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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA

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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA

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FILOLOGIA E LINGUISTICA ROMANZA

Fecha de Creación: 2023/01/27

Categoría: Otros

Número Preguntas: 83

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Le lingue romanze a cui è stato riconosciuto in Età moderna lo status ufficiale di «lingua» nei relativi paesi sono. Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo. Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Italiano, Romeno/Moldavo. Portoghese, Galego, Spagnolo, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo. Portoghese, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno/Moldavo.

[2] La differenza tra lingua e dialetto è. è di ordine sia sociale che linguistico. è solo di ordine linguistico. è solo di ordine sociale. non è né di ordine sociale né linguistico.

[3] L'eredità latina e cristiana. non è un tratto esclusivo dei popoli romanzi, perché è condivisa da popoli vicini, soprattutto germanici e alcuni popoli slavi. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi tranne che dei romeni. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi, germanici e slavi. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi.

[4] L'oggetto primo della linguistica. sono la lingua parlata e la lingua scritta. è un tratto esclusivo dei popoli romanzi tranne che dei romeni. è la lingua letteraria. è la lingua parlata.

[6] Il Placito campano è scritto. in dialetto campano moderno. nel dialetto di Cassino. nel dialetto di Montecassino. in dialetto campano antico.

[7] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il Placito capuano è stato realizzato all'interno dei domini longobardi nell'Italia meridionale. Il Placito capuano è oggi conservato a Capua. Il Placito capuano è stato realizzato nel contesto culturale dell'abbazia di Montecassino. Il Placito capuano è scritto in scrittura beneventana.

[5] In Italia il termine «filologia romanza» viene usato. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi sia nella loro fase medievale sia nella fase moderna. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase medievale. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in particolare nella loro fase moderna. per indicare la disciplina che si occupa, attraverso l'analisi di testi letterari e pratici, della genesi delle lingue e dei dialetti romanzi in sincronia.

[8] In quale dei seguenti modi si può sintetizzare la differenza tra filologia e linguistica?. la filologia è una scienza nomotetica, la linguistica è idiografica. la linguistica si occupa della lingua parlata, la filologia della lingua scritta, in particolare nel passato. la filologia è più vicina alla sociologia e perfino alla fisica; la linguistica alla storia. la linguistica è una scienza rivolta a stabilire regolarità, quindi regole, leggi; la filologia mira ad indagare dei fenomeni singoli, in ogni loro aspetto.

[9] L'inglese possiede molte parole di origine latina a causa. dell'influenza del latino classico e del francese moderno. dell'influenza del latino classico e del francese antico. dell'influenza del latino medievale e del francese antico. dell'influenza del latino medievale e del francese moderno.

[10] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La grammatica nel suo senso più tradizionale è figlia del paradigma classico. Il paradigma di studi "classico", nato nella cultura greco-romana è portatore di una visione «dinamica» della lingua. Lo Strutturalismo ha attirato l'attenzione sullo studio dei caratteri generali della lingua, concepita come un sistema complesso. Il metodo storico-comparativo, portato della temperie culturale romantica, ha segnato la scoperta della dimensione storica della lingua e anche della cultura in generale, della letteratura, dell'arte.

[11] La Romània continua comprende dal punto di vista politico. cinque grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera, Italia. quattro grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Italia. cinque grandi stati nazionali: Portogallo, Spagna, Francia, Italia, Romania. tre grandi stati nazionali: Spagna, Francia, Italia.

[12] La Romània perduta comprende, tra l'altro,. la parte dell'Africa nord-orientale che si affaccia sul Mare Mediterraneo. la parte dell'Africa nord-occidentale che si affaccia sul Mare Mediterraneo. la parte meridionale della Penisola balcanica. le aree corrispondenti alle attuali Turchia, Siria, Libano, Israele.

L'unica enclave di una lingua non-indoeuropea nel dominio romanzo è quella costituita. dal basco. dal bretone. dal tedesco. dall'albanese.

