farmacologia 4
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Título del Test:![]() farmacologia 4 Descripción: lez 60/64 |




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Da cosa sono stimolate l'aggregazione e la secrezione piastrinica?. da trombossano A2 e prostaglandina I2. da chemochine. da trombina e ADP. da aumento di colesterolo HDL. Il trombossano: è sintetizzato ad opera della Cox-1. è il principale prostanoide piastrinico. è un metabolita dell'acido arachidonico. tutte le risposte sono corrette. L'attivazione delle piastrine: si ha per azione di ATP o trombina. porta a formazione di metaboliti dell'acido arachidonico. tutte le risposte sono corrette. attivazione della proteina di legame del fibrinogeno. Perché utilizzare farmaci che inibiscono l'aggregazione piastrinica?. per ridurre l'emostasi. per facilitare l'emostasi. per ridurre la formazione di trombi ed emboli. per facilitare la trombocitopenia. Come fanno le piastrine ad aderire al subendotelio di un vaso danneggiato?. grazie alle glicoproteine presenti sull'endotelio che legano la trombina presente sulla membrana delle piastrine. grazie a pseudopodi presenti sulla membrana plasmatica che legano l'ADP dell'endotelio. attraverso il legame delle glicoproteine Ia/IIa e IIb/IIIa al collagene e al fattore di von Willebrand (vWF). grazie alla formazione di ponti disolfuro tra la glicoproteina Ia/IIa delle membrane piastriniche e la glicoproteina IIb/IIIa sulle cellule endoteliali. L'enzima COX-1: tutte le risposte sono corrette. è inibita dall'acido acetilsalicilico. è responsabile della conversione dell'acido arachidonico in prostaglandina H2. è costitutivamente attivo. I recettori per l'ADP presenti sulle piastrine sono: P2y1 e P2y2. Par1 e Par4. ATXR2 e ATXR4. ADPR1 e ADPR3. L'aspirina agisce: riducendo l'espressione dei recettori P2y1 e P2y2. aumentando la sintesi di trombina e ATP. inibendo irreversibilmente l’attività degli enzimi COX-1 e COX-2. attivando la sintesi di trombossano. Le piastrine: sono frammenti anucleati di cellule del midollo. sono cellule nucleate di derivazione midollare. sono frammenti di globuli rossi. fanno parte della popolazione dei leucociti. Cos'è la trombosi?. L'attivazione patologica di processi emostatici normali. un processo fisiologico di trasformazione delle piastrine che aumenta con l'invecchiamento dell'individuo. è un ammasso di globuli bianchi a livello di un vaso. consiste nella trasformazione delle piastrine in trombi. Le prostaglandine: controllano l'aggregazione delle piastrine. la contrazione delle cellule muscolari attorno ai vasi sanguigni. tutte le risposte sono corrette. controllano la secrezione di acido nello stomaco. Qual è la differenza principale tra ciclossigenasi 1 e 2?. la 1 è inibita in maniera selettiva da celecoxib, mentre la 2 da acido acetilsalicilico. nessuna. la 1 è espressa solo nelle piastrine, la 2 è ubiquitaria. la 1 è costitutivamente attiva, la 2 no. L'acido acetilsalicilico: lega i residui di Arg122 in Cox1 e Arg118 in Cox2. nessuna delle risposte è corretta. lega il residuo di Arg122 delle COX. lega il residuo di Ser 529 di Cox2 e Ser516 in Cox1. Qual è la dose di aspirina raccomandata per l'effetto antitrombotico?. 160 mg/die. fra 75 e 160 mg/die. fra 30 e 1500 mg/die. 50 mg/die. Perché l'acido arachidonico non viene trasformato in prostaglandina H2 in presenza di aspirina?. perché il farmaco causa un aumento della trasformazione di trombina, grazie all'acetilazione dell'Arg120 nelle COX. perché, a causa dell'acetilazione irreversibile del residuo di Ser529 dell'enzima, non può accedere al sito catalitico dello stesso. perché il farmaco blocca l'enzima che porta alla sua sintesi. perché si ha una riduzione della produzione di ATP e le COX non possono funzionare. Quali sono le principali caratteristiche