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Legislazione parte III

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Título del Test:
Legislazione parte III

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esercitazione esame

Fecha de Creación: 2025/12/05

Categoría: Otros

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Che cosa afferma l’Articolo 1 della Costituzione italiana?. Che l’Italia è una Repubblica federale e la sovranità appartiene al governo. Che l’Italia è una Repubblica democratica e la sovranità appartiene al popolo. Che l’Italia è una monarchia parlamentare con poteri limitati.

Secondo l’Articolo 2, come vengono considerati i diritti inviolabili?. Come diritti attribuiti dalla Costituzione stessa. Come diritti che derivano dal Parlamento. Come diritti che preesistono alla Costituzione, cioè diritti naturali.

Come la Repubblica garantisce i diritti inviolabili secondo l’Articolo 2?. Solo attraverso le istituzioni scolastiche. Uti singoli e nelle formazioni sociali in cui si sviluppa la personalità. Unicamente tramite norme economiche e finanziarie.

Qual è il dovere primario richiamato nell’Articolo 2?. Il dovere di obbedienza al potere politico. Il dovere di contribuire economicamente allo Stato. Il dovere di solidarietà sociale, economica e politica.

Che cosa prevede l’eguaglianza formale dell’Articolo 3, comma 1?. Che non è ammessa discriminazione per ragioni di sesso, razza, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. Che tutti devono avere la stessa ricchezza economica. Che la Repubblica deve rimuovere gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.

Che cosa richiede l’eguaglianza sostanziale dell’Articolo 3, comma 2?. Che non è ammessa forma alcuna di discriminazione per ragioni di sesso, razza, religione, politiche, condizioni personali e sociali. Che la Repubblica rimuova gli ostacoli economici e sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Che tutti devono avere la stessa ricchezza economica.

Cosa afferma l’Articolo 9 della Costituzione?. Che la Repubblica tutela la sicurezza pubblica e l’ordine economico. Che la Repubblica assicura la libertà di culto e la neutralità dello Stato. Che la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.

Che cosa significa che un diritto è “fondamentale”?. Che serve a realizzare la personalità dell’individuo e il suo progetto di vita. Che riguarda solo l’organizzazione dello Stato. Che è un diritto secondario rispetto ai diritti politici.

Che cos’è il principio personalista della Costituzione repubblicana?. La centralità dell’interesse dello Stato sulla libertà individuale. La subordinazione dell’individuo al potere pubblico per servire lo Stato. La centralità dell'individuo, con istituzioni orientate a permettere la realizzazione dei suoi interessi.

La Costituzione è considerata…?. La fonte suprema dell’ordinamento giuridico italiano. Un insieme di leggi ordinarie modificabili dal Parlamento. Un regolamento amministrativo dello Stato.

Come sono definiti i primi dodici articoli della Costituzione?. Principi fondamentali dell’educazione. Principi supremi. Norme generali sull'istruzione.

Quali sono i valori contenuti nei Principi Supremi?. Valori politici, etico-sociali, economici e culturali. Solo valori economici e religiosi. Valori politici ed etico-sociali.

Nell’Articolo 2 la Repubblica: Attribuisce i diritti inviolabili ai cittadini per la prima volta. Riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Rimuove gli ostacoli di ordine economico e sociale.

Quali diritti sono considerati fondamentali nella Costituzione repubblicana?. Quelli attraverso i quali l’individuo può realizzare il proprio progetto di vita. Quelli che servono principalmente allo Stato per organizzare le istituzioni. Quelli utili solo per garantire l’ordine pubblico.

Perché il diritto all’istruzione è considerato fondamentale?. Perché serve a garantire allo Stato cittadini obbedienti e istruiti. Perché permette all’individuo di perseguire il proprio progetto di vita. Perché riguarda solo l’acquisizione di conoscenze di base.

Come è cambiato il diritto all’istruzione dagli anni ’50 a oggi?. Si è concentrato esclusivamente sulla disciplina scolastica. È passato dal parlare solo di conoscenze al parlare di conoscenze e competenze. È tornato a concentrarsi solo sulle capacità di leggere e scrivere.

La scuola è considerata: Un luogo di formazione sociale in cui si sviluppa la personalità dell’individuo. Un luogo dedicato esclusivamente all’apprendimento individuale. Un’istituzione che garantisce solo l’obbedienza alle norme.