[14] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La Romània nuova comprende i territori in cui si parlano delle lingue romanze che non continuano in in loco il latino, ma sono state importate più tardi, nel Medioevo o in età moderna. La legge n. 482 del 15 dicembre 1999 prevede interventi di tutela delle minoranze linguistiche storiche in Italia. I pidgins sono lingue che si sono formate in Africa e in Asia dal contatto di lingue europee con lingue indigene. La più imponente espansione delle lingue romanze è quella conseguente alla cacciata degli ebrei sefarditi dalla Spagna e dal Portogallo.

[15] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Dal punto di vista linguistico, il galego è evoluto storicamente meno del portoghese. il galego-portoghese ha conosciuto una grande stagione letteraria nei secoli XII-XIII. Anticamente, galego e portoghese costituivano due varianti della medesima koinè linguistica, detta dagli studiosi galego-portoghese. Dal 1981 il galego gode dello statuto di lingua ufficiale - accanto allo spagnolo - nella Comunità autonoma di Galizia.

[16] Le lingue del nord della penisoa iberica che predominarono nella riconquista linguistica delle regioni centro-meridionali furono. ad occidente il portoghese, al centro il castigliano e l'asturo-leonese, a oriente il catalano. ad oriente il portoghese, al centro il castigliano, a occidente il catalano. ad occidente il portoghese, al centro il castigliano, a oriente il catalano. ad oriente il galego-portoghese, al centro il castigliano, a occidente il catalano.

[17] Nella Spagna settentrionale dei secc. XI-XIV si distinguevano. sei gruppi linguistici: galego, portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano. sette gruppi linguistici: galego, portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano , valenciano. quattro gruppi linguistici: galego-portoghese, castigliano, aragonese, catalano. cinque gruppi linguistici: galego-portoghese, asturo-leonese, castigliano, aragonese, catalano.

[18 Il punto di partenza per capire lo sviluppo delle lingue ibero-romanze. è la conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio dell'VIII secolo. è la conquista della penisola da parte dei turchi, nel secondo decennio dell'VIII secolo. è la conquista della penisola da parte dei turchi, nel secondo decennio del IX secolo. è la conquista della penisola da parte degli arabi, nel secondo decennio del VI secolo.

[19] Il dalmatico, ora estinto, si parlava. sulla sponda orientale adriatica nell'odierna Slovenia. sulla sponda occidentale adriatica nell'odierna Slovenia. sulla sponda orientale adriatica nell'odierna Croazia. sulla sponda occidentale adriatica nell'odierna Croazia.

[20] Il portoghese era in origine. la variante settentrionale del galego parlata tra i fiumi Minho e Douro. la variante settentrionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro. la variante meridionale del galego-portoghese parlata tra i fiumi Minho e Douro. la variante meridionale del galego parlata tra i fiumi Minho e Douro.

[21] Quale di queste affermazioni è falsa?. Il seseo e lo yeismo sono tipici delle varietà spagnole meridionali. Lo spagnolo dell'America latina presenta tratti analoghi a quello della Spagna meridionale. La regione originaria di diffusione dello Spagnolo e la Vecchia Castiglia. Lo spagnolo settentrionale presenta una serie di fenomeni linguistici nuovi rispetto alle varietà meridionali.

[22] Quale dei seguenti tratti "eccentrici" NON appare caratteristico dello spagnolo rispetto alle altre varietà della penisola iberica?. il passaggio dei nessi latini «C-, F-, P- + L» ad inizio di parola alla liquida palatale /ʎ/. il passaggio di /f/ iniziale latina a /h/. la dittongazione di ĕ e ŏ anche in sillaba chiusa. la pronuncia palatalizzata o affricata di /t/ e /d/ davanti a [i].

[23] il catalano è riconosciuto come una delle lingue ufficiali che affiancano lo spagnolo in. tre comunità autonome: Catalogna, Comunidad Valenciana e Isole Baleari. due comunità autonome: Catalogna e Isole Baleari. tre comunità autonome: Catalogna, Comunidad Valenciana e Aragona. due comunità autonome: Catalogna e Comunidad Valenciana.

