lett. Italiana
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Título del Test:![]() lett. Italiana Descripción: seconda parte |




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I Ricordi di Guicciardini: sono stati scritti prima del 1512. sono stati scritti a partire dal 1512. erano destinati alla stampa per volere dell'autore. sono costituiti da circa 100 annotazioni. l primo nucleo dei Ricordi. è del 1512, si tratta di circa una decina. è del 1521, si tratta di circa una decina. è del 1521, si tratta di circa una ventina. è del 1512, si tratta di circa una ventina. Nei Ricordi di Guicciardini. lo scopo è puramente didattico. c'è più un intenso lavoro di riflessione, che un intento didattico. non c'è lavoro di scavo. troviamo lo stesso intento delle ricordanze mercantili. Quale dei seguenti temi non è trattato nei Ricordi da Guicciardini. funzionamento dello stato. durata delle guerre. irrazionalità dei miracoli. amore cortese. L'arrivo dei francesi di Carlo VIII in Italia era stato centrale per comprendere la storia di Firenze nelle opere precedenti di Guicciardini. nella Storia d'Italia diventa meno importante. invece nella Storia d'Italia diventa importante solo per Firenze, ma per non tutta Italia. nella Storia d'Italia diventa importante per tutta Italia, non per Firenze. nella Storia d'Italia diventa importante non solo per Firenze, ma per tutta Italia. "...in modo che così avessi tutte le cose innanzi agli occhi chi nasce in un'età lontana come coloro che sono stati presenti". è una frase delle Cose fiorentine che si riferisce alle Considerazioni intorno ai Discorsi di Machiavelli. è una frase della Storia d'Italia di Guicciardini che si riferisce ai Ricordi. è una frase dei Ricordi di Guicciardini che si riferisce alla Storia d'Italia. è una frase dei Ricordi di Guicciardini che si riferisce alle Cose fiorentine. Gli eventi che aprono e chiudono la Storia d'Italia di Guicciardini sono rispettivamente. la discesa di Carlo VIII in Italia e lamorte di Clemente VII. la battaglia di Pavia e la morte di Leone X. la battaglia di Pavia e la morte di Clemente VII. la discesa di Carlo VII in Italia e lamorte di Clemente VIII. Nella Storia d'Italia Guicciardini si ispira a un passo. del De Officciis di Cicerone. del De legibus di Cicerone. del De re publica di Cicerone. del De Oratore di Cicerone. Nella Storia d'Italia di Guicciardini: si rifiuta il modello retorico ciceroniano. non sono utilizzati discorsi diretti come nelle Storie fiorentine. agli eventi politici e militari sono aggiunti discorsi diretti dei protagonisti. non sono utilizzati discorsi diretti come nelle Cose fiorentine. La Storia d'Italia di Francesco Guicciardini: tratta in venti libri un periodo di quaranta anni. tratta in dieci libri un periodo di venti anni. tratta in venti libri un periodo di venti anni. tratta in quaranta libri un periodo di venti anni. "Non essere vergogna alle città pleclare se dopo il corso di molti secoli cadevano finalmente in servitù, perché era fatale che tutte le cose del mondo fussino sottoposte alla corruzione" è una citazione da quale opera e riguardante quale tema?. Dalle Storie fiorentine, riguardo la decadenza nella ciclicità. Dalla Storia d'Italia, riguardo la decadenza nella ciclicità. Dalle Considerazioni intorno ai Discorsi di Machiavelli, sulla decadenza nella ciclicità. Dalla Storia d'Italia, riguardo la staticità degli imperi. Per Guicciardini la storiografia ha un compito di. sovrapporre l'ordine dell'interpretazione all'irrazionalità della storia. sovrapporre l'ordine dell'interpretazione all'irrazionalità della storiografia. sovrapporre l'ordine dell'interpretazione alla razionalità della storia. sovrapporre l'ordine degli eventi all'irrazionalità della successione dei fatti. Nell'idea della storia di Guicciardini. c'è una teologia. c'è un'idea di progresso. c'è una teleologia. non c'è