filosofia del diritto
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La filosofia accademica, soprattutto dopo la decadenza del positivismo, è generalmente una filosofia di tipo. umanistico. utilitaristico. gnostico. utopistico. Che filosofia e scienza siano distinte non vuol dire che debbano essere. separate. identiche. coincidenti. in conflitto. Romagnosi concepisce la società come un organismo retto da. leggi positive. leggi metafisiche. leggi naturali. leggi sovrannnaturali. Cattaneo paragona «il fatto artificiale del diritto», che si stabilisce «sul fatto naturale della convivenza», al «fatto artificiale» - cioè appunto alla. norma tecnica, creazione umana. norma tecnica, creazione divina. norma tecnica, creazione metafisica. norma seriale, creazione umana. Il giurista Mancini asseriva il diritto naturale. di ogni nazione a costituirsi in Stato. di ogni nazione a non costituirsi in Stato. di ogni nazione a costituirsi in federazione. di ogni nazione a costituirsi in comunità. Mamiani della Rovere professava un ontologismo platonizzante, negando risolutamente. che il diritto possa essere separato dalla morale. che il diritto possa essere separato dalla legge. che il diritto non possa essere separato dalla morale. che il diritto non possa non essere identificato con la morale. Nietzsche esalta come virtù tutto ciò che è. affermazione dell'uomo nella sua terrena mortalità. affermazione dell'uomo nella sua terrena vitalità. affermazione dell'uomo nella sua ultraterrena vitalità. negazione dell'uomo nella sua terrena vitalità. Il pensiero di Nietzsche porta alla negazione, come della. morale comune, cioè razionale, non così del diritto, strumento di razionalizzazione della vita sociale. morale comune, cioè razionale, così del diritto, strumento di razionalizzazione della vita sociale. morale comune, cioè irrazionale, così del diritto, strumento di razionalizzazione della vita sociale. morale comune, cioè razionale, così del diritto, strumento di non razionalizzazione della vita sociale. Søren Kierkegaard rifiuta il presupposto stesso della dialettica hegeliana. cioè la non razionalità della realtà. cioè la irrazionalità della realtà. cioè la razionalità della realtà. cioè la razionalità della irrealtà. Secondo Tolstoj la società cristiana originaria è retta. non dal diritto bensì dall'amore su cui non si costruisce la morale. non dal diritto nè dall'amore su cui si costruisce la morale. non dall'amore bensì dal diritto su cui si costruisce la morale. non dal diritto bensì dall'amore su cui si costruisce la morale. Nell'opera di Dostoevskij I fratelli Karamazov in cui è rappresentato il Cristo a cui il Grande Inquisitore rimprovera di avere offerto agli uomini la libertà, dono che gli uomini non vogliono: perché gli uomini vogliono non la libertà ma la sicurezza, anche a costo di essere schiavi, e la loro natura di uomini richiede l'autorità. perché gli uomini vogliono non la libertà nè la sicurezza, anche a costo di essere schiavi, e la loro natura di uomini richiede l'autorità. perché gli uomini vogliono non la sicurezza ma la libertà anche a costo di essere schiavi, e la loro natura di uomini richiede l'autorità. perché gli uomini vogliono non la libertà ma la sicurezza, anche a costo di non essere schiavi, e la loro natura di uomini richiede l'autorità. In un articolo del 1874 intitolato Sul rapporto tra filosofia del diritto e scienza positiva del diritto,. Adolfo Merkel scrive quello che non può considerarsi il manifesto del positivismo giuridico. Adolfo Merkel scrive quello che può considerarsi il manifesto del positivismo giuridico. Adolfo Merkel scrive quello che può considerarsi il manifesto del diritto giuridico. Adolfo Merkel scrive quello che può considerarsi il manifesto del giusnaturalismo. Adolfo Merkel proclama: la fine della filosofia del diritto e la sostituzione di essa con la teoria generale. l'inizio della filosofia del diritto e la compatibilità di essa con la teoria generale. la fine della teoria generale del diritto e la sostituzione di essa con la filosofia del diritto. la fine della filosofia del diritto e la incompatibilità di essa con la teoria generale. La scuola pandettistica. muove dal neokantismo al formalismo ideale. muove dal neokantismo al formalismo metafisico. muove dal neokantismo al formalismo giuridico. non muove dal neokantismo al formalismo giuridico. Il positivismo giuridico di tipo formalistico. vede la configurazione del diritto entro la schematizzazione della metafisica. vede la configurazione del diritto entro la schematizzazione della logica non formale. vede la configurazione del diritto entro la schematizzazione della logica formale. non vede la configurazione del diritto entro la schematizzazione della logica formale. Per Jhering. il diritto non si fonda sulla forza, esercitata dallo Stato e mediante la quale lo Stato di Diritto limita se stesso. il diritto si fonda sulla forza, esercitata dallo Stato e mediante la quale lo Stato di Diritto limita gli altri Stati. il diritto si fonda sulla forza, esercitata dallo Stato e mediante la quale lo Stato di Diritto limita se stesso. il diritto si fonda sulla forza, esercitata dallo Stato e mediante la quale lo Stato di Diritto si impone sul cittadino. Jhering è giurista. antiformalista e al metodo della logica sistematica contrappone il metodo realistico o teleologico. antiformalista e al metodo della logica sistematica contrappone il metodo realistico o teologico. antiformalista e al metodo della logica asistematica contrappone il metodo realistico o teleologico. iperformalista e al metodo della logica sistematica contrappone il metodo realistico o teleologico. Il movimento del diritto libero. considera sempre il diritto giurisprudenziale identico a quello legislativo. non considera sempre il diritto giurisprudenziale oltre a quello legislativo. considera sempre il diritto giurisprudenziale oltre a quello legislativo. considera non sempre il diritto giurisprudenziale oltre a quello legislativo. Secondo lo Gény e la sua scuola cosiddetta scientifica. bisogna rinunciare, anche in regime di codificazione, a trovare nella legge non scritta una fonte completa e sufficiente di soluzioni giuridiche. bisogna rinunciare, anche in regime di codificazione, a trovare nella legge scritta una fonte incompleta e insufficiente di soluzioni giuridiche. non bisogna rinunciare, anche in regime di codificazione, a trovare nella legge scritta una fonte completa e sufficiente di soluzioni giuridiche. bisogna rinunciare, anche in regime di codificazione, a trovare nella legge scritta una fonte completa e sufficiente di soluzioni giuridiche. Il movimento del diritto libero. a cui appartiene Ehrlich ritiene che in qualsiasi ordinamento legislativo, per quanto questo si dichiari completo, permane uno spazio vuoto che spetta all'interprete colmare. a cui appartiene Ehrlich ritiene che in qualsiasi ordinamento legislativo, per quanto questo si dichiari completo, permane uno spazio vuoto che spetta al legislatore colmare. a cui non appartiene Ehrlich ritiene che in qualsiasi ordinamento legislativo, per quanto questo si dichiari completo, permane uno spazio vuoto che spetta all'interprete colmare. a cui appartiene Ehrlich ritiene che in qualsiasi ordinamento legislativo, per quanto questo si dichiari completo, permane uno spazio pieno che non spetta all'interprete colmare. Gierke si oppone al positivismo giuridico che riduceva il diritto al comando formale dello Stato. Il diritto invece, oltre che forma, è contenuto (Inhalt), e anche per ciò che concerne la legge dello Stato non si deve separare il comando dal suo legislatore. Il diritto invece, oltre