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METODOLOGIA

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Título del Test:
METODOLOGIA

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quiz 3 CFU

Fecha de Creación: 2023/01/08

Categoría: Otros

Número Preguntas: 235

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Come oggetto di studio della psicologia la mente è considerata: Facilmente comprensibile. Trasparente. osservabile. Opaca.

Il costrutto è: l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca. un'attività di studio che abbia come fine l'acquisizione di nuove conoscenze. un insieme di affermazioni derivate dall'osservazione. una scienza che analizza i fenomeni e i processi psichici.

il metodo scientifico permette di: Produrre risultati confrontabili. Produrre risultati non attendibili. produrre risultati parziali e non attendibili. Produrre risultati non confrontabili.

Il costrutto è la base per: definire l'attendibilità di una ricerca. Produrre risultati non confrontabili. produrre procedure rigorose per la ricerca. definire le ipotesi di ricerca.

La scienza è: Un insieme disordinato e confuso di concetti. un epifenomeno fondato su alcune affermazioni aprioristiche. Un insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente. Un insieme di conoscenze che comprende anche le pseudoscienze.

La psicologia è una disciplina scientifica perché: Perché permette di trarre delle deduzioni usando solo il metodo osservativo. i risultati derivati dalla ricerca sono considerati scientificamente attendibili. la psicologia non viene considerata una scienza. non applica procedure rigorose per la strutturazione di una ricerca.

La ricerca scientifica è: quell'attività di ricerca svolta non applicando il metodo scientifico. l'attività di ricerca svolta con metodi scientifici. ogni attività che permetta di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. ogni attività che permetta di sottoporre una valutazione neuropsicologica ad un paziente.

La ricerca è: un insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente. ogni attività che permetta di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. Ogni attività di studio che abbia come fine l'acquisizione di nuove conoscenze. ogni attività volta ad insegnare nuove conoscenza ad una classe.

La psicologia è: una scienza che analizza i fenomeni e i processi psichici usando il metodo scientifico. è una qualità innata che molti hanno. è una pseudoscienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico.

Il processo di transdizione permette di: aumentare l'affidabilità di un test statistico. inferire dalle esperienze ciò che non può esser osservato direttamente. tradurre i risultati da un linguaggio numerico ad uno verbale. trovare il trattamento ideale per ogni paziente.

Per il realismo critico le teorie: si applicano indifferentemente al mondo reale e a quello conosciuto. non possono essere applicate né al mondo conosciuto né a quello reale. riguardano il mondo conosciuto, non quello reale. riguardano il mondo reale, non quello conosciuto.

Per il realismo critico: il ricercatore deve mirare alla falsificazione delle teorie. Non possiamo arrivare alla conoscenza completa dei fenomeni del mondo. le diverse teorie che riguardano un concetto si organizzano dal micro al macro. la scienza deve descrivere oggettivamente i fatti del mondo.

Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione Autocorreggibile di scienza?. relativismo critico e positivismo logico. Epistemologia genetica, Epistemologia anarchica e Teoria dei paradigmi. Razionalismo critico, Teoria dei paradigmi, Epistemologia irrazionale e anarchica. Epistemologia anarchica, Razionalismo critico e Positivismo logico.

Per la concezione Autocorreggibile la scienza nasce da: Dio. teorie. osservazioni. problemi.

Per la concezione Dimostrativa di scienza essa è: un insieme di conoscenze che evolve modificandosi nel tempo. un mezzo per avere il controllo sulla natura. la possibilità di accedere a conoscenze divine. un insieme unitario di conoscenze che può solo essere arricchito.

Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione di scienza Descrittiva?. relativismo critico e positivismo logico. Epistemologia genetica ed Epistemologia anarchica. Epistemologia anarchica e Positivismo logico. Positivismo logico ed Epistemologia genetica.

Per la concezione Descrittiva di scienza essa deve: descrivere oggettivamente i fatti del mondo. mirare alla falsificazione delle teorie. dimostrare la veridicità delle affermazioni. sottostare alle leggi divine.

Per la concezione Dimostrativa di scienza essa deve: mirare alla falsificazione delle teorie. descrivere oggettivamente i fatti del mondo. sottostare alle leggi divine. dimostrare la veridicità delle affermazioni.

Il Metodo deduttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro. Osservazioni, Ipotesi, Regolarità, Teoria. Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria. Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità.

Il Metodo Induttivo è stato sviluppato da: Piaget. Aristotele. Freud. Galileo.

Il Metodo Induttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro. Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria. Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità. Teoria, Osservazioni, Ipotesi, Regolarità.

Il Metodo deduttivo è stato sviluppato da: Galileo. Piaget. Freud. Aristotele.

le osservazioni sistematiche sono tipiche: dell'approccio scientifico alla conoscenza. dell'approccio destrutturato alla conoscenza. del modo di conoscere il mondo che adottano le persone quotidianamente. dell'approccio ingenuo alla conoscenza.

Una variabile è definita come: un processo che ci permette di testare le ipotesi fatte. una caratteristica o condizione che varia a seconda delle situazioni o delle persone. il punteggio finale ad una prova cognitiva. una concezione di scienza Autocorreggibile.

L'approccio generale che segue il metodo scientifico è: Empirico. Evoluzionistico. Superficiale. Intuitivo.

L'approccio generale che segue il metodo ingenuo di approccio alla conoscenza è: Empirico. deduttivo. Intuitivo. Evoluzionistico.

le osservazioni casuali sono tipiche del: del modo di conoscere il mondo che adottano i ricercatori. dell'approccio scientifico alla conoscenza. dell'approccio strutturato alla conoscenza. dell'approccio ingenuo alla conoscenza.

Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni casuali: non teniamo sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. possiamo tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. ci comportiamo come farebbe un ricercatore. mettiamo in atto un procedimento tipico del metodo scientifico.

Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni sistematiche: non ci preoccupiamo di tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. mettiamo in atto un procedimento tipico dell'approccio ingenuo alla conoscenza. ci comportiamo come farebbe una persona comune. cerchiamo di tenere sotto controllo il maggior numero di fattori che potrebbero influenzare gli eventi.

Il metodo scientifico è: il modo in cui gli scienziati formulano quesiti di ricerca e la logica dei metodi usati per ottenere le risposte. una pseudoscienza che analizza i fenomeni del mondo. una pseudoscienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. il metodo con cui la gente comune conosce il mondo.

Un'ipotesi non è verificabile quando: è stata accuratamente definita. i costrutti non sono chiaramente definiti. i costrutti hanno avuto una buona definizione operativa. si basa su costrutti condivisi dalla comunità scientifica.

I concetti dell'approccio ingenuo: sono ambigui e non sempre definibili. solitamente vengono operazionalizzati. non è importante che vengano definiti con precisione. si basano su osservazioni rigorose.

La validità può essere definita come: la somma di tutte le risposte errate ad un test. il grado di affidabilità del risultato di una misurazione. il grado di precisione di una misurazione. il punteggio finale ad un test di personalità.

La verifica delle ipotesi serve per: Analizzare se la comunicazione dei risultati è stata recepita. Capire in che modo le variabili si associano. creare il quesito di ricerca. Capire se le risposte ad un test sono corrette.

Il processo di validazione ha lo scopo di: capire se le risposte ad un test sono valide. rendere gli strumenti accurati e precisi. riabilitare. fare diagnosi.

L'attendibilità può essere definita come: la somma degli item di un test. il grado di precisione di una misurazione. il grado di affidabilità del risultato di una misurazione. il punteggio finale ad una prova cognitiva.

L'operazionalizzazione di un costrutto: non è un processo scientifico. produce definizioni ambigue. prevede che vengano definite le procedure per produrlo e misurarlo. è tipica dell'approccio ingenuo della conoscenza.

I fattori da controllare per poter fare Inferenza causale sono: non è possibile fare inferenze causali. correlazione, regressione, contingenza. contingenza, covarianza, variabili confondenti. variabili dipendenti, indipendenti e correlazionali.

La ricerca qualitativa: viene svolta solo su animali. si basa sull'uso di analisi statistiche. si basa sull'analisi di materiale verbale. viene applicata solo allo studio delle scienze matematiche.

La ricerca di base ha come scopo: fare inferenze soggettive sui fatti. fare diagnosi. capire come funzionano i processi. capire come modificare il comportamento.

La ricerca quantitativa: prevede solo la somministrazione di farmaci. si basa sull'uso di analisi statistiche. viene applicata solo allo studio della psicologia. si basa sull'analisi di materiale verbale.

L'approccio nomotetico: permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno. analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione. ha come scopo quello di descrivere casi particolari.

Le finalità del metodo scientifico sono: Descrivere, predire, spiegare, applicare. fare inferenze soggettive sui fatti. Ipotizzare, strutturare, applicare, spiegare. fare diagnosi.

L'approccio Idiografico: ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno. ha come scopo quello di descrivere casi particolari. analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione. permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente.

Una teoria scientifica può essere definita come: una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico. Una serie di domande non connesse, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi. quell'attività di ricerca svolta applicando il metodo scientifico. Una serie di proposizioni, organizzate con logica, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi.

La ricerca applicata ha come scopo: fare inferenze soggettive sui fatti. capire come modificare il comportamento. capire come funzionano i processi. fare diagnosi.

Le variabili intervenienti sono: processi che stabiliscono un collegamento non chiaramente osservabile tra variabile indipendente e dipendente. processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte. processi che vengono usati per mettere in contrapposizione la variabile indipendente e dipendente. processi che non hanno nulla a che fare con la ricerca.

Una variabili interveniente è: la variabile manipolata dal ricercatore. un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che può essere osservato direttamente. un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che non può essere osservato direttamente. una variabile che subisce l'effetto di un'altra variabile.

Una teoria deve essere: tutte le alternative. Logica. Parsimoniosa. Precisa.

Quando analizziamo i rischi di una ricerca: facciamo riferimento principalmente ai rischi che superano il rischio minimo. facciamo riferimento solo al rischio minimo. facciamo riferimento solo ai rischi che sono inferiori al rischio minimo. facciamo riferimento alle paure che ogni soggetto manifesta.

Il rischio minimo in una ricerca è: il rischio che un soggetto è obbligato a sopportare per partecipare ad una ricerca. un rischio specifico correlato alla ricerca. il rischio che un soggetto corre tutti i giorni svolgendo le attività della vita quotidiana. il rischio che non deve essere fatto correre al soggetto quando partecipa alla ricerca.

Una ricerca deve rispettare: Solo Standard metodologici. nessuno standard. Standard etici e metodologici. Solo Standard etici.

Il codice etico: prevede norme che mirano aumentare il livello di precisione metodologica. non riguarda la ricerca in psicologia. non prende in considerazione i possibili rischi legati ad una ricerca. prevede norme che mirano ad evitare sofferenza ai partecipanti ad una ricerca.

Il principio della tutela del benessere sottolinea che: Il ricercatore può usare la sua posizione di potere per reclutare soggetti. il ricercatore deve promuovere la discriminazione quando questa lo aiuta nella conferma della propria ipotesi. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti.

Il principio di responsabilità sociale afferma che: in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. il ricercatore deve evitare e contrastare ogni forma di discriminazione. sarebbe opportuno evitare comportamenti opportunistici o ambigui e non abusare del proprio ruolo istituzionale e delle situazioni di asimmetria.

consenso informato: non richiede che vengano indicati i rischi che il soggetto potrebbe correre durante una ricerca. non riguarda la ricerca in psicologia. richiede che vengano fornite tutte le informazioni sulla ricerca per permettere di dare un consenso consapevole. prevede che, di norma, possano essere omesse delle informazioni al soggetto.

Il principio del rispetto della dignità della persona afferma che: non prende in considerazione il concetto di discriminazione. il ricercatore deve evitare e contrastare ogni forma di discriminazione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. il ricercatore deve promuovere la discriminazione quando questa lo aiuta nella conferma della propria ipotesi.

