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Legislazione scolastica

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Título del Test:
Legislazione scolastica

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esercitazione esame

Fecha de Creación: 2025/11/28

Categoría: Otros

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Quale principio fondamentale della Costituzione del 1948 è garantito dall'Articolo 33?. La democrazia. La libertà d'insegnamento. L'uguaglianza.

Quale principio è introdotto dall'Articolo 3 della Costituzione del 1948?. La democrazia. La libertà d'insegnamento. L'uguaglianza.

Il diritto all'istruzione e allo studio per tutti è garantito da quale articolo della Costituzione?. Art. 33. Art. 38. Art. 34.

Il principio della democrazia come fondamento della Repubblica è stabilito in quale articolo della Costituzione del 1948?. Art. 38. Art. 3. Art. 1.

Il diritto all’istruzione e allo studio per tutti (Art. 34) è garantito anche a quale categoria, in riferimento all'Articolo 38?. Tutti i cittadini. I disabili. Gli insegnanti.

Cosa sancisce l'Articolo 38 della Costituzione tra i principi elencati?. La libertà di insegnamento. L’uguaglianza (Art. 3) e la democrazia (Art. 1). L'inclusione dei disabili nel diritto all’istruzione e allo studio.

Quale articolo della Costituzione è associato specificamente all'inclusione dei disabili nel diritto all’istruzione e allo studio (Art. 34)?. Art. 33. Art. 38. Art. 3.

Collega i seguenti articoli ai principi corrispondenti: Articolo 33. Articolo 34. Articolo 38. Articolo 3. Articolo 1.

Qual è una delle condizioni fondamentali affinché enti e privati possano istituire scuole e istituti di educazione, secondo l'Articolo 33, comma 3?. Che garantiscano agli studenti un trattamento non equivalente a quello degli alunni statali. Che gli aiuti economici siano assegnati per concorso. Che non comportino costi per lo Stato.

Secondo l'Articolo 33, comma 5, a cosa è finalizzato l'esame di Stato?. Ad accedere ai vari livelli scolastici o per concluderli e per l’abilitazione professionale. A garantire trasparenza e meritocrazia nell'assegnazione delle borse di studio. A dettare le 'norme generali sull’istruzione'.

Quale principio fondamentale stabilito dall'Articolo 34, comma 1, viene definito come un 'diritto sociale'?. Il principio fondamentale 'la scuola è aperta a tutti'. La gratuità dell’istruzione inferiore per almeno otto anni. L’istituzione di scuole statali (pubbliche) per tutti gli ordini e gradi.

L'Articolo 34, comma 2, stabilisce che l’istruzione inferiore debba essere obbligatoria e gratuita per quale durata minima?. Per 5 anni. Fino ai livelli più alti degli studi. Per almeno 8 anni.

Quali misure deve adottare la Repubblica (Art. 34, co. 4) per rendere concreto il diritto allo studio per le persone povere ma capaci?. Istituire scuole paritarie gratuite a carico dello Stato. Garantire l'esame di Stato gratuito e la libertà di insegnamento. Fornire borse di studio, dare assegni alle famiglie e offrire altre provvidenze.

Quale principio, tra quelli elencati, non si collega all’obbligo scolastico previsto dalla Costituzione?. Principio di neutralità. Principio di solidarietà. Principio personalista.

Qual è il compito assegnato alla Repubblica dall'Articolo 33, comma 2?. Dettare le 'norme generali sull’istruzione' e istituire scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Riconoscere il diritto di autonomia alle università e alle accademie. Permettere l'istituzione di scuole private e istituti di educazione a carico dello Stato.

Oltre alla libertà d'insegnamento, quali altre libertà fondamentali sono garantite dall'Articolo 33, comma 1?. La libertà di proseguire gli studi fino ai livelli più alti. La libertà di istituire scuole private e di non sostenere esami di Stato. La libertà dell’arte e della scienza.

A quali istituzioni l'Articolo 33, nell'ultimo comma, riconosce il diritto di autonomia?. Alle scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Alle università, alle accademie e alle istituzioni di alta cultura. Alle scuole paritarie che rilasciano titoli di studio equivalenti.

Il principio fondamentale 'la scuola è aperta a tutti' (Art. 34 co. 1) è definito come: Una prerogativa del cittadino. Un diritto sociale. Un compito della Repubblica.

Cosa impone il principio di Eguaglianza Formale (Art. 3, comma 1)?. Di trattare tutti allo stesso modo quando le loro situazioni sono uguali, e in modo adeguatamente diverso quando le situazioni sono diverse. Che tutti debbano arrivare allo stesso risultato e avere le stesse condizioni di vita. Di adempiere a doveri inderogabili, in base al principio di solidarietà.

L’Eguaglianza Sostanziale (Art. 3, comma 2) affida alla Repubblica quale compito principale?. Rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano libertà e uguaglianza dei cittadini. Trattare tutti allo stesso modo, indipendentemente dalla situazione di partenza. Richiedere a tutti i cittadini di adempiere a doveri inderogabili.

Il principio dell'uguaglianza sostanziale fa dell'Italia quale tipo di Stato?. Uno Stato sociale (o interventista). Uno Stato liberale (o non interventista). Uno Stato assoluto (o tirannico).

Qual è l'obiettivo dell'uguaglianza sostanziale?. Trattare tutti in modo identico, anche quando le situazioni sono diverse. Livellare i punti di partenza, lasciando che il merito e l’impegno determinano i punti di arrivo. Garantire che tutti i cittadini adempiano a doveri inderogabili verso la Repubblica.

L'eguaglianza sostanziale (Art. 3, comma 2) a quale principio è strettamente legata?. Il principio di solidarietà. Il principio democratico. Il principio di autonomia.