che contenuto è forma (Inhalt), e anche per ciò che concerne la legge dello Stato non si deve separare il comando dal suo contenuto. Il diritto invece, oltre che forma, è contenuto (Inhalt), e anche per ciò che concerne la legge dello Stato non si deve separare il comando dal suo contenuto. Il diritto invece, oltre che forma, è contenuto (Inhalt), e anche per ciò che concerne la legge dello Stato si deve separare il comando dal suo contenuto. Nell'ottica corporativista di Gierke. Il diritto come proveninete da una forza esteriore delle comunità si contrappone a quello come forza esteriore dello Stato. Il diritto come proveninete da una forza interiore delle comunità si contrappone a quello come forza esteriore dello Stato. Il diritto come proveninete da una forza interiore delle comunità si contrappone a quello come forza interiore dello Stato. Il diritto come proveninete da una forza esteriore delle comunità si contrappone a quello come forza interiore dello Stato. Il Gierke non esita a chiamare «diritto naturale» il diritto che,. espressione della coscienza individuale, precede il diritto positivo come forza vivente immanente alla società. espressione della coscienza sociale, precede il diritto positivo come forza vivente trascendente la società. espressione della coscienza sociale, precede il diritto positivo come forza vivente immanente alla società. espressione della coscienza sociale, è successiva al diritto positivo come forza vivente immanente alla società. Il diritto è per il Gierke. «una manifestazione della vita globale degli uomini»:. «una manifestazione della vita comune degli uomini». «una manifestazione della vita dello Stato degli uomini»:. «una manifestazione della vita individuale degli uomini»:. Otto von Gierke contrapponeva. al diritto romano il diritto corporativistico germanico. al diritto romano il diritto corporativistico inglese. al diritto romano il diritto corporativistico italiano. al diritto romano il diritto corporativistico olandese. Il giurista Binder concepisce l'idealismo oggettivo con cui. svolgendo fino all'estremo il tema hegeliano, trapassa a un «idealismo assoluto», che si conclude in un'esaltazione dello Stato nazionale fondata sulla concezione della nazione come unica forma di comunità in cui la libertà dell'individuo si realizza, e alla conseguente giustificazione dello Stato totalitario. svolgendo fino all'estremo il tema hegeliano, trapassa a un «idealismo assoluto», che si conclude in un'esaltazione dello Stato sociale fondata sulla concezione della società come unica forma di comunità in cui la libertà dell'individuo si realizza, e alla conseguente giustificazione dello Stato totalitario. svolgendo fino all'estremo il tema hegeliano, trapassa a un «idealismo assoluto», che si conclude in un'esaltazione dello Stato nazionale fondata sulla concezione della nazione come unica forma di individualità in cui la libertà dell'individuo si realizza, e alla conseguente negazione dello Stato totalitario. svolgendo fino all'estremo il tema hegeliano, trapassa a un «idealismo relativo», che si conclude in un'esaltazione dello Stato nazionale fondata sulla concezione della nazione come unica forma di comunità in cui la libertà dell'individuo si realizza, e alla conseguente giustificazione dello Stato totalitario. Secondo Radbruch che appartiene alla neokantiana filosofia dei valori. il singolo caso giuridico non è soltanto un esempio di una legge generale, come per le scienze naturali, bensì, proprio al contrario, la legge esiste soltanto in virtù della decisione dei casi singoli, ragione per cui in questo senso metafisico il diritto non è l'insieme delle norme, bensì l'insieme delle decisioni. il singolo caso giuridico non è soltanto un esempio di una legge generale, come per le scienze naturali, bensì, proprio al contrario, la legge esiste soltanto in virtù della decisione dei casi singoli, ragione per cui in questo senso teleologico il diritto è l'insieme delle norme, e non l'insieme delle decisioni. il singolo caso giuridico non è soltanto un esempio di una legge generale, come per le scienze naturali, bensì, proprio al contrario, la legge esiste soltanto in virtù della decisione dei casi singoli, ragione per cui in questo senso teleologico il diritto non è l'insieme delle norme, bensì l'insieme delle decisioni. il singolo caso giuridico non è soltanto un esempio di una legge generale, come per le scienze naturali, bensì, proprio al contrario, la legge esiste soltanto in virtù della decisione dei casi singoli, ragione per cui in questo senso causalistico il diritto non è l'insieme delle norme, bensì l'insieme delle decisioni. Lason vede nel diritto. un divenire incessante che tuttavia non muta con il mutare delle comunità in una concezione neohegeliana. un divenire incessante che muta con il mutare delle comunità in una concezione neokantiana. un divenire incessante che muta con il mutare delle comunità in una concezione neohegeliana. un essere incessante che non muta con il mutare delle comunità in una concezione neohegeliana. Dallo studio dell'idealismo tedesco classico Gioele Solari. trasse il principio per la fondazione di un «idealismo giuridico-asociale». trasse il principio per la fondazione di un «idealismo giuridico-individuale». trasse il principio per la fondazione di un «idealismo giuridico-generale». trasse il principio per la fondazione di un «idealismo giuridico-sociale». Tutte le norme cosiddette norme «sociali» o del costume si riducono necessariamente, secondo il Del Vecchio,. all'una o all'altra delle due categorie di norme: materiali e formali ossia morali e giuridiche. all'una o all'altra delle due categorie di norme: religiose e razionali ossia morali e giuridiche. all'una o all'altra delle due categorie di norme: soggettive ed oggettive, ossia morali e giuridiche. all'una o all'altra delle due categorie di norme: evienti ed assolute ossia morali e giuridiche. Alessandro Levi per primo concepì la teoria del rapporto giuridico. che contro la dominante concezione relativistica del diritto, affermava la giuridicità di ogni gruppo sociale, compresi quelli illeciti secondo il diritto dello Stato. che contro la dominante concezione statualistica del diritto, affermava la non giuridicità di ogni gruppo sociale, compresi quelli illeciti secondo il diritto dello Stato. che contro la dominante concezione statualistica del diritto, affermava la giuridicità di ogni gruppo sociale, compresi quelli illeciti secondo il diritto dello Stato. che contro la dominante concezione metafisica del diritto, affermava la giuridicità di ogni gruppo sociale, compresi quelli illeciti secondo il diritto dello Stato. Filomusi criticando il positivismo giuridico. pone l'idea suprema del diritto, in sé universale ed assoluta, nella fonte stessa di ogni assolutezza, nel pensiero assoluto, ossia nello Stato. pone l'idea suprema del diritto, in sé universale ed assoluta, nella fonte stessa di ogni assolutezza, nel pensiero assoluto, in Dio. pone l'idea relativa del diritto, in sé universale ed assoluta, nella fonte stessa di ogni assolutezza, nel pensiero assoluto, in Dio. pone l'idea suprema del diritto, in sé universale ed assoluta, nella fonte stessa di ogni assolutezza, nel pensiero assoluto, ossia nel legislatore. Quando Gentile pensa la società la risolve inter homines nella società in interiore homine, nella società trascendentale: una sorta di corpo mistico immanentisticamente concepito, in cui i più sono consumati nell'unità del Soggetto relativo. una sorta di corpo mistico immanentisticamente concepito, in cui i più sono consumati nell'unità del Soggetto assoluto. una sorta di corpo