Che cosa stabilisce l’Articolo 34 della Costituzione?. La libertà d'insegnamento. Che l’istruzione è obbligatoria solo fino ai dieci anni. Che l’istruzione è obbligatoria per almeno otto anni.

Perché nel Novecento il diritto all’istruzione assume la forma di un obbligo?. Perché la scuola diventa un luogo di socializzazione e partecipazione alla vita sociale. Perché lo Stato vuole aumentare il numero di leggi scolastiche. Perché la scuola vuole contrastare il fenomeno dell'analfabetismo.

Perché il diritto all’istruzione esprime il principio personalista?. Perché mette al centro l’interesse dello Stato. Perché l’apparato pubblico deve essere al servizio delle esigenze dell’individuo. Perché limita la libertà personale a favore della collettività.

Qual è la duplice valenza del diritto all’istruzione?. È un dovere, ma non un diritto e si esercita nelle formazioni sociali. È un diritto e un obbligo, perché si esercita nelle formazioni sociali. È un diritto puramente individuale senza obblighi.

L’obbligo scolastico è sancito: Da una legge ordinaria approvata negli anni ’50. Da un regolamento ministeriale. Dalla Costituzione, nell’articolo 34.

Il diritto all’istruzione è: Un diritto fondamentale. Un diritto facoltativo. Un dovere imposto.

Quale principio esprime il diritto all’istruzione?. Il principio autoritario. Il principio personalista. Il principio secondo cui lo Stato deve imporre regole rigide alla scuola.

Quali dimensioni comprende oggi il diritto all’istruzione?. Solo conoscenze e competenze. Dimensione della comunicazione e della partecipazione alla comunità. Solo capacità di leggere, scrivere e far di conto.

La Costituzione, essendo la fonte suprema dell’ordinamento giuridico italiano, condiziona: Esclusivamente i regolamenti interni della pubblica amministrazione. Tutta l'attività normativa: Governo e pubblica amministrazione non possono adottare provvedimenti in contesta con essa. Tutta l’attività normativa: Parlamento, Governo e pubblica amministrazione non possono adottare provvedimenti in contrasto con essa.

Le leggi, i decreti e i regolamenti devono: Essere subordinate alla Costituzione e rispettarne i principi. Essere subordinate alla Costituzione, senza però essere obbligate a rispettarne i principi. Essere indipendenti dai principi costituzionali.

Al vertice dell’ordinamento giuridico cosa c’è?. Le leggi ordinarie. La Costituzione. I regolamenti ministeriali.

Come si compone l’ordinamento giuridico?. Ha una struttura piramidale: al vertice c’è la Costituzione, seguita da leggi, decreti e regolamenti. È formato solo da leggi ordinarie e regolamenti, senza distinzione di valore. È lineare: le norme hanno tutte lo stesso valore giuridico.

Cosa afferma l’Articolo 33 Comma I della Costituzione?. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione. L’arte e la scienza sono controllate dallo Stato e l’insegnamento è obbligatorio.

Cosa afferma l'articolo 33 comma 2 della costituzione?. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione e istituisce scuole stati per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. L'arte e la scienza sono libere e libero né è l'insegnamento.

Chi è il soggetto “Repubblica” nell’Articolo 33, comma II?. Gli organi o istituzioni che hanno il potere di emanare le norme generali sull’istruzione, cioè Parlamento e Governo. Gli organi o istituzioni che hanno il potere di emanare le norme generali sull’istruzione, lo Stato. Il Ministero dell'Istruzione.

Cosa significa che l’Articolo 33 introduce norme “generali”?. Che valgono in tutti i contesti, mentre le norme particolari valgono solo in situazioni specifiche. Che le norme valgono solo per le scuole statali di alcune regioni. Che le norme sono valide solo per le università pubbliche.

Che cosa sono le norme generali sull’istruzione?. Regole valide per tutte le scuole d’Italia, di ogni ordine e grado, comprese le scuole non statali. Regole valide solo per alcune scuole statali in alcune regioni. Regole che riguardano esclusivamente le università pubbliche.

Qual è un esempio concreto di norma generale sull’istruzione?. La scelta delle materie opzionali nelle scuole private. L’orario giornaliero dei singoli insegnanti. Il calendario scolastico.

Chi stabilisce il numero minimo di giorni di scuola in Italia?. Ogni singolo istituto scolastico autonomamente. La Repubblica, tramite norme generali sull’istruzione. Le Regioni.

