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master di secondo livello 4

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Título del Test:
master di secondo livello 4

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domande per esercitarsi

Fecha de Creación: 2024/12/09

Categoría: Otros

Número Preguntas: 100

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Il Testo unico della sicurezza sul lavoro è: D. Lvo 81/08. D. Lvo 18/08. D. Lvo 89/55. D. Lvo 626/94.

Il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza: è designato all'interno della RSU oppure dall'assemblea dei lavoratori;. è scelto dal datore di lavoro. viene selezionato dal medico competente. viene eletto nel Consiglio di istituto.

Il sistema di prevenzione e protezione deve: consultare il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza in maniera da informare e coinvolgete tutti. essere dotato di professionalità esterne per garantire un buon livello di qualità degli interventi. scegliere le figure di riferimento: assetti, preposti, figure. esaminare i fattori di rischio e redigere il DVR.

Il documento di valutazione del rischio è elaborato: dal Dirigente scolastico supportato dal RSPP. dal dirigente scolastico senza alcun supporto. dagli addetti, preposti e referenti. dal rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Il datore di lavoro puo' delegare. il controllo dei presidi di primo soccorso di cui al D.M.388/03. la nomina del medico competente. nulla di quanto attiene alla sicurezza. i suoi compiti e le sue responsabilità.

L'organigramma della sicurezza prevede la presenza: del Medico competente. del tecnico comunale/provinciale tenuto alla manutenzione degli edifici. del Comandante della polizia municipale per le prove di evacuazione. degli insegnanti apri-fila e chiudi-fila.

Il RSPP Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. deve essere selezionato mediante evidenza pubblica. è una figura elettiva. non assume un compito di grande importanza. è un lavoratore che viene incaricato di alcune mansioni relative alla sicurezza.

Il medico competente deve essere: specializzato in Medicina del Lavoro. specializzato in Medicina generale. specializzato in Fisiopatologia. specializzato in Psichiatria.

Gli addetti all'emergenza ed al servizio di prevenzione e protezione: possono rifiutare la funzione inquanto non obbligatoria. non possono rifiutare l'incarico e la relativa formazione se non per giustificato motivo. devono seguire prima dei corsi all'università e successivamente assumere il ruolo prescritto. possono rifiutare se hanno la L. 104/92.

Nella valutazione dei rischi: deve essere redatto un documento (DVR) in maniera analitica e sistematica. non ci sono indicazioni specifiche. la scuola deve ascoltare i commenti di tutti. occorre scattare le foto delle situazioni di rischio.

Il Dirigente scolastico, secondo le norme vigenti richiamate dal D. Lvo 81/08: è il datore di lavoro nella scuola. non è il datore di lavoro nella scuola. è il responsabile del servizio di prevenzione e protezione. non risponde degli atti emessi dal RSPP.

L'art. 18, comma 3, D.lgs. 81/2008 (T.U.S. -Testo Unico della Sicurezza) sancisce: il modello "distributivo" delle responsabilità nella scuola quasi a creare un sistema a "staffetta" che investe diversi soggetti istituzionali. un modello privatistico. un modello di responsabilità totale per il datore di lavoro. un modello di natura amministrativa per la gestione della sicurezza.

Un guasto, un'avaria di un dispositivo o di una funzionalità, una crepa nel muro o un dislivello del pavimento, solo per citare esempi tipici: creano di fatto una probabilità di rischio che il datore di lavoro è obbligato a contenere. sono eventi che non possono essere governati dal datore di lavoro. non devono destare preoccupazioni di sorta. vanno annotati nel DVR.

Il documento di valutazione del rischio è un adempimento che deve essere assicurato: dall'ente proprietario dell'edificio. dal dirigente scolastico senza alcun supporto. dagli addetti, preposti e referenti.

Il RSPP Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: deve essere selezionato mediante evidenza pubblica definita del D. Lvo 81/08. non necessita di particolari requisiti. cura e prove di evacuazione dalla scuola. deve essere una persona legata da incarico fiduciario come da codice civile.

Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione RSPP: non risponde in termini di responsabilità. deve essere un tecnico comunale autorizzato. è un professionista in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all'articolo 32 del D. Lgs. 81/2008. dispone ordini di servizio in materi adi sicurezza.

Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, tra l'altro: assume poteri e responsabilità in caso di assenza del datore di lavoro. è una figura elettiva. assicura la presenza e la partecipazione alle consultazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza;. può essere un lavoratore che, senza altri requisiti viene incaricato di alcune mansioni relative alla sicurezza.

Nei percorsi formativi per i lavoratori addetti alla sicurezza: vengono approfonditi anche aspetti che attengono alla ergonomia ed allo stress da lavoro correlato. viene messo a posto l'aspetto documentale. si propende alla semplificazione dei contenuti. si acquisiscono titoli di punteggio per la graduatoria interna.

dopo aver adempiuto alla valutazione dei rischi il datore di lavoro, insieme a l RSPP deve: disporre il miglioramento della sicurezza e praticabilità delle vie di accesso e fuga dagli edifici, la cartellonistica di sicurezza, la manutenzione dei presidi antincendio e dei relativi dispositivi di protezione ove esistenti. seguire prima dei corsi all'università per mantenere il ruolo rivestito. mantenere l'incarico e la relativa formazione. stare al passo con l'evoluzione dei tempi.

nelle modifiche normative più recenti di cui alla Legge 17 dicembre 2021 n. 215 è stabilito che il DVR: sarà redatto dal dirigente dell'istituzione scolastica congiuntamente all'amministrazione tenuta, ai sensi delle norme o delle convenzioni vigenti, alla fornitura e manutenzione degli edifici. Si propende alla semplificazione dei contenuti. non subisce alcuna modifica. deve essere continuamente rivisto sulla base delle indicazioni dell'ente proprietaroio.

La nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione RSPP: è un adempimento non delegabile per il Dirigente scolastico quale datore di lavoro. è un adempimento delegabile al DSGA dal Dirigente scolastico quale datore di lavoro. è un adempimento delegabile dal datore di lavoro ai suoi collaboratori. non compete al datore di lavoro ma all'ente che deve assicurare la fornitura e la manutenzione degli edifici scolastici.

Nell'esercizio delle proprie funzioni: il RSPP collabora con il Dirigente scolastico nel definire i piani ed i protocolli di sicurezza. il RSPP deve seguire le indicazioni dell'ente locale. il RSPP non deve dar conto a nessun altro. il RSPP deve consultare lo specialista in medicina del lavoro.

Il RSPP, quando necessario, mantiene rapporti: con le autorità e gli organi di vigilanza, controllo e polizia. con l'ordine degli ingegneri. con l'università. con gli altri RSPP del territorio.

Tra le attività che il RSPP deve realizzare emerge quella di: collaborare con il datore di lavoro e il Medico Competente alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi. svolgere i disegni delle piantine dalla scuola. collaborare con il sindaco e il Medico condotto alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi. scrivere le relazioni da inviare al capo ufficio lavori.

L'accordo Stato regioni del 7 Luglio 2016 prevede la formazione indispensabile per accedere alla funzione di RSPP: attraverso la frequenza di moduli propedeutici che devono essere seguiti a seconda del titolo di accesso ai corsi. attraverso la frequenza di moduli a scelta del formando. attraverso la frequenza di corsi universitari. mediante corsi on line di durata annuale.

Il RSPP è tenuto ad esercitare un continuo aggiornamento della propria formazione per ore minime complessive di aggiornamento fissate: in 40 ore nel quinquennio. in 30 ore nel quinquennio. in 140 ore nel quinquennio. in 80 ore nel quinquennio.

Il modulo C è il corso di specializzazione per le sole funzioni di RSPP, la durata complessiva: è di 24 ore. è variabile. è di 120 ore. è di 12 ore.

Nelle istituzioni scolastiche la nomina del RSPP richiede: che il Dirigente scolastico avvii una procedura di selezione tesa ad esplorare inizialmente la disponibilità di personale interno, avente i requisiti professionali per svolgere le mansioni e i compiti previsti. una convenzione con l'albo degli ingegneri. solo una circolare interna. nessun adempimento particolare.

Il più importante adempimento del datore di lavoro - Dirigente scolastico- che si avvale della collaborazione del RSPP: è costituito dalla Valutazione dei rischi e dalla redazione del relativo Documento di Valutazione dei Rischi. è costituito dalla stesura del piano di emergenza dell'edificio. è costituito dalla individuazione del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. è costituito dalla nomina del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione.