[24] La diffusione del franciano («francien») dall'Ile de France nel resto della Francia è cominciata. all'inizio dell'età moderna, con l'editto di Villers-Cotterêts. con la Rivoluzione francese. nel Basso Medioevo. nell'Ottocento.

[25] La latinizzazione del francese avvenuta nel Rinascimento ha influito soprattutto. sulla morfologia. sulla sintassi. sulla fonologia. sulla grafia.

[26] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il lessico francese è passato a moltissime lingue europee e non-europee. A partire dal Cinquecento, il francese ha incominciato a diffondersi negli ambienti colti europei. Il francese è stato, nell'Ottocento, il maggiore agente di «occidentalizzazione» del romeno. Molte corti d'Europa, da Torino a San Pietroburgo, hanno parlato e scritto in francese.

[27] Il romancio mostra una spiccata affinità. con il ladino dolomitico e con il friulano. con il ladino dolomitico e con i dialetti trentini e veneti. con i dialetti trentini e veneti. con il friulano e con i dialetti trentini e veneti.

[28] La base dell'italiano moderno è. nel fiorentino del Trecento, affermatosi grazie alle opere di Dante Petrarca e Boccaccio. nel fiorentino del Cinquecento, affermatosi grazie all'opera di Pietro Bembo. nel fiorentino dell'Ottocento affermatosi grazie alle opere di Manzoni e Leopardi. nel fiorentino del Duecento, affermatosi grazie alle opere di Dante, Petrarca e Boccaccio.

[29] I fenomeni che accomunano l'italiano al fiorentino e lo distinguono dagli altri dialetti toscani sono. la desinenza di I pl. -iamo e il raddoppiamento fonosintattico. la desinenza di I pl. -iamo e l'anafonesi. l'anafonesi e la gorgia toscana. il raddoppiamento fonosintattico e l'anafonesi.

[30] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'unico stato in cui si parla romeno come lingua ufficiale è la Romania. Il blocco delle parlate romene ha due varietà principali: il tipo munteno, a sud, e il tipo moldavo, a est. La Dacia venne abbandonata dai romani nel 271 d.C. La Dacia fu conquistata dai romani nel 106 d.C.

[31] I tre dialetti geograficamente separati dal nucleo compatto del romeno sono. l'aromeno, il meglenoromeno e il dacoromeno. l'aromeno, il meglenoromeno e l'istroromeno. il meglenoromeno, l'istroromeno e il dacoromeno. l'aromeno, l'istroromeno e il dacoromeno.

[32] Il sistema delle parlate occitane si estende oggi. nella parte più settentrionale della Francia per circa un terzo del Paese. nella parte sud-occidentale della Francia per circa un terzo del Paese. nella parte più meridionale della Francia per circa un terzo del Paese. nella parte sud-orientale della Francia per circa un terzo del Paese.

[33] Un contributo fondamentale alla diffusione del francese nel sud della Francia fu dato dall'editto di Villers-Cotterêts. del 1789. del 1492. del 1639. del 1539.

[34] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il nome di "franco-provenzale" risale a Graziadio Isaia Ascoli. Il franco-provenzale è diffuso nel sud-est della Francia (Franche-Comté, Lionese, Savoia, la parte settentrionale del Delfinato), nella Svizzera romanda e in alcune valli delle Alpi italiane. Il franco-provenzale appare spesso, per le sue caratteristiche fonetiche, come una sorta di «ponte» tra nord e sud. In posizione finale di parola, il franco-provenzale si mostra meno conservativo delle altre varietà gallo-romanze.

[35] Originariamente le varietà corse presentavano numerose affinità. col francese, ma hanno subito l'influenza toscana nel corso dei secoli. col toscano, ma hanno subito l'influenza francese nel corso dei secoli. col sardo, ma hanno subito l'influenza toscana nel corso dei secoli. col sardo, ma hanno subito l'influenza francese nel corso dei secoli.

