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linggen altra parte

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linggen altra parte

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Fecha de Creación: 2024/11/13

Categoría: Otros

Número Preguntas: 140

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1. Le lingue nel mondo sono circa: 3000. 600. 60000. 6000.

2. Inglese e cinese mandarino contano circa: 2 milioni di parlanti. 1 miliardo di parlanti. 1 milione di parlanti. 3 milioni di parlanti.

3. Nella scala indicata da Linguasphere lo 0 indica: lingue parlate da più di un milione di persone. lingue parlate da meno di un milione di persone. tutte le lingue estinte. le lingue estinte nel corso del XX secolo.

4. La famiglia linguistica è: l'unità genealogica meno ampia. un gruppo di lingue accomunate da vicinaza areale. l'unità genealogica più ampia. l'unica unità genealogica possibile.

5. Dante sosteneva che: il latino era una lingua artificiale e non poteva essere origine dell'italiano. il francese e l'italiano derivassero dal latino. il latino era una lingua ancora parlata ai suoi tempi in alcune zone. il latino era una lingua solo ecclesiastica.

6. Le parlate dell'Est (finnico, ungherese, ecc…) fanno parte della famiglia: altaica. afro-Asiatica. uralica. dravidica.

7. Il vietnamita fa parte della famiglia: altaica. afro-Asiatica. uralica. dravidica.

8. La maggiore scoperta linguistica del XIX secolo fu: la parentela del Sanscrito con l'Yddish ebraico. la scoperta della famiglia Afro-Asiatica. la parentela del Sanscrito con il Latino e il Greco. la scoperta delle famiglie linguistiche.

9. Il gruppo slavo è diviso in: 3 sottogruppi. 2 sottogruppi. Non è diviso in sottogruppi. 4 sottogruppi.

10. La lingua inglese fa parte del gruppo: germanico. neerlando-tedesco. baltico. britannico.

1. Due lingue che manifestino caratteristiche comuni si possono ritenere: geograficamente collegate. genealogicamente collegate. arealmente collegate. tipologicamente collegate.

2. Le correlaaioni tipologiche tra due lingue vanno cercate: nell'area geografica di appartenenza. nella struttura. nella comune origine. nella genealogia.

3. La classificazione tipologica comprende le tipologie: sintattica e sillabica. sintattca e Morfologica. morfologica e Genealogica. sintattica e Fonetica.

4. Le lingue con morfologia quasi nulla sono: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

5. Le lingue indoeuropee sono principalmente: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

6. Le lingue che hanno tanti affissi quante sono le loro relaizoni grammaticali sono: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

7. Le lingue in cui una sola parola esprime i concetti di una frase intera sono: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

8. La scrittura alfabetica fu inventata: dai Greci. dai Fenici. da popolazioni semitiche. dagli Egizi.

9. Nel II Millennnio a.C.: i Fenici importano la scrittura alfabetica. i Fenici importano la scrittura sillabica. si attestano le prime forme di scrittura in Egitto e Mesopotamia. i Greci diffondono la scrittura alfabetica in Europa.

10. L'alfabeto: ha relazioni strette con la lingua cui appartiene. non ha relazioni con la lingua ma è un fatto accidentale. dipende dalle lingue che scrive. cambia a seconda che la lingua sia flessiva o agglutinante.

1. Dei suoni che l'essere umano può produrre: una gran parte è destinata alla comunicazione. tutti vengono destinati alla comunicazione. una minima parte viene destinata alla comunicazione. nessuno viene destinato alla comunicazione.

2. I fonemi sono suoni: atti alla pura produzione sonora umana. atti a comunicare. inutili alla comunicazione. utili alla comunicazione, ma non sono i soli atti a questo scopo.

3. I fonemi: se combinati tra loro si influenzano a vicenda. non si influenzano mai. si influenzano a vicenda solo in alcuni casi specifici. subiscono l'influenza delle consonanti bilabiali.

4. Quando l'aria fuoriesce solo dalla bocca avremo suoni: nasali. orali. sordi. sonori.

5. Quando il velo palatino resta fermo, avremo suoni: nasali. orali. sordi. sonori.

6. Il punto di articolazione è quello in cui: vibrano le corde vocali. passa l'aria. si dispongono gli organi fonatori. l'aria viene ostacolata.

