La competenza è: Una conoscenza Un'integrazione di conoscenza(sapere), abilità (saper fare), capacità metacognitive, metodologiche, personali e sociali Un'abilità Nessuna delle precedenti. Il lavoro di gruppo permette agli allievi di: Apprendere con più difficoltà Nessuna delle risposte precedenti Apprendere con più facilità Non apprendere in modo corretto. La didattica per le competenze ha l'obiettivo di: Crescere cittadini indipendenti Crescere cittadini autonomi e responsabili Crescere cittadini abili Crescere cittadini istruiti. Chi gestisce il braistorming deve: Esprimere giudizi Nominare un leader del gruppo Favorire la condivisione delle idee ed evitare contributi non attinenti al tema trattato Non interferire in alcun modo nel gruppo. Il brainstorming è: Una fase di un percorso metodologico Una teoria pedagodica Una proposta metodologica Un'attività extracurriculare. La resistenza da parte degli allievi si può verificare maggiormente: Nell'approccio dialogico Nessuna delle risposte precedenti Nell'apprendistato cognitivo Nell'approccio autobiografico. L'approccio autobiografico supporta e valorizza l'allievo: nessuna delle risposte precedenti sul piano cognitivo, sociale ed emotivo sul piano psicologico sul piano comportamentale. L'insegnante e l'allievo, nel processo di insegnamento-apprendimento: condividono solo gli obiettivi legati alle discipline condividono il raggiungimento degli stessi traguardi formativi non condividono gli stessi obiettivi formativi condividono solo gli obiettivi legati agli assi culturali. La responsabilità, nel processo di apprendimento, chiama l'allievo a: farsi carico dell'insuccesso dell'altro nessuna delle risposte precedenti sostituirsi all'altro in difficioltà essere attivo rispetto al proprio apprendimento. Quali, tra le seguenti, può essere considerata una parola chiave dell'approccio cognitivo: dipendenza consapevolezza individualità passività. Nell'apprendistato cognitivo, gli allievi, nella fase della "riflessione": sono incoraggiati a verbalizzare i processi di pensiero che hanno seguito nel processo di apprendimento nessuna delle risposte precedenti sono portati a confrontare i problemi con una figura esperta sono spinti a risolvere i problemi in forma nuova. L'insegnante nell'approccio dialogico: è parte integrante del gruppo è esterno al gruppo è il leader del gruppo è estraneo al gruppo. Il cooperative learning è: una metodologia didattica un metodi di studio una teoria pedagogica una teoria psicologica. Il pensiero analitico comprende: la capacità di confrontare la capacità di immaginare la capacità di intuire la capacità di scoprire. Il pensiero pratico comprende: la capacità di realizzare progetti la capacità di valutare la capacità di scoprire la capacità di giudicare. Secondo Stenberg il pensiero umano si fonda su: 3 tipi di intelligenza 8 tipi di intelligenza 4 tipi di intelligenza 2 tipi di intelligenza. Le competenze culturali contribuiscono allo sviluppo delle: Competenze disciplinari Conoscenze Competenze chiave Abilità. Le discipline rappresentano: Nessuna delle risposte precedenti Il fine dell'apprendimento Gli apprendimenti Il mezzo attraverso cui prende forma la competenza. Nella didattica per le competenze, le competenze rappresentano: I risultati finali I saperi acquisiti Nessuna delle risposte precedenti Le strategie e i processi. L'insegnamento ponte: Procede in modo individualistico prevede un percorso lineare (insegnante-conoscenza-studente) Procede in modo cooperativo Utilizza il libro come strumento didattico prinicipale. Le competenze chiave sono: 2 4 8 6. I mediatori didattici analogici: Presentano solo vantaggi Sono incapaci, da soli, di fissare un apprendimento Non presentano limiti Sono in grado, da soli, di fissare un apprendimento. Lo studio di caso reale: E' molto diffuso nella scuola Non è realizzabile nell'ambito scolastico E' diffuso maggiormente nella pedagogia degli adulti Nessuna delle risposte precedenti. Uno dei compiti della scuola è quello di giungere ai: Linguaggio reale Linguaggio effettivo Linguaggi