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Pedagogia Generale e sociale Pellegrini 15-30

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Título del Test:
Pedagogia Generale e sociale Pellegrini 15-30

Descripción:
da lezione 15 a lezione 30

Fecha de Creación: 2023/08/19

Categoría: Otros

Número Preguntas: 60

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Si configurano pertanto il costrutto della biopedagogia e il suo dominio di lavoro: la biopedagogia è la scienza dell'adattamento che osserva, descrivere, teorizza i processi dell'adattamento umano studiando: l'adattamento umano, le condizioni dell'aiuto all'adattamento umano (educazione e cura), l'andamento adattivo dell'individuo e dei suoi bisogni. la biopedagogia è la scienza che osserva, descrivere, teorizza i processi dell'adattamento umano studiando: l'adattamento umano, le condizioni dell'aiuto all'adattamento umano (educazione e cura), l'andamento adattivo dell'individuo e dei suoi bisogni. la biopedagogia è il concetto dell'adattamento che osserva, descrivere, teorizza i processi dell'adattamento umano studiando: l'adattamento umano, le condizioni dell'aiuto all'adattamento umano (educazione e cura), l'andamento adattivo dell'individuo e dei suoi bisogni. nessuna risposta è corretta.

Virtualità delle situazioni laboratoriali: affidato alla riflessione epistemologica e dunque non al dato ma al datum ossia al farsi reale e quotidiano del lavoro scientifico. Questo significa che il lavoro scientifico è in evoluzione è mutevole e procede secondo uno sviluppo qualitativo e mai assoluto. dei principi generali, dei punti di vista e delle teorie dei contesti e degli osservatori. La pluralità aderisce a quella visione incerte relativa per aprirsi alla progressività della ricerca al dubbio e alla curiosità, superando ogni conoscenza univoca e definita. che sono isolate in reali e non perturbabile da nessun altro evento che non sia stato già precostituito: diversamente il nostro laboratorio è quello che noi troviamo in natura e nei contesti di vita. nessuna risposta è corretta.

Per Epistemologia endogena si intende: alla riflessione epistemologica e dunque non al dato ma al datum ossia al farsi reale e quotidiano del lavoro scientifico. Questo significa che il lavoro scientifico è in evoluzione è mutevole e procede secondo uno sviluppo qualitativo e mai assoluto. nessuna risposta è corretta. attività professionali e il conseguente volvere epistemologico dei saperi rivela la progressiva difficoltà a riconoscere la natura chiusa e specialistica delle Scienze. un assetto culturale e procedurale autocostruito riconosciuto al proprio interno che è oggetto di autoriflessione di continua evoluzione, con i caratteri tipici e contestuali con un linguaggio e una letteratura propria ed autentica.

Diagramma della pedagogia speciale: SVILUPPO PATOLOGICO + EDUCAZIONE SPECIALE = FORMAZIONE. SVILUPPO PATOLOGICO + FORMAZIONE SPECIALE= EDUCAZIONE. tutte le risposte sono corrette. SVILUPPO PATOLOGICO + CONDIZIONE SPECIALE = FORMAZIONE.

Definiamo pertanto la Pedagogia Speciale Professionale come segue: Scienza del comportamento umano. Pensiero pedagogico in ambito speciale. tutte le risposte sono corrette. Scienza della formazione in assetto speciale.

Nella seconda metà del '900, in ambito bio-medico e psicologico perviene a maturazione un insieme: le scienze collaborano e producono significati nuovi con i quali cogliere le difficoltà della persona, superando quel modo settoriale di percepire il disordine, le difficoltà e la malattia. entrambe le risposte sono corrette. coeso di concetti inerenti il senso dello stato di benessere, o di salute, che sconvolge precedenti culture sanitarie ed assistenziali, consolidando un approccio di nuova generazione circa la tutela della qualità dell'esistenza umana. nessuna risposta è corretta.

L’adattamento è il paradigma: più inclusivo del sistema teorico, cui conferisce l’attribuzione della Teoria dello sviluppo mentale come adattamento o teoria dell’equilibrio. più inclusivo del sistema teorico piagetiano, cui conferisce l’attribuzione della Teoria dello sviluppo mentale come adattamento o teoria dell’equilibrio. nessuna risposta è corretta. più inclusivo del sistema teorico bruneriano, cui conferisce l’attribuzione della Teoria dello sviluppo mentale come adattamento o teoria dell’equilibrio.