7. La sonorità è data: dallo spostamento del velo palatino. dalla vibrazione della trachea. dalla vibrazione delle corde vocali. dall'occlusione dell'aria che esce dai polmoni.

8. L'IPA è: l'afabeto fonetico italiano. l'alfabeto fonetico internzaionale. l'alfabeto fonetico nazionale. l'alfabeto fonologico internazionale.

9. Le consonansti sono: sempre sonore. sia sorde che sonore. sempre sorde. sorde solo se sono semiconsonanti.

10. Le vocali sono: sempre sonore. sia sorde che sonore. sempre sorde. sorde solo se sono semiconsonanti.

1. I suoni dell'italiano sono: Circa 60. Circa 20. Circa 30. Circa 40.

2. In una tabella il suono sordo si trova: A destra. A sinistra. Indifferentemente a destra o sinistra. Mai a sinistra.

3. La terza fase dell'articolazione di una consonante è: Rilascio. Tenuta. Articolazione. Impostazione.

4. La classificazione in bilabiali, alveodentali, ecc è sviluppata per: Modo. Luogo. Zona. Indice.

5. p, t, d, b,k, g sono consonanti: Affricate. Velari. Fricative. Occlusive.

6. F e V sono consonanti: Affricate. Velari. Fricative. Occlusive.

7. La R è una conosnate: Liquida laterale. Liquida nasale. Liquida affricata. Liquida vibrante.

8. Il suono gn in vigna è costituito da una consonante: Palatale nasale. Palatale liquida. Palatale occlusiva sorda. Liquida laterale sonora.

9. Nella parola "Fienile" il dittongo è: Ascendente. Discendente. Nasale. Iconico.

10. In uno iato: L'unione di due vocali fa sillaba a sé. L'unione di due semivocali non fa sillaba. L'unione di due vocali non fa sillaba. L'unione di vocale e semivocale non fa sillaba.

1. Il segno grafico: ʃ corrisponde al suono: GN. GL. SC. SCH.

2. Il segno grafico: ɔ corrisponde al suono: C. O aperta. O chiusa. GH.

3. Le incongruenze tra simbolo grafico e suono: sono specifiche della lingua italiana. non esistono in italiano. esistono in tutte le lingue. non sono rilevanti nelle lingue romanze.

4. L'IPA in italiano si chiama: API. PIA. AFI. FIA.

5. Il simbolo per i suoni geminati in IPA è: (.). (#). (;). (:).

6. Le maiuscole in IPA: si segnano solo nei nomi di persona. non esistono in italiano. si trascrivono solo per i nomi di città. non esistono.

7. L'accento in IPA: si segna solo sulla vocale accentata. si segna prima della sillaba accentata. ha il simbolo #. non si segna mai.

8. Il simbolo + indica il confine: di suono. di sillaba. di morfema. di parola.

9. Il simbolo (.) indica il confine: di suono. di sillaba. di morfema. di parola.

10. Il simbolo (#) indica il confine: di suono. di sillaba. di morfema. di parola.

1. La scienza che si occupa della funzione linguistica dei suoni è la: fonetica. fonematica. fonografia. fonologia.

2. La scienza che studia l'aspetto fisico dei suoni è la: fonetica. fonematica. fonografia. fonologia.

3. Il fenomeno della distribuzione riguarda: il contesto in cui un suono può comparire. l'aspetto fisico del suono. l'aspetto astratto del suono. la corretta pronuncia dei foni.

4. Le occlusive tra loro: hanno simile distribuzione. hanno distribuzione differente. non possono avere la distribuzione simile. hanno identica distribuzione per forza.

5. I suoni del linguaggio articolato sono: fonemi. allofoni. foni. lettere.

6. I foni hanno valore linguistico quando: sono contrastivi. sono distributivi. sono realizzabili. sono distintivi.

7. I caratteri pertinenti del fonema: sono contrastivi. sono distributivi. sono realizzabili. sono distintivi.

8. Quando due suoni ricorrono nelle medesime posizioni e non possono essere scambiati senza con ciò mutare il significato delle parole o renderle irriconoscibili, allora questi due suoni sono realizzazioni fonetiche di due diversi fonemi. Questa appena descritta è: la prima regola di Trubeckoj. la terza regola di Trubeckoj. la prima regola di Jakobson. la terza regole di Jakobson.