[36] La conservazione del fonema velare /k/ anche davanti alle vocali anteriori /e/ e /i/ è un tratto tipico. delle varietà italiane. del corso. del ladino, del romancio e del friulano. del sardo logodurese e nuorese.

[37] Il ladino dolomitico presenta alcuni tratti fono-morfologici in comune. con il friulano e con il francese. con il friulano e con il sardo. con il romancio e con il dalmatico. con il friulano e con il romancio.

[38] Il friulano. diversamente dal romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili sigmatici, anche una classe che ha il plurale vocalico. analogamente al romancio e al ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili sigmatici, anche una classe che ha il plurale vocalico. analogamente al romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili vocalici, anche una classe che ha il plurale sigmatico. diversamente dal romancio e dal ladino, presenta accanto a una classe di plurali maschili vocalici, anche una classe che ha il plurale sigmatico.

[39] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il centro in cui il dalmatico ha resistito più a lungo è l'abitato di Veglia. Nel dalmatico medievale (come nel sardo) si conservavano le occlusive velari /k/ e /g/ davanti a /e/ e /i/. In dalmatico, la dittongazione è diffusissima, e genera anche dittonghi discendenti. Il dalmatico rappresenta la varietà di veneziano anticamente diffusa lungo le coste della Dalmazia.

[40] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Quasi tutti i dialetti italiani sono stati scritti nel Medioevo. i dialetti sono più antichi del latino e ne rappresentano una differenziazione originaria. Oggi, in gran parte delle regioni italiane la situazione linguistica che si profila è di tipo diglossico. Successivamente all'affermazione del toscano, i dialetti hanno avuto un uso letterario nella cosiddetta letteratura dialettale.

[41] Nei dialetti italiani settentrionali, le occlusive sorde intervocaliche /k, p, t/. si sonorizzano e spesso dileguano, come nei dialetti italiani centro-meridionali. si conservano, come nei dialetti italiani centro-meridionali. si conservano, diversamente che nei dialetti italiani centro-meridionali. si sonorizzano e spesso dileguano, diversamente che nei dialetti italiani centro-meridionali.

[42] Secondo l'ipotesi classica di Graziadio Isaia Ascoli,. i dialetti della Liguria, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nel Piemonte. i dialetti del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e, in parte, dell'Emilia-Romagna risentono del sostrato celtico, che è assente invece nel Veneto. i dialetti del Piemonte, della Lombardia, della Liguria e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nell'Emilia-Romagna. i dialetti del Piemonte, della Lombardia, dell'Emilia Romagna e, in parte, del Veneto risentono del sostrato celtico, che è assente invece nella Liguria.

[43] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Una zona di confine tra la Calabria e la Lucania (detta "Zona Lausberg") presenta lo stesso vocalismo della Sardegna. L'attuale dialetto della città di Roma, il romanesco, è stato profondamente influenzato dal toscano. Tutti i dialetti italiani settentrionali mantengono dal latino l'opposizione tra consonanti doppie (o lunghe) e scempie (o brevi). Le assimilazioni -ND- > -nn- e -MB- > -mm- sono praticamente diffuse in tutta l'Italia centro-meridionale.

[44] La varietà romanza più orientale della penisola iberica è. l'aragonese. il portoghese. il catalano. l'asturo-leonese.

[45] L'asturo-leonese si parla in un'area compresa. tra il dominio del galego (a est) e quello del castigliano (a ovest). tra il dominio del portoghese (a est) e quello del castigliano (a ovest). tra il dominio del galego (a ovest) e quello del castigliano (a est). tra il dominio del portoghese (a ovest) e quello del castigliano (a est).