In base al principio di solidarietà (Art. 2), cosa richiede la Repubblica a tutti i cittadini?. Di ricevere risorse aggiuntive e interventi speciali a favore di Comuni e Regioni. Di arrivare tutti allo stesso risultato, indipendentemente dal merito. Di adempiere a doveri inderogabili.

I principi di eguaglianza sostanziale e solidarietà si collegano a quale altro principio fondamentale?. Principio personalista (Art. 2 e Art. 3). Principio democratico. Principio di eguaglianza formale.

Su cosa si fonda il principio personalista?. Sul riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo (Art. 2). Sull'adempimento da parte dei cittadini dei doveri inderogabili. Sulla necessità di rimuovere gli ostacoli economici e sociali (Art. 3, comma 2).

Qual è l'idea alla base del principio personalista?. Che le persone con disabilità ('inabili e minorati') abbiano diritto all'avviamento professionale. Che l’ordinamento costituzionale sia al servizio della persona, e non il contrario. Che tutti debbano arrivare allo stesso risultato, indipendentemente dal merito.

Cosa stabilisce l'Articolo 38, comma 3?. Che i cittadini debbano adempiere a doveri inderogabili. Che borse di studio, assegni e altre forme di sostegno permettano ai capaci e meritevoli privi di mezzi di proseguire gli studi. Che le persone con disabilità ('inabili e minorati') hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.

A quale previsione costituzionale ha dato finalmente attuazione la Legge 1859 del 1962, seppur in ritardo?. All'obbligo scolastico di otto anni previsto dalla Costituzione (Art. 34, comma 2). Alla libertà di insegnamento (Art. 33, comma 1). Al principio di Eguaglianza Sostanziale (Art. 3, comma 2).

Cosa ha istituito la Legge 1859 del 1962?. La scuola media unica e obbligatoria, uguale per tutti. L'obbligo di istruzione elementare gratuita. Il diritto all'educazione e all'avviamento professionale per le persone con disabilità.

La scuola media unica e obbligatoria, uguale per tutti, è stata istituita da quale legge?. La Legge Casati del 1859. La Legge n. 53 del 2003 (Riforma Moratti). La Legge n. 1859 del 1962.

Quale istituzione scolastica è stata creata con la Legge 444 del 1968?. Il Tempo Pieno nelle scuole elementari. La Scuola Materna Statale. La scuola media unica obbligatoria.

L'esame di Stato è un principio contenuto in quale articolo della Costituzione?. Articolo 38. Articolo 34. Articolo 33.

Cosa rappresenta l'esame di Stato?. Una misura di eguaglianza formale. Una norma generale sull'istruzione. Una forma di sostegno economico per studenti meritevoli.

Cosa autorizzò la Legge 820 del 1971?. La riorganizzazione degli esami di Stato. Le prime sperimentazioni del tempo pieno nelle scuole elementari. Il libero accesso a tutte le facoltà universitarie con qualunque diploma.

Con quale legge furono riorganizzati gli esami di Stato della scuola media, di maturità e di abilitazione professionale?. Decreto-legge 9 del 1969 (poi Legge 119/1969). Legge 910 del 1969. Legge 820 del 1971.

Cosa consentì la Legge 910 del 1969, rappresentando una 'vera rivoluzione' per l'istruzione superiore?. Il libero accesso a tutte le facoltà universitarie con qualunque tipo di diploma. L'istituzione di borse di studio per studenti universitari meritevoli. L'istituzione della Scuola Materna Statale.

Quale legge del 1973 delegò il Governo a stabilire norme sul personale scolastico, portando all'adozione dei Decreti Delegati del 1974?. Legge n. 820/1971. Legge n. 444/1968. Legge n. 477/1973.

Quale D.P.R del 1974 fu responsabile dell'istituzione degli Organi Collegiali, considerata una svolta democratica?. D.P.R. n. 416/1974. D.P.R. n. 419/1974. D.P.R. n. 417/1974.

La principale novità democratica introdotta dagli Organi Collegiali (D.P.R. 416/1974) fu la possibilità di partecipazione alla gestione e all’organizzazione della scuola da parte di chi?. Le Regioni e le Province. Le famiglie e gli studenti. Solo il personale docente e direttivo.

Quale aspetto della vita scolastica fu completamente ridefinito dai D.P.R. 417 e 420 del 1974?. Le norme per l'accesso libero a tutte le facoltà universitarie. Il sistema di valutazione degli studenti e gli esami di Stato. Lo stato giuridico (ruoli, diritti e doveri) di tutto il personale scolastico (docente, direttivo, ATA).

Quale attività, in particolare per le scuole superiori, fu regolamentata dal D.P.R. 419 del 1974?. La Disciplina della Sperimentazione di nuovi ordinamenti. L'obbligo scolastico di otto anni. La disciplina dei consigli di classe e di istituto.

L. '90-2000. Legge 91/1994 e Testo Unico (D.lgs. 297/1994). Legge 59/1997 (Riforma Bassanini). Legge 425/1997. Legge 62/2000.

Quale riforma ha istituito la Scuola dell’Infanzia (in sostituzione della vecchia scuola materna)?. Riforma Moratti (L. 53/2003). La Buona Scuola (L. 107/2015). Riforma Gelmini (2008-2009).

Quale riforma ha reintrodotto la figura del maestro unico nella scuola primaria e ha istituito l'educazione civica come obbligatoria (Cittadinanza e Costituzione)?. La Buona Scuola (L. 107/2015). Riforma Gelmini (2008-2009). Riforma Moratti (L. 53/2003).

Quale riforma ha introdotto il Piano Straordinario di Assunzione e l'Alternanza Scuola Lavoro (oggi PCTO)?. La Buona Scuola (L. 107/2015). Riforma Moratti (L. 53/2003). Riforma Gelmini (2008-2009).

