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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA sec. parte

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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA sec. parte

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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA

Fecha de Creación: 2023/01/28

Categoría: Otros

Número Preguntas: 88

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[84] Due parole che si differenziano per un solo suono costituiscono. due fonemi. due varianti posizionali. una coppia minima. due allofoni.

[85] «ŋ» (nasale velare) e «n» (nasale alveolare). sono due fonemi in inglese ma non in italiano. non sono fonemi né in italiano né in inglese. sono due fonemi in italiano ma non in inglese. sono due fonemi sia in inglese sia in italiano.

[86] I tratti soprasegmentali sono: l'accento, la lunghezza e il tono. l'accento, l'intonazione e il tono. la lunghezza, l'intonazione e il tono. l'accento, la lunghezza vocalica e consonantica.

[87] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I rapporti che intercorrono tra i fonemi di una parola sono sintagmatici. La lingua ha carattere lineare: procede cioè, senza possibilità di ritorno, nel tempo, in rigida successione. I rapporti di commutazione sono rapporti paradigmatici (o associativi). I rapporti sintagmatici sono frutto di un'astrazione, anche se mentalmente reali (in absentia).

[89] Le vocali /e/ e /ɛ/. sono entrambe anteriori. sono entrambe medio-alte. sono entrambe arrotondate. sono entrambe centrali.

[88] Secondo Jakobson, Halle e Fant,. il fonema è scomponibile in una serie di proprietà articolatorie e acustiche, dette "tratti distintivi". ogni lingua ha i suoi tipi particolari di fonemi, considerati come elementi primitivi. ogni lingua appare diversa per il numero, la qualità e i modi di combinare i fonemi. il fonema va considerato come un'unità indivisibile della lingua.

[90] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nella fonologia generativa è fondamentale l'idea che il sistema fonologico vada riferito a un sistema soggiacente di cui le concrete realizzazioni foniche costituiscono l'aspetto di superficie. Per individuare i fonemi vocalici dell'italiano sono sufficienti almeno cinque tratti distintivi. Secondo la fonologia generativa, il livello fonologico soggiacente e quello di superficie sono uniti da regole fonologiche. Per descrivere il sistema fonologico di tutte le lingue del mondo è necessario lo stesso numero di tratti distintivi.

[91] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. ad un fonema possono corrispondere due o più realizzazioni fonetiche diverse, dette allofoni o varianti posizionali. Le regole fonologiche si limitano a produrre allofoni. Un fenomeno che si realizza al confine tra parole nella catena del parlato è detto "di fonosintassi". La gorgia toscana è un fenomento di fonosintassi che prevede che, nelle varietà toscane, le consonanti occlusive sorde /p, t, k/ si spirantizzano in contesto intervocalico.

[92] Il rinnovamento dell'analisi sintattica è avvenuto agli inizi degli anni Sessanta con la Grammatica generativa. di Giampaolo Salvi. di Noam Chomsky. di Roman Jakobson. di André Martinet.

[93] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La Grammatica generativa mira non solo a descrivere la lingua, ma a darne una rappresentazione formale. Secondo la prospettiva della Grammatica Generativa, le unità della lingua si strutturano secondo dei rapporti lineari di contiguità. Nelle convenzioni della Grammatica generativa, l'asterisco designa agrammaticalità. Un aspetto originale della Grammatica generativa è il postulato che tutte le lingue umane si assomiglino.

[95] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I seguaci della Grammatica generativa ripetono spesso che il bambino impara presto e facilmente a parlare. Uno degli obiettivi della Grammatica generativa è quello di dare un quadro realistico di come funziona la nostra mente quando parliamo. Chomsky vuole mostrare che la lingua fa un uso infinito di mezzi finiti. La Grammatica generativa riconosce la priorità della lingua scritta su quella parlata.