Il principio di integrità dice che: il ricercatore dovrebbe utilizzare solo metodi e tecniche per cui possiede un'adeguata preparazione. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. il ricercatore può fare uso del potere derivato dalla sua posizione per indirizzare i risultati della ricerca. sarebbe opportuno evitare comportamenti opportunistici o ambigui e non abusare del proprio ruolo istituzionale e delle situazioni di asimmetria.

Il codice etico italiano per la ricerca e l'insegnamento della psicologia contiene al suo interno: regole che ogni clinico deve rispettare. norme che regolano lo stanziamento dei fondi per la ricerca e l'insegnamento. principi metodologici. principi generali, regole di condotta e disposizioni attuative.

Il principio Competenza riporta che: il ricercatore dovrebbe utilizzare solo metodi e tecniche per cui possiede un'adeguata preparazione. il ricercatore può usare qualsiasi strumento lo aiuti nella verifica della propria ipotesi. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. il ricercatore deve usare solo strumenti creati da lui.

Quando si conduce una ricerca sugli animali: non è necessario informare il comitato etico. non è necessario porsi problemi etici. ci sono delle norme etiche da seguire. l'importante è che gli animali siano nutriti.

Nel consenso informato: si chiede al soggetto di esprimere le sue aspettative circa la ricerca. Vanno riportati tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca. Si decide quali rischi riportare e quali no in base alla probabilità che il soggetto partecipi alla ricerca. Vanno omessi tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca.

Se i soggetti accettano di partecipare ad una ricerca: tutte le alternative. possono ritirarsi ma si devono rassegnare a subire delle ritorsioni da parte dei ricercatori. sono obbligati a portare a termine l'esperimento. possono ritirarsi quando vogliono senza fornire spiegazioni.

Durante una ricerca: bisogna preservare la privacy dei partecipanti. possiamo divulgare informazioni sensibili senza il consenso del soggetto interessato. i ricercatori devono conoscere tutto dei loro soggetti. dobbiamo forzare i partecipanti perché ci diano accesso a informazioni riservate.

L'uso dell'inganno nella ricerca: è consentito se serve a minimizzare i rischi di una ricerca agli occhi dei partecipanti. non è consentito quando è finalizzato a convincere un soggetto a partecipare. può essere usato per reclutare soggetti. è sempre consentito.

Dopo aver condotto una ricerca che prevedeva l'uso dell'inganno il debriefing è necessario per: proseguire con l'inganno e raccogliere altri dati. spiegare le reali finalità della ricerca. evitare che i partecipanti capiscano la vera finalità dell'esperimento. convincere i soggetti a non sporgere denuncia.

Quando si fa ricerca con gli animali: è bene non eccedere il numero minimo di animali che servono per la verifica delle ipotesi. si dovrebbe evitare l'uso di metodi alternativi. non è necessario informare il comitato etico. non è necessario preoccuparsi della loro sofferenza.

Quando si scrive un paper le questioni etiche sono legate a: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. gli autori. il plagio.

In un articolo l'ordine degli autori: identifica il contributo di ciascuno al lavoro. non è indicativo del contributo di ciascuno. è legato all'anzianità. è sempre alfabetico.

Quando in un articolo si riporta il lavoro di altri: va sempre riportata la fonte. si può fare in modo che sembri fatto da noi. la fonte può essere riportata in modo sommario. non è necessario riportare la fonte.

La divulgazione di una ricerca può essere: scientifica. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. non scientifica.

Quando si comunicano i risultati della ricerca è importante: adeguare il prodotto al pubblico a cui ci rivolgiamo. non adattare il contenuto al tipo di pubblicazione. usare sempre un linguaggio molto tecnico. spiegare ogni cosa in maniera prolissa.

Un libro può servire per divulgare una ricerca in modo: scientifica. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. non scientifico.

Quando si partecipa ad un convegno è possibile: fare una presentazione orale. fare una presentazione scritta. nessuna delle alternative. entrambe le alternative.

Una tesi di laurea magistrale: non prevedere nessuna attività di ricerca. è uguale a quella triennale. solitamente è il primo approccio ad una ricerca scientifica. deve essere compilativa.

Il processo di ricerca è: Lineare. circolare. aleatorio. Causale.

Il processo di ricerca è basato su un approccio: relativo. ingenuo. scientifico. casuale.

In quante fasi può essere diviso il processo di ricerca: 5. 10. 6. 7.

La fase della pianificazione di una ricerca: Precede l'individuazione della domanda di ricerca. È slegata dalla fase dell'individuazione della domanda di ricerca. Porta alla definizione del disegno di ricerca. Si basa sull'interesse personale del ricercatore.

E' nella fase della pianificazione di una ricerca: che il ricercatore decide quali strumenti di misura adottare. che il ricercatore analizza i risultati ottenuti. che il ricercatore comunica alla comunità scientifica l'esito della ricerca. che il ricercatore somministra gli strumenti di misura.

La prima fase del processo di ricerca permette di: analizzare i dati. definire il problema. comunicare i risultati. raccogliere i dati.

I problemi che guidano una ricerca possono nascere: dalla competizione con altri ricercatori. Tutte le alternative presenti. da problemi pratici. dagli interessi personali del ricercatore.

Il concetto di "Serendipity" si riferisce a: l'assenza di scoperte nonostante un lungo periodo di ricerche. scoperte fatte dopo brevissimi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno. scoperte fatte casualmente mentre si stavano indagando altri fenomeni. scoperte fatte dopo lunghi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno.

Una volta identificato il problema sarà necessario: interrompere il processo. comunicare i risultati. definire le domande di ricerca. analizzare i dati.

L'influenza del lavoro di altri ricercatori può manifestarsi: in maniera euristica. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. in maniera sistemica.

H0 afferma: La presenza dell'effetto. L'assenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca abbia successo.

H1 afferma: L'assenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca non abbia successo. La presenza dell'effetto.