mistico immanentisticamente concepito, in cui i più sono consumati nell'unità del Soggetto individuale. una sorta di corpo mistico immanentisticamente concepito, in cui i più sono consumati nell'unità del Soggetto divino. Gentile costruisce la propria filosofia, costituita da un soggettivismo assoluto, o «attualismo»,. fondato sul principio che non può esservi realtà se non del pensante, cioè del soggetto attuale del pensiero. Il pensato, l'oggetto del pensiero, fuori dell'atto del pensiero non ha realtà. fondato sul principio che non può esservi realtà del pensante, cioè del soggetto attuale del pensiero. Il pensato, l'oggetto del pensiero, fuori dell'atto del pensiero non ha realtà. fondato sul principio che può esservi realtà del pensante, cioè del soggetto attuale del pensiero. Il pensato, l'oggetto del pensiero, fuori dell'atto del pensiero non ha realtà. fondato sul principio che non può esservi realtà se non del pensante, cioè del soggetto attuale del pensiero. Il pensato, l'oggetto del pensiero, fuori dell'atto del pensiero ha una propria realtà. In Gentile la molteplicità dei soggetti non è reale: perché i soggetti empirici, i vari io, sono oggetti dell'Io trascendentale, che non li pone, ossia non li crea, nell'atto in cui li pensa e pensandoli ne consuma l'individualità facendoli universali nella sua universalità stessa. perché i soggetti empirici, i vari io, sono soggetti dell'Io trascendente, che li pone, ossia li crea, nell'atto in cui li pensa e pensandoli ne consuma l'individualità facendoli universali nella sua universalità stessa. perché igli oggetti empirici, i vari io, sono oggetti dell'Io trascendentale, che li pone, ossia li crea, nell'atto in cui li pensa e pensandoli ne consuma l'individualità facendoli universali nella sua universalità stessa. perché i soggetti empirici, i vari io, sono oggetti dell'Io trascendentale, che li pone, ossia li crea, nell'atto in cui li pensa e pensandoli ne consuma l'individualità facendoli universali nella sua universalità stessa. Secondo Trendelenburg. il diritto era concepito come parte della moralità, entro una visione teleologica dello svolgimento progressivo del mondo umano. il diritto era concepito come parte della moralità, entro una visione non teleologica dello svolgimento progressivo del mondo umano. il diritto era concepito come parte della economia entro una visione teleologica dello svolgimento progressivo del mondo umano. il diritto era concepito come parte della politica entro una visione teleologica dello svolgimento progressivo del mondo umano. Vyšinskij enunciò ufficialmente le critiche, nell'epoca staliniana,. ai giuristi dell'età rivoluzionaria, impostando per contro una teoria del diritto ispirata a una concezione di esso nettamente individualista e libertaria. ai giuristi dell'età imperiale, impostando per contro una teoria del diritto ispirata a una concezione di esso nettamente imperativistica e statualistica. ai giuristi dell'età prerivoluzionaria, impostando per contro una teoria del diritto ispirata a una concezione di esso nettamente imperativistica e statualistica. ai giuristi dell'età rivoluzionaria, impostando per contro una teoria del diritto ispirata a una concezione di esso nettamente imperativistica e statualistica. A proposito della rivoluzione bolscevica scrive nel 1921 lo Stu?ka , ci si trova in un periodo di transizione nel quale. ci si deve servire del diritto. ci si deve servire dello pseudodiritto. non ci si deve servire del diritto. ci si deve servire del diritto naturale. Nella concezione marxista. il diritto è una sovrastruttura che verrà estinta nella società comunista sin dall'inizio della rivoluzione. il diritto è una sovrastruttura che verrà estinta nella società comunista. il diritto è una sovrastruttura che non verrà estinta nella società comunista. il diritto è una sovrastruttura che mai verrà estinta nella società comunista. Rejsner intende la rivoluzione. come il conflitto tra il diritto spontaneo, o «intuitivo», della classe dominata e il diritto della classe dominante (che è il diritto negativo. come il conflitto tra il diritto spontaneo, o «intuitivo», della classe dominata e il diritto della classe dominante (che è il diritto positivo). come il conflitto tra il diritto spontaneo, o «intuitivo», della classe dominata e il diritto della classe dominata (che è il diritto positivo). come il conflitto tra il diritto spontaneo, o «intuitivo», della classe dominata e il diritto della classe dominante (che non è il diritto positivo). Nel giustificare il diritto coattivo esercitato dal potere statuale Vyšinskij. corregge la sua definizione sostituendo a «volontà della classe dominante» «volontà del popolo tedesco». corregge la sua definizione sostituendo a «volontà della classe dominante» «volontà del popolo sovietico». corregge la sua definizione sostituendo a «volontà della classe dominata» «volontà del popolo sovietico». corregge la sua definizione sostituendo a «volontà della classe dominante» «volontà del popolo polacco». Secondo la concezione di Giuseppe Maggiore. lo Stato totalitario è anti-individualistico, anti-giacobino, anti-borghese, anti-liberale, anti-classista, anti-bolscevico, anti-massonico. lo Stato totalitario è individualistico, anti-giacobino, anti-borghese, ma liberale, anti-classista, anti-bolscevico, anti-massonico. lo Stato totalitario è individualistico, giacobino, borghese, liberale, classista, bolscevico, massonico. lo Stato totalitario è anti-individualistico, anti-giacobino, anti-borghese, anti-liberale, anti-classista, ma può essere bolscevico, anti-massonico. Secondo la concezione di Giuseppe Maggiore. alla base dello Stato totalitario vi sono valori positivi come il popolo, la razza, la religione, il lavoro, l'autorità. alla base dello Stato totalitario vi sono valori positivi come il popolo, ma non la razza, la religione, il lavoro, l'autorità. alla base dello Stato totalitario vi sono valori positivi come il popolo, la razza, ma non la religione, il lavoro, l'autorità. alla base dello Stato totalitario vi sono valori negativi come il popolo, la razza, la religione, il lavoro, l'autorità. Il movimento fascista ebbe prevalentemente alla base a suo fondamento. un attivismo irrazionalistico che utilizzava motivi di varia origine filosofica, derivati in forma più o meno diretta ed autentica dalle filosofie positivistiche dell'inizio del secolo. un attivismo irrazionalistico che non utilizzava motivi di varia origine filosofica, derivati in forma più o meno diretta ed autentica dalle filosofie antipositivistiche dell'inizio del secolo. un attivismo irrazionalistico che utilizzava motivi di varia origine filosofica, derivati in forma più o meno diretta ed autentica dalle filosofie antipositivistiche dell'inizio del secolo. un attivismo razionalistico che utilizzava motivi di varia origine filosofica, derivati in forma più o meno diretta ed autentica dalle filosofie antipositivistiche dell'inizio del secolo. I fratelli Rocco lavorarono alle leggi. fasciste scritte nel 1924-1925 e poi promulgate nel 1930. fasciste scritte nel 1924-1925 e poi promulgate nel 1927. fasciste scritte nel 1924-1925 e poi promulgate nel 1926. fasciste scritte nel 1924-1925 e poi promulgate nel 1928. Il pensiero di Alfredo Rocco. non polemizza con la concezione «atomistica e meccanica» della società e dello Stato risalente alla Riforma protestante e al giusnaturalismo dei secoli XVII e XVIII. polemizza con la concezione «atomistica e meccanica» della società e dello Stato risalente alla Riforma protestante e al giusnaturalismo dei secoli XVII e XVIII. polemizza con la concezione «atomistica e meccanica» della società