un'idea di progresso. La Storia d'Italia di Guicciardini: Era destinata alla stampa per volere dell'autore ma non ebbe la revisione finale. Non era destinata alla stampa per volere dell'autore. era destinata alla stampa per volere dell'autore ed ebbe sei revisioni. Era destinata alla stampa per volere dell'autoe ed ebbe due revisioni. Il Proemio della Storia d'Italia. fu scritto di getto. fu riscritto da Guicciardini molte vole, a differenza del resto dell'opera. fu riscritto da Guicciardini molte volte. è in versi. Il termine 'documenti', nel Proemio della Storia d'Italia. vale 'insegnamenti'. deriva dal greco. non c'è. vale 'fonti documentarie'. "io ho deliberato di scrivere le cose accadute alla memoria nostra in Italia, da poi che l'armi dei franzesi, chiamate da' nostri principi medesimi, cominciorono con grandissimo movimento a perturbarla;" è l'incipit di quale opera?. Della Storia d'Italia. Delle Cose fiorentine. Delle Storie fiorentine. Delle Considerazioni intorno ai Discorsi di Machiavelli. Nell'ultima revisione della Storia d'Italia l'allineamento ai canoni delle Prose della volgar lingua di Bembo: fa eccezione con termini come "cominciorono" e "deliberato" in luogo di "cominciarono" e "diliberato". è deliberatamente non perseguita. è completa. è inapplicabile in quanto le Prose della volgar lingua sono successive all'ultima revisione della Storia d'Italia. Quale delle seguenti affermazioni è vera: nell'ultima revisione della Storia d'Italia permangono alcuni latinismi ma non fiorentinismi. nell'ultima revisione della Storia d'Italia non permane alcun latinismo o fiorentinismo. nell'ultima revisione della Storia d'Italia permangono alcuni latinismi e fiorentinismi. nell'ultima revisione della Storia d'Italia permangono alcuni fiorentinismi, ma non latinismi. L'uso dell'aggettivo 'franzesi' per dire 'le armi dei francesi'. è una figura retorica che si chiama anadiplosi. è una figura retorica che si chiama ipallage. è una figura retorica che si chiama iperbato. è una figura retorica che si chiama inversione. La la Rethorica ad Herennium era al tempo di Guicciardini. erroneamente attribuita a Cicerone. correttamente attribuita a Cicerone. correttamente attribuita a Lucrezio. erroneamente attribuita a Lucrezio. Nel Proemio della Storia d'Italia l'immagine del mare calmo. si riferisce alla situazione italiana del Trecento. si riferisce alle coste italiane. si riferisce a ciò che Guicciardini auspica. si riferisce alla pace creata da Lorenzo de' Medici. Naufragio con spettatore'. è un paradigma interpretativo proposto da Guicciardini. è un paradigma interpretativo proposto da H. Blumenberg. è il titolo di un libro di Lucrezio. è il titolo di un romanzo cinquecentesco. Il linguaggio figurato e le metafore nella Storia d'Italia. rappresentano la cifra stilistica dell'intera opera. sono bandite. si rifanno alle immagini del malato/medico, della peste/fuoco e del mare. si rifanno alle immagini della salute, delle macchine da guerra e della natura benevola. Quali cause vengono indicate da Guicciardini nel Proemio della Storia d'Italia come fattori che muovono la stori?. Dio e la scelleratezza degli (altri) uomini, ma questa seconda passa in secondo piano. Dio e la guerra. Dio e la scelleratezza degli (altri) uomini, ma questa seconda emerge come fondamentale. Dio e la chiesa, ma questa passa in secondo piano. È corretto sostenere che nella Storia d'Italia si ritrova il metodo di autopsia risalente a Tucidide?. Sì, con l'integrazione di fonti storiche e archivistiche. Sì. Non è applicabile il concetto di autopsia. No, vengono utilizzate solo fonti storiche e archivistiche. Quali sono le parole chiave nell'orizzonte concettuale che scaturisce dal proemio della Storia d'Italia?. Autopsia e autore. Autopsia e ricordo. Scrivere e memoria. Autore e memoria. Nel Proemio della Storia d'Italia. il paragone con la storia di