farmacocinetiche dell'acido acetilsalicilico?. tutte le risposte sono errate. lento assorbimento, metabolismo di primo passaggio, picco plasmatico dopo circa 3/4 ore. rapido assorbimento, picco plasmatico dopo circa 30/40 minuti, emivita di 40 min. rapido assorbimento, metabolismo di primo passaggio, picco plasmatico dopo circa 30/40 minuti, emivita di 15-20 min. Qual è il meccanismo responsabile dell’aumento di emorragie gastrointestinali a livello di stomaco e duodeno in seguito all'utilizzo di aspirina?. l'aumento della secrezione di acido a livello del duodeno. l'attivazione di PGE2. l’inibizione della attività emostatica piastrinica e la riduzione della barriera citoprotettiva della PGE4. l’inibizione della funzione emostatica piastrinica e la riduzione della barriera citoprotettiva della PGE2. L'assunzione di ibuprofene o naprossene prima di quella di aspirina: è potenzialmente in grado di potenziarne l'efficacia. può causare un aumento degli effetti collaterali dei diversi farmaci. è potenzialmente in grado di ridurne l'efficacia. non ha alcun effetto sull'efficacia di aspirina. Tra i farmaci antiaggreganti vi sono: gli inibitori del recettore GpIIb/IIIa. gli agonisti del recettore GpIIb/IIIa. gli agonisti del recettore GpIIIb/IIa. gli inibitori del recettore GpIIIb/IIa. Ticlopidina, clopidogrel e prasugrel: attivano l'ADP. riducono la sintesi di TXA2. inibiscono direttamente P2Y12. devono il loro effetto a metaboliti generati in vivo. P2Y1 e P2Y12: sono due diversi tipi di recettori per le prostaglandine. sono due mediatori piastrinici coinvolti nei processi di aggregazione. sono prodotti della biosintesi delle purine. sono due diversi sottotipi di recettori purinergici. Quale mediatre può indurre l'attivazione piastrinica?. GTP. ADP. cAMP. ATP. Abciximab, eptifibatide e tirofiban: inibiscono la glicoproteina Α IIb-β3. tutte le affermazioni sono corrette. competono con il fibrinogeno con il recettore per la Gp Α IIb-β3. sono usati per via ev in fase acuta e nelle procedure di rivascolarizzazione. In quale intervallo ricade la capacità dei FANS di inibire reversibilemnte cox1 a dosaggi convenzionali?. 80-90%. 70-90%. 60-80%. 80-100%. A cosa sono dovuti gli effetti di dipiridamolo?. all'inibizione dell’adenilato ciclasi intrapiastrinica e dell’AMP ciclico. probabilmente all’inibizione della captazione di adenosina da parte di eritrociti e cellule endoteliali. ad una riduzione della concentrazione di adenosina in circolo con minor attivazione del recettore piastrinico A2A. ad una attivazione diretta della fosfodiesterasi 5 che degrada il cGMP. Prasugrel: è un inibitore irreversibile di P2Y12. ha un metabolita attivo. tutte le affermazioni sono corrette. è escreto prevalentemente per via renale. Quali farmaci venfono utilizzati per via ev in fase acuta e nelle procedure di rivascolarizzazione, prima, durante e immediatamente dopo la procedura, in aggiunta alla terapia antiaggregante ed eparinica?. l'acido acetilsalicilico. gli inibitori del recettore GpIIb/IIIa. i farmaci bloccanti alfa1. le tienopiridine. Dipiridamolo viene utilizzato come: come antiaritmico in quanto beta bloccante. inibitore della COX1. antipertensivo per la sua azione di blocco dei recettori beta2. antipiastrinico e vasodilatante nella prevenzione secondaria dell’ictus ischemico. L'effetto avverso più comune del dipiridamolo è: mielotossicità. danno epatico. sanguinamento. emicrania. In seguito al trattamento con ticagrelor: la funzionalità piastrinica è inibita irreversibilmente. si possono verificare effetti mielotossici come con ticlopidina. la funzionalità piastrinica torna a livelli normali nell'arco di 24-48 h dalla sospensione. gli effetti degli inibitori della pompa protonica vengono ridotti in maniera significativa. La biotrasformazione di ticagrelor: porta ad un metabolita