e dello Stato risalente alla Riforma protestante e al giusnaturalismo dei secoli XV e XVI. polemizza con la concezione «atomistica e meccanica» della società e dello Stato risalente alla Riforma cattolica e al giusnaturalismo dei secoli XVII e XVIII. Secondo il pensiero dei fratelli Rocco. «I diritti dell'individuo non sono che riflesso dei diritti dello Stato»; «come tutti i diritti individuali, anche la libertà è una concessione dello Stato». «I diritti dell'individuo non sono che riflesso dei diritti dello Stato»; «come tutti i diritti dello Stato, anche la libertà è una concessione del diritto». I diritti dell'individuo sono diversi dai diritti dello Stato»; «come tutti i diritti sociali, neanche la libertà è una concessione dello Stato». «I diritti dell'individuo non sono solo il mero riflesso dei diritti dello Stato»; «come tutti i diritti individuali, la libertà non è una concessione dello Stato». Carlo Costamagna contrappone. la dottrina del fascismo allo Stato moderno ma non ne fa nascere proprio dalla opposizione ad esso i valori fondanti. la dottrina del fascismo allo Stato medioevale e ne fa nascere proprio dalla opposizione ad esso i valori fondanti. la dottrina del fascismo allo Stato antico e ne fa nascere proprio dalla opposizione ad esso i valori fondanti. la dottrina del fascismo allo Stato moderno e ne fa nascere proprio dalla opposizione ad esso i valori fondanti. Secondo Bottai. Il diritto corporativo non è uno strumento o un mezzo per evitare il conflitto sociale, ma nemmeno un modo di intendere il lavoro che permetterebbe al lavoratore di realizzarsi come soggetto. Il diritto corporativo è uno strumento o un mezzo per evitare il conflitto sociale, ma non un modo di intendere il lavoro che permetterebbe al lavoratore di realizzarsi come soggetto. Il diritto corporativo è uno strumento o un mezzo per evitare il conflitto sociale, ma anche un modo di intendere il lavoro che permetterebbe al lavoratore di realizzarsi come soggetto. Il diritto corporativo non è uno strumento o un mezzo per evitare il conflitto sociale, bensì un modo di intendere il lavoro che permetterebbe al lavoratore di realizzarsi come soggetto. Secondo i principi della Carta del Lavoro cui contribuì Bottai. solo lo Stato trascende nel Ministero delle Corporazioni gli interessi contrastanti dei singoli e dei gruppi per coordinarli ad un fine superiore. non solo lo Stato trascende nel Ministero delle Corporazioni gli interessi contrastanti dei singoli e dei gruppi per coordinarli ad un fine superiore. solo lo Stato non trascende nel Ministero delle Corporazioni gli interessi contrastanti dei singoli e dei gruppi per coordinarli ad un fine superiore. solo lo Stato trascende non nel Ministero delle Corporazioni gli interessi contrastanti dei singoli e dei gruppi per coordinarli ad un fine superiore. Secondo Schmitt. Il diritto è essenzialmente decisione politica. Il diritto è solamente decisione politica. Il diritto non è essenzialmente decisione politica. Il diritto è men che meno decisione politica. La politica è per Schmitt. dipendente dalla razionalità, da valori di bene o di giustizia, o da esigenze di ordine; non è espressione di pura volontà, riconnessa alla categoria fondamentale «amico-nemico», cioè al fatto che a un gruppo d'uomini che combatte per la propria esistenza si contrappone sempre un gruppo che fa altrettanto. indipendente dalla razionalità, da valori di bene o di giustizia, o da esigenze di ordine; è espressione di pura volontà, riconnessa alla categoria fondamentale «amico-nemico», cioè al fatto che a un gruppo d'uomini che combatte per la propria esistenza si contrappone sempre un gruppo che fa altrettanto. indipendente dalla razionalità, da valori di bene o di giustizia, o da esigenze di ordine; è espressione di pura volontà, riconnessa alla categoria fondamentale soggetto-oggetto, cioè al fatto che a un gruppo d'uomini che combatte per la propria esistenza si contrappone sempre un gruppo che fa altrettanto. dipendente dalla razionalità, da valori di bene o di giustizia, o da esigenze di ordine; è tuttavia anche espressione di pura volontà, riconnessa alla categoria fondamentale soggetto-oggetto», cioè al fatto che a un gruppo d'uomini che combatte per la propria esistenza si contrappone sempre un gruppo che fa altrettanto. La concezione concreta dell'ordinamento di Schmitt. ben si adatta al positivismo giuridico, unione di normativismo e di decisionismo, espressioni entrambe, egli sostiene, del socialismo. non si adatta al positivismo giuridico, unione di normativismo e di decisionismo, espressioni entrambe, egli sostiene, del cristianesimo. non si adatta al positivismo giuridico, unione di normativismo e di decisionismo, espressioni entrambe, egli sostiene, dell'individualismo. non si adatta al positivismo giuridico, che a sua volta si oppone al normativismo e decisionismo, espressioni entrambe, egli sostiene, dello spiritualismo. Secondo la concezione di Léon Degrelle. L'autorità e la legittimità delle norme e delle istituzioni è fondata solo se è espressione della Verità cristiana, cioè dell'etica protestante. L'autorità e la legittimità delle norme e delle istituzioni è fondata solo se è espressione della Verità cristiana, cioè dell'etica cristiana. L'autorità e la legittimità delle norme e delle istituzioni non è fondata se è espressione della Verità cristiana, cioè dell'etica cristiana. L'autorità e la legittimità delle norme e delle istituzioni è fondata non solo se è espressione della Verità cristiana, cioè dell'etica cristiana. Il Rexismo di Léon Degrelle. è stata una delle sintesi più importanti del cattolicesimo contro-rivoluzionario, nonché una delle espressione più intransigenti della rivolta contro il mondo antico. è stata una delle sintesi più importanti del cattolicesimo contro-rivoluzionario, nonché una delle espressione più intransigenti della rivolta contro il mondo moderno. è stata una delle sintesi più importanti del cattolicesimo rivoluzionario, nonché una delle espressione più intransigenti della rivolta contro il mondo moderno. è stata una delle sintesi meno importanti del cattolicesimo contro-rivoluzionario, nonché una delle espressione più intransigenti della rivolta contro il mondo moderno. Per Rexismo si intende la concezione di cristianesimo radicale. la concezione di cristianesimo relativista di Cristo Re. la concezione di cristianesimo radicale del Re. la concezione di protestantesimo radicale di Cristo Re. la concezione di cristianesimo radicale di Cristo Re. Per istituzione Santi Romano intende. ogni ente o corpo sociale. non ogni ente o corpo sociale. ogni ente ma non ogni corpo sociale. non ogni ente ma ogni corpo sociale. Santi Romano asserisce che. ogni ordinamento giuridico non è mai un'istituzione, e viceversa ogni istituzione non è mai un ordinamento giuridico: l'equazione fra i due concetti è erronea. ogni ordinamento giuridico può essere un'istituzione, e viceversa ogni istituzione può essere un ordinamento giuridico: l'equazione fra i due concetti non è necessaria ed assoluta. ogni ordinamento giuridico è un'istituzione, ma non viceversa ogni istituzione è un ordinamento giuridico: l'equazione fra i due concetti non è necessaria ed assoluta. ogni ordinamento giuridico è un'istituzione, e viceversa ogni istituzione è un ordinamento giuridico: l'equazione fra i due concetti è necessaria ed assoluta. Secondo L'istituzionalismo di Santi Romano il diritto,. prima di essere norma, prima di concernere un semplice rapporto o una serie di rapporti sociali, è organizzazione, struttura, posizione della stessa società in cui si svolge e che esso costituisce come unità, ma non