[94] Nel fenomeno della dislocazione a sinistra. viene posto in prima posizione un elemento già menzionato nel discorso e nel contempo viene messo in rilievo un sintagma che rappresenta l'elemento nuovo della comunicazione. vengono posti in prima posizione gli elementi già menzionati nel discorso e i sintagmi che rappresentano gli elementi nuovi della comunicazione. viene posto in prima posizione un elemento nuovo del discorso e nel contempo viene messo in rilievo un sintagma già menzionato nella comunicazione. vengono messi in rilievo gli elementi già menzionati nel discorso e i sintagmi che rappresentano gli elementi nuovi della comunicazione.

[96] Se le corde vocali sono aperte. vengono prodotti suoni sordi. vengono prodotti suoni fricativi. vengono prodotti suoni vocalici. vengono prodotti suoni sonori.

[97] Le vocali vocali /ɔ, o, u/. sono arrotondate e anteriori. sono non arrotondate e anteriori. sono arrotondate e posteriori. sono non arrotondate e posteriori.

[98] Le consonanti /p, b, m/ condividono. la modalità di articolazione: sono infatti nasali. il luogo di articolazione: sono infatti labiodentali. il luogo di articolazione: son infatti bilabiali. a modalità di articolazione: sono infatti occlusive.

[99] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Secondo le convenzioni dell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA), le parentesi quadre indicano la trascrizione fonetica di un termine. Nella convenzione grafica italiana, la corrispondenza tra fono e grafema è meno forte che in quella francese e inglese. Il fonema è rappresentato con un simbolo dell'alfabeto fonetico racchiuso tra sbarrette oblique. Nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA) c'è una corrispondenza biunivoca tra segni e foni.

[100] Scopo della Sociolinguistica è la rappresentazione. della variazione sociale della lingua. della variazione dialettale in un determinato spazio geografico. della variazione sociale e geografica della lingua. della variazione sincronica e diacronica della lingua nella società.

[101] Gilliéron ha mostrato. come alcuni meccanismi di cambiamento linguistico non siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche. come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico siano dovuti a sostituzione lessicale. come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico non siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche. come tutti i meccanismi di cambiamento linguistico siano spiegabili in base alle sole leggi fonetiche.

[102] L'AIS (Atlante italo-svizzero) nell'ordinamento delle carte usa un criterio. analogo a quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono riuniti per affinità in sfere concettuali. analogo a quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono classificati in ordine alfabetico. diverso da quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono classificati in ordine alfabetico. diverso da quello dell'ALF (Atlas linguistique de la France): i concetti sono riuniti per affinità in sfere concettuali.

[107] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In Grecia, il termine dialetto (diálektos) designava le varietà linguistiche locali usate ognuna per un genere letterario diverso (dorico, attico, ionico ed eolico) alle quali si aggiungeva la cosiddetta "koiné", basata sull'attico. Quando, dopo Manuzio, altri eruditi italiani del Cinquecento adottarono il termine di dialetto immettendolo nel quadro linguistico italiano del loro tempo, ne trasformarono profondamente il valore originario. Aldo Manuzio, nel 1496, notò come la situazione della Grecia antica assomigliasse a quella italiana per la ricchezza e la varietà dei dialetti. L'accezione odierna della parola "dialetto" è la stessa che aveva il termine "diàlektos" nell'antica Grecia.

[106] in fiorentino antico. «egli» era la principale forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, ma anche la forma obliqua «lui» poteva essere usata in tale funzione. «egli» era la sola forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, mentre «lui» era la forma obliqua del pronome. «lui» era la sola forma soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare, mentre «egli» era la forma obliqua del pronome. sia «egli» che «lui» erano usate come forme soggetto del pronome maschile di 3a persona singolare.

[105] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il cambiamento linguistico avviene con estrema lentezza. Il cambiamento linguistico non è osservabile nell'arco dell'esistenza umana. Parliamo di fenomeni di innovazione quando in una lingua, durante un certo periodo, una forma nuova non riesce ad imporsi sulla forma tradizionale. Dietro il cambiamento linguistico si cela una lunga concorrenza tra diverse forme o fenomeni.