Roma non è un abbellimento retorico. non c'è unparagone con la storia di Roma. il paragone con la storia di Roma è un abbellimento retorico. il paragone con la storia di Roma è costruito senza subordinazione. Nel Proemio della Storia d'Italia le subordinate. conferiscono ordine ai fatti storici. conferiscono ordine ai verbi, non ai fatti storici. conferiscono valore estetico ai fatti storici. non conferiscono ordine ai fatti storici. Dal punto di vista della sintassi, qual è la cifra del Proemio della Storia d'Italia?. Utilizzo delle subordinate esplicite. Utilizzo di coordinate e subordinate. Utilizzo di coordinate. Utilizzo delle subordinate implicite. "...procurava con ogni studio che le cose d'Italia in modo bilanciate si mantenessero..." chi è il soggetto di questa frase nel poemio della Storia d'Italia?. Urbano VIII. Lorenzo de' Medici. Carlo V. Giulio II. Che cosa accomuna i seguenti studiosi: Silvana Seidel Menchi, Ettore Mazzali, Felix Gilbert, Emilio Pasquini?. Due di loro hanno curato edizioni critiche o saggi introduttivi della Storia d'Italia, gli altri due sono medievalisti. Hanno curato edizioni illustrate della Storia d'Italia. I primi due hanno curato edizioni critiche o saggi introduttivi della Storia d'Italia, gli altri due no. Hanno curato edizioni critiche o saggi introduttivi della Storia d'Italia. I brani espunti perché "sconveninti" dalla edizione della Storia d'Italia nel 1561. non sono mai stati reintrodotti. sono stati reintrodotti in quella del 1564. riguardavano solo fatti biografici della famiglia Guicciardini. compaiono solo nelle edizioni del XVIII secolo. Quali stati comprendeva la confederazione in funzione antiveneziana di cui si parla nel proemio della Storia d'Italia?. Il regno di Napoli, Firenze, Milano e quasi tutti i potentati minori d'Italia. Il Regno di Napoli, Venezia e i potetati minori d'Italia. Venezia, Milano, Firenze e i maggiori potentati d'Italia. Firenze e il Regno di Napoli. In Storia d'Italia 1,6 nella frase «non congiugneva già i collegati in amicizia sincera e fedele: conciossiacosaché, pieni tra se medesimi di emulazione» i termini «collegati» e «emulazione» valgono, rispettivamente. alleati' e 'rivalità', 'invidia'. alleati' e 'imitazione'. sopraggiunti' e 'rivalità', 'invidia'. sopraggiunti' e 'imitazione'. In Storia d'Italia 1,6 l'espressione «sollecitamente» vale. presto', 'velocemente', certo non con una sfumatura di 'accuratamente'. non 'velocemente', ma con 'accuratezza'. presto', 'velocemente', ma con forse una sfumatura di 'accuratamente'. amorevolmente', con calma. In Storia d'Italia 1,6 nella frase «spegnere sollecitamente tutte quelle faville che origine di nuovo incendio essere potessino» il riferimento al fuoco. è un'immagine estranea al repertorio di Lucrezio. è un'immagine estranea al repertorio di Guicciardini. è un'immagine che simboleggia il potere temporale. è un'immagine non estranea al repertorio di Lucrezio. In Storia d'Italia 1,7 la morte di Lorenzo viene definita «incomodissima». non solo per Firenze, ma per tutta l'italia. Solo per la Toscana. solo ironicamente. solo per Firenze. Nel proemio della Storia d'Italia, la morte di Lorenzo il Magnifico si definisce: acerba a lui, convenientissima al resto d'Italia. acerba alla patria, incomodissima al resto d'italia. non si parla della morte di Lorenzo il Magnifico nel proemio della Storia d'Italia. acerba a lui per l'età, acerba alla patria e incomodissima al resto d'Italia. In Storia d'Italia 1,7 la data della morte di Lorenzo. è precisa, conferisce dunque un andamento annalistico. è precisa, ma inserita in una più ampia narrazione, conferisce dunque un andamento annalistico. è precisa, ma inserita in una più ampia narrazione, non conferisce dunque un andamento annalistico. è precisa, ma manca di giorno e mese, non conferisce dunque un andamento annalistico. Secondo il proemio della Storia