Il rischio biologico: è quello per i lavoratori esposti ad agenti biologici diversi: liquidi biologici, germi, rifiuti igienici. è quello per i lavoratori esposti all' amianto. è quello relativo alla cura del proprio corpo. è legato alle condizioni atmosferiche.

Le disposizioni dettate dagli artt. 37, 47, 50 del Dlgs. 81/2008 regolamentano. la figura, i compiti e le responsabilità del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. la figura, i compiti e le responsabilità del Medico del lavoro. la figura, i compiti e le responsabilità del RSPP. la figura, i compiti e le responsabilità del Datore di lavoro.

Scuole, aziende o unità produttive fino a 200 dipendenti: devono avere un solo RLS. non devono avere il RLS. devono avere due RLS. devono avere tre RLS.

Il RLS può essere: designato mediante individuazione nella RSU oppure , in carenza, può essere eletto dai lavoratori. scelto dal datore di lavoro. solo eletto. solo designato.

In qualunque maniera avvenga la nomina del RLS, altro compito del datore di lavoro secondo l'art. 18 comma 1, lettera a: è quello di effettuare la dovuta comunicazione all'INAIL della nomina dell'RLS, la norma prevede che tale comunicazione deve avvenire annualmente. è quello di effettuare la dovuta comunicazione all'ASL della nomina dell'RLS, la norma prevede che tale comunicazione deve avvenire annualmente. è quello di effettuare la dovuta comunicazione all'Agenzia delle entrate della nomina dell'RLS, la norma prevede che tale comunicazione deve avvenire annualmente. è quello di effettuare la dovuta comunicazione alle Organizzazioni sindacali della nomina dell'RLS, la norma prevede che tale comunicazione deve avvenire annualmente.

Il RLS esercita una serie di funzioni attraverso: quattro funzioni. due funzioni. tre funzioni. una sola funzione.

Come previsto dall'art. 50 del D.lgs. 81/08) il RLS, tra l'altro: promuove le attività per la salute e la sicurezza quali l'elaborazione, l'individuazione e l'attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori. promuove le attività per la salute e la sicurezza quali il recupero delle ferie non gosute e la richiesta del pagamento delle prestazionmi aggiuntive. si occupa delle Sanzioni ai lavoratori. redige il DVR.

Il RLS può chiedere al Datore di Lavoro le informazioni e le documentazioni aziendali inerenti tra l'altro: la Valutazione dei rischi e le relative misure di prevenzione. il permesso orario per un lavoratore. l'ammontare delle ore lavorative straordinarie. il piano annuale del Collegio.

Il RLS deve essere consultato/a in maniera preventiva e tempestiva in occasione: dell'organizzazione della formazione del lavoratore incaricato dell'attività d pronto soccorso, della lotta antincendio e del piano di evacuazione. delle festività nazionali. del pagamento dei contributi. del verificarsi di un infortunio di uno studente.

. Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza può essere scelto del datore di lavoro: mai. sempre. talvolta. spesso.

Gli obblighi del Datore di Lavoro nei confronti del Rappresentante sono: stabiliti dall'articolo 50 che elenca le attribuzioni del RLS. stabiliti dall'articolo 21 che elenca le attribuzioni del RLS. stabiliti dall'articolo 189 che elenca le attribuzioni del RLS. stabiliti dall'articolo 128 che elenca le attribuzioni del RLS.

La sorveglianza sanitaria a scuola: è obbligatoria. è obbligatoria solo se ci sono lavoratori fragili. è obbligatoria solo se ci sono lavoratori con disabilità. non è obbligatoria.

La sorveglianza sanitaria: è subordinata alla valutazione dei rischi presenti nell'ambiente di lavoro di riferimento. è subordinata alla valutazione del numero dei lavoratori fragili presenti all'interno della scuola. non è subordinata alla valutazione dei rischi presenti nell'ambiente di lavoro di riferimento. è subordinata alla valutazione al numero di lavoratori portatori di handicap nella scuola.