L'ipotesi alternativa è anche detta: H0. H1. HA. nessuna delle alternative.

L'ipotesi nulla è anche detta: nessuna delle alternative. H0. H1. HN.

Il campionamento ci permette di: definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. estrarre dalla popolazione il campione.

La definizione operativa di un concetto viene detta: operazionalizzazione. assegnazione. campionamento. riorganizzazione.

Le procedure di assegnazione permetto di: estrarre dalla popolazione il campione. definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali.

La popolazione è: l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme dei soggetti a cui verrà sottoposto il trattamento sperimentale. un insieme di eventi tratto dalla popolazione.

Il campione è: un insieme di eventi tratto dalla popolazione. l'insieme di tutti gli eventi che non interessano al ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore.

I metodi di osservazione possono essere: qualitativi. entrambi. quantitativi. nessuna delle alternative.

I metodi di ricerca sono: le modalità con cui vengono comunicati i risultati. le modalità con cui si correggono i test. i metodi per registrare le evidenze empiriche. le modalità con cui una ricerca viene organizzata.

I metodi di ricerca possono essere inclusi in tre categorie: Descrittivi, veri esperimenti, quasi esperimenti. cognitivi, di massima e di tipica performance. scientifici, ingenui e casuali. fattoriale, con una variabile, casuale.

Il campionamento ci permette di:..... definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. estrarre dalla popolazione il campione.

La definizione operativa di un concetto viene detta: operazionalizzazione. assegnazione. campionamento. riorganizzazione.

Le procedure di assegnazione permetto di: estrarre dalla popolazione il campione. definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali.

La popolazione è: l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme dei soggetti a cui verrà sottoposto il trattamento sperimentale. un insieme di eventi tratto dalla popolazione.

Il campione è: un insieme di eventi tratto dalla popolazione. l'insieme di tutti gli eventi che non interessano al ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore.

I metodi di osservazione possono essere: qualitativi. entrambi. quantitativi. nessuna delle alternative.

I metodi di ricerca sono: le modalità con cui vengono comunicati i risultati. le modalità con cui si correggono i test. i metodi per registrare le evidenze empiriche. le modalità con cui una ricerca viene organizzata.

I metodi di ricerca possono essere inclusi in tre categorie: Descrittivi, veri esperimenti, quasi esperimenti. cognitivi, di massima e di tipica performance. scientifici, ingenui e casuali. fattoriale, con una variabile, casuale.

La provenienza geografica di unindividuo analizzata dividendo l'Italia in Nord, Centro e Sud può essere considerata una variabile: nominale. a rapporti equivalenti. ad intervalli. ordinale.

Le variabili quantitative sono: Ad intervalli e a rapporti. Ordinali e a rapporti. Nominali e ad intervalli. Nominali e ordinali.

Le variabili ordinali e nominali assumono modalità: che possono essere rappresentate secondo una scala ad intervalli. non appartengono al campione analizzato. prive di valore numerico. che hanno valore numerico.

Una variabile è nominale quando: I suoi valori sono categorie discrete diverse e non possono essere ordinabili. È presente uno zero assoluto. L'intervallo tra i livelli è costante. I suoi valori possono essere ordinabili.

Una variabile è ordinale quando: I suoi valori oltre ad essere diversi sono anche ordinabili. È presente uno zero assoluto. L'intervallo tra i livelli è costante. I suoi valori sono diversi ma non ordinabili.

La misurazione è: un processo che ci permette di comprendere la complessità della realtà. l'associazione tra una categoria e oggetti, eventi o individui in base a regole di corrispondenza. il processo che ci permette di capire quali sono gli strumenti migliori da utilizzare. l'associazione tra un oggetto e un evento in base a regole di corrispondenza.

Le variabili qualitative sono: Ad intervalli e a rapporti. Nominali e ad intervalli. Ordinali e a rapporti. Nominali e ordinali.

La terza fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. la raccolta dei dati. la comunicazione dei risultati. l'analisi dei dati.

Una variabile è: ciò a cui si applica la misurazione. ogni soggetto che partecipa alla ricerca. ogni caratteristica del soggetto che può assumere valori diversi. il problema che viene analizzato nella ricerca.

Un caso può essere definito come: il problema che viene analizzato nella ricerca. le variazioni di una variabile. ogni caratteristica del soggetto che può assumere valori diversi. ciò a cui si applica la misurazione.

Una variabile a rapporti equivalenti: È caratterizzata da elementi che possono essere solo categorizzati. È caratterizzata da elementi che possono essere solo ordinati. Prevede uno zero assoluto. È caratterizzata da elementi che possono essere numerati.

In una variabile a intervalli: l'intervallo tra i livelli è costante. l'intervallo tra i livelli è discontinuo. non è presente nessun intervallo. non è possibile sapere a priori che caratteristiche assumerà l'intervallo.

Una variabile continua: può assumere ogni valore in un intervallo di numeri reali. Non può assumere nessun valore. Può assumere solo un valore. Può assumere solo un numero finito di valori.

Una variabile discreta: Non può assumere nessun valore. Può assumere solo un valore. Può assumere solo un numero finito di valori. Può assumere un numero infinito di valori.

Una variabile si dice indipendente quando: non viene presa in considerazione all'interno del disegno sperimentale. influisce sulla variabile dipendente senza esserne influenzata. è l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca. influisce sulla variabile dipendente e ne viene a sua volta influenzata.

Una variabile si dice dipendente quando: risente dell'influenza dello sperimentatore. viene influenzata dalle caratteristiche del campione. subisce l'influenza della variabile indipendente senza influenzarla a sua volta. influisce sulla variabile indipendente senza esserne influenzata.

La codifica dei dati prevede: la compilazione dei questionari. la definizione del problema. la trasformazione dei dati raccolti in numeri. la trasformazione dei dati in materiale verbale.