dItalia, quale "intelligenza" cominciò a essere sospetta a Ludovico Sforza?. L'alleanza tra Aragonesi e Venezia. La confederazione antiveneziana. L'intesa segreta tra Aragonesi e Piero de' Medici. La congiura dei Pazzi. La figura retorica utilizzata nell'espressione «non minore» per esprimere «maggiore» si definiscs. iperbole. inversione. litote. ipallage. Piero de' Medici, figlio di Lorenzo, entra nella politica fiorentina. e va subito da papa Leone X. e rompe gli equilibri con Leone X. e rompe gli equilibri creati dal padre. e mantiene gli equilibri creati dal padre. Il modo di narrare, in storiografia, influenza l'immagine dei fatti. Falso: lo storico non può influire sul racconto dei fatti. Vero, ma solo a patto che lo storico sia sufficentemente colto. Vero: ad esempio attraverso l'ordine con il quale i fatti vengono esposti. Falso: si veda quanto poco influisce l'ordine con cui vengono narrati i fatt. Lo studio del rapporto tra tempo e storiografia viene riassunto da Chatman con il binomio. tempo e storia. storia e discorso. storia e cronos. discorso e tempo. Sant'Agostino fu un autore fondamentale nel mutare della concezione del tempo. L'affermazione è vera. L'affermazione è vera solo in relazione alle prime opere. L'affermazione è vera solo se riferita alla seconda parte della vita di Agostino. L'affermazione è falsa. G. Genette si è occupato del tempo nel racconto. nel XVIII secolo. nel XX secolo. nel XVI secolo. nel XIX secolo. Secondo Gian Mario Anselmi la caratteristica delle narrazioni storiografiche è. L'esposizione dei fatti senza alcun legame causale. L'esposizione dei legami causali e dei fatti secondo un certo ordine. L'esposizione lineare dei fatti. L'esposizione dei legami causali slegati dai fatti. Quale delle seguenti affermazioni è vera: l'analisi dei Ricordi aiuta a comprendere la visione di Guicciardini contenuta nella Storia d'Italia. l'analisi dei Ricordi non aiuta a comprendere la visione di Guicciardini contenuta nella Storia d'Italia. non cè alcun rapporto ermeneutico tra Ricordi e Storia d'Italia. l'analisi dei Ricordi distorce la comprensione della visione di Guicciardini contenuta nella Storia d'Itali. Che cosa si intende per Ricordi in riferimento all'opera omonima di Guicciardini?. Memorie. Intermezzi. Memorabilia. Cose passate. Nella parte finale della sua vita, Guicciardini. smise di scrivere. si trovò escluso dalla vita politica attiva. fu parte attiva della vita politic di Firenze. fu governatore di Modena. La corrispondenza di Guicciardini a nostra disposizione. è prevalentemente personale, con poche inrformazioni sul suo pensiero politico. è prevalentemente personale, ma con informazioni sul suo pensiero politico. è prevalentemente ufficiale, con poche inrformazioni sul suo carattere. è prevalentemente ufficiale, con poche inrformazioni sul suo pensiero politico. Riguardo le circostanze di stesura della Storia d'Italia, è possibile definire l'opera: un omaggio a Cosimo de' Medici. un prodotto di resistenza alla storia. il prodotto di un esilio involontario. Un atto di provocazione. La visione buia e scettica dell'ultima parte della vita di Guicciardini. fu criticata da Montaigne. fu seguita anche da Montaigne. fu ammirata da Montaigne. fu suscitata da Montaigne. La fede umanistica nella lezione che la storia ci fornisce. ha sempre caratterizzato Guicciardini. è la cifra stilistica della Storia d'Italia. ha influenzato erroneamente Guicciardini. non appartiene a Guicciardini. La ragione che muove Guicciardini a scrivere. non è solo letteraria. non è in nessun modo letteraria. è puramente letteraria. è prima di tutto letteraruia. Dove è possibile riconoscere Guicciardini dietro un impersonale "luogotenente" nei fatti narrati?. Nel proemio della Storia d'Italia. Durante una congiura a Firenze immediatamente precedente il sacco di Roma narrata nel libro V della Storia d'Italia. Nei