informali Linguaggi formali e simbolici. I mediatori didattici attivi sono collegati a: Nessuna delle risposte precedenti L'atteggiamento passivo L'esperienza diretta L'esperienza indiretta. Il vantaggio dei mediatori didattici analogici risiede nel: Rappresentare l'esperienza a un livello formale Coinvolgere emotivamente e personalmente l'allievo Apprendere passivamente Non coinvolgere l'allievo dal punto di vista emotivo. Lo studio di caso reale è: Una metodo di analisi delle scienze psicologiche Una teoria utilizzata esclusivamente nella ricerca sociale Un metodo di analisi delle scienze biologiche Una metodologia. La logica della razionalità tecnica richiama un approccio: analitico induttivo deduttivo sistemico. L'insegnante, nello studio di caso reale riveste un ruolo fondamentale: Nella preparazione del caso Nella gestione delle fasi Nel momento valutativo Nella preparazione del caso e nella gestione delle fasi. Nell'approccio autobiografico l'interlocutore: Deve essere messo a proprio agio Deve seguire le direttive del leader del gruppo Deve seguire uno schema prestabilito Deve seguire le direttive dell'insegnante. La soluzione di problemi reali permette di: Rendere passivo il ruolo dell'allievo nel processo di apprendimento Nessuna delle risposte precedenti Sostituire la lezione frontale Superare i limiti di astrattezza propri del processo di apprendimento della didattica tradizionale. Uno dei rischi dell'approccio "soluzione di problemi reali" è: Non raggiungere i traguardi formativi fissati Creare tensioni nel gruppo Non rispondere alle aspettative della scuola come ente di formazione Far prevalere la logica produttivistica su quella formativa. Nela progettazione scolastica, secondo Castoldi, prevale la visione: Amministrativa Formativa Educativa Professionale. La teoria sul "Pensiero intelligente" è stata elaborata da: Jung Freud Stenberg Vygotsky. Il pensiero creativo comprende: La capacità di creare La capacità di realizzare progetti La capacità di giudicare La capacità di giudicare. Il "buon elaboratore delle informazioni" considera l'errore: Non un fallimento, ma un grado della padronanza, un livello da cui partire o ripartire Un fallimento Nessuna delle risposte precedenti Un motivo per abbandonare il percorso formativo. La teoria delle intelligenze multiple è stata elaborata da: Piaget Watson Bruner Gardner. Affinché l'apprendimento sia significativo è necessario che: Nessuna delle risposte precedenti Avvenga individualmente Avvenga in una realtà significativa Avvenga sul libro di testo. Gli stili cognitivi si caratterizzano per: Divergenza Convergenza Uguaglianza Polarità opposte. Tra le competenze chiave enunciate nella Raccomandazione del 18 Dicembre 2006 non è menzionata: Nessuna delle precedenti Consapevolezza ed espressione teatrale Competenza digitale Consapevolezza ed espressione culturale. La competenza comunicativa risulta dall'acquisizione della: Lingua straniera Lingua scritta Madrelingua Lingua orale. La consapevolezza ed espressione culturale è una: Competenza chiave Nessuna delle risposte precedenti Conoscenza Abilità. Nell'insegnamento muro: La conoscenza è un processo elaborativo Lo studente costruisce la propria conoscenza Lo studente fa uso di diversi supporti didattici La conoscenza è un prodotto predefinito. L'apprendimento avviene: Attraverso un processo meccanico di acquisizione dei saperi Attraverso un processo mnemonico All'interno di un contesto in cui la persona costruisce competenze Attraverso la lezione frontale. Il documento Life Skills Education in Schools è stato prodotto nel: 2008 1999 1993 1998. Gli allievi, all'interno dell'ambiente di apprendimento: Possono utilizzare solo gli strumenti didattici informatici Possono utilizzare solo le risorse informative Devono seguire le direttive dell'insegnante Hanno libero accesso alle risorse informative e agli strumenti. Il DM 139/2007 individuava: 2 competenze culturali di base 8 competenze culturali di base 16 competenze culturali di base 4 competenze culturali di base. Le Indicazioni Nazionali richiamano