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Linguistica generale Argovino Pegaso 6cfu

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Título del Test:
Linguistica generale Argovino Pegaso 6cfu

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test di autovalutazione dal lez 1 a 5

Fecha de Creación: 2023/11/21

Categoría: Otros

Número Preguntas: 238

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Il latino privilegiato dalla Chiesa in epoca medievale: E' quello di Agostino. E' quello di Girolamo. E' quello di Cicerone. E' quello arcaico.

Nomen, Figura e Potestas: Sono le tre proprietà della lettera alfabetica secondo Prisciano. Sono le tre proprietà delle lettera alfabetica secondo Varrone. Sono le parti del discorso secondo Prisciano. Sono le categorie di flessioni delle parole secondo Varrone.

Il fenomeno della distribuzione riguarda: il contesto in cui un suono può comparire. l'aspetto fisico del suono. la corretta pronuncia dei foni. l'aspetto astratto del suono.

Il segno grafico: ɔ corrisponde al suono: C. O aperta. O chiusa. GH.

La linguistica popolare. Si occupa del linguaggio dei popoli antichi. Si occupa della lingua dei popoli primitivi. Studia l'origine del linguaggio in generale o di una singola comunità. Studia l'origine del linguaggio arcaico.

I Greci: Non si occupano di linguistica. Sono i primi ad avviare lo studio della linguistica nel mondo. Sono i primi ad avviare uno studio linguistico in ambito europeo. Studiano la lingua dei brabari.

Le divisioni dialettali greche: Non interessano gli studiosi greci. Assumono presto dignità letteraria. Vengono studiate dal Medioevo in poi. Non esistono.

L'alfabeto greco: Viene modellato su quello Egizio. Viene modellato su quello Fenicio. Non possiede vocali. Viene creato ex-novo dai grammatici.

Lo studio dei grammatici alessandrini: Si avvia in epoca micenea. Riguarda solo lo studio dei testi sacri. Coincide con il periodo ellenistico. Studia l'alfabeto fenicio e la sua derivazione greca.

Varrone divide le classi di parole: Secondo la struttura. Secondo la fonetica. Secondo la flessione. Secondo il significato della sillaba.

I testi di Varrone: Vengono studiati durante il Medioevo. Non si occupano di sintassi. Ci sono giunti interi. Non vengono studiati durante il Medioevo.

Prisciano: Viene studiato meno di Varrone durante il Medioevo. Non è noto come grammatico ai contemporanei. E' il grammatico di riferimento nel Medioevo. Viene scoperto solo dopo il Settecento.

Le arti liberali di epoca medievale: Si dividono in nominalistiche e universalistiche. Non vengono prese in considerazione dagli studiosi. Si dividono in Trivio e Quadrivio. Derivano dalle classificazioni di Prisciano e Donato.

Intorno al XII secolo: Viene riscoperta l'opera di Prisciano. Nascono in Europa le prime Università. Boezio distingue le arti liberali in Trivio e Quadrivio. La filosofia Scolastica unisce teorie aristoteliche con dottrina cristiana.

Petrus Hispanus: Opera una prima importante distinzione tra Significatio e Suppositio. Si ispira ai testi di Varrone per le sue opere linguistiche. Suddivide le arti liberali in Trivio e Quadrivio. Conferma la compatibilità delle teorie aristoteliche con la dottrina cristiana.

I classici greci e latini in epoca rinascimentale: Furono letti seguendo la pronuncia europea. Furono letti nelle loro forme originali. Furono messi in secondo piano rispetto ad altri testi antichi. Furono letti nei commenti degli Scolastici.

Durante il Rinascimento fu una grande innovazione: La filosofia Scolastica. Lo studio del Cinese. Lo studio della grammatica antica e l'uso di dizionari del latino. Lo studio della fonologia e il recupero della pronuncia originale.

Petrus Ramus: Studiò la fonologia araba. Si occupò della pronuncia delle semivocali latine. Si occupò della forma grafica delle semivocali latine. Scrisse un dizonario di cinese antico restituendo la grafia originale.

Durante il Rinascimento fu constatata: La pronuncia velare di c e g in ogni posizione. La pronuncia palatale di c e g in posizione preconsonantica. La pronuncia velare di c e g solo in posizione prevocalica. La pronuncia affricata di c e g in ogni posizione.

Durante il Seicento: Ci si preoccupò molto di studi di sintassi arcaica. Ci si concentrò sulle questioni di ortografia e fonetica (ortoepia). Ci si occupò dello studio della lingua Sanscrita. Si lavorò principalmente sulla grammatica latina.

Gli empiristi: Fondavano la conoscenza sulla percazione dei sensi umani. Non trattarono l'argomento linguistico a differenza dei razionalisti. Fondavano la conoscenza sulla base delle scoperte scientifiche del secolo precedente. Si occuparono di riabilitare le idee platoniche.

Nel corso del Settecento: La scienza si distaccò dall'Antico Testamento e chiuse ad ogni posizione di conciliazione. La Chiesa rifiutò le posizioni della Scienza in materia di creazione. Gli scienziati, distaccandosi dall'Antico Testamento mantennero posizioni concilianti con le dottrine ecclesiastiche. Chiesa e Scienza ruppero ogni legame ma si accordarono quell'esistenza di Dio.

