite letargica che avevano difficoltà a dormire, avevano lesioni: all’ipotalamo anteriore all'intero ipotalamo nessuna delle alternative all'ipotalamo posteriore.
L'insonnia è caratterizzata da: nessuna delle alternative da difficoltà a rimanere svegli durante la notte da difficoltà ad iniziare o mantenere il sonno da difficoltà a rimanere svegli durante la veglia.
La difficoltà ad iniziare il sonno nei bambini: può manifestarsi come difficoltà a svegliarsi senza l’intervento della persona che se ne prende cura può manifestarsi come difficoltà a mettersi a letto senza l’intervento della persona che se ne prende cura può manifestarsi come difficoltà a iniziare il sonno senza l’intervento della persona che se ne prende cura nessuna delle alternative.
Caratteristica dell'insonnia può essere: risveglio precoce al mattino con incapacità di riaddormentarsi facilità di riaddormentarsi durante il periodo di veglia nessuna delle alternative risveglio posticipato al mattino.
Secondo i criteri, l'insonnia: si verifica almeno 3 volte a settimana e persiste per almeno 3 mesi nessuna delle alternative si verifica almeno 1 volta a settimana e persiste per almeno 1 anno si verifica almeno 1 volta a settimana e persiste per almeno 1 mese .
Cosa può aiutare nell'insonnia: rispettare le regole di igiene del sonno nessuna delle alternative stancarsi prima di dormire rispettare il fatto di non avere sonno ribaltando i ritmi.
Le regole dell’igiene del sonno sono: una serie di comportamenti che favoriscono un sonno notturno di buona qualità una serie di comportamenti che favoriscono il precoce addormentamento nessuna delle alternative una serie di comportamenti che favoriscono il risveglio ottimale.
Nella paralisi del sonno: tutte le risposte sono corrette c'è l’incapacità dell’individuo di muoversi nella fase di addormentamento o al risveglio il corpo è completamente paralizzato la persona è perfettamente cosciente.
Il riscontro di bassi o indosabili livelli di ipocretina/orexina liquorale si ritrovano: nella narcolessia di tipo 2 nessuna delle alternative nell'insonnia nella narcolessia di tipo 1.
L'ipersonnia idiopatica è caratterizzata da: sonnolenza diurna eccessiva con emergenza precoce del sonno REM sonnolenza diurna eccessiva con difficoltà ad addormentarsi la sera nessuna delle alternative sonnolenza diurna eccessiva, aumentato tempo di sonno nelle 24 ore in presenza di un sonno notturno con normali caratteristiche.
Il sonno notturno di una persona che soffre di narcolessia è: ristoratore continuativo frammentato nessuna delle alternative.
L'ipersonnia è caratterizzata: da una difficoltà a dormire più del dovuto da una condizione di veglia eccessiva da una sonnolenza eccessiva durante la veglia nessuna delle alternative.
La cataplessia è: una improvvisa perdita del tono muscolare durante la veglia, spesso scatenata da un’esperienza emotiva un improvviso irrigidimento dei muscoli spesso scatenato da attività ridondanti nessuna delle alternative un improvviso irrigidimento muscolare spesso scatenato da un’esperienza emotiva.
La narcolessia è caratterizzata da: nessuna delle alternative difficoltà ad addormentarsi ripetuti episodi di sonno diurno stanchezza diurna ma facile veglia notturna.
La narcolessia è caratterizzata da: sonnolenza diurna paralisi del sonno da cataplessia tutte le risposte sono corrette.
La narcolessia è: una ipersonnia una condizione di veglia prolungata una difficoltà simile all'insonnia nessuna delle alternative.
Qual è il neurotrasmettitore coinvolto nella narcolessia? La Serotonia nessuna delle alternative L'Orexina La melatonina.
Dove viene sintetizzata l'orexina? dall’ipotalamo anteriore dall’ipotalamo posteriore dall'ipofisi nessuna delle alternative.
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