FILOLOGIA ROMANZA 3
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Título del Test:![]() FILOLOGIA ROMANZA 3 Descripción: TEST E CAMPUS |




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01. La filologia richiede conoscenze di: paleografia, codicologia e diplomatica. paleografia e numismatica. paleografia e paleontologia. codicologia e diplomatica. 02. Costituiscono l'oggetto di studio della filologia romanza: le lingue e i dialetti. le lingue germaniche e romanze. solo i dialetti. solo le lingue ufficiali. 02. Il basco è una lingua non indo-europea parlata: nella zona delle Alpi a cavallo tra Francia e Italia. nella zona dei Pirenei a cavallo tra Francia e Spagna. nella sola Francia. nella sola Spagna. 06. Varietà occitane si parlano oggi anche: nell'Italia del Centro (Abruzzo). nell'Italia del Sud (Puglia). nell'Italia del Nord (Piemonte). nell'Italia del Nord (Lombardia. 07. In Italia meridionale ci sono enclaves alloglotte: occitano, croato, serbo. moldavo, albanese, corso. albanese, croato, occitano. albanese, croato, greco. 04. Le lingue romanze estinte sono: istriano, dalmatico, tergestino. mozarabico, dalmatico, istriano, tergestino. istriano e dalmatico. moazarabico, tergestino, istriano. 01. Col termine di "Romania nuova" si indicano: le aree orientali dell'Impero Romano. le aree romanizzate della Gran Bretagna. le aree in cui si parlano lingue romanze del continente americano, asiatico e africano. le aree neoromanizzate a nord del Danubio. 02. Le lingue romanze a cui è stato riconosciuto in Età moderna lo status ufficiale di «lingua» nei relativi paesi sono: Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno. Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno. Portoghese, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano, Romeno. Portoghese, Galego, Spagnolo, Catalano, Francese, Romancio, Italiano. La romania perduta comprende: la parte grecofona dell'impero romano in cui non si sono sviluppate lingue romanze. i territori dell'Africa settentrionale. Le coste dell'Africa settentrionale, le province dell'Europa centrale e settentrionale. le province dell'Europa settentrionale. 05. La desinenza in -iamo della prima persona plurale in tutte le coniugazioni deriva da un esito proprio del: lombardo. campano antico. fiorentino. toscano generale. L'unità politica raggiunta dai Re Cattolici (1479) ampliò l'area di influenza: del catalano all'Aragona, alla Castiglia e al Valenciano. del galego all'Aragona, alla Castiglia e al Valenciano. del castigliano all'Aragona, alla Catalogna e al Valenciano. dell'asturo-leonese all'Aragona, alla Castiglia e al Valenciano. Sotto gli Asburgo (sec XVI-XVII) il castigliano si diffuse: nelle Americhe e in Africa. nelle Americhe e in Asia. nelle Americhe. nelle Americhe, in Asia e in Africa. Le lingue romanze della penisola iberica sono: galego, portoghese, catalano e basco. galego, portoghese, spagnolo (o castigliano), catalano. galego, portoghese, spagnolo (o castigliano), catalano e basco. portoghese, spagnolo (o castigliano), catalano e basco. 4. La più imponente espansione delle lingue romanze è quella conseguente: ai grandi viaggi di missionari e mercanti dei secoli XIII-XIV. alle conquiste dell'Impero romano del II secolo. alla scoperta dell'America, alle grandi navigazioni e alle colonizzazioni in età moderna. alle migrazioni del secolo XX. Il processo di "Reconquista" significò, dal punto di vista linguistico: l'espansione verso sud delle lingue romanze parlate nel settentrione della penisola iberica. l'assimilazione da parte delle regioni settentrionali del mozarabo. l'espansione verso sud del catalano. l'espansione verso sud del galego. 06. Il punto di partenza per capire l'odierna distribuzione geografica delle lingue ibero-romanze è: la conquista della penisola da parte degli Arabi (711-718). la conquista della penisola da parte dei Turchi (711-718). la conquista della penisola da parte dei Franchi (611-618). l'affermazione nel Medioevo del pellegrinaggio a Santiago de Compostela. 