[104] Secondo Labov. la classe alta si avvale della norma linguistica riconosciuta come alta anche nel discorso casuale. ogni classe sociale, mediante uno sforzo cosciente più o meno accentuato, si avvicina alla norma linguistica riconosciuta come alta. la classe alta si avvale solo della norma linguistica riconosciuta come alta, la classe bassa solo della norma linguistica bassa. la norma linguistica riconosciuta come bassa non è dotata di un proprio sistema di regole.

[103] Per "variazione sociale" della lingua intendiamo l'eterogeneità che caratterizza una comunità di parlanti. collegata alla differenziazione diacronica della lingua. collegata alle divisioni della società in classi. collegata alla differenziazione geografica di un dato spazio linguistico. collegata alla differenziazione dialettale di un dato spazio linguistico.

[109] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Dal Rinascimento in poi l'opposizione tra lingua e dialetto si è fatta più blanda. I motivi che portano alla distinzione tra lingua e dialetto possono essere di natura storico-sociale o di natura culturale. Oggi si pensa anzi che tutte le lingue siano potenzialmente capaci di esprimere ogni concetto. Dal punto di vista linguistico, la distinzione tra lingue e dialetti si potrebbe eliminare.

[110] È possibile che un "dialetto" diventi una "lingua"?. Sì, ma a patto che la minoranza linguistica venga riconosciuta come nazione. no. Sì, se si presentano le opportune condizioni sociali e culturali. Sì, ma a patto che degli studiosi elaborino una norma per la nuova lingua.

[108] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Per gli eruditi del Rinascimento, il toscano era la lingua per antonomasia, rispetto alla quale i dialetti si erano dimostrati artisticamente inferiori. Per gli eruditi del Rinascimento, il toscano era la sola lingua d'Italia, al punto da poter essere chiamato, col tempo, "italiano"; gli altri erano solo dialetti. Dal Rinascimento in avanti il termine dialetto assume un valore peggiorativo. Per gli eruditi del Rinascimento i dialetti italiani erano delle varietà linguistiche coesistenti di pari dignità, tutte usate nell'espressione scritta.

[112] In latino classico, nella frase «habeo epistulam scriptam», «scriptam». è un participio retto dal verbo ausiliare «habeo». instaura una relazione di reggenza con il nome «epistulam». si comporta sintatticamente come un verbo. ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto.

[113] Nell'italiano moderno, nella frase «ho scritto una lettera», «scritto». regge il sintagma «una lettera» e a sua volta è retto dal verbo ausiliare «ho». viente interpretato sintatticamente come un aggettivo, non come un verbo. ha la funzione di complemento predicativo dell'oggetto. instaura una relazione di predicazione con il nome «lettera».

[111] Nella prospettiva della linguistica contemporanea, il cambiamento linguistico può essere definito come. uno stato di lingua in cui coesistono armoniosamente (o quasi) molti fenomeni. ciò che differenzia due sistemi sincronici successivi. una delle componenti del divenire continuo dello spirito. ciò che differenzia due sistemi diacronici successivi.

[115] L'analogia opera. attraverso due processi: il quarto proporzionale e la rianalisi. attraverso due processi: il livellamento analogico e la rianalisi. attraverso due processi: il quarto proporzionale e il livellamento analogico. attraverso tre processi: il quarto proporzionale, il livellamento analogico e la rianalisi.

[117] Lo sviluppo nel latino volgare del suffisso «-mente» per la formazione degli avverbi si spiega come l'effetto. di un processo di livellamento analogico. di un processo di soppressione degli allomorfi. del processo del quarto proporzionale. di un processo di grammaticalizzazione.

[116] La genesi del morfema -o di prima persona dell'imperfetto indicativo in italiano si spiega come l'effetto. di un processo di rianalisi. di un processo di grammaticalizzazione. di un processo di livellamento analogico. del processo del quarto proporzionale.

