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linguistica italiana2

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Título del Test:
linguistica italiana2

Descripción:
Bertolini Lucia

Fecha de Creación: 2022/10/22

Categoría: Otros

Número Preguntas: 37

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07. Il seguenttoe vocalismo tonico. è il cosiddetto vocalismo pan-romanzo. è il cosiddetto vocalismo rumeno. è considerato vocalismo siciliano. è il cosiddetto vocalismo sardo.

Cosa è uno iato?. La sequenza di due vocali appartenenti ad una stessa sillaba. La sequenza di due semivocali appartenenti a sillabe diverse. La sequenza di vocale + semivocale o di semivocale + vocale. La sequenza di due vocali.

09. La labiovelare iniziale latina. si evolve sempre riducendosi all'elemento occlusivo. si conserva davanti ad A, altrimenti si riduce perdendo l'elemento occlusivo (> /w/). si conserva sempre. si conserva davanti ad A, altrimenti si riduce perdendo l'elemento labiale (>/K).

10. L'anafonesi è un fenomeno fonetico. che interessa vocali toniche latine /Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ / solo in alcuni contesti. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ / solo in alcuni contesti. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ē Ō Ŭ / in ogni contesto. che interessa le vocali toniche latine / Ĭ Ĕ Ŏ Ŭ / in ogni contesto.

11. Il dittongamento toscano avviene nel rispetto delle tre seguenti condizioni. da E e O brevi latine, fuori d'accento, in sillaba chiusa. da E e O brevi latine, sotto accento, in sillaba aperta. da E e O brevi latine, sotto accento, in sillaba chiusa. da E e O brevi latine, fuori d'accento, in sillaba aperta.

12. Qual è la sorte romanza dei dittonghi latini?. Il monottongo. Il monottongo per AU in tutta la Romània, il monottongo per AE e OE solo in alcune zone della Romània, compreso il territorio italiano. Il monottongo per AE in tutta la Romània, il monottongo per AU e OE solo in alcune zone della Romània, compreso il territorio italiano. Il monottongo per AE e OE in tutta la Romània, il monottongo per AU solo in alcune zone della Romània, compreso il territorio italiano.

13. In che cosa si distingue il vocalismo tonico siciliano dal corrispondente fiorentino (panromanzo)?. Entrambi i vocalismi tonici sono eptavocalici. Entrambi i vocalismi tonici sono pentavocalici. Il vocalismo tonico siciliano è eptavocalico, quello fiorentino è pentavocalico. Il vocalismo tonico siciliano è pentavocalico, quello fiorentino è eptavocalico.

Rispetto al latino il vocalismo tonico sardo. perde la differenza fonologica di quantità (dieci vocali) e vi sostituisce una differenza di timbro (cinque vocali). conserva la differenza fonologica di quantità (dieci vocali), ma associandovi una differenza di timbro, crea un sistema a sette vocali. perde la differenza fonologica di quantità (dieci vocali) e vi sostituisce in parte una differenza di timbro (sette vocali). perde la differenza fonologica di quantità (dieci vocali), conservando la differenza di timbro (cinque vocali).

Indicate la risposta errata. L'anafonesi è un fenomeno fonetico che interessa la e chiusa e la o chiusa solo in particolari contesti fonetici. L'anafonesi è un fenomeno fonetico che riguarda la e e la o chiusa in contesto fonetico palatale e la sola e chiusa in contesto fonetico velare. L'anafonesi è un fenomeno fonetico di innalzamento della e chiusa e della o chiusa rispettivamente in i e u. L'anafonesi è un fenomeno fonetico che interessa la e chiusa e la o chiusa in tutti i contesti.

L'anafonesi. distingue il fiorentino e i dialetti settentrionali dai dialetti meridionali. distingue il fiorentino e i dialetti meridionali dai dialetti settentrionali e dall'italiano. distingue il fiorentino dall'italiano e dai dialetti settentrionali e meridionali. distingue il fiorentino e l'italiano e dai dialetti settentrionali e meridionali.

Quale di queste affermazioni è falsa?. Il sistema fonologico del siciliano ha cinque vocali toniche. Il sistema fonologico del siciliano ha tre vocali atone. In siciliano le vocali latine Ĕ (e breve) e Ŏ (o breve) non dittongano. In siciliano le vocali latine E (e lunga) e O (o lunga) evolvono rispettivamente in /3/ e /c/ [vocali girate].