9. La terza regola di Trubeckoj afferma che: quando due suoni della stessa lingua compaiono nelle medesime posizioni e si possono scambiare fra loro senza causare variazione di significato della parola, questi due suoni sono soltanto varianti fonetiche facoltative di un unico fonema. se pronuncio Rosa con la R italiana o con la R tipica del francese non avrò due parole di diverso significato, quindi le due R sono VARIANTI LIBERE di uno stesso fonema. quando due suoni ricorrono nelle medesime posizioni e non possono essere scambiati senza con ciò mutare il significato delle parole o renderle irriconoscibili, allora questi due suoni sono realizzazioni fonetiche di due diversi fonemi. quando due suoni di una lingua, simili dal punto di vista articolatorio, non ricorrono mai nelle stesse posizioni, essi sono due varianti combinatorie dello stesso fonema.

10. Il contesto in cui ricorrono gli allofoni si definisce: distribuzione complementare. distribuzione distributiva. distribuzione contrastiva. distribuzione americana.

1. Nel corso del Settecento: La scienza si distaccò dall'Antico Testamento e chiuse ad ogni posizione di conciliazione. La Chiesa rifiutò le posizioni della Scienza in materia di creazione. Gli scienziati, distaccandosi dall'Antico Testamento mantennero posizioni concilianti con le dottrine ecclesiastiche. Chiesa e Scienza ruppero ogni legame ma si accordarono qull'esistenza di Dio.

2. Condillac: Era convinto che ci fosse stato un accordo comune tra gli uomini per sostituire i gesti con la parola. Era convinto che esistesse un periodo misto di passaggio in cui gesti e parole venivano utilizzati indifferentemente. Era convinto che le parole si fossero formate spontaneamente senza ausilio della gestualità. Era convinto che la creazione del linguaggio fosse opera di Dio.

3. Nell'approccio allo studio linguistico del '700: Illuministi e Rimantici si trovarono d'accordo sull'importanza del linguaggio come comunicazione. Solo gli Illuministi si approcciarono allo studio della linguistica. I Romantici si occuparono del linguaggio a livello razionale e scientifico. I Romantici non si occuparono dello studio della linguistica, gli Illuministi la elevarono a scienza.

4. Rousseau: Era convinto che ci fosse stato un accordo comune tra gli uomini per sostituire i gesti con la parola. Era convinto che esistesse un periodo misto di passaggio in cui gesti e parole venivano utilizzati indifferentemente. Non si occupò della questione dell'origine del linguaggio umano. Era convinto che la creazione del linguaggio non fosse opera di Dio ma della razionalità umana.

5. Harris: Ebbe come modello Seneca. Ebbe come modello Cartesio. Ebbe come modello Quintiliano. Ebbe come modello Aristotele.

6. Le parole, per Harris: Sono le unità minime del pensiero umano base. Non hanno rapporto convenzionale con ciò che designano. Hanno un rapporto convenzionale con ciò che designano. Non hanno significato assoluto, ma relativo.

7. I Prinicipali, paer Harris, sono: Il nome e il pronome. L'aggettivo e il pronome. Il nome e l'avverbio. Il nome e il verbo.

8. La teoria della creatività del linguaggio fu formulata da: James Harris. Wilhelm von Humboldt. Cartesio. Rousseau e Condillac.

9. Il problema a cui Humboldt risponde è: Come un parlante possa creare infinite soluzioni con un numero finito di risorse. Come le lingue indoreuropee siano legate al nazionalismo ottocentesco. Come i gesti venissero sostituiti dalle parole in una fase arcaica di comunicazione. Come il Sanscrito fosse la matrice delle lingue flessive indoeuropee.

10. La divisione in lingue isolanti, agglutinanti e flessive: Humboldt la riprende da James Harris. E' stata formulata da Cartesio e ripresa da Humboldt. Appartiene a Schlegel e fu ripresa da Humboldt. Appartiene a Humboldt e fu ripresa da Schlegel.

1. L'Ottocento è il secolo: Degli studi incentrati sulla linguistica applicata. Degli studi incentrati sulla scrittura fonetica. Degli studi incentrati sulla linguistica comparativa. Degli studi incentrati sulla linguistica italiana.