Ricordi. Durante la congiura dei Pazzi narrata nel libro V della Storia d'Italia. Nella Storia d'Italia Guicciardini. non parla mai di se stesso. non ha alcun incarico politico. inserisce alcuni episodi in cui è lui stesso protagonista. inserisce molti episodi in cui i suoi figli sono protagonisti. Nella Storia d'Italia Guicciardini definisce il proprio contributo alla vita politica con l'espressione. ingenue opere. opera di cittadino. buone opere. opera di storico. La frase «come è più presente la ingratitudine e la calunnia» di Guicciardini, esprime. amarezza e rancore. amarezza e sorpresa. sorpresa e rancore. amarezza ma non sorpresa. La posizione di Guicciardini rispetto agli stravolgimenti del secolo era: favorevole al cambiamento. politicamente conservatrice, analitica del cambiamento qualità di storico. politicamente democratica, progressista come storico. politicamente e storiograficamente conservatrice. L'entrata in Italia di Carlo VIII è per Guicciardini. emblematica di cambiamenti che portano con sé declino. una fortunata coincidenza. emblematica della fragilità. avvenuta con estremo ritardo. Nelle cose umane Guiccirdini ravvisa princpialmente. instabilità. stabilità. discontinuità. contiguità. Prudenza, abilità, ambizione possono dare, secondo Guicciardini, a un uomo un posto nella storia?. Sì, ma non assicurano meccanicamente il successo, che dipende anche dalla Fortuna. Sì, la Fortuna aiuta chi ha queste capacità. discontinuitàNo, solo umiltà e pazienza, se la Fortuna assiste quell'uomo. No, solo la Fortuna decide il successo di un uomo e il suo posto nella storia. Relativamente alle possibilità drammatiche del tipo di narrazione utilizzato nella Storia d'Italia, Guicciardini si mostra. consapevole. prevalentemente inconsapevole. inconsapevole. consapevole solo a tratti. La breve storia del papato del Libro IV della Storia d'Italia era stata. censurata nella primissima edizione. censurata nella edizione del 1534. conclusa prima di scrivere il I libro. conclusa prima di scrivere il I libro. La breve storia del Papato nel libro IV della Storia d'Italia: è una digressione dalla narrazione principale. è una microstoria nella narrazione maggiore che esemplifica la tecnica narrativa focalizzata sul cambiamento. è un esempio di reazione al cambiamento. è un omaggio al papato. Rispetto all'ambientazione geografica delle vicende narrate dala Storia d'Italia di Guicciardini. è prevalentemente fiorentina. prevale una monotona elencazione di corti. i luoghi nominati sono molti, in tutta Italia e anche in Europa. vengono nominati pochi luoghi, tutti italiani. La questione del libero arbitrio. è cruciale nella prima metà del XVI secolo. è cruciale nella prima metà del XIII secolo. non è cruciale fino alla prima metà del XVII secolo. è cruciale nel XVI secolo, ma Guicciardini la ignora. L'epidemia detta "mal francese" di cui si occupa Guicciardini è. la sifilide. il vaiolo. la varicella. la peste. Quale parallelismo è condotto da Guicciardini tra la sifilide e la storia d'Italia?. I principi italiani sono come i dottori senza i quali non vi sarebbe risanamento. Non c'è alcuna menzione della sifilide nella Storia d'Italia. La sifilide è il giusto castigo alle malefatte dei principi italiani. I principi italiani sono come i dottori che per ignoranza aggravano la situazione. Il ritratto di Lorenzo Magnifico come despota illuminato di Firenze è contenuto: nelle Storie fiorentine. nella Storia d'Italia. nei Ricordi. nelle Cose firentime. L'ambivalenza del giudizio di Guicciardini su Lorenzo de' Medici va rintracciata. nella tensione tra giudizio estetico e l'esito della sua politica di pacificazione. nella tensione tra giudizio morale e politico (è un tiranno) e l'esito della sua politica di pacificazione. nella tensione tra il fatto che è un fiorentino e l'esito della sua politica di pacificazione. nella tensione