gli insegnanti a: Costruire percorsi didattici disciplinari separati gli uni dagli altri Costruire percorsi didattici pluridisciplinari Nessuna delle precedenti Costruire percorsi didattici interdisciplinari. Quale documento organizza le discipline in assi culturali stabiliti Le Indicazioni Nazionali 2006 Le Indicazioni Nazionali 2012 DM 10/2000 DM 139/2007. Le competenze comunicative della lingua italiana è compito: Condiviso da tutti gli insegnanti Nessuna delle risposte precedenti Dall'insegnante delle Lingue straniere Del solo insegnante di italiano. Il punto da cui partire nella realizzazione del curricolo è rappresentato da: Le materie Le discipline Nessuna delle risposte precedenti L'identificazione delle competenze che si vogliono raggiungere nel processo di apprendimento. Lo studio di casi reali ha una connotazione: Teorica Idiografica Olistica Nomotetica. Nell'approccio metacognitivo l'insegnante: Sollecita l'autonomia e l'assunzione di responsabilità del discente stimolando un atteggiamento riflessivo e critico Sollecita l'apprendimento logico-matematico
Sollecita l'abilità relazionale e di cooperative learning Sollecita l'apprendimento linguistico. Il "contratto formativo", secondo Castoldi, richiama: L'alleanza, tra i docenti della scuola, fondata sulla condivisione di traguardi comuni L'alleanza, tra insegnante e allievo, fondata su un obiettivo comune L'alleanza, tra gli allievi di una classe, fondata su un obiettivo comune Nessuna delle risposte precedenti. Tra le criticità che la metodologia dell’apprendistato cognitivo può presentare non vi è: Il rischio dell'imitazione passiva La difficoltà relazionale L'impossibilità, per i discenti, di confrontare i problemi con una figura esperta La difficoltà nell'organizzare il lavoro. Gli studenti sono portati a confrontare i problemi con una figura esperta nella fase di: Esplorazione Articolazione Riflessione Ricerca. Gli allievi vengono incoraggiati a “pensare ad alta voce” verbalizzando i processi di pensiero che compiono nel processo di apprendimento Riflessione Esplorazione Articolazione Ricerca. Nella valutazione dei prodotti si individuano i criteri della valutazione rispetto: Rispetto all'impegno dei singoli allievi Rispetto allo spirito cooperativo dei soggetti Al tipo di prodotto che il gruppo è stato chiamato a realizzare Rispetto alla capacità del leader di coordinare il lavoro del gruppo. Gli allievi sono spinti porre e risolvere i problemi in forma nuova nella fase di: Esplorazione Riflessione Ricerca Articolazione. L'apprendistato cognitivo è una metodologia didattica elaborata da: Susan Newman Allan Collins Allan Collins, John Seely Brown e Susan Newman John Seely Brown. Nel valutare l'apporto individuale al compito del gruppo è importante: Effettuare un osservazione del processo e una relazione "finale di riflessione-ricostruzione" Realizzare una relazione finale di ricostruzione Osservare il processo Realizzare una relazione finale di riflessione. Il docente, nello studio di casi reali: Riveste un ruolo fondamentale esclusivamente nella preparazione del caso Riveste un ruolo fondamentale sia nella preparazione del caso sia nelle fasi in cui si articola lo studio Riveste un ruolo marginale Riveste un ruolo fondamentale esclusivamente nelle fasi in cui si articola lo studio. Dal punto di vista procedurale, lo studio di casi reali si suddivide in: Tre fasi Nessuna delle risposte precedenti Due fasi Quattro fasi. Baldacci riconduce i modelli progettuali a: Due tipologie di fondo Quattro tipologie di fondo Tre tipologie di fondo Otto tipologie di fondo. Nell'approccio dialogico l'insegnante: Avvicina gli allievi alla risposta oggettiva e assoluta Non fornisce risposte Avvicina gli allievi alle diverse “prospettive di comprensione” e li “guida” a una maggiore riflessione sulla pluralità di significati sottesi alla problematica oggetto di discussione Avvicina gli allievi alla propria prospettiva di comprensione. Tra i passaggi chiave della progettazione vi è: La formazione La rendicontazione La valutazione La ricerca. Quaglino