[119] L'introduzione nell'italiano (e in altre varietà romanze) del fonema /ʎ/ costituisce un caso di. perdita di un'opposizione distintiva. fonologizzazione. rifonologizzazione. defonologizzazione.

120- In processo per cui, nel latino volgare della prima età imperiale, la quantità vocalica era divenuta predicibile in base al contesto sillabico, costituisce un fenomeno di. fonologizzazione. defonologizzazione. fonosintassi. rifonologizzazione.

[121] La nascita dell'opposizione fonologica tra le vocali medio-alte /e/ ed /o/ e le vocali medio-basse /ɛ/ e /ɔ/ in latino volgare, può essere interpretata come un caso di. dittongamento. fonologizzazione. rifonologizzazione. defonologizzazione.

[118] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Ad un cambiamento fonetico corrisponde sempre un cambiamento fonologico. L'acquisizione di una nuova opposizione distintiva è detta fonologizzazione. Il cambiamento fonologico è la manifestazione a livello fonologico di un cambiamento fonetico. Il primo a distinguere tra cambiamento fonetico e cambiamento fonologico è stato Roman J.

[125] L'associazione di due elementi che funge da molla del cambiamento semantico può essere di tre tipi: per similarità, per continguità o per contrasto. per similarità, per ellissi o per estensione. per estensione, per restringimento o per ellissi. per similarità, per continguità o per ellissi.

[124] Il cambiamento semantico si realizza attraverso tre fasi: associazione, innovazione, polisemia. neologismo, prestito, polisemia. associazione, innovazione, lessicalizzazione. neologismo, prestito, cambiamento semantico.

[122] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La semantica è il ramo della linguistica che si occupa del significato delle parole. Nel lat. FEMINARUM e nell'it. "delle donne" il morfema -ARUM e la preposizione articolata "delle" hanno entrambi significato grammaticale. Il primo ad usare il termine «semantica» (sémantique) è stato l'indoeuropeista francese Michel Bréal. Nel passaggio dal lat. FOCUS all'it. "fuoco" c'è cambiamento fonetico ma non cambiamento semantico.

[123] Il significante. come il significato, è sovrapponibile da lingua a lingua. è sovrapponibile in tutte le lingue, mentre i significati differiscono da lingua a lingua. è diverso da lingua a lingua, mentre i significati sono sovrapponibili in tutte le lingue. è diverso da lingua a lingua, ma anche i significati non sono sovrapponibili in tutte le lingue.

[129] Il sistema vocalico del francese. è un po' più ricco di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 10 fonemi contro i 7 dell'italiano. è equivalnte a quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 7 fonemi come l'italiano. è molto più ricco di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 16 fonemi contro i 7 dell'italiano. è più povero di quello italiano: il suo sistema massimo contiene infatti 7 fonemi contro i 16 dell'italiano.

[126] Nella diffusione del cambiamento linguistico, giocano un ruolo di primaria importanza. i fattori sociali. i fattori geografici. i fattori storico-letterari. i fattori storico-linguistici.

[127] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Secondo la Grammatica generativa, il cambiamento linguistico si compie al momento dell'acquisizione linguistica da parte del bambino. Il fondatore della Sociolinguistica è l'americano Uriel Weinreich. La direzione sociale del cambiamento linguistico è sempre dalle classi alte a quelle basse. I n un saggio dedicato alla pronuncia del francese contemporaneo, André Martinet ha adottato una metodologia sociolinguistica ante litteram.

[128] Il sistema fonologico del francese possiede. solo una serie nasale di fonemi vocalici. due serie di fonemi vocalici: una orale e una nasale. solo una serie orale di fonemi vocalici. due serie di fonemi vocalici: una orale e una velare.

[132] La parte della lingua in cui è maggiormente percepibile l'effetto del sostrato è. il lessico. la morfologia. la fonologia. la sintassi.