01. L'asturo-leonese e il navarro-aragonese sono varietà romanze parlate: nella parte settentrionale della Spagna. nel Portogallo. nella parte merdidionale della Spagna. nella parte sud-occidentale della Spagna. 03. Il mozarabico (o mozarabo) è la lingua romanza che continuò a essere parlata: nella parte della Spagna che, a partire dal 711, fu occupata dagli Arabi (El Andalus). nella parte della Spagna che, a partire dal 711, fu occupata dai Turchi (El Andalus). nella parte della Spagna che resistette all'occupazione degli Arabi (711). nella parte della Spagna che, a partire dal 611, fu occupata dai Franchi (El Andalus). 01. Il vocalismo tonico del galego portoghese consta: di dieci vocali. di otto vocali. di sette vocali. di cinque vocali. 02. Diversamente dal galego, il portoghese è stato: influenzato dal sostrato celtico. influenzato dalle varietà romanze parlate nei territori riconquistati agli arabi. influenzato dal francese. influenzato dal basco. 03. Nel Medioevo il portoghese e il galego costituivano: due varianti della medesima varietà linguistica. due lingue distinte. due lingue astratte. una sola varietà linguistica. 04. Gli ebrei sefarditi hanno diffuso lo spagnolo: nei Balcani, nell'Anatolia e nell'Europa settentrionale. nei Balcani, nell'Anatolia. nei Balcani, nell'Anatolia e nell'Arabia Saudita. nei Balcani, nell'Anatolia e nell'Africa settentrionale. 05. Il galego-portoghese è una koiné elaborata nel secolo XII: nella regione del Minho. nella regione del Tago. nella regione dell'Ebro. nella regione dei Pirenei. Il sistema vocalico del castigliano consta: di cinque vocali. di dieci vocali. di nove vocali. di sette vocali. 01. Molti fatti fonetici del catalano sono piuttosto affini: a quelli dell'occitano. a quelli del mozarabo. a quelli dell'italiano. a quelli del romeno. 02. Il catalano, come altre lingue minoritarie, durante il regime franchista (1939-1975): fu adottato come seconda lingua. fu tutelato come lingua di minoranza. fu adottato come lingua ufficiale. non fu tutelato come lingua di minoranza. 4. Il catalano parlato ad Alghero, nel nord-ovest della Sardegna: è riconosciuto dalla legislazione italiana come lingua minoritaria. non è riconosciuto dalla legislazione italiana come lingua minoritaria. è in via di estinzione. è riconosciuto dalla legislazione spagnola come lingua minoritaria. Il catalano, che era stato la lingua ufficiale della contea di Barcellona e del Regno di Aragona, a partire dal secolo XV cominciò a subire la concorrenza: del galego. del mozarabo. dell'asturo-leonese. del castigliano. 6. Nel castigliano il nesso "consonante + [l] in posizione iniziale: si conserva. dilegua. si riduce a /l/. palatalizza in /λ/. Lo «yeismo» e il «seseo» sono fenomeni evolutivi diffusi: nel catalano. soltanto nell'area castigliana meridionale. nel mozarabo. nel galego. 1. Il francese è lingua ufficiale in: Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta. Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta, nel Granducato del Lussemburgo. Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nella regione italiana della Valle d'Aosta, nel Granducato del Lussemburgo. Francia, Belgio, Svizzera, nel Principato di Monaco, nel Granducato del Lussemburgo. 02. Si distinguono tre fasi nella storia del francese: francese antico, francese medio, francese moderno. franciano, occitano, francese medio. franciano, occitano, francese moderno. francese antico, francese moderno, francese contemporaneo. 03. L'emanazione da parte di Francesco I dell'ordinanza di Villers-Cotterets (1539) imponeva nei tribunali di tutto il Regno, al Nord come al Sud: l'uso dell'italiano. l'uso dell'occitano. l'uso del latino. l'uso del francese. Il bretone è una lingua di origine celtica: che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione romana a partire dalle isole britanniche. che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dalla Pianura Padana. che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dalle isole britanniche. che è stata importata in Francia a seguito di una colonizzazione medievale a partire dall'Islanda. 