Il concetto di Organico dell'Autonomia (composto da posti di sostegno e potenziamento basati sul PTOF) è stato introdotto da quale riforma?. La Buona Scuola (L. 107/2015). La Riforma Moratti (L. 53/2003). La Riforma Gelmini (2008-2009).

Da quale legge è stata introdotta la 'chiamata per competenze' che conferisce poteri di scelta ai dirigenti scolastici?. Legge n. 53 del 2003 (Riforma Moratti). Legge n. 107 del 2015 (La Buona Scuola). Riforma Gelmini.

In cosa consiste la 'chiamata per competenze' introdotta dalla Legge 107/2015?. Nell'obbligo di dedicare una parte dell'orario all'alternanza scuola lavoro (PCTO). Nell'obbligo per tutti i docenti di conseguire una nuova abilitazione specifica. Nella possibilità per il dirigente scolastico di scegliere i docenti in base alle loro specifiche competenze, in linea con il PTOF.

L'Organico dell'Autonomia, introdotto dalla Legge 107/2015, da chi è composto?. Dai posti di sostegno e dai posti del cosiddetto 'organico di potenziamento'. Solo dai docenti di sostegno e dal personale amministrativo (ATA). Esclusivamente dai docenti scelti per la chiamata diretta dal dirigente scolastico.

Prima della svolta normativa degli anni '70, dove erano soliti frequentare la scuola gli studenti con disabilità?. Non avevano diritto all'istruzione pubblica, essendo considerati non educabili. Frequentavano esclusivamente scuole speciali, separati dai coetanei senza disabilità. Frequentavano regolarmente le classi 'normali', senza alcuna distinzione.

Quale legge ha sancito il diritto per gli studenti con disabilità di frequentare le classi 'normali', avviando il percorso verso l'integrazione?. Legge n. 118 del 1971. Legge n. 107 del 2015 (La Buona Scuola). Legge n. 517 del 1977 (Legge Falcucci).

Quale figura professionale è stata introdotta dalla Legge 517 del 1977 (Legge Falcucci) per promuovere e facilitare l'integrazione scolastica?. Lo Psicologo Scolastico. Il Dirigente Scolastico (Capo d'Istituto). Il Docente Specializzato per le attività di Sostegno.

quale era il compito del Docente Specializzato per il Sostegno introdotto dalla Legge Falcucci?. Sostenere l’alunno con disabilità, l’intera classe e fungere da mediatore per una didattica funzionale. Sostenere solo l’alunno con disabilità, separandolo dal resto della classe. Sostituire l'insegnante curricolare per tutte le ore di lezione.

Qual è il titolo completo della Legge n. 104 del 1992?. Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. Legge quadro per l'assistenza e i diritti delle persone con disabilità. Legge quadro per l’obbligo scolastico e l’integrazione sociale e lavorativa.

Secondo gli articoli da 12 a 17 della Legge 104/1992, quale ente ha un ruolo cruciale nell'integrazione scolastica, occupandosi della definizione della Diagnosi Funzionale, supervisione del PEI e redazione del Profilo Dinamico Funzionale?. Le Aziende Sanitarie (ASL). Il Docente Specializzato per il Sostegno. L'Ufficio Scolastico Regionale (USR).

Quale documento viene redatto durante il passaggio da un ciclo scolastico all'altro e valuta le potenzialità di sviluppo dell'alunno?. La Diagnosi Funzionale. Il Profilo Dinamico Funzionale. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Qual è l'obiettivo dell'integrazione scolastica secondo l'Art. 314, comma 2, del D.lgs. 297/1994 (Testo unico dell’istruzione)?. Lo sviluppo delle potenzialità della persona con disabilità nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione. L'adattamento della persona con disabilità al contesto scolastico o sociale. La semplice frequenza delle classi 'normali' (classi ordinarie).

Cosa si intende per inclusione, in contrapposizione al concetto precedente di integrazione?. Modificare e organizzare l’ambiente per rispondere alle esigenze della persona con disabilità, permettendole di partecipare pienamente. Far 'rientrare' le differenze, richiedendo l'adattamento della persona con disabilità al contesto. L'assegnazione automatica di un Docente di Sostegno a tempo indeterminato.

Secondo gli articoli da 12 a 17 della Legge 104/1992, di quali aspetti fondamentali dell'integrazione scolastica si occupano le Aziende Sanitarie (ASL)?. L'autorizzazione del tempo pieno nelle scuole elementari e la riorganizzazione degli esami di Stato. L'istituzione dell'organico di potenziamento e la chiamata per competenze dei docenti. La definizione della diagnosi funzionale, la supervisione del PEI e la redazione del Profilo Dinamico Funzionale.

Quale concetto ha introdotto il Ministero dell'Istruzione, recependo la nuova visione dell'inclusione?. Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF). I Bisogni Educativi Speciali (BES). Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD).

Quale legge ha introdotto la distinzione fondamentale tra disabilità (fisiche, psichiche o sensoriali) e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)?. Legge n. 107 del 2015 (La Buona Scuola). Legge n. 170 del 2010. Legge n. 104 del 1992.

In base alla Legge 170/2010, cosa caratterizza i Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) rispetto ad altre difficoltà?. Sono sempre accompagnati da una compromissione del Quoziente Intellettivo (Q.I.). Sono difficoltà nella lettura, scrittura o calcolo (es. dislessia o discalculia), ma senza una compromissione del Q.I. Sono disabilità fisiche e sensoriali che richiedono una certificazione ASL.

Cosa ha stabilito la Direttiva Ministeriale 2012 in merito ai Bisogni Educativi Speciali (BES)?. Ha esteso il concetto di BES anche a studenti con difficoltà dovute a situazioni socio-economiche o familiari. Ha limitato il concetto di BES solo agli studenti con DSA e a quelli con disabilità. Ha definito i principi e le procedure per l’inclusione degli studenti con disabilità (Legge 104/1992).