come ente per sé stante. prima di essere norma, prima di concernere un semplice rapporto o una serie di rapporti sociali, è amore, struttura, posizione della stessa società in cui si svolge e che esso costituisce come unità, come ente per sé stante. prima di essere norma, prima di concernere un semplice rapporto o una serie di rapporti sociali, è organizzazione, struttura, posizione della stessa società in cui si svolge e che esso costituisce come unità, come ente per sé stante. prima di essere organizzazione, prima di concernere un semplice rapporto o una serie di rapporti sociali, è norma, struttura, posizione della stessa società in cui si svolge e che esso costituisce come unità, come ente per sé stante. In Santi Romano. la presa di posizione antinormativistica è precisa; ma non nega la realtà della norma, bensì inserisce questa in una realtà più ampia e complessa, che è la società. la presa di posizione antinormativistica è precisa; nega la realtà della norma, e inserisce questa in una realtà più ampia e complessa, che è la società. La presa di posizione antinormativistica è precisa; ma non nega la realtà della norma, bensì inserisce questa in una realtà più ampia e complessa, che è la fede. La presa di posizione antinormativistica è precisa; ma non nega la realtà della norma, bensì noninserisce questa in una realtà più ampia e complessa, che è la società. Il Romano si pone dal punto di vista esattamente opposto a quello del Kelsen. Questi muoveva dal dovere e giungeva infatti soltanto in un secondo tempo nell'ordinamento; il Romano muove dall'ordinamento, e nell'ambito di questo spiega il diritto anche come norma. Questi muoveva dalla norma, e giungeva infatti soltanto in un secondo tempo al diritto; il Romano muove dall'ordinamento, e nell'ambito di questo spiega il diritto anche come norma. Questi muoveva dalla norma, e giungeva infatti soltanto in un secondo tempo nell'ordinamento; il Romano muove dall'ordinamento, e nell'ambito di questo spiega il diritto anche come esegesi. Questi muoveva dalla norma, e giungeva infatti soltanto in un secondo tempo nell'ordinamento; il Romano muove dall'ordinamento, e nell'ambito di questo spiega il diritto anche come norma. Calogero si fa innanzitutto portavoce della necessità. di addivenire ad un superamento della classica dicotomia tra «relazionale» ed «irrelazionale». di addivenire ad un superamento della classica dicotomia tra «razionale» ed «valoriale». di addivenire ad un superamento della classica dicotomia tra «razionale» ed «irrazionale». di addivenire ad un superamento della classica dicotomia tra «razionale» e «reale». Nel primo Novecento. Filosofia e scienza giuridica si trovarno identificati. Filosofia e scienza giuridica non si trovarno in conflitto. Filosofia e scienza giuridica si trovarno in conflitto. Filosofia e scienza giuridica si trovarno in ottima complementarietà. Proprio verso la fine della guerra si ebbe. la clamorosa conversione al giuspositivismo di Gustavo Radbruch. la clamorosa conversione al giusnaturalismo di Gustavo Radbruch. la clamorosa opposizione al giusnaturalismo di Gustavo Radbruch. la clamorosa critica al giusnaturalismo di Gustavo Radbruch. Radbruch. nel dopoguerra concepì l'ingiusta legalità e la giusta illegalità su un diritto mai sopralegale. nel dopoguerra concepì l'ingiusta legalità e la giusta illegalità su un diritto sopralegale. nel dopoguerra concepì l'ingiusta illegalità e la giusta legalità su un diritto sopralegale. nel dopoguerra concepì l'ingiusta legalità e la giusta illegalità su un diritto mai legale. Il giurista Del Vecchio volle nel dopoguerra. il ritorno all'idea eterna del diritto naturale. il ritorno all'idea eterna del diritto soprannaturale. il ritorno all'idea eterna del diritto positivo. il non ritorno all'idea eterna del diritto naturale. Helmut Coing attribuisce. all'idea del diritto un contenuto religioso. all'idea del diritto un contenuto etico. all'idea del diritto un contenuto teorico. all'idea del diritto un contenuto spirituale. Per l'esistenzialismo. la società, e quindi il diritto, sono dimensioni nelle quali l'autenticità dell'uomo si disperde e si annulla. la società, e quindi il diritto, sono dimensioni nelle quali l'autenticità del divino si disperde e si annulla. la società, e quindi il diritto, sono dimensioni nelle quali l'autenticità dell'uomo si ritrova e non si annulla. la società, e non quindi il diritto, sono dimensioni nelle quali l'autenticità dell'uomo si disperde e si annulla. Nel pensiero di Capograssi il diritto veniva concepito. non come sola norma, ma come attività, come esperienza: «esperienza giuridica», che non è in definitiva e in sostanza l'esperienza umana, giacché «l'esperienza giuridica si allarga sino a comprendere tutta l'esperienza concreta». come sola norma, e non come attività, come esperienza: «esperienza giuridica», che è in definitiva e in sostanza l'esperienza umana, giacché «l'esperienza giuridica si allarga sino a comprendere tutta l'esperienza concreta». non come sola norma, ma come attività, come esperienza: «esperienza giuridica», che è in definitiva e in sostanza l'esperienza umana, giacché «l'esperienza giuridica si allarga sino a comprendere tutta l'esperienza concreta». non come sola norma, ma come attività, come esperienza: «esperienza giuridica», che è in definitiva e in sostanza l'esperienza umana, giacché «l'esperienza giuridica si allarga sino a escludere tutta l'esperienza concreta». Nella teoria di Rawls i principi di giustizia vengono dedotti. seguendo una procedura contrattuale non ipotetica, che rappresenta una versione nuova e raffinata dell'antico contratto sociale. non seguendo una procedura contrattuale ipotetica, che rappresenta una versione nuova e raffinata dell'antico contratto sociale. seguendo una procedura contrattuale ipotetica, che rappresenta una versione nuova e raffinata dell'antico contratto negoziale. seguendo una procedura contrattuale ipotetica, che rappresenta una versione nuova e raffinata dell'antico contratto sociale. L'opera di Rawls, incentrata sul tema della giustizia,. ha messo in crisi uno degli assunti fondamentali del positivismo, ovvero la convinzione dell'impossibilità di un discorso razionale sui, o una teoria scientifica dei, contenuti deontologici. ha chiarito uno degli assunti fondamentali del positivismo, ovvero la convinzione dell'impossibilità di un discorso razionale sui, o una teoria scientifica dei, contenuti deontologici. ha messo in crisi uno degli assunti fondamentali della metafisica, ovvero la convinzione dell'impossibilità di un discorso razionale sui, o una teoria scientifica dei, contenuti deontologici. ha messo in crisi uno degli assunti fondamentali del naturalismo, ovvero la convinzione dell'impossibilità di un discorso razionale sui, o una teoria scientifica dei, contenuti deontologici. Dworkin perviene a una teoria del diritto come interpretazione e come integrità, nel senso che. il diritto non viene concepito come una complessa attività d'interpretazione non lasciata, tuttavia, alla discrezionalità dei giudici, ma fermamente ancorata ai principi, frutto di un preciso svolgimento storico. il diritto viene concepito non come una complessa attività d'interpretazione non lasciata, tuttavia, alla discrezionalità dei giudici, ma fermamente ancorata ai principi, frutto di un preciso svolgimento storico. il diritto viene concepito come una complessa attività d'interpretazione lasciata, tuttavia, alla discrezionalità dei giudici, ma fermamente ancorata ai principi, frutto di un preciso svolgimento storico. il diritto viene concepito come una complessa attività d'interpretazione non lasciata, tuttavia, alla