5. Con la Rivoluzione francese si impose: l'unificazione linguistica con la promozione del francese e l'eliminazione dei dialetti. l'unificazione linguistica con la promozione del franco-provenzale. la tutela di tutti i dialetti. la diffusione dell'occitano a scapito del francese. 6. Nel Medioevo, il dominio galloromanzo si suddivideva in: cinque aree linguistiche principali. tre aree linguistiche principali. due aree linguistiche principali. Quattro aree linguistiche principali. 7. Nella Francia medievale, oltre al franciano, anche altre varietà hanno conosciuto un uso amministrativo e letterario, tra queste: anglonormanno. bretone. tedesco. basco. Il fenomeno della diffusione della lingua dell'Ile de France (il francien), irradiata da Parigi, risale: al secolo XVI. al secolo XVIII. al secolo XIX. al secolo XII. L'indebolimento della declinazione bicasuale si è prodotta a partire dalla categoria: dei nomi femminili. dei nomi comuni. dei pronomi. dei nomi propri. In francese come nei dialetti italiani settentrionali il pronome personale soggetto è: sottinteso. obliquo. libero. clitico. L'uso dell'articolo partitivo è un'innovazione propria del: galloromanzo. iberoromanzo. romeno. sardo. La declinazione bicasuale, conservata dal francese antico e dall'occitano, contemplava due casi: genitivo e accusativo. nominativo e vocativo. Nominativo e caso obliquo. dativo e accusativo. 6. Nel francese moderno la negazione si compone: di due elementi: uno precede, l'altro segue il verbo. di due elementi, entrambi precedono il verbo. di due elementi, entrambi seguono il verbo. di un solo elemento che precede il verbo. Il Francoprovenzale è una lingua: lingua ponte tra provenzale e occitano. lingua ponte tra catalano e occitano. lingua ponte tra francese e catalano. ponte tra francese e occitano. In occitano l'occlusiva sorda in posizione iniziale seguita da /a/: è sostituita da -h-. si conserva. palatalizza. dilegua. 3. Il vocalismo atono del franco-provenzale è: meno conservativo dell'occitano. simile al catalano. più conservativo dell'occitano. simile all'italiano. La base dell'italiano moderno è: nel fiorentino del Cinquecento. nel fiorentino del Trecento. nel toscano del Duecento. nel veneto del Trecento. 2. L'italiano è stato una lingua prevalentemente scritta fino: all'Unità d'Italia, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale. Al Primo dopoguerra, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale. Al secondo dopoguerra , quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale. al 1700, quando ha cominciato a diffondersi anche nell'uso orale. In italiano, l'esito -aio dal lat. -ARIUS dimostra la derivazione dal: fiorentino antico. campano. toscano generale. lombardo. 1. I dialetti italiani sono delle varietà sviluppatisi a partire: dal latino volgare. dal latino classico. dalle lingue di sostrato. dall'italiano a base toscana. Sono tratti tipici dei dialetti italiani settentrionali: La palatalizzazione delle occlusive velari seguite da vocali anteriori. La sonorizzazione delle consonanti occlusive intervocaliche e la doppia serie di pronomi soggetto. La palatalizzazione delle occlusive velari seguite da vocali anteriori e la doppia serie di pronomi. L'assimilazione del gruppo -ND. Ancora oggi i dialetti godono di un certo prestigio sociale in alcune aree della penisola: Italia meridionale, Veneto, Lombardia. Italia centrale, Veneto, Lombardia. Italia meridionale, Veneto. Italia meridionale, Veneto, Liguria. La linea Massa-Senigallia suddivide l'Italia in: quattro macro aree linguistiche: dialetti settentrionali orientali e occidentali, dialetti centrali e meridionali. due macro aree linguistiche: dialetti settentrionali e centro-meridionali. due macro aree