attivo, equipotente. porta alla formazione di metaboliti non attivi. ne consente l'eliminazione per via prevalentemente renale. porta alla formazione di un intermedio inattivo. Ticagrelor: è utilizzato in associazione ad aspirina a basse dosi, per un massimo di 12 mesi. inibitore diretto, competitivo e reversibile del recettore P2Y12. tutte le affermazioni sono corrette. è una ciclopentiltriazolopirimidina. prasugrel. ha una biodisponibilità orale significativamente inferiore a quella di clopidogrel. non causa sanguinamento. inibisce le piastrine in modo più rapido e superiore rispetto a un dosaggio equivalente di clopidogrel. è un'inibitore della sintesi di TXA2. Il clopidogrel: è inattivato da esterasi intestinali, plasmatiche ed epatiche. è un inibitore irreversibile di P2Y12. tutte le risposte sono corrette. ha efficacia ridotta in caso di assunzione contemporanea di inibitori della pompa protonica come omeprazolo. L’impiego della ticlopidina: è sicuro nella maggior parte dei soggetti. è consigliato in caso di polimorfismo del gene CYP2C18. è previsto solo in caso di intolleranza a prasugrel. è ridotto dalla sua tossicità midollare. Quale tra ticlopidina e clopidogrel è preferito nella fase acuta di un trattamento antiaggregante?. ticlopidina. dipende dalla situazione generale del paziente. clopidogrel. non ci sono differenze tra i due in questo termine. Ticlopidina, clopidogrel e prasugrel: sono utilizzati comunemente nella prevenzione di effetti collaterali di cardioaspirina. sono indicati nella prevenzione secondaria di eventi cardiovascolari, come infarto del miocardio, ictus e prevenzione di re-occlusione di by-pass. non possono essere utilizzati in pazienti con diabete di tipo 2. solitamente, vengono assunti per una settimana, prima di un evento chirurgico maggiore a livello cardiovascolare. La fibrina solubile: viene immediatamente sottoposta a proteolisi da esterasi plasmatiche. si forma per azione del fattore XIIIa, una transglutaminasi attivata dalla trombina. è formata da monomeri di fibrina che vanno incontro a polimerizzazione spontanea con formazione di un coagulo non stabilizzato da interazioni intermolecolari covalenti. si forma dall'interazione dei peptidi FpA e FpB che derivano dal fibrinogeno. La trombina: distrugge i trombi. taglia il fibrinogeno a dare fibrinopeptidi e fibrina. è un'inibitore della fibrinolisi. è sintetizzata nelle piastrine attivate da ADP. In che modo viene controllata un’eccessiva formazione di coaguli sangugni?. grazie alla formazione di ponti disolfuro tra la glicoproteina Ia/IIa delle membrane piastriniche e la glicoproteina IIb/IIIa sulle cellule endoteliali. grazie all'azione di mediatori inibitori fisiologici. per riduzione del flusso sanguigno a livello della lesione. con riduzione della sintesi del fattore IXa. In cosa consiste la fibrinolisi?. tutte le risposte sono corrette. nella secrezione da parte delle cellule endoteliali dell'attivatore tissutale del plasminogeno che si lega alla fibrina e scinde il plasminogeno in plasmina che, a sua volta, degrada la fibrina. nel processo che porta alla dissoluzione del coagulo. in un processo atto a controbilanciare il sistema della coagulazione del sangue. Quali sono i mediatori rilasciati dalle piastrine che portano al reclutamento di altre piastrine nelle zone danneggiate?. ADP, trombossano, serotonina e altri. tombossano, Ca2+, trombina. ATP, noradrenalina e cAMP. fattore tissutale, ADP e trombina. Quali sono le caratteristiche del fibrinogeno?. tutte le risposte sono corrette. è una glicoproteina ad alto peso molecolare. genera fibrina e quattro fibrinopeptidi. viene tagliata dalla trombina. In cosa consiste la fase piastrinica dell'emostasi?. nell'adesione delle piastrine alla zona danneggiata, nella loro attivazione delle piastrine e quindi in vasocostrizione. nel rilascio