discrezionalità dei giudici, ma fermamente ancorata ai principi, frutto di un preciso svolgimento storico. A tale proposito, Alexy afferma che i principi. sono contraddistinti dalla dimensione del «valore», piuttosto che da quella del peso. sono contraddistinti dalla dimensione del «peso», piuttosto che da quella della validità. sono contraddistinti dalla dimensione del «peso», ma anche da quella della validità. sono contraddistinti dalla dimensione del «valore», piuttosto che da quella della validità. Alexy definisce i principi. come specie di norme che presentano caratteri e comportamenti indifferenti rispetto alle regole. come specie di norme che non presentano caratteri e comportamenti differenti rispetto alle regole. come specie di norme che presentano caratteri e comportamenti differenti rispetto alle regole. come specie di norme che presentano caratteri e comportamenti non differenti rispetto alle norme stesse. Nella concezione di Dworking costituzionale della democrazia,. essa non viene più vista quale semplice deliberazione della maggioranza, ma quale sistema basato su principi che esprimono i diritti delle corporazioni e hanno quale presupposto l'idea di eguaglianza. essa non viene più vista quale semplice deliberazione della maggioranza, ma quale sistema basato su principi che esprimono i diritti degli individui e hanno quale presupposto l'idea di disuguaglianza. essa non viene più vista quale semplice deliberazione della maggioranza, ma quale sistema basato su principi che esprimono i diritti degli individui e hanno quale presupposto l'idea di ineguaglianza. essa non viene più vista quale semplice deliberazione della maggioranza, ma quale sistema basato su principi che esprimono i diritti degli individui e hanno quale presupposto l'idea di eguaglianza. Benedetto Croce definisce la filosofia. come momento metodologico della storiografia sostenendo e difendendo la riduzione della filosofia a metodologia a favore della tradizionale concezione della filosofia come metafisica. come momento metodologico della storiografia non sostenendo e osteggiando la riduzione della filosofia a metodologia contro la tradizionale concezione della filosofia come metafisica. come momento metodologico della storiografia sostenendo e difendendo la riduzione della filosofia a metodologia contro la tradizionale concezione della filosofia come metafisica. come momento metodologico diverso dalla storiografia sostenendo e difendendo la riduzione della filosofia a metodologia contro la tradizionale concezione della filosofia come metafisica. Alla vecchia concezione della filosofia come metafisica. si è venuta contrapponendo, da alcune scuole del XX secolo, la nuova concezione della filosofia come logica. si è venuta contrapponendo, da alcune scuole del XX secolo, la nuova concezione della filosofia come psicologia. si è venuta contrapponendo, da alcune scuole del XX secolo, la nuova concezione della filosofia come scienza. si è venuta contrapponendo, da alcune scuole del XX secolo, la nuova concezione della filosofia come metodologia. La riflessione sulla scienza, sulla la validità e sui limiti delle sue ricerche, è, in senso ampio,. la genealogia. la gnoseologia. la metodologia. la logica. La prima più accurata ed acuta discussione sui procedimenti intellettuali del giurista, su quella che si chiamò in seguito la tecnica giuridica,. si fa risalire a Rodolfo von Jhering e si trova nella sua nota opera "Lo spirito del diritto tedesco". si fa risalire a Rodolfo von Jhering e si trova nella sua nota opera "Lo spirito del diritto inglese". si fa risalire a Rodolfo von Jhering e si trova nella sua nota opera "Lo spirito del diritto romano". si fa risalire a Rodolfo von Jhering e si trova nella sua nota opera "Lo spirito del capitalismo". Samuele von Pufendorf, inizia il suo celebre trattato "De iure naturae et gentium" (1672),. con due capitoli in cui cerca di dimostrare per quali motivi e con quali accorgimenti si possa fare della scienza anche nel campo delle discipline giuridiche e morali; e in tal modo propone come problema iniziale e preliminare proprio il problema metodologico della scienza positivista. con due capitoli in cui cerca di dimostrare per quali motivi e con quali accorgimenti non si possa fare della scienza anche nel campo delle discipline giuridiche e morali; e in tal modo propone come problema iniziale e preliminare proprio il problema metodologico della scienza giuridica. con due capitoli in cui cerca di dimostrare per quali motivi e con quali accorgimenti si possa fare della scienza anche nel campo delle discipline giuridiche e morali; e in tal modo propone come problema iniziale e preliminare proprio il problema metodologico della scienza giuridica. con due capitoli in cui cerca di dimostrare per quali motivi e con quali accorgimenti si possa fare della scienza anche nel campo delle discipline giuridiche e morali; e in tal modo propone come problema iniziale e preliminare proprio il problema metodologico della scienza matematica. Nel medioevo l'ideale del rigore era dato. dal sistema della logica formale aristotelica ed una disciplina era considerata più o meno rigorosa, più o meno scienza, a seconda che si adeguasse o no ai canoni psicologici tradizionali. dal sistema della logica formale platonica ed una disciplina era considerata più o meno rigorosa, più o meno scienza, a seconda che si adeguasse o no ai canoni platonici tradizionali. dal sistema della logica formale platonica ed una disciplina era considerata più o meno rigorosa, più o meno scienza, a seconda che si adeguasse o no ai canoni logici tradizionali. dal sistema della logica formale aristotelica ed una disciplina era considerata più o meno rigorosa, più o meno scienza, a seconda che si adeguasse o no ai canoni logici tradizionali. Wundt scrisse. una "Logica" che è divisa sostanzialmente in tre parti: una parte generale, una seconda parte sul metodo delle scienze esatte e una terza, appunto, sul metodo delle scienze esatte. una "Logica" che è divisa sostanzialmente in tre parti: una parte generale, una seconda parte sul metodo delle scienze esatte e una terza, sul metodo delle scienze spirituali. una "dottrina del diritto" che è divisa sostanzialmente in tre parti: una parte generale, una seconda parte sul metodo delle scienze esatte e una terza, appunto, sul metodo delle scienze spirituali. una "Logica" che è divisa sostanzialmente in due parti: una parte generale, una seconda parte sul metodo delle scienze esatte. Per il Dilthey il diritto. occupa un posto assai importante, perché non mostra la connessione tra sistemi della cultura e organizzazione esterna della società. occupa un posto assai importante, perché mostra la connessione tra sistemi della cultura e organizzazione esterna della società. non occupa un posto assai importante, perché mostra la connessione tra sistemi della cultura e organizzazione esterna della società. occupa un posto assai importante, perché mostra la connessione tra sistemi della cultura e organizzazione interna della società. Dilthey. non cerca di dimostrare l'esistenza e di giustificare la validità delle scienze spirituali come complesso di scienze per se stante e distinto dalle scienze naturali. cerca di dimostrare l'esistenza e di giustificare la validità delle scienze esatte come complesso di scienze per se stante e distinto dalle scienze naturali. cerca di dimostrare l'esistenza e a giustificare la validità delle scienze spirituali come complesso di scienze per se stante e distinto dalle scienze giuridiche. cerca di dimostrare l'esistenza e di giustificare la validità delle scienze spirituali come complesso di