linguistiche: dialetti centrali e meridionali. tre macro aree linguistiche: dialetti settentrionali, centrali e meridionali. Alcuni dialetti italiani settentrionali e l'antico francese condividono le modalità per esprimere l'interrogazione sì/no, che viene costruita tramite: inserimento del punto interrogativo. inversione dell'ordine soggetto/verbo. introduzione di formule interrogative specifiche. uso di pronomi interrogativi. Le tre varietà che, secondo G.I. Ascoli, formavano l'unità ladina: sono geograficamente contigue. sono geograficamente discontinue. sono geograficamente sovrapponibili. sono geograficamente irrilevanti. Il romancio è una delle quattro lingue nazionali: della Francia. delle Fiandre. della Confederazione Elvetica. del Belgio. 1. Il sistema vocalico tonico del sardo contempla: otto vocali. sette vocali. cinque vocali. dieci vocali. Nelle lingue romanze medievali l'ordine dei sintagmi: era diverso dal latino e uguale all'ordine delle lingue romanze moderne. era uguale all'ordine delle lingue romanze moderne. era uguale al latino. era diverso rispetto alle lingue romanze moderne. In italiano, il pronome clitico «gli», caso dativo del maschile, è: la regolare continuazione di ILLUI. la regolare continuazione di ILLUM. la regolare continuazione di ILLI. la regolare continuazione di ILLAM. 1. Una forma verbale tipica del galego-portoghese e dello spagnolo (ma di uso limitato nello spagnolo odierno) è il: la perifrastica passiva. il condizionale futuro. il condizionale imperfetto. congiuntivo futuro. 01. Il «Libro de Alixandre» è probabilmente il primo testo spagnolo che utilizza: lo schema di lasse monorime. lo schema di distici di decasillabi. lo schema del «mester de juglaria». lo schema della «cuaderna vía. In spagnolo il dittongo /we/ è il risultato di un processo: di livellamento analogico. di metamorfosi fonetica. di assimilazione. di dissimilazione. 3. In castigliano la dittongazione può avere luogo: solo in presenza di consonante nasale. solo in sillaba chiusa. solo in sillaba aperta. in sillaba chiusa e in sillaba aperta. Nello spagnolo, la desinenza -o nella III persona sing. dei verbi forti è: di origine analogica. un prestito dall'italiano. di origine anagogica. di origine etimologica. Nel francese antico, le consonanti finali: si pronunciavano ancora. non si pronunciavano più. erano raddoppiate. erano cadute. 02. In francese moderno l'antico avverbio "neant"<NE GENTEM: si è conservato. è stato soppiantato da "rien"<REM. è stato soppiantato da "nul". è stato soppiantato da "jamais"<IAM MAGIS. 01. In occitano l' -a tonica latina: evolve in -i. si conserva. evolve nel dittongo -ie. evolve in -e. 02. In occitano il dittongo latino AU. si riduce a -a. si conserva. si riduce a -o. si chiude in -u. Tutte le forme dell'articolo definito italiano (lo, 'l, il) derivano: dalla seconda parte del latino ?L(LA) «quella». dalla prima parte del latino (?L)LA «quella». dalla prima parte del latino ?L(LUM) «quello». dalla seconda parte del latino (?L)LUM «quello». 02. Il termine italiano antico "palagio" deriva: dallo spagnolo "palacio". francese "palais". dall'inglese "palace". dal latino PALATIUM. 01. Tra i fattori che favorirono, nel periodo carolingio, la definitiva "emersione" delle lingue romanze ci furono: l'abbandono completo del latino. il miglioramento della qualità del latino e l'adozione di una nuova pronuncia scolastica. il miglioramento della qualità del latino. l'estensione del latino. 3. La diciassettesima disposizione del Concilio di Tours (813), invitava i vescovi: a celebrare solo la consacrazione eucaristica nella lingua del popolo. a recitare le preghiere nella lingua del popolo. a pronunciare l'omelia nella lingua del popolo. a celebrare l'intera messa nella lingua del popolo. 01. Il più antico documento del Castigliano è: un elenco dei formaggi consumati in un monastero del León. il glossario di San Milan. il Libro de Alixandre. il Cantar de mio Cid. 1. I documenti più antichi del francese (sec X-XI) sono per la maggior parte: di argomento religioso. di ambito giuridico. di argomento profano. di argomento epico. 