di fattori vasocostrittori. nell'adesione delle piastrine alla zona danneggiata. nell'adesione delle prime piastrine alla zona danneggiata, attivazione delle piastrine adese alla superficie danneggiata; rilascio di mediatori dalle piastrine attivate, cascata di attivazione di altre piastrine e aggregazione piastrinica. Qual è la funzione dell'antitrombina: ridurre i livelli di trombina. attivazione della proteina C reattiva. inibizione di trombina e di altre serinproteasi come FXIIa, FXIa, FIXa, Fxa. determina la formazione di legami peptidici interni fra le catene dei monomeri di fibrina, rendendo stabile il polimer. I coaguli si formano grazie a: all’attivazione sequenziale dei fattori, serin proteasi, della coagulazione. all'inibizione della produzione di trombossano. all'aumento della pressione nei vasi. ai processi di vasocostrizione a livello locale. I fattori della coagulazione: alcuni servono a mentenere in contatto i fattori enzimatici con gli specifici substrati. sono spesso attivati da un taglio proteasico. sono spesso presenti in forma di precursori. tutte le affermazioni sono corrette. Perché i fosfolipidi di membrana sono importanti nella coagulazione del sangue?. perché costituiscono una superficie adatta allo svolgimento delle diverse interazioni nella cascata coagulativa. perché forniscono fonte di energia agli enzimi della cascata coagulativa. perché il gruppo fosfato viene utilizzato dagli enzimi della cascata. tutte le risposte sono corrette. Dove vengono sintetizzati i diversi fattori della coagulazione?. nei globuli bianchi. nell'endotelio. nel fegato. nelle piastrine. L'antitrombina: interagisce con il tissue factor pathway inhibitor (TFPI). aumenta i livelli di proteina C reattiva. è il principale inibitorio fisiologico della coagulazione. riduce i livelli di trombossano. Eparina o molecole eparino-simili: interagiscono con zone ricche di aminoacidi carichi negativamente dell’antitrombina. possono inibire la formazione del complesso trombina-antitrombina. non influenzano la funzione della trombina. aumentano di tre volte la velocità di formazione del complesso trombina-antitrombina. La proteina C: deve essere attivata per svolgere la sua azione inibitoria. è uno zimogeno di serin proteasi vitamina K-dipendente. la sua azione è potenziata dall’interazione con la proteina S. tutte le risposte sono corrette. Qual è l'attivatore fisiologico della proteina C?. l'antitrombina. il complesso trombina-trombomodulina. l fattore Va. la proteina S. Il complesso trombina-antitrombina: è irreversibile. inattiva le serin proteasi che lega (es. FXa, FVIIa). inibisce alcune serin-proteasi. tutte le affermazioni sono corrette. Quali possono essere le conseguenze di una carenza di proteina C?. nessuna delle risposte è corretta. aumento della produzione di trombina. aumento del rischio di trombosi. riduzione dei livelli si proteina S. Nella coagulazione, la via intrinseca a la via estrinseca: la prima determina l'attivazione del fattore VII in VIIa, mentre la seconda attiva il fattore XII in XIIa. sono due cascate di eventi che, interagendo a più livelli, portano alla formazione di elevati livelli di trombina. entrambe portano alla formazione di trombina, ma partono dall'attivazione di mediatori diversi. sono due cascate di eventi che, attivate da fattori diversi, portano a risultati diversi. Il fattore IX: è importante nel regolare la fine del processo coagulativo. rappresenta un punto in comune alla via estrinseca e a quella intrinseca nella coagulazione. si attiva per associazione alla protrombina. è il primo fattore ad essere attivato nel processo della coagulazione a monte di entrame le vie, estrinseca ed intrinseca. Quale, tra le seguenti affermazioni sui derivati cumarinici è falsa?. hanno struttura simile alla vitamina K. inibiscono l’epossido