2. Dante Alighieri: Non crede all'origne linguistica biblica della Torre di babele. Divide la famiglie di lingue in germanica, latina e greca. Scrive il de vulgari eloquentia solo per parlare dei dialetti italiani. Non affronta la questione della lingua.

3. Giuseppe Giusti Scaligero: Confuta l'idea che le lingue romanze derivino dal latino. Compila liste di vocaboli in varie lingue a fine comparatistico. Confuta la teoria della Torre di Babele. Confuta l'idea che le lingue nascano tutte dall'ebraico.

4. La lingua "Giapetica": E' la lingua Aramaica arcaica studiata da Scaligero. E' la lingua della Torre di Babele. E' una delle due varietà di lingua originaria ipotizzata da Liebniz. E' una varietà delle lingue celtiche analizzata da Liebniz.

5. La distinzione tra lingue analitiche e traspositive: E' fondata sulle differenze dei tratti morfologici tra le lingue. Fu intuita da Schlegel e ripresa dagli Enciclopedisti. E' fondata sulle etimologie storiche delle lingue celtiche. Non verrà affrontata fino a fine Ottocento dagli studiosi di linguistica.

6. Gli enciclopedisti: Erano certi che il latino fosse la matrice del francese moderno. Erano certi che il sanscrito fosse la lingua intermedia indoeuropea. Erano convinti che il francese moderno non fosse figlio del latino. Avevano assimilato il latino alle lingue analitiche.

7. La linguistica tedesca del primo Ottocento: Si dedicò alla ricerca della lingua originaria comune. Non fu toccata dalla spinta nazionalista romantica. Fu caratterizzata e influenzata dal forte nazionalismo romantico. Entrò in collisione con gli ideali nazionalisti romantici.

8. August Wilhelm Schlegel: Si può considerare il primo fondatore della linguistica scientifica. Studiò con il fratello favole e canti popolari tedeschi. Non fu toccato dagli ideali nazionalisti durante i suoi studi linguistici. Studiò fuori dalle scuole tedesche e si formò all'estero.

9. Lo studio della morfologia: Fu il campo di studio principale di Bopp, che cercava le affinità genetiche tra le lingue. Secondo Schlegel serviva a cogliere le affinità genetiche tra le lingue. Fu studiata da Grimm che distinse le lingue in sintetiche e analitiche. Non fu mai studiata da Schlegel che si occupò principalmente di fonetica indoeuropea.

10. Franz Bopp: Studiò le forme flesse delle lingue indoeuropee. Distinse le lingue in sintetiche e analitiche. Fondò la linguistica germanica moderna. Scrisse le prime grammatiche sistematiche dell'anglosassone.

1. La Stammbaumtheorie: Ha dei limiti a causa della disposizione grafica ad albero delle lingue indoeuropee. Limita la conoscenza del Sanscrito. Fu coniata da Schlegel nel 1896 per le lingue indoeuropee. Riguarda le lingue agglutinanti ma non le flessive, disposte ad albero e suddivise in famiglie.

2. Schleicher, leggendo Darwin: Venne ispirato dalle teorie darwiniane ma non vide contatti con il mondo linguistico. Non lo comprese perché non capì il testo prima della sua traduzione tedesca. Accostò le teorie darwiniane agli studi liinguistici. Rifiutò ogni connessione tra l'evoluzionismo e la linguistica.

3. Le sottofamiglie: Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Grimm. Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Schleicher. Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Verner. Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Humboldt.

4. I Neogrammatici: Si occuparono dello studio della morfologia delle lingue. Analizzarono la discendenza del Sanscrito dall'Indoeuropeo. Regolarono le teorie dei mutamenti di suoni nelle lingue. Non influirono sulle generazioni successive.

5. Osthoff e Burgmann fuorno i due promotori: Della derivazione delle lingue romanze da quelle Indoeuropee. Della teoria delle stoofamiglie di Schleicher. Della teoria Idealista. Della teoria Neogrammatica.

6. I mutamenti fonetici seguono regole precise. Si tratta della teoria: Neogrammatica. Idealista. Comparatista. Scolastica.

7. L'appellativo "Neogrammatici": Lo scelsero gli stessi studiosi di teoria Neogrammatica. Fu dato loro in senso dispregiativo. Fu assegnato loro dalle generazioni successive. Non è un'invenzione ottocentesca, ma risale a un secolo prima.