Perché le Regioni non possono adottare norme generali sull’istruzione?. Perché non hanno scuole sul loro territorio. Perché i loro provvedimenti hanno efficacia limitata al territorio della regione e non su tutto il territorio nazionale. Perché non possono approvare nessuna legge in materia scolastica.

Cosa stabiliscono le norme particolari delle Regioni?. Il numero minimo di giorni di scuola valido per tutta Italia. Le date precise di inizio e fine delle lezioni per ogni territorio. La libertà degli insegnanti di creare il proprio calendario senza limiti.

Cosa possono definire i singoli istituti scolastici?. Il numero minimo di giorni di scuola. Norme generali valide per tutte le scuole d’Italia. Norme particolari interne, relative all’organizzazione quotidiana.

Cosa prescrive l’esame di Stato secondo l’Articolo 33?. È facoltativo e valido solo per alcune scuole statali. È prescritto solo per l’ammissione agli indirizzi universitari. È prescritto per l’ammissione ai vari ordini e gradi di scuole, per la conclusione di essi e per l’abilitazione all’esercizio professionale.

Qual è la caratteristica principale delle norme generali?. Si applicano a tutti, su tutto il territorio nazionale, senza eccezioni. Si applicano solo in alcune regioni e per alcune scuole. Si applicano solo agli istituti privati e paritari.

Quali atti normativi può adottare il Governo: Solo decreti interni alle singole scuole. Decreto-legge e decreto legislativo. Solo leggi ordinarie approvate dal Parlamento.

Che cosa è un decreto legislativo?. Un provvedimento con cui il Governo dà attuazione a indicazioni ricevute dal Parlamento tramite una legge delega. Un provvedimento con cui il Parlamento dà attuazione a indicazioni ricevute dal Governo tramite una legge delega. Un provvedimento con cui il Governo dà attuazione a indicazioni ricevuti dal Parlamento tramite decreto-legge.

Quali atti del Ministero dell’Istruzione hanno efficacia nazionale?. Solo i regolamenti interni delle singole scuole. Le Indicazioni Nazionali, che stabiliscono i programmi di studio per ciascun indirizzo. Norme particolari valide solo in alcune regioni.

Quali sono gli strumenti attraverso cui vengono introdotte le norme generali sull’istruzione?. decreti del Governo e atti del Ministero dell'Istruzione. Regolamenti interni delle singole scuole e circolari locali. Leggi del Parlamento, decreti del Governo e atti del Ministero dell’Istruzione.

In riferimento all’Articolo 33, la Repubblica è rappresentata da: Dallo Stato. Il Governo e il Parlamento. Solo il Ministero dell’Istruzione.

Cosa afferma il Comma 3 dell’Articolo 33?. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi o e per l'abilitazione all'esercizio professionale. La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione e istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi.

L'art. 33 , comma 3: “Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”, quale principio è alla base di tale disposizione?. Il pluralismo. L'uniformità. La solidarietà.

Cosa significa che le scuole private devono operare “senza oneri per lo Stato”? (Art. 33, Comma 3). Che non ricevono finanziamenti pubblici, ma sono sostenute con risorse private, come tasse o fondi privati. he le scuole private devono pagare tasse allo Stato per poter operare. Che non ricevono finanziamenti pubblici, ma sono sostenute con risorse statali, come tasse o contributi pubblici.

Cosa afferma l’ultimo comma dell’Articolo 33?. Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. E' prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole.

Quando è stata introdotta l’autonomia scolastica per le scuole?. Con la legge-delega 59 del 1997 e il regolamento n. 275 del 1999, è riconosciuta a livello costituzionale nel 2000 (art. 116, comma 1). Con la legge-delega 59 del 1997 e il regolamento n. 275 del 1999, è riconosciuta a livello costituzionale nel 2003 (art. 118, comma 2). Con la legge-delega 59 del 1997 e il regolamento n. 275 del 1999, e riconosciuta a livello costituzionale nel 2001 (art. 117, comma 3).

Cosa significa autonomia scolastica?. Ogni scuola può organizzarsi in modo proprio nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato, come calendario e piano dell’offerta formativa. Ogni scuola può organizzarsi liberamente senza rispettare le leggi dello Stato, come calendario e piano dell’offerta formativa. Ogni scuola può organizzarsi in modo proprio solo per gli orari, senza considerare il piano dell’offerta formativa.