02. La Vie de Saint Alexis è stata composta: nel secolo XII. nel secolo IX. nel secolo XI. nel secolo VIII. 3. La Vie sant Lethgier e la Passion di Clermont-Ferrand sono conservati: nel medesimo manoscritto latino. in due manoscritti anglonormanni del secolo XIII. in un manoscritto piccardo del secolo XIII. in due manoscritti latini distinti. 04. Una quarantina d'anni dopo i Giuramenti (probabilmente tra l'878 e l'882), venne trascritto il più antico monumento letterario del francese. Quale?. Sequenza di sant'Eulalia. Chanson de Roland. Navigation de Saint Brendan. Vie de Saint'Alexis. 05. I Giuramenti di Strasburgo sancirono l'alleanza tra: due nipoti di Carlo Magno, Carlo Il Calvo e Ludovico il Bavaro. due nipoti di Carlo Magno, Carlo il Calvo e Lotario. due dei figli di Carlo Magno, Carlo il Calvo e Lotario. i due figli di Carlo Magno, Ludovico il Pio e Carlo il Calvo. 07. La «Vie de saint Lethgier» adotta: l'octosyllabe. il settenario. il decasyllabe. l'alessandrino. Le h?ar??t sono trascritte: in caratteri cirillici. solo in caratteri arabi. in caratteri latini. in caratteri arabi e ebraici. L' «Auto de los Reyes Magos» è: un dramma liturgico di 147 versi di varia misura a rima baciata. un dramma liturgico di 147 alessandrinidi a rima baciata. un dramma liturgico di 157 alessandrinidi a rima baciata. un dramma liturgico di 157 versi di varia misura a rima baciata. 04. I più antichi testi documentari in provenzale sono: poesie liriche. giuramenti feudali. canti liturgici. poemi epici. 5. I più antichi testi documentari in occitano risalgono: alla fine del secolo X. al secolo XII. alla fine del secolo XI. al secolo IX. Lo «Sponsus» appartiene al genere del: omelie. salmi. prediche. dramma liturgico. 01. Il "Placito campano" è un: documento giuridico. un testo poetico. una nota di mercatura. una nota di viaggio. 01. Secondo l'interpretazione sociologica di Erich Köhler, la poesia d'amore sarebbe espressione: di uno specifico gruppo sociale: i chierici itineranti. di uno specifico gruppo sociale, la classe dei grandi feudatari. di uno specifico gruppo sociale: la classe della bassa nobiltà, gli juvenes. di uno specifico gruppo: i cantastorie. 02. La poesia trobadorica si componeva di: melodia e testo. sceneggiatura teatrale. solo melodia. solo testo. 03. La fin'amor per i provenzali indica: la raffinatezza dell'amore. la perfezione dell'amore. la sottigliezza dell'amore. l'inconsistenza dell'amore. La cobla costituisce l'unità metrica della canso e corrisponde all'italiano: copula. ritornello. strofa. coppia. Lo scambio a distanza di coblas tra due o più trovatori su un argomento di dibattito è denominato: tenso. vers. canso. sirventes. 06. La lirica trobadorica si forma: nel Nord della Francia. nel Nord dell'Italia. nel Sud della Francia. in Castiglia. 07. La lirica trobadorica è informata da: uno spirito popolare. uno spirito mistico. uno spirito giullaresco. uno spirito elitario e aristocratico. 08. I paradossi centrali dell'amore cortese sono: il godimento del sacrificio, l'esaltazione nel segreto, l'affinamento morale nell'esperienza amorosa adulterina. il godimento del sacrificio, l'esaltazione nel segreto, l'affinamento morale nell'esperienza religiosa. il godimento del sacrificio, l'esaltazione nel segreto, il godimento nell'esperienza amorosa coniugale. il godimento del sacrificio, l'affinamento morale nell'esperienza religiosa. 10. L'io lirico della poesia trobadorica esprimeva: l'interlocutore del poeta. un io universale. l'io individuale del poeta. il soggetto amato. Secondo l'antica «vida» provenzale, il trovatore Marcabruno sarebbe stato: un trovatello allevato da un nobile signore. un principe della Francia del Nord. figlio cadetto di un nobile. figlio primogenito di un grande barone. 