8. Gli Idealisti: Propendevano per la funzione cosciente dell'uomo nei mutamenti fonetici della lingua. Ipotizzarono la divisione delle lingue in flessive e agglutinanti. Teorizzarono le "sottofamiglie" linguistiche. Regolarono le norme dei mutamenti di suono nelle lingue.

9. Lo sbaglio degli idealisti fu quello di: Non riconoscere le "sottofamiglie linguistiche". Puntare troppo sull'influenza della letteratura nella lingua. Basarsi soltanto sullo schema ad albero per le lingue indoeuropee. Non attribuire peso alla funzione cosciente dell'individuo nei mutamenti linguistici.

10. La scuola Neolinguistica: Nacque in Italia alla ifne del XVIII secolo. Nacque in Germania dalle teorie idealiste. Nacque in Germania a fine Ottocento. Nacque in Italia dalle teorie idealiste.

1. Strutturalismo e Linguistica generativa sono i principali filoni di studio nel: Settecento. Novecento. Ottocento. Duemila.

2. Il corso di Linguistica Generale di Saussure viene pubblicato: Da lui stesso nel 1912. Da lui stesso nel 1916. Dai suoi allievi nel 1913. Dai suoi allievi nel 1916.

3. Tubeckoj e Jakobson appartenevano: Alla scuola di Londra. Alla scuola di Mosca. Alla scuola di Praga. Alla scuola bloomfieldiana.

4. La Linguistic Society of America viene fondata: Nel 1916. Nel 1920. Nel 1923. Nel 1924.

5. Boas e Sapir appartengono: Alla scuola di Londra. Alla scuola di Mosca. Alla scuola di Praga. Al filone americano.

6. Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento le teorie linguistiche domininanti furono quelle di: Boas. Bloomfield. Saussure. Firth.

7. Sapir dedicò molta attenzione: Alla scienza. Alla neurologia. Alle materie umanistiche. Al positivismo.

8. Firth fu il capostipite della scuola di: Londra. Praga. Dresda. Berlino.

9. Il continuatore dell'opera di Firth fu: Bloomfield. Lamb. Halliday. Saussure.

10. La teoria della stratificazione di Lamb consta di: Tre livelli. Quattro livelli. Due livelli. Cinque livelli.

1. Syntactici Structures è l'opera principale di: Bloomisfield. Saussure. Chomsky. Montague.

2. La grammatica generativo-trasformaizonale nasce con: Bloomisfield. Saussure. Chomsky. Montague.

3. Le traformazioni obbligatorie sono quelle: Che trasformano le frasi affermative in interrogative. Che trasformano le frasi interrogative in negative. Che trasformano le frasi negative in affermative. Che generano la corretta forma di una frase.

4. Chomsky è particolarmente interessato a: Fonologia. Strutture sintattiche. Grammatica delle regole. Sintassi dei casi.

5. La teoria in cui lessico, morfologia e sintassi formano un continuum di unità simboliche che sono al servizio del contenuto della struttura concettuale per scopi espressivi, è detta: Sintassi dei casi. Grammatica delle regole. Grammatica di Montague. Grammatica cognitiva.

6. Il linguaggio è un concetto derivato e neppure molto interessante. Lo ha detto: Bloomisfield. Saussure. Chomsky. Montague.

7. La linguistica non si occupa della lingua o delle lingue... ma delle grammatiche; il linguaggio è quindi un'astrazione di secondo grado ... ma non è l'interesse principale della linguistica. Lo ha detto: Smith. Bloomsfield. Chomsky. Montague.

8. La pragmatica studia: La sintassi delle lingue neolatine. Le famiglie indoeuropee. La fonologia degli opposti. L'uso reale che si fa del linguaggio.

9. La condizione di felicità viene rispettata in uno solo dei seguenti casi: In una classe un alunno dice al compagno "Gianni io ti battezzo". In un negozio una commessa risponde "io ti condanno a tre anni di carcere". In chiesa il prete dice: "La messa è finita andate in pace". In tribunale il giudice dice: "Sono 3 euro di resto. Arrivederci a presto".

10. Dell'uso illocutivo del linguaggio si sono occupati: Bloomisfield e i suoi seguaci. Chomsky e Halliday. Austin e Searle. Montague e Austin.