[46] Su una linea che congiunge Massa a Senigallia,. i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano a est e con l'italiano centro-meridionale a ovest. i dialetti centro-meridionali si incontrano con il toscano a ovest e con l'italiano settentrionale a est. i dialetti settentrionali si incontrano con il toscano a ovest e con l'italiano centro-meridionale a est. i dialetti centro-meridionali si incontrano con il toscano a est e con l'italiano settentrionale a ovest.

[47] La separazione tra linguistica e logica è stata attuata. dal filosofo tedesco Gottfried Wilhelm Leibniz. dal linguista tedesco Franz Bopp. dal linguista, filologo, folclorista, letterato tedesco Jacob Grimm. da linguista danese Rasmus Rask.

[48] Nel pensiero linguistico classico il cambiamento linguistico veniva giudicato. come una «degradazione». come una «corruzione». come una «mutazione». come una «evoluzione».

[49] Le prime grammatiche delle lingue romanze risalgono. al secolo XIV. al secolo XIII. al secolo XII. al secolo XV.

[50] La prima vera e propria grammatica del francese fu realizzata. in Inghilterra. in Catalogna. in Francia. in Italia.

[51] Nel «De vulgari eloquentia» Dante passa in rassegna diversi dialetti italiani allo scopo. di esaltarne le potenzialità letterarie. di condannarli tutti. di evidenziarne le diverse specificità linguistiche. di descriverli scientificamente, secondo una prospettiva analoga a quella del linguista moderno.

[52] Il tema dantesco dell'eccellenza dei vari poeti viene ripreso in seguito. da Petrarca nel "Canzoniere". da Bembo nelle "Prose della volgar lingua". da Boccaccio nel "Decameron". da Petraca nei "Trionfi".

[53] L'idea che l'italiano sia la continuazione della varietà 'popolare' del latino è stata espressa per la prima volta da. Dante Alighieri. Benedetto Varchi. Leonardo Bruni. Biondo Flavio.

[54] L'idea della derivazione delle lingue romanze dal latino si impone. presso gli eruditi francesi e spagnoli dal Seicento in poi. presso gli eruditi tedeschi dall'Ottocento in poi. presso gli eruditi italiani, francesi e spagnoli dal Cinquecento in poi. presso gli eruditi francesi dal Settecento in poi.

[55] La prima grammatica dell'italiano è stata scritta. da Sperone Speroni. da Pietro Bembo. da Biondo Flavio. da Leon Battista Alberti.

[56] La filologia testuale (o critica del testo) muove i primi passi. nel Medioevo. in età umanistica. in età illuministica. in età romantica.

[57] La nascita della filologia volgare risale. all'inizio del secolo XV. all'inizio del secolo XVI. all'inizio del secolo XVII. all'inizio del secolo XVIII.

[58] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'interesse per la letteratura romanza medievale si spense del tutto in età illuministica. In Italia, il più importante tra gli eruditi del secolo XVIII è il modenese Ludovico Antonio Muratori. Nel Settecento, diversi studiosi ampliarono notevolmente le conoscenze allora correnti sul Medioevo. Il vocabolario di Du Cange portò sostanziali novità nella conoscenza di quello che oggi chiamiamo latino volgare.

[59] L'idea che le culture classiche forniscano dei modelli da imitare viene messa in dubbio. alla fine del Settecento e all'inizio dell'Ottocento. alla fine del Cinquento e all'inizio del Seicento. alla fine dell'Ottocento e all'inizio del Novecento. alla fine del Seicento e all'inizio del Settecento.

[60] La linguistica ottocentesca è "comparativa" perché punta. a definire la specificità delle lingue mediante la loro sistemantica comparazione. a confrontare le lingue sulla base della presenza o dell'assenza in esse di particolari tratti linguistici. a raggruppare le lingue affini in famiglie e a definire i rapporti intercorrenti tra esse. a descrivere scientificamente le differenze tipologiche sussistenti tra le diverse lingue del mondo.