Nelle tabelle di contingenza vengono inserite: le medie con cui ogni combinazione di variabili si presenta. le mediane con cui ogni variabile si presenta. le frequenze con cui ogni combinazione di variabili si presenta. le deviazioni standard con cui ogni combinazione di variabili si presenta.

La quarta fase della ricerca prevede: la creazione delle ipotesi. la definizione del problema. l'analisi dei dati. la raccolta dei dati.

La statistica multivariata si applica all'analisi di: due variabili. una variabile. molte variabili. tutte le alternative.

La statistica bivariata si applica all'analisi di: tutte le alternative. due variabili. molte variabili. una variabile.

La statistica univariata si applica all'analisi di: tutte le alternative. molte variabili. una variabile. due variabili.

La statistica confermativa permette di: verificare un modello di relazione tra dati. tutte le alternative. controllare se ci sono dati mancanti. capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria.

La statistica esplorativa ci permette di: capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria. tutte le alternative. verificare un modello di relazione tra dati. controllare se ci sono dati mancanti.

Le affermazioni della statistica inferenziale possono essere: stime. verifica delle ipotesi. entrambe. nessuna delle alternative.

La statistica inferenziale permette di: generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati. organizzare i dati da inserire nel dataset. definire le ipotesi di ricerca.

La statistica descrittiva permette di: definire le ipotesi di ricerca. generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute. organizzare i dati da inserire nel dataset. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati.

Nelle matrici di dati: vengono inserite le frequenze di ogni variabile. vengono inserite le mediane di ogni variabile. vengono inserite delle descrizioni verbali di ogni soggetto. vengono inseriti i dati di ogni soggetto per ogni variabile.

Le tabelle di contingenza: Sono tabella a doppia entrata in cui vengono incrociate due variabili. Sono tabella a doppia entrata in cui le righe rappresentano i soggetti e le colonne le variabili. sono rappresentazioni grafiche come gli istogrammi. Sono tabella a singola entrata.

Nella statistica descrittiva i dati vengono riportati usando: resoconti verbali. Spss, jasp, excel. pubmed e web of science. tabelle, grafici e indici di sintesi.

La competenza di un ricercatore viene valutata principalmente basandosi su: il numero e la qualità di articoli scientifici prodotti. gli encomi ricevuti. il numero di pazienti che ha visto. il numero e la quantità di tesi prodotte.

La quinta fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. l'interpretazione dei dati. l'analisi dei dati. la raccolta dei dati.

La fase di interpretazione dei dati permette di: definire le ipotesi di ricerca. organizzare i dati in modo che vengano analizzati statisticamente. far conoscere ad altri i risultati del proprio lavoro. capire se i risultati sono in linea con l'ipotesi di partenza.

La sesta fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. la comunicazione dei dati. la raccolta dei dati. l'interpretazione dei dati.

La sesta fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. la comunicazione dei dati. la raccolta dei dati. l'interpretazione dei dati.

Quando interpretiamo i risultati di una ricerca: procediamo alla pubblicazione di un articolo. organizziamo i dati in un dataset. applichiamo le analisi statistiche previste. lo facciamo alla luce di una teoria di riferimento.

Tra le tipologie di articolo scientifico troviamo: nessuna delle alternative. il post di un blog. l'articolo di giornale. l'articolo sperimentale.

In un articolo l'abstract serve per: riassumere il contenuto. presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale. Elencare di tutti gli articoli citati.

In un articolo la parte definita "metodi" serve per: riassumere il contenuto. Elencare di tutti gli articoli citati. presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale.

In un articolo l'introduzione serve per: descrivere il disegno sperimentale. riassumere il contenuto. Elencare di tutti gli articoli citati. presentare il campo di indagine.

La validità di una ricerca può essere definita come: La migliore approssimazione disponibile alla verità. La più critica approssimazione disponibile alla verità. nessuna delle alternative. La peggiore approssimazione disponibile alla verità.

Le ricerche che hanno lo scopo di "spiegare" permettono: riusciremo a spiegare la natura del legame evidenziato tra le variabili. potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. non possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra.

Se conduciamo una ricerca che abbia lo scopo di verificare relazioni causali: non possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. riusciremo a spiegare la natura del legame evidenziato. potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra.

Quando svolgiamo una ricerca con la finalità di dimostrare empiricamente vogliamo. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. stabilire l'esistenza di un relazioni tra fenomeni. stabilire l'esistenza di un fenomeno.

Se conduciamo una ricerca che abbia lo scopo di dimostrare empiricamente: potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. non possiamo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. possiamo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. potremmo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili.

Considerare il pre-test come un evento ordinario aiuta a ridurre: l'effetto della mortalità. l'effetto placebo. l'effetto della regressione statistica. l'effetto delle prove.

La direzione di una relazione causale tra due variabili può essere verificata considerando: la sequenza temporale. una teoria. entrambe le alternative sono vere. nessuna delle alternative è vera.

Per ridurre l'effetto delle prove si può applicare: non è possibile ridurre tale effetto. il disegno classico. il disegno di Solomon. il disegno fattoriale.

L'effetto delle prove minaccia la validità interna perché: non è possibile sapere cosa succede tra il pre-test e il post-test. la partecipazione ad una fase dell'esperimento può influenzare le successive fasi. Un evento che durante il corso di un esperimento produce un effetto che si sovrappone a quello della variabile indipendente. i soggetti vengono coinvolti nella creazione delle prove.

La minaccia della storia attuale può essere ridotta: aumentando le sedute sperimentali. ignorando gli eventi che accadono tra le diverse fasi di rilevazione dei dati. progettando esperimenti che prevedano un'unica sessione sperimentale. aumentando l'intervallo di tempo tra le sedute sperimentali.

Per controllare la minaccia della storia attuale sarebbe necessario: aumentare il numero di sedute. l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra non è rilevante. aumentare l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. ridurre l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra.

Le minacce alla validità interna sono: problemi nel determinare la direzione della relazione causale tra due variabili. fattori confondenti circa la relazione causale tra le variabili. fattori confondenti circa la relazione casuale tra le variabili. i rischi che il soggetto corre quando partecipa ad una ricerca.