Condillac: Era convinto che ci fosse stato un accordo comune tra gli uomini per sostituire i gesti con la parola. Era convinto che esistesse un periodo misto di passaggio in cui gesti e parole venivano utilizzati indifferentemente. Era convinto che le parole si fossero formate spontaneamente senza ausilio della gestualità. Era convinto che la creazione del linguaggio fosse opera di Dio.

Nell'approccio allo studio linguistico del '700: Illuministi e Rimantici si trovarono d'accordo sull'importanza del linguaggio come comunicazione. Solo gli Illuministi si approcciarono allo studio della linguistica. I Romantici si occuparono del linguaggio a livello razionale e scientifico. I Romantici non si occuparono dello studio della linguistica, gli Illuministi la elevarono a scienza.

Rousseau: Era convinto che ci fosse stato un accordo comune tra gli uomini per sostituire i gesti con la parola. Era convinto che esistesse un periodo misto di passaggio in cui gesti e parole venivano utilizzati indifferentemente. Non si occupò della questione dell'origine del linguaggio umano. Era convinto che la creazione del linguaggio non fosse opera di Dio ma della razionalità umana.

Harris: Ebbe come modello Seneca. Ebbe come modello Cartesio. Ebbe come modello Quintiliano. Ebbe come modello Aristotele.

Le parole, per Harris: Sono le unità minime del pensiero umano base. Non hanno rapporto convenzionale con ciò che designano. Hanno un rapporto convenzionale con ciò che designano. Non hanno significato assoluto, ma relativo.

I Prinicipali, per Harris, sono: Il nome e il pronome. L'aggettivo e il pronome. Il nome e l'avverbio. Il nome e il verbo.

La teoria della creatività del linguaggio fu formulata da: James Harris. Wilhelm von Humboldt. Cartesio. Rousseau e Condillac.

Il problema a cui Humboldt risponde è: Come un parlante possa creare infinite soluzioni con un numero finito di risorse. Come le lingue indoreuropee siano legate al nazionalismo ottocentesco. Come i gesti venissero sostituiti dalle parole in una fase arcaica di comunicazione. Come il Sanscrito fosse la matrice delle lingue flessive indoeuropee.

La divisione in lingue isolanti, agglutinanti e flessive: Humboldt la riprende da James Harris. E' stata formulata da Cartesio e ripresa da Humboldt. Appartiene a Schlegel e fu ripresa da Humboldt. Appartiene a Humboldt e fu ripresa da Schlegel.

L'Ottocento è il secolo: Degli studi incentrati sulla linguistica applicata. Degli studi incentrati sulla scrittura fonetica. Degli Degli studi incentrati sulla linguistica italiana. Degli studi incentrati sulla linguistica comparativa.

Giuseppe Giusti Scaligero: Confuta l'idea che le lingue romanze derivino dal latino. Compila liste di vocaboli in varie lingue a fine comparatistico. Confuta la teoria della Torre di Babele. Confuta l'idea che le lingue nascano tutte dall'ebraico.

La lingua "Giapetica": E' la lingua Aramaica arcaica studiata da Scaligero. E' la lingua della Torre di Babele. E' una delle due varietà di lingua originaria ipotizzata da Liebniz. E' una varietà delle lingue celtiche analizzata da Liebniz.

La distinzione tra lingue analitiche e traspositive: E' fondata sulle differenze dei tratti morfologici tra le lingue. Fu intuita da Schlegel e ripresa dagli Enciclopedisti. E' fondata sulle etimologie storiche delle lingue celtiche. Non verrà affrontata fino a fine Ottocento dagli studiosi di linguistica.

Gli enciclopedisti: Erano certi che il latino fosse la matrice del francese moderno. Erano certi che il sanscrito fosse la lingua intermedia indoeuropea. Erano convinti che il francese moderno non fosse figlio del latino. Avevano assimilato il latino alle lingue analitiche.

La linguistica tedesca del primo Ottocento: Si dedicò alla ricerca della lingua originaria comune. Non fu toccata dalla spinta nazionalista romantica. Fu caratterizzata e influenzata dal forte nazionalismo romantico. Entrò in collisione con gli ideali nazionalisti romantici.

August Wilhelm Schlegel: Si può considerare il primo fondatore della linguistica scientifica. Studiò con il fratello favole e canti popolari tedeschi. Non fu toccato dagli ideali nazionalisti durante i suoi studi linguistici. Studiò fuori dalle scuole tedesche e si formò all'estero.

Lo studio della morfologia: Secondo Schlegel serviva a cogliere le affinità genetiche tra le lingue. Fu il campo di studio principale di Bopp, che cercava le affinità genetiche tra le lingue. Fu studiata da Grimm che distinse le lingue in sintetiche e analitiche. Non fu mai studiata da Schlegel che si occupò principalmente di fonetica indoeuropea.

Franz Bopp: Studiò le forme flesse delle lingue indoeuropee. Distinse le lingue in sintetiche e analitiche. Fondò la linguistica germanica moderna. Scrisse le prime grammatiche sistematiche dell'anglosassone.