[130] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il basco deriva da una lingua pre-indoeuropea. Del proto-indoeuropeo esistono poche ma significative testimonianze scritte. Il nome di indoeuropeo viene dalla localizzazione geografica prevalente dei popoli che parlavano e parlano le lingue che ne derivano. Il latino appartiene al ramo italico delle lingue indoeuropee.

[131] Il paleoveneto, il gallico, le lingue italiche (diverse dal latino), il traco-dacico sono. lingue di superstrato rispetto al latino. lingue di sostrato rispetto al latino. lingue di sostrato rispetto alle lingue romanze. lingue di superstrato rispetto alle lingue romanze.

[133] Il latino ROSAM, con i suoi continuatori romanzi, risale con ogni probabilità al sostrato. mediterraneo. celtico. tracico. aquitanico.

[137] Quali tra le seguenti categorie di opere letterarie NON rientrano tra le "fonti" del latino volgare?. I testi cristiani. Il Satyricon di Petronio. I testi teatrali di Plauto e Terenzio. Le orazioni di Cicerone.

[134] In una prospettiva sincronica, il termine "latino vogare" viene usato per indicare. il latino tardo, parlato negli ultimi secoli dell'impero romano. la lingua d'uso quotidiana, del parlato spontaneo, opposta alla varietà alta, il latino classico. le forme latine che sono all'origine delle forme romanze, ricostruite mediante il metodo storico-comparativo. la varietà socialmente più bassa, parlata solo dalle classi popolari.

[135] Da alcune testimonianze scritte di età repubblicana e imperiale si possono ricavare informazioni sul latino volgare. perché contengono espressioni oscene e volgari, dette "volgarismi". perché contengono delle forme già interamente romanze, dette "romanismi". perché contengono delle forme già interamente romanze che poi saranno tipiche dei volgari medievali, dette "volgarismi". perché contengono delle forme scorrette (dette "romanismi" o "volgarismi"), che preludono a quelle che saranno la norma nelle lingue romanze.

[136] Le iscrizioni che risultano maggiormente utili per ricostruire le caratteristiche del latino volgare sono. le iscrizioni funebri conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano. le indicazioni stradali conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano. le scritte a graffito conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano. le iscrizioni commemorative e celebrative conservate soprattutto a Pompei e a Ercolano.

138] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Per tutto il Medioevo nell'Occidente europeo, non solo romanzo, si è scritto in latino. Nell'Alto Medioevo, alle volte i notai non fanno che ripetere delle formule imparate a memoria o ricopiate. Nell'Alto Medioevo il livello del latino scritto era spesso molto modesto. Nell'XI secolo c'è un relativo miglioramento del latino, indotto dalla riforma carolingia.

[139] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Le Glosse di Reichenau contengono delle traduzioni di parole ed espressioni della Bibbia diventate «difficili». Le Glosse emilianensi e le Glosse silensi furono realizzate nel Nord-Italia. Per glosse si intendono delle spiegazioni, delle parafrasi o delle vere e proprie traduzioni, di parole o gruppi di parole. Nelle glosse alto-medievali una parola latina può essere spiegata con un'altra parola latina più accessibile, oppure già con una forma prettamente romanza.

[141] Quale dei seguenti esempi NON rappresenta un caso di ipercorrettismo?. la grafia «motto» per «moto» da parte di parlanti provenienti dal Veneto. la grafia «gato» per «gatto» da parte di parlanti provenienti dal Veneto. la grafia HOCTOBER nei graffiti di Pompei. la grafia «darre» per «dare» da parte di parlanti provenienti da Roma.

[140] Gli errori di metrica nei versi conservati sui muri di Pompei. dimostrano che nel I sec. d.C. era venuta meno la distinzione tra vocali brevi e lunghe. dimostrano che nel I sec. d.C. la classe popolare non conosceva le regole della metrica latina. vanno interpretati come degli ipercorrettismi. dimostrano che nel I sec. d.C. si era già prodotta la chiusura dei dittonghi.