Quali normative recenti hanno definito in modo chiaro i principi, i criteri e le procedure per l’inclusione scolastica degli studenti con BES e con disabilità?. Legge 170/2010 e Direttiva Ministeriale 2012. Legge 107/2015 ('La Buona Scuola') e D.lgs. 66/2017 (modificato dal D.lgs. 96/2019). Legge 118/1971 e Legge 517/1977 (Legge Falcucci).

Quali disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) sono formalmente riconosciuti e tutelati dalla Legge n. 170 del 2010?. Le difficoltà di apprendimento legate a un basso Quoziente Intellettivo (Q.I.). La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. I Bisogni Educativi Speciali (BES) dovuti a fattori socio-economici e culturali.

Il Decreto Legislativo n. 66/2017, che ha introdotto nuove disposizioni sull’inclusione scolastica, è un decreto attuativo di quale legge?. Legge n. 107 del 2015 (La Buona Scuola). Legge n. 104 del 1992 (Legge quadro sui diritti delle persone con disabilità). Legge n. 170 del 2010 (Riconoscimento dei DSA).

Quale Gruppo per l’Inclusione, istituito dal D.lgs. 66/2017, è presente in ogni istituzione scolastica e ha il compito di collaborare per definire le iniziative educative e di inclusione rivolte agli studenti BES?. Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI). Gruppo per l’Inclusione Territoriale (GIT). Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR).

Il D.lgs. 66/2017 ha introdotto tre livelli di Gruppi per l'Inclusione. Dove sono istituiti il GLIR e il GIT?. Entrambi sono presenti in ogni singola istituzione scolastica (scuola). Il GLIR è presso l'USR (Regionale) e il GIT è presso l'Ambito Territoriale Provinciale. Il GLIR è presso l'Ambito Territoriale Provinciale e il GIT è presso il Ministero dell'Istruzione.

Gruppi per l'inclusione: Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI):. Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR):. Gruppo per l’Inclusione Territoriale (GIT):.

Quale unico documento ha sostituito la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale?. Il Profilo di Funzionamento. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il Progetto Individuale (PI).

Qual è il compito principale del Gruppo di Lavoro Operativo per l’Inclusione (GLO), istituito in ogni consiglio di classe che accoglie alunni con disabilità?. Redigere il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD). Redigere il Piano Educativo Individualizzato (PEI) in stretta collaborazione con tutti i soggetti coinvolti. Redigere il Profilo di Funzionamento in stretta collaborazione con tutti i soggetti coinvolti.

Oltre alla scuola (Docenti curricolari e Docente di Sostegno), quali soggetti devono essere attivamente coinvolti dal GLO nella redazione del PEI?. Solo il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR) e il Gruppo per l'Inclusione Territoriale (GIT). L’alunno stesso (se autodeterminabile), la sua famiglia, gli specialisti esterni e la commissione competenze dell’ASP. Solo l'alunno stesso (se autodeterminabile) e il Dirigente Scolastico.

Quali due documenti relativi alla disabilità sono stati unificati e sostituiti dal nuovo Profilo di Funzionamento?. La Diagnosi Funzionale (DF) e il Profilo Dinamico Funzionale (PDF). Il Progetto Individuale (PI) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il Piano per l'Inclusione (PdI) e il Profilo Dinamico Funzionale (PDF).

Qual è il principale obiettivo del Profilo di Funzionamento descritto nella normativa?. Descrivere il funzionamento globale di un individuo, mettendone in luce potenzialità, aree di fragilità e interazioni con l'ambiente. Stabilire l'organico di potenziamento della scuola per l'anno scolastico successivo. Definire i criteri per l'accesso libero all'università per gli studenti con disabilità.

Il Progetto Individuale (PI) è un documento che viene elaborato sulla base del Profilo di Funzionamento. Chi è l'ente principalmente competente per la sua redazione?. L'Ente Locale (Comune). L'Azienda Sanitaria (ASL/ASP). Il Ministero dell'Istruzione (MI).

Il Profilo di Funzionamento è uno strumento essenziale per l'elaborazione di due documenti fondamentali: il Progetto Individuale (PI) e il Piano Educativo Individualizzato (PEI). Il Piano Educativo Individualizzato. il Progetto Individuale.

Le dimensioni indicate nel PEI: cognitiva, comunicativa, relazionale e dell'autonomia. amministrativa e burocratica. cognitiva, comunicativa e relazionale.

Secondo quanto precisato dal D.M. 153/2023, che cosa è contenuto nel PEI?. La descrizione delle sole attività didattiche svolte dall’alunno. La programmaticità dello sviluppo delle dimensioni. La lista completa dei Bisogni Educativi Speciali (BES) dell'alunno.

A cosa contribuiscono, in termini di sviluppo globale della persona, le dimensioni indicate nel PEI (cognitiva, comunicativa, relazionale e dell’autonomia)?. Allo sviluppo dei quattro domini fondamentali della persona. Alla valutazione del Quoziente Intellettivo (Q.I.) e del livello socio-economico. Alla definizione del Piano per l'Inclusione (PdI) a livello di Istituto.

Qual è l'obiettivo principale della Legge n. 227/2021 (Delega al Governo in materia di disabilità) per quanto riguarda il riconoscimento della condizione di disabilità?. Assicurare che la persona ottenga il riconoscimento della propria condizione in modo facile, trasparente e veloce. Introdurre nuove tasse e oneri per l'accesso a servizi e agevolazioni. Rendere il processo di riconoscimento più lungo e complesso per garantire maggiore accuratezza.