Schleicher, leggendo Darwin: Venne ispirato dalle teorie darwiniane ma non vide contatti con il mondo linguistico. Non lo comprese perché non capì il testo prima della sua traduzione tedesca. Accostò le teorie darwiniane agli studi liinguistici. Rifiutò ogni connessione tra l'evoluzionismo e la linguistica.

Le sottofamiglie: Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Grimm. Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Schleicher. Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Humboldt. Sono gruppi di lingue indoeuropee raggruppate e suddivise da Verner.

I Neogrammatici: Si occuparono dello studio della morfologia delle lingue. Analizzarono la discendenza del Sanscrito dall'Indoeuropeo. Regolarono le teorie dei mutamenti di suoni nelle lingue. Non influirono sulle generazioni successive.

Osthoff e Burgmann fuorno i due promotori: Della derivazione delle lingue romanze da quelle Indoeuropee. Della teoria delle stoofamiglie di Schleicher. Della teoria Idealista. Della teoria Neogrammatica.

I mutamenti fonetici seguono regole precise. Si tratta della teoria: Scolastica. Comparatista. Idealista. Neogrammatica.

L'appellativo "Neogrammatici": Lo scelsero gli stessi studiosi di teoria Neogrammatica. Fu dato loro in senso dispregiativo. Fu assegnato loro dalle generazioni successive. Non è un'invenzione ottocentesca, ma risale a un secolo prima.

Gli Idealisti: Propendevano per la funzione cosciente dell'uomo nei mutamenti fonetici della lingua. Ipotizzarono la divisione delle lingue in flessive e agglutinanti. Teorizzarono le "sottofamiglie" linguistiche. Regolarono le norme dei mutamenti di suono nelle lingue.

Lo sbaglio degli idealisti fu quello di: Non riconoscere le "sottofamiglie linguistiche". Puntare troppo sull'influenza della letteratura nella lingua. Basarsi soltanto sullo schema ad albero per le lingue indoeuropee. Non attribuire peso alla funzione cosciente dell'individuo nei mutamenti linguistici.

La scuola Neolinguistica: Nacque in Italia alla fine del XVIII secolo. Nacque in Germania dalle teorie idealiste. Nacque in Germania a fine Ottocento. Nacque in Italia dalle teorie idealiste.

Strutturalismo e Linguistica generativa sono i principali filoni di studio nel: Settecento. Novecento. Duemila. Ottocento.

Il corso di Linguistica Generale di Saussure viene pubblicato: Dai suoi allievi nel 1916. Dai suoi allievi nel 1913. Da lui stesso nel 1912. Da lui stesso nel 1916.

Tubeckoj e Jakobson appartenevano: Alla scuola di Praga. Alla scuola bloomfieldiana. Alla scuola di Mosca. Alla scuola di Londra.

La Linguistic Society of America viene fondata: Nel 1924. Nel 1923. Nel 1920. Nel 1916.

Boas e Sapir appartengono: Al filone americano. Alla scuola di Praga. Alla scuola di Mosca. Alla scuola di Londra.

Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento le teorie linguistiche domininanti furono quelle di: Boas. Bloomfield. Saussure. Firth.

Sapir dedicò molta attenzione: Alla scienza. Alla neurologia. Alle materie umanistiche. Al positivismo.

Firth fu il capostipite della scuola di: Londra. Praga. Dresda. Berlino.

Il continuatore dell'opera di Firth fu: Bloomfield. Lamb. Halliday. Saussure.

La teoria della stratificazione di Lamb consta di: Tre livelli. Quattro livelli. Due livelli. Cinque livelli.

Syntactici Structures è l'opera principale di: Bloomisfield. Saussure. Chomsky. Montague.

La grammatica generativo-trasformaizonale nasce con: Bloomisfield. Saussure. Montague. Chomsky.

Le traformazioni obbligatorie sono quelle: Che trasformano le frasi affermative in interrogative. Che generano la corretta forma di una frase. Che trasformano le frasi negative in affermative. Che trasformano le frasi interrogative in negative.

Chomsky è particolarmente interessato a: Strutture sintattiche. Grammatica delle regole. Fonologia. Sintassi dei casi.

La teoria in cui lessico, morfologia e sintassi formano un continuum di unità simboliche che sono al servizio del contenuto della struttura concettuale per scopi espressivi, è detta: Sintassi dei casi. Grammatica cognitiva. Grammatica di Montague. Grammatica delle regole.

Il linguaggio è un concetto derivato e neppure molto interessante. Lo ha detto: Bloomisfield. Montague. Chomsky. Saussure.

La linguistica non si occupa della lingua o delle lingue... ma delle grammatiche; il linguaggio è quindi un'astrazione di secondo grado ... ma non è l'interesse principale della linguistica. Lo ha detto: smith. Bloomsfield. Montague. Chomsky.

La pragmatica studia: L'uso reale che si fa del linguaggio. La fonologia degli opposti. Le famiglie indoeuropee. La sintassi delle lingue neolatine.

La condizione di felicità viene rispettata in uno solo dei seguenti casi: In chiesa il prete dice: "La messa è finita andate in pace". In tribunale il giudice dice: "Sono 3 euro di resto. Arrivederci a presto". In un negozio una commessa risponde "io ti condanno a tre anni di carcere". In una classe un alunno dice al compagno "Gianni io ti battezzo".