18. Perché aura < AURAM è un latinismo?. perché nel passaggio dal latino al volgare -RA- avrebbe dovuto evolversi in /ja/. perché nel passaggio dal latino al volgare il dittongo AU si è evoluto in /o/. perché nel passaggio dal latino al volgare i nomi femminili diventano maschili. perché nel passaggio dal latino al volgare il dittongo AU si è evoluto in /c/ [girato].

Il dittongamento toscano avviene nel rispetto delle tre seguenti condizioni. da E ed O brevi latine, fuori d'accento, in sillaba chiusa. da E ed O lunghe latine, sotto accento, in sillaba chiusa. da E ed O brevi latine, fuori d'accento, in sillaba aperta. da E ed O brevi latine, sotto accento, in sillaba aperta.

Quale delle seguenti forme non presenta il fenomeno della chiusura delle vocali toniche in iato?. Ĕ(G)O > EO > io. DĔUM > Dio. TŬUM > tuo. SENIOREM > signore.

L'articolo. deriva da un'attenuazione semantica del dimostrativo ILLUM (IPSUM in Sardegna). deriva da un'attenuazione semantica dell'articolo ILLUM (IPSUM in Sardegna). deriva da una specializzazione semantica del dimosttrativo ILLUM (IPSUM in Sardegna). deriva da una specializzazione semantica di ILLUM (IPSUM in Sardegna).

Cosa si intende per "segno diacritico"?. Per segno diacritico si intende un segno alfabetico che serve a non confondere le parole. Per segno diacritico si intende un segno alfabetico che serve a distinguere parole omofone. Per segno diacritico si intende un segno che serve a distinguere l'etimologia della parola. Per segno diacritico si intende un segno alfabetico o paragrafematico che non ha significato fonetico autonomo, con lo scopo di indicare l'esatta pronuncia o distinguere parole omografe.

L'articolo. continua l'articolo latino. è una formazione romanza. è una formazione italiana. è una formazione della parte occidentale della Roània.

In quali contesti nasce la forma debole dell'articolo determinativo maschile?. Dopo parola uscente in consonante. Davanti a parola uscente in vocale. Davanti a parola uscente in consonante. Dopo parola uscente in vocale.

Dal latino all'italiano, nei nessi di consonante + L. la L diventa una sonante. la L si conserva. la L diventa la vocale /i/. la L diventa la semivocale /j/.

Il piucheperfetto latino. in alcune zone del Settentrione d'Italia è conservato per esprimere il congiuntivo. in alcune zone del Meridione d'Italia è conservato per esprimere il condizionale. non ha avuto continuatori sul territorio italiano. in alcune zone del Meridione d'Italia è conservato per esprimere il congiuntivo.

Qual è l'ordine delle parole imposto dalla perdita della declinazione nominale e dalla coniugazione verbale latine?. SCV. VSC. CVS. SVC.

A quale caso della declinazione latina si fa risalire l'origine delle parole italiane?. All'accusativo. Per la maggior parte al nominativo. Al nominativo. Per la maggior parte all'accusativo.

La perdita della declinazione nominale latina avvenne. progressivamente: in una prima fase il sistema a sei casi si ridusse ad un sistema bicasuale, poi anche esso si ridusse di solito con la perdita del caso nominativo e la sopravvivenza del solo nominativo. in due fasi, con la perdita prima dei casi genitivo, dativo, vocativo, ablativo e poi degli altri. una volta per tutte, con la perdita di tutti i casi tranne l'accusativo. progressivamente: in una prima fase il sistema a sei casi si ridusse ad un sistema bicasuale, poi anche esso si ridusse di solito con la perdita del caso nominativo e la sopravvivenza del solo accusativo.

I fonemi italiani /ʧ/ (per es. cero) e /ʤ/ (per es. gelo). derivano dalla palatalizzazione di /k/ e /g/ latine davanti a vocali posteriori o velari. esistevano già in latino. derivano dalla palatalizzazione di /k/ e /g/ latine davanti a vocali di grado medio chiuse. derivano dalla palatalizzazione di /k/ e /g/ latine davanti a vocali anteriori o palatali.

Quale di queste parole non è un latinismo?. aura. laude. vezzo. tribulazione.