individua: Due passaggi chiave dell'azione formativa Quattro passaggi chiave dell'azione formativa Tre passaggi chiave dell'azione formativa Otto passaggi chiave dell'azione formativa. La programmazione per obiettivi si è diffusa in Italia all'inizio degli annia: Ottanta Settanta Novanta Sessanta. La logica che caratterizza la programmazione per obiettivi è: La gerarchia mezzi-fini Costruttivista Analitica La gerarchia fini-mezzi. La programmazione per concetti è influenzata dalle: Scienze Scienze della logica Scienze empiriche Scienze sociali Scienze cognitive. Nella programmazione a sfondo progettuale: Lo "sfondo" non può essere rappresentato da una problematica che deve essere affrontata attraverso diversi passaggi Lo "sfondo" non può essere rappresentato dalla realizzazione di un progetto Lo "sfondo" può essere rappresentato un personaggio fantastico Lo "sfondo" non può essere rappresentato da un ambiente. Le rubriche olistiche: Articolano le diverse dimensioni che costituiscono la competenza Puntano ad osservare la competenza nella sua interezza Forniscono un insieme di criteri finalizzati a valutare una singola prestazione Mirano a una declinazione più particolareggiata di aspetti specifici della competenza. Le rubriche generali: Forniscono un insieme di criteri finalizzati a valutare una singola prestazione Articolano le diverse dimensioni che costituiscono la competenza Offrono un insieme di criteri per valutare il livello di padronanza che è stato raggiunto relativamente a un preciso traguardo di competenza Offrono “un’idea complessiva della qualità della competenza” di un allievo. "La valutazione delle azioni educative" è uno scritto di: Piaget Bruner Vygotskij Hadji. La media: E' data dal rapporto tra la somma dei dati ed il numero dei dati sommati Nessuna delle risposte precedenti E' il valore o i valori che si ripetono più frequentemente Rappresenta il valore centrale della distribuzione, in altri termini il valore che si trova al centro della serie di punteggi che costituiscono l’insieme dei dati. La valutazione è: Legata all'andamento della classe Comparativa Legata all'interpretazione soggettiva del docente Sempre personale. La comunicazione della valutazione: Non è tenuta ad illustrare i criteri con cui si è pervenuti a quella valutazione, nell'ottica della trasparenza Non è mai accompagnata da una comunicazione personale agli allievi e ai genitori Non prevede strumenti amministrativi (pagella, scheda di valutazione, tabella degli esiti….) E' condotta in momenti stabiliti del percorso formativo. L'interdipendenza agisce su: Gli obiettivi, i compiti, le risorse, la valutazione Le risorse, la valutazione I compiti, le risorse Gli obiettivi, i compiti. Nella valutazione dei processi si osserva: Il gruppo Nessuna delle risposte precedenti I singoli membri Il gruppo e i singoli membri. R. J. Stenberg ha elaborato una teoria su: La psicologia dinamica Il pensiero intelligente La psicologia dello sviluppo Le intelligenze multiple. La normativa europea riconosce la valenza degli approcci cooperativi No Si Nessuna delle risposte precedenti Solo in alcuni ordini di scuola. L'insegnante deve condividere con l'allievo I propri obiettivi formativi Il senso dell'apprendimento Nessuna delle risposte precedenti Il proprio metodo di insegnamento. Il documento Life Skills Education in Schools è stato prodotto da: Il Ministero dell'Istruzione L'Organizzazione mondiale della sanità L'Unione Europea Il Consiglio d'Europa. Le abilità per la vita individuate dall'OMS sono: 10 4 8 2. Insegnare per competenze significa: Scegliere i contenuti considerati "irrinunciabili e fondamentali" Fare acquisire i saperi attraverso la lezione frontale Fare acquisire conoscenze Sacrificare i contenuti delle dicipline. L'ambiente di apprendimento deve: Fornire strumenti significativi scelti dall'insegnante Nessuna delle risposte precedenti Garantire ad ogni persona la possibilità di muoversi al suo interno in modo autonomo Rispettare un metodo prestabilito. Il ruolo dell'insegnante è quello di: Strutturare il