scienze per se stante e distinto dalle scienze naturali. Per Croce. solo la storia è conoscenza, e quindi solo attraverso la ricerca storica (che sia genuinamente "storia" e non "cronaca" o altro) noi acquistiamo conoscenza della realtà; le scienze naturali non sono esse stesse conoscenza, ma soltanto un sussidio alla scienza. non solo la storia è conoscenza, e quindi solo attraverso la ricerca storica (che sia genuinamente "storia" e non "cronaca" o altro) noi acquistiamo conoscenza della realtà; le scienze naturali non sono esse stesse conoscenza, ma soltanto un sussidio alla conoscenza. solo la storia è conoscenza, e quindi solo attraverso la ricerca storica (che sia genuinamente "storia" e non "cronaca" o altro) noi acquistiamo conoscenza della realtà; le scienze naturali non sono esse stesse conoscenza, ma soltanto un sussidio alla conoscenza. solo la storia è conoscenza, e quindi solo attraverso la ricerca storica (che sia genuinamente "storia" e non "cronaca" o altro) noi acquistiamo conoscenza della realtà; le scienze naturali sono esse stesse conoscenza, non soltanto un sussidio alla conoscenza. Per Croce. le scienze naturali non come mero ausilio alla ricerca storica presuppongono la storia, cioè non vengono dopo la storia. le scienze naturali come mero ausilio alla ricerca storica non presuppongono la storia, cioè vengono prima della storia. le scienze naturali come mero ausilio alla ricerca storica presuppongono la storia, cioè non vengono dopo la storia. le scienze naturali come mero ausilio alla ricerca storica presuppongono la storia, cioè vengono dopo la storia. Il Gorla ammette una scienza naturale del diritto: l'ammette perché esiste e perché chiunque si occupa di problemi giuridici si imbatte in certi concetti giuridici generali che non sono stati ottenuti attraverso il metodo dell'astrazione, proprio delle scienze naturali. l'ammette perché esiste e perché chiunque si occupa di problemi giuridici si imbatte in certi concetti giuridici generali che sono stati ottenuti attraverso il metodo dell'astrazione, proprio delle scienze filosofiche. l'ammette perché esiste e perché chiunque si occupa di problemi giuridici si imbatte in certi concetti giuridici generali che sono stati ottenuti attraverso il metodo dell'astrazione, proprio delle scienze naturali. l'ammette perché non esiste e perché chiunque si occupa di problemi giuridici non si imbatte in certi concetti giuridici generali che sono stati ottenuti attraverso il metodo dell'astrazione, proprio delle scienze naturali. Per il Gorla,. accanto e sopra alla scienza naturale del diritto, vi è la conoscenza genuina, reale del diritto. accanto e sopra alla scienza naturale del diritto, vi è la conoscenza genuina, reale del pensiero religioso. accanto e sopra alla scienza naturale del diritto, non vi è la conoscenza genuina, reale del diritto. accanto e sotto alla scienza naturale del diritto, non vi è la conoscenza genuina, reale del diritto. Secondo Carnap. La categoria "scienza empirica" serve a distinguere propriamente ciò che è "scienza" da ciò che non è "metafisica". La categoria "scienza empirica" serve a non distinguere propriamente ciò che è "scienza" da ciò che è "metafisica". La categoria "scienza empirica" non serve a distinguere propriamente ciò che è "scienza" da ciò che è "metafisica". La categoria "scienza empirica" serve a distinguere propriamente ciò che è "scienza" da ciò che è "metafisica". Rodolfo Stammler. ha teorizzato per primo con chiarezza la teoria del formalismo metafisico. ha teorizzato per primo ma non con chiarezza la teoria del formalismo giuridico. ha teorizzato per primo con chiarezza la teoria del formalismo giuridico. ha teorizzato per primo con chiarezza la teoria del formalismo religioso. Dire che la logica è una scienza formale. significa che essa studia le proposizioni non in quanto tali, prescindendo dal loro contenuto specifico, bensì studia le operazioni di formazione e di trasformazione delle proposizioni indipendentemente da quel che le parole (o simboli) significano. significa che essa studia le proposizioni in quanto tali, prescindendo dal loro contenuto specifico, cioè studia le operazioni di formazione e di trasformazione delle proposizioni in dipendenza da quel che le parole (o simboli) significano. significa che essa studia le proposizioni in quanto tali, prescindendo dal loro contenuto specifico, cioè studia le operazioni di formazione e di trasformazione delle proposizioni indipendentemente da quel che le parole (o simboli) significano. significa che essa studia le proposizioni in quanto tali, prescindendo dal loro contenuto generico, cioè studia le operazioni di formazione e di trasformazione delle proposizioni indipendentemente da quel che le parole (o simboli) significano. Se parlare del diritto come forma. vuol dire considerare il diritto esclusivamente come norma e precisamente come norma giuridica, così la teoria formale del diritto non si identifica con la teoria normativa del diritto. vuol dire considerare il diritto non esclusivamente come norma e precisamente come norma giuridica, così la teoria formale del diritto si identifica con la teoria normativa del diritto. vuol dire considerare il diritto esclusivamente come norma e precisamente non come norma giuridica, così la teoria formale del diritto si identifica con la teoria normativa del diritto. vuol dire considerare il diritto esclusivamente come norma e precisamente come norma giuridica, così la teoria formale del diritto si identifica con la teoria normativa del diritto. la scienza giuridica ha a che fare. non già con comportamenti reali e neppure con comportamenti previsti, ma con comportamenti presunti. con comportamenti reali e con comportamenti previsti, ma non con comportamenti presunti. non già con comportamenti reali e neppure con comportamenti previsti, ma non con comportamenti presunti. non già con comportamenti reali e neppure con comportamenti previsti, ma nemmeno con comportamenti presunti. Una proposizione normativa. non si riferisce a ciò che è ma a ciò che deve non essere. si riferisce a ciò che è e a ciò che deve essere. non si riferisce a ciò che è ma a ciò che deve essere. non si riferisce a ciò che né a ciò che deve essere. La proprietà delle proposizioni normative. non è già quella di esprimere un giudizio sulla realtà, e nemmeno quella di formulare un enunciato su ciò che deve essere. non è già quella di esprimere un giudizio sulla realtà, bensì di formulare un enunciato su ciò che non deve essere. è quella di esprimere un giudizio sulla realtà, non di formulare un enunciato su ciò che deve essere. non è già quella di esprimere un giudizio sulla realtà, bensì di formulare un enunciato su ciò che deve essere. La teoria secondo cui il giurista. ha il compito di cercare per proprio conto ma non coi propri mezzi il diritto al di fuori delle proposizioni normative si può chiamare, per quanto abbia avuti diversi nomi, teoria sociologica. non ha il compito di cercare per proprio conto e coi propri mezzi il diritto al di fuori delle proposizioni normative si può chiamare, per quanto abbia avuti diversi nomi, teoria sociologica. ha il compito di cercare per proprio conto e coi propri mezzi il diritto al di fuori delle proposizioni normative si può chiamare, per quanto abbia avuti diversi nomi, teoria soteriologica. ha il compito di cercare per proprio conto e coi propri mezzi il diritto al di fuori delle proposizioni normative si può chiamare, per quanto abbia avuti diversi nomi, teoria sociologica. Per la teoria normativa,. il giurista è puramente e semplicemente un ritrovatore di norme giuridiche già implicite nel sistema