Le forme dell'articolo determinativo maschile si sono prodotte secondo la sequenza cronologica. (IL)LUM > lo > 'l > il/el. (ĬL)LUM > 'l, da cui sono discesi contemporaneamente lo per un verso e il per l'altro. ĬL(LUM) > il > 'l > lo. ĒL(LUM) > el > 'l > il.

Qual è l'origine del condizionale romanzo?. Il condizionale romanzo è la continuazione del congiuntivo latino che esprimeva il modo condizionale. Il condizionale romanzo è una forma perifrastica formata dalla forma monossillabica del perfetto indicatìvo di HABERE, *EI + l'infinito del verbo. Il condizionale romanzo è una forma perifrastica formata dall'infinito del verbo + la forma monosillabica del presente di HABERE, *AO. Il condizionale romanzo è una forma perifrastica formata dall'infinito del verbo + a forma monossillabica del perfetto indicatìvo di HABERE, *EI.

Il passivo. latino viene affiancato da una perifrasi composta dal verbo "essere" + participio passato del verbo. latino ha diretti continuatori nelle lingue romanze. latino viene sostituito da una perifrasi composta dal verbo "avere" + participio passato del verbo. nel passaggio dal latino al volgare viene ricreato ex novo.

Qual è l'origine del futuro romanzo?. Il futuro romanzo è la continuazione del futuro sintetico latino. Il futuro romanzo è una forma perifrastica formata dalla forma monosillabica del presente indicativo di HABERE, *AO + l'infinito del verbo. Il futuro romanzo è una forma perifrastica formata dall'infinito del verbo + la forma monosillabica del perfetto indicativo di HABERE, *EI. Il futuro romanzo è una forma perifrastica formata dall'infinito del verbo + la forma monosillabica del presente indicativo di HABERE, *AO.

La più antica produzione letteraria italiana. è sia in prosa sia in poesia, ma la poesia è maggiormente rappresentata da opere originali, mentre la prosa è piuttosto rappresentata da volgarizzamenti. è in poesia e in prosa indifferentemente. è in prosa. è in poesia.

I volgarizzamenti del Duecento sono di preferenza. traduzioni di opere morali esclusivamente dal francese. traduzioni dal latino esclusivamente di oere romanzesche. traduzioni dal francese. traduzioni dal latino.

In genere la prosa del Duecento è caratterizzata come. stilisticamente variata. ipotattica. ricca dal punto di vista lessicale. paratattica.

Indicate la risposta errata. Nel Duecento era viva l'alternanza fra forme toniche dittongate(per es. lieva) e forme atone non dittongate (per es. levasse). Nel Duecento era viva l'alternanza etimologica fra forma dittongata del pass. rem. (puose /pwɔze/) e forma non dittongata del pres. Indicativo (pone /pone/). Nel Duecento il dittongo toscano dopo consonante palatale tendeva a ridursi al monottongo. Nel Duecento il dittongo toscano dopo cons. + r era ormai ridotto al monottongo.

La più antica produzione letteraria italiana. è in poesia. è sia in prosa che in poesia, ma la prosa è prevalentemente rappresentata da opere originali mentre la poesia è rappresentata da ttraduzioni. è in prosa e in poesia indifferentemente. è in prosa.

La prosa letteraria italiana del Duecento è costituita per lo più. da opere tradotte dal latino (per lo più di carattere romanzesco) e da opere tradotte dal francese (per lo più di contenuto morale). da opere tradotte dal francese per lo più di carattere romanzesco e di contenuto morale. da opere tradotte dal latino per lo più di carattere romanzesco. da opere originali.

Quali sono gli ambiti tematici della più antica produzione in prosa letteraria italiana?. Retorico/oratorio, morale e più genericamente relativo al comportamento, scientifico, storico e infine di intrattenimento. Prevalentemente di intrattenimento, come per esempio i romanzi cavallereschi. Scientifico (e medico) e morale. Di impegno nel mondo cittadino e comunale.

Quali sono i più antichi testi in prosa italiana di carattere letterario?. La traduzione di Vegezio di Bono Giamboni. I volgarizzamenti di alcuni trattati di Albertano da Brescia. La "Rettorica" di Brunetto Latini. Le opere di Guido Faba, l'Omelia padovana, il volgarizzamento veneziano del "Pamphilus", i romaneschi "Mirabilia urbis Rome" e il "Liber ystoriarum".

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