Cosa significa che il pluralismo è una forma di uguaglianza?. Significa riconoscere e garantire la convivenza di alcuni indirizzi culturali, anche se non rispettano i valori fondamentali della Costituzione. Significa riconoscere e garantire la convivenza di tutti i possibili indirizzi culturali, purché rispettino i valori fondamentali della Costituzione. Significa riconoscere e garantire la convivenza di pochi indirizzi culturali, purché rispettino alcune leggi dello Stato.

Cosa afferma l’Articolo 34, Comma 1?. “La scuola è aperta a tutti”. “La scuola è aperta solo agli studenti statali”. “La scuola è aperta solo per l’istruzione superiore”, ignorando l’obbligo dell’istruzione inferiore.

Quali sono le due facce della stessa medaglia del diritto all’istruzione?. La libertà di apprendimento e il dovere allo studio. La libertà di insegnamento e il diritto allo studio. L'obbligo scolastico e il diritto allo studio.

Cosa afferma l’Articolo 34, Comma 2?. “L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita". "L’istruzione inferiore, impartita per almeno sei anni, è obbligatoria ma a pagamento". "L'istruzione inferiore, impartite per almeno dieci anni, è obbligatoria e gratuita".

Perché il diritto all’istruzione è anche un obbligo?. Perché la scuola non serve solo a trasmettere conoscenze tecniche, ma deve garantire anche la socializzazione degli individui. Perché la scuola serve solo a trasmettere conoscenze tecniche e non ha alcun ruolo nella socializzazione degli individui. Perché la scuola serve solo a trasmettere conoscenze pratiche e non insegna alcuna materia teorica.

Cosa afferma l’Articolo 34, Comma 3?. “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. “Solo gli studenti con mezzi economici possono accedere ai gradi più alti degli studi”. “Solo chi ha mezzi economici può raggiungere i gradi più alti degli studi, indipendentemente dal merito.”.

Come la Repubblica garantisce l’accesso ai più alti gradi di istruzione per chi è privo di mezzi?. Attraverso strumenti come borse di studio o assegni di ricerca, finanziati da enti privati. Attraverso strumenti come borse di studio o assegni di ricerca, finanziati dallo Stato. Attraverso strumenti come borse di studio o assegni di ricerca, finanziati dalle Regioni.

“La scuola è aperta a tutti”: cos’è e a chi riguarda?. È una dichiarazione di principio che riguarda i soggetti del diritto, cioè i dirigenti scolastici. È una dichiarazione di principio che riguarda i destinatari del diritto, cioè gli studenti. È una dichiarazione di principio che riguarda i responsabili del diritto, cioè i docenti.

Il diritto all’istruzione è un diritto: Fondamentale. Entrambi i suddetti. Sociale.

Cosa significa che il diritto all’istruzione è un diritto sociale?. Che l’ordinamento si impegna a regolamentare questo diritto attraverso prestazioni a pagamento. Che l’ordinamento si impegna ad assicurare e garantire questo diritto attraverso prestazioni tendenzialmente gratuite. Che l’ordinamento si propone di assicurare questo diritto attraverso prestazioni facoltative.

Cosa afferma l’ultimo comma dell’Articolo 38?. "Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.”. “Solo gli studenti normodotati hanno diritto all’istruzione e alla formazione professionale.”. “Gli inabili e i minorati devono essere istruiti esclusivamente in scuole private.”.

Chi sono i minorati e gli inabili secondo l’Articolo 38?. I minorati sono coloro che presentano una minorazione psichica e gli inabili coloro che presentano una minorazione fisica. I minorati sono coloro che presentano una minorazione fisica e gli inabili coloro che presentano una minorazione psichica. I minorati sono coloro che presentano una minorazione sensoriale e gli inabili coloro che presentano una minorazione fisica.

Qual è la differenza tra Articolo 34 e Articolo 38?. L’articolo 34 garantisce che la scuola è aperta a tutti, mentre l’articolo 38 individua solo gli inabili e aggiunge il diritto all’avviamento professionale. L’articolo 34 garantisce che la scuola è aperta a tutti, mentre l’articolo 38 individua esplicitamente gli inabili e i minorati e aggiunge il diritto all’avviamento professionale. L’articolo 34 garantisce che la scuola è obbligatoria per tutti, mentre l’articolo 38 individua esplicitamente i minorati e aggiunge il diritto all’istruzione superiore.