[142] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nessuna delle lingue romanze conserva traccia della libertà nell'ordine delle parole che caratterizzava il latino. Le lingue romanze hanno ereditato dal latino la grande libertà nell'ordine delle parole. In Italiano, l'adozione di un ordine delle parole estremamente libero è una forzatura artistica della lingua, che non che appartiene alle possibilità interne alla lingua. La libertà nell'ordine delle parole era inerente alla lingua latina in sé.

[144] Nel sintagma italiano «di cane». abbiamo lo stesso ordine tipologico del latino CAN-IS, ossia Modificatore-Modificato. abbiamo l'ordine tipologico Modificato-Modificatore, diversamente dal latino CAN-IS, che presentava l'ordine Modificatore-Modificato. abbiamo lo stesso ordine tipologico del latino CAN-IS, ossia Modificato-Modificatore. abbiamo l'ordine tipologico Modificatore-Modificato, diversamente dal latino CAN-IS, che presentava l'ordine Modificato-Modificatore.

[147] La lettura di un qualsiasi testo antico romanzo mostra a colpo d'occhio. una maggiore incidenza delle forme toniche del pronome. una maggiore incidenza delle forme clitiche del pronome. un maggior sviluppo della proclisi. un maggior sviluppo dell'enclisi.

[143] Nel latino classico la posizione del Verbo. era normalmente dopo il Soggetto e prima dell'Oggetto. era normalmente all'inizio della frase, prima del Soggetto e dell'Oggetto. era normalmente in seconda posizione, dopo il Soggetto o dopo qualsiasi elemento della frase. era normalmente alla fine della frase, dopo il Soggetto e l'Oggetto.

145] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La serie di pronomi clitici si serve spesso nelle lingue romanze delle preposizioni. La serie dei pronomi clitici ha conservato i casi, e continua in questo direttamente il latino. I pronomi clitici sono sempre uniti, sintatticamente e fonologicamente, al verbo. Mentre il latino classico aveva una sola serie di pronomi personali, tutte le lingue romanze presentano una doppia serie di pronomi personali obliqui.

148] Nella fase medievale delle lingue romanze, si ha proclisi. quando il verbo non è in posizione iniziale di frase. quando il verbo è al modo imperativo. quando il verbo è preceduto dalle congiunzioni «e, ma, o». quando il verbo è in posizione iniziale di frase.

[146] In italiano moderno. si ha proclisi con tutte le forme finite del verbo. si ha enclisi con le forme finite del verbo, tranne che con l'imperativo. si ha enclisi con tutte le forme finite del verbo. si ha proclisi con le forme finite del verbo, tranne che con l'imperativo.

152] Nel sistema bicasuale del francese e dell'occitano antichi, il caso obliquo. era il caso dell'accusativo, il caso richiesto da tutte le preposizioni, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. era il caso del Soggetto, il caso richiesto da tutte le preposizioni, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. era il caso del Soggetto, il caso dell'accusativo, il caso di certi usi riservati precedentemente in latino al genitivo e qualche volta al dativo. era il caso del Soggetto, il caso dell'accusativo, il caso richiesto da tutte le preposizioni.

[149] In latino volgare, le cinque declinazioni del latino classico si erano ridotte a. tre tipi: I, IV, V declinazione. tre tipi: maschile in -u (-o); femminile in -a (con alcuni maschili in -a); maschile e femminile in -e. due tipi: maschile in -u (-o); femminile in -a (con alcuni maschili in -a). quattro tipi: I, II, III, IV declinazione.

[150] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In tutte le lingue romanze le desinenze dei nomi hanno perduto la funzione casuale, ma mantenuto quelle di genere e numero. Attraverso lo sviluppo delle preposizioni è nata in latino una struttura mista, in cui il significato strutturale era rappresentato sia dal caso che dalla preposizione. In latino, oltre ai casi, esistevano anche le preposizioni. In latino, i morfemi di caso servivano a esprimere, oltre al caso, anche il numero e, a volte, il genere.