Quali principi fondamentali guidano la Legge Delega 227/2021 per promuovere la partecipazione della persona con disabilità alla vita collettiva?. I principi di autodeterminazione e di non discriminazione. Il principio di solidarietà. Il principio personalista.

Qual è l'obiettivo principale della Legge n. 227/2021 (Delega al Governo in materia di disabilità)?. Assicurare che la persona con disabilità ottenga il riconoscimento della propria condizione in modo facile, trasparente e veloce. Rendere il processo di riconoscimento più lungo e complesso per garantire maggiore accuratezza. Introdurre nuove tasse e oneri per l'accesso a servizi e agevolazioni.

Qual è l'intitolazione ufficiale della Legge n. 227 del 2021?. Delega al Governo in materia di disabilità. Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità. Riconoscimento dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).

Secondo la Legge 227/2021, il riconoscimento della condizione di disabilità in modo facile, trasparente e veloce è fondamentale per quale scopo principale?. Permettere al Dirigente Scolastico di selezionare i docenti tramite la 'chiamata per competenze'. Garantire l'autonomia della persona e permetterle di esercitare pienamente tutti i suoi diritti civili e sociali. Sostituire la Diagnosi Funzionale e il Profilo Dinamico Funzionale con il Profilo di Funzionamento.

In prima approssimazione, come può essere definita l'autonomia scolastica?. Una condizione giuridicamente riconosciuta agli istituti scolastici che consente loro di darsi regole entro determinati limiti nei diversi ambiti di attività. Una riforma che assegna la gestione dei fondi esclusivamente all'Ufficio Scolastico Regionale (USR). L'obbligo per tutti gli istituti di adottare i medesimi programmi didattici stabiliti dal Ministero.

Cosa consente agli istituti scolastici il riconoscimento dell'autonomia?. La possibilità di operare senza alcun vincolo di legge, esercitando piena e assoluta libertà gestionale. L'assunzione diretta di tutti i docenti, bypassando le graduatorie nazionali. La facoltà di darsi regole proprie entro determinati limiti nei diversi ambiti in cui svolgono le proprie attività.

A quale tipo di autonomia si riferisce in particolare l’art. 5 della Costituzione?. All’autonomia scolastica. All’autonomia territoriale. All’autonomia finanziaria.

come si realizza il principio di autonomia territoriale?. Attraverso la creazione di diversi enti territoriali. Attraverso la nomina dei prefetti. Solo tramite la potestà legislativa dello Stato.

Quale articolo della Costituzione prevede gli enti territoriali?. L’articolo 114. L’articolo 5. L’articolo 33.

Quali enti territoriali sono elencati dall’art. 114 della Costituzione?. Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni. Circoscrizioni, Province, Regioni. Comuni, Regioni, Ministeri.

Che ruolo attribuisce la Corte costituzionale allo Stato rispetto agli altri enti territoriali?. È completamente uguale agli altri enti. È un ente territoriale privo di funzioni proprie. Non è del tutto uguale perché garantisce l’unità nazionale.

Come è definita l’Italia grazie al riconoscimento dell’autonomia territoriale?. Uno Stato federale. Uno Stato Regionale. Uno Stato centralizzato.

Come considera la Costituzione la pluralità dei valori?. Una ricchezza da proteggere e promuovere. Una minaccia per l’ordinamento. Un problema da risolvere.

Le Regioni sono gli enti più importanti dopo?. I Comuni. Lo Stato. Le Città metropolitane.

Le Regioni cosa possiedono?. Solo funzioni consultive. Solo potestà amministrativa. Potestà legislativa e potestà amministrativa.

La capacità di legiferare conferisce alle Regioni?. Una vera autonomia politica. Un ruolo puramente amministrativo. Una funzione di controllo sullo Stato.

Cosa si intende per autonomia politica in riferimento alle Regioni?. La possibilità di sciogliere il Parlamento nazionale. La possibilità di darsi un indirizzo politico in parte diverso da quello dello Stato. La possibilità di amministrare solo i servizi locali.

Cosa stabilisce l’art. 117, comma 3, della Costituzione in materia di istruzione?. Che la materia “istruzione” è di legislazione esclusiva dello Stato. Che la materia “istruzione” è di legislazione concorrente tra Stato e Regioni. Che le Regioni possono legiferare senza rispettare i principi dello Stato.

Cosa devono sempre salvaguardare le leggi statali e regionali in materia di istruzione?. L’autonomia delle singole istituzioni scolastiche. La gestione economica delle scuole. La durata dei cicli scolastici.

Qual è il compito del legislatore statale in materia di istruzione?. Creare le regole di dettaglio per ogni scuola. Delegare completamente le competenze alle Regioni. Approvare i “principi fondamentali” della materia.

Qual è il compito del legislatore regionale in materia di istruzione?. Stabilire i valori essenziali a cui tutte le scuole devono attenersi. Creare le regole di dettaglio nel rispetto dei principi stabiliti dallo Stato. Imporre norme generali senza considerare lo Stato.

Cosa significa che la materia “istruzione” è di legislazione concorrente?. Solo lo Stato può legiferare in materia di istruzione. Solo le Regioni possono creare regole dettagliate senza considerare lo Stato. Sia lo Stato sia le Regioni possono legiferare in materia di istruzione, rispettando l’autonomia delle singole scuole.

Cosa rientra nella legislazione esclusiva dello Stato in materia di istruzione?. I principi fondamentali dell’istruzione. Le norme generali sull’istruzione. Le regole di dettaglio elaborate dalle singole Regioni.

Cosa prevede il principio di sussidiarietà orizzontale?. Lo Stato interviene prima di qualsiasi iniziativa dei cittadini. Lo Stato o gli enti pubblici devono dare priorità all’iniziativa dei cittadini privati e intervenire solo se necessario. Solo le Regioni possono gestire autonomamente le iniziative dei cittadini.