Consapevole pluralismo dei principi generali: che sono isolate in reali e non perturbabile da nessun altro evento che non sia stato già precostituito: diversamente il nostro laboratorio è quello che noi troviamo in natura e nei contesti di vita. dei principi generali, dei punti di vista e delle teorie dei contesti e degli osservatori. La pluralità aderisce a quella visione incerte relativa per aprirsi alla progressività della ricerca al dubbio e alla curiosità, superando ogni conoscenza univoca e definita. nessuna risposta è corretta. affidato alla riflessione epistemologica e dunque non al dato ma al datum ossia al farsi reale e quotidiano del lavoro scientifico. Questo significa che il lavoro scientifico è in evoluzione è mutevole e procede secondo uno sviluppo qualitativo e mai assoluto.

Il paradigma della biopedagogia condivide essenziali concetti, quali: biologia= Scienza della vita. adattamento= sviluppo. biologia= Scienza della vita. tutte le risposte sono corrette.

Costituiscono indicatori dei saperi complessi una serie di consapevolezza ed opzioni: Concorrenza plurale dei saperi. Criticità costante, evolutività, probabilismo, revisionabilità e comparazioni. tutte le risposte sono corrette. Contestualità spazio-temporale dei saperi, dei luoghi e dei periodi.

La formazione è quindi un processo integrato a prescindere che sia la stessa persona a formarsi o che sia un'altra persona a formarla: processi evolutivi+ processi educativi= processi formativi. processi evolutivi+ processi emotivi= processi formativi. processi evolutivi+ processi sociali= processi formativi. nessuna risposta è corretta.

L'inclusione esprime: nessuna risposta è corretta. il senso di un’azione globale e non limitata o chiusa alla sola scuola, alla famiglia, ma coinvolge le sedi occupazionali, il gioco, lo sport, il turismo e il tempo libero e le relazioni sociali comuni. entrambe le risposte sono corrette. che chi effettua la presa in carico della persona deve sapere fare e coinvolgere le persone nei luoghi, nei tempi, attivare delle azioni e dei materiali e determinare il loro esercizio.

Il Conoscere per educare presuppone: sempre l'intenzione di valutare, ovvero la relazione di aiuto, quale atto pensato, interpretato, valutato ed eseguito che osserva la preventiva e costante conoscenza delle condizioni del soggetto e dei suoi bisogni. sempre l'intenzione di aiutare, ovvero la relazione di aiuto, quale atto pensato, interpretato, valutato ed eseguito che osserva la preventiva e costante conoscenza delle condizioni del soggetto e dei suoi bisogni. solo quando è necessario l'intenzione di aiutare, ovvero la relazione di aiuto, quale atto pensato, interpretato, valutato ed eseguito che osserva la preventiva e costante conoscenza delle condizioni del soggetto e dei suoi bisogni. nessuna risposta è corretta.

Il fare riferimento alla persona e alla sua storia personale presuppone alla base di tali consapevolezze tre fondamentali vettori ontologici: tutte le risposte sono corrette. lo sviluppo quale dinamica costitutiva di ogni essere vivente nel suo cambiamento inarrestabile. la complessità della natura umana in quanto è esposta ad una infinità di variabili. l'individualità soggettuale di ciascuna persona e del suo profilo.

Il processo educativo: talvolta è lineare e anche quando vive nella profonda attenzione e responsabilità presenta comunque una serie di fattori di criticità che irrompono nel contesto, nel pensiero e nelle pratiche professionali. è lineare e anche quando vive nella profonda attenzione e responsabilità presenta comunque una serie di fattori di criticità che irrompono nel contesto, nel pensiero e nelle pratiche professionali. nessuna risposta è corretta. non è lineare e anche quando vive nella profonda attenzione e responsabilità presenta comunque una serie di fattori di criticità che irrompono nel contesto, nel pensiero e nelle pratiche professionali.