[151] Allo stato presente, il nome si presenta privo di caso. in tutte le lingue romanze. in tutte le lingue romanze, tranne che in romeno. in tutte le lingue romanze, tranne che in francese, occitano e romeno. in tutte le lingue romanze, tranne che in francese e occitano.

154] In latino tardo, l'articolo definito poteva indicare. la classe (o specie) oppure la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore). la catafora ma non la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore). la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore), ma non la classe (o specie). la classe (o specie) ma non la notorietà (cioè un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore).

[155] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. In italiano antico la forma originaria dell'articolo è «lo». L'articolo nelle lingue romanze deriva da una forma ridotta, testimoniata in latino volgare, che continua la seconda sillaba di ĬLLE, con l'eccezione dello spagnolo. L'articolo definito romeno è posposto. L'articolo italiano «il» rappresenta la continuazione della prima sillaba di ĬL(LUM).

[156] Per esprimere il passivo il latino usava. sia forme sintetiche che analitiche, mentre le lingue romanze usano solo forme analitiche. sia forme sintetiche che analitiche, come le lingue romanze. solo forme sintetiche, mentre le lingue romanze usano solo forme analitiche. solo forme analitiche, come le lingue romanze.

[153] Nelle lingue romanze moderne, l'articolo definito può indicare. la classe (o specie) ma non un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore. la classe (o specie) oppure un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore. un membro di una classe noto al parlante e all'ascoltatore, ma non la classe (o specie). un membro nuovo specifico di una classe.

[158] L'opposizione tra vocali lunghe e brevi ha smesso di essere distintiva ed è diventata predicibile in base al contesto sillabico. nelle lingue romanze moderne. nel latino tardo (sec. V). nel latino volgare del I secolo d.C. nelle lingue romanze medievali.

[157] In italiano, come già nel latino volgare,. la vocale in sillaba tonica è sempre breve, a prescindere dalla struttura della sillaba. la vocale in sillaba tonica chiusa è sempre lunga, la vocale in sillaba tonica aperta è sempre breve. la vocale in sillaba tonica è sempre lunga, a prescindere dalla struttura della sillaba. la vocale in sillaba tonica aperta è sempre lunga, la vocale in sillaba tonica chiusa è sempre breve.

[159] le aree del dominio romanzo in cui tutte le coppie vocaliche qualitativamente uguali del latino classico confluiscono nello stesso suono (per cui si ha /i/ da ĭ e ī, /e/ da ĕ e ē, /a/ da ā e ă, /o/ da ŏ e ō e /u/ da ŭ e ū), sono. Sardegna, Sicilia e Zona Lausberg. Sardegna, Corsica meridionale e Zona Lausberg. Sardegna e Zona Lausberg. Sardegna, Corsica meridionale e Sicilia.

[160] Il sistema vocalico del latino volgare, dal quale si deve partire per spiegare poi le successive differenziazioni di portoghese, spagnolo, francese, occitano, italiano, romeno,. prevedeva sette fonemi vocalici, come nel latino classico. prevedeva sette fonemi vocalici, contro i dieci del latino classico. prevedeva cinque fonemi vocalici, contro i sette del latino classico. prevedeva otto fonemi vocalici, contro i dieci del latino classico.

[161] Le varietà italiane che hanno semplificato lo schema vocalico del latino volgare, passando da sette a cinque vocali vocali, sono. il siciliano, il sardo e il dialetto del Cilento. il siciliano, il calabrese e il dialetto del Cilento. il sardo, il calabrese e il dialetto del Cilento. il siciliano, il calabrese e il sardo.