L’articolo 38 dev’essere letto in combinato disposto con: L’articolo 33, comma 1, che riguarda la libertà di insegnamento. L’articolo 3, comma 2, che sancisce il principio di eguaglianza sostanziale. L’articolo 34, comma 3, che riguarda gli studenti capaci e meritevoli.

Chi sono chiamati a concorrere alla rimozione degli ostacoli che limitano la libertà e l’eguaglianza dei cittadini?. Solo il Parlamento e il Governo. Tutti gli enti costitutivi della Repubblica: Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni e Stato. Tutti gli enti costitutivi della Repubblica: Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni, escluso lo Stato.

La Repubblica che “rimuove gli ostacoli” comprende: Solo lo Stato e il Governo, senza coinvolgere soggetti privati. La dimensione pubblica e tutti i soggetti privati che esercitano funzioni di interesse pubblico. Solo le scuole statali e gli enti locali.

Qual è il compito dell’articolo 117 della Costituzione?. Stabilire le norme generali sull’istruzione. Distribuire l’esercizio della potestà legislativa, cioè stabilire chi fa la legge. Definire il principio di eguaglianza sostanziale tra cittadini.

In Italia chi può approvare le leggi?. Il parlamento nazionale e i Consigli regionali. Solo il parlamento nazionale. Solo i consigli regionali.

Cosa accomuna il Parlamento nazionale e i Consigli regionali?. Sono organi elettivi i cui componenti sono nominati dallo Stato. Sono organi elettivi i cui componenti sono eletti dai cittadini. Sono organi nominati dal Governo senza elezioni.

Qual è la differenza principale tra elezioni politiche e amministrative?. Le elezioni politiche riguardano solo il Presidente della Repubblica, le amministrative il Parlamento. Le elezioni politiche sono nazionali, mentre le elezioni amministrative sono locali o regionali. Le elezioni politiche sono locali o regionali, mentre le elezioni amministrative sono nazionali.

Che efficacia ha una legge approvata dal Parlamento nazionale?. Vincolano soltanto i residenti di un Comune. Efficacia su tutto il territorio nazionale (erga omnes). Può avere effetto esclusivamente sul territorio regionale.

Che efficacia ha una legge approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana?. Efficacia su tutto il territorio nazionale. Efficacia esclusivamente sul territorio regionale siciliano. Efficacia solo nelle scuole della regione.

Come si articola l’articolo 117 della Costituzione?. Comma 1: materie delle Regioni; Comma 2: materie dello Stato; Comma 3: materie locali. Comma 2: materie di competenza esclusiva dello Stato; Comma 3: materie di legislazione concorrente; Comma 4: materie di competenza esclusiva delle Regioni. Comma 2: materie di legislazione concorrente; Comma 3: materie di competenza esclusiva dello Stato; Comma 4: materie di competenza esclusiva delle Regioni.

Chi stabilisce i livelli essenziali delle prestazioni?. La Regione, tramite legge regionale. Lo Stato, tramite legge statale. Il Comune, tramite ordinanza comunale.

Quali parti della legislazione scolastica rientrano nella competenza esclusiva dello Stato secondo l’art. 117, comma 2?. Solo i livelli essenziali delle prestazioni (m). Le norme generali sull’istruzione (n) e i livelli essenziali delle prestazioni (m). Solo le norme generali sull'istruzione (n).

Cosa fa lo Stato nelle materie di legislazione concorrente?. Definisce tutte le modalità applicative in ogni Regione. Fissa i principi fondamentali validi su tutto il territorio nazionale. Applica direttamente le norme senza intervento delle Regioni.

Cosa spetta alle Regioni nelle materie concorrenti?. Fissare i principi fondamentali validi su tutto il territorio nazionale. La potestà legislativa sulle modalità di applicazione dei principi generali. L’esclusiva determinazione dei principi fondamentali.

La competenza delle Regioni in materia di istruzione è: delimitata dalle norme generali dello Stato e dall’autonomia delle istituzioni scolastiche. delimitata dalle decisioni del Governo e dalla indipendenza delle istituzioni scolastiche. delimitata dalle norme generali e dall'indipendenza delle istituzioni scolastiche.

La legislazione scolastica si compone di: Regole prodotte solo dai singoli istituti scolastici. Regole prodotte solo dallo Stato. Regole prodotte da più enti e da più organi.