Dell'uso illocutivo del linguaggio si sono occupati: Bloomisfield e i suoi seguaci. Austin e Searle. Montague e Austin. Chomsky e Halliday.

La linguistica è: Lo studio del linguaggio umano. Lo studio scientifico del linguaggio. Lo studio scientifico del linguaggio umano. Lo studio scientifico dei linguaggi e delle lingue.

La linguistica è una disciplina: Descrittiva. Organizzativa. Normativa. Interrelazionale.

I vari linguaggi sono uguali tra loro: Nella struttura e nella funzione. Nella funzione ma non nella struttura. Nella struttura e non nella funzione. Nella funzione strutturale e nella struttura funzionale.

Il linguaggio umano è: Discontinuo. Continuo. Discreto. Desueto.

I fonemi: Hanno un significato proprio. Formano i significanti. Non hanno un significato proprio. Hanno significato solo nei foni del significante.

La ricorsività è: Quella capacità che permette al parlante di costruire frasi sempre nuove inserendo una frase in un'altra, in un'altra, e così via. La capacità di formare significati con un insieme di fonemi. Assente nel linguaggio umano. Presente nel linguaggio umano e animale.

Discretezza e ricorsività: Esistono anche in linguaggi non umani. Esistono solo nel linguaggio umano. Esistono solo nei linguaggi dei primati. Sono assenti nel linguaggio infomratico.

La frase: *Maria andarono a ballare è: Agrammaticale. Grammaticale. Ricorsiva. Scorretta.

Riconoscere una frase agrammaticale si definisce: Senso intuitivo dei primati. Senso intuitivo di grammaticalità. Senso intuitivo di agrammaticalità. Sesto senso del parlante.

Il linguaggio è: La capacità animale di comunicare con l'essere umano. La forma specifica che un sistema di comunicazione assume nelle varie comunità. La capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di comunicazione dotato di caratteristiche proprie. La capacità degli esseri umani di comunicare indipendentemente dalla norma.

Strutturalismo e Linguistica generativa sono i principali filoni di studio nel: Duemila. Ottocento. Novecento. Settecento.

Il corso di Linguistica Generale di Saussure viene pubblicato: Da lui stesso nel 1912. Da lui stesso nel 1916. Dai suoi allievi nel 1916. Dai suoi allievi nel 1913.

Tubeckoj e Jakobson appartenevano: Alla scuola di Londra. Alla scuola bloomfieldiana. Alla scuola di Praga. Alla scuola di Mosca.

La Linguistic Society of America viene fondata: Nel 1916. Nel 1920. Nel 1923. Nel 1924.

Boas e Sapir appartengono: Alla scuola di Londra. Alla scuola di Mosca. Alla scuola di Praga. Al filone americano.

Negli anni Trenta e Quaranta del Novecento le teorie linguistiche domininanti furono quelle di: Bloomfield. Saussure. Firth. Boas.

Sapir dedicò molta attenzione: Alla scienza. Alla neurologia. Alle materie umanistiche. Al positivismo.

Firth fu il capostipite della scuola di: Londra. Praga. Berlino. Dresda.

Il continuatore dell'opera di Firth fu: Saussure. Halliday. Lamb. Bloomfield.

La teoria della stratificazione di Lamb consta di: Tre livelli. Due livelli. Cinque livelli. Quattro livelli.

Syntactici Structures è l'opera principale di: Bloomisfield. Saussure. Chomsky. Montague.

La grammatica generativo-trasformaizonale nasce con: Chomsky. Montague. Saussure. Bloomisfield.

Le traformazioni obbligatorie sono quelle: Che generano la corretta forma di una frase. Che trasformano le frasi negative in affermative. Che trasformano le frasi interrogative in negative. Che trasformano le frasi affermative in interrogative.

Chomsky è particolarmente interessato a: Grammatica delle regole. Sintassi dei casi. Strutture sintattiche. Fonologia.

La teoria in cui lessico, morfologia e sintassi formano un continuum di unità simboliche che sono al servizio del contenuto della struttura concettuale per scopi espressivi, è detta: Sintassi dei casi. Grammatica cognitiva. Grammatica di Montague. Grammatica delle regole.

Il linguaggio è un concetto derivato e neppure molto interessante. Lo ha detto: Montague. Chomsky. Saussure. Bloomisfield.

La linguistica non si occupa della lingua o delle lingue... ma delle grammatiche; il linguaggio è quindi un'astrazione di secondo grado ... ma non è l'interesse principale della linguistica. Lo ha detto: Smith. Montague. Chomsky. Bloomsfield.

La pragmatica studia: La sintassi delle lingue neolatine. La fonologia degli opposti. L'uso reale che si fa del linguaggio. Le famiglie indoeuropee.

La condizione di felicità viene rispettata in uno solo dei seguenti casi: In chiesa il prete dice: "La messa è finita andate in pace". In tribunale il giudice dice: "Sono 3 euro di resto. Arrivederci a presto". In un negozio una commessa risponde "io ti condanno a tre anni di carcere". In una classe un alunno dice al compagno "Gianni io ti battezzo".

Dell'uso illocutivo del linguaggio si sono occupati: Austin e Searle. Montague e Austin. Chomsky e Halliday. Bloomisfield e i suoi seguaci.