[163] Nel latino volgare. si conservava sia il dittongo AU che il dittongo AE. si era ridotto sia il dittongo AU che il dittongo AE. si era ridotto il dittongo AU mentre si conservava il dittongo AE. si era ridotto il dittongo AE mentre si conservava il dittongo AU.

[162] Le cosiddette «rime siciliane». negli originali siciliani erano rime imperfette, mentre nelle successive trascrizioni toscane sono diventate rime perfette. negli originali siciliani erano rime imperfette, come nelle successive trascrizioni toscane. negli originali siciliani erano rime perfette, come nelle successive trascrizioni toscane. negli originali siciliani erano rime perfette, mentre nelle successive trascrizioni toscane sono diventate rime imperfette.

164] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nel latino volgare, le vocali ĭ, ĕ seguite da vocale passano a /w/. Lo iato comporta sempre una difficoltà articolatoria. Nel latino volgare si assiste ad un processo di semplificazione della struttura sillabica volto ad eliminare gli iati formati da ĭ, ĕ + vocale. Nel latino volgare è frequente la sincope di vocali postoniche in parole proparossitone (cioè sdrucciole).

[165] La semiconsonante /w/ del latino classico era diventata in latino volgare. una consonante vera e propria: un'occlusiva bilabiale sonora (= /b/). una consonante vera e propria: una fricativa labiodentale sonora (= /v/). una consonante vera e propria: una fricativa bilabiale sonora (= /β/). una vocale vera e propria: una vocale alta, posteriore, arrotondata (= /u/).

[166] In latino volgare, i nessi di «consonante + yod». si palatalizzano. dileguano. si mantengono. passano alla serie delle vocali.

[167] Quale di questi fenomeni NON è caratteristico del latino volgare?. Caduta di H- iniziale. Semplificazione del gruppo -NS-. Caduta di -M finale. Caduta di -B- intervocalica.

[169] Il sintagma verbale «amas Felicionem» in una iscrizione latino-volgare. mantiene l'ordine degli elementi della frase del latino classico, ossia Verbo-Oggetto. mantiene l'ordine degli elementi della frase del latino classico, ossia Oggetto-Verbo. presenta l'ordine nuovo degli elementi della frase rispetto all'ordine del latino classico, che era Verbo-Oggetto. presenta l'ordine nuovo degli elementi della frase rispetto all'ordine del latino classico, che era Oggetto-Verbo.

[168] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La forma innovativa del dativo femminile ILLAE è rifatta per analogia sui nomi della I declinazione. La forma innovativa del dativo femminile ILLAE si continua in tutte le lingue romanze. Alla forma innovativa del dativo femminile ILLAE corrisponde il classico ILLI. La forma innovativa del dativo femminile ILLAE è largamente documentata in vari testi latino-volgari.

[171] La forma «pariens» 'parete' in un'iscrizione pompeiana. coincide con la forma del latino classico. è un iperrcorrettismo che dimostra che nel latino del tempo -NS- era già passato a /s/. è un ipercorrettismo che documenta la scomparsa della -S- nella pronuncia. è un iperrcorrettismo che dimostra che nel latino del tempo -S- era già passato a /ns/.

[170] L'uso in un'iscrizione della grafia BAENE per BĔNE dimostra, tra l'altro,. che nella lingua dello scrivente, Ĕ e AE del latino classico corrispondevano ancora a due fonemi distinti. che nella lingua dello scrivente, Ĕ e AE del latino classico si erano neutralizzati. che nel sistema fonologico dello scrivente la correlazione di lunghezza vocalica era ancora attiva. che nella lingua dello scrivente, AE era pronunciato ancora come un dittongo, come nel latino classico.

[114] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. il fonema è l'unità minima dotata di significato in cui si può scomporre una parola. I morfemi si combinano per formare le parole. La morfologia analizza le regole che governano i processi morfologici, distinguendo tra processi flessivi e derivativi. La morfologia è quel ramo della linguistica che studia la struttura interna della parola e i processi che ne determinano la formazione.

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