linguistica italiana 10
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Título del Test:![]() linguistica italiana 10 Descripción: dalla lezione 64 alla lezione |




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Il ricorso agli arcaismi da parte di Leopardi dipende dalla sua volontà di. allontanare il linguaggio poetico dall'uso quotidiano. conferire alla lingua poetica la dignità letteraria delle lingue classiche. riportare il linguaggio poetico alla dignità dell'antica lingua letteraria. imitare la grande poesia della tradizione letteraria italiana del Trecento e del Cinquecento. Vincenzo Monti. sostenne blandamente le idee puristiche di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma fu un fiero avversario di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma evidenziò diversi errori contenuti nel Vocabolario della Crusca. osteggiò fieramente le idee puristiche di Antonio Cesari. Qual è la parafrasi corretta dei versi leopardiani e paventò la morte / chi la vita aborrìa. e temette la morte chi detestava la vita. e temette la morte chi aboliva la vita. e fu spaventato dalla morte chi era detestato dalla vita. e affrontò la morte chi detestava la vita. La sintassi della Quiete dopo la tempesta di Leopardi è caratterizzata. dalla paratassi e dal polisindeto. dall'ipotassi e dall'asindeto. dalla paratassi e dall'asindeto. dall'ipotassi e dal polisindeto. Nel sintagma sgombrasi del v. 6 della Quiete dopo la tempesta abbiamo un. arcaismo fonetico. arcaismo morfologico. arcaismo sintattico. arcaismo lessicale. La lingua del Fermo e Lucia è caratterizzata. da un fondo di fiorentino contemporaneo e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di lombardo e da vari elementi toscani e francesi. da un fondo di toscano letterario e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di italiano parlato e da vari elementi lombardi e francesi. Nell'edizione finale dei Promessi sposi Manzoni si orientò. verso una lingua genericamente toscana. verso la lingua letteraria. verso il fiorentino delle classi popolari. verso il fiorentino dell'uso colto. Le scelte linguistiche operate da Manzoni nella prima edizione dei Promessi sposi sono determinate dalla volontà di. avvicinarsi il più possibile alla lingua dell'uso medio. avvicinarsi il più possibile alla lingua letteraria di base toscana. avvicinarsi il più possibile all'uso toscano contemporaneo. avvicinarsi il più possibile alla lingua parlata. Il Dizionario della lingua italiana di Tommaseo-Bellini. ha come modello il fiorentino vivo, diversamente dal Giorgini-Broglio. ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, come il Giorgini-Broglio. ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, diversamente dal Giorgini-Broglio. ha come modello il fiorentino vivo, come il Giorgini-Broglio. Quale di queste idee non rispecchia le idee di Manzoni espresse nella relazione Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla?. La diffusione del fiorentino vivo doveva avvenire tramite l'invio di insegnanti elementari toscani. Ai parlanti e agli scriventi non toscani doveva essere proposto come modello il fiorentino dell'uso colto. L'unificazione linguistica non poteva essere raggiunta proponendo agli italiani una lingua già esistente e omogenea. L'unificazione linguistica doveva procedere 'sostituendo' a ciascun dialetto la lingua fiorentina. La revisione che porta dall'edizione Ventisettana dei Promessi sposi alla Quarantana comporta sistematicamente la sostituzione. di forme genericamente toscane con espressioni tipicamente fiorentine. di forme arcaiche e letterarie con cultismi. di forme del fiorentino popolare con espressioni del fiorentino dell'uso colto. di forme arcaiche e letterarie con espressioni dell'uso vivo. Secondo Graziadio Isaia Ascoli, l'unificazione linguistica. doveva essere raggiunta attraverso la diffusione della lingua letteraria di base fiorentina. doveva essere raggiunta attraverso un intervento guidato dalle istituzioni. doveva essere raggiunta attraverso il sistema scolastico. dipendeva da fattori extralinguistici. La lingua del romanzo I Malavoglia. è un italiano ricco di termini dialettali siciliani, e caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un italiano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un siciliano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. è un italiano di tipo fiorentino, caratterizzato da vari tratti tipici del parlato. Quale di questi procedimenti è tra quelli impiegati da Verga per produrre l'impressione di un'oralità popolare?. il discorso indiretto libero. il ricorso a sicilianismi morfologici e fonetici. la dislocazione a destra e a sinistra. il ricorso a sicilianismi lessicali. I testi veristi di Giovanni Verga si incardinano su due procedimenti fondamentali. l'impegno politico e l'impersonalità. l'impegno politico e la scientificità della letteratura. l'impersonalità e la regressione del narratore. la scientificità della letteratura e la regressione del narratore. Quale procedimento sintattico appare dominante nella lirica pascoliana L'assiuolo?. anastrofe. iperbato. enclisi pronominale. asindeto. Nella sua opera, Giovanni Pascoli. cerca di avvicinare la lingua della poesia alla lingua parlata. si attiene alla distinzione classica che separava gli argomenti sublimi da quelli umili. riprende tematiche e motivi tipici del Positivismo europeo. canta esclusivamente realtà umili e dimesse. Il progetto linguistico di D'Annunzio è quello. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, recuperando forme medievali e classiche direttamente dalle fonti. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando al linguaggio lirico di tradizione petrarchesca. di avvicinare la lingua poetica a quella parlata, recuperando forme dalla lingua quotidiana. di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando alla lingua letteraria tradizionale. La lirica dannunziana Nella belletta presenta già nel titolo una citazione di un testo di. Orazio. Virgilio. Dante. Petrarca. La forma pèrsica che si incontra nella lirica dannunziana Nella belletta è. un allotropo di pèsca. un allomorfo di pèsca. un allofono di pèsca. una variante dialettale di pèsca. Quale di queste affermazioni è falsa?. Un elemento che distingue la lingua di Montale da quella dei contemporanei è la sua evidente letterarietà. Il linguaggio poetico dei futuristi appare caratterizzato dal 'cozzo dell'aulico col prosaico'. Ungaretti persegue l'isolamento della parola al fine di recuperarne la purezza originaria. In Saba, aulicismi e lingua quotidiana convivono armonicamente in un tono medio. Quale di questi eventi non ebbe effetti significativi sulla diffusione dell'italiano nella prima metà del Novecento?. la Grande guerra (1915-1918). l'innalzamento dell'obbligo scolastico. il regime fascista. la mobilitazione delle masse popolari. Don Lorenzo Milani contestava. la mancanza di specifiche conoscenze tecniche da parte degli insegnanti. il ruolo avuto dalla classe dominante nell'annosa questione della lingua. gli errori concettuali compiuti dagli insegnanti nella correzione degli elaborati. il modello linguistico proposto dalla scuola, anacronistico e letterario. Quale di queste misure di politica linguistica fu intrapresa dal regime fascista?. la promozione e la valorizzazione dei dialetti. la difesa delle minoranze linguistiche. il sostegno dell'attività lessicografica della Crusca. il rifiuto delle parole straniere. Quali di questi fattori non ha facilitato il regresso della dialettofonia nel Novecento. il decollo industriale. l'avvento della televisione. le ondate migratorie all'interno e verso l'estero. le iniziative del regime fascista contro l'uso del dialetto. Quale di queste caratteristiche è tipica dell'italiano aziendale?. uso di lessico prevalentemente denotativo. precisione e univocità dei termini. uso di lessico tecnico-scientifico. uso di tecnicismi collaterali. Quali fra queste caratteristiche non appartiene al linguaggio tecnico scientifico novecentesco?. La tendenza a coniare parole nuove da basi greche e latine. L'impiego di parole straniere. L'uso di sigle. Lo scarso uso di prefissoidi e suffissoidi. |