03. La canzone «Can vei la lauzeta mover» di Bernart de Ventadorn è una poesia: di condivisione dell'amore con un altro trovatore. di celebrazione della primavera e dell'amore. di commiato e di rinuncia all'amore. di esaltazione di un amore ricambiato. 04. Nella canzone «Non chant per auzel ni per flor», Raimbaut d'Aurenga: rifiuta gli elementi di ispirazione tradizionale della lirica trobadorica. ribadisce la validità dei valori della lirica delle origini. annuncia la totale sublimazione della relazione amorosa. condivide gli elementi di ispirazione tradizionale della lirica trobadorica. 01. Nel verso «E col bue vado a caccia della lepre» abbiamo la figura retorica: dell'anafora. dell'adýnaton. della metafora. dell'iperbato. 03. Nella sestina, tutte le rime sono: avverbi che tornano in tutte le stanze. parole-rima che ritornano uguali in tutte le stanze. parole all'inizio dei versi che ritornano uguali in tutte le stanze. aggettivi che tornano uguali in tutte le stanze. 04. In quale opera Dante Alighieri definisce Arnaut Daniel «il miglior fabbro del parlar materno»: nel Convivio. De Monarchia. nel De vulgari eloquentia. nella Divina Commedia. 01. Secondo Ramón Menéndez Pidal, gli autori delle «chansons de geste» erano: pellegrini sulla strada di Santiago de Compostela. chierici dotati di buona cultura. anonimi cantastorie di piazza. monaci benedettini. 02. Le lasse epiche sono: strofe di lunghezza regolare, in cui i versi hanno la stessa assonanza. strofe di lunghezza regolare, in cui i versi hanno la stessa rima. strofe di lunghezza irregolare, in cui i versi hanno la stessa assonanza. strofe di lunghezza irregolare, in cui i versi hanno la stessa rima. 03. Joseph Bédier riteneva che le chansons de geste fossero state composte da: copisti attivi negli scriptoria. cantastorie itineranti legati ai pellegrinaggi. chierici, collegati a monasteri posti sulle vie di pellegrinaggio. monaci appartenenti a grandi abbazie isolate. 04. Le chansons de geste narrano principalmente: gesta d'amore. imprese amorose. gesta guerriere. imprese fantastiche. Su Orlando e sulla battaglia di Roncisvalle prima del poema tramandato dal manoscritto di Oxford: possediamo testimonianze indirette che attestino l'esistenza di racconti epici. possediamo poemi epici frammentari. possediamo poemi epici completi. non ci sono testimonianze indirette che attestino l'esistenza di racconti epici. Nella letteratura francese medievale i grandi cicli in cui vengono riordinate les chansons de geste nei secoli XII-XIII sono: il ciclo del re; il ciclo dei Narbonesi o di Guglielmo; il ciclo dei vassalli ribelli. il ciclo del re; il ciclo dei Narbonesi o di Guglielmo; il ciclo delle crociate. il ciclo del re; il ciclo dei Narbonesi o di Guglielmo; il ciclo dei vassalli ribelli; il ciclo delle crociate. il ciclo dei Narbonesi o di Guglielmo; il ciclo dei vassalli ribelli; il ciclo delle crociate. 03. La Chanson de Roland si compone di: strofe regolari di decasillabi assonanzati. lasse di dodecasillabi assonanzati. Lasse di decasillabi assonanzati. lasse di dodecasillabi rimati. 02. Il Roman de Troie narra: le lotte fratricide dei figli di Edipo. la conquista di troia da parte di Artù. le vicende di Enea. la guerra di Troia. 03. Il romanzo fa la sua comparsa: verso gli inizi del secolo XIV. verso la metà del secolo XI. verso la metà del secolo XIII. verso la metà del secolo XII. 04. Eleonoria d'Aquitania era: moglie di Riccardo Cuor di Leone e sorella di Guglielmo IX. moglie di Enrico II Plantageneto e figlia di Guglielmo IX. moglie di Enrico II Platageneto e nipote di Guglielmo IX. moglie di Enrico III il giovane e nipote di Guglielmo IX. 05. La «Chronique des Ducs de Normandie» racconta: la storia degli antenati di Enrico II fin dall'instaurarsi del ducato di Normandia per opera di Rollone (911). la storia degli antenati di Enrico II fin dall'instaurarsi del ducato di Normandia per opera di Guglielmo il Conquistatore (911). la storia degli antenati di Stefano di Bois fin dall'instaurarsi del ducato di Normandia per opera di Rollone (911). la storia degli antenati di Enrico II fin dall'instaurarsi del ducato di Normandia per opera di Bruto (911). 