Il medico competente: collabora con il Dirigente scolastico, con il Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione e con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. collabora con il Dirigente scolastico e con il Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione. collabora con il Dirigente scolastico per la valutazione dei rischi. redige il documento di valutazione dei rischi in piena autonomia.

I fattori di rischio che il medico competente deve valutare a scuola sono: fattori di rischio per la sicurezza e la salute (di tipo trasversale). fattori di rischio per la salute (di natura igienico-ambientale). fattori di rischio per la sicurezza (di natura infortunistica). fattori di tipo strutturali.

Il medico competente: è sempre nominato dal Dirigente scolastico della scuola. è sempre nominato dall'Azienda Sanitaria Locale del territorio di riferimento della scuola. è sempre nominato dall'INAIL. non è un obbligatoria la sua nomina.

La sorveglianza sanitaria a scuola è avviata: dal Dirigente Scolastico. dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). dal medico competente. dal Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione.

Il medico competente: è un laureato in medicina generale e specializzato in medicina del lavoro. è un laureato in medicina generale non specializzato. è un laureato in medicina generale specializzato in igiene e profilassi. è un laureato in medicina generale e specializzato in igiene ambientale.

Tra i compiti elencati solo uno NON rientra tra quelli svolti dal medico competente: redigere il documento di valutazione dei rischi (DVR). informare ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria. fornire informazioni ai lavoratori e ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. realizzare cartelle sanitarie per i lavoratori.

Le cartelle cliniche dei lavoratori sono: dal medico competente. custodite dal Dirigente Scolastico. dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA). dal Responsabile dei Servizi di Protezione e Prevenzione.

Il medico competente: è sempre obbligato all'aggiornamento professionale. non è obbligato all'aggiornamento professionale. è sempre obbligato all'aggiornamento professionale solo quando il Dirigente Scolastico organizza corsi di formazione. è obbligato all'aggiornamento professionale solo per l'acquisizione dell' Educazione Continua in Medicina (ECM).

I rischi di natura infortunistica sono quelli che riguardano: la sicurezza dei lavoratori. la salute dei lavoratori. la salute e sicurezza dei lavoratori. la sicurezza dell'immobile.

I rischi di natura igienico-ambientale sono quelli che possono provocare: malattie professionali. inquinamento dell'aria. inquinamento indoor. malattie per le quali si può chiedere l'astensione dal lavoro.

Per prevenzione sul lavoro si intende: l'insieme delle misure previste per evitare che si verifichi un evento dannoso. l'elenco completo dei dispositivi che i lavoratori devono indossare per non subire lesioni fisiche ed abrasioni. il complesso delle norme poste a tutela della salute dei lavoratori. la segnaletica della sicurezza.

Le malattie professionali possono essere causate: da fattori esterni che agiscono lentamente sulla persona addetta alle specifiche lavorazioni pericolose. da fatti esterni che agiscono rapidamente sulla persona e costituiscono un nesso di causa/effetto con la lesione. da evento dannoso, che si verifica in occasione di lavoro per una causa violenta, e che pregiudica, temporaneamente o permanentemente, la capacità lavorativa. da inquinamento indoor.

Se fatta rispettare, una idonea segnaletica, può esimere il Datore di Lavoro dall'obbligo di attuare le possibili misure per ridurre od eliminare il rischio: no. solo in aziende dove i lavoratori sono meno di 100. solo in aziende dove i lavoratori sono meno di 5. si.

La valutazione dei rischi si deve effettuare: ogni qualvolta si modifica il processo produttivo. solo all'inizio dell'avvio delle attività lavorative. a discrezionalità del Datore di Lavoro. solo in occasione di infortuni.

Le misure di Prevenzione hanno come obiettivo la riduzione del rischio: TRUE. solo quando la prevenzione interviene sul contesto lavorativo. solo quando la prevenzione è accompagnata dalla protezione. FALSE.

Chi è il responsabile del documento valutazione rischi: il Datore di Lavoro. il Datore di Lavoro, RSPP, RLS e tutti i lavoratori che costituiscono il SPPR. l'Ente gestore e/o proprietario dell'immobile. il RSPP.