L’inclusione scolastica richiede: nessuna risposta è corretta. una forte dedizione sia del sistema scolastico che genera pratiche inclusive per l’intero istituto. di tutti i docenti comprendono l’individuo nel suo percorso e ne interpretano le migliori pratiche inclusive proprio per lui anche mediante il curricolo. entrambe le risposte sono corrette.

Per conoscere il tipo: abbiamo bisogno di attivare la tipizzazione. nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono corrette. ovvero l’azione di riconoscimento del caso e di attribuzione delle caratteristiche personali che lo differenziano dagli altri rendendolo unico.

Per stato evolutivo individuale si intende: la situazione del processo dello sviluppo o della formazione in una persona. tutte le risposte sono corrette. la valutazione del processo dello sviluppo o della formazione in una persona. la fase del processo dello sviluppo o della formazione in una persona.

Lo stile personale si manifesta: negli eventi straordinari dinamizzando la struttura della personalità, ovvero l’insieme delle componenti della personalità e delle loro interazioni. negli eventi quotidiani stabilizzando la struttura della personalità, ovvero l’insieme delle componenti della personalità e delle loro interazioni. tutte le risposte sono corrette. negli eventi quotidiani dinamizzando la struttura della personalità, ovvero l’insieme delle componenti della personalità e delle loro interazioni.

Costituiscono indicatori dei saperi complessi una serie di consapevolezza ed opzioni: valorizzazione della soggettualità dell'osservatore. entrambe le risposte sono corrette. solo una risposta è corretta. natura sociale della conoscenza e relativismo.

Una quantità di disturbi, oggi sono concentrati verso: la rilevazione di condizioni organiche o funzionali, portando alla luce uno sfondamento eziologico progressivo la cui prospettiva sempre non debitamente percepita. la rilevazione di condizioni organiche o funzionali, portando alla luce uno sfondamento eziologico progressivo la cui prospettiva talvolta non è debitamente percepita. nessuna risposta è corretta. la rilevazione di condizioni organiche o funzionali, portando alla luce uno sfondamento eziologico regressivo la cui prospettiva talvolta non è debitamente percepita.

La catena causale esprime pertanto quel luogo concettuale impiegato: nessuna risposta è corretta. nell'indagine causale dei fenomeni e nello studio eziopatogenetico di molti stati sindromici che consiste nel ricercare l'agente causale più inclusivo e pregresso a monte che si possa individuare. nell'indagine causale dei fenomeni e nello studio eziopatogenetico di molti stati sindromici che consiste nel ricercare l'agente causale più esclusivo a valle che si possa individuare. nell'indagine casuale dei fenomeni e nello studio di molti stati che consiste nel ricercare l'agente causale più inclusivo e pregresso a monte che si possa individuare.

03. La catena causale: collocazione di relazioni causa-effetto tra gli indicatori sindromici, lungo una disposizione lineare gerarchicamente ordinata che procede dalle manifestazioni comportamentali più visibili ai livelli manifesti. tutte le risposte sono corrette. causalmente più inclusivi e portatori di significato, sulla scorta della loro iterata rilevazione ed interpretazione di senso. orienta ad una gerarchia di piani di osservazione e di interpretazione.

Il sintomo è: che compongono la sindrome e consentono la diagnosi sindromica. il segnale l'indicatore di una condizione in ambito patologico e si distingue in sintomi primari, secondari, derivati, falsi sintomi. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate.

La classificazione ICD è: entrambe le risposte sono sbagliate. l'ICD è uno standard di classificazione per gli studi statistici ed epidemiologici, nonché valido strumento di gestione di salute e igiene pubblica. la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati, stilata dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS-WHO). entrambe le risposte sono corrette.

Fondamentale è: la differenza tra la natura qualitativa e la natura quantitativa delle patologie degli Stati sindromici correlati. la somiglianza tra la natura qualitativa e la natura quantitativa delle patologie degli Stati sindromici correlati. la somma tra la natura qualitativa e la natura quantitativa delle patologie degli Stati sindromici correlati. tutte le risposte sono errate.

La patologia implica: ad un tempo la conoscenza del fenomeno in riferimento agli stati morbosi, alle malattie. entrambe le risposte sono corrette. nessuna risposta è corretta. alle loro cause e ai loro andamenti.