La linguistica è: Lo studio del linguaggio umano. Lo studio scientifico del linguaggio. Lo studio scientifico del linguaggio umano. Lo studio scientifico dei linguaggi e delle lingue.

La linguistica è una disciplina: Interrelazionale. Normativa. Organizzativa. Descrittiva.

I vari linguaggi sono uguali tra loro: Nella funzione ma non nella struttura. Nella struttura e nella funzione. Nella struttura e non nella funzione. Nella funzione strutturale e nella struttura funzionale.

Il linguaggio umano è: Discontinuo. Continuo. Discreto. Desueto.

I fonemi: Hanno significato solo nei foni del significante. Non hanno un significato proprio. Formano i significanti. Hanno un significato proprio.

La ricorsività è: Presente nel linguaggio umano e animale. Quella capacità che permette al parlante di costruire frasi sempre nuove inserendo una frase in un'altra, in un'altra, e così via. La capacità di formare significati con un insieme di fonemi. Assente nel linguaggio umano.

Discretezza e ricorsività: Esistono anche in linguaggi non umani. Sono assenti nel linguaggio infomratico. Esistono solo nei linguaggi dei primati. Esistono solo nel linguaggio umano.

La frase: *Maria andarono a ballare è: Scorretta. Ricorsiva. Grammaticale. Agrammaticale.

Riconoscere una frase agrammaticale si definisce: Senso intuitivo dei primati. Senso intuitivo di grammaticalità. Senso intuitivo di agrammaticalità. Sesto senso del parlante.

Il linguaggio è. La capacità comune a tutti gli esseri umani di sviluppare un sistema di comunicazione dotato di caratteristiche proprie. La capacità animale di comunicare con l'essere umano. La forma specifica che un sistema di comunicazione assume nelle varie comunità. La capacità degli esseri umani di comunicare indipendentemente dalla norma.

La linguistica predilige lo studio della lingua: Scritta poiché non esistono lingue solo parlate. Scritta e parlata indifferentemente. Scritta. Parlata.

Il livello morfologico della lingua riguarda: I suoni. Le parole. La sintassi. L'ortografi.

Nel caso delle parole Varo e Vero, tra a ed e si verifica: Relatività. Contrasto. Langue. Opposizione.

La distinzione tra tutte le possibili realizzazioni di suono di [a] è: Linguistica a livello morfologico. Linguistica solo in fonologia. Non linguistica. Linguistica.

Saussure divide il senso di astrattezza e concretezza della lingua in: Langue e parole. Sintassi e morfologia. Codice e messaggio. Competenza e codice.

Chomsky divide il senso di astrattezzza e concretezza dela lingua in: Langue e parole. Messaggio e codice. Competenza ed esecuzione. Competenza e codice.

Il codice per Jakobson è: Un insieme di potenzialità astratto. Un insieme di possibili realizzazioni della langue. Un insieme di potenzialità concrete. Un fatto concreto.

Jakobson divide la lingua astratta e concreta in: Langue e parole. Sintassi e morfologia. Codice e messaggio. Competenza e codice.

I concetti astratti della lingua sono: Langue, Codice, Messaggio. Langue, competenza, esecuzione. Langue, parole, codice. Langue, codice, competenza.

I concetti concreti della lingua sono: Langue, Codice, Messaggio. Codice, langue, competenza. Parole, messaggio, esecuzione. Parole, competenza, codice.

L'insieme delle conoscenze linguistiche di un parlante si chiama: Grammatica. Connessione. Conoscenza. Competenza.

Riconoscere cheil suono [ü] non fa parte dell'italiano rientra nella competenza: Fonologica. Lessicale. Sintattica. Morfologica.

Riconoscere la giusta posizione dell'accento in una parola della propria lingua, rientra nella competenza: Fonologica. Semantica. Sintattica. Morfologica.

Riconoscere le combinazioni di suono atte a formare parole, rientra nella competenza: Fonologica. Semantica. Sintattica. Morfologica.

Riconoscere quali siano le parole della propria lingua e quali no, rientra nella competenza: Fonologica. Semantica. Sintattica. Morfologica.

Capire frasi mai udite prima, rientra nella competenza: Morfologica. Sintattica. Semantica. Fonologica.

Saper comporre le forme passive e interrogative dei verbi, rientra nella competenza: Morfologica. Sintattica. Semantica. Fonologica.

Riconoscere sinonimia e antinomia nelle parole di una lingua, rientra nella competenza.: Fonologica. Semantica. Sintattica. Morfologica.

Il cane abbaia / il cane della pistola. Queste frasi sono esempio di: Antinomia. Sinonimia. ambiguità sintattica. Ambiguità lessicale.

I dati linguistici primari vengono di norma acquisiti: Dai parlanti L2. Dai bambini in età scolare. Dai bambini in età prescolare. Dagli adulti analfabeti.

Nelle sei componenti di Jakobson i referente è: la lingua. l'argomento. il contesto. il tono di voce.

La funzione referenziale indica: la lingua. il contesto. l'argomento. il tono di voce.

Nei versi danteschi: "E caddi come corpo morto cade " si esplica una fuzione linguistica: fàtica. poetica. referenziale. conativa.