A cosa è finalizzata la valutazione del rischio: alla definizione di un programma di prevenzione e delle misure di protezione da adottare. ad aumentare la responsabilità dei lavoratori, soprattutto se a contratto a tempo indeterminato. ad evitare che durante la ricognizione di ispettori o enti preposti siano imposti licenziamenti o provvedimenti similari. ad evitare incidenti durante le attività lavorative.

Nel D. Lgs. 81/08 la valutazione dei rischi dovuti a sostanze pericolose riguarda: agenti chimici, cancerogeni, mutageni, amianto. si fa esclusivamente per le aziende ove sono presenti laboratori di chimica. le eventuali lavorazioni che richiedano l'uso di solventi tossici. i preparati presenti nei laboratori di fisica, chimica, esercitazioni pratiche varie.

Le lesioni fisiche subite a seguito dell'impigliamento di un arto in un ingranaggio meccanico sono: infortuni sul lavoro. una malattia professionale. le conseguenze di una cattiva valutazione del rischio. rischi lavorativi.

Lavorando in una postazione allestita con videoterminale, le regolazioni del sedile e dello schienale della sedia, dell'inclinazione del monitor e delle luci artificiali e naturali, hanno lo scopo di: assicurare al lavoratore una postura ergonomica corretta e prevenire che il lavoratore possa subire nel tempo danni al proprio apparato muscolo-scheletrico delle spalle e del collo. garantire la comodità del lavoratore. evitare al lavoratori rischi alla vista. evitare rischi per la salute e la sicurezza del lavoratore.

Quale è la posizione corretta dello schermo di un videoterminale rispetto alla fonte di luce artificiale. perpendicolare alla fonte di luce. parallela alla fonte di luce. frontale alla fonte di luce. non vi è nessuna prescrizione al riguardo.

Che cosa è il "salva-vita": interruttore differenziale dell'impianto elettrico. un apparecchio medico. una medicina. la messa a terra dell'impianto elettrico.

I filtri degli apparecchi di condizionamento devono essere cambiati o puliti: secondo le indicazioni del libretto d'uso e manutenzione della macchina. se l'ambiente è polveroso. quando sono sporchi. almeno una volta all'anno.

La valutazione dello stress da lavoro correlato viene effettuata: dal Datore di lavoro. dal Medico competente. dal Personale medico abilitato (psicologo). solo nelle aziende con più di 50 lavoratori.

Limitatamente agli ambienti o locali il cui carico d'incendio superi i 30 kg/mq: deve essere installato un impianto di rivelazione automatica d'incendio, se fuori terra, o un impianto di estinzione ad attivazione automatica, se interrato. deve essere installato un impianto di estinzione ad attivazione automatica dei fumi. deve essere installato un impianto di spegnimento automatico d'incendio. deve essere presente un idrante.

Su quali parametri viene formulata la valutazione dello stress da lavoro correlato: analizzando indicatori aziendali, contesto del lavoro, contenuto del lavoro. attraverso colloquio con il datore di lavoro e/o personale specializzato. attraverso consultazione del RLS e del medico competente. sono stabiliti dal medico competente in base al comparto di rischio.

La scheda di sicurezza dei prodotti chimici è obbligatoria: per tutti i tipi di prodotti chimici presenti nel luogo di lavoro. solo per i prodotti chimici di laboratorio. per tutti i tipi di prodotti presenti nel luogo di lavoro, ad eccezione dei prodotti per la pulizia che contengono sulla confezione opportuna etichettatura. solo per i prodotti considerati ad alto rischio.

Quali sono gli elementi caratteristici che compongono il cosiddetto "triangolo del fuoco": combustibile, comburente e ossigeno. sorgente d'innesco, comburente e ossigeno. aria, carta/cartone, fuoco. sorgente d'innesco, combustibile e comburente.

La formazione dei lavoratori è finalizzata: all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie per svolgere la propria mansione per evitare enentuali danni per la salute e la sicurezza. all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie per svolgere la propria mansione per evitare eventuali danni durante le attività lavorative. all'acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie per svolgere la propria mansione lavorativa. all'acquisizione delle regole stabilite dalla politica aziendale.

La formazione deve avvenire in particolare in occasione dell'assunzione, del trasferimento e/o cambiamento di mansioni e dell'introduzione di nuove attrezzature di lavoro, tecnologie, sostanze pericolose: è vero. è falso. solo nei casi espressamente previsti. massimo entro 90 giorni dall'assunzione.