normativo non dato. il giurista è puramente e semplicemente un ritrovatore di norme giuridiche già implicite nel sistema normativo dato. il giurista non è puramente e semplicemente un ritrovatore di norme giuridiche già implicite nel sistema normativo dato. il giurista è puramente e semplicemente un ritrovatore di norme giuridiche già implicite nel sistema sociologico dato. La ricerca del giurista. è insieme ricerca storica per il modo di accedere all'oggetto (che è l'interpretazione) e ricerca di tipo naturalistico per il fine che si propone (la generalizzazione e il sistema). non è insieme ricerca storica per il modo di accedere all'oggetto (che è l'interpretazione) e ricerca di tipo naturalistico per il fine che si propone (la generalizzazione e il sistema). è insieme ricerca storica per il modo di accedere all'oggetto (che è l'interpretazione) e ricerca di tipo non naturalistico per il fine che si propone (la generalizzazione e il sistema). è insieme ricerca storica per il modo di accedere all'oggetto (che è l'interpretazione) e ricerca di tipo naturalistico per il fine che si propone (la generalizzazione e il diritto). Se la scienza non consiste nell'apprendimento di verità universali e necessarie,. cade l'eterna obiezione che è risuonata così sovente tra i giuristi e contro i giuristi, che la ricerca giuridica sia scienza perché le cose di cui essa si occupa sono caduche e magari contingenti. non cade l'eterna obiezione che è risuonata così sovente tra i giuristi e contro i giuristi, che la ricerca giuridica non sia scienza perché le cose di cui essa si occupa sono caduche e magari contingenti. cade l'eterna obiezione che è risuonata così sovente tra i giuristi e contro i giuristi, che la ricerca giuridica non sia scienza perché le cose di cui essa si occupa sono caduche e magari contingenti. cade l'eterna obiezione che è risuonata così sovente tra i giuristi e contro i giuristi, che la ricerca giuridica non sia scienza perché le cose di cui essa si occupa non sono caduche e magari contingenti. Il giurista tende,. col suo lavoro intellettuale applicato alle proposizioni normative, alla costruzione di concetti scientifici, vale a dire di termini non esattamente definiti. col suo lavoro intellettuale applicato alle proposizioni normative, alla costruzione di concetti non scientifici, vale a dire di termini esattamente definiti. col suo lavoro intellettuale applicato alle proposizioni normative, alla costruzione di concetti non scientifici, vale a dire di termini non esattamente definiti. col suo lavoro intellettuale applicato alle proposizioni normative, alla costruzione di concetti scientifici, vale a dire di termini esattamente definiti. La logica nel senso tradizionale della parola,. è complesso di regole che guidano il cosiddetto ragionamento deduttivo. è complesso di regole che non guidano il cosiddetto ragionamento deduttivo. non è complesso di regole che guidano il cosiddetto ragionamento deduttivo. è complesso di regole che guidano il cosiddetto ragionamento induttivo. Oltre le norme giuridiche,. vi sono precetti religiosi, regole morali, regole sociali, regole del costume, regole di quella etica minore che è l'etichetta, regole della cattiva educazione e così via. vi sono precetti religiosi, regole amorali, regole asociali, regole del costume, regole di quella etica minore che è l'etichetta, regole della buona educazione e così via. vi sono precetti religiosi, regole morali, regole sociali, regole del costume, regole di quella etica minore che è l'etichetta, regole della buona educazione e così via. non vi sono precetti religiosi, regole morali, regole sociali, regole del costume, regole di quella etica minore che è l'etichetta, regole della buona educazione e così via. Una norma può essere. ingiusta senza essere invalida. ingiusta senza non essere invalida. giusta senza essere valida. ingiusta senza essere scritta. Una norma può essere. valida senza essere vera. valida senza essere efficace. valida senza essere orientata. valida senza essere letta. Una norma può essere. valida senza essere giusta. valida senza essere datata. valida senza essere pensata. valida senza essere nuova. Una norma può essere. efficace senza essere vera. efficace senza essere orientata. efficace senza essere valida. efficace senza essere letta. Una norma può essere. giusta senza essere vera. giusta senza essere scritta. giusta senza essere pensata. giusta senza essere efficace. Se la distinzione tra il giusto e l'ingiusto non è universale, bisogna porsi il problema di a chi spetta stabilire ciò che è giusto e ciò che è ingiusto. bisogna porsi il problema di a chi spetta stabilire ciò che è giusto e ciò che è ingiusto. non bisogna porsi il problema di a chi spetta stabilire ciò che è giusto e ciò che è ingiusto. bisogna porsi il problema di a chi spetta stabilire ciò che è vero e ciò che è falso. bisogna porsi il problema di a chi spetta stabilire ciò che è bello e ciò che è ingiusto. Kant chiamò. il diritto naturale "provvisorio" per distinguerlo dal diritto positivo che chiamò "perentorio", e fece così intendere che solo i diritto positivo era diritto nel senso pregnante della parola. il diritto naturale "provvisorio" per distinguerlo dal diritto assoluto che chiamò "perentorio", e fece così intendere che solo i diritto positivo era diritto nel senso pregnante della parola. il diritto naturale "provvisorio" per distinguerlo dal diritto negativo che chiamò "perentorio", e fece così intendere che solo i diritto positivo era diritto nel senso pregnante della parola. il diritto naturale "provvisorio" per distinguerlo dal diritto individuale che chiamò "perentorio", e fece così intendere che solo i diritto positivo era diritto nel senso pregnante della parola. Secondo Hobbes. non esiste altro criterio del giusto e dell'ingiusto all'infuori della legge positiva, vale a dire all'infuori del comando del individuo. non esiste altro criterio del giusto e dell'ingiusto all'infuori della legge positiva, vale a dire all'infuori del comando del sovrano. non esiste altro criterio del giusto e dell'ingiusto all'infuori della legge divina, vale a dire all'infuori del comando del sovrano. non esiste altro criterio del giusto e dell'ingiusto all'infuori della legge naturale, vale a dire all'infuori del comando del sovrano. La teoria opposta a quella giusnaturalistica. è la dottrina che riduce la giustizia a validità. è la dottrina che riduce la giustizia a arbitrarietà. è la dottrina che riduce la giustizia a divinità. è la dottrina che riduce la giustizia a verità. Mentre per un giusnaturalista classico. ha valore di comando solo ciò che è giusto, per la dottrina opposta è giusto solo ciò che è comandato e per il fatto di essere comandato. Per un giusnaturalista, una norma non è valida se non è giusta; per la teoria opposta una norma è giusta solo in quanto valida. ha valore di comando solo ciò che è giusto, per la dottrina opposta è giusto solo ciò che è comandato e per il fatto di essere comandato. Per un positivista una norma non è valida se non è giusta; per la teoria opposta una norma è giusta solo in quanto valida. non ha valore di comando solo ciò che è giusto, per la dottrina opposta è giusto solo ciò che è comandato e per il fatto di essere comandato. Per un giusnaturalista, una norma non è valida se non è giusta; per la teoria opposta una norma è giusta solo in quanto valida. ha valore di comando solo ciò che è giusto, per la dottrina opposta non è giusto solo ciò che è comandato e per il fatto di essere comandato. Per un giusnaturalista, una norma non è valida se non è giusta; per la teoria opposta una norma è giusta solo in quanto valida. |