tra giudizio morale e politico (è un tiranno) el'esito della sua politica di espansione. Il ritratto di Lorenzo il Magnifico nella prospettiva dell'equilibrio italiano è contenuta: nella Storia d'Italia. nei Ricordi. nelle Storie fiorentine. nelle Cose fiorentine. "Esecutore e ministro dei suoi disegni": di quali personalità sta parlando Guicciardini nella Storia d'Italia?. Di Clemente VII (esecutore e ministro) e Leone X. Di Leone X (esecutore e ministro) e Clemente VII. Di Giulio II e Clemente VII. Di Giulio II e Leone I. Nella descrizione che Guicciardini fa di Clemente VII vige la convinzione che. solo nella fine dell'esercizio della carica si mostri il vero valore di un uomo. un uomo si riconosce da come arriva a ricoprire un incarico. Solo nell'esercizio della carica si mostri il vero valore di un uomo. un papa si riconosce da come arriva a ricoprire un incarico. La correctio è. un processo storico-economico. una figura retorica che prevede l'abolizione di un elemento per modificarlo. un procedimento giuridico. una figura retorica che prevede l'insistenza su un elemento per modificarlo. Quale figura emerge col maggior apprezzamento di Guicciardini tra i papi Medici?. Quella di Leone X. Quella di Giulio II. Quella di Alessandro VI. Quella di Clemente VII. Michelangelo come architetto e Guicciardini come storico. travolgono le strutture artistiche precedenti. utilizzano tecniche precedenti pedissequamente. evitano accuratamente strutture artistiche precedenti. rendono dinamiche strutture artistiche precedenti. Nella descrizione che Guicciardini fa di Clemente VII ciò che cambia, con l'ascesa al soglio pontificio. è la reputazione, non la personalità. è la capacità di prendere decisioni. è il carattere, non il prestigio. è il visione del mondo. In Guicciardini sono legate al termine "impeto". tutte le dinamiche storiche tracciate nella Storia d'Italia. sia la sfida di Capponi ai francesi, sia l'artiglieria di cui viene tracciata una breve storia. sia la sfida di Capponi ai francesi, sia la malattia dell'Italia. la malattia dell'Italia e l'artiglieria, di cui viene tracciata una breve storia. Nella Storia d'Italia il ricorrere di quale termine sostiene il tema e la struttura narrativa del cambiamento?. Impeto. Malattia. Cambiamento. Fortuna. Il concetto di impeto nella Storia d'Italia: è traslato dalla fisica fino a comprendere le azioni umane. è riferito alla teoria medievale del moto. è riferito alla filosofia. è traslato dalla balistica alla filosofia. Quale personaggio può essere esempio di un travolgente impeto nella Storia d'Italia?. Il futuro papa Giulio II. Papa Clemente VII. Cosimo de' Medici. Papa Leone X. Quentin Skinner ha applicato un'analisi semantica. all'architettura. alla storia medievale. alla grammatica umanistica. alla storia del pensiero politico. I suoi significati basilari risiedono nelle definizioni": di quale linguaggio si sta parlando, nella citazione di Sidney Alexander traduttore di Guicciardini?. Del linguaggio dei Ricordi. Del linguaggio della Storia d'Italia. Del linguaggio di Machiavelli. Del linguaggio delle Storie fiorentine. La prosa narrativa nel secolo XVI: era un genere poco praticato. non era praticata in nessun campo. era praticata dagli storici. era praticata solo dai romanzieri. Quale modello moralistico Guicciardini abbandona nelle pagine della sua Storia d'Italia?. La filosofia di Platone. La storiografia didattica da Villani in avanti. La storiografia classica. La filosofia di Seneca. La capacitò di Guicciardini di essere coinvolto nelle vicende che narra eppure di rimanerne fuori ci ricorda. Eschilo. Esiodo. Tucidide. Euripide. Qual'è l'effetto desiderato da Guicciardini nell'adesione alla storiografia classica?. Disordine. Equilibrio. Armonia. Solennità. Quali sono le convenzioni prese in prestito dalla storiografia classica in Guicciardini storico d'Italia?. Discorsi