[61] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'opera di François Raynouard non presenta ancora il carattere di scientificità che invece contraddistingue la coeva indoeuropeistica tedesca. Negli stessi anni di Friedrich Diez, anche il letterato ed erudito francese François Raynouard (1761-1836) studiò comparativamente le lingue romanze. François Raynouard incorse nell'equivoco di considerare l'antico occitano come la fase intermedia tra il latino e le lingue romanze moderne (spagnolo, francese, italiano). François Raynouard non conosceva il concetto di legge fonetica.

[62] Nella "Grammatik der romanischen Sprachen", Friedrich Diez. riporta al latino le sei principali lingue romanze di cultura: l'italiano, il valacco (cioè il romeno), il portoghese, lo spagnolo, l'occitano e il francese. ricostruisce mediante la comparazione tra le diverse forme un idioma non documentato. fornisce le edizioni di alcuni tra i più antichi documenti antico-francesi e occitani dei secoli IX-XI. studia i meccanismi che regolano l'evoluzione di una lingua ben nota come il latino verso nuovi sistemi linguistici.

[63] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nell'ottica dei Neogrammatici, la scelta del termine "legge" nell'espressione "legge fonetica" rimarca la profonda affinità tra lo studio della lingua e lo studio del diritto. Secondo la linguistica ottocentesca, la ricerca linguistica ha carattere scientifico e la linguistica può essere considerata una scienza. Secondo la linguistica ottocentesca, la regolarità dei fenomeni permette la formulazione di vere e proprie leggi fonetiche. Secondo la linguistica ottocentesca, le leggi fonetiche, per essere tali, devono essere senza eccezioni.

[64] In italiano, le vocali toniche latine Ĭ e Ē. evolvono regolarmente in /i/ in ogni contesto. evolvono regolarmente in /e/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. evolvono regolarmente in /i/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. evolvono regolarmente in /e/ in ogni contesto.

[65] In italiano, le vocali toniche latine Ŭ e Ō. evolvono regolarmente in /o/ in ogni contesto. evolvono regolarmente in /u/ in ogni contesto. evolvono regolarmente in /u/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi. evolvono regolarmente in /o/ tranne che nei contesti in cui agisce il fenomeno dell'anafonesi.

[66] In francese la A tonica latina. diventa «e» in tutti i contesti. diventa «e» se preceduta da consonante palatale. diventa «e» in sillaba chiusa. diventa «ai» davanti a consonante nasale.

[67] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il francese moderno «clair» non rappresenta una reale eccezione alle leggi fonetiche. Analogamente all'italiano, il francese ha una grafia che riproduce i suoni così come vengono pronunciati. Nel francese moderno «clair», «ai» è una grafia latineggiante. Il francese ha una grafia che riflette in genere le fasi antiche della lingua e qualche volta perfino l'origine latina.

[68] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'analogia consiste nell'attrazione che una forma subisce da parte di un'altra. L'analogia è particolarmente attiva nel verbo, ma solo all'interno di una stessa voce verbale. L'analogia è attiva soprattutto nei verbi detti irregolari. Delle due forme dell'italiano «cui» e «lui», solo la prima deriva regolarmente dal dativo lat. CUI; la seconda deriva da una forma analogica lat.volg. ILLUI.

[69] I cultismi sono. le parole trasmesse per via popolare, di generazione in generazione. le parole che costituiscono il lessico ereditario delle lingue. coppie di parole che risalgono allo stesso etimo ma si presentano diverse nella forma (e a volte nel significato). parole che sono state ripescate per via colta dai dotti.

[70] La metafonesi veneta. è provocata sia da -i sia da -u finale. è provocata da -i finale. è provocata da -u finale. è provocata dalla scomparsa della vocale finale.

[72] Nell'esito lat. SPATHAM > sp. pg. 'espada' si nota un fenomeno di. aferesi. epitesi. epentesi. prostesi.

[73] L'esito lat.class. SÓLĬDUM > lat.volg. «soldu» (> it. «soldo», fr.a. «sol» > fr.mod. «sou», sp. «sueldo, pg. «soldo»), è un caso di. metatesi. apocope. aferesi. sincope.