processo di apprendimento Creare le condizioni in grado di attivare e supportare un percorso cognitivo signiifcativo e consapevole Impartire nozioni Enfatizzare la lezione frontale. In quale documento vi è il superamento delle discipline consderate seperatamente le une dalle altre Nessuna delle risposte precedenti Indicazioni Nazionali 2012 Le Indicazioni Nazionali 2006 DM 139/2007. Individua, tra i seguenti stili cognitivi, quello errato: Verbale-visuale Convergente-divergente Sistematico-analitico Impulsivo-Riflessivo. Per gli allievi che non hanno stima in se stessi può essere importante: Nessuna delle risposte precedenti Non condividere le responsabilità Lavorare singolarmente Lavorare insieme agli altri e condividere le responsabilità. La relazione tra insegnante e allievo è: Deterministica Meccanica Finalizzata a facilitare e favorire l'acquisizione del sapere Nessuna delle risposte precedenti. Il vantaggio dei mediatori didattici iconici risiede nella: scissione dalla realtà capacità di oggettivazione rappresentazione dell'esperienza a un livello informale Nessuna delle risposte precedenti. Nel cooperative learning la valutazione "valuta" La qualità del lavoro del gruppo La qualità dei membri del gruppo La qualità del lavoro di gruppo e il lavoro di ogni membro che lo compone Nessuna delle risposte precedenti. Il cooperative learning rende possibile imparare e: superare delle difficoltà relazionali superare delle difficoltà comportamentali superare delle difficoltà cognitive e relazionali superare delle difficoltà cognitive. Nell'apprendistato cognitivo nella fase "coching": Nessuna delle risposte precedenti l'allievo osserva la competenza esperta al lavoro e poi la imita L'insegnante assiste l'allievo, lo agevola nel suo lavoro, interviene se necessario, dirige l'attenzione su un aspetto, fornisce feedback l’insegnante riduce sempre di più il supporto fornito (fading) per lasciare spazio all’autonomia e alla responsabilità del discente. In quante fasi si articola lo studio di caso reale 3 4 1 2. L'approccio dialogico pone enfasi: sulla risposta nessuna delle risposte precedenti sul lavoro di gruppo sulla domanda. Il vantaggio dei mediatori simbolici è rappresentato da: La distanza dalla realtà La vicinanza con la realtà La forte generalizzazione La scarsa generalizzazione. Il limite dei mediatori didattici iconici è rappresentato da: La difficoltà di passare dal generale al particolare La difficoltà di passare dal particolare al generale La difficoltà di interpretare la realtà La difficoltà di rappresentare la realtà. La didattica flessibile procede: Privilegiando i mediatori didattici analogici Privilegiando i mediatori didattici attivi Attraverso l’utilizzo di mediatori didattici diversi Privilegiando i mediatori didattici iconici. Secondo la didattica "flessibile" e "induttiva" è anche importante: Valorizzare al massimo l’apprendimento e il supporto reciproco tra pari Valorizzare al massimo l’apprendimento del singolo Valorizzare l'apprendimento deduttivo Valorizzare l'apprendimento induttivo. Gli stili di attribuzione influenzano il modo in cui le persone percepiscono: La propria autostima La propria formazione culturale La propria emotività La realtà che li circonda, il loro modo di agire, di risolvere compiti assegnati e di gestire le informazioni. "Frame of mind" è il titolo di un'opera scritta da Gardner Jung Piaget Freud. Non è una delle dimensioni delle intelligenze teorizzate da Gardner: Intelligenza fisica Intelligenza corporeo-cinestetica Intelligenza spaziale e visiva Intelligenza esistenziale. Chi propone il concetto della riflessione in azione? Castoldi Piaget Shon Goleman. Secondo Mario Castoldi, il momento della valutazione va pensato: Come obiettivo finale di formazione individuale Come accertamento degli scarti tra progetto iniziale e processo reale, con successiva regolazione delle non conformità rilevate Per obiettivi individualizzati Come accreditamento di competenze personali. La progettazione è pensata come: Un momento che precede l’azione didattica Un momento che