Quali coordinate principali aiutano a stabilire chi è competente in materia scolastica?. Quelle fissate dal DPR 275/1999. Quelle fissate dall’articolo 117, commi 2 e 3. Quelle fissate dall’articolo 117, commi 1 e 2.

L’autonomia scolastica è stata introdotta in Costituzione: Nel 2001. Nel 2002. Nel 2003.

Prima del 2001, l’autonomia scolastica: Non esisteva né per il legislatore né in Costituzione. Era già prevista in Costituzione per tutte le scuole. Era riconosciuta solo dal legislatore ordinario (Parlamento).

Secondo la sentenza n. 200/2009 della Corte Costituzionale, la normativa generale sull’istruzione è di competenza: Esclusiva delle Regioni. Esclusiva dello Stato. Esclusiva dei singoli istituti scolastici.

La programmazione scolastica dalla legge Moratti in poi è: Interamente decisa dalle singole scuole. Binaria, con una parte ministeriale e una parte regionale. Interamente decisa dal Ministero senza intervento regionale.

Le norme generali sull’istruzione sono adottate dallo Stato perché: Solo con regolamento comunale possono essere obbligatorie e vincolanti per tutti. Solo con legge regionale possono essere obbligatorie e vincolanti per tutti. Solo con legge statale possono essere obbligatorie e vincolanti per tutti.

La distribuzione del personale tra le istituzioni scolastiche: È regolata interamente dallo Stato senza intervento regionale. È disciplinata dalle Regioni, secondo principi fissati dallo Stato. È regolata dai dirigenti scolastici senza vincoli statali.

Gli Uffici scolastici regionali hanno acquisito maggiori competenze: Grazie all’introduzione dei dirigenti scolastici. Grazie alla legge Bassanini del 1997. Grazie alla riforma del 2001.

Il dirigente scolastico oggi è: Un volontario nominato dal Ministero dell'Istruzione. Un docente eletto dai colleghi. Un dirigente della pubblica amministrazione, nominato tramite concorso.

I programmi scolastici in Italia sono di competenza di chi?. Solo dello Stato, senza alcun intervento regionale. Stato e Regioni, con parte ministeriale valida per tutte le scuole e parte regionale variabile. Solo dei singoli istituti scolastici, senza indicazioni statali o regionali.

Cos’è una fonte del diritto?. Atto amministrativo di effetti giuridici che contiene norme amministrative. Atti produttivi di effetti giuridici che contengono regole giuridiche. Atto produttivo di effetti politici che contiene regole politiche.

Qual è la fonte suprema dell’ordinamento giuridico italiano?. La legge ordinaria. La Costituzione. I regolamenti ministeriali.

Cosa succede se una legge è in contrasto con la Costituzione?. Viene applicata solo in alcune regioni. Viene approvata comunque senza modifiche. Viene dichiarata anticostituzionale dalla Corte costituzionale e annullata.

Quali sono le fonti di rango primario?. Costituzione. La legge e gli atti aventi valore di legge. I regolamenti.

Quali sono le fonti di rango secondario?. Usi e consuetudini. La legge. I regolamento del governo.

Quali sono le fonti di terzo grado?. Usi e consuetudini. La legge. I regolamenti.

Perché la Costituzione è considerata “super primaria”?. Perché è equivalente a tutte le altre fonti e nessuna può contraddirla. Perché può essere modificata dai regolamenti. Perché è superiore a tutte le altre fonti e nessuna può contraddirla.

La legge e gli atti aventi valore di legge: fonti di rango primario. fonti di rango sec. fonti di terzo grado.

i regolamenti del Governo: di terzo grado. fonti di rango primario. fonti di rango secondario.

Sotto la Costituzione si trovano le fonti di rango primario. Cosa comprende questa categoria?. usi e consuetudini. I regolamenti e le ordinanze comunali. le leggi e gli atti aventi valore di legge.

Chi approva le leggi statali?. Presidente della Repubblica. Il Governo. Il Parlamento.

Gli atti normativi del Governo, come decreti legge e decreti legislativi, sono: Ordinanze statali. Solo regolamenti interni. Atti aventi valore di legge.

Quando il Governo può adottare un decreto legge?. In casi straordinari di necessità e urgenza. Solo dopo l’approvazione del Parlamento. Solo per materie di competenza regionale.