riduttasi che rigenera la vitamina k. attivano la carbossilazione dei residui glutamici dei fattori K-dipendenti. portano alla produzione di fattori della coagulazione il 10-20% meno attiv del normale. Gli anticoagulanti tradizionali come le eparine non frazionate e le eparine a basso peso molecolare inibiscono la trombina libera: indirettamente, legandosi all’antitrombina e all’esosito 1 della trombina. direttamente, legandosi agli esositi 1 e 2 della trombina legandosi. direttamente alla trombina, indipendentemente dall’antitrombina. indirettamente, legandosi all’antitrombina e all’esosito 2 della trombina. Il metabolismo dell'eparina: può essere ridotto mediante acidificazione delle urine. viene escreta immodificata, senza subire processi metabolici. avviene a livello epatico. è soprattutto per via renale. Tra i derivati della cumarina vi sono: desirudina, lepirudina. cotrimossazolo e allopurinolo. curaro e ticlopidina. warfarin e acenocumarolo. Le irudine ricombinanti: sono farmaci che derivano dall'irudina, contenuta nelle ghiandole salivari della sanguisuga. tutte le risposte sono corrette. formano un complesso non covalente con la trombina, legandosi all’esosito 1 e al sito attivo. sono farmaci anticoagulanti inibitori diretti della trombina. Riguardo alla farmacocinetica dei farmaci anti-vitamina k: entrambe le affermazioni sono inesatte. può essere influenzata da numerose interazioni farmacologiche. è caratterizzata da una biodisponibilità completa. entrambe le affermazioni sono corrette. Tra i seguenti alimenti, quale può alterare l'efficacia di una terapia anticoagulante con warfarin?. pasta e riso. formaggi. verdure ed erbe. carne di maiale. L'aumento del rischio di fratture ossee in seguito a trattamento con derivati cumarinici è dovuto: all'aumento dei livelli di paratormone. all'aumento degli osteclasti in soggetti predisposti. alla riduzione della calcemia dopo trattamento prolungato. all'inibizione di osteocalcina e della proteina Gla della matrice, due proteine vitamina k-dipendenti. Quali sono i farmaci comunemente utilizzati per il trattamento del trmboembolismo venoso?. le eparine e gli inibitori della trombina. l’eparina non frazionata, le eparine a basso peso molecolare e gli anti-vitamina K. le eparine e gli attivatori della vitamina K. l'eparina non frazionata, gli inibitori della vitamina k e gli inibitori del recettore GpIIb/IIIa. Come agisce l'eparina non frazionata?. favorisce una modificazione conformazionale dell'antitrombina che le permette di associarsi molto più rapidamente con la trombina. impedisce il legame della trombina con l'antitrombina. riduce i livelli di espressione di trombina e fattore Xa della coagulazione. attiva il fattore il fattore Xa della coagulazione e la trombina, mediante un legame al sito catalitico della trombina. L'eparina non frazionata utilizzata in clinica: può essere assunta sia per os che per iniezioni sottocutanee. è costituita da una lunga catena polipeptidica che viene suddivisa in piccoli frammenti dotati di attività, una volta assorbita dall'organismo. si ricava generalmente dalla mucosa di suino. è di origine biotecnologica. L’effetto anticoagulante dell'eparine non frazionate: non è correlato al legame alle proteine plasmatice. è immediato. dipende se il farmaco viene assunto a digiuno o meno. è variabile e dipende dal legame alle proteine plasmatiche. Gli effetti collaterali dell'eparina non frazionata: sanguinamento, osteoporosi e piatrinopenia. piastrinopenia, aumento della pressione arteriosa e sanguinamenti. nessuna tra le risposte è esatta. emorragie, edema agli arti inferiori, emicrania. Da cosa dipende la biodisponibilità dell'eparina non frazionata?. da molteplici fattori, quali ad esempio il legame alle proteine plasmatiche, un aumento della clearance, un difetto genetico della