06. La «Chronique des Ducs de Normandie» è stata composta da: Wace. Chrétien de Troie. Goffredo di Monmouth. Benoit de Saint-Maure. 07. Il Roman d'Alexandtre di Alexandre de Paris è composto in: lasse assonanzate di dodecasillabi. lasse monorime di ottosillabi. strofe monorime di dodecasillabi. lasse monorime di dodecasillabi. 10. Il romanzo è fin dalle origini ideato per: essere recitato. essere musicato. essere cantato. essere letto. 01. Il Roman de Brut, volgarizzamento dell'Historia regum Britanniae è stato composto: da Wace alla corte del Duca di Aquitania. da Benoit de Saint-Maure alla corte di Enrico II Plantageneto. da Wace alla corte di Enrico II Plantageneto. da Chrétien de Troyes alla corte della Duchessa di Champagne. Il nucleo tematico, narrativo e semantico dei romanzi di Chrétien è costituito da: guerra e battaglie. amore. amore, avventura e meraviglia. vita di corte. 03. Nell'Historia regum Britanniae, Bruto, eroe eponimo della Britannia discende da: Apollo. Enea. Poseidone. Ulisse. 05. Chrétien de Troyes fu autore dei seguenti romanzi, giunti fino a noi: Cligés, Erec et Enide, Le chevalier au lion, Le Chevalier de la charette; Le conte dou graal; le Roman de la Rose. Cligés, Erec et Enide, Le chevalier au lion, Le Chevalier de la charette; Le conte dou graal, Le Roman de la Violette. Cligés, Erec et Enide, Le chevalier au lion, Le Chevalier de la charette; Le conte dou graal. Cligés, Erec et Enide, Le chevalier au lion, Le Chevalier de la charette; Le conte dou graal, le Roman de Tristan. 06. Il «Conte du Graal» è dedicato a: Maria di Champagne. Maria di Francia. Filippo IV il Bello. Filippo d'Alsazia, conte di Fiandra. 07. Tutti i romanzi di Chrétien de Troyes sono: di argomento storico-epico. romanzi tristaniani, in tutti l'amore ha un ruolo fondamentale. romanzi arturiani, in tutti l'amore ha un ruolo fondamentale. romanzi arturiani, in tutti il matrimonio ha un ruolo fondamentale. 09. Perceval è il protagonista del: Conte du graal. Erec et Enide. Chevalier de la charette. Chevalier au lion. 01. Secondo la leggenda originaria ricostruita da J. Bedier il filtro d'amore è servito: per errore dall'ancella Brangania. volontariamente dal nano Froncino. per errore dalla madre di isotta. per errore da Isotta dalle Bianche mani. 02. Nel celebre episodio del salto della cappella, Tristano: riesce a sfuggire al rogo saltando da una scogliera. riesce a sfuggire all'esilio. riesce a sfuggire al drago. riesce a sfuggire al Morhot. 03. Nel Tristan di Thomas le tematiche centrali sono: amore cortese e idealità nobili. amore coniugale. rifiuto dell'amore. fuga dal mondo. 07. Il Tristan di Béroul costituisce: la versione irlandese. la versione cortese. la versione gallese. la versione comune. 01. I lais di Maria di Francia sono un genere: comico. lirico. narrativo. misto. 02. Il lai del «Chievrefoil» racconta un episodio riferito a: Perceval e Biancofiore. Lancillotto e Ginevra. Tristano e Isotta. Ivano e Laudina. 03. I lais di Maria di Francia ricordano in genere avventure straordinarie: ispirate ai motivi del folclore norreno. ispirate ai motivi del folclore celtico. ispirate alla letteratura classica latina. ispirate ai motivi del meraviglioso antico. 04. L'opera di Maria di Francia è: contemporanea al "Brut" di Wace. anteriore ai romanzi di Chrétien. posteriore ai romanzi di Chrétien. contemporanea ai romanzi di Chrétien. 01. Il Roman de la Rose è un lungo poema: allegorico, composto di due sezioni di autori diversi. d'amore composto di due sezioni di autori diversi. allegorico, composto di due sezioni dello stesso autore. d'amore composto di due sezioni dello stesso autore. 01. Il «Roman de la Rose» è: romanzo d'amore. un poema allegorico. lais narrativo. poema epico. 