Dalla questione della qualità deriva una serie di autori ma il contributo particolarmente significativo è quello di Jean Piaget che: si interessa per lo sviluppo qualitativo e quantitativo del pensiero. si interessa per lo sviluppo del pensiero. si interessa per lo sviluppo qualitativo e descrittivo del pensiero. si interessa per lo sviluppo qualitativo e valutativo del pensiero.

Per Jean Piaget lo sviluppo avviene per: una delle due risposte è errata. il pensiero si modifica differenziandosi e assumendo progressivamente gli attributi quali il senso-motorio, l’intuitivo, operativi e formali, pertanto secondo un processo di tipo qualitativo. entrambe le risposte sono corrette. modificazione e cambiamenti.

La sindrome è: entrambe le risposte sono corrette. e di ampio ricorso in psichiatria. nessuna risposta è corretta. un complesso di sintomi che unitariamente rinvia ad un quadro clinico riconoscibile tipico.

Nella metà del Novecento, circa, il concerto e disfunzione cerebrale prende corpo e si riscontra: una crescente attenzione per i bambini con lesioni cerebrali minime. Clements precisa che l'incremento numerico dei cosiddetti bambini con disfunzione cerebrale minima deriva da diversi fattori. entrambe le risposte sono corrette. nessuna risposta è corretta.

Clements non apportando sempre distinzioni tra il qualitativo e quantitativo, apporta posizioni teoriche di grande rilievo: valorizzazione dei disturbi lievi. tutte le risposte sono corrette. connessione tra funzioni motorie e percettive con l'apprendimento. distinzione tra intellettivo e coordinativo che poi diverrà cognitivo.

Crispiani elabora una tabella comparativa della sindrome da disfunzione cerebrale adattata da S D Clementes e individua: deficienze specifiche percettive intellettuale della memoria. la menomazione motoria coordinativa. tutte le risposte sono corrette. indebolimento non periferico di vista udito e parola.

Crispiani elabora una tabella comparativa della sindrome da disfunzione cerebrale adattata da S D Clementes e individua: tutte le risposte sono corrette. anomalie EEG subcliniche, fluttuazioni del comportamento. deviazioni, attenzione impulsività e affetto. la menomazione motoria coordinativa.

La sindrome da disfunzione cerebrale minima, in Piero Crispiani, si può manifestare con sintomi che: possono derivare da alterazioni genetiche irregolarità biochimiche lesioni cerebrali perinatali ho precoci e cause sconosciute e gravi privazioni sensoriali precoci. entrambe le risposte sono corrette. possono complicare altre patologie. nessuna risposta è corretta.

La sindrome da disfunzione cerebrale minima si riferisce: possono manifestarsi attraverso diverse combinazioni e indebolimento della percezione, del processo ideativo del linguaggio della memoria del controllo dell'attenzione e dell'impulso e della funzione motoria. a bambini di norma intelligenti e con alcune difficoltà di apprendimento e di comportamento che vanno dalle leggere configurazioni sindromiche alle più gravi, associate a deviazioni del funzionamento del sistema nervoso centrale. nessuna risposta è vera. entrambe le risposte sono vere.

La successione è: la funzione comportamentale originaria di natura neurofisiologica consistente nella capacità di ordinare in sequenza temporale e spaziale le azioni, gli elementi e le comunicazioni e i pensieri. la funzione cognitiva originaria di natura neurofisiologica consistente nella capacità di ordinare in sequenza temporale e spaziale le azioni, gli elementi e le comunicazioni e i pensieri. la funzione solo intellettiva originaria di natura neurofisiologica consistente nella capacità di ordinare in sequenza temporale e spaziale le azioni, gli elementi e le comunicazioni e i pensieri. la funzione olistica originaria di natura neurofisiologica consistente nella capacità di ordinare in sequenza temporale e spaziale le azioni, gli elementi e le comunicazioni e i pensieri.

Nel dizionario di Galimberti il concetto generale di disorganizzazione viene espresso: come “mancanza di comunicazione e coordinazione delle parti che nel loro insieme non riescono a comporre un tutto funzionale” (Galimberti, 1992). come “totale differenziazione e coordinazione delle parti che nel loro insieme non riescono a comporre un tutto funzionale” (Galimberti, 1992). una sola risposta è corretta. come “mancanza di differenziazione e coordinazione delle parti che nel loro insieme non riescono a comporre un tutto funzionale” (Galimberti, 1992).