[71] Nel'esito lat. AD-RIPĀRE > it. 'arrivare', il passaggio di [d] a [r] è un caso di. inserzione. assimilazione. cancellazione (o caduta). dissimilazione.

[74] L'onomastica è la disciplina che studia. il rapporto che sussiste tra la parola e il suo precedente storico. l'origine di una parola (etimo). l'origine dei nomi propri di persona. l'origine dei nomi di luogo.

[75] A partire dagli studi di Graziadio Isaia Ascoli si è fatta strada nella linguistica l'idea che. esistono dei confini linguistici netti tra le lingue. l'analisi linguistica deve essere limitata alle grandi lingue di cultura. davanti alla rappresentazione dialettologica concreta, il concetto di "lingua" diviene meno astratto. le lingue si differenziano le une dalle altre in modo graduale.

[76] Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. All'inizio del Novecento, si diffonde nella cultura europea una diffusa reazione al pensiero del Positivismo. Il Neoidealismo linguistico ha provato a superare lo iato che si era creato tra linguistica e studio letterario, considerando lingua e letteratura allo stesso modo come manifestazioni culturali. Jules Gilliéron ha evidenziato l'importanza che l'osservazione della distribuzione geografica dei fenomeni può assumere nell'analisi del cambiamento linguistico. Michel Bréal ha rivolto la sua attenzione non solo alla fonetica, come si era fatto sino ad allora, ma anche alla morfologia.

[77] La "recensio" consiste. nel censimento dei testimoni di un testo e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici. nel censismento dei testimoni di un testo e nella loro classificazione in base agli errori comuni. nel censimento dei testimoni di un testo. nella classificazione dei testimoni di un testo in base agli errori comuni, e nella correzione del testo grazie a criteri meccanici.

[78] I primi studiosi ad applicare il metodo lachmanniano al dominio romanzo furono. il tedesco Gustav Gröber e il francese Gaston Paris. il tedesco Gustav Gröber e il francese Paul Meyer. il francese Gaston Paris e l'italiano Michele Barbi. i francesi Gaston Paris e Joseph Bédier.

[79] Joseph Bédier. proponeva di riprodurre fedelmente il testimone che al termine della classificazione risultasse più vicino all'originale. sosteneva che l'obiettivo del filologo non è soltanto quello di fornire il testo critico di un'opera, ma anche quello di ricostruirne la storia della tradizione. sosteneva la liceità di ricostruire meccanicamente il testo originario combinando lezioni tramandate da testimoni diversi. sosteneva l'oggettività su cui si fonda la "recensio".

[80] Lo Strutturalismo. si rifà ai principi del metodo storico-comparativo. tenta una mediazione tra il metodo-storico comparativo e il Positivismo. benché innovativo, non si configura propriamente come un nuovo "paradigma" negli studi linguistici. critica radicalmente il metodo storico-comparativo.

[81] Nel quadro dell'analisi strutturale, la lingua, osservata nella contemporaneità,. è rappresentata come una realtà al tempo stesso statica e dinamica. è rappresentata come una realtà dinamica. è rappresentata come una realtà a volte statica, a volte dinamica. è rappresentata come una realtà statica.

[82] Secondo Saussure, la lingua è una struttura. perché non è un sistema complesso e unitario. perché il valore dei suoi elementi fondamentali esiste in sé, a prescindere dal valore di tutte le unità che la compongono nel loro complesso. perché si può sopprimere un elemento della lingua senza alterare il valore degli elementi vicini. perché il valore dei suoi elementi fondamentali non esiste in sé, ma solo in rapporto al valore di tutte le unità che la compongono nel loro complesso.

[83] Per Saussure, la langue rappresenta. l'elemento irripetibile, individuale della lingua. l'estrinsecazione effettiva della grammatica interiorizzata del parlante. il messsaggio emesso da un emittente che condivide con il ricevente uno stesso codice. l'aspetto ritornante, fisso, regolare della lingua.

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