02. Il «Roman de la Rose» è un lunghissimo poema allegorico: composto da due autori: Guillaume de Lorris e Garin le Leu. composta da un solo autore Jean de Meun. composto da due autori, Guillaume de Lorris e Jean de Meun. composto da un solo autore: Garin le Leu. 01. Nella «cantiga d'amor» l'io-lirico è rappresentato da: dalla voce del giullare. da una voce femminile. dalla voce dell'amato. da una voce maschile. 02. I poeti che hanno trapiantato nel dominio d'oïl la poesia trobadorica vengono detti: menestrelli. troviari. trovatori. trovieri. 03. Alfonso X El Sabio compose le sue liriche d'amore in: galego-portoghese. castigliano. catalano. occitano. 04. Le cantigas d'escarnho appartengono: Al genere didascalico. al genere lirico amoroso. al genere satirico. al genere epico. 07. Il galego-portoghese nei secoli XIII-XIV fu il veicolo di espressione della lirica di ispirazione trobadorica in. in Andalusia e nelle Asturie. In Portogallo e in Castiglia. Galizia e in Portogallo, e inizialmente anche in Castiglia. Galizia e in Catalogna. 01. Il «Cantar de mio Cid» ha come protagonista un personaggio storico: Rodrigo Díaz de Vivar, che, ingiustamente accusato, viene costretto all'esilio dal suo re, Alfonso X. Rodrigo Díaz de Vivar, che, ingiustamente accusato, viene costretto all'esilio dal suo re, Alfonso VI. Alonso Quijano, che, ingiustamente accusato, viene costretto all'esilio dal suo re, Alfonso VI. Alonso Quijano, che, ingiustamente accusato, viene costretto all'esilio dal suo re, Alfonso X. 02. Secondo una dichiarazione contenuta nell'explicit dell'opera, il «Cantar de mio Cid» fu composto: nel 1207 da un tal «Turoldus». nel 1107 da un tal «Per Abbat». nel 1207 da un tal «Per Abbat». nel 1307 da un tal «Turoldus». 01. I «Milagros de Nuestra Señora» sono: 25 testi agiografici mariani e sono stati composti da Gonzale de Berceo. 28 testi agiografici mariani e sono stati composti da Gonzalo de Berceo. 25 testi agiografici mariani e sono stati composti da Alfonso X el Sabio. 28 testi agiografici in lingua galega, composti da anonimi. 02. Le «Cantigas de Santa Maria» sono: 427 poesie in galego composte da Alfonso X el Sabio. 437 poesie in galego composte da Gonzalo de Brceo. 447 poesie in catalano composte da Gonzalo de Berceo. 427 poesie in castigliano composte da Alfonso X el Sabio. 03. Gonzalo de Berceo pratica il: mester de trobaria. lirica trobadorica. mester de jugliaria. mester de clerecia. 04. Il metro detto «cuaderna via» si compone di: quartine di versi di dieci sillabe con cesura dopo la sesta. quartine di versi di dodici sillabe con cesura dopo la quarta. quartine di versi di dodici sillabe con cesura dopo la sesta. quartine di versi di quattordici sillabe con cesura dopo la settima. 01. Il «Libro de buen amor» è un'opera: in prosa preceduta da un prologo in versi. in versi, preceduta da un prologo in prosa. in versi. in prosa. 02. Il «Libro de buen amor» utilizza lo schema metrico: della cuaderna via. delle terzine a rima incatenate. delle quartine di alessandrini. delle quartine di settenari. 04. Il «Libro de buen amor» è stata composta da: Jaun Manuel Arciprestre de Hita. Juan Ruiz Conde Lucanor. Juan Ruiz Arciprestre de Hita. Alfonso X el Sabio. 05. Il «Conde Lucanor» è: un poema epico sul "Conde Lucanor". una raccolta di exempla a scopo didattico e morale. una raccolta di cento novelle. una raccolta di favole e novelle. 01. Secondo la legge Tobler-Mussafia nell'italiano antico si ha enclisi: nell'imperativo negativo e quando non è in posizione iniziale. quando il verbo è in posizione finale e quando è preceduto dalle congiunzioni ma, o, e. quando il verbo è in posizione iniziale e quando è preceduto dalle congiunzioni ma, o, e. nell'imperativo negativo. 01. Secondo la «vida» provenzale, Jaufre Rudel si sarebbe innamorato della contessa di Tripoli: dopo essere stato in Terrasanta. dopo averla incontrata alla corte del Saladino. dopo averla incontrata alla corte del re di Francia. senza averla mai vista. |