La organizzazione neurologica può essere: nessuna risposta è corretta. non costituita da sintesi di sindromi o di stati tipici o condizioni di biodiversità, diversità dello sviluppo e del comportamento. costituita da sintesi di sindromi o di stati tipici o condizioni di biodiversità, diversità dello sviluppo e del comportamento. parzialmente costituita da sintesi di sindromi o di stati tipici o condizioni di biodiversità, diversità dello sviluppo e del comportamento.

Le successioni danno vita alle sequenze: entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono errate. la sequenza è una condizione presente in natura e nei processi mentali attivati come capacità di ordinare in una serie la realtà cioè la seriazione e lezioni di qualsiasi tipo. le sequenze sono serie di elementi in ordine o prive di ordine lineare e lineare nel tempo e nello spazio.

La disfunzione della successione, escludendo condizioni provvisorie di deprivazione o di mancato esercizio: i disordini motori e le disprassie, i disordini delle prestazioni di lettura scrittura e calcolo. risale a motivi neurologici e a disordini della dominanza laterale o delle funzioni esecutive e può determinare disturbi o disabilità di vario genere tra i quali gli ordinamenti e disordini spazio-temporali. entrambe le risposte sono corrette. nessuna risposta è corretta.

La successione costituisce: la funzione regolatrice ed è facoltativa nel comportamento umano e animale in ogni sua manifestazione incluso lo stato di coscienza che si esercita nel tempo e nello spazio in modo automatico e fluido. nessuna risposta è corretta. la funzione regolatrice ed è fondamentale nel comportamento umano e animale in ogni sua manifestazione incluso lo stato di coscienza che si esercita nel tempo e nello spazio in modo automatico e fluido. la funzione autonoma ed è fondamentale nel comportamento umano e animale in ogni sua manifestazione incluso lo stato di coscienza che si esercita nel tempo e nello spazio in modo automatico e fluido.

Le cause e sintomi e la catena causale: a quello in cui la situazione precipita, se è una situazione di attacco a livello della manifestazione ovvero del danno. il concetto di catena causale indica i diversi livelli di configurazione della causa della patologia, da quello della condizione di rischio che può essere più o meno nota. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono errate.

Le sindromi esprimono la natura qualitativa e la loro natura qualitativa: nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono corrette. diversificando l'espressione di una più funzioni umane, queste si rendono difformi dalle espressioni comune o standard. pertanto le sindromi nelle loro manifestazioni sono sempre qualitativamente differenti, ma non riducono gli effetti quantitativi.

Nel sistema piagetiano infatti è fondamentale: tutte le risposte sono corrette. e le altre funzioni, che sussistono in un rapporto non di cumulo o somma, ma di aggiustamento e congiunzione. la precisazione della natura qualitativa dello sviluppo mentale che cogliendo in sé il pensiero nella sua totalità. quindi l’intelligenza, la razionalità, la creatività, i processi cognitivi, la memoria.

Si configura così l'istituto della catena causale: entrambe le risposte sono corrette. il concetto di catena causale indica la doppia natura di causa-effetto in un processo causale. quale luogo concettuale che esprime la natura solo parzialmente definibile delle eziopatologie di molti disturbi. nessuna risposta è corretta.

La complessità e dei fattori causali difatti unitamente alle nuove conoscenze in materia di trasmissione di elaborazione genetica: nessuna risposta è corretta. si allunga pertanto l'indagine verticalmente condotta all'indietro perché si fa riferimento a momenti causale sempre più pregressi e dunque si cerca sempre il precedente più inclusivo possibile. entrambe le risposte sono corrette. rendono più complessa la questione della ricerca della fonte causale dello stato patologico o disfunzionale.

Sulla base di quanto detto alla definizione e alla diagnosi di un disturbo si pongono tra loro necessità quali: indagare i sintomi secondari e derivati. discriminare i sintomi primari. tutte le risposte sono corrette. risalire la catena causale.

L'eziologia studia: le cause o i fattori dei processi morbosi. gli eventi dei processi morbosi. le varianti dei processi morbosi. nessuna risposta è corretta.

