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Linguistica Italiana

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Título del Test:
Linguistica Italiana

Descripción:
Docente: Giola Marco (lez. 2-3)

Fecha de Creación: 2025/11/24

Categoría: Otros

Número Preguntas: 10

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Che l’italiano sia la lingua ufficiale d’Italia: è detto nello Statuto autonomico della Provincia di Bolzano. è detto sia nella Costituzione che nella legge 1999/482. è detto espressamente nella Costituzione. è detto nello Statuto autonomico della Provincia di Bolzano e nella legge 1999/482.

La variazione diafasica: indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, in relazione allo spazio. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall’appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali.

La ‘Slavia veneta’ è: una regione di lingua slovena in Veneto. una regione della ex-Iugoslavia in cui si parlava veneto. una regione di lingua slovena in Friuli (provincia di Udine). una regione della Slovenia dove si parla veneto.

La legge n° 482 del 15 dicembre 1999, riconosce come lingue di minoranze: i dialetti italiani. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese. sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, francese.

Una «varietà» di lingua è individuata: dalla presenza di una grande variabilità di tratti linguistici al suo interno. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con fattori extralinguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlabili con l’area geografica e la classe sociale del parlante.

Alessandro Manzoni, nella versione definitiva dei I promessi sposi adottò: la lingua coeva della classe colta della città di Firenze. il fiorentino vivo del secolo XVI, sul modello di Machiavelli. la lingua coeva della classe colta della città di Milano. il fiorentino del Trecento, sul modello di Bembo.

La maggiore regressione della dialettofonia si ebbe: durante il regime fascista. nel secondo dopoguerra (anni Cinquanta e Sessanta del Novecento). subito dopo l’Unità d’Italia, nel 1861. subito dopo l’Unità d’Italia, nel 1945.

La lingua proposta dal Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612) corrisponde: al fiorentino del Quattrocento. al fiorentino del Cinquecento. al fiorentino del Trecento. al fiorentino del Seicento.

La base dell’italiano moderno è: nel fiorentino del Cinquecento. nel fiorentino del secolo XVII. nel fiorentino moderno. nel fiorentino del secolo XIV.

La tesi proposta da Pietro Bembo prevedeva l’adozione: del fiorentino del secolo XVI. della lingua in uso presso la corte papale. di una lingua modellata sul greco e sul latino. del fiorentino del Trecento.

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