segue l’azione didattica Un momento individuale Un momento che va parallelamente all’azione didattica. La programmazione per obiettivi dei programmi ministeriali si rifà alla: Logica deduttiva Logica induttiva Logica della razionalità tecnica Logica empirista. Insegnare per competenze obbliga a: Ripensare la didattica nella consapevolezza che sono gli allievi a costruire il proprio sapere Nessuna delle precedenti Enfatizzare la figura dell'insegnante rispetto a quella dell'allievo Promuovere un sapere nozionistico. Nella didattica per le competenze il docente: Non possiede alcuna responsabilità educativa Nessuna delle precedenti Fa da mediatore, da facilitatore creando un laboratorio didattico in cui l'allievo costruisce i propri saperi e il proprio sé Impartisce saperi. L'insegnamento - muro è: Formalizzato in esperienze Tematico, procede organizzato attorno a problemi o a temi interessanti Formalizzato in lezioni Nessuna delle precedenti. L'insegnamento - ponte è: Centrato sull'insegnamento Regolato sulla persona Nessuna delle precedenti Stabilito e preciso, connesso a obiettivi standardizzati. Il fine dell'apprendimento è: Raggiungere ottimi risultati a scuola Nessuna delle precedenti Acquisire chiavi di lettura, strategie orientative, e interpretative per far sì che il soggetto divenga sempre più consapevole della complessità e della poliedricità delle sfaccettature del reale Appropriarsi di conoscenze date. L'ambiente di apprendimento deve: Essere ricco di risorse che gli allievi possono utilizzare seguendo un metodo prestabilito Essere ricco di risorse e ad ogni persona deve essere data la possibilità di muoversi al suo interno in modo autonomo senza seguire un metodo prestabilito Essere ricco di risorse e ad ogni persona deve essere data la possibilità di muoversi al suo interno secondo delle indicazioni precise e prestabilite Nessuna delle precedenti. Il curricolo nella didattica per le competenze: Riveste un ruolo secondario nella progettualità didattica Nessuna delle precedenti Coincide con la programmazione didattica Rappresenta il compendio della progettazione e della pianificazione dell'intera offerta formativadella scuola. Le istituzioni scolastiche per costruire il curricolo seguono: Le Indicazioni europee Nessuna delle precedenti Le Indicazioni di settore Le Indicazioni Nazionali. Spenberg sostiene che il pensiero umano si fonda su: 3 tipi di intelligenze Nessuna delle precedenti 2 tipi di intelligenze 7 tipi di intelligenze. I mediatori della didattici si suddividono in: Attivi, iconici, analogici, informatici Nessuna delle precedenti Attivi, iconici, analogici, simbolici Attivi, iconici, analogici, strumentali. Tra le caratteristiche condivise e fondamentali relative alle diverse teorie elaborate sull'apprendimento cooperative, rientrano: Nessuna delle precedenti Interazione promozionale, faccia a faccia Gruppi piccoli e omogenei La valutazione del gruppo a discapito di quella individuale. L'apprendistato cognitivo è: Nessuna delle precedenti Un ambiente di apprendimento Una metodologia didattica Un modello di apprendimento. Lo studio di caso reale si sviluppa in: 4 fasi nessuna delle precedenti 3 fasi 2 fasi. L'allievo nel braingstorming è stimolato a: interagire esclusivamente con i contenuti messi a tema interagire esclusivamente con gli altri Nessuna delle precedenti fornire il proprio contributo e metterlo in relazione con quello degli altri. La metodologia didattica "soluzione ai problemi reali, affonda le sue radici: Nel positivismo Nessuna delle precedenti Nell'empirismo Nell'attivismo pedagogico. La progettazione può essere definita come: Nessuna delle precedenti Mezzo fondamentale per l'insegnante per "agire la sua professionalità" Mezzo fondamentale per rispondere esclusivamente alla burocrazia ministeriale Mezzo fondamentale per rispondere esclusivamente alla burocrazia dell'istituto scolastico. Secondo la logica della razionalità tecnica i momenti del progettare - agire - valutare sono: Singole fasi di tre differenti processi Fasi di un unico processo che si svolgono