Il principio di autonomia, compresa quella scolastica, a quale principio è strettamente collegato?. Al principio di decentramento. Al principio di sussidiarietà. Al principio di coordinamento amministrativo.

Il principio di autonomia da quale legge è stato introdotto inizialmente?. Dalla legge Bassanini del 1997. Dalla riforma costituzionale del 2001. Dal testo originario della Costituzione del 1948.

Cosa stabilisce il principio di sussidiarietà verticale?. Che lo Stato interviene solo per sostenere i cittadini privati. Che le funzioni amministrative devono essere attribuite all’ente più vicino ai cittadini (il Comune). Che le Regioni devono sempre sostituire i Comuni nelle funzioni amministrative.

Cosa significa sussidiarietà orizzontale?. Che prima di intervenire, lo Stato o gli enti pubblici devono dare priorità all’iniziativa dei cittadini privati. Che i cittadini possono intervenire solo dopo Regioni e Comuni. Che lo Stato deve sostituire le associazioni nelle attività di interesse generale.

Il rapporto tra autonomia scolastica e sussidiarietà riflette?. Il carattere centralista e gerarchico dello Stato. Il carattere pluralista e personalista della Costituzione. Il carattere esclusivamente amministrativo degli enti locali.

Secondo l’art. 1, co. 2, del D.P.R. 275/1999, cosa garantisce l’autonomia scolastica?. La centralizzazione delle decisioni nelle Regioni. La libertà di insegnamento e il pluralismo culturale. La gestione esclusiva delle risorse finanziarie da parte dello Stato.

In cosa si concretizza l’autonomia scolastica secondo il D.P.R. 275/1999?. Nella possibilità di progettare e realizzare interventi di educazione, formazione e istruzione coerenti con le finalità del sistema di istruzione. Nell’obbligo di seguire rigidamente le linee statali senza adattamenti locali. Solo nella gestione delle risorse finanziarie.

Da quale legge è stata sancita l’autonomia funzionale delle istituzioni scolastiche?. Art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Legge Bassanini). D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275. D.lgs. 165/2001.

Qual è il ruolo del Dirigente scolastico con l’autonomia?. Limitarsi a rappresentare la scuola senza compiti di gestione o coordinamento. Solo supervisionare le attività del personale senza gestire risorse. Gestire la scuola, rappresentarla legalmente, dirigere e coordinare il personale, organizzare le attività scolastiche e mantenere rapporti con i sindacati.

Le scuole con l’autonomia funzionale come sono riconosciute?. Come enti dotati di una propria legittimità che non dipende totalmente dallo Stato o dagli enti pubblici territoriali. Come semplici uffici dipendenti dalle Regioni. Come enti privati senza legittimità pubblica.

Cosa si intende per autonomia funzionale delle scuole?. Particolare regime giuridico e legittimazione autonoma. Solo la possibilità di gestire il personale senza autonomia normativa o finanziaria. La dipendenza totale dallo Stato e dagli enti pubblici territoriali per tutte le decisioni.

Grazie alla legittimazione autonoma, cosa possono fare le scuole?. Limitarsi a seguire solo le direttive dello Stato senza autonomia operativa. Gestire esclusivamente le risorse finanziarie senza incidere sull’offerta formativa. Assumere ruoli e svolgere funzioni di interesse generale e funzioni amministrative, diventando protagoniste nella definizione e realizzazione dell’offerta formativa.

Quando è stata riconosciuta l’autonomia scolastica dalla Costituzione?. Con la legge Bassanini del 1997. Con la riforma del Titolo V del 2001. Con il D.P.R. 275 del 1999.

Con quale decreto è stata attuata concretamente l’autonomia scolastica?. D.P.R. 275 del 1999. D.P.R. 8 marzo 1999, n. 250. Legge 59/1997.

Cosa stabiliva la Legge 59/1997 riguardo alle funzioni gestionali delle istituzioni scolastiche?. La gestione esclusiva delle funzioni da parte dei dirigenti scolastici senza coordinamento con le amministrazioni centrali. La centralizzazione completa delle funzioni gestionali nel Ministero dell’Istruzione. l progressivo trasferimento delle funzioni gestionali alle singole scuole e agli istituti educativi, precedentemente attribuite alle amministrazioni scolastiche centrali e periferiche.

L’autonomia delle scuole cosa deve rispettare?. I livelli unitari e nazionali del diritto allo studio e gli elementi comuni per la gestione e la programmazione del sistema scolastico pubblico. Solo le decisioni dei dirigenti scolastici senza vincoli esterni. Esclusivamente le regole decise dalle singole Regioni senza linee guida statali.

Un passaggio fondamentale dell’autonomia scolastica è: La gestione esclusiva delle scuole da parte del Dirigente senza autonomia. La completa dipendenza delle scuole dalle Regioni. Il riconoscimento della personalità giuridica di tutti gli istituti scolastici.

Cosa permette lo status di personalità giuridica agli istituti scolastici?. Gestire il patrimonio personale dei funzionari e dipendenti. Dipendere interamente dal Ministero per tutte le obbligazioni. Essere titolari di situazioni giuridiche attive e passive e avere autonomia patrimoniale perfetta.

Qual è l’effetto delle obbligazioni contratte da un istituto con personalità giuridica?. Ricadono direttamente sul patrimonio personale del Dirigente scolastico. Ricadono solo sul patrimonio dell’istituto, separato da quello dei suoi funzionari e dipendenti. Devono essere gestite dalle Regioni indipendentemente dal patrimonio dell’istituto.

L’attribuzione della personalità giuridica e dell’autonomia alle scuole: È automatica per tutte le scuole dal momento della loro istituzione. Non è automatica, ma dipende dal raggiungimento di determinati requisiti dimensionali ottimali. Dipende esclusivamente dalla volontà del Dirigente scolastico.