La durata, i contenuti minimi e le modalità della formazione: sono definiti mediante accordo in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. sono di volta in volta regolati da accordi di comparto. sono definito dal RSPP. dipendono dai rischi presenti in azienda.

L'ASPP deve aggiornare la propria formazione: è richiesto un aggiornamento quinquennale che può essere correttamente diluito nei cinque anni o concentrato improvvisamente nell' ultimo anno del quinquennio. è obbligatorio ogni 2 anni. soltanto il modulo A. sì, annualmente.

La formazione del preposto deve essere di 32 ore: FALSE. per aziende le cui attività produttive implicano un alto rischio per la sicurezza dei lavoratori. per tutte le aziende. TRUE.

Partecipare alla formazione è un obbligo del lavoratore: TRUE. FALSE. soltanto per i lavoratori delle aziende ad alto rischio. è un obbligo esclusivamente del datore di lavoro.

Quali sono gli obblighi previsti dall'art. 37 del D. Lgs. 81/08: formare tutti i lavoratori per un numero sufficiente di ore (8 / 12 / 16). gli obblighi di messa in sicurezza dell'edificio scolastico, si intendono assolti dal Datore di Lavoro con la richiesta del loro adempimento all'amministrazione competente. far partecipare l'RLS alla valutazione dei rischi. nominare il medico competente per i lavoratori che necessitano di sorveglianza sanitaria.

I corsi di formazione possono essere realizzati anche in e-learning: sì è vero e sono equiparabili alle lezioni svolte in modalità frontale in aula fisica. non è possibile per il corso obbligatorio per lavoratori. è possibile solo per il Mod A e Mod B che deve svolgere l'ASPP. solo se si fa uso di piattaforme accreditate.

I corsi on-line: consentono ai lavoratori di gestire in autonomia il proprio piano di studi. consentono al Datore di lavoro di risparmiare sui costi della formazione. possono essere svolti solo in azienda, secondo il calendario stabilità dall'azienda. non possono essere certificati.

I destinatari del corso hanno l'obbligo di frequentare almeno: il 90% delle ore previste dalla formazione. il 100% delle ore previste dalla formazione. il 50% delle ore previste dalla formazione. è consentito saltare solo una lezione.

Ai sensi dell'art. 18 co. 3 del D.Lgs n. 81/2008 e s.m.i. per un Istituto Scolastico, l'organo competente ad avanzare la richiesta all'Ente locale del CPI (certificato prevenzione incendi) è: il Dirigente Scolastico (D.S.). l'addetto antincendio. il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). il Direttore dei servizi generali ed amministrativi (D.S.G.A.).

Tra gli obblighi del datore di lavoro o del Dirigente secondo l'art. 18 del D.Lgs 81/08 (sez. VI gestione emergenze) ricade quella di: fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), sentito il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), sentito l'addetto antincendio. fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), sentito il Direttore dei servizi generali ed amministrativi (DSGA). fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), sentito il Rappresentante della Sicurezza dei Lavoratori (RLS).

. Il Dirigente Scolastico valuta il numero minimo degli addetti antincendio in collaborazione con: RSPP e RLS. Medico Competente. RLS. RSPP.

Il Dirigente Scolastico è tenuto alla definizione del numero minimo di presenze contemporanee utili a far rispettare le procedure previste: nel Piano di Emergenza ed evacuazione (PEE). nel Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interfenrenti (DUVRI). nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR). nel Certificato Prevenzione Incendi (CPI).

Se in caso di emergenza l'addetto antincendio non riesce ad impedire l'incendio: non è responsabile in quanto non è un Vigile del Fuoco. è responsabile. è responsabile solo se durante l'incendio ci sono feriti. non è responsabile solo se durante l'incendio non ci sono feriti.

Non rientra tra i compiti dell'addetto antincendio: soccorrere eventuali infortunati. evacuazione di tutto il personale. spegnimento del principio d'incendio. applicazione del piano di emergenza e di evacuazione.

Gli addetti antincendio incaricati devono ricevere una specifica formazione antincendio secondo: allegato IX del D.M.10/03/1998. allegato X del D.M.10/03/1998. allegato XI del D.M.10/03/1998. allegato XII del D.M.10/03/1998.