Che cos’è un decreto legislativo?. Un provvedimento adottato dal Parlamento per attuare una legge delega. Una legge approvata direttamente dal Parlamento senza delega. Un provvedimento adottato dal Governo per attuare una legge delega.

Perché i decreti legislativi sono considerati fonti di rango primario?. Perché hanno valore di legge e derivano da una legge delega del Parlamento. Perché hanno valore di legge e derivano da una legge ordinaria del Parlamento. Perché hanno valore di direttiva e derivano da una circolare ministeriale.

Le leggi regionali sono fonti di quale rango?. Fonti di terzo grado. Fonti di rango secondario. Fonti di rango primario.

Cosa può adottare il Governo in materia normativa?. Regolamenti interni delle scuole. Solo leggi statali approvate dal Parlamento. Decreti legge e decreti legislativi.

Chi adotta le Indicazioni Nazionali?. Il Parlamento. Il Ministro dell’Istruzione. Il Presidente della Repubblica.

Qual è la funzione delle fonti di rango secondario?. Applicare i principi contenuti nelle fonti di rango secondario. Ignorare i principi contenuti nelle fonti di rango primario. Dare esecuzione ai principi contenuti nelle fonti di rango primario.

Cosa sono le Indicazioni Nazionali?. Un regolamento approvato dai Consigli regionali per le scuole locali. Una legge approvata dal Parlamento per definire le norme generali sull’istruzione. Un decreto adottato dal Ministero dell’Istruzione.

Gli atti normativi del Governo possono essere adottati da: Solo dai Presidenti di Regione. Solo dal Parlamento. Il Consiglio dei Ministri o dai singoli Ministri.

A cosa servono le fonti di rango primario?. A dare attuazione ai principi costituzionali. A dare esecuzione ai regolamenti ministeriali. A modificare direttamente le consuetudini e gli usi locali.

Il Decreto legislativo 66/2017 è: adottato dal Ministero della Pubblica Amministrazione. adottato dal Governo per dare attuazione alla Buona Scuola (legge delega 2015). dottata dal Parlamento per dare attuazione alla legge Moratti.

Chi stabilisce il numero minimo di giorni di scuola all’anno?. Le singole scuole. Il Ministero dell’Istruzione. Le Regioni, senza vincoli nazionali.

Chi può stabilire l’inizio e la fine delle lezioni nel territorio?. Solo i dirigenti scolastici. Il Ministero dell’Istruzione. Le Regioni e gli enti locali.

Grazie all’autonomia scolastica, le singole scuole possono: Ignorare le norme generali sull’istruzione. Modificare il numero minimo di giorni di scuola stabilito dallo Stato. Organizzare alcune scelte interne come la distribuzione dei giorni di lezione.

Quanti giorni di scuola devono essere fatti almeno ogni anno secondo le norme generali?. Non meno di 150 giorni. Non meno di 180 giorni. Non meno di 200 giorni.

Il calendario scolastico è stabilito da: Solo dalle singole scuole, che possono decidere autonomamente giorni e durata delle lezioni. Dal Ministero, dalle Regioni e dagli enti locali, e dalle singole scuole nel rispetto delle norme generali. Solo dal Ministero dell’Istruzione, che decide tutte le date e la durata dell’anno scolastico.

La legge 1859/1962 ha istituito: La scuola media unica obbligatoria per almeno 8 anni. La scuola secondaria di secondo grado obbligatoria per 10 anni. La scuola materna obbligatoria per tutti i bambini.

L’allungamento dell’obbligo scolastico dopo la legge Moratti (2003) ha incluso: il primo biennio della secondaria di secondo grado. il secondo biennio della secondaria di secondo grado. Il primo biennio della secondaria di primo grado.

La legge 444/1968 ha istituito: La scuola dell’infanzia, ancora chiamata scuola materna. La scuola media unica obbligatoria. Il riordino dell'esame di maturità.

La legge 910/1969 ha introdotto: l riordino dell’esame di maturità. L’obbligo scolastico per almeno 8 anni. Le Indicazioni Nazionali per i cicli scolastici.

L’esame di Stato è considerato: Un provvedimento esclusivo delle Regioni. Una scelta facoltativa delle scuole. Una norma generale sull’istruzione, vincolante per tutti gli istituti.

Quale legge ha istituito la scuola media unica obbligatoria?. Legge 1859/1962. Legge 1859/1963. Legge 1859/1961.