in successione Fasi di un unico processo che possono svolgersi senza un ordine prestabilito Nessuna delle precedenti. La logica della complessità rinvia all'idea di un apprendimento: Complesso e multilaterale Sequenziale e addestrativo Nessuna delle precedenti Complesso e addestrativo. L'implementazione rappresenta la fase della progettazione in cui: Si orienta l'azione formativa Nessuna delle precedenti Si valuta l'azione formativa Si sviluppa l'azione formativa. La programmazione per obiettivi è centrata su: Nessuna delle precedenti I traguardi formativi I processi formativi I contenuti culturali. Il modulo didattico si colloca nel punto di intersezione tra: La strategia deduttiva e la struttura molare La strategia deduttiva e la struttura molecolare Nessuna delle precedenti La strategia induttiva e la struttura molare. La valutazione delle competenze si propone di: Nessuna delle precedenti Accertare se ciò che si doveva apprendere è stato appreso Riconoscere la capacità dell'allievo di riuscire a utilizzare il sapere nella vita reale Riconoscere le conoscenze acquisite dall'allievo. Il progetto PISA si rivolge a studenti di Quattordici anni Quindici anni Otto anni Nessuna delle precedenti. L'IEA ha promosso: Il progetto PIRLS e il progetto PISA Nessuna delle precedenti Il progetto PISA e il progetto TIMMS Il progetto TIMMS e il progetto PIRLS. La valutazione degli apprendimenti e del comportamento nel II ciclo di istruzione, sono espressi in: giudizi numeri lettere nessuna delle precedenti. Le rubriche ponderate forniscono: Criteri a cui assegnare un peso differente nella valutazione complessiva Un insieme di criteri per valutare il livello di padronanza che è stato raffigurato relativamente a un preciso traguardo di competenze Un insieme di criteri finalizzati a valutare una singola prestazione Nessuna delle precedenti. Le dimensioni, i criteri, gli indicatori, i livelli, le ancore, sono le componenti della: Progettazione didattica Programmazione didattica Nessuna delle precedenti Rubrica valutativa. L'analisi delle competenze avviene su: due livelli quattro livelli otto livelli nessuna delle precedenti. Il momento autovalutativo rappresenta: Un'opportunità di riflessione del soggetto sulla propria esperienza relazionale Nessuna delle precedenti Un'opportunità di riflessione del soggetto sulla propria esperienza formativa Un'opportunità di riflessione del soggetto sulla propria esperienze cognitiva. la valutazione iniziale è anche definita: valutazione in itinere valutazione diagnostica/orientativa valutazione formativa nessuna delle precedenti. Le prove strutturali: Hanno il vantaggio di fornire indicazioni circa la capacità di ragionamento dell'allievo di saper argomentare, di effettuare collegamenti Nessuna delle precedenti Sono semplici da leggere e interpretare in quanto le risposte che sono previste sono univoche con un punteggio predeterminato Sono difficili da interpretare e per questo hanno bisogno di solidi criteri di lettura. Nello scritto: "la valutazione delle azioni educative", Charles Hadji: Descrive le fasi della valutazione Analizza esempi di rubriche valutative Nessuna delle precedenti Evidenzia alcune distorsioni che mettono in discussione l'affidabilità della valutazione. Nella curva di Gauss Media, modo convergono La mediana e la media convergono Nessuna delle precedenti Media, moda, mediana coincidono. Nella curva a "J" La media si colloca nella parte alta della distribuzione La media si colloca a metà della distribuzione coincidendo con la moda e la mediana La media si colloca nella parte bassa della distribuzione Nessuna delle precedenti. Il profitto: Nessuna delle precedenti Misura le conoscenze e la abilità disciplinari Misura i saperi Misura le competenze. La valutazione della competenza mette in evidenza: Le conoscenze dell'allievo, le sue abilità, il suo agire in modo autonomo e responsabile in un determinato contesto Nessuna delle precedenti Il livello di apprendimento nelle diverse discipline Il saper fare.
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