Secondo la legge 59/1997, quando veniva concessa la personalità giuridica e l’autonomia alle scuole?. Solo dopo il completamento dei corsi triennali di formazione del personale. Man mano che raggiungevano i requisiti dimensionali attraverso i piani di dimensionamento della rete scolastica. Solo alle scuole situate nei capoluoghi di Regione.

Qual è l’obiettivo principale dell’autonomia organizzativa delle scuole?. Rendere il servizio scolastico più flessibile, efficiente ed efficace, promuovendo integrazione e il miglior utilizzo delle risorse e strutture. Centralizzare tutte le decisioni nella Regione senza flessibilità locale. Limitare la libertà dei docenti nell’organizzazione delle lezioni.

Quali regole devono rispettare le scuole pur godendo dell’autonomia organizzativa?. I giorni di lezione previsti a livello nazionale, la distribuzione dell’attività didattica su almeno cinque giorni settimanali, e gli obblighi annuali di servizio dei docenti. Solo il numero totale di ore annuali senza vincoli sui giorni di lezione. Nessuna regola: le scuole possono organizzare liberamente giorni e ore.

Come può essere organizzato l’orario delle lezioni secondo l’autonomia organizzativa?. Solo in orario fisso giornaliero stabilito dallo Stato. Esclusivamente con lezioni consecutive senza possibilità di distribuzione settimanale. In modo flessibile, anche su base plurisettimanale, rispettando il numero minimo di giorni e il totale di ore previsto per ciascuna materia o attività.

In base al principio di autonomia organizzativa, come può essere diversificato l’impiego dei docenti?. Può essere deciso solo dalla Regione senza considerare il Piano dell’Offerta Formativa. Deve essere uguale per tutte le classi senza possibilità di adattamento. Può essere adattato nelle varie classi e sezioni in base alle scelte metodologiche e organizzative previste nel Piano dell’Offerta Formativa (POF/PTOF).

Le scuole possono adattare il calendario scolastico in base al PTOF, ma devono restare nei limiti: Stabiliti dalla Regione. Decisi liberamente dai dirigenti scolastici senza vincoli. Imposti esclusivamente dallo Stato senza possibilità di adattamento.

Chi definisce il calendario scolastico generale?. Il Dirigente scolastico. La Regione. Il Ministero dell’Istruzione.

Il PTOF da quale legge è stato introdotto?. Dal D.P.R. 80/2013. Dal D.P.R. 275/1999. Dal comma 2 dell’articolo unico della legge 107/2015.

Cosa rappresentano il POF e il PTOF?. Soltanto il piano finanziario delle scuole. L’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche. L’elenco delle attività extracurricolari.

Chi elabora l’atto di indirizzo che guida la redazione del PTOF?. Il Dirigente scolastico. Il Consiglio di Istituto. L’Ufficio scolastico regionale.

Qual è il compito del Collegio dei Docenti riguardo all’offerta didattica?. Programmarla, definendo metodi, organizzazione e modalità di valutazione. Stabilire il fabbisogno di organico. Approvare il bilancio scolastico.

Qual è lo scopo del Piano di Miglioramento (PdM)?. Rispondere in modo mirato alle criticità individuate nel RAV. Stabilire le sanzioni disciplinari interne. Decidere le attività ricreative facoltative.

Qual è oggi il ruolo principale del Consiglio di Istituto riguardo al PTOF?. Approvare e adottare il documento programmatico proposto dal Collegio dei Docenti. Elaborare l’atto di indirizzo. Gestire le risorse finanziarie senza limiti.

Chi ha il compito di elaborare il Piano di Miglioramento (PdM)?. Il Collegio dei Docenti. Il Dirigente scolastico da solo. Il Consiglio di Istituto.

Il PdM è un documento separato dal PTOF?. No, viene integrato all’interno del PTOF. Sì, è completamente indipendente dal PTOF. Solo in alcune scuole può essere separato dal PTOF.

Perché il PdM è una sezione importantissima del PTOF?. Perché descrive la pianificazione delle azioni di miglioramento della scuola secondo le criticità emerse nel RAV. Perché consente di programmare le azioni didattiche della scuola in base agli obiettivi educativi generali. Perché guida la definizione delle strategie di sviluppo della scuola secondo i dati di autovalutazione.

Quando è stato istituito il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV)?. Dalla legge 10/2011. Dal D.P.R. 80/2013. Dalla legge 35/2012.

Qual è la funzione principale del SNV?. Monitorare il sistema di istruzione e formazione, comprese le scuole paritarie e le scuole dell’infanzia. Stabilire i programmi didattici nazionali e locali. Coordinare le risorse finanziarie delle scuole autonome e paritarie.

Quali ambiti di valutazione comprende il SNV?. Valutazione dei programmi ministeriali e delle linee guida regionali. Valutazione del personale docente, del personale ATA e dei dirigenti scolastici. Valutazioni di sistema, valutazioni sulle singole Istituzioni Scolastiche Autonome e valutazione degli apprendimenti degli alunni.

Secondo l’art. 51 della legge 35/2012, quali sono i tre elementi principali di cui si compone il SNV?. INDIRE, INVALSI, Organi collegiali. INVALSI, INDIRE, Corpo Ispettivo. INVALSI, MIUR, Collegio dei Docenti.

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) è stato: Istituito dalla legge 10/2011 e regolamentato dal D.P.R. 80/2013. Istituito dalla legge 35/2012 e regolamentato dal D.L. 5/2012. Istituito dal D.P.R. 80/2013 senza legge istitutiva.

L’INVALSI nella terza classe della scuola secondaria di primo grado diventa: Obbligatoria per l'ammissione all'esame. Una valutazione opzionale per l’ammissione all’esame. Una semplice verifica interna alla scuola senza rilevanza esterna.