La relazione causale tra due variabili dipende: dalla direzione. nessuna delle alternative è vera. dall'esclusione dei fattori di confusione. entrambe le alternative sono vere.

La minaccia della regressione statistica limita: nessuna delle alternative. La validità interna. Entrambe. La validità esterna.

Per contenere il rischio di mortalità all'interno di un campione: è utile aumentare l'intervallo di tempo tra le sedute sperimentali. è importante ridurre i soggetti che partecipano alla ricerca. è necessario eliminare il gruppo di controllo. è solamente possibile cercare di reclutare più soggetti di quanti effettivamente previsti.

Per ridurre la minaccia della regressione statistica è necessario: estrarre casualmente i soggetti che appartengono al campione di controllo. randomizzare le prove. aumentare l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. ridurre l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra.

La minaccia della regressione statistica riguarda: la riduzione della presenza dei punteggi medi a seguito di prove ripetute con lo stesso strumento. il fatto che la partecipazione ad una fase dell'esperimento può influenzare le successive fasi. la riduzione della presenza dei punteggi estremi a seguito di prove ripetute con strumenti diversi. la riduzione della presenza dei punteggi estremi a seguito di prove ripetute con lo stesso strumento.

Una cattiva selezione dei soggetti può: minacciare la validità interna dell'esperimento. minacciare la validità esterna dell'esperimento. portare alla creazione di due gruppi confrontabili tra loro. minacciare sia la validità interna che esterna.

Il gruppo sperimentale: Somministra il trattamento. Viene sottoposto al trattamento. viene escluso dalla ricerca. Non viene sottoposto al trattamento.

Il gruppo di controllo: viene escluso dalla ricerca. Non viene sottoposto alla stessa attività del gruppo sperimentale. Somministra il trattamento. Viene sottoposto alla stessa attività del gruppo sperimentale.

La minaccia della mortalità riguarda: la presenza di una legge statistica che prevede che nelle prove ripetute sugli stessi soggetti e sulla stessa variabile i punteggi estremi tendano a regredire. il fatto che tra due fasi del test alcune persone si ritirino. la possibilità che gli sperimentatori non siano gli stessi tra una fase e l'altra della ricerca. la morte dello sperimentatore.

La minaccia della strumentazione può essere ridotta attraverso: entrambe. nessuna delle alternative. la randomizzazione delle prove. la standardizzazione degli strumenti.

Gli strumenti di misurazione non intrusivi possono aiutare a: entrambe. nessuna delle due. aumenta la validità esterna. aumentare la validità interna.

Per validità di popolazione intendiamo: la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. la capacità di generalizzare i dati della popolazione al campione. la possibilità di generalizzare i dati del gruppo di controllo a quello sperimentale. l'impossibilità di raccogliere dei dati attendibili.

L'uso dell'inganno della ricerca: è impossibile da applicare. aumenta la validità esterna. è vietato dalla legge. è sempre etico.

La validità esterna può essere suddivisa in: Validità di popolazione, di criterio ed interna. Validità del campione, climatica ed ecologica. Validità di popolazione, temporale ed ecologica. validità normale e probabilistica.

La validità esterna: Include la validità di costrutto. Consente di applicare i risultati ottenuti a soggetti, situazioni, luoghi e tempi diversi da quelli sperimentali. tutte le alternative. Non riguarda il concetto di "generalizzazione".

Per validità temporale intendiamo: la possibilità di assumere che i risultati della ricerca rimangano stabili nel tempo. la possibilità di assumere che i risultati della ricerca mutino nel tempo. il confronto tra vita reale e attività sperimentale. la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione.

Le variazioni che minacciano la validità temporale sono: personale, ciclica e mensile. mestruale, stagionale e annuale. esterne e interne. stagionale, ciclica e personologica.

La validità ecologica prende in considerazione: la possibilità di assumere che i risultati delle ricerche rimangano stabili nel tempo. il confronto tra gruppo sperimentale e di controllo. il confronto tra vita reale e attività sperimentale. solamente quella tipologia di esperimenti che viene condotta all'esterno del laboratorio.

La validità esterna può essere minacciata da: l'uso di campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. l'uso di un gruppo di controllo non paragonabile a quello sperimentale. l'uso di campioni presi da popolazioni sempre diverse.

Per aumentare la validità esterna potrebbe essere necessario: usare solo soggetti che già conoscono la procedura sperimentale. raccogliere dati prima che le persone se ne accorgano. raccogliere dati quando le persone ne sono maggiormente consapevoli. non raccogliere i dati.

Un'operalizzazione inadeguata può portare ad una diminuzione della: validità di costrutto. validità ecologica. validità convergente. validità nomologica.

La validità di costrutto può essere minacciata quando: vengono selezionati campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. le variabili indipendenti non vengono chiaramente definite. l'operalizzazione identifica indicatori precisi. è presente l'effetto sperimentatore.

Per aumentare la validità di costrutto è necessario: fare in modo che i costrutti rimangano non definiti. creare una definizione operativa chiara e dettagliata. aumentare la distanza tra i pre-test e il post-test. analizzare solo studenti di psicologia.

L'effetto Hawthorne si riferisce al fatto che: il soggetto della ricerca non si rende conto di essere osservato e per questo modifica il suo comportamento. il soggetto della ricerca si rende conto di essere osservato e per questo modifica il suo comportamento. i soggetti analizzati sono sempre studenti di psicologia. il soggetto della ricerca si rende conto di essere osservato e questo gli impedisca di modificare il suo comportamento.

Per ridurre l'effetto Hawthorne è necessario: adottare il metodo del singolo cieco. aumentare l'ampiezza campionaria. aumentare il numero di sedute. fare in modo che il soggetto sappia che sta partecipando alla ricerca.

La validità statistica: non permette di controllare l'effetto del caso. non è legata alla validità interna. va a verificare il rapporto tra le variabili. fa parte della validità nosografica.