antitrombina. dall'assunzione concomitante di cibo. dalla presenza o meno di disturbi a livello epatico e dai livelli di proteine plasmatiche. soprattutto dal suo metabolismo a livello renale. Fondaparinux: ha un'azione di circa 36 ore. non è più utilizzato a causa degli importanti effetti collaterali. appartiene alle eparine a basso peso molecolare. ha un’affinità elevata per l’antitrombina. Per cosa è utile la determinazione dell’attività anti-Xa plasmatica?. per determinare quale tipo di effetto collaterale si svilupperà in seguito a trattamento con eparina. per determinare l'effetto terapeutico reale ottenuto con il trattamento con eparina. per determinare la quota di eparina che verrà metabolizzata a livello renale. in realtà non è un parametro che viene valutato. Qali funzioni possiede la vitamina K?. un aumento dei suoi livelli può causare emorragie. è un attivatore fisiologico del fattore Xa. decarbossila, inattivandoli i fattori FII, FVII, FIX e FX. è un cofattore essenziale per la funzionalità dei fattori procoagulanti K-dipendenti e e degli inibitori proteina C e proteina S. Riguardo alla vitamina K: tutte le affermazioni sono corrette. la mancanza di vitamina K ridotta impedisce la carbossilazione dei residui glutamici dei fattori K-dipendenti. viene accumulata nel fegato e subisce, quando serve, un ciclo metabolico di attivazione. la vitamina K ridotta viene convertita ad epossido dall’azione di un’epossidasi. Rivaroxaban: è utilizzato nel trattamento dell'ipertensione. non deve essere assunto in prossimità dei pasti. viene metabolizzato a livello epatico da CYP3A4 e CYP2J2. può essere associato a inibitori della proteasi dell’HIV. Ximelagatran: ha un'emivita di circa 8 ore. ha una biodisponibilità dell'80%. lega in maniera elevata le proteine plasmatiche. è un profarmaco. Tra i seguenti farmaci, quale è un inibitore del FXa altamente selettivo e reversibile?. prasugrel. aspirina. apixaban. asenapina. Apixaban è indicato: nella prevenzione del tromboembolismo venoso, dell’ischemia cerebrale e nella fibrillazione atriale. nel trattamento dell'ipercolesterolemia. nel trattamento delle aritmie. come antiaggregante. Gli antitrombotici di più recente introduzione comprendono: warfarin e acenocumarolo. rivaroxaban e apixaban. cotrimossazolo e allopurinolo. desirudina, lepirudina. Edoxaban: è un ipoglicemizzante orale di seconda generazione. nessuna delle affermazioni è corretta. è un analogo di dabigatran. è somministrato per via sottocutanea. Dabigatran etexilato: agisce da agonista dei recettori alfa-1 adrenergici. è un profarmaco. è un piccolo peptide utilizzato nel trattamento dell'ipertensione. non può essere utilizzato nei pazienti diabetici. I farmaci inibitori diretti della trombina: sono stati introdotti negli anni '30 del secolo scorso. risalgono agli anni 80. sono stati introdotti a partire dal 2008. nessuna delle affermazioni è esatta. Dabigatran. tutte le risposte sono corrette. è utilizzato per la prevenzione di ictus e embolia sistemica. ha un'emivita di 14-17 ore. deriva da dabigatran etexilato. Gli inibitori diretti della trombina: hanno tutti emivita breve. sono tutti metabolizzati dai citocromi P450. possono essere somministrati solo per via iniettiva. appartengono a diverse classi. Dabigatran e rivaroxaban?. sono entrambi farmaci antitrombotici, ma il primo agisce inibendo la trombina mentre il secondo il fattore Fxa. sono antitrombotici appartenenti agli inibitori diretti della trombina. sono farmaci antiaritmici della IV classe. il primo è un inibitore indiretto della trombina, mentre il secondo agisce sia sulla trombina che sul fattore Ixa. Ximelagatran: tutte le risposte sono corrette. è un inibitore diretto della trombina. è stato ritirato dal commercio. è attivo nei confronti sia della trombina libera sia di quella legata al trombo. |