In Italia abbiamo venti italiani regionali, ma quanti sono se li dividiamo in macroaree: 5. 2. 6. 3.

La stratificazione di una lingua indica: i livelli. i componenti. i registri. il code switching.

Quale dialetto indica un'area regionale: dialetto regionale. italiano dialettale. dialetto di koiné. dialetto locale.

Il fatto che esistano lingue logiche è un: paradosso linguistico. fenomeno linguistico. pregiudizio linguistico. illogico linguistico.

Il fatto che la lingua si più evoluta del dialetto è: un paradosso linguistico. una realtà oggettiva. un illogico linguistico. un pregiudizio linguistico.

Esistono lingue brutte e belle, quest'idea è: un pregiudizio linguistico. un illogico linguistico. una realtà oggettiva. vera.

La lingua è: l'unione di fonologia e sintassi. il frutto dell'elaborazione di tutte le possibilità. un codice su due livelli. un sistema binario di comunicazione.

I suoni di una lingua: sono sincronici. sono autonomi. non variano mai. si influenzano a vicenda.

Nelle parole: Lana e Luna, A ed U sono in rapporto: binario. sintagmatico. simbiotico. paradigmatico.

Lo studio del cambiamento delle lingue nel tempo è: sincronico. arcaico. temporale. diacronico.

Lo studio sincronico di una lingua è: lo studio di una lingua presente. lo studio delle lingue contemporanee. lo studio di una lingua in un dato momento. lo studio dell'evoluzione della lingua nel tempo.

La sostituzione di un elemento con un altro nel tempo è un fenomeno: diacronico. sincronico. paradigmatico. sintagmatico.

Il rapporto sintagmatico avviene: in assenza. in presenza. in simbiosi con quello paradigmatico. in assenza solo con i verbi coniugati all'indicativo.

L'unione di significante e significato dà: il simbolo. la catena parlata. il segno. il codice.

L'idea che abbiamo di un oggetto/animale eccetera è i suo: significato. simbolo. segno. significante.

Book, Libro, Livre, sono tutti: significati. simboli. segni. significanti.

Nelle sei componenti di Jakobson i referente è: la lingua. l'argomento. il contesto. il tono di voce.

La funzione referenziale indica: la lingua. l'argomento. il contesto. il tono di voce.

Nei versi danteschi: "E caddi come corpo morto cade " si esplica una fuzione linguistica: fàtica. poetica. conativa. referenziale.

Nel chiedere all'interlocutore: "Mi senti"? Realizziamo una funzione: fàtica. poetica. referenziale. conativa.

In Italia abbiamo venti italiani regionali, ma quanti sono se li dividiamo in macroaree: 3. 6. 2. 5.

La stratificazione di una lingua indica: i registri. il code switching. i componenti. i livelli.

Quale dialetto indica un'area regionale: dialetto di koiné. dialetto locale. italiano dialettale. dialetto regionale.

Il fatto che esistano lingue logiche è un: paradosso linguistico. fenomeno linguistico. pregiudizio linguistico. illogico linguistico.

Il fatto che la lingua si più eveoluta del dialetto è: illogico linguistico. un paradosso linguistico. una realtà oggettiva. un pregiudizio linguistico.

Esistono lingue brutte e belle, quest'idea è: vera. una realtà oggettiva. un illogico linguistico. un pregiudizio linguistico.

Le lingue nel mondo sono circa: 3000. 600. 60000. 6000.

Inglese e cinese mandarino contano circa: 2 milioni di parlanti. 1 miliardo di parlanti. 1 milione di parlanti. 3 milioni di parlanti.

Nella scala indicata da Linguasphere lo 0 indica: le lingue estinte nel corso del XX secolo. tutte le lingue estinte. lingue parlate da meno di un milione di persone. lingue parlate da più di un milione di persone.

La famiglia linguistica è: l'unità genealogica meno ampia. un gruppo di lingue accomunate da vicinaza areale. l'unità genealogica più ampia. l'unica unità genealogica possibile.

Dante sosteneva che: il latino era una lingua artificiale e non poteva essere origine dell'italiano. il francese e l'italiano derivassero dal latino. il latino era una lingua ancora parlata ai suoi tempi in alcune zone. il latino era una lingua solo ecclesiastica.

Le parlate dell'Est (finnico, ungherese, ecc…) fanno parte della famiglia: altaica. afro-Asiatica. uralica. dravidica.

Il vietnamita fa parte della famiglia: altaica. dravidica. uralica. afro-Asiatica.

La maggiore scoperta linguistica del XIX secolo fu: la parentela del Sanscrito con l'Yddish ebraico. la scoperta della famiglia Afro-Asiatica. la parentela del Sanscrito con il Latino e il Greco. la scoperta delle famiglie linguistiche.

Il gruppo slavo è diviso in: 3 sottogruppi. 2 sottogruppi. 4 sottogruppi. Non è diviso in sottogruppi.

La lingua inglese fa parte del gruppo: germanico. neerlando-tedesco. baltico. britannico.

Due lingue che manifestino caratteristiche comuni si possono ritenere: geograficamente collegate. genealogicamente collegate. arealmente collegate. tipologicamente collegate.