Quale legge ha istituito la scuola elementare «a tempo pieno»?. Legge 444/1968. Legge 820/1972. Legge 820/1971.

Quale legge, per la prima volta in Italia, apre il sistema scolastico alle persone con disabilità, mutilati e invalidi civili?. Legge 118/1971. Legge 820/1971. Legge 517/1977.

La legge delega 447/1973 riguardava: Il riordinamento dell’organizzazione scolastica e le mansioni del personale docente e non docente. Il riordinamento dell’organizzazione scolastica e lo stato giuridico solo del personale docente. Il riordinamento dell’organizzazione scolastica e lo stato giuridico del personale docente e non docente.

I D.Lgs. 416-420/1974 sono stati adottati: Dal Governo per attuare la legge delega 447/1975. Dal Governo per attuare la legge delega 447/1973. Dal Parlamento per attuare la legge delega 447/1973.

Quale legge ha introdotto la figura dell’insegnante specializzato e ha aperto il percorso verso l’inclusione?. Legge 118/1971. Legge 517/1977. Legge 447/1973.

Quale legge ha eliminato le classi differenziali?. Legge 820/1971. Legge 517/1977. Legge 118/1971.

Con la legge 517/1977, i percorsi di educazione e formazione: Non si svolgono più in istituti speciali, ma in strutture private separate dal contesto scolastico per tutti. Continuano a svolgersi separatamente negli istituti speciali. Non si svolgono più in istituti speciali, ma all’interno dello stesso contesto scolastico per tutti.

Cosa prevedeva la legge delega Bassanini del 1997?. Il conferimento di funzioni e compiti a regioni e enti locali. La riforma organica della scuola con l’introduzione dei cicli scolastici. Il conferimento di funzioni e compiti solo allo Stato centrale.

L’autonomia delle istituzioni scolastiche è stata garantita definitivamente: Con il DPR 275/1999. Con la legge costituzionale n. 5 del 2001 (riforma del Titolo V). Con la legge costituzionale n. 3 del 2001 (riforma del Titolo V).

Il sistema di valutazione della scuola è stato istituito con: La legge 107/2015. La legge 517/1977. La legge Moratti 53/2003.

Con quale provvedimento è stata attuata la legge delega 59/1997?. DPR 275/1999. Legge Moratti 53/2003. Decreto legislativo 66/2017.

Cosa stabilisce l’articolo 117, comma 3, della Costituzione in materia di istruzione?. La competenza è concorrente tra Stato e Regioni, senza considerare l’autonomia delle scuole. La competenza è concorrente tra Stato e Regioni, fatta salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche. La competenza è esclusiva dello Stato, senza riguardo all’autonomia delle istituzioni scolastiche.

La programmazione scolastica introdotta dalla legge Moratti prevede: Solo una programmazione nazionale decisa dal Ministero dell’Istruzione. Una programmazione nazionale e una quota riservata alle Regioni. Solo una programmazione regionale decisa dalle singole scuole.

Cosa rappresentano le Indicazioni Nazionali?. La programmazione su base regionale. La programmazione su base nazionale, valida per tutte le scuole. La programmazione su base locale, valida solo per alcune scuole.

La legge Moratti prevede l’estensione del diritto all’istruzione e alla formazione per: Almeno 8 anni. Almeno 10 anni. Almeno 12 anni.

Qual è la principale differenza tra la legge Moratti (53/2003) e la Legge sulla Buona Scuola (107/2015) in materia di inclusione?. La legge Moratti prevedeva il coinvolgimento diretto dell’alunno nella definizione del PEI, mentre la 107/2015 no. La legge Moratti non prevedeva il coinvolgimento diretto dell’alunno nella definizione del PEI, mentre la 107/2015 valorizza il principio di autodeterminazione. Entrambe le leggi prevedevano il pieno coinvolgimento dell’alunno nella definizione del PEI.

Su quali tre pilastri si basa la Legge sulla Buona Scuola (107/2015)?. Maggiore autonomia dei dirigenti scolastici, maggiore autonomia nella gestione delle gite scolastiche, maggiore autonomia nella scelta dei libri di testo. Maggiore autonomia dei dirigenti scolastici, maggiore autonomia nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, maggiore autonomia nella determinazione dell’organico. Maggiore autonomia dei docenti, maggiore autonomia nei programmi didattici, maggiore autonomia nella gestione finanziaria.

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