Quali funzioni ha l’INDIRE nel SNV?. Controllo delle risorse finanziarie delle scuole. Supervisione diretta dei docenti e delle loro valutazioni. Supporto ai processi di miglioramento e di innovazione didattico-educativi.

Qual è il compito del Corpo Ispettivo?. Coordinare i Nuclei Esterni di Valutazione (NEV). Redigere i Piani Triennali dell’Offerta Formativa (PTOF) delle scuole. Gestire le procedure di assunzione e carriera dei dirigenti scolastici.

Da chi sono formati e orientati gli ispettori e gli esperti dei NEV?. Dall’INVALSI. Dal Dirigente Scolastico. Dal Ministero dell’Istruzione.

Qual è il primo passo del ciclo di valutazione delle scuole secondo il D.P.R. 80/2013?. Autovalutazione interna compilando il RAV. Valutazione esterna da parte del NEV. Elaborazione del Piano di Miglioramento (PdM).

La visita dei Nuclei Esterni di Valutazione (NEV) è composta da: Un Ispettore o Dirigente tecnico che lo presiede e due figure esperte (una di amministrazione scolastica e una di processi educativi). Solo da un Ispettore del Ministero. Dal Dirigente scolastico, un docente e un rappresentante degli studenti.

Il RAV è uno strumento. Opzionale, utilizzato solo per la valutazione amministrativa. Creato dal Dirigente scolastico per valutare solo i docenti. Standardizzato proposto dall’INVALSI per individuare punti di forza, criticità e bisogni della scuola.

Come valuta la scuola il Nucleo Esterno di Valutazione (NEV)?. Basandosi sul PTOF e sul PdM della scuola. Attraverso osservazioni casuali senza linee guida. Seguendo i protocolli forniti dall’INVALSI.

Sulla base dell’autovalutazione e della valutazione esterna, cosa elabora la scuola?. Un semplice rapporto interno non vincolante. Il Piano di Miglioramento (PdM). il PTOF.

Qual è il fulcro dell’intero processo di valutazione?. La Rendicontazione Sociale. L’elaborazione del PTOF. La valutazione esterna del NEV.

Chi compone il Collegio dei Docenti?. Il Dirigente scolastico, i docenti e i rappresentanti dei genitori. Solo il Dirigente scolastico e i coordinatori di classe. Il Dirigente scolastico, che ne è presidente, e tutti i docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso la scuola.

Con quale cadenza minima deve riunirsi il Collegio dei Docenti?. Ogni mese. Almeno una volta ogni trimestre. Una volta all’anno.

Quali sono le funzioni propositive del Collegio dei Docenti?. Elaborazione del PTOF, regolamenti e organizzazione del servizio scolastico; proposte al Dirigente su composizione delle classi, assegnazioni ai docenti e definizione dell’orario. Approvare il bilancio della scuola e gestire le assenze dei docenti. Criteri di valutazione degli studenti, libri di testo, autovalutazione, accordi di rete di scopo per l’innovazione didattica.

Quali sono le funzioni deliberative del Collegio dei Docenti?. Criteri di valutazione degli studenti, libri di testo, autovalutazione, accordi di rete di scopo per l’innovazione didattica. Elaborazione del PTOF, regolamenti e organizzazione del servizio scolastico; proposte al Dirigente su composizione delle classi, assegnazioni ai docenti e definizione dell’orario. Controllo dell’orario scolastico dei docenti senza possibilità di modifica.

Quali sono le due funzioni principali del Collegio dei Docenti?. Funzioni di coordinamento dei NEV e supervisione dei docenti. Funzioni propositive (verso il Consiglio d’Istituto e il Dirigente) e funzioni deliberative. Funzioni amministrative (gestione bilancio) e funzioni di vigilanza (controllo sugli studenti).

Quando si insedia il Collegio dei Docenti?. Ogni trimestre, al termine del trimestre precedente. Solo alla nomina del Dirigente scolastico. All’inizio di ogni anno scolastico.

Chi compone il Consiglio di Classe nella scuola secondaria di secondo grado?. Tutti i docenti delle classi di riferimento, una rappresentanza dei genitori e una rappresentanza degli studenti e una rappresentanza degli studenti. Tutti i docenti delle classi di riferimento e una rappresentanza dei genitori. Solo il Dirigente scolastico e i docenti.

Quanti rappresentanti dei genitori vengono eletti per ogni classe secondaria di primo grado?. 2. 4. 3.

Nelle classi dei CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti), quante rappresentanze degli studenti vengono elette per ciascuna classe?. 3. 2. Nessuna.

Quando il Consiglio di Classe si riunisce in formazione completa?. Solo all’inizio dell’anno scolastico. Solo per discutere del PTOF. Sempre, fatta eccezione per le operazioni di scrutinio.

Qual è l’importanza della partecipazione dei genitori al Consiglio di Classe?. Permette ai genitori di stabilire autonomamente le regole della scuola. Serve solo a supervisionare i docenti. Contribuisce a dare senso al progetto educativo e favorisce la condivisione delle scelte formative.

Per ogni classe secondaria di secondo grado vengono eletti: Quattro rappresentanti dei genitori. Due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti. Tre rappresentanti degli studenti.

Per ogni sezione d’infanzia e per ogni classe primaria viene eletto: Nessun rappresentante dei genitori. Un rappresentante dei genitori. Due rappresentanti dei genitori.

Il Consiglio di intersezione si riferisce a: La scuola dell’infanzia. La scuola primaria. La scuola secondaria.

Il Consiglio di interclasse si riferisce a: La scuola primaria. La scuola dell’infanzia. La scuola secondaria.

Il Consiglio di classe si riferisce a: La scuola secondaria. La scuola primaria. La scuola dell’infanzia.

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