Le correlaaioni tipologiche tra due lingue vanno cercate: nell'area geografica di appartenenza. nella struttura. nella comune origine. nella genealogia.

La classificazione tipologica comprende le tipologie: sintattca e Morfologica. sintattica e Fonetica. morfologica e Genealogica. sintattica e sillabica.

le lingue con morfologia quasi nulla sono: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

Le lingue indoeuropee sono principalmente: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

Le lingue che hanno tanti affissi quante sono le loro relazioni grammaticali sono: isolanti. flessive. polisintetiche. agglutinanti.

Le lingue in cui una sola parola esprime i concetti di una frase intera sono: isolanti. agglutinanti. flessive. polisintetiche.

La scrittura alfabetica fu inventata: dai Greci. dagli Egizi. da popolazioni semitiche. dai Fenici.

Nel II Millennnio a.C.: i Fenici importano la scrittura alfabetica. i Fenici importano la scrittura sillabica. i Greci diffondono la scrittura alfabetica in Europa. si attestano le prime forme di scrittura in Egitto e Mesopotamia.

L'alfabeto: ha relazioni strette con la lingua cui appartiene. non ha relazioni con la lingua ma è un fatto accidentale. cambia a seconda che la lingua sia flessiva o agglutinante. dipende dalle lingue che scrive.

Dei suoni che l'essere umano può produrre: una gran parte è destinata alla comunicazione. tutti vengono destinati alla comunicazione. una minima parte viene destinata alla comunicazione. nessuno viene destinato alla comunicazione.

I fonemi sono suoni: atti alla pura produzione sonora umana. atti a comunicare. inutili alla comunicazione. utili alla comunicazione, ma non sono i soli atti a questo scopo.

I fonemi: non si influenzano mai. subiscono l'influenza delle consonanti bilabiali. si influenzano a vicenda solo in alcuni casi specifici. se combinati tra loro si influenzano a vicenda.

Quando l'aria fuoriesce solo dalla bocca avremo suoni: orali. sonori. sordi. nasali.

Quando il velo palatino resta fermo, avremo suoni: nasali. orali. sordi. sonori.

Il punto di articolazione è quello in cui: vibrano le corde vocali. passa l'aria. si dispongono gli organi fonatori. l'aria viene ostacolata.

La sonorità è data: dallo spostamento del velo palatino. dalla vibrazione della trachea. dalla vibrazione delle corde vocali. dall'occlusione dell'aria che esce dai polmoni.

L'IPA è: l'afabeto fonetico italiano. l'alfabeto fonetico internzaionale. l'alfabeto fonetico nazionale. l'alfabeto fonologico internazionale.

Le consonansti sono: sempre sonore. sia sorde che sonore. sempre sorde. sorde solo se sono semiconsonanti.

Le vocali sono: sempre sonore. sia sorde che sonore. sempre sorde. sorde solo se sono semiconsonanti.

I suoni dell'italiano sono: Circa 60. Circa 20. Circa 30. Circa 40.

In una tabella il suono sordo si trova: A destra. A sinistra. Indifferentemente a destra o sinistra. Mai a sinistra.

La terza fase dell'articolazione di una consonante è: Rilascio. Tenuta. Articolazione. Impostazione.

La classificazione in bilabiali, alveodentali, ecc è sviluppata per: Modo. Luogo. Zona. Indice.

P, t, d, b,k, g sono consonanti: Affricate. Velari. Fricative. Occlusive.

F e V sono consonanti: Affricate. Velari. Fricative. Occlusive.

La R è una conosnate: Liquida laterale. Liquida vibrante. Liquida affricata. Liquida nasale.

Il suono in -gn vigna è costituito da una consonante: Palatale nasale. Palatale liquida. Palatale occlusiva sorda. Liquida laterale sonora.

Un nesso consonantico composto da tre consonanti: Non esiste in italiano. Esiste se la prima lettera è R. Non esiste se la prima lettera è R. Esiste in lingua slave ma non nelle lingue romanze.

In uno iato: L'unione di due vocali fa sillaba a sé. L'unione di due semivocali non fa sillaba. L'unione di due vocali non fa sillaba. L'unione di vocale e semivocale non fa sillaba.

Il segno grafico: ʃ corrisponde al suono: GN. GL. SC. SCH.

Il segno grafico: ɔ corrisponde al suono: C. O aperta. O chiusa. GH.

Le incongruenze tra simbolo grafico e suono: sono specifiche della lingua italiana. non esistono in italiano. esistono in tutte le lingue. non sono rilevanti nelle lingue romanze.

L'IPA in italiano si chiama: API. PIA. AFI. FIA.

Il simbolo per i suoni geminati in IPA è: (.). (#). (;). (:).

Le maiuscole in IPA: non esistono. si trascrivono solo per i nomi di città. non esistono in italiano. si segnano solo nei nomi di persona.

L'accento in IPA: si segna solo sulla vocale accentata. si segna prima della sillaba accentata. ha il simbolo #. non si segna mai.

Il simbolo + indica il confine: di suono. di sillaba. di morfema. di parola.

Il simbolo (.) indica il confine: di suono. di sillaba. di morfema. di parola.

Il simbolo (#) indica il confine: di suono. di sillaba. di morfema. di parola.