Sulla base di quanto detto alla definizione e alla diagnosi di un disturbo si pongono tra loro necessità quali: condurre una diagnosi funzionale ecologica su un'intera personalità. ipotizzare il livello più inclusivo dei sintomi. intraprendere il trattamento del sintomo più inclusivo e condurre il trattamento sull'intera personalità. tutte le risposte sono corrette.

Il trattamento psicoterapico si coniuga con quello educativo come ad esempio succede: nessuna risposta è corretta. nel metodo etologico dinamico definito AERC, attivazione emotiva reciprocità corporea di Michele Zappella. nel metodo globale dinamico definito AERC, attivazione emotiva reciprocità corporea di Michele Zappella. nel metodo etologico dinamico definito AERC, attivazione emotiva reciprocità di Michele Zappella.

Possono pertanto attivarsi in favore della persona una serie di trattamenti: il trattamento psicologico e psicodinamico. il trattamento educativo. il trattamento farmacologico e dietetico. tutte le risposte sono corrette.

Il trattamento psicodinamico, di pertinenza dello psicologo, trova ragione nella concessione dell'aiuto alle funzioni psicologiche della personalità con riflessi alternativi sulle condizioni emotive affettive relazionali. Sono molto diffusi gli interventi centrati su alcuni temi problematici particolarmente significativi, quali: la relazione con la madre. tutte le risposte sono corrette. la relazione con l’IO. la relazione con i genitori e la famiglia.

Il trattamento psicodinamico: sono molto diffusi gli interventi centrati su alcuni temi problematici particolarmente significativi. tutte le opzioni sono corrette. di pertinenza dello psicologo. trova ragione nella concessione dell'aiuto alle funzioni psicologiche della personalità con riflessi alternativi sulle condizioni emotive affettive relazionali.

I Tratti distintivi della natura educativa sono: la relazione di aiuto, la clinicità. le azioni dirette e indirette, la tendenza a modalità strategiche plurali, l’estensione agli ambienti di vita. tutte le risposte sono corrette. il lavoro sulle funzioni umane, l’approccio ecologico.

Il trattamento è il termine con il quale si indica l’azione clinica: quindi attenta alle difficoltà, mediante la quale si interviene sulla base di un consapevole e specifico dominio teorico e professionale, che si caratterizza in relazione alle competenze professionali dell’esecutore. quindi attenta alle eccezionalità, mediante la quale si interviene sulla base di un consapevole e specifico dominio teorico e professionale, che si caratterizza in relazione alle competenze professionali dell’esecutore. nessuna risposta è corretta. quindi poco attenta alle eccezionalità, mediante la quale si interviene sulla base di un consapevole e specifico dominio teorico e professionale, che si caratterizza in relazione alle competenze professionali dell’esecutore.

Il trattamento ecologico plurale o generalista esprime l’intervento: di presa in carico orientato a parti deboli persona, al suo contesto di vita e a una pluralità di approcci e strategie. di presa in carico globale orientato all’intera persona, al suo contesto di vita e a una pluralità di approcci e strategie. nessuna risposta è corretta. di presa in carico parziale orientato all’intera persona, al suo contesto di vita e a una pluralità di approcci e strategie.

Il trattamento educativo può avvenire sia in modo diretto che in modo indiretto, quindi: questo si concreta nelle plurali forme di aiuto all’adattamento e all’apprendimento, situazioni relazionali e comunicative, educazione e motricità, educazione senso-percettiva. entrambe le risposte sono corrette. azioni cognitive, teoria occupazionale, musicoterapia, ludoterapia. nessuna risposta è corretta.

Il trattamento educativo è un intervento di natura educativa: entrambe le risposte sono corrette. orientato alla pratica delle relazioni di aiuto allo sviluppo delle funzioni umane. nessuna risposta è corretta. connotato da una pluralità di forme di aiuto allo sviluppo.

Il fare trattamento trova utile collocazione: in seno ai trattamenti probabilmente orientati al senso ecologico e globale. in seno ai trattamenti forse orientati al senso ecologico e globale. nessuna risposta è corretta. in seno ai trattamenti principalmente orientati al senso ecologico e globale.

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