retorici e narrativa annalistica. Sottolineatura etica e dimensione ideale. Orizzonte municipale. Manierismo nei temi. Lo storico, in senso umanista, aveva due compiti: commuovere e insegnare. commemorare e insegnare. commemorare e declamare. commuovere e decantare. Quali sono gli aspetti anticlassicisti nella storiografia d'Italia di Guicciardini?. Non si riscontrano elementi anticlassicisti in Guicciardini storico d'Italia. L'assenza di sottolineatura etica e dimensione ideale. Sottolineatura etica e dimensione ideale. Orizzonte municipale. Secondo alcuni studiosi a quale ambito è possibile ricondurre gli aspetti non umanistici della storia d'Italia?. Al Manierismo nelle arti visive. Al Bembismo. Al Manierismo in letteratura. Al Barocco. sì che da queste cose dette, (...); sarà chiaro, che il giudicio dell'Auttor presente, è stato singolare". Chi scrive queste righe e chi è l'Auttor citato?. Francesco Guicciardini commentatore di Lorenzo Valla. Tommaso Porcacchi commentatore di Guicciardini. Francesco Guicciardini commentatore di Machiavelli. Tommaso Porcacchi commentatore di Machiavelli. Ch'ha da usar l'historico, perché l'historia riesca bella e commendata per li precetti dell'arte". Che cosa deve usare lo storico, secondo il Porcacchi?. Le riflessioni filosofiche. Le similitudini. I latinismi. L'artificio retorico. Qual è il punto di forza nella scrittura di Guicciardini secondo il commentatore Porcacchi?. I discorsi retorici o concioni. Le riflessioni filosofiche. I Latinismi. Le similitudini. "Perciocché con essa move tutti gli affetti, la maraviglia, il plauso et le voci". Di che cosa parla qui il Porcacchi commentatore di Guicciardini?. L'uniformità dell'eloquenza. La morale. La filosofia. La diversità dell'Eloquenza. Porcacchi commentatore di Guicciardini riporta quale discorso come esempio di perfetto genere deliberativo?. Le risposte di Biaiziet cancelliere di Carlo V e don Carlo di Lanoia vicerè di Napoli. Nessun discorso. Le risposte di Mercurio Gattinara cancelliere di Carlo V e don Carlo di Lanoia vicerè di Napoli. il discorso del Marchese di Mantova progioniero di Venezia, liberato non per intervento del papa ma per quello di Biaiziet principe dei Turchi. Secondo il Porcacchi Guicciardini si serve di fonti autorevoli contrarie alle opinioni diffuse. Quale esempio viene riportato in merito?. Le risposte di Mercurio Gattinara cancelliere di Carlo V e don Carlo di Lanoia vicerè di Napoli. Il discorso di Carlo V prigioniero di Venezia, liberato non per intervento del papa ma per quello di Biaiziet principe dei Turchi. Nessuna fonte alternativa. Il discorso del Marchese di Mantova progioniero di Venezia, liberato non per intervento del papa ma per quello di Biaiziet principe dei Turchi. Come si caratterizza il giudizio di Guicciardini secondo il Porcacchi?. Secondo il Porcacchi, Guicciardini non applica il giudizio. Nella misura di non lodare, adulando, nè biasimare, accusando. Nella misura di lodare e biasimare. Nell'adulazione e nell'accusa. Il Porcacchi cita come fonte nel commentare i criteri di verità di Guicciardini. una lettera di Niccolò Machiavelli a Bartolomeo Cavalcanti. un trattato di Niccolò Machiavelli dedicato a Cavalcanti. una lettera del Della Rovere a Bartolomeo Cavalcanti. una lettera di Niccolò Machiavelli a Guido Cavalcanti. Il Porcacchi riferisce che a Guicciardini viene rimproverato di non essere sereno nei confronti. di famose famiglie veneziane. di condottieri, re e principi. di famiglie come gli Orsini, i Sanseverini, i Della Rovere. di alcuni condottieri francesi. Secondo il Porcacchi l'ottimo storico osserva tre idee: Bellezza, Misura, Fluidità. Bellezza, Misura, Verità. Bellezza, Giustizia, Verità. Bellezza, Giustizia, Misura. La capacitò di Guicciardini di essere coinvolto nelle vicende che narra eppure di rimanerne fuori ci ricorda. Eschilo. Esiodo. Tucidide. Euripide. |