Nell'allegato X del D.M. 10/03/1998 sono elencati: i luoghi di lavoro per i quali gli addetti antincendio conseguono (come requisito aggiuntivo) l'attestato di idoneità tecnica di cui all'art. 3, comma 3, della legge n. 609/1996. le misure relative alle vie di uscita in caso di incendio. le misure intese a ridurre la probabilità di insorgenza degli incendi. le attrezzature e gli impianti di estinzione degli incendi.

Per le aziende di categoria A (rischio basso: fino a 150 persone) il corso ha una durata minima di: 4 ore. 8 ore. 12 ore. 16 ore.

Il D.M. 26/08/92 stabilisce che debbano essere effettuate durante l'anno scolastico. almeno 2 prove di evacuazione. almeno 4 prove di evacuazione. almeno 6 prove di evacuazione. almeno 1 prova di evacuazione.

Il datore di lavoro deve designare gli addetti al primo soccorso (art. 18 d.lgs.81/2008): tenendo conto delle dimensioni e dei rischi specifici dell'azienda o della unità produttiva. tenendo conto dei rischi specifici dell'azienda o della unità produttiva. tenendo conto delle dimensioni dell'azienda o della unità produttiva. tenendo conto delle dimensioni, dei rischi specifici dell'azienda o della unità produttiva e dei servizi esterni.

Il Datore di Lavoro decide il numero degli addetti al primo soccorso: in funzione della valutazione dei rischi. in funzione del numero di studenti. in funzione del numero dei dipendenti. in funzione del numero sia degli alunni che dei dipendenti.

Per "primo soccorso" si intende: l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo dei soccorsi qualificati. l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, senza attendere i soccorsi qualificati. l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo del medico competente dell'azienda. l'insieme delle azioni che permettono di aiutare una o più persone in difficoltà, nell'attesa dell'arrivo dei familiari dell'infortunato.

Il Pronto Soccorso è: un insieme di attività complesse che hanno come obiettivo la "diagnosi e terapia" che spettano unicamente al personale sanitario (ACLS + farmaci). è rappresentato da manovre orientate a mantenere in vita l'infortunato e a prevenire le complicazioni senza l'uso di farmaci e/o strumentazioni. un insieme di attività complesse che hanno come obiettivo la "diagnosi e terapia" che spettano all'Addetto al Primo Soccorso. è rappresentato da manovre orientate a mantenere in vita l'infortunato e a prevenire le complicazioni con l'uso di farmaci e/o strumentazioni.

I lavoratori addetti al Primo Soccorso Aziendale: hanno l'obbligo di intervenire sempre in caso di incidente o malessere di un loro collega o di uno studente. hanno l'obbligo di intervenire in caso di incidente o malessere di un loro collega o di uno studente, solo in presenza di un medico. hanno l'obbligo di intervenire in caso di incidente o malessere di un loro collega o di uno studente, solo in presenza di un infermiere. hanno l'obbligo di intervenire in caso di incidente o malessere di un loro collega o di uno studente, solo in presenza del responsabile della sicurezza.

Il Primo Soccorso è praticabile: da qualsiasi persona, che in caso di omissione, è perseguibile (Art. 593 c.p.). solo dal datore di lavoro. solo dal medico competente. solo dagli addetti al primo soccorso.

Tra i compiti e funzioni di seguito elencati l'Addetto al Primo Soccorso NON è tenuto a: telefonare i familiari dell'infortunato. fornire tutte le informazioni richieste dagli operatori per attivare i soccorsi. analizzare l'emergenza sanitaria e prestare soccorso. possedere capacità di gestione.

. Oltre all'addetto al Primo Soccorso attua le procedure di intervento: personale di segreteria e collaboratori scolastici. i collaboratori scolastici segnalano all'autoambulanza il percorso per l'accesso al luogo da raggiungere. personale di segreteria avvisa i familiari dell'infortunato. il medico competente.

La formazione prevista per l'addetto al Primo Soccorso è prevista dal D.M. 388/03 secondo: art. 3. art. 2. art. 1. art. 4.

La formazione prevista per l'addetto al Primo Soccorso dura: 12 h. 24 h. 48 h. 72 h.

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