La scienza che si occupa della funzione linguistica dei suoni è la: fonetica. fonematica. fonologia. fonografia.

La scienza che studia l'aspetto fisico dei suoni è la: fonetica. fonologia. fonografia. fonematica.

Il fenomeno della distribuzione riguarda: il contesto in cui un suono può comparire. l'aspetto fisico del suono. l'aspetto astratto del suono. la corretta pronuncia dei foni.

Le occlusive tra loro: hanno simile distribuzione. hanno distribuzione differente. non possono avere la distribuzione simile. hanno identica distribuzione per forza.

I suoni del linguaggio articolato sono: fonemi. allofoni. foni. lettere.

I foni hanno valore linguistico quando: sono contrastivi. sono distributivi. sono realizzabili. sono distintivi.

I caratteri pertinenti del fonema: sono contrastivi. sono distributivi. sono realizzabili. sono distintivi.

Quando due suoni ricorrono nelle medesime posizioni e non possono essere scambiati senza con ciò mutare il significato delle parole o renderle irriconoscibili, allora questi due suoni sono realizzazioni fonetiche di due diversi fonemi. Questa appena descritta è: la prima regola di Trubeckoj. la terza regola di Trubeckoj. la prima regola di Jakobson. la terza regole di Jakobson.

La terza regola di Trubeckoj afferma che: quando due suoni della stessa lingua compaiono nelle medesime posizioni e si possono scambiare fra loro senza causare variazione di significato della parola, questi due suoni sono soltanto varianti fonetiche facoltative di un unico fonema. se pronuncio Rosa con la R italiana o con la R tipica del francese non avrò due parole di diverso significato, quindi le due R sono VARIANTI LIBERE di uno stesso fonema. quando due suoni ricorrono nelle medesime posizioni e non possono essere scambiati senza con ciò mutare il significato delle parole o renderle irriconoscibili, allora questi due suoni sono realizzazioni fonetiche di due diversi fonemi. quando due suoni di una lingua, simili dal punto di vista articolatorio, non ricorrono mai nelle stesse posizioni, essi sono due varianti combinatorie dello stesso fonema.

Il contesto in cui ricorrono gli allofoni si definisce: distribuzione complementare. distribuzione distributiva. distribuzione contrastiva. distribuzione americana.

Nelle parole [s]era e ro[z]a nella pronuncia italiana settentrionale, [s] e [z]: sono due fonemi. sono un fono e un fonema. sono due alloglotti. sono due realizzazioni dello stesso fonema.

Gli allofoni sono: imprevedibili. ipotizzabili. prevedibili. supponibili.

Dei suoni che l'essere umano può produrre: una gran parte è destinata alla comunicazione. tutti vengono destinati alla comunicazione. una minima parte viene destinata alla comunicazione. nessuno viene destinato alla comunicazione.

I fonemi sono suoni: atti alla pura produzione sonora umana. atti a comunicare. inutili alla comunicazione. utili alla comunicazione, ma non sono i soli atti a questo scopo.

I fonemi: se combinati tra loro si influenzano a vicenda. non si influenzano mai. si influenzano a vicenda solo in alcuni casi specifici. subiscono l'influenza delle consonanti bilabiali.

Quando l'aria fuoriesce solo dalla bocca avremo suoni: nasali. orali. sordi. sonori.

Il punto di articolazione è quello in cui: vibrano le corde vocali. passa l'aria. si dispongono gli organi fonatori. l'aria viene ostacolata.

La sonorità è data: dall'occlusione dell'aria che esce dai polmoni. dalla vibrazione delle corde vocali. dalla vibrazione della trachea. dallo spostamento del velo palatino.

Le consonansti sono: sempre sonore. sia sorde che sonore. sempre sorde. sorde solo se sono semiconsonanti.

Le vocali sono: sempre sonore. sia sorde che sonore. sempre sorde. sorde solo se sono semiconsonanti.

I suoni dell'italiano sono: Circa 60. Circa 20. Circa 30. Circa 40.

In una tabella il suono sordo si trova: A destra. A sinistra. Indifferentemente a destra o sinistra. Mai a sinistra.

La terza fase dell'articolazione di una consonante è: Rilascio. Tenuta. Articolazione. Impostazione.

La classificazione in bilabiali, alveodentali, ecc è sviluppata per: Modo. Luogo. Zona. Indice.

P, t, d, b,k, g sono consonanti: Affricate. Velari. Fricative. Occlusive.

F e V sono consonanti: Affricate. Velari. Fricative. Occlusive.

La R è una conosnate: Liquida laterale. Liquida nasale. Liquida affricata. Liquida vibrante.

Il suono gn in vigna è costituito da una consonante: Palatale nasale. Palatale liquida. Palatale occlusiva sorda. Liquida laterale sonora.

Un nesso consonantico composto da tre consonanti: Non esiste in italiano. Esiste in lingua slave ma non nelle lingue romanze. Non esiste se la prima lettera è R. Esiste se la prima lettera è R.

In uno iato: L'unione di vocale e semivocale non fa sillaba. L'unione di due vocali non fa sillaba. L'unione di due semivocali non fa sillaba. L'unione di due vocali fa sillaba a sé.

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