1. Nelle parole [s]era e ro[z]a nella pronuncia italiana settentrionale, [s] e [z]: sono due fonemi. sono un fono e un fonema. sono due alloglotti. sono due realizzazioni dello stesso fonema.

2. Gli allofoni sono: imprevedibili. ipotizzabili. prevedibili. supponibili.

3. Due suoni intercambiabili che non cambiano il significato di una parola sono: allofoni. varianti combinatorie. fonemi diversi. varianti libere.

4. Due suoni intercambiabili che cambiano il significato di una parola sono: allofoni. varianti combinatorie. fonemi diversi. varianti libere.

5. Due suoni non intercambiabili tra loro sono: allofoni. varianti combinatorie. fonemi diversi. varianti libere.

6. I fonemi /p/ e /b/ sono tra loro in: contrasto. coesione. opposizione. combinazione.

7. Il tipo di opposizione che si riferisce ai soli membri dell'opposizione è detta: multilaterale. costante. bilaterale. non privativa.

8. L'opposizoone: /p/ occlusiva bilabiale non sonora/b/ occlusiva bilabiale sonora è un tipo di opposizione: multilaterale. privativa. bilaterale. costante.

9. Il termine che possiede la proprietà in un'opposizione privativa si chiama: definito. privato. contrasto. marcato.

10. Le opposizioni che non funzionano in tutti i conytesti si definiscono: multilaterali. neutralizzabili. costanti. non privative.

1. Il Binarismo si attribuisce a: Bloomfield. Saussure. Jakobson. Chomsky.

2. I fonemi la cui realizzazione prevede occlusione dell'aria sono detti: [+ consonantici]. [+ continui]. [ + nasali]. [+ rilascio ritardato].

3. I fonemi la cui realizzazione prevede una frizione data dall'attrito dell'aria sono detti: [ + consonatici]. [ + stridenti]. [ + nasali]. [ + rilascio ritardato].

4. Le regole che collegano rappresentazione fonologica astratta e fonetica concreta si chiamano: regole linguistiche. regole fonetiche. regole fonematiche. regole fonologiche.

5. Nelle regole fonologiche la freccia vuol dire: implica. diventa. impone. chiede.

6. Nelle regole fonologiche il segno /____ vuol dire: implica. nel contesto. impone. diventa.

7. Parentesi tonde e graffe: non si uniscono mai. si combinano sempre nelle regole fonologiche. possono combinarsi nelle ragole fonologiche. possono combinarsi nelle regole fonematiche.

8. Le parentesi tonde indicano: grafia fonetica. facoltatività. una scelta. indecisione.

9. Le parentesi graffe indicano: grafia fonetica. facoltatività. una scelta. indecisione.

10. La facoltatività in linuistica si indica: con le parentesi quadre. con le parentesi graffe. con il simbolo F. con le parentesi tonde.

1. Quando il segmento assimilante segue quello assimilato, l'assimilazione è: progressiva. regressiva. totale. parziale.

2. Quando il segmento assimilante precede quello assimilato, l'assimilazione è: progressiva. regressiva. totale. parziale.

3. In + probabile = improbabile. Si tratta di un'assimilazione: parziale progressiva. parziale regressiva. totale regressiva. totale progressiva.

4. In + logico = illogico. Si tratta di un'assimilazione: parziale progressiva. parziale regressiva. totale regressiva. totale progressiva.

5. La sillaba rappresenta un'unità prosodica costituita da uno o più foni agglomerati intorno a un picco di intensità. Tale definizione della sillaba è: fonologica. sintattica. didascalica. fonetica.

6. La rima, nella sillaba, è costituita da: nucleo + coda. attacco + nucleo. nucleo isolato. attacco + coda.

7. La sillaba più frequente in tutte le lingue è costituita da: nucleo + coda. attacco + nucleo. nucleo isolato. attacco + coda.

8. Il fatto che una sillaba doppia si elimina è definito: apologia. aplogia. struttura della sillaba. nucleo.

9. Nella scomposizione dalla parola ai tratti distintivi il terzo livello è detto: segmentale. strutturale. della sillaba. della parola.

10. Il livello segmentale è quello: della parola. dei tratti distintivi. dei fonemi. della sillaba.

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