La validità statistica permette un confronto tra: variabilità empirica e variabilità teorica attesa. entrambe le alternative. variabilità delle risposte del test e variabilità dei soggetti. nessuna delle alternative.

In una ricerca l'ipotesi da verificare è: l'ipotesi mancata. l'ipotesi alternativa. l'ipotesi nulla. l'ipotesi alternata.

L'ipotesi nulla delinea: L'assenza dell'effetto. La presenza dell'effetto. l'effetto placebo. Le caratteristiche dell'effetto.

L'ipotesi alternativa delinea: l'effetto placebo. Le caratteristiche dell'effetto. La presenza dell'effetto. L'assenza dell'effetto.

Il livello di significatività indica: il cut-off dei test psicologici. il livello di probabilità che viene superato quando H0 è vera con un valore di probabilità equivalente al valore di alfa stabilito. quei valori chiaramente distanti dalle altre osservazioni disponibili. il risultato del calcolo delle probabilità.

La validità statistica può essere minacciata: Dalla generalizzabilità dei risultati. Dalla presenza variabili ordinali e nominali. Dal fishing e dalla bassa potenza statistica. dall'effetto dello sperimentatore.

L'errore di I tipo si presenta quando: Si eseguono innumerevoli analisi, soprattutto correlazioni tra molte variabili, senza una ipotesi precisa. vengono condotte poche analisi statistiche mirate. si hanno pochi soggetti da analizzare. un test ha bassa potenza statistica.

L'errore di II tipo si presenta quando: un test ha bassa potenza statistica. si hanno pochi soggetti da analizzare. Si eseguono innumerevoli analisi, soprattutto correlazioni tra molte variabili, senza una ipotesi precisa. vengono condotte poche analisi statistiche mirate.

La zona di rifiuto è: l'insieme di punteggi che indicano che la prestazione del soggetto è sotto la norma. un campo di valori possibili che ci si attende con maggior probabilità in caso di verità dell'ipotesi nulla. un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verità dell'ipotesi alternativa. un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verità dell'ipotesi nulla.

La validità statistica utilizza come strumenti: il calcolo della probabilità e l'inferenza statistica. i test psicologici. i metodi osservativi. l'anova.

L'unica differenza tra gruppo/condizione di controllo e gruppo/condizione sperimentale deve essere: il livello della variabile indipendente. le caratteristiche dei soggetti. l'età. il livello della variabile dipendente.

Le strategie di controllo sperimentale: permettono di aumentare solo la validità nomologica. permettono di aumentare la validità tramite analisi statistiche previse. servono ad assegnare i soggetti ad una delle due condizioni sperimentali. stabiliscono e rendono operative le modalità atte ad aumentare la validità di una ricerca.

Il concetto di controllo sperimentale indica: le potenziali minacce alla validità di un esperimento. qualsiasi procedimento atto ad incrementare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. quelle procedure atte a neutralizzare o a controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. gli esperimenti che rientrano tra i disegni sperimentali e servono a salvaguardare la validità della ricerca nel suo complesso.

Nella condizione di un controllo i soggetti: svolgono le stesse attività della condizione sperimentale. sono quelli eliminati dalla ricerca. non vengono sottoposti al trattamento sperimentale. vengono sottoposti al trattamento sperimentale.

Quando abbiamo un disegno entro i gruppi l'esperimento di controllo richiederà di inserire: l'assegnazione casuale. il gruppo di controllo. la condizione di controllo. il campionamento casuale.

Quando abbiamo un disegno tra gruppi l'esperimento di controllo richiederà di inserire: il gruppo di controllo. l'assegnazione casuale. la condizione di controllo. il campionamento casuale.

L'esperimento di controllo può essere definito come: qualsiasi procedimento atto ad incrementare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. il gruppo di controllo in un esperimento. un esperimento che rientra tra i disegni sperimentali e serve a salvaguardare la validità della ricerca nel suo complesso. quelle procedure atte a neutralizzare o a controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento.

Ripetere esattamente un esperimento vuol dire: usare gli stessi soggetti per fare un altro esperimento. richiamare gli stessi soggetti che sono stati usati nell'esperimento originale. ripeterlo in situazioni differenti nelle quali viene fatto variare un solo elemento per volta rispetto alla situazione originale. replicare accuratamente la metodologia che è già stata impiegata nell'esperimento originale.

Il follow-up: viene fatto a distanza di un certo tempo dal post-test. è un altro nome del post test. prevede una nuova somministrazione del trattamento. serve per verificare l'effetto immediato del trattamento.

Le strategie generali di controllo sperimentale: sono indirizzate a ridurre eventuali problemi che potrebbero nascere all'interno del processo della ricerca. servono a controllare gli effetti di ordine e sequenza. servono a prevenire l'uso dell'inganno nella ricerca. permettono di controllare le procedure di campionamento e assegnazione.

L'effetto dell'ora del giorno sottolinea che: la scelta di un'ora specifica in cui fare le rilevazioni può avere delle ripercussioni. fare rilevazioni la mattina è sempre consigliato. la scelta di un'ora specifica in cui fare le rilevazioni può non ha ripercussioni. non è necessario tenere in considerazione l'orario in si fanno le misurazioni.

Ripetere sistematicamente un esperimento vuol dire: richiamare gli stessi soggetti che sono stati usati nell'esperimento originale. replicare accuratamente la metodologia che è già stata impiegata nell'esperimento originale. ripeterlo in situazioni differenti nelle quali viene fatto variare un solo elemento per volta rispetto alla situazione originale. usare gli stessi soggetti per fare un altro esperimento.

Quando si ripete un esperimento possiamo dire che è attendibile quando: non ci sono risultati positivi. i risultati emersi nelle due prove sono stesso tipo. i risultati emersi nelle due prove sono diversi. i risultati emersi nelle due prove non sono paragonabili.

Le conoscenze e le aspettative dei soggetti: possono minacciare la validità di un esperimento. non sono fattori che devono essere tenuti in considerazione. non influenzano la fiducia che e la collaborazione del soggetto alla ricerca. influenzano l'esperimento solo quando non hanno a che fare con il costrutto o con la metodologia usata.

Per limitare l'effetto dei soggetti si potrebbe: usare più sperimentatori. spiegare dettagliatamente la ricerca ai soggetti. Usare la tecnica dell'inganno. nessuna.

Per limitare l'effetto dello sperimentatore si potrebbe: usare un solo sperimentatore. permettere allo sperimentatore di somministrare le istruzioni come meglio crede. rendere automatiche le istruzioni del test. nessuna.

L'effetto diffusione si verifica quando: entrambe. coloro che hanno già sostenuto l'esperimento influenzano i successivi partecipanti. coloro che hanno devono ancora sostenere l'esperimento influenzano i soggetti che hanno già partecipato. nessuna.

Gli effetti derivanti dai soggetti possono dipendere da: Effetto diffusione. nessuna. entrambi. Conoscenze sul costrutto e sulle procedure sperimentali.

L'Effetto dello sperimentatore può essere legato a: l'influenza, spesso inconscia, che lo sperimentatore può avere sugli strumenti. l'influenza, spesso inconscia, che lo sperimentatore può avere sui soggetti. l'influenza, spesso inconscia, che i soggetti possono avere sul setting sperimentale. l'influenza, spesso inconscia, che i soggetti possono avere sullo sperimentatore.

La procedura denominata doppio cieco permette: di controllare solo gli effetti derivanti dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dallo sperimentatore. di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. l'impossibilità di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti.

È possibile controllare le aspettative dello sperimentatore e dei soggetti usando: facendo in modo che lo sperimentatore personalizzi le istruzioni come meglio crede. usando le giuste procedure di campionamento. delle procedure chiamate singolo e doppio cieco. facendo raccogliere i dati solo allo sperimentatore che ha creato la procedura.

Le aspettative dello sperimentatore circa il risultato dell'esperimento che sta conducendo: non influenzano l'esperimento. non possono essere controllate. devono essere manifeste così da guidare i soggetti durante l'esperimento. possono influenzare tutti i livelli della sperimentazione.

La procedura denominata singolo cieco permette: di controllare solo gli effetti derivanti dallo sperimentatore. di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. l'impossibilità di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dai soggetti.

I metodi di assegnazione: vengono usati per selezionare il campione dalla popolazione. vengono usati per trovare i soggetti che non sono idonei a partecipare all'esperimento. vengono usati per creare i gruppi che parteciperanno all'esperimento. vengono usati per assegnare ad ogni soggetto un compito durante la prova.

Il metodo del pareggiamento viene usato: quando il campione può essere esaminato prima dell'esperimento. quando le modifiche della variabile dipendente causano quelle della varabile indipendente. quando si pensa di avere un numero eccessivo di soggetti. quando non abbiamo soggetti volontari.

Usando il metodo dei blocchi: ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. il campione viene preventivamente organizzato in funzione di una variabile ritenuta influente. Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione.

Per poter generalizzazione i risultati della nostra ricerca alla popolazione dovremmo attuare: entrambi. le procedure di campionamento. procedure di assegnazione. nessuna delle due.

Nella procedura di campionamento casuale: Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. Si selezionano soggetti volontari. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti.

Il campionamento casuale: può essere fatto solo con reinserimento. può essere fatto con o senza reinserimento. può essere fatto con o senza probabilità. può essere fatto con o senza rimodellamento.

Nella procedura di campionamento casuale stratificato: La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. Si selezionano soggetti volontari. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento.

Nella procedura di campionamento ad hoc: Si selezionano solo soggetti volontari. Ogni elemento di un insieme ordinato di n elementi di una della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti.

Usando il metodo dell'assegnazione casuale: ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. Si selezionano solo soggetti volontari. il campione viene preventivamente organizzato in funzione di una variabile ritenuta influente.

Nel controbilanciamento tra i soggetti completo: vengono usate solo alcune combinazioni di prove. vengono usate tutte le combinazioni di prove possibili. viene usato un solo test per la diagnosi. viene usata solo una prova.

Quando attuiamo la tecnica di Controbilanciamento entro i soggetti denominata Randomizzazione delle prove è necessario che: ogni soggetto venga sottoposto ad una specifica sequenza che comprenda una diversa combinazione di prove. ogni soggetti viene sottoposto ad una prova. ogni soggetto venga sottoposto alla stessa combinazione di prove. estraiamo casualmente il campione dalla popolazione.

Quando usiamo un disegno entro i soggetti potrebbe presentarsi: entrambi. L'effetto della sequenza. nessuna delle alternative. L'effetto dell'ordine.

L'effetto dell'ordine in un esperimento: è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. si presenta quando si hanno solo soggetti volontari. dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede.

L'effetto della sequenza in un esperimento: si presenta quando si hanno solo soggetti volontari. è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata.

Per contrastare l'effetto dell'ordine e della sequenza in un esperimento: si devono selezionare solo soggetti volontari. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i soggetti o entro i gruppi. si deve mettere in atto una procedura di bilanciamento. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i giorni o entro le ore.

Il controbilanciamento entro i soggetti: tutti i soggetti vengono sottoposti ad un'unica condizione. ciascuna combinazione delle prove viene somministrata a un soggetto del campione. è possibile quando tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte le condizioni. permette di estrarre il campione dalla popolazione.

Il controbilanciamento tra i gruppi: permette di estrarre il campione dalla popolazione. ciascuna combinazione delle prove viene somministrata a un soggetto del campione. è possibile quando tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte le condizioni. permette di controllare solo l'ordine ma non la sequenza.

Il quadrato latino fa parte delle tecniche di: Controbilanciamento entro i soggetti. Controbilanciamento completo. Controbilanciamento incompleto. nessuna delle alternative.

La randomizzazione a blocchi fa parte delle tecniche di: nessuna delle alternative